Corso di Laurea in FISIOTERAPIA Insegnamento di Igiene Generale ed Applicata
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1 Corso di Laurea in FISIOTERAPIA Insegnamento di Igiene Generale ed Applicata Lezione del 18 marzo 2008 Il concetto di salute - L organizzazione sanitaria Il Servizio Sanitario Nazionale - Cenni di Demografia Art. 32 COSTITUZIONE La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
2 Igea: nella mitologia greca la dea della salute Igiene: la scienza della promozione e della conservazione della salute
3 COSA E L IGIENE RAMO DELLA MEDICINA CHE MIRA ALLA CONSERVAZIONE DELLA SALUTE FISICA E PSICHICA DELL INDIVIDUO E DELLA COLLETTIVITA, CON MISURE ATTE A RENDERE L ORGANISMO PIU RESISTENTE ALLE AGGRESSIONI DELL AMBIENTE SVOLGENDO ANCHE UN AZIONE DI PREVENZIONE DELLE CAUSE ESOGENE DELLE MALATTIE
4 Il fine ideale cui tendono l Igiene e la Medicina Preventiva è che ogni persona nasca sana e mantenga il proprio stato di salute al più alto livello fino al naturale compimento della vita.
5 L Igiene è la disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana
6 L evoluzione dei sistemi sanitari
7 Rivoluzione industriale Codice Napoleonico Public Health Act Otto Bismark Legge Crispi-Pagliani
8 Rivoluzione industriale L età dei diritti Codice Napoleonico Public Health Act Otto Bismark Legge Crispi-Pagliani Beveridge Report NHS Costituzione Italiana Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Dichiarazione di Alma Ata Riforma Sanitaria L. 833/78
9 Rivoluzione industriale L età dei diritti L era del mercato Codice Napoleonico Public Health Act Otto Bismark Legge Crispi-Pagliani Reagan/Thatcher Health Sector Reform Beveridge Report NHS Banca Mondiale Costituzione Italiana WTO Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Dichiarazione di Alma Ata Riforma Sanitaria L. 833/78
10 Rivoluzione Francese I lumi della ragione e i fuochi della rivoluzione scrive Giorgio Cosmacini hanno acceso la consapevolezza che la salute è un bene non solo del singolo, ma dell intera società. Il legislatore francese dell anno III (1794) afferma che la salute è un problema più vasto di quello clinico individuale, da affrontare non solo come risposta al bisogno dell individuo biologico, ma anche come soddisfazione delle esigenze di uomini costitutivi di un tessuto sociale. La rivoluzione industriale. Gran Bretagna - Public Health Act 1848
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12 In Italia Legge Crispi Pagliani 1888 Giulio Bizzozzero, patologo generale a Torino, inaugurando l anno accademico afferma: Voi udite, e udrete sempre più parlare di questioni sociali. Ma quando si tratta di bonificare terreni malarici, di costruire spedali, di migliorare le condizioni igieniche dei quartieri operai, allora l erario è esausto, allora si grida ai quattro venti la necessità di ricorrere a nuove imposte. Ma al tempo stesso si trovano e si profondono milioni per rendere più teatralmente pomposa un incoronazione come quella, cinque prima, del nuovo re Umberto I o per ricostruire più splendidi i palazzi dei parlamenti come quelli romani recentemente restaurati o per imporre a colpi di cannone il proprio protettorato a popoli come quello eritreo che si vogliono sfruttare a beneficio di pochi affaristi
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27 Modificazioni intervenute nella vita media e nel tipo di patologia prevalente in Italia nel periodo
28 Mortalità per gruppo di cause in Italia - Anno 2002 (quozienti per abitanti) Annuario Statistico Italiano, 2005
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30 COSA E LA SALUTE uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità. Costituzione della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
31 LA SALUTE E UNA CONDIZIONE DI ARMONICO EQUILIBRIO FISICO E PSICHICO DELL INDIVIDUO, DINAMICAMENTE INTEGRATO NEL SUO AMBIENTE NATURALE E SOCIALE
