AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE RAGUSA

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1 AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE RAGUSA DIRETTORE GENERALE Dott. Maurizio ARICO' DIRETTORE DEL SERVIZIO TECNICO Ing. Lorenzo APRILE PROGETTO DELL'INTERVENTO PER LA REALIZZAZIONE DELLA CENTRALE DI SUB-STERILIZZAZIONE ED IL COMPLETAMENTO DEI LOCALI DA DESTINARE ALLA U.O. DI PEDIATRIA DELL' OSPEDALE GIOVANNI PAOLO II DI RAGUSA PROGETTISTA: Ing.Gaetano CILIA RELAZIONE ANTINCENDIO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Arch. Maddalena DI MARTINO NOME FILE AMB. SOFT. SCALA REV DATA REVISIONE - DESCRIZIONE Redatto Verificato Approvato 0 Prima Emissione OPERA PP LIVELLO PROGETTAZIONE ARGOMENTO ALL. 7 0 TIPO ELABORATO REV.

2 La presente relazione si riferisce alle opere di completamento atte a realizzare la centrale di sub sterilizzazione e l U.O. di Pediatria presso il nuovo ospedale G.Paolo II di Ragusa. Per l intero presidio e per quanto attiene nello specifico gli aspetti antincendoio, è stato rilasciato, relativamente alla pratica generale n. 7117, parere dal comando dei VV.F. di Ragusa prot. n del 03/11/2015, a cui tutti i nuovi lavori di completamento e/o modifica dovranno uniformarsi. Pertanto la progettazione dei lavori di completamento della centrale di sub sterilizzazione e dell U.O. di Pediatria, di che trattasi, è stata elaborata in conformità a quanto previsto nel progetto di prevenzione incendi, di cui al detto parere prot. n del 03/11/2015. Occorre evidenziare che per necessità di carattere sanitario, nella progettazione distributiva degli ambienti della centrale di sub-sterilizzazione, è sato necessario apportare delle modifiche funzionali, che non hanno alcuna refluenza sugli aspetti riguardante le prevenzione incendi e nello specifico: 1. Realizzazione di un locale con destinazione filtro sanitario per l uscita dall area sterile verso il corridoio dello sporco, che per maggiore sicurezza sarà realizzato per intero con caratteristiche REI 120; 2. Riduzione del locale deposito sporco adiacente al montacarichi e ridefinizione meramente planimetrica, per esigenze funzionali, del filtro a prova di fumo antistante il detto montacarichi che in ogni caso non varia nella sostanza i requisiti di sicurezza antincendio previsti. Si riporta di seguito la relazione tecnica allegata al progetto antincendio di cui al parere prot. n del 03/11/2015, ai contenuti della quale, lo scrivente progettista si è attenuto nell elaborazione della progettazione preliminare dei lavori di completamento della centrale di sub sterilizzazione e dell U.O. di pediatria. Il Progettista Ing. Gaetano Cilia

3 1. PREMESSA La struttura, destinata ad ambienti ad uso medico con degenze, ha quale attività principale la n C di cui al DPR 151/2011 Ospedali case di cura e simili con oltre 25 posti letto nonché le attività secondarie n. 2.2.C 5.1.B C 35.1.B C 58.1.B C del medesimo Decreto. A tal uopo la stessa è stata redatta in conformità alle normative di prevenzione incendi vigenti con particolare riferimento al D.M. 18/09/02 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private. La fase progettuale è stata realizzata in modo da: 1. minimizzare le cause di incendio; 2. garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso degli occupanti; 3. limitare la produzione e la propagazione di un incendio all interno dei locali; 4. limitare la propagazione di un incendio ad edifici e/o locali contigui; 5. assicurare la possibilità che gli occupanti lascino i locali indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo; 6. garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza. La struttura costruita su diversi livelli è suddivisa sue due aree principali singolarmente individuabili in progetto quali: Torre A e Torre B, connesse tra loro attraverso opportuni sistemi di compartimentazione antincendio ad eccezione della zona isola tecnica che ospita le attività a maggior rischio di incendio/esplosione in un corpo di fabbrica completamente indipendente dal resto della struttura ospedaliera. La struttura ospedaliera è stata progettata per ospitare degenze per un numero di posti letto compresi tra 101 e 500 letto e i relativi ambienti, ai sensi del D.M. 18/09/02, sono classificabili nelle seguenti aree: TIPO A : aree destinate a impianti a rischio specifico : gruppi elettrogeni e impianti di produzione calore; TIPO B: aree a rischio specifico accessibili al solo personale dipendente ( laboratori di analisi e ricerca, depositi, etc) ubicati nel volume degli edifici destinati, anche in parte, ad aree di tipo C e D; TIPO C : aree destinate a prestazioni medico sanitarie di tipo ambulatoriale; TIPO D : aree destinate a ricovero pazienti. TIPO E : aree destinate al altri servizi pertinenti( uffici amministrativi, luoghi di culto, spazi per riunioni, spazi per visitatori, etc). RIFERIMENTI NORMATIVI

4 Decreto Legislativo n. 81/08 e successive modifiche ed integrazioni; DPR n.37 del ; Decreto; Decreto Ministeriale del ; DPR 151/2011 e smi; Decreto Ministeriale del 19 Marzo Le altre norme a cui si farà riferimento verranno indicate negli elaborati allegati e/o citati nel corso dell esposizione. 2. UBICAZIONE: ATTIVITA n C DPR 151/ GENERALITA ll complesso, costituito da due aree principali : torre A e B, è suddiviso in diversi compartimenti indipendenti, dislocati in diversi livelli: a) PIANO INTERRATO TORRE A & B : adibito a sottocentrali termiche, elettriche, vuoto (gas medicinali) e aree vuote disponibili per futuri progetti, singolarmente compartimentate; b) PIANO TERRA TORRE A: CORPO E: camera mortuaria (tipo B) spogliatoi (tipo E); CORPO Q: medicina nucleare (attività 58.1.B tipo F); CORPO G: spogliatoi ( tipo E) mensa aziendale (tipo E) CORPO I : reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D); CORPO M: spazi per visitatori (tipo E); CORPO C: uffici amministrativi (tipo E) centro gestione emergenze; TORRE B: CORPO D: ambulatori (tipo C); CORPO H: spogliatoi (tipo E) Farmacia (tipo B); CORPO P: sterilizzazione (tipo B);

5 CORPO N/L: laboratorio analisi (tipo B); CORPO F: reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D); c) PIANO PRIMO TORRE A: CORPO E: terapia intensiva (tipo D 2 ); CORPO Q: pronto soccorso (tipo C); CORPO G: astanteria (tipo C/D) CORPO I : radiologia (tipo C) archivio cartelle radiologiche (35.1.B); CORPO M: risonanza magnetica (tipo C) ambulatori (tipo C); CORPO C: uffici amministrativi (tipo E); TORRE B: CORPO D: endoscopia (tipo D 2 ); CORPO H: UTIC (tipo D 2 ); CORPO P: blocco operatorio e blocco parto (tipo D 2 ); CORPO N/L: ambulatori (tipo C); CORPO F: emodinamica (tipo D 2 ); d) PIANO SECONDO TORRE A: CORPO E: reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D); CORPO Q: terrazza tecnica; CORPO G: UTIN (tipo D 2 ); CORPO I : reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D); CORPO M: terrazza; CORPO C: reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D); TORRE B: CORPO D: reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D); CORPO H: reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D); CORPO P: terrazza tecnica; CORPO N/L: terrazza - reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D); CORPO F: reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D);

