La funzione della supply chain STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE NELL INDUSTRIA DEL VETRO CAVO

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1 SOFTWARE STRUMENTI PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE NELL INDUSTRIA DEL VETRO CAVO Foto: Cortesia Bormioli Rocco e Figlio di Carlo Zoppi e Matteo Casu Nella produzione, la programmazione, nelle sue diverse declinazioni, riveste un ruolo fondamentale. L evoluzione dell informatica software e hardware ha messo a disposizione un gran numero di strumenti per svolgere tali compiti. In questo articolo se ne illustra uno in particolare, nell ambito di un azienda produttrice del vetro cavo La funzione della supply chain aziendale include sia la Programmazione Strategica, la Programmazione a breve termine, la gestione degli stock e l allocazione dei nuovi articoli sulle unità produttive secondo criteri di ottimizzazione di costi di trasporto, e l analisi della efficienza L o g i s t i c a M a n a g e m e n t > o t t o b r e < 67

2 produttiva. Le operazioni della supply chain sono ultimamente molto facilitate dall utilizzo di strumenti e funzioni informatiche specializzate e flessibili che sono reperibili sul mercato, e che possono quindi essere adattate all azienda in cui sono impiegate. In questo articolo si vuole illustrare uno strumento di programmazione utilizzato in un azienda del settore. PROGRAMMAZIONE STRATEGICA Il principale obiettivo della programmazione strategica è come in qualsiasi realtà produttival ottimizzazione dei livelli di magazzino, da perseguirsi cercando di produrre quello che soddisfa la domanda di mercato per quando serve. Un secondo, non meno importante, obiettivo concerne il miglioramento del servizio al cliente, anche mediante una maggiore condivisione delle informazioni. Questi obiettivi si devono confrontare nell industria del vetro cavo con una serie di vincoli, logistici, produttivi e dettati dal mercato di riferimento: n Stagionalità del mercato n Aleatorietà delle previsioni commerciali n Potenzialità produttiva costante e difficilmente modificabile in tempi brevi senza investimenti aggiuntivi n Caratteristiche produttive delle linee di produzione non adattabili a tutti i prodotti richiesti dal mercato. n Tempi elevati per il riattrezzaggio delle linee di produzione. n Vincoli tecnici ed economici e di FIGURA 1 INTERFACCIA PER L INVENTORY PLANNING. struttura produttiva che impongono la lunghezza del lotto produttivo che devono essere ottimizzati con continuità e rivalutati durante l anno operativo. n Capacità di stivaggio variabile a gradini, dovuta all affitto di magazzini su base annua o pluri-annuale n Vincoli logistici dettati dai costi e dai modi di trasporto e, in alcuni casi, da condizioni contrattuali (alcuni clienti impongono la produzione in determinati stabilimenti.) n In alcune realtà sono importanti anche i vincoli dettati dal colore del vetro da produrre (campagne colore.) Questi vincoli sono di notevole impatto finanziario, pertanto strumenti matematici e algoritmi devono essere poi facilmente trasformabili in scenari economici. Gli algoritmi adottati per la programmazione strategica sono di per sé classici. In una prima fase è eseguita la pianificazione dell inventario (Inventory Planning) che permette di individuare tutte le rotture di stock e quindi che cosa, quanto e quando occorre produrre. Il risultato dell Inventory Planning è importante poiché consente al Pianificatore di tenere sotto controllo il magazzino, e di determinare la domanda di produzione, ma va confrontato con la capacità produttiva. Questo è fatto in una seconda fase di Capacity Planning, che permette di allocare e bilanciare la domanda produttiva sulle linee di produzione, tenendo conto dei vincoli produttivi e logistici descritti sopra. Al termine di questa fase è possibile rispondere all ultima domanda della fase di pianificazione strategica, in altre parole dove produrre. Per completare il ciclo di pianificazione rimane da determinare la schedulazione dei fabbisogni produttivi, ma questo