32 DEFINIZIONE DEL CONCETTO DI SALUTE La salute non è semplicemente l assenza di malattia, è qualcosa di positivo, un attitudine felice verso la vita ed una lieta accettazione delle responsabilità che la vita stessa comporta per l individuo. Sigerist, 1941 La salute è un completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste solamente in una assenza di malattia o di infermità. Atto di Fondazione O.M.S., 1946 La salute è espressa da livelli di resistenza alla malattia. Gordon, 1953 La salute è il prodotto di una relazione armoniosa tra l uomo e la sua ecologia. Rossdale, 1965 La salute è lo stato di capacità ottimale di un individuo per l efficace svolgimento dei ruoli e dei compiti per i quali egli è stato socializzato. Person, 1972 La salute è l adattamento perfetto e continuo di un organismo al suo ambiente. Wylie, 1970
33 MALATTIA ALTERAZIONE DELLA OMEOSTASI (EQUILIBRIO) DELL ORGANISMO CHE RAMO DELLA MEDICINA CHE, SE NON RIPRISTINATA PORTA ALLA CESSAZIONE DELLE FUNZIONI VITALI CAUSE DELLE MALATTIE? ESOGENE (INTERAZIONI ORGANISMO AMBIENTE) ENDOGENE (DIFETTI CONNATURATI DI FUNZIONAMENTO )
34 FATTORI CHE INFLUENZANO LA SALUTE Ambiente esterno Fattori chimici fisici Fattori sociali Fattori biologici Ambiente interno Fattori individuali: patrimonio genetico età sesso cultura, valori
35 DETERMINANTI DI SALUTE
36 I determinanti della salute M O D I F I C A B I L I
37 MISURA DELLA SALUTE Principali indicatori delle condizioni sanitarie di una popolazione Diretti Demografici Mortalità Natalità Fecondità Immigrazione Speranza di vita Durata media della vita Piramide dell età Indice di vecchiaia e rapporto di dipendenza Indiretti Socio-economici Disponibilità di beni essenziali (acqua, abitazione adeguata, ecc.) Occupazione disoccupazione Livello di scolarizzazione Sanitari Mortalità per causa Morbosità Anni perduti di vita potenziale Limitazioni funzionali e/o organiche Invalidità permanente Morbilità Socio sanitari Diffusione di fattori di rischio di tipo comportamentale: abitudini alimentari inadeguate, uso di sostanze voluttuarie (alcool, tabacco, droga), carenza di attività fisica Alterazioni genetiche Degrado e/o contaminazione ambientale Frequenza di utilizzazione delle strutture assistenziali socio-sanitarie
38 MALATTIE ENDOGENE Sono tutte le malattie GENETICHE le malattie CONGENITE sono invece quelle presenti alla nascita, sono anch esse dovute ad una interazione con l mbiente. Alcune malattie cronico-degenerative hanno origine genetica, ma la loro evoluzione è influenzata moltisimo da fattori ambientali. (Recente esempio cri du chat)
39 MALATTIE ESOGENE Sono determinate dall interazione ORGANISMO-AMBIENTE MALATTIE DA AGGRESSIONI DELL AMBIENTE FISICHE CHIMICHE BIOLOGICHE (malattie infettive) MALATTIE DA DETERIORAMENTO DELL ORGANISMO (VEDI CAUSE GENETICHE.) LA MORTE E UNA MALATTIA? E DETERMINATA GENETICAMENTE?
40 MEDICINA PREVENTIVA SI OCCUPA DI INDIVIDUARE E DI APPLICARE LE TECNICHE DI PREVENZIONE AI SINGOLI EDALLA COLLETTIVITA
41 SANITA PUBBLICA SI OCCUPA DELLA TUTELA DELLA SALUTE DELLA COLLETTIVITA E DELLE CONDIZIONI CHE SERVONO A GARANTIRLA
42 PREVENZIONE Prerequisito di ogni prevenzione è la conoscenza di: Eziologia (che cosa causa la malattia) Patogenesi (come, perché si produce la malattia) Occorre conoscere la STORIA NATURALE DELLA MALATTIA
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44 DEMOGRAFIA L insieme di descrizioni e analisi che mirano a identificare le norme e le regole che presiedono la vita biologica degli individui (nascite e decessi) la vita sociale (matrimoni, composizione della famiglia, insediamento e mobilità della popolazione) l attività economico-sociale (diverse condizioni professionale e ambientali) e mediante tali norme individuare le leggi che regolano la formazione, l evoluzione e l estinzione delle popolazioni. (Somogyi S, 1979)
45 DEMOGRAFIA NELLE SCIENZE MEDICHE Disciplina che supporta in modo decisivo lo studio dei fenomeni biologici,epidemiologici e sociali all interno delle popolazioni. Nonché la corretta pianificazione dello sviluppo sociosanitario di una collettività per un razionale impiego delle risorse.