6 e) PIANO TERZO TORRE A: CORPO E: locale tecnico UTA (condizionamento); CORPO G: locale tecnico UTA (condizionamento); CORPO I : locale tecnico UTA (condizionamento); CORPO C: reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D); TORRE B: CORPO D: reparto di degenza con annessi ambulatori (tipo C/D); CORPO H: locale tecnico UTA (condizionamento); CORPO L: locale tecnico UTA (condizionamento); CORPO F: locale tecnico UTA (condizionamento); f) PIANO QUARTO TORRE A e TORRE B: CORPO C/D: locale tecnico UTA (condizionamento); g) PIANO QUINTO TORRE A e TORRE B: COPERTURE; Nell area circostante a quella di pertinenza della struttura sanitaria, individuata quale ISOLA TECNICA, sono presenti attività che comportano rischi di esplosione o incendio, collocate in un corpo di fabbrica indipendente, in posizione rispettosa delle distanze di sicurezza > di 15 m da edifici non pertinenti, i cui dettagli sono evidenziati nel capitolo specifico.

7 Figura COMUNICAZIONI E SEPARAZIONI Salvo quanto disposto nelle specifiche regole tecniche di prevenzione incendi, la struttura sanitaria: non comunicherà con attività ad essa non pertinenti; non comunicherà con altre attività soggette ai controlli di prevenzione incendi; le attività C e D saranno separati dalle attività del rimanente edificio, mediante strutture e porte aventi le caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiori a REI ACCESSO ALL AREA Per consentire l intervento dei mezzi di soccorso dei VV.F. gli accessi all area possiederanno i seguenti requisiti minimi: larghezza : 3,5 m; altezza libera: 4 m; raggio di svolta: 13 m; pendenza: non superiore al 10%;

8 resistenza al carico: superiore a 20 tonnellate ( 8 sull asse anteriore 12 sull asse posteriore passo 4 m). 2.4 ACCOSTAMENTI MEZZI DI SOCCORSO Per tutti i compartimenti sia della torre A che B, sarà assicurata la possibilità di accostamento, ai vari compartimenti, delle autoscale dei Vigili del Fuoco in modo da poter raggiungere almeno una finestra di ciascun piano. A tal uopo saranno assicurati anche gli spazi necessari agli ingombri così come da sviluppo dell autoscala riportata di seguito.

9 Figura 2 raggio di manovra autoscale 3 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE E REQUISITI STRUTTURALI La nuova struttura ospedaliera sorgerà in Ragusa nell area posta a Sud della città e compresa tra le contrade: Cisternazzi Puntarazzi e occuperà un area di superficie complessiva di circa mq cosi suddivisa: SUPERFICIE LORDA PIANO INTERRATO : 2846 mq SUPERFICIE LORDA PIANO TERRA : 8920 mq SUPERFICIE LORDA PIANO PRIMO : 9705 mq SUPERFICIE LORDA PIANO SECONDO : 5886 mq SUPERFICIE LORDA PIANO TERZO : 5894 mq SUPERFICIE LORDA PIANO QUARTO : 2179 mq SUPERFICIE LORDA PIANO QUINTO : 1032 mq

10 La nuova struttura ospedaliera, collocata in un area extraurbana, è connessa alla città attraverso una viabilità primaria di scorrimento compresa tra lo svincolo della SS Catania / Ragusa e la SP 60 Ragusa / S.Croce Camerina, che rappresenta il naturale asse di collegamento con i trasporti pubblici, ciclabili, pedonali, trasporti privati per dipendenti e utenti della nuova struttura e un percorso privilegiato per i mezzi di soccorso. Nella proposta progettuale il complesso del nuovo Ospedale di Ragusa è costituito da vari compartimenti, dislocati su vari livelli, strettamente collegati a livello funzionale pur mantenendo una propria autonomia formale e compositiva, che prospettano sulla viabilità secondaria interna che diventa l elemento ordinatore dell intero insediamento, sino a sfumare nelle varie aree a verde che contornano la struttura. L ospedale prevede un piano interrato e 6 livelli fuori terra dei quali: il piano interrato è destinato prevalentemente a locali tecnologici/sottocentrali, il piano terra alla logistica e servizi generali, il piano primo al Pronto Soccorso Diagnostica - Gruppo Operatorio - Terapie Intensive, il piano secondo e terzo alle aree di degenza, il piano quarto e quinto a vani tecnologici dedicati al sistema di condizionamento UTA. In riferimento alle caratteristiche costruttive ed ai requisiti strutturali che le strutture dovranno possedere si adotteranno le sottostanti misure: 3.1 Resistenza al fuoco delle strutture e dei sistemi di compartimentazione: Le strutture e i sistemi di compartimentazione garantiranno rispettivamente requisiti di resistenza al fuoco R e REI 90, essendo l altezza in gronda dell edificio non superiore a 24m. I requisiti di resistenza al fuoco dei singoli elementi strutturali e di compartimentazione nonché delle porte e degli altri elementi di chiusura verranno valutati ed attestati in conformità al secondo le modalità stabilite dal quadro normativo richiamato dal D.M. 07/08/ Reazione al fuoco dei materiali: Per quanto attiene la reazione al fuoco dei materiali da installare, in fase progettuale si è tenuto conto delle seguenti prescrizioni:

11 negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, nei percorsi orizzontali protetti, nei passaggi in genere, verranno impiegati materiali di classe 1 in ragione del 50% massimo della loro superficie totale ( pavimenti pareti soffitto proiezioni orizzontali delle scale). Per le restanti parti saranno impiegati materiali di classe 0 ( non combustibili); in tutti gli altri ambienti sarà consentito che le pavimentazioni, compresi i relativi rivestimenti, siano di classe 2 e che gli altri materiali di rivestimento siano di classe 1; i materiali di rivestimento combustibili, nonché i materiali isolanti in vista, saranno posti in opera in aderenza agli elementi costruttivi di classe 0 escludendo spazi vuoti o intercapedini; l installazione di controsoffitti sarà di classe di reazione al fuoco non superiore a 1, del tipo omologato tenendo conto delle effettive condizioni di impiego anche in relazione alle possibili fonti di innesco; i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce ( tendaggi, etc),devono essere di classe di reazione al fuoco non superiore ad 1; i mobili imbottiti ed i materassi saranno di classe 1 IM; i materiali isolanti in vista con componente isolante direttamente esposte alle fiamme, devono essere di classe di reazione al fuoco non superiore ad 1. Nel caso di materiale isolante in vista, con componente isolante non esposto direttamente alle fiamme, sono ammesse le classi di reazione al fuoco 0-1, 1-0, 1-1; le sedie non imbottite devono essere di classe non superiore a 2; i materiali impiegati saranno del tipo omologato ai sensi del DM 26/06/84 e s.m.i. sarà consentita la posa in opera di rivestimenti lignei delle pareti e dei soffitti, purché opportunamente trattati con prodotti vernicianti omologati di classe 1 di reazione al fuoco, secondo le modalità e le indicazioni contenute nel decreto ministeriale 6 marzo 1992 (Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo 1992); i materiali isolanti che verranno posti in opera all interno di intercapedini saranno del tipo incombustibile.