è demandato alla funzione di programmazione a breve termine. Sebbene gli algoritmi di Inventory Planning e di Capacity Planning siano concettualmente simili a quelli adottati in altri settori produttivi, vi sono alcune particolarità che vanno considerate quando questi algoritmi sono applicati nell industria del vetro cavo. Il software per la programmazione della produzione Provetto è stato concepito proprio per recepire queste peculiarità. Nella fase di Inventory Planning, Provetto calcola i fabbisogni produttivi (cosa produrre, quanto e quando) sulla base della seguente formula (Formula 1): F i = MAX (C i I i 1 S i,im i ) dove: F i fabbisogno di produzione per un determinato prodotto al periodo i C i fabbisogno commerciale al periodo i I i 1 stock disponibile al periodo i-1 S i produzione schedulata (ordine di produzione) al periodo i IM i magazzino minimo garantito al periodo i Tuttavia quest algoritmo puramente matematico viene in pratica modificato a seconda che il Pianificatore voglia tenere conto del lotto economico di produzione o della coppia periodo di copertura / lotto minimo di produzione, o valori contrattuali di scorta minima. Nel primo caso è possibile importare in Provetto i valori del lotto economico di produzione. Ogni volta che l algoritmo produce una rottura di stock Provetto, automaticamente genera un fabbisogno di produzione pari al lotto economico di produzione. Il livello di scorta minima può essere rivalutato sulle informazioni delle serie storiche, su base mensile, che, ricalcolando la sigma di dispersione, permettono al Programmatore di decidere lo stock da assumere nella programmazione del periodo in esame. Mentre la programmazione annua e un piano annuale comprendono un numero elevato di articoli, e lavorano quindi sui grandi numeri, la programmazione del periodo richiede una valutazione più accurata degli stock. Pertanto è importante che il Programmatore riesca a 68 > o t t o b r e < L o g i s t i c a M a n a g e m e n t

3 La piattaforma dell intralogistica evidenziare rapidamente per gli articoli in considerazione l aleatorietà delle previsioni. Esempio. Supponiamo che il magazzino a inizio periodo (P1) sia pari a 100 unità, e che vi siano requisiti commerciali in P2, P3 e P4. L andamento di magazzino è riportato di seguito. P1 P2 P3 P4 C I Se si lavora con il lotto economico di produzione, l algoritmo genererà un (primo) fabbisogno di produzione in P3 (primo stock-out). Nel caso il lotto economico sia pari a 250 unità, la situazione finale di pianificazione, riassunta di seguito, comporta una sola generazione di fabbisogno di produzione a P3, e un magazzino finale a P4 pari a trenta. P1 P2 P3 P4 C I F Nel caso invece si preferisca utilizzare la coppia periodo di copertura / lotto minimo di produzione, i fabbisogni commerciali sono cumulati al periodo di copertura, e il fabbisogno di produzione è calcolato come il massimo fra il fabbisogno lordo derivante dalla Formula 1 e il lotto minimo di produzione. Esempio Supponiamo che il magazzino a inizio periodo (P1) sia pari a 100 unità, e che vi siano requisiti commerciali in P2, P3 e P4. L andamento di magazzino è riportato di seguito. P1 P2 P3 P4 C I Anche in questo caso, l algoritmo genererà un (primo) fabbisogno di produzione in P3 (primo stock-out). Supponendo che il periodo di copertura sia di due periodi, e che il lotto minimo di produzione sia di 250, la situazione finale comporterà un fabbisogno di produzione di 320 in P3, con un risultante magazzino finale di 100 in P4. P1 P2 P3 P4 C I F In entrambi i casi è possibile configurare questi parametri, che come si vede vanno scelti con cura, sia per singolo codice prodotto, sia per classi di prodotto (per esempio in funzione dei volumi di vendita, o delle categorie merceologiche). Il calcolo dei fabbisogni di produzione è normalmente effettuato in automatico per tutti i prodotti per i quali è presente almeno un fabbisogno commerciale nel periodo. Si noti come i fabbisogni commerciali siano sempre riferiti ai prodotti finiti (ovvero imballati), mentre i fabbisogni