LOCALIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLE LESIONI
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- Marta Raffaela Giusti
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1 ARTI Due proiezioni: 1. AP / PA 2. ML / LM Includenti le articolazioni prox e distali alla lesione Valutare: 1. tessuti molli 2. superfici periostali ed endostali 3. spessore e densità della corticale 4. densità midollare 5. struttura trabecolare 6. superficie articolare 7. densità e spessore osso subcondrale 8. spazio articolare Le lesioni possono essere classificate: 1. traumatiche 2. neoplastiche 3. infettive 4. nutrizionali 5. metaboliche 6. tossiche 7. congenite 8. idiopatiche LOCALIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE DELLE LESIONI Generalizzata: interessa uniformemente l insieme dello scheletro Localizzata: reperibile solo in una porzione ossea. Se unica :localizzata unificale ; se in diverse sedi dello stesso segmento osseo: localizzata multifocale ANOMALIE DEI TESSUTI MOLLI Si cercano anomalie di volume e densità Modificazioni di volume riguardano: 1. aspetto 2. estensione 3. localizzazione Aumento di volume con limiti mal definiti e scomparsa dell aponeurosi in casi di infiltrazione liquida (sangue, pus, liquido edematoso, linfa) Aumento di volume con limiti netti in predenza di una massa (ascesso, tumore) Diminuzione di volume in caso di amiotrofia generalizzata o localizzata che può essere primitiva (miopatie, distrofie) o secondaria (patologia ossea o neurologica o articolare) Modificazioni della densità Aumento per:
2 calcificazioni corpi estranei radiopachi Aspetto delle calcificazioni può essere: 1. a fiamma disordinata in un processo neoplastico 2. a placche circoscritte nei processi benigni (es. processi infiammatori cronici, cicatrice di un ematoma,miosite) calcinosi circumscripta, alterazioni metaboliche (ipercorticosurrenalismo) 3. lineari da lesioni cicatriziali dei tendini o vascolari 4. periarticolari, dense, nette in processi degenerativi cronici (artrosi), nel gatto per ipervitaminosi A 5. periarticolari, maldefinite, poco mineralizzate in processi infiammatori acuti (artrite) Diminuzione per: gas (in caso di infezioni da germi anaerobi o di aria in seguito a traumi: fratture esposte, morsi) grasso (neoplastico: lipomi, liposarcomi) ANOMALIE DELLA STRUTTURA OSSEA Anomalie della lunghezza di un osso lungo per : riduzione aumento Riduzione: 1. adulto: alterazione del callo conseguente a frattura 2. giovane: chiusura prematura cartilagine di accrescimento, nanismo congenito, ipogenesia di un arto Aumento del diametro di un osso lungo: 1. reazioni periostali 2. osteodistrofia ipertrofica 3. callo di frattura 4. radio curvo (ispessimento della corticale volare del radio) Aumento dell articolazione: 1. osteocondrosi 2. mancata unione processo anconeo 3. displasia 4. osteonecrosi testa femorale Aumento ossa lunghe: 1. radio curvo 2. alterazione del callo di frattura 3. malformazione congenita 4. cisti ossea 5. proliferazioni periostali Anomalie per interruzione di continuità: 1. fratture 2. sublussazioni / lussazioni
3 DENSITÀ OSSEA Aumento per osteoproliferazione può essere : 1. diffuso generalizzato 2. localizzato unificale 3. localizzato multifocale Diffuso generalizzato: osteopetrosi Localizzato unificale: osteoproliferazione callo neoplasie ossee metastasi osteomielite Localizzato multifocale osteoproliferazione panosteite metastasi ossee osteodistrofia ipertrofica osteopatia osteomielite ipervitaminosi A calli multipli Diminuzione può essere: 1. diffusa generalizzata 2. localizzata unificale 3. localizzata multifocale Diffusa generalizzata: osteopenia in casi di osteofibrosi, osteoporosi, atrofia Localizzata unificale: osteolisi in casi di neoplasia, metastasi, infezioni, necrosi difetto in casi di osteocondrosi, cisti ossee, problemi osteogenetici Localizzata multifocale: osteolisi in casi di neoplasie, infezione ematogena, metastasi osse difetto in casi di cisti ossee, osteocondrosi Mista può essere: 1. localizzata unificale 2. localizzata multifocale Localizzata unifocale: neoplasie primitive neoplasie metastatiche