12 3.3 Compartimentazione: La struttura è stata progettata in modo da circoscrivere e limitare la propagazione di un eventuale incendio e a tal uopo si adotteranno le sottostanti misure: le aree di tipo C sono state suddivise in compartimenti, distribuiti sul medesimo livello, di superficie singola non superiore ai 1500 mq; le aree di tipo D sono state suddivise in compartimenti, distribuiti sul medesimo livello, di superficie singola non superiore ai 1000 mq; le aree di tipo E sono state suddivise in compartimenti antincendio per attività omogenee e non presentano, all interno, attività soggette a controllo dei VV-F; i piani sottostrada non saranno destinati ad attività di degenza; i locali destinati ad apparecchiature ad alta energia (radiologia) non saranno ubicati in contiguità ad aree di tipo D; Atteso che, per motivi legati al normale svolgimento delle attività sanitarie, risulta necessario permettere la comunicazione tra i vari reparti si è proceduto, al fine di garantire la sicurezza antincendio, ad una completa attività di compartimentazione prevedendo la possibilità, tra i compartimenti delle aree C - D e i percorsi di esodo ( verticali e orizzontali), di comunicare tramite porte tagliafuoco aventi le caratteristiche REI conformi a quanto previsto per le strutture separanti (DM 18/09/02 - punto comma 1), non inferiori a REI 90. Infine, per quanto attengono alle aree tecniche contenenti laboratori di analisi, ricerca ed apparecchiature ad alta energia risulteranno separati dalle vie di accesso, ai piani sovrastanti, mediante filtri aventi caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiori a REI Limitazioni alle destinazioni d'uso dei locali Per quanto riguarda la destinazione d uso dei locali presenti all interno della struttura si adotteranno le sottostanti misure: Nessun locale sarà ubicato oltre quota -10 m rispetto al piano di uscita dall'edificio; I piani interrati non saranno destinati a degenza; I locali destinati ad apparecchiature ad alta energia non sono stati ubicati in contiguità ad aree di tipo D.

13 3.5 Scale: Per le scale presenti all interno della struttura si adotteranno le sottostanti misure: tutte le scale sono state progettate per essere del tipo a prova di fumo, in quanto destinate ad aree di tipo C e/o D e con caratteristiche di resistenza al fuoco congrue con quanto previsto al punto 3.1 del DM 18/09/2002; i filtri a prova di fumo, a servizio di aree di tipo D, hanno dimensioni tali da consentire l'agevole movimentazione di letti o barelle in caso di emergenza; le scale, sia protette che a prova di fumo, immettono direttamente o tramite percorsi orizzontali protetti, in luogo sicuro all esterno dell edificio; i vani scala sono provvisti di aperture di aerazione su pareti esterne; saranno ammesse rampe non rettilinee, a condizione che vi siano pianerottoli di riposo almeno ogni quindici gradini e che la pedata del gradino sia di almeno 30 cm, misurata a 40 cm dal montante centrale o dal parapetto interno. i vani scala privi di aperture di aerazione su parete esterna, saranno provvisti di aperture di aerazione in sommità di superficie non inferiore ad 1 mq, con sistema di apertura degli infissi comandato sia automaticamente da rivelatori di incendio che manualmente mediante dispositivo posto in prossimità dell'entrata alle scale, in posizione segnalata; per facilitare l esodo verso l esterno in progetto sono state previste della scale di sicurezza esterne che verranno realizzate secondo i criteri stabiliti al Titolo I punto 1.1. lettera e. Dette scale, rispetto al fabbricato servito, saranno munite di parapetto regolamentare e realizzate secondo i criteri sotto riportati: - i materiali devono essere di classe 0 di reazione al fuoco; - la parete esterna dell'edificio su cui é collocata la scala, compresi gli eventuali infissi, deve possedere, per una larghezza pari alla proiezione della scala, incrementata di 2,5 m per ogni lato, requisiti di resistenza al fuoco almeno REI 60. In alternativa la scala esterna deve distaccarsi di 2,5 m dalle pareti dell'edificio e collegarsi alle porte di piano tramite passerelle protette con setti laterali, a tutta altezza, aventi requisiti di resistenza al fuoco pari a quanto sopra indicato. Per facilitare le operazioni di esodo progressivo orizzontale si sono previste, in fase progettuale, per ogni singolo compartimento due uscite di sicurezza, attraverso scale

14 interne e/o esterne, ubicate in posizione diametralmente opposta. Le scale esterne, inoltre, sono state progettate con apposite schermature in modo da evitare fattori di incompatibilità legati al particolare stato psico-fisico dei ricoverati. 3.6 Ascensori e montacarichi: All interno tutti gli ascensori ed i montacarichi devono avere il vano corsa di tipo protetto (vedi Punto 3.2. dell'allegato al DM 15 settembre 2005 e smi), con caratteristiche di resistenza al fuoco congrue con quanto previsto al punto 3.1 del DM 18/09/2002. Gli ascensori non devono essere utilizzati in caso di incendio ad eccezione di quelli di cui al punto del medesimo decreto, descritti di seguito. Le caratteristiche di ascensori e montacarichi risponderanno alle specifiche disposizioni vigenti di prevenzione incendi Montalettighe utilizzabili in caso di incendio: All interno della struttura saranno realizzati n.2 montalettighe, uno per la torre A e uno per la torre B, utilizzabili in caso di incendio ed aventi le sottostanti caratteristiche: a) il vano di corsa, per un ascensore antincendio, deve rispondere alle caratteristiche indicate al punto 3.3 dell'allegato al 15 settembre 2005 e smi; b) tutti i piani dell'edificio saranno serviti dall'ascensore antincendio; c) l'uscita dall'ascensore deve immettere in luogo sicuro, posto all'esterno dell'edificio, in corrispondenza del piano predeterminato di uscita, direttamente o tramite percorso orizzontale protetto di lunghezza non superiore a 15 m, ovvero di lunghezza stabilita dalle disposizioni tecniche di settore; d) le pareti del vano di corsa, il locale del macchinario, se esiste, gli spazi del macchinario e le aree di lavoro di un ascensore antincendio, devono essere distinti da quelli degli altri eventuali ascensori e dovranno appartenere a compartimenti distinti da quelli degli altri eventuali ascensori; e) gli elementi delle strutture del vano di corsa, del locale del macchinario, se esiste, o degli spazi del macchinario e delle aree di lavoro, se disposti fuori del vano di corsa, devono avere una resistenza al fuoco corrispondente a quella del compartimento e comunque non inferiore a REI 60;

