Elettricità solare grazie alle sovvenzioni

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1 ENERGIA SOLARE Elettricità solare grazie alle sovvenzioni Il sole, si sa, sorge a est: grazie ai miliardi di sovvenzioni, le società del solare preferiscono quelle regioni della Germania che una volta facevano parte della Germania dell Est. Gli stipendi sono molto inferiori a quelli che si pagano nelle regioni occidentali e, soprattutto grazie alle sovvenzioni statali, i produttori realizzano lauti guadagni. ( ) Sono già tre le società del solare che questo anno si sono insediate sulle rive dell Oder: - Odersun, First Solar e Conergy. Messe insieme hanno creato nuovi posti di lavoro. L investimento complessivo si aggira intorno a 370 milioni di Euro. Impianto Solare a Chemnitz DPA Con un quota di disoccupazione del 18 percento, l industria del solare è una vera manna per la città di Francoforte sull Oder. In tutte le nuove Regioni della Repubblica federale, i politici locali stanno puntando sul settore eco. In queste Regioni hanno già la loro sede la Q-Cells, l Ever-Q, l Ersol, la Schott, la Sunways, l Antec e la Solarwatt. E s e ne aggiungono sempre altre: l azienda statunitense EPV intende aprire una fabbrica solare a Senftenberg nel Brandenburgo e la Signet Solar, anch essa statunitense, vuole insediarsi a Mochau, in Sassonia. In riferimento all americana Silicon Valley, in Germania si comincia già a parlare di una Solar Valley. Ma le cose non sono così semplici come sembrerebbero, questo perché senza le sovvenzioni statali nessuna società sarebbe disposta a mettere piede nelle nuove Regioni dell Est. Il motivo sono del sovvenzioni statali, dice chiaramente Manuel Frondel, esperto presso l Istituto di ricerche economiche di Renania-Westfalia. Nella sola Francoforte sull Oder sono piovute grosse somme stanziate dall Unione Europea, dallo Stato tedesco e dalle stesse Regioni: 3,5 milioni di Euro a Odersun, 46 milioni a First Solar, 70 milioni a Conergy. I contribuenti hanno mediamente pagato un terzo degli investimenti. Molti degli investimenti si sono resi possibili solo grazie a fondi speciali come il Patto di solidarietà tedesco e il Fondo strutturale dell Unione Europea. La maggiore società tedesca del solare, la Solarworld, ha la sua sede centrale a Bonn (Germania occidentale), ma produce a Freiberg in Sassonia (Germania orientale), perché, ovviamente, è più conveniente. Le sovvenzioni provenienti dai fondi speciali sorprendono perché il settore gode già di enormi agevolazioni. Secondo la legge tedesca sulle energie rinnovabili (EEG), per l elettricità prodotta dal sole lo Stato paga circa 50 cent ogni chilowattora il decuplo del prezzo di mercato. Il costo aggiuntivo lo paga il consumatore tramite la bolletta elettrica.