4 infezioni Localizzata multifocale: neoplasie primitive metastasi infezioni La proliferazione ossea può originare dal periostio, endostio, osso compatto (corticale), osso spongioso. La rarefazione può originare da: demineralizzazione, lisi ossea, difetto osteogenetico. L osteopenia generalizzata all intero scheletro o ad un arto è dovuta a disturbi metabolici (ormonale o nutrizionale). Per essere visibile radiograficamente la perdita deve essere maggiore del 50% della massa ossea: le corticali appariranno assottigliate e trasparenti, le trabecole dell epifisi più evidenti. Che ci sia un aumento dell attività osteoclastica o una diminuzione dell attività osteoblastica,l aspetto radiografico è identico. L osteolisi o necrosi dà distruzione ossea con aspetti diversi. Difetto di osteogenesi è un anomalia dello sviluppo di tipo osteocondrotico o nelle cisti ossee. Le osteocondrosi sono dovute ad un difetto dell osteogenesi. Modificazioni miste della densità ossea avvengono per lisi o per proliferazione. Appaiono eterogenee, dovute a processi infiammatori o neoplastici ASPETTO PROLIFERAZIONE PERIOSTALE L osteoproliferazione corrisponde ad una reazione del periostio per un aggrssione diretta di tipo traumatico, infettivo, neoplastico, vascolare, nervoso, ecc..può essere: continua o discontinua regolare (cioè con contorno liscio) o irregolare moderata o esuberante localizzata od estesa ben delimitata o con contorno sfumato La reazione periostale può formare strati paralleli alla superficie corticale o perpendicolari (immagini a spazzola, a fiamma, ecc ) AGGRESSIVITÀ DELLA LESIONE Aggressiva Benigna Tumefazione dei tessuti molli + / - + / - Calcificazione dei tessuti + / - assente Limiti della lesione sfumati netti Densità eterogenea omogenea + / - Osteolisi accentuata assente Corticale intaccata intatta Reazione periostale esuberante-discontinua liscia
5 Evoluzione rapida lenta Zona di transizione estesa breve Per zona di transizione si intende la distanza dal centro della lesione al confine col tessuto osseo normale FRATTURE E COMPLICAZIONI Le fratture,complete o incomplete,possono interessare nel tratto prossimale, medio, distale, le: epifisi metafisi diafisi Tipi di fratture 1. trasverse 2. oblique 3. spirali 4. legno verde 5. comminute 6. incuneate 7. incomplete 8. multiple 9. per avulsione 10. funzionali Fratture della fisi Tipo I: dalla fisi con dislocazione dell epifisi Tipo II: dalla fisi alla metafisi con dislocazione di un segmento triangolare di metafisi Tipo III: dall articolazione all epifisi ed alla fisi con dislocazione di una porzione di epifisi Tipo IV: dall articolazione all epifisi, alla fisi ed alla metafisi Tipo V: lesione alla fisi senza dislocazione I margini delle fratture si presentano: inizialmente: distinti entro 2-3 gg: meno distinti per assorbimento dell osso entro gg: proliferazione periostale (nei giovani entro 3-5 gg) Complicanze: 1. infezioni 2. fratture 3. nuovi traumi 4. malattie articolari 5. anomalie tessuti molli (enfisema, calcificazioni, ) 6. prematura chiusura della fisi 7. alterazione del movimento
6 ARTICOLAZIONI Le lesioni possono essere: 1. articolari (dentro la capsula) 2. periarticolari (attaccate alle strutture articolari periferiche) 3. juxtaarticolari (vicino all articolazione, ma non la coinvolge) Articolari centri di ossificazione accessori osteocondrite dissecante frammento processo coronoideo non unione processo anconeo patella cubiti (rotula ulnare) rottura legamento crociato frattura articolare malattia articolare degenerativa calcificazione menisco osteocondromatosi sinoviale condrocalcinosi Centri accessori di ossificazione Colpisce le razze giganti o grandi Appaiono come piccoli corpi calcificati vicino ai margini della superficie subcondrale dell articolazione colpita Età: dai 4 ai 6 mesi poi possono fondersi (in 2-4 settimane) oppure rimanere Possono interessare più articolazioni: spalla, anca, ecc Osteocondrosi e osteocondrite dissecante Colpisce le razze giganti I segni clinici appaiono tra i 6-9 mesi d età Causa: disturbo della normale ossificazione encondrale con abnorme spessore della cartilagine articolare Evoluzione: può evolvere spontaneamente con rivascolarizzazione oppure evolvere in condromalacia con fessurazione della cartilagine, formazione di lembi cartilaginei e frammenti cartilaginei liberi nell articolazione. In questi ultimi due casi si parla di osteocondrite dissecante Sede: testa omerale caudale, condilo omerale mediale, condili femorali laterale e mediale, troclea femorale, bordi trocleari mediali e laterali dell astragalo, faccia articolare delle vertebre cervicali, colpendo uno o entrambi gli arti. Segni radiologici: osso subcondrale irregolare ed appiattito sclerosi ossea attorno alla lesione lembi di cartilagine mineralizzati,liberi o non malattia articolare degenerativa Displasia del gomito Termine che include più patologie: 1. non unione processo anconeo 2. processo coronoideo mediale frammentato 3. osteocondrosi del condilo omerale mediale
7 Cause: osteocondrosi, malformazione dell incisione della troclea ulnare con incongruità articolare Non unione processo anconeo Colpisce razze giganti. Il processo anconeo deve esere fuso all ulna dai 4 ai 5 mesi, spesso bilaterale. Rx: LL, LL flesso, AP Segni radiografici: linea radiotrasparente tra il processo anconeo e l ulna dopo i 5-6 mesi d età linea radiotrasparente fortemente definita oppure irregolare ed allargata malattia articolare degenerativa Frammentazione processo coronoideo mediale E la patologia più comune che interessi il gomito. Colpisce razze medio-grandi, spesso bilaterale. Segni clinici dai 4-6 mesi d età. Radiograficamente non sempre visualizzabile per sovrapposizione del radio o presenza di osteofiti e neoproduzione di tessuto ostale. Rx: LL, AP, LL flesso, Craniale25 lat-caudale mediale Segni radiografici: frammentazione processo coronoideo proliferazione ossea sul processo anconeo prossimale sclerosi dell incisura trocleare adiacente all articolazione omero-ulnare ampiamento dello spazio articolare omero-ulnare e omero-radiale perdita della congruità o presenza di un gradino tra il processo coronoideo laterale e la testa del radio malattia degenerativa articolare Rotula ulnare Dovuto a difetto di fusione dell ulna prossimale che rimane separata dal rimanente osso Radiograficamente: in Ml la porzione prossimale dell ulna appare come una rotula alivello del condilo omerale caudale. Congenita Può essere bilaterale. Rottura legamento crociato Dei due crociati il più colpito è il craniale Radiograficamente: calcificazioni distrofiche nei punti di rottura del legamento. In Caudo-Craniale: calcificazioni nella zona intercondilare tibiale prossimale. In ML: nella parte craniale dello spazio articolare femoro-tibiale. Nei casi cronici sono presenti segni di lesioni degenerative articolari. Fratture articolari Fratture isolanti piccole parti di superficie articolare possonodare l immagine di corpi calcificati
8 Diagnosi: anamnesi (traumi,.) presenza di altre fratture difetto sulla superficie articolare corrispondente di forma e dimensione uguale al frammento calcificato Attenzione non confondere i centri di ossificazione con queste fratture. Malattia articolare degenerativa Cronica, non infiammatoria delle articolazioni in movimento, primaria o secondaria a traumi, displasia, osteocondrosi. Radiograficamente: edema dei tessuti molli (per la sinovia) ispessimento capsula articolare riduzione spazio articolare (per perdita cartilagine articolare osteofiti periarticolari rimodellamento osso subcondrale lesioni simil cistiche subcondrali (occasionalmente) Calcificazioni iatrogene articolari o periarticolari dovute ad iniezioni di corticosteroidi per preesistente patologia possono ulteriormente complicare il quadro radiologico. Osteocondromatosi sinoviale Patologia non comune. Presenza di noduli condrali od osteocondrali nel tessuto sinoviale di una articolazione, borsa o guaina tendinea, singoli o multipli,peduncolati o staccati entro lo spazio articolare. Può essere primaria (idiopatica) o secondaria (a patologia articolare). Di solito colpisce una sola articolazione (tarso, spalla, ginocchio) Specie: cani e gatti Età: ogni età. Radiograficamente: all inizo edema dei tessuti molli, in seguito corpi calcificati PERIARTICOLARI Sesamoidi Localizzazione (nel cane): articolazione omero-radio-ulnare (tendine del muscolo supinatore, testa del radio craniolateralmente) carpo (tendine muscolo abduttore del I dito, metacarpo prossimale-mediale) articolazione metacarpo-falangea 1. uno solo (tendine muscolo estensore digitale comune,tendine muscolo interosseoarea dorsale dell articolazione) 2. due pari (tendine dei muscoli interossei-area palmare dell articolazione)
9 3. uno solo (area dorsale delle articolazioni interfalangee prossimali,area palmare delle articolazioni interfalangee distali femoro-tibiale 1. tendine d inserzione del muscolo quadricipite femorale-doccia trocleare del femore distale 2. due pari (all origine del tendine mediale-laterale del muscolo gastrocnemio-faccia caudale dei condili femorali mediale e laterale 3. uno singolo (tendine d origine del muscolo popliteodistale al condilo femorale laterale sulla faccia caudale dell articolazione) articolazione tarso-metatarsale (ossa sesamoidee mediali e laterali sulla faccia plantare) articolazione metatarso-falangea (come nell articolazone metacarpo-falangea) Attenzione: non confondere le ossa sesamoidee con corpi calcificati patologici Quando un osso sesamoideo non è visibile radiograficamente al suo posto vi è la presenza di cartilagine sesamoidea. Avulsione dell estensore lungo digitale Nei cani l estensore lungo digitale origina nella fossa estensoria dell epicondilo laterale del femore ed attraversa l articolazione del ginocchio cranio-lateralmente. Colpisce razze giganti o grandi in cani giovani. Radiograficamente si vede un corpo calcificato irregolare sulla faccia cranio-laterale del ginocchio con corrispondente difetto nella fossa estensoria. Calcificazioni tendinee Dovute a traumi che provocano danni vascolari e portano a fatti infiammatori, ad ipossia localizzata,necrosi ed ossificazione encondrale. Radiograficamente avremo subito avulsione del punto d inserzione (entesi),poi dopo settimane o mesi dal trauma,formazione di entesofiti e calcificazioni tendinee. Localizzazione: adiacenti all articolazione scapolo-omerale (infraspinato, sopraspinato, bicipite brachiale,coraco-brachiale) epicondilo mediale dell omero (flessore ulnare del carpo, flessore radiale del carpo, flessore superficiale del dito, flessore profondo del dito) carpo (abduttore lungo del pollice) adiacente all articolazione coxo-femorale (gluteo profondo, ileopsoas, bicipite femorale) femoro-tibiale (quadricipite femorale, gastrocnemio) tarso (tendine calcaneale comune) Miosite ossificante Presenza di osso non neoplastico eterotopico o di cartilagine a livello della muscolatura striata. Eziologia non conosciuta con certezza può essere: ereditaria,idiomatica, secondaria a traumi o malattie croniche. Radiograficamente i primi segni della malattia sono dati da calcificazione amorfa di tessuto molle,vicino all osso o all articolazione che gradualmente assume una forma grossolanamente lineare con margini nettamente definiti. Col tempo può assumere l aspetto di un osso anomalo con tanto di corteccia e struttura interna trabecolare.
10 Calcinosi tumorale o calcinosi circoscritta Caratterizzata da calcificazioni ectopiche singole o multiple per irregolare deposito di Ca nel tessuto molle juxta articolare con normocalcemia e normale funzionalità renale. Non si risconrano calcificazioni ad organi viscerali o vascolari. Colpisce cani giovani, di grossa taglia (specie il p.t. al di sotto dei 2 anni di età) Localizzazione: metatarso, falangi, piedi (arto posteriore), articolazione omero-radio-ulnare, lingua. Artrite batterica Di solito colpisce una sola articolazione, occasionalmente più articolazioni in cani con endocardite. Colpisce più frequentemente maschi, di taglia media o grande. Radiograficamente: edema dei tessuti molli. Col progredire della patologia si avrà distruzione dell osso subcondrale,restringimento ed irregolarità dello spazio articolare, sclerosi subcondrale, nuovo osso periostale ed osteofiti. Avulsione dell epicondilo omerale mediale Causa predisponente è l osteocondrosi. Colpisce cani giovani. Radiograficamente: presenza di una ossificazione allungata medialmente all omero distale con corrispondente difetto sull omero. Radiograficamente può essere confusa con caclcificazione del tendine del flessore delle dita. Diagnosi differenziale solo tramite esplorazione chirurgica. Condrocalcinosi Eziologia sconosciuta, dovuta a deposito di cristalli di pirofosfato di Ca a livello articolare.i cristalli possono formarsi sulla cartilagina articolare od essere sparsi nel liquido sinoviale. Descritto, sporadicamente, come massa calcificata, ben circoscritta, a cresita lenta, lobulata. Calcificazione dei menischi Riscontrata in cani, gatti e tigri Localizzazione: polo craniale del menisco mediale,unilaterale o bilaterale Radiograficamente: in ML l articolazione del ginocchio presenta uno o più punti calcificati sulla faccia craniale. IUXTAARTICOLARI Clavicola Nel cane e nel gatto le clavicole sono vestigia di ossa non articolari. Nel gatto appaiono come strutture osseee strette, allungate, leggermente curve, cranio-medialmente all articolazione della spalla. Ne l cane sono più piccole, meno calcificate quindi meno visibili radiograficamente. Ritenzione del nucleo cartilagineo Colpisce le razze di grossa taglia. Localizzazione: metafisi distale ulnare, condili femorali laterali. Radiograficamente osserviamo: coni radiotrasparenti nelle suddette sedi zone di sclerosi possono circondare le zone radiotrasparenti deformazione angolare dell arto colpito
11 Necrosi asettica della testa del femore (Legg-Calvè-Pertlees disease) Colpisce le razze di piccola taglia ed i giovani soggetti Eziologia: sconosciuta, una compromessa vascolarizzazione dell epifisi della testa femorale causa necrosi dell osso subcondrale mentre la cartilagina sovrastante continua a crescere. Radiograficamente si osserva: linea radiotrasparente profondamente all osso subcondrale della testa femorale aree di minore opacità nelle metafisi ed epifisi femorali appiattimento ed irregolarità della testa e del collo femorale ampiamento dell articolazione coxo-femorale sublussazione della testa femorale frammentazione della testa femorale atrofia muscolare malattia articolare degenerativa Malattie ad eziologia sconosciuta Panosteite Colpisce le razze di grossa taglia (specie p.t.), ed i giovani soggetti: 5-12 mesi (eccezionalmente ai 2 mesi). Radiograficamente osserviamo: l osso trasecolare appare a macchie accentuate opacità nodulare, circoscritta a livello diafisario delle ossa lunghe (spesso vicino al foro nutritizio) opacità midollare diffusa ed omogenea possibilità di nuovo osso periostale, continuo, liscio Osteodistrofia ipertrofica Colpisce le razze grandi o giganti di età 2 / 7 mesi. Eziologia sconosciuta, favorita da sovradosaggio di minerali, vitamine, ipovitaminosi C, processi infiammatori. Localizzazione:metafisi ossa lunghe (radio,ulna, tibia), mandibola, metacarpo, coste (costocondrale) Radiograficamente si osserva: zone trasparenti metafisarie sclerosi ossea adiacente a zone trasparenti presenza di una cuffia di nuovo osso periostale attorno alla metafisi nei casi gravi proliferazione ossea a livello diafisario edema diffuso dei tessuti molli a livello metafisario MALATTIE METABOLICHE Iperparatiroidismo nutrizionale secondario Cause: la diminuzione del Ca o l aumento del P portano ad un aumento dell ormone paratiroideo e quindi riassorbimento di Ca dall osso e conseguente osteoporosi. Radiograficamente si osserva: perdita della lamina dura corteccia sottile, diminuita opacità ossea (l osso può avere la stessa opacità dei tessuti molli) fratture e mal unione di fratture
12 Mucopolisaccaridosi Causa: mancanza di enzima lisosomiale Radiograficamente osserviamo: assenza seno frontale sublussazione o lussazione dell anca con processi articolari degenerativi displasia epifisaria generalizzata con ritardata ossificazione dell epifisi e progressiva degenerazione dell articolazione spondilosi in animali vecchi DISPLASIA DELL ANCA In VD i segni di malattia degenerativa articolare sono: 1. piccolo osteofita caudale al collo femorale 2. osteofita sul margine laterale dell acetabolo craniale, generalmente accompagnato ad un grave danno alla rima acetabolare dorsale In LL: Anca normale: Bianco: osso subcondrale della testa femorale Nero: cartilagine articolare Bianco: osso subcondrale acetabolare Anca displasica: Bianco: osso subcondrale testa femorale Nero : cartilagina articolare Grigio: proiezione obliqua dell osso subcondrale acetabolare Grave displasia: Bianco: osso subcondrale testa femorale Grigio: minimo spessore cartilagineo Grigio: proiezione obliqua dell osso subcondrale Presenza di osteofiti lungo il bordo dorsale DAR (dorsal acetabular rim) Posizione sternale con raggio da craniale a caudale lungo l asse lungo dellapaelvi A RANA Per studiare lo spazio acetabolare (spessore, congruità) ed eventuali speroni ossei Segni radiografici Morfologici: forma, dimensioni, rapporti Strutturali:tessitura tessuto osseo compatto e trasecolare, aumentata o diminuita radiopacità ossea. Lassità articolare: sublussazione all esterno (in progressivo aggravamento) della testa/e femorale/i. Scarsa profondità dell acetabolo: sublussazione testa/e femorale/i Sviluppo di periostosi inserzionali: immagini a goccia di cera sui margini acetabolari o di sperone osseo (Morgan) o rugorosità ossea sul collo femorale Deformazione progressiva testa femorale: disegno radiografico a cono o a medusa Appiattimento progressivo acetabolo: perdità della congruità dell acetabolo e testa femorale Accorciamento sclerosi collo femorale Sviluppo e progressione di coxartrosi/coxartrite
13 Sublussazione-lussazione coxo-femorale Dopo 2 o più anni: Spondiloartropatia degenerativa con immagini a becco di pappagallo e sindesmofiti. Segni radiografici di sofferenza discale Artrosi sacro-iliaca con riduzione/deformazione/asimmetria dello spazio articolare e ponti ossei (segno di Koper) Gradi di displasia A) Nessun segno di displasia: Testa del femore ed acetabolo sono congruenti Margina acetabolare cranio-laterale netto e leggermente arrotondato Rima articolare sottile ed uniforme L angolo acetabolare secondo Norberg è circa 105 o maggiore B) Anche quasi normali: Testa femorale e cavità acetabolare leggermente incongruenti L angolo secondo Norberg è circa 105 o inferiore Il centro della testa del femore medialmente al margine acetabolare dorsale Testa femorale ed acetabolo sono congruenti C) Leggera displasia: Testa femorale ed acetabolo sono incongruenti L angolo secondo Norberg è circa 100 Leggero appiattimento del margine cranio-laterale dell acetabolo Irregolarità con lievi segni di artrosi a carico del margine acetabolare craniale, caudale, dorsale, collo e testa del femore D) Displasia di grado medio Incongruenza tra testa femorale ed acetabolo con sublussazione L angolo acetabolare secondo Norberg è compreso tra 90 e 100 Appiattimento margine acetabolare cranio-laterale Osteoartrosi E) Displasia di grado grave Angolo acetabolare di Norberg inferiore ai 90 Appiattimento margine acetabolare craniale Deformazione testa femorale Osteoartrosi Sublussazione o lussazione
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