15 f) l'accesso al locale macchinario, se esiste, agli spazi del macchinario o alle aree di lavoro deve avvenire da spazio scoperto, esterno all'edificio, o attraverso un percorso, protetto da filtro a prova di fumo di resistenza al fuoco corrispondente a quella del compartimento e comunque non inferiore a REI 60; g) ad ogni piano, all'uscita dall'ascensore, deve essere realizzata un'area dedicata di almeno 5 mq aperta, esterna all'edificio, oppure, protetta da filtro a prova di fumo di resistenza al fuoco corrispondente a quella del compartimento e comunque non inferiore a REI 60; h) la botola installata sul tetto della cabina, per il salvataggio o per l'auto salvataggio di persone intrappolate, sarà prevista con dimensioni minime m 0,50 x m 0,70 di facile accesso sia dall'interno, con la chiave di sblocco, sia dall'esterno della cabina; i) le dimensioni interne della cabina saranno di almeno 1,10 x 2,10 m con accesso sul lato più corto; j) le porte di piano avranno resistenza al fuoco non inferiore a quella richiesta per il vano di corsa e, comunque, non inferiore a REI 60; k) la linea di alimentazione elettrica sarà distinta da quella di ogni altro ascensore presente nell'edificio e avrà una doppia alimentazione primaria e secondaria di sicurezza; l) i montanti dell'alimentazione elettrica del macchinario saranno separati dall'alimentazione primaria ed avere una protezione non inferiore a quella richiesta per il vano di corsa e, comunque, non inferiore a REI 60; m) in caso di incendio il passaggio da alimentazione primaria ad alimentazione secondaria di sicurezza avverrà in automatico; n) i locali del macchinario e delle pulegge di rinvio, se esistono, ed il tetto di cabina saranno provvisti di illuminazione di emergenza, con intensità luminosa di almeno 5 lux, ad 1 m di altezza sul piano di calpestio, dotata di sorgente autonoma incorporata, con autonomia di almeno 1 ora e comunque non inferiore al tempo di resistenza richiesto per l'edificio; o) in caso di incendio la manovra di questi ascensori sarà riservata ai Vigili del Fuoco ed eventualmente agli addetti al servizio antincendio opportunamente addestrati;

16 p) un sistema di comunicazione bidirezionale collegherà, in maniera permanente, la cabina all'ambiente contenente il macchinario o al locale del macchinario, se esiste, e le aree di sbarco; q) nel progetto dell'edificio saranno adottate misure idonee a limitare il flusso d'acqua nel vano di corsa, durante le operazioni di spegnimento di un incendio; il materiale elettrico all'interno del vano di corsa, nella zona che può essere colpita dall'acqua usata per lo spegnimento dell'incendio, e l'illuminazione del vano avranno protezione IPX3; r) gli ambienti e le aree di sbarco protette saranno tali da consentire il funzionamento corretto della manovra degli ascensori antincendio per tutto il tempo prescritto per la resistenza al fuoco dell'edificio; 4. MISURE PER L'ESODO IN CASO DI EMERGENZA In fase progettuale, particolare attenzione, è stata dedicata alle misure per l evacuazione in caso di emergenza; a tal fine, la struttura è stata progettata prevedendo 2 uscite di emergenza per compartimento. Tali uscite immettono direttamente all esterno per il tramite di scale interne e/o esterne con strutture di acciaio, raggiungibili attraverso percorsi orizzontali protetti (esodo progressivo orizzontale). La larghezza delle scale e delle vie di esodo è stata progettata in funzione dell indice di affollamento massimo che la stessa può ospitare. In particolare la larghezza complessiva delle scale è stata verificata in relazione all affollamento previsto in due piani contigui con riferimento a quelli aventi maggior indice di affollamento. Per i degenti barellati o con difficoltà motorie evidenti, come precedentemente esposto, l evacuazione avverrà mediante due montalettighe antincendio, uno per ogni singola torre, raggiungibili anch essi mediante percorsi orizzontali protetti ( vedasi allegati planimetrici). 4.1 Affollamento: Ai fini dell affollamento previsto all interno della struttura progettata si è tenuto conto dei parametri previsti del DM 18/09/02 in modo da rispettare le sottostanti indicazioni: per le aree di tipo C: 0,1 persone / mq ambulatori e simili; 0,4 persone/mq sale di attesa; per le aree di tipo D :

17 3 persone/posto letto ; per le aree di tipo E : 0,1 persone/mq uffici amministrativi; 0.4 persone/mq spazi visitatori per le aree di tipo B - F: persone effettivamente presenti incrementate del 20%; Il calcolo, in riferimento alla struttura di cui al presente progetto, è stato realizzato per ogni singolo reparto in funzione: al numero di posti letto, al numero di operatori sanitari previsti per turno; al numero di visitatori massimo ipotizzabile; ai parametri previsti del DM 10 marzo In particolare per ogni singolo reparto si riportano in tabella i seguenti valori: Piano Interrato (Quota 4,70) Superficie lorda complessiva pari a 2846 mq Tot. Piano Interr.: 10 persone Compartimento Zona Tipologia Area Superficie (mq) Sottocentrali Tecnologiche Corpo Centrale Torre A - B Posti Letto Densità Affollamento Persone Totali B Persone presenti + 20% Manutentori = 8*1,2 = 10 totale Totale persone torre A e Torre B= 10 Piano Terra (Quota + 0,00) Superficie lorda complessiva pari a 8920 m Totale Piano terra: 592 persone Compartimento Zona Tipologia Area Superficie (mq) TORRE A Posti Letto Densità Affollamento Persone Totali Camera Mortuaria Corpo E B Persone presenti + 20% Per.San 5*1,2 = 6 Visitatori 5*1,2 = 6 Totale 12 Spogliatoi Corpo E E 156-0,1 Persone * mq 156*0.1 = 15.6 Totale = 16 Medicina Nucleare Corpo Q F Persone presenti + 20% Per.San 5*1,2 = 6 Degenti 5*1,2 = 6 Totale 12 Spogliatoi Corpo G E 122-0,1 Persone * mq 122*0.1 = 12.2 Totale = 13 Mensa Aziendale Corpo G E 439-0,1 Persone * mq 439*0.1 = 43.9 Totale = 44 Reparto Degenza Pediatria Spazi per visitatori Corpo I D 831 di cui attesa 30mq amb. 270mq 16 pl 3 persone * pl 0,4 persone * mq 0,1 persone * mq Degenti: 16*3 = 48 Attesa: 30*0,4=12 Amb: 270*0,1= 27 Totale = 87 Corpo M E 250-0,4 persone * mq 250*0.4 = 100 Totale = 100