di produzione vanno raggruppati a livello di figura vetro, in altre parole del componente che è effettivamente prodotto dalle linee. Provetto gestisce due altri aspetti importanti: la possibilità di produrre in imballo provvisorio e la gestione della distinta base. Nel primo caso si tratta di generare un fabbisogno di produzione per un codice prodotto che è diverso dal codice prodotto cui è riferito il fabbisogno commerciale. In generale i due prodotti differiscono per il tipo d imballaggio. Si possono quindi prevedere per lo stesso articolo una quantità imballata in linea e una quantità prodotta in imballo provvisorio per un successivo prodotto finito. A volte composto di un mix di figure. Si noti come l attività successiva di re-imballo spesso sia delegata normalmente a terze parti. Un apposito modulo aggiuntivo di Provetto può essere utilizzato per pianificare le attività dei terzisti. La necessità di produrre in imballo provvisorio deriva, in alcuni casi, da vincoli tecnologici (non tutte le linee sono attrezzate per produrre direttamente in imballo definitivo, per esempio in cestello invece che in pallet), e in altri casi più specificatamente per il cosiddetto casalingo dal fatto che lo stesso prodotto di base (per esempio, un calice) può essere un elemento presente in più distinte base di prodotti finiti (per esempio, un calice può appartenere a più servizi, come a 6 o 12 bicchieri). In questo caso è ovviamente più conveniente produrre il componente in un imballo provvisorio, da cui attingere in fase di confezionamento dei prodotti finiti (servizi). Questa problematica impatta ovviamente anche nella gestione della distinta base. Quanto è applicato l algoritmo di Inventory Planning, Provetto automaticamente Fiera internazionale specializzata per la distribuzione e per il flusso di materiali ed informazioni 2-4 Marzo 2010 Nuovo Centro Fieristico di Stoccarda, Germania Varcate i confini Conquistate nuovi mercati Il settore si incontra a Stoccarda Richiedete ora la documentazione per gli espositori (0)89/

4 FIGURA 2 INTERFACCIA DI SCHEDULAZIONE (GANTT). FIGURA 3 GENERAZIONE E SCHEDULAZIONE DI UNA PRODUZIONE GENERATA DALL INVENTORY PLANNING. esplode tutti i fabbisogni commerciali espressi a livello di prodotto finito, trasformandoli e raggruppandoli ancora in fabbisogni di produzione a livello di componente figura vetro. Il magazzino è controllato a livello d imballo provvisorio e definitivo. Esempio Occorre soddisfare un ordine per 100 servizi da 6 bicchieri di tipo B, e un secondo ordine di 50 servizi da 12 bicchieri sempre di tipo B. Innanzitutto va verificata la disponibilità a magazzino dei servizi in imballo definitivo. Supponiamo che vi siano 50 servizi da 6 bicchieri e 30 servizi da 12 bicchieri. Da qui risulta un fabbisogno primario di produzione per 50 servizi da 6 bicchieri e 20 servizi da 12 bicchieri. Prima di emettere un ordine di produzione per i bicchieri di tipo B, occorre verificarne la disponibilità a magazzino in imballo provvisorio. Supponiamo di avere una disponibilità di 200 bicchieri. Dato che il fabbisogno primario di produzione è di 50x6+20x12 = 540 bicchieri, l ordine di produzione sarà di 340 bicchieri, che verranno successivamente re-imballati per soddisfare gli ordini commerciali sui servizi. Oltre alla gestione algoritmica dell Inventory Planning, Provetto fornisce un interfaccia grafica manuale tramite cui i Pianificatori possono selezionare gruppi di prodotti (ad esempio per categoria merceologica), lanciarne la pianificazione dei fabbisogni, controllare i livelli di magazzino e anche modificare manualmente i fabbisogni generati automaticamente (vedi Figura 1). Questa interfaccia è strettamente integrata con lo strumento di schedulazione a breve, per cui è possibile per il Pianificatore schedulare immediatamente i fabbisogni generati. Una buona pianificazione dei fabbisogni dipende da informazioni commerciali affidabili. Nel mercato del vetro cavo queste derivano da combinazioni di previsioni fatte a livello di budget annuale o semestrale, da previsioni mensili