46 LE FONTI DEMOGRAFICHE ITALIA Istituto Centrale di Statistica ISTAT Censimenti Demografici Rilevazione delle caratteristiche generali dello stato della popolazione all inizio di ogni decade. Movimento della popolazione Nascite, decessi e matrimoni (Annuario di Statistiche Demografiche); iscrizione e cancellazione anagrafiche; espatri e rimpatri di cittadini italiani e movimento da e per l estero di cittadini stranieri (Popolazione e movimento anagrafico dei comuni). Situazione Sanitaria Cause di decesso. Denuncia di malattie infettive e diffusive. Ricoverati negli istituti di cura secondo le cause di ricovero (Annuario di Statistiche Sanitarie).
47 EQUAZIONE FONDAMENTALE Pt0 = n - m + (i e) P t0 popolazione nel tempo t con 0 n m nascite decessi (i e) saldo migratorio i immigrazioni; e emigrazioni
48 DEMOGRAFIA P 1 P 0 Tasso di crescita della popolazione T= k P 0 Curva di incremento demografico ,03 1,16 2, ,5 1 0,5 0 Popolazione Tasso di crescita (%) 1000 ac Anno Pop Tot Tasso di Crescita
49 CLASSIFICAZIONE PER CLASSI DI ETÀ E GENERE La Piramide delle Età yrs Struttura per Genere yrs yrs Classi di Età yrs yrs yrs Female Male yrs yrs yrs Peso Specifico di ciascuna classe
50 Piramide dell Eta
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53 fasce d'età popolazione Piramide d'età Distretto di Corigliano Calabro Maschi Femmine Distretto di Corigliano Calabro popolazione totale 46130; maschi: 22716; femmine 23413; ultra65enni: 6915; percentuale di anziani 14,99% indice d invecchiamento 85, Femmine M aschi fasce d'età popolazione Piramide d'età Distretto di Trebisacce maschi femmine Distretto di Trebisacce popolazione totale 56378; maschi: 27768; femmine 28610; ultra65enni: 11859; percentuale di anziani 21,03% indice d invecchiamento 153, femmine maschi
54 fasce d'età Piramide d'età Comune di Corigliano Calabro popolazione maschi femmine Distretto di Corigliano Calabro Comune di Corigliano Calabro popolazione totale 38873; maschi: 19161; femmine 19712; ultra65enni: 4960; percentuale di anziani 10,75% indice d invecchiamento 69, femmine maschi fasce dìetà Piramide d'età Comune di Castroregio Distretto di Trebisacce Comune di Castroregio popolazione totale 435; maschi 213; femmine 222; ultra65enni: 176; percentuale di anziani 40,45% indice d invecchiamento 550, popolazione femmine maschi
55 DISTRIBUZIONE MONDIALE DEL TASSO DI CRESITA DELLA POPOLAZIONE
56 DISTRIBUZIONE DEL TASSO DI CRESCITA ITALIA Pop Tot Tasso di crescita 0.17% TURCHIA Pop Tot Tasso di crescita 2,07% Etiopia Pop Tot Tasso di crescita 3,2%
57 CLASSIFICAZIONE PER MACRO CLASSI ITALIA 68,58% 16,96% 14,46% e oltre Fonte ONU, 2000
58 CLASSIFICAZIONE PER MACRO CLASSI TURCHIA 60,71% 35,13% 4,16% e oltre Fonte ONU, 2000
59 CLASSIFICAZIONE PER MACRO CLASSI ETIOPIA 49,30% 47,39% 3,31% e oltre Fonte ONU, 2000
60 PIRAMIDI DI ETÀ ESEMPIO1
61 CLASSIFICAZIONE PER MACRO CLASSI TURCHIA 60,71% 35,13% 4,16% e oltre Fonte ONU, 2000
62 CLASSIFICAZIONE PER MACRO CLASSI ETIOPIA 49,30% 47,39% 3,31% e oltre Fonte ONU, 2000
63 Indici di mortalità fetale e infantile secondo il periodo di gestazione o l età del decesso Mortalità Fetale Mortalità Infantile Precoce Tardiva Tasso di mortalità infantile Tasso di mortalità perinatale estesa Tasso di mortalità perinatale Tasso di mortalità neonatale estesa Tasso di mortalità postneonatale t Tasso di Abortività Tasso di natimortalità Fecondazione 196 Giorno 0 (28 settimane) Nascita Tasso di mortalità neonatale precoce 7 Giorni Tasso di mortalità neonatale tardiva 1 Mese 12 Mesi
64 DISTRIBUZIONE REGIONALE DELLA MORTALITÀ INFANTILE TASSO DI MORTALITÀ INFANTILE ITALIA 5 Fonte OMS, 2001 Fonte ISS, 2000
65 DISTRIBUZIONE MONDIALE DEL TASSO DI MORTALITÀ INFANTILE Fonte ISS, 2000
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