18 Uffici Amministrativi Centro emergenze Corpo C E 95-0,1 persone * mq 95*0.1 = 9.5 Totale = 10 Corpo C E Persone effettivamente Pers.San. 3 presenti Pers.Tec. 4 Pers.Esterno 8 Totale = 15 Totale persone torre A = 309 TORRE B Ambulatori Corpo D C ,1 persone * mq 0,4 persone * mq Amb.:400*0.1= 50 Attesa: 98*0,4=40 Totale = 90 Spogliatoi Corpo H E 111-0,1 persone * mq 111*0.1 = 11.1 Totale = 12 Farmacia Corpo H B Persone presenti + 20% Per.San 18*1,2 = 22 Visitatori 5*1,2 = 6 Totale 28 Sterilizzazione Corpo P B Persone presenti + 20% Per.San 8*1,2 = 9.6 Totale 10 Laboratorio Analisi Corpo L/N B Persone presenti + 20% Per.San 18*1,2 = 22 Visitatori 5*1,2 = 6 Totale 28 Reparto Degenza Corpo F 612 di cui attesa 40mq amb. 270mq Totale persone torre B = pl 3 persone * pl 0,4 persone * mq 0,1 persone * mq Degenti: 24*3=72 Attesa: 40*0,4=16 Amb: 270*0,1= 27 Totale = 115 Piano Primo (Quota + 4,70) Superficie lorda complessiva pari a 9705 mq Totale Piano primo: 714 persone Compartimento Zona Tipologia Area Superficie (mq) Terapia Intensiva Pronto Soccorso TORRE A Corpo E D 573 di cui attesa 40mq amb. 40mq Corpo Q C 913 di cui attesa 132mq Astanteria Corpo G D 566 di cui amb. 150mq Radiologia Corpo I C 859 di cui attesa 25mq Risonanza e Ambulatori Uffici Amministrativi Corpo M C 500 di cui attesa 70mq Posti Letto Densità Affollamento Persone Totali 9 3 persone * pl 0,4 persone * mq 0,1 persone * mq - 0,1 persone * mq 0,4 persone * mq 14 3 persone * pl 0,1 persone * mq - 0,1 persone * mq 0,4 persone * mq - 0,1 persone * mq 0,4 persone * mq Degenti: 9*3 = 27 Attesa: 40*0,4=16 Amb: 40*0,1= 4 Totale = 47 Amb: 781*0,1= 79 Attesa: 132*0,4=53 Totale = 132 Degenti: 14*3 = 42 Amb: 150*0,1= 15 Totale = 57 Amb: 834*0,1= 84 Attesa: 25*0,4=10 Totale = 94 Amb: 430*0,1= 43 Attesa: 70*0,4=28 Totale = 71 Corpo C E 250-0,1 persone * mq 250*0.1 = 25 Totale = 25 Totale persone torre A = 426 TORRE B Endoscopia Corpo D D 711 di cui attesa 60mq amb. 212mq UTIC Corpo H D 494 di cui 3 3 persone * pl 0,4 persone * mq 0,1 persone * mq 5 3 persone * pl 0,4 persone * mq Degenti: 3*3 = 9 Attesa: 60*0,4=24 Amb: 212*0,1= 22 Totale = 55 Degenti: 5*3 = 15 Attesa: 45*0,4=18

19 attesa 45mq amb. 90mq 0,1 persone * mq Amb: 90*0,1= 9 Totale = 42 Blocco operatorio Corpo P D persone * pl Degenti: 9*3 = 27 Totale = 27 Blocco Parto Corpo P D persone * pl Degenti: 9*3 = 27 Totale = 27 Ambulatori Corpo L/N C 859 di cui attesa 76mq - 0,1 persone * mq 0,4 persone * mq Amb: 783*0,1= 79 Attesa: 76*0,4=31 Totale = 110 Emodinamica Corpo F D persone * pl Degenti: 9*3 = 27 Totale = 27 Totale persone torre B = 288 Piano Secondo (Quota + 9,40) Superficie lorda compless. pari a 5886 mq Tot.Piano secondo: 535 persone Compartimento Zona Tipologia Area Superficie (mq) Reparto Degenza Corpo E D 577 di cui amb. 90mq TORRE A Posti Letto Densità Affollamento Persone Totali 18 3 persone * pl 0,1 persone * mq Degenti: 18*3 = 54 Amb: 90*0,1= 9 Totale = 63 Terrazza Tecnica Corpo Q B 458 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 3*1,2 = 4 totale UTIN Corpo G D persone * pl Degenti: 26*3 = 78 Totale = 78 Reparto Degenza Corpo I D 538 di cui amb. 80mq 20 3 persone * pl 0,1 persone * mq Degenti: 20*3 = 60 Amb: 80*0,1= 8 Totale = 68 Terrazza Tecnica Corpo M B 1326 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 3*1,2 = 4 totale Reparto Degenza Corpo C D 530 di cui amb. 75mq Totale persone torre A = 267 TORRE B Reparto Degenza Corpo D D 530 di cui 14 3 persone * pl 0,1 persone * mq 18 3 persone * pl 0,1 persone * mq Degenti: 14*3 = 42 Amb: 75*0,1= 8 Totale = 50 Degenti: 18*3 = 54 Amb: 75*0,1= 8 Totale = 62 Degenti: 14*3 = 42 Amb: 75*0,1= 8 Totale = 50 amb. 75mq Reparto Degenza Corpo H D persone * pl di cui 0,1 persone * mq amb. 75mq Terrazza Tecnica Corpo P B 900 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 3*1,2 = 4 totale Terrazza Tecnica Corpo L/N B 1326 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 3*1,2 = 4 totale Reparto Degenza Corpo L/N D 577 di cui amb. 75mq Reparto Degenza Corpo F D 577 di cui amb. 75mq Totale persone torre B = persone * pl 0,1 persone * mq 22 3 persone * pl 0,1 persone * mq Degenti: 22*3 = 66 Amb: 75*0,1= 8 Totale = 74 Degenti: 22*3 = 66 Amb: 75*0,1= 8 Totale = 74

20 Piano Terzo (Quota + 13,50) Superficie lorda complessiva pari a 5894 mq Totale Piano Terzo: 148 persone Compartimento Zona Tipologia Area Superficie (mq) TORRE A Posti Letto Densità Affollamento Persone Totali Locale Tecnico UTA Corpo E B 577 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 3*1,2 = 4 totale Locale Tecnico UTA Corpo G B 618 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 3*1,2 = 4 totale Locale Tecnico UTA Corpo I B 618 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 3*1,2 = 4 totale Reparto Degenza Corpo C D 538 di cui amb. 75mq 18 3 persone * pl 0,1 persone * mq Degenti: 18*3 = 54 Amb: 75*0,1= 8 Totale = 62 Totale persone torre A = 74 TORRE B Locale Tecnico UTA Corpo H B 577 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 3*1,2 = 4 totale Locale Tecnico UTA Corpo L B 618 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 3*1,2 = 4 totale Locale Tecnico UTA Corpo F B 618 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 3*1,2 = 4 totale Reparto Degenza Corpo D D 538 di cui amb. 75mq 18 3 persone * pl 0,1 persone * mq Degenti: 18*3 = 54 Amb: 75*0,1= 8 Totale = 62 Totale persone torre B = 74 Piano Quarto (Quota + 17,60) Superficie lorda complessiva pari a 2179 mq Tot. Piano quarto.: 10 persone Compartimento Zona Tipologia Area Superficie (mq) Locale Tecnico UTA Posti Letto Densità Affollamento Persone Totali Corpo C/D B 1119 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 8*1,2 = 10 totale Totale persone torre A e Torre B= 10 Piano Quinto (Quota + 21,60) Superficie lorda complessiva pari a 1032 mq Tot. Piano quarto.: 10 persone Compartimento Zona Tipologia Area Superficie (mq) Locale Tecnico UTA Posti Letto Densità Affollamento Persone Totali coperture B 1119 mq - Persone presenti + 20% Manutentori = 8*1,2 = 10 totale Totale persone torre A e Torre B= 10

