FONDAZIONE MALAVASI. Istituto Tecnico dei Trasporti e della Logistica

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1 FONDAZIONE MALAVASI Istituto Tecnico dei Trasporti e della Logistica PIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINA: Logistica DOCENTE: Chiovaro Lorenzo CLASSE III A.S.2014 / ANALISI INIZIALE 2. OBIETTIVI E COMPETENZE 2.1 OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Riuscire ad instaurare un clima sereno e di cooperatività in classe anche attraverso esercizi di team-buinding e di problem-solving di gruppo. 2.2 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DISCIPLINARI Il fine ultimo di questo percorso studi in classe III è quello di acquisire una totale padronanza e conoscenza di quelle che sono le regole vigenti in materia Nazionale ed Internazionale riguardanti i voli VFR (voli a vista). A questa finalità si aggiunge l obiettivo didattico - disciplinare di prendere confidenza con l uso di computer e programmi informatici per una visualizzazione dettagliata e più realistica di ciò che si studia in classe. Tali esperienze, condotte nell aula laboratorio A.7, verranno valutate attentamente anche da un punto di vista comportamentale. 2.3 COMPETENZE MINIME RELATIVE ALLA DISCIPLINA Le competenze minime della disciplina possono essere riassunte in 3 punti: 1) Acquisire le conoscenze per identificare e gestire voli VFR. 2) Dimostrare un sufficiente orientamento nel campo della logistica aeroportuale. 3) Dimostrare di saper cooperare nelle attività di gruppo per il raggiungimento di un obiettivo comune. 3. CONTENUTI DISCIPLINARI 1 quadrimestre Parte I Settembre/Ottobre Introduzione al traffico aereo, differenze tra traffico G.A.T e O.A.T, gli obiettivi

2 dei servizi del traffico aereo, conferenza di Chicago, le cinque libertà dell aria, la nascita dell ICAO, organizzazione centrale e periferica, le pubblicazioni dell ICAO (P.A.N.S., SUP.PS., S.A.R.PS. e DOC), la nascita della JAA (conferenza di Cipro 1990), le JAR, l evoluzione ad EASA, competente autorità in Italia, competente autorità ATS in Italia. Parte II La Logistica nei processi produttivi, logistica integrata, interporti ed intermodalità di trasporto. Logistica e trasporto aereo, organizzazione, infrastrutture, impianti tecnologici. Introduzione al controllo del traffico aereo: necessità e scopi. Parte III Spazi Aerei. Spazi aerei controllati (ATZ- CTR-CTA-TMA-AWY-R/NAV-UIR), spazi aerei non controllati (FIR-TIA-TIZ- ATZ). Tabella dei servizi forniti negli spazi aerei, tabella della classificazione degli spazi aerei secondo ICAO. Tabella dei servizi forniti negli SA. Classificazione degli spazi aerei italiani. ATZ a regolamentazione speciale. Parte IV Annesso 14-aerodromi. Definizioni, distanze dichiarate di pista, orientamento della pista di volo, superfici O.I.S., quadrato segnali e segnali visivi, la segnