proporre iniziative comuni per realizzare la continuità attraverso le fasi dell accoglienza e la formazione delle classi iniziali;
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- Isabella Mauro
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1 CONTINUITA' Il concetto di continuità nella scienza educativa, si riferisce a uno sviluppo e a una crescita dell individuo che si realizza senza macroscopici salti o incidenti. La continuità nasce dall esigenza di garantire il diritto di ogni alunno/a a un percorso formativo organico e completo, punta a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale nel soggetto il quale, pur cambiando le istituzioni scolastiche, deve costruire la sua identità. OBIETTIVI Il Progetto continuità coinvolge i tre ordini di scuola e ha lo scopo di facilitare il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all altro, mirando a garantire concretamente una continuità educativa, progettuale e formativa. La scuola dell infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di 1 grado devono assicurare punti di riferimento comuni all interno del curricolo di ogni singolo alunno. Il progetto continuità si prefigge quindi di: garantire opportunità educative adeguate attraverso la conoscenza degli alunni; proporre iniziative comuni per realizzare la continuità attraverso le fasi dell accoglienza e la formazione delle classi iniziali; rispettare la progettazione didattica ed educativa che unisce i tre ordini di scuola. Dalla lettura della legge 53/2003, meglio conosciuta come Riforma Moratti, si rileva che la Continuità educativa è l esito di una coerenza nell azione di educazione e di istruzione tra le scuole e la famiglia e tra le scuole successivamente frequentate da bambine e bambini. La stessa legge stabilisce che la scuola dell infanzia realizzi la continuità con il complesso dei servizi all infanzia (asili nido) e con la scuola primaria, che la scuola primaria si raccordi con la scuola dell infanzia e con la scuola secondaria di primo grado e che quest ultima si colleghi con la scuola secondaria di secondo grado. L istanza della continuità educativa investe l intero sistema formativo di base e sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo che valorizzi le competenze innate e acquisite, che riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ogni scuola. Si pone come obiettivo primario di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi segmenti scolastici.
2 Pertanto si rende necessario elaborare un progetto valido per i tre ordini di scuola che, secondo le esigenze e le scelte individuali, risponda alle richieste degli alunni. L idea centrale del progetto è quella di individuare e condividere un quadro comune di obiettivi, sia di carattere cognitivo sia comportamentale, sulla base dei quali costruire gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento e di realizzare altresì un clima culturale, relazionale ed istituzionale che consenta a tutti di partecipare ed essere protagonisti, favorendo una graduale conoscenza del nuovo, per evitare un brusco passaggio dalla Scuola dell Infanzia, alla Scuola Primaria fino alla Scuola Secondaria di primo grado, Secondaria di II grado. Non si tratta di rendere omogenei gli ambienti e le esperienze che sono differenti tra loro, ma di costruire un percorso che colleghi le diverse specificità: in questo modo il bambino potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo. In sintesi per continuità si intende il diritto dell alunno alla continuità della propria storia formativa, che dovrebbe realizzarsi come: continuità curricolare, cioè come estensione e prosecuzione di esperienze formative che hanno caratterizzato il segmento di scuola precedente, sia per quanto riguarda i saperi disciplinari o trasversali oppure gli ambiti disciplinari o i campi di esperienze, nell ottica dell unitarietà del sapere; continuità metodologica, nel senso di approfondimento e applicazione dei metodi di indagine specifici nei vari settori disciplinari e anche nel significato di esperienze metodologiche relative alle varie situazioni formative in cui sono stati coinvolti gli allievi (laboratori, lezioni frontali, lavori su materiali, stage); continuità valutativa, nel senso di applicazione di criteri di valutazione graduali ed uniformi all interno dei tre ordini di scuola e di continuum tra profili in uscita ed accertamento dei prerequisiti in ingresso; continuità documentativa, intesa come diritto dell allievo al rispetto della propria storia, sia come persona che come soggetto dell apprendimento, documentata e raccontata. Alla Continuità è legata la didattica orientativa che in sé è una buona pratica che coinvolge tutti i cicli scolastici in verticale, dalla scuola dell infanzia all ultima classe della scuola secondaria di 1 grado. Essa tende a potenziare le risorse del singolo in situazione di apprendimento ed a valorizzare l aspetto formativo/ educativo delle singole discipline negli interventi quotidiani. La didattica disciplinare, per divenire orientativa e fornire gli strumenti necessari all attivazione delle capacità di scelta, deve porre l attenzione su alcuni aspetti: la scelta dei contenuti da proporre, in cui i ragazzi possono progressivamente scoprire interessi e attitudini;
3 la scelta e il potenziamento degli strumenti di studio più idonei a favorire l apprendimento; il rafforzamento dell autoconsapevolezza e della capacità di riflessione sul proprio percorso; una pluralità di metodologie didattiche: la lezione frontale non è una modalità orientativa, al contrario dell organizzazione per laboratori dove i bambini sono guidati nella ricerca di soluzioni personali ai quesiti posti. Livelli di continuità La continuità si gioca a vari livelli: Continuità educativa: come considerazione del percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente che valorizzi le competenze già acquisite dal bambino e riconosca la specificità e la pari dignità educativa dell azione di ciascuna scuola e delle diverse agenzie educative (famiglia, extrascuola.) Continuità pedagogica: come visione unitaria del bambino in continua evoluzione, che cresce emotivamente, socialmente, cognitivamente e fisicamente. Continuità curricolare: come accordo intenzionale ed organizzato tra scuole di diverso grado che ricercano finalità ed obiettivi comuni, aree di conoscenza/esperienza, metodologie didattiche, strategie di insegnamento/apprendimento, modalità simili di verifica e valutazione. Continuità organizzativa: come strumento essenziale per la realizzazione operativa della continuità stessa che prevede momenti d incontro tra famiglia, scuola, ambiente, territorio e più specificatamente nell ambiente scolastico, tra dirigenti scolastici, docenti delle classi iniziali e finali dei gradi di scuola interessati, favorendo la diffusione di una cultura della continuità con l elaborazione di progetti comuni, di griglie di osservazione e verifica e di una terminologia comune. Orientamento informativo rivolto agli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Consiste nel fornire all alunno un ampia e puntuale azione di informazione sulle opportunità e sulle possibilità offerte dal mercato del lavoro. La nostra Istituzione scolastica persegue una linea di continuità in senso verticale, orizzontale e trasversale. La linea verticale esprime l esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo un intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici, la famiglia in primo luogo; quella trasversale come continuità del processo formativo incentrato sui valori cognitivi ed affettivi della persona, continuità come attuazione organica di obiettivi, contenuti e metodi dei vari ordini di scuola.