fornite dai commerciali, e dai veri e propri ordini commerciali prodotti dai clienti. Questi ultimi articoli richiesti dai clienti sono chiamati personalizzati e sono di difficile gestione giacché spesso sono richiesti da clienti che operano in mercati di altri prodotti e abbinano ai loro prodotti omaggi di vetro. L aleatorietà quindi è abbinata dal successo dell articolo base (non vetro) e dell articolo vetro abbinato, che a volte diventa viceversa propulsore della vendita principale. La risposta a una richiesta commerciale quindi deve essere immediata e il meno possibile invasiva del piano di produzione per evitare danni su altri Clienti o mercati. Provetto fornisce un applicativo apposito, il Configuratore Fabbisogni Commerciali, per aiutare le funzioni aziendali preposte a generare dati il più possibile affidabili per alimentare il processo di Inventory Planning con i fabbisogni commerciali. In particolare è possibile utilizzare un generatore di query per configurare fabbisogni commerciali tenendo conto di: n Dati di budget n Previsioni i commerciali n Stagionalità n Ordini Clienti n Venduto degli ultimi anni, aggregato o mensilizzato. Il risultato dell Inventory Planning permette al Pianificatore di tenere sotto controllo la domanda e decidere cosa, quando e quanto produrre. L Inventory Planning non permette, però, di mettere a confronto la domanda di mercato con l offerta, ovvero la capacità produttiva dell Azienda. Quest attività è indicata con il nome di Capacity Planning, e nell industria del vetro cavo è vincolata principalmente dalla capacità produttiva dei forni fusori, e dalla capacità e dalle caratteristiche produttive delle linee. Inoltre devono essere tenuti in conto vincoli logistici che determinano preferenze sugli stabilimenti in cui produrre determinati prodotti. In Provetto l attività di Capacity Planning è svolta in due fasi. Nella prima fase è fatta una pianificazione a capacità infinita, in cui i fabbisogni di produzione sono caricati sulle linee di produzione nel periodo (normalmente il mese) in cui sono richiesti (come determinato dall Inventory Planning). I fabbisogni sono caricati tutti sulla linea prioritaria, ovvero sulla linea indicata dalla norma tecnica preferenziale. Le norme tecniche danno, infatti, indicazione della linea e delle sue prestazioni (velocità di produzione e resa), e permettono di indicare anche dove è più conveniente produrre un determinato articolo. In pratica, è determinato il carico di lavoro per cella linea/periodo. Al termine di questa fase a capacità infinita, il Pianificatore ha già alcune indicazioni importanti sui carichi di lavoro delle linee nei periodi. Possono essere così corrette ipotesi preliminari riguardanti le campagne colore e le fermate di linea e forno, ma anche riguardanti la disponibilità di norme tecniche sulle 70 > o t t o b r e < L o g i s t i c a M a n a g e m e n t

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6 OBIETTIVO PRIMA DOPO INDICE MIGLIORAMENTO Miglioramento del Customer service programma di produzione redatto in pratica dagli Uffici Commerciali con Ufficio Programmazione ridotto al mero controllo dei vincoli produttivi la Logistica diventa protagonista del processo su input di Uff. Comm.le sulle previsioni di spedizione Determinazione della relazione esistente fra requisiti commerciali e vincoli produttivi Incapacità di misurare gli effetti di una richiesta commerciale sulla programmazione Valutazione degli effetti delle richieste commerciali sulla produzione Valutazione del rispetto dei vincoli commerciali (date e quantità) e produttivi (vincoli tecnologici e logistici) La pianificazione rimane all interno della vetreria Condivisione della pianificazione con il Cliente Esposizione al Cliente della pianificazione della vetreria Frammentazione delle informazioni commerciali e difficoltà di effettuare sintesi a livello aziendale Strumento multi-livello con possibilità di avere sintesi a livello aziendale su base dati comune Possibilità di ottenere automaticamente dati di sintesi in diversi formati (tabelle, grafici) in pochi minuti, invece che doverseli costruire mettendo assieme fonti diverse Quantificazione decisioni logistiche Macchinosità manuale di generazione delle alternative di programma Rapidità e semplicità Da una o poche volte all anno la pianificazione può essere effettuata più volte al mese Difficoltà di avere rapidamente una visione completa delle conseguenze delle alternative di programma in termini di livello delle scorte, ritardi di consegna, stock-out etc Immediata visione completa delle conseguenze Presenza di numerosi indicatori di prestazione, sia di analisi sia di sintesi Elaborazione in gran parte manuale degli scenari Composizione automatica degli scenari Dalla generazione di uno scenario di budget in due - tre settimane a uno scenario di budget al giorno Tiene conto dei vincoli produttivi sulla base della conoscenza della persona, quindi deve essere sempre spiegata a ogni analisi Tiene conto dei vincoli produttivi Controllo dei vincoli di numero di cambi stampo mensili, e di cavato Utilizzo più razionale della capacità produttiva della vetreria Schedulazione completamente manuale e limiti sull orizzonte temporale, operando su più ambienti informatici Schedulazione automatica senza limiti sull orizzonte temporale, e integrazione delle schedulazioni in un unico ambiente Da possibilità in pratica di schedulare solo il mese corrente per problemi di tempo a disposizione, a più versioni di schedulazione al giorno Farraginosità nella gestione delle modifiche di produzione Interfaccia grafica per la gestione delle modifiche manuali al programma Possibilità di inserire molteplici modifiche a una versione di schedulazione in tempi molti limitati (minuti) Impossibilità pratica di analizzare alternative Gestione e valorizzazione delle alternative Possibilità di valorizzare sulla base di parametri economici e tecnici ogni versione di schedulazione Pianificazione più tempestiva dei fornitori I fornitori sempre considerati a capacità infinita Pianificazione della capacità produttiva dei fornitori in funzione della pianificazione della vetreria Tempi certi di fornitura Gli ordini di fornitura spesso passati all ultimo momento Possibilità per il fornitore di schedulare in anticipo le proprie attività Miglioramento del rispetto degli ordini e del soddisfacimento dei requisiti della vetreria Il processo di schedulazione della vetreria non tiene conto delle criticità indotte dai fornitori Controllo ex-ante delle criticità indotte dai fornitori Riduzione del rischio di non soddisfare un ordine a causa di mancate forniture 72 > o t t o b r e < L o g i s t i c a M a n a g e m e n t

7 FIGURA 4 ANALISI DELL ANDAMENTO MAGAZZINO PER CATEGORIA FIGURA 5 DISTRIBUZIONE ARTICOLI PIANIFICATI IN ANTICIPO O IN RITARDO. MERCEOLOGICA FIGURA 6 CAPACITÀ PRODUTTIVA ALLOCATA SULLE LINEE DI PRODUZIONE - PER COLORE. FIGURA 7 STATISTICHE SULL UTILIZZAZIONE DELLE LINEE PER COLORE. diverse linee. Nella seconda fase, a capacità finita, è effettuato un bilanciamento dei sovra- e sotto-carichi di lavoro fra celle linea/ periodo. Per determinare cosa muovere da una cella all altra, e dove muovere i carichi di lavoro, Provetto utilizza una funzione matematica di costo, che è associata a ogni carico di lavoro per ogni cella linea/ periodo. La formula generale della funzione di costo è del tipo indicato in Formula 2: C a,l,p = w i * F a,i [2] dove: C a,l,p costo matematico relativo al prodotto a se mosso sulla linea l nel periodo p w i peso del fattore i F a,i fattore di costo i per l articolo a Provetto mette a disposizione un numero rilevante di fattori di costo F i. I principali sono: n Fattore logistico: pesa in modo opportuno il fatto di produrre in certi stabilimenti piuttosto che in altri n Fattore di inventario: penalizza le produzioni in anticipo rispetto al periodo pianificato dall Inventory Planning, poiché creano magazzino n Fattore commerciale: penalizza le produzioni in ritardo rispetto al periodo pianificato dall Inventory Planning, poiché possono creare penali o rifiuti di ordini da parte dei clienti n