21 4.2 Capacità di deflusso: Ai fini del dimensionamento delle uscite le capacità di deflusso C non devono essere superiori ai seguenti valori: 50 per piani con pavimento a quota compresa tra più o meno un metro rispetto al piano di uscita dall'edificio; 37,5 per piani con pavimento a quota compresa tra più o meno 7,5 m rispetto al piano di uscita dall'edificio; 33 per piani con pavimento a quota al di sopra o al di sotto di più o meno 7,5 m rispetto al piano di uscita dall'edificio. Piano Interrato (Quota 4,70) Superficie lorda complessiva pari a 1032 mq Tot. Piano quarto.: 10 persone Compartimento Sottocentrali Tecnologiche Zona Corpo Centrale Torre A - B Capacità di deflusso Affollamento massimo Dimensione min. moduli Dimensione effettiva moduli Persone Totali evacuabili 37,5 10 P 10/37,5= 0, *37,5=1012,50 VERIFICA POSITIVA Piano Terra (Quota + 0,00) Superficie lorda complessiva pari a 8920 m Totale Piano terra: 592 persone Compartimento Zona Capacità di deflusso Affollamento massimo Dimensione min. moduli Dimensione effettiva moduli Persone Totali evacuabili Camera Mortuaria Corpo E P 12/50= 0,24 6 6*50=300 Spogliatoi Corpo E P 16/50= 0,32 2 2*50=100 Medicina Nucleare Corpo Q P 12/50= 0,24 9 9*50=450 Spogliatoi Corpo G P 13/50= 0,26 2 2*50=100 Mensa Aziendale Corpo G P 44/50= 0,88 4 4*50=200 Reparto Degenza Corpo I P 87/50= 1,74 6 6*50=300 Spazi per visitatori Corpo M P 100/50= 2,00 6 6*50=300 Uffici Amm. Corpo C P 10/50= 0,20 4 4*50=200 Centro emergenze Corpo C P 15/50= 0,30 2 2*50=100 Ambulatori Corpo D P 90/50= 1,80 4 4*50=200 Spogliatoi Corpo H P 12/50= 0,24 4 4*50=200 Farmacia Corpo H P 28/50= 0,56 4 4*50=200 Sterilizzazione Corpo P P 10/50= 0,20 6 6*50=300 Laboratorio Analisi Corpo L/N P 28/50= 0,56 6 6*50=300 Reparto Degenza Corpo F P 115/50= 2,30 7 7*50=350 Totale moduli : 43 Pers. Evacuabili: 43*50 = 2150 max affollamento = 592 persone - VERIFICA POSITIVA Piano Primo (Quota + 4,70) Superficie lorda complessiva pari a 9705 mq Totale Piano primo: 714 persone Compartimento Zona Capacità di deflusso Affollamento massimo Dimensione min. moduli Dimensione effettiva moduli Persone Totali evacuabili Terapia Intensiva Corpo E 37,5 47 P 47/37,5= 1,26 5 5*37,5=188 Pronto Corpo Q 37,5 132 P 132/37,5= 3, *37,5=450

22 Soccorso Astanteria Corpo G 37,5 57 P 57/37,5= 1,52 8 8*37,5=300 Radiologia Corpo I 37,5 94 P 94/37,5= 2,51 9 9*37,5=338 Risonanza e Ambulatori Corpo M 37,5 71 P 71/37,5= 1, *37,5=488 Uffici Amministrativi Corpo C 37,5 25 P 25/37,5= 0,66 5 5*37,5=188 Endoscopia Corpo D 37,5 55 P 55/37,5= 1, *37,5=488 UTIC Corpo H 37,5 42 P 42/37,5= 1,12 4 4*37,5=150 Blocco operatorio Corpo P 37,5 27 P 27/37,5= 0,72 7 7*37,5=263 Blocco Parto Corpo P 37,5 27 P 27/37,5= 0,72 4 4*37,5=150 Ambulatori Corpo L/N 37,5 110 P 110/37,5= 2, *37,5=413 Emodinamica Corpo F 37,5 27 P 27/37,5= 0,72 7 7*37,5=263 Totale moduli : 98 Pers. Evacuabili: 98*37,5 = 3675 max affollamento = 714 persone - VERIFICA POSITIVA Piano Secondo (Quota + 9,40) Superficie lorda comples. pari a 5886 mq Tot.Piano secondo: 535 persone Compartimento Zona Capacità di Affollamento Dimensione Dimensione Persone Totali deflusso massimo min. moduli effettiva moduli evacuabili Reparto Degenza Corpo E P 63/33= 1,90 4 4*33=132 Terrazza Tecnica Corpo Q 33 4 P 4/33= 0,13 4 4*33=132 UTIN Corpo G P 78/33= 2,37 4 4*33=132 Reparto Degenza Corpo I P 68/33= 2,06 4 4*33=132 Terrazza Tecnica Corpo M 33 4 P 4/33= 0,13 4 4*33=132 Reparto Degenza Corpo C P 50/33= 1,51 4 4*33=132 Reparto Degenza Corpo D P 62/33= 1,87 4 4*33=132 Reparto Degenza Corpo H P 42/33= 1,28 4 4*33=132 Terrazza Tecnica Corpo P 33 4 P 4/33= 0,13 4 4*33=132 Terrazza Tecnica Corpo L/N 33 4 P 4/33= 0,13 4 4*33=132 Reparto Degenza Corpo L/N P 74/33= 2,24 4 4*33=132 Reparto Degenza Corpo F P 74/33= 2,24 4 4*33=132 Totale moduli : 48 Pers. Evacuabili: 48*33 = 1584 max affollamento = 535 persone - VERIFICA POSITIVA Piano Terzo (Quota + 13,50) Superficie lorda complessiva pari a 5894 mq Totale Piano Terzo: 148 persone Compartimento Zona Capacità di deflusso Affollamento massimo Dimensione min. moduli Dimensione effettiva moduli Persone Totali evacuabili Locale Tecnico UTA Corpo E 33 4 P 4/33= 0,13 3 3*33=99 Locale Tecnico UTA Corpo G 33 4 P 4/33= 0,13 3 3*33=99 Locale Tecnico UTA Corpo I 33 4 P 4/33= 0,13 3 3*33=99 Reparto Degenza Corpo C P 62/33= 1,87 5 5*33=165 Locale Tecnico UTA Corpo H 33 4 P 4/33= 0,13 3 3*33=99 Locale Tecnico UTA Corpo L 33 4 P 4/33= 0,13 3 3*33=99 Locale Tecnico UTA Corpo F 33 4 P 4/33= 0,13 3 3*33=99 Reparto Degenza Corpo D P 62/33= 1,87 5 5*33=165 Totale moduli : 28 Pers. Evacuabili: 28*33 = 924 max affollamento = 148 persone - VERIFICA POSITIVA Piano Quarto (Quota + 17,60) Superficie lorda complessiva pari a 2179 mq Tot. Piano quarto.: 10 persone Compartimento Zona Capacità di deflusso Affollamento massimo Dimensione min. moduli Dimensione effettiva moduli Persone Totali evacuabili Locale Tecnico Corpo C/D P 10/33= 0,31 6 6*33=198 UTA Totale moduli : 6 Pers. Evacuabili: 6*33 = 198 max affollamento = 10 persone - VERIFICA POSITIVA

23 Piano Quinto (Quota + 21,60) Superficie lorda complessiva pari a 1032 mq Tot. Piano quarto.: 10 persone Compartimento Zona Capacità di deflusso Affollamento massimo Dimensione min. moduli Dimensione effettiva moduli Persone Totali evacuabili Locale Tecnico coperture P 10/33= 0, *33=396 UTA Totale moduli : 12 Pers. Evacuabili: 12*33 = 396 max affollamento = 10 persone - VERIFICA POSITIVA 4.3 Esodo orizzontale progressivo: La struttura, prevedendo al suo interno, prevalentemente attività classificate come aree di tipo D, è stata progettata per garantire l esodo orizzontale progressivo. Per conseguire tale obiettivo l edificio è stato suddiviso, per ogni piano, in compartimenti in grado di contenere, in caso di emergenza, oltre ai normali occupanti anche le persone del compartimento adiacente con la capienza più elevata e considerando una superficie media di 1.50 mq/persona, in quanto presenti degenti la cui evacuazione dovrà avvenire in letti e/o barelle. 4.4 Sistemi di vie d'uscita: I compartimenti, in cui risulta suddivisa la struttura in esame, sono provvisti di un sistema organizzato delle vie d uscita tali da consentire il deflusso degli occupanti su vie di uscita alternative ( n.2 uscite per reparto/compartimento). In particolare, dette vie d uscite sono state dimensionate in base al massimo affollamento previsto per i singoli compartimenti in funzione della capacità di deflusso, adducente verso un luogo sicuro. I percorsi del sistema di vie di uscita comprendono: - i corridoi; - i vani di accesso alle scale e di uscita all esterno; - le scale, le rampe ed i passaggi in genere. Si rileva, inoltre, che nella predisposizione progettuale dei sistemi delle vie di uscita si è tenuto conto delle disposizioni vigenti in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche giusto D.M. n. 503 del 24/07/ Lunghezza delle vie d'uscita al piano: La lunghezza delle vie di uscita al piano è stata definita in modo che il percorso di esodo, misurato a partire dalla porta di ciascun locale, nonché da ogni punto dei locali ad uso

24 comune, risulti essere inferiore a 40 m dalle uscite adducenti su luogo sicuro e/o scala esterna e 30 m da uscita su scala protetta. Per quanto concerne le aree di tipo D, progettate in modo da garantire l esodo progressivo orizzontale, sarà possibile raggiungere, da qualsiasi punto, un compartimento attiguo con un percorso inferiore a 30 m. 4.6 Caratteristiche delle vie d'uscita: Le vie di uscita sono state progettate conformemente ai requisiti di carattere generale di seguito riportati: larghezza utile definita deducendo l ingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione di estintori ed idranti. (Tra gli elementi sporgenti non sono stati presi in considerazione quelli posti ad altezza superiore ai 2m e corrimano di ingombro massimo pari a 8 cm; altezza dei percorsi delle vie di uscita non inferiore ai 2 mt; pavimenti e gradini con superfici non sdrucciolevoli; porte presenti lungo le vie di esodo posizionate in modo da non ridurre la larghezza utile delle stesse; mantenimento delle vie di esodo sgombre da materiali che possono costituire impedimento al regolare deflusso delle persone. 4.7 Larghezza delle vie di uscita: La larghezza delle vie di uscita, misurata nel punto più stretto della luce, è stata progettata in modo da essere multipla del modulo di uscita e comunque non inferiore a due moduli (1,20 m). Inoltre, la larghezza totale delle uscite a piano, espressa in numero di moduli, è stata determinata in funzione del rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacità di deflusso di piano. La larghezza delle vie di uscita è stata progettata in modo da: Essere multipla del modulo di uscita e non inferiore a due moduli ( 1,20 m), assumendo la misura nel punto più stretto della luce. La profondità dei pianerottoli delle scale, con cambi di direzione di 180 non è inferiore a 2 m, misurata nella direzione dell asse delle rampe, per consentire la movimentazione di letti o barelle in caso di emergenza.

25 4.8 Larghezza totale delle vie d'uscita: In progetto la larghezza totale delle uscite da ogni piano, espressa in numero di moduli, è stata determinata dal rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacità di deflusso del piano. Inoltre, essendo la struttura progettata per occupare più di due piani fuori terra, la larghezza totale delle vie d'uscita verticali, che conducono al piano di uscita dall'edificio, è stata determinata sommando il massimo affollamento previsto in due piani consecutivi, con riferimento a quelli aventi maggiore affollamento. Le eventuali scale mobili non saranno computate ai fini della larghezza delle uscite 4.9 Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi: Le porte installate lungo le vie di uscita ed in corrispondenza delle uscite di piano si apriranno nel verso dell'esodo a semplice spinta mediante l'azionamento di dispositivi a barra orizzontale. Esse saranno previste a uno o due battenti. I battenti delle porte, quando sono aperti, non ostruiranno passaggi, corridoi e pianerottoli. Qualora, per necessità connesse a particolari patologie dei ricoverati, sia necessario cautelarsi da un uso improprio delle uscite, sarà consentita l'adozione di idonei e sicuri sistemi di controllo ed apertura delle porte alternativi a quelli sopra previsti. In tali casi, tutto il personale addetto al reparto dovrà essere a conoscenza del particolare sistema di apertura ed essere capace di utilizzarlo in caso di emergenza. In progetto è prevista l installazione di porte d'ingresso di tipo scorrevole con azionamento automatico (ingresso pronto soccorso zona camera calda), a condizione che siano predisposte anche per l'apertura a spinta verso l'esterno (con dispositivo o modo di azione opportunamente segnalati) e restare in posizione di apertura in assenza di alimentazione elettrica. In prossimità di tali porte, in posizione segnalata e facilmente accessibile, sarà posto un dispositivo di blocco nella posizione di apertura. Le porte, comprese quelle di ingresso, si apriranno su area piana, di profondità pari a quella delle porte stesse. Qualora l'utilizzo di porte resistenti al fuoco dotate di dispositivo di autochiusura ed installate lungo le vie di uscita, in corrispondenza di compartimentazioni o nei filtri a prova di fumo, dovessero determinare intralcio o difficoltà alle persone che devono utilizzare tali percorsi, sarà consentito che le porte stesse siano tenute in posizione aperta tramite