2 Nelle casse dei produttori si riversano così miliardi di Euro. L anno scorso, la Solarworld ha potuto aumentare il suoi introiti netti del 151 percento portandoli a 130,6 milioni di Euro. La quotazione dei titoli è salita di circa il 50 percento. Simile è la situazione della Q-Cells: il guadagno è salito del 143 percento, 97,1 milioni di Euro, il valore dei titoli è cresciuto di circa il 100 percento. Secondo l esperto Frondel del RWI sarebbe ora di finirla con questi regali. Eppure, nonostante le generose agevolazioni, l energia solare non supera lo 0,5 percento della produzione energetica tedesca. L energia eolica, molto più conveniente, copre invece un notevole sei percento. Il governo tedesco vuole pertanto ridurre gli aiuti per l energia solare ed invece aumentare quelli per l energia eolica. Ma anche se lo Stato dovesse eliminare totalmente gli aiuti per l energia solare, i cittadini dovrebbero continuare a pagare, perché la legge garantisce ai proprietari di impianti solari la vendita della corrente prodotta per venti anni. Secondo le stime del RWI da questo regime risulteranno costi effettivi di circa dodici miliardi di Euro. Chiaramente, i dipendenti impiegati nelle fabbriche solari dell Est non si dimostrano molto contenti, perché, nonostante le laute sovvenzioni, molte aziende solari sono considerate spietate sfruttatrici. Le aziende approfittano del basso livello degli stipendi nelle Regioni dell Est, ma non vogliono saperne di contratti collettivi di lavoro e di diritti di cogestione. Ne è un esempio la First Solar: l azienda ha introdotto a Francoforte sull Oder anche la sua produzione continua, che è in uso nelle sue fabbriche statunitensi. Per i dipendenti ciò significa turni di dodici ore, dalle ore 6 alle ore 18 e dalle ore 18 alle ore 6. Il sabato e la domenica sono considerati normali giorni feriali. Le ferie annuali sono di 20 giorni il minimo previsto dalla legge. Secondo il sindacato dei metalmeccanici, anche i dipendenti meglio qualificati non percepiscono più di 1800 Euro al mese lordo naturalmente ossia tra i 500 e i 600 Euro in meno rispetto ad altre industrie. E la First Solar non è una caso isolato. Ovunque nelle Regioni dell Est, le aziende sfruttano l elevata disoccupazione allo scopo di tenere basso il livello degli stipendi. Secondo alcune stime, gli stipendi sono al di sotto il livello delle Regioni occidentali mediamente del percento. Ci sono aziende solari che pagano solo cinque Euro all ora, dice un operaio della Sassonia. E di gratifiche a natale e per le ferie non se ne parla proprio. Le aziende preferiscono impiegare persone con un età superiore ai 50 anni perché, in questo caso, si accede anche ad un sussidio da parte dell Agenzia del Lavoro. Nella fabbrica della First Solar, un dipendente su sei supera i 50 anni. Le aziende non devono temere opposizioni da parte dell organico. Per il timore di perdere il posto di lavoro, i dipendenti non si oppongono; in nessun azienda solare del Brandenburgo orientale esiste un comitato sindacale, lamenta un esponente del sindacato dei metalmeccanici. Ma ora si vuole porre una fine a questa situazione. Il sindacato dei metalmeccanici vuole costringere un azienda dopo l altra ad permettere la formazione di un consiglio dei dipendenti. La prima azienda dovrebbe essere la Aleo Solar con i suoi 300 dipendenti. Dopo di che l attenzione si sposterà alle aziende di Francoforte sull Oder. Fonte: Anselm Waldermann: Solarfirmen streichen Subventionen doppelt ein, in:spiegel Online

3 Elettricità da energie rinnovabili Germania 2006, Quote in %, (cifre preliminari) Il solare non costituisce nemmeno il 3 percento della produzione di elettricità alternativa in Germania e lo 0,5 percento della produzione complessiva di energia elettrica. Più importanti ed economiche sono l energia eolica, quella idraulica e quella ottenuta da biomassa. Wind =Vento, Biomasse = Biomassa, Wasser = Idro, Müll = Rifiuti, Sonne = Sole. Sviluppo delle energie rinnovabili utilizzate per la produzione di elettricità Un possibile scenario (in terawattora) Anche in un prossimo futuro, l energia solare non sarà in grado di dare un sensibile contributo alla produzione elettrica. Molto più interessanti sono le opportunità per la produzione eolica. Kernenergie = Nucleare, Kohle = Carbone, Biomasse = Biomassa, Wasser = Idro, Wind an Land = Eolico terrestre, Wind Offshore = Eolico offshore, Geotermie = Geotermia, Import erneuerbarer Energien = Importazione di energie rinnovabili, Kraft-Wärme-Kopplung = Cogenerazione

4 Elettricità solare nel mondo I maggiori produttori, i maggiori acquirenti Su scala mondiale, la maggior parte degli impianti solari sono e continuano ad essere installati in Germania soprattutto per le levate sovvenzioni. La produzione tedesca è però molto modesta. I grandi produttori si trovano in Asia, soprattutto in Giappone e in Cina. Rosso = Produzione di moduli solari in MW Giallo = Nuovi moduli installati in MW I giganti del solare Quote al mercato mondiale dei maggiori produttori di celle fotovoltaiche, 2006 (in %) PHOTON Il mercato è dominato dalle società asiatiche: i maggiori produttori del solare hanno sede in Giappone e in Cina. Le maggiori vendite si ottengono in Germania, dove le sovvenzioni statali sono le più elevate.

5 Produzione mondiale di celle fotovoltaiche (in megawatt) PHOTON Forte sviluppo: Negli ultimi anni, la produzione di celle fotovoltaiche è sensibilmente cresciuta, ma la quota dell energia solare alla produzione elettrica tedesca è ancora ferma allo 0,5 percento