Fattore produttivo: pesa in modo opportuno il fatto di produrre su linee a peggiore prestazione (in termini di velocità e/o resa produttiva) n Fattore di sovraccarico: assegna costo infinito a mosse che risultino in celle di destinazione sovraccariche La funzione di costo matematico indicata come Formula 2 è calcolata per ciascun requisito di produzione presente in ciascuna cella linea / periodo in sovraccarico dopo la fase a capacità infinita. Il requisito di produzione che ha il valore di costo più conveniente in assoluto, è mosso nella cella di destinazione (quella avente tale costo). Se il sovraccarico non è risolto da questa mossa, la procedura itera sul secondo requisito, altrimenti passa a una seconda cella sovraccarica. La procedura termina o quando tutti i sovraccarichi sono stati risolti o quando non sono possibili più mosse. Provetto fornisce un interfaccia utente per intervenire a valle dell attività di Capacity Planning per risolvere manualmente situazioni. Tramite questa interfaccia è L o g i s t i c a M a n a g e m e n t > o t t o b r e < 73

8 possibile anche effettuare analisi relative al numero di requisiti pianificati in celle differenti dall ottimale, e consente anche la pianificazione di alcuni requisiti da acquistare all esterno (make or buy analysis). Al termine di questo processo il Pianificatore sa cosa, quanto, quando e anche dove produrre, e può quindi rispondere a tutti gli obiettivi di carattere strategico. Per poter tradurre questi obiettivi negli obiettivi di carattere tattico rimane la schedulazione e sequenziazione dei fabbisogni di produzione pianificati. Quest attività è svolta nella programmazione a breve termine. PROGRAMMAZIONE A BREVE TERMINE L obiettivo fondamentale della programmazione a breve termine è la migliore schedulazione dei fabbisogni produttivi, che permetta di soddisfare le date di consegna concordate con i clienti nel rispetto dei principali vincoli produttivi. Oltre a quelli elencati a livello di pianificazione strategica, e che hanno ripercussioni anche a livello di schedulazione, risultano particolarmente importanti in questa fase: n I vincoli e i tempi di riattrezzaggio delle linee: secondo le combinazioni fra prodotti uscente ed entrante la complessità, e quindi il tempo / costo del riattrezzaggio, possono essere trascurabili o molto elevati. Possono variare da poche ore a giorni, possono impattare linee sovraccariche o linee il cui carico annuo non è completo. n I vincoli sindacali riguardanti p addetto alle attività di riattrezzaggio: normalmente le squadre di riattrezzaggio possono effettuare un numero limitato di cambi al giorno, e dal computo sono esclusi i sabati e le domeniche, e gli altri giorni festivi. n La capacità produttiva in funzione del tempo dei forni fusori: per evitare shock termici la quantità di vetro cavata deve essere sufficientemente costante nel tempo, e con variazioni modulate e il meno possibile pendolanti. n La disponibilità degli stampi di produzione. n La disponibilità di risorse e attrezzature di fine linea (controlli, macchine di imballaggio) per ogni linea. n Le caratteristiche produttive delle linee (tipo di processo, numero di gocce, velocità di produzione) che determinano i prodotti che possono essere schedulati su ciascuna linea. n In generale, vi sono vincoli trasversali a livello di intero stabilimento, vincoli di forno, vincoli propri di ciascuna linea di produzione, e vincoli specifici di ciascun prodotto. La fase di schedulazione deve sequenziare in modo opportuno i fabbisogni di produzione (cosa, quanto, dove e in che periodo produrre) in modo da rispettare il più possibile i vincoli. La necessità di dovere gestire questi vincoli rende gli algoritmi classici di schedulazione praticamente inapplicabili, data la complessità computazione che ne risulterebbe. In Provetto si è preferito perciò utilizzare procedure euristiche che permettessero di ottenere risultati accettabili in tempi di elaborazione non eccessivi, e sviluppare un interfaccia utente efficiente, in modo da consentire al Pianificatore