26 appositi dispositivi elettromagnetici che ne consentano il rilascio a seguito di: attivazione dell'impianto di rivelazione automatica di incendio; attivazione del sistema di allarme incendio; mancanza di alimentazione elettrica; intervento manuale su comando posto in prossimità delle porte in posizione segnalata. Nei filtri a prova di fumo aerati direttamente dall'esterno, qualora specifiche esigenze funzionali dovessero richiedere l'installazione di elementi di chiusura delle aperture di aerazione, sarà consentito installare infissi purché apribili automaticamente a seguito dell'attivazione del dispositivo elettromagnetico di chiusura delle porte resistenti al fuoco del filtro stesso. In ogni caso, tali infissi saranno dotati anche di dispositivo di apertura a comando manuale, posto in posizione segnalata, e non devono ridurre la sezione netta di aerazione quando sono in posizione di apertura 4.10 Numero di uscite: Le uscite da ciascun piano dell'edificio non devono essere inferiori a due, ed essere posizionate in punti ragionevolmente contrapposti. 4.11Verifica per l evacuazione dei due livelli consecutivi più affollati: Il principio generale di disporre di vie di uscita alternative è stato applicato anche alla scale di sicurezza. A tal uopo la struttura sarà dotata: n. 3 scale realizzate internamente al volume della struttura per la torre A; n.3 scale realizzate internamente al volume della struttura per la torre B; n. 7 scale esterne in acciaio a servizio di tutti i piani; n.2 scale esterne in acciaio, lato nord, a servizio del piano primo e terra.

27 scale interne torre A Figura 3 PARTICOLARE SCALE INTERNE scale esterne in acciaio scale interne torre B scale esterne in acciaio Figura 4 PARTICOLARE SCALE ESTERNE scale esterne in acciaio

28 In particolare aver previsto per ogni compartimento la possibilità di disporre di n. 2 scale, una per ogni uscita di sicurezza, consentirà non solo il rispetto di un parametro normativo ma anche e soprattutto di migliorare la capacità di deflusso della struttura in caso di emergenza; Per quanto attiene la larghezza complessiva delle scale e delle uscite di sicurezza il calcolo è stato effettuato secondo la seguente formula: A = massimo affollamento su due piani contigui C= capacità di deflusso A/Cx0,60 Ai fini del dimensionamento le capacità di deflusso C non devono essere superiori ai seguenti valori: 50 per piani con pavimento a quota compresa tra più o meno un metro rispetto al piano di uscita dall'edificio; 37,5 per piani con pavimento a quota compresa tra più o meno 7,5 m rispetto al piano di uscita dall'edificio; 33 per piani con pavimento a quota al di sopra o al di sotto di più o meno 7,5 m rispetto al piano di uscita dall'edificio. Affollamento previsto per piano: - Piano interrato 10 p - Piano terra = 592p - Piano primo = 714p - Piano secondo = 535p - Piano terzo = 148p - Piano quarto = 10p - Piano quinto =10p PARAMETRO DI PROGETTO Max affollamento previsto al piano terra e 1 con A = 1306 p Larghezza complessiva delle scale= 1306/37.5 x 0,60 VERIFICA 20,89 m Numero delle scale n. 3 interne torre A aventi larghezza unitaria per rampa di 1,80m e complessiva per scala di 3,6m - totale 3,6 x 3 = 10,8

29 Numero delle scale n. 3 interne torre B aventi larghezza unitaria per rampa di 1,80m e complessiva per scala di 3,6m - totale 3,6 x 3 = 10,8 Totale scale 21,6 m - superiore ai 20,89 m previsti nel calcolo Nel calcolo di verifica non sono stati presi in esame i moduli delle scale esterne, inserite per dotare i compartimenti di n. 2 uscite di sicurezza, il cui valore aggiunto va in favore della sicurezza. 5. AREE ED IMPIANTI A RISCHIO SPECIFICO Gli impianti ed i servizi tecnologici saranno realizzati a regola d'arte e secondo quanto previsto dalla normativa tecnica applicabile all impiego. Saranno intercettabili sia centralmente che localmente da posizioni segnalate e facilmente accessibili. Gli impianti di produzione calore saranno di tipo centralizzato. Nei filtri a prova di fumo saranno previsti intercettazioni a comando manuale, ubicate in apposito quadro, dei seguenti impianti a servizio dei compartimenti attigui: Impianto elettrico; Impianto di distribuzione dei gas medicinali; Impianto di condizionamento e ventilazione; Impianto di rivelazione e segnalazione allarme incendio. 5.1 Locali adibiti a deposito di materiale combustibile per le esigenze giornaliere dei reparti e reparto farmacia : All interno dei singoli compartimenti (reparti) sono stati previsti piccoli depositi, per le esigenze giornaliere dei reparti, locali di superficie limitata e comunque non eccedente i 10 mq, anche privi di aerazione naturale, alle seguenti condizioni: 1. carico di incendio non superiore a 30 kg/mq di legna standard; 2. strutture di separazione con caratteristiche non inferiori a REI 30; 3. porte di accesso con caratteristiche non inferiori a REI 30, munite di dispositivo di autochiusura; 4. rilevatore di fumo collegato all'impianto di allarme;

30 5. un estintore portatile d'incendio avente carica minima pari a 6 kg e capacità estinguente non inferiore a 21A 89B C, posto all'esterno del locale, nelle immediate vicinanze della porta di accesso. 5.2 Locali destinati a deposito di materiale combustibile aventi superficie non superiore a 50mq. LOCALE FARMACIA Considerata la posizione geografica della struttura e in relazione al numero cospicuo di attività sanitarie previste si è ritenuto necessario dotare la struttura di un reparto farmacia in grado di soddisfare le esigenze farmacologiche dei reparti, nonché la distribuzione territoriale a pazienti esterni affetti da particolari patologie croniche. A tal uopo il reparto sarà dotato: 1. di n. 3 depositi, aventi almeno una parete attestante su spazio a cielo libero, con superficie non superiore a 50mq, ricavati in progetto in un locale attiguo al reparto farmacia, collegato mediante filtro di separazione REI 120, e aventi i seguenti requisiti: filtro di comunicazione con il reparto farmacia REI 120; accesso diretto dall esterno; le strutture di separazione e le porte di accesso ad ogni singolo deposito, munite di dispositivo di autochiusura, avranno caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiori a REI 120; il carico di incendio sarà limitato a 60kg/mq di legna standard; sarà installato un impianto automatico di rivelazione ed allarme incendio e un impianto di spegnimento automatico a acqua, tipo sprinkler, conforme alle norme UNI EN 12845, o in alternativa si opterà per un sistema automatico di spegnimento a CO 2 ; ogni singolo locale sarà dotato di areazione naturale pari ad 1/40 della superficie in pianta; in prossimità della porta di accesso al locale sarà installato un estintore portatile avente carica minima pari a 6 kg e capacità estinguente non inferiore a 34A 144 BC.

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