4 CONTINUITA SCUOLA INFANZIA/ SCUOLA PRIMARIA Ogni anno, dalla Commissione continuità, viene messo a punto un calendario di incontri e attività, alcune finalizzate alla conoscenza delle strutture scolastiche e dei relativi spazi, altre più mirate e comprendenti attività curricolari o di laboratorio, in classe, con la compresenza di insegnanti dei diversi ordini di scuola. I progetti di accoglienza degli alunni della scuola dell infanzia si realizzano in un periodo che va da novembre-dicembre ad aprile-maggio e coinvolgono, oltre ai bambini del nostro I.C., anche quelli dell infanzia Boccardo (Testona), via Bullio (Revigliasco) e C. Lecchio (Palera). Le attività proposte, con il tutoraggio degli alunni di 5, sono varie: attività linguistiche, anche di inglese, motorie e grafico pittoriche, in alcuni casi pranzo insieme. Gli alunni dell infanzia possono inoltre salutare i compagni frequentanti la 1 e porre loro domande. Osservazioni Durante l anno gli insegnanti delle classi 5 si recano nelle scuole dell infanzia per delle osservazioni sistematiche. Le date degli incontri vengono concordate con le rispettive scuole dell infanzia. Verifica inserimenti A febbraio gli insegnanti di infanzia e primaria si incontrano per verificare l inserimento degli alunni iscritti in 1. E così possibile accertare l andamento degli alunni stessi, eventuali problemi e criticità. Passaggio di informazioni Gli insegnanti della scuola dell infanzia compilano una scheda, elaborata o rivista dalla Commissione programmazione d Istituto, per il passaggio informazioni per ogni alunno. Le schede vengono poi consegnate agli insegnanti della primaria a maggio, nel corso di un incontro per il passaggio di informazioni tra i docenti dei due ordini di scuola. CONTINUITA SCUOLA PRIMARIA/ SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO La continuità fra gli alunni di primaria e secondaria di 1 grado viene programmata dalla Commissione e consiste in due progetti: Peer Education e Prepariamoci insieme. Peer Education: la Peer Education (letteralmente "Educazione tra Pari") indentifica una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri membri di pari status (tratto da INDIRE). Questa pratica va oltre la consueta pratica educativa e diviene una vera e propria occasione per il singolo soggetto, il gruppo dei pari o la classe scolastica, per discutere liberamente e sviluppare momenti di condivisione intensi.
5 Nel nostro I.C., ormai da qualche anno, viene utilizzata come nucleo del primo incontro fra alunni dell ultimo anno della primaria e alunni di 2 secondaria, loro tutor per l occasione, che trascorrono insieme una giornata (mensa inclusa) alla N.Costa. Ogni anno, in sede di commissione, viene stabilito l argomento di scienze che gli allievi dei due ordini di scuola condivideranno in laboratorio: per il corrente anno scolastico sarà Esperimenti relativi al ph delle sostanze. Durante la giornata, le classi di scuola primaria partecipano inoltre ad attività di francese, inglese, tecnologia, arte, musica, storia/geografia (a seconda dei plessi) e pongono domande agli allievi, appena più grandi, di 1 secondaria. Prepariamoci insieme: questa seconda fase si svolge fra marzo e aprile. Gli alunni della primaria, presso la scuola Costa, sperimentano delle lezioni di scuola secondaria, questa volta con allievi di 1. Ancora una volta,l argomento delle lezioni viene concordato in commissione. Osservazioni Durante l anno gli insegnanti della secondaria si recano nelle scuole primarie per delle osservazioni sistematiche. Le date degli incontri vengono concordate con le rispettive scuole primarie. Verifica inserimenti A febbraio gli insegnanti di primaria e secondaria si incontrano per verificare l inserimento degli alunni iscritti in 1. E così possibile accertare l andamento degli alunni stessi, eventuali problemi e criticità. Passaggio di informazioni Gli insegnanti della scuola primaria compilano una scheda, elaborata o rivista dalla Commissione programmazione d Istituto, per il passaggio informazioni per ogni alunno. Le schede vengono poi consegnate agli insegnanti della secondaria a maggio, nel corso di un incontro per il passaggio di informazioni tra i docenti dei due ordini di scuola. Schede, informazioni e osservazioni saranno poi utilizzate dall apposita Commissione per la formazione classi.
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