di operare correzioni alle proposte automatiche in modo rapido ed efficace. Tramite questa interfaccia il Pianificatore può modificare le proposte automatiche di schedulazione, inserire ex-novo prodotti da schedulare (per esempio a fronte ordini urgenti), tenendo sotto controllo i vincoli mediante strumenti di monitoraggio e di analisi (Figura 2). È anche possibile tenere sotto controllo l andamento del magazzino a fronte della schedulazione, in quando l interfaccia di Inventory Planning è stata integrata nello strumento di schedulazione. I fabbisogni di produzione proposti dall Inventory Planning possono essere immediatamente schedulati dal Pianificatore mediante semplice drag & drop (Figura 3). Il risultato di quest attività è un piano di produzione, da cui sono generati diversi report di produzione, e che può essere messo a disposizione dei programmi di ERP dell azienda. CONFRONTI FRA LE OPERATIVITÀ E BENEFICI Tutte le attività di pianificazione sia strategica sia tattica sopra descritte sono facilmente versionabili. Il Pianificatore può quindi mettere rapidamente a confronto diverse ipotesi di piano di produzione, analizzarle e quindi renderne operativa la migliore, anche dopo trattativa con le funzioni commerciali dell azienda. In questo modo è possibile raggiungere i fattori di miglioramenti riassunti nella tabella seguente, che riporta i confronti fra le operatività della funzione di Pianificazione e Programmazione della produzione anteriormente e posteriormente l introduzione del software. Un beneficio che è importante evidenziare è che in molte realtà pluristabilimento il sistema, operando su server e in rete, permette una trasparenza su tutta la realtà produttiva dell azienda e può far crescere nel tempo l integrazione e una maggiore flessibilità di servizio al cliente, perché l analisi è globale e non più limitata al mercato principale del singolo stabilimento. L esperienza degli autori ha più volte evidenziato che funzioni di programmazione integrata esistenti su mainframe sono spesso molto costosi e lenti da far operare, a meno di non impiegare ingenti risorse, mentre un sistema dedicato che operi che su server in rete e sia interfacciato e dialoghi con il mainframe - a cadenza o su richiesta - è una scelta flessibile e vincente. Un altro aspetto interessante dato da Provetto è la possibilità di confrontare le prestazioni produttive per articolo, verificando miglioramenti e peggioramenti delle prestazioni. Il legame tra prestazioni e costi nel tipo di azienda in cui si opera permette di segnalare ai vertici aziendali gli articoli la cui redditività è aumentata nell anno per miglioramenti tecnologici orientando così indirettamente le operazioni commerciali. Questa informazione, abbinata a quelle dell inventory control ricavabili dai software di gestione magazzino, permette alla supply chain di svolgere una funzione propulsiva e orientativa in termini operativi ed efficaci. Infatti i risultati delle alternative di pianificazione, abbinati ai costi standard e/o ai prezzi di vendita, danno indicazioni efficaci di validità economica per ogni alternativa esaminata, rendendo non più necessario l onere del reporting finanziario che deve essere riservato a decisioni più complesse, e non del giorno per giorno. Le funzioni di controllo che si utilizzano per valutare l efficienza del servizio al cliente e il risultato operativo e che sono fornite da questo software sono: n Proiezione dell evoluzione dello stock in funzione del piano di produzione e delle previsioni (Figura 4). n Evidenziazione degli articoli che nel periodo in esame presentino una carenza o raggiungano un volume di stock superiore ai valori finanziari decisi dall azienda (Figura 5). n Utilizzo dei forni e/o evidenziazione della capacità libera rispetto alle previsioni di vendita (Figura 6) Quest ultima può essere evidenziata in termini tecnici giorni macchina o commerciali, settori in carenza di vendite (Figura 7). q 74 > o t t o b r e < L o g i s t i c a M a n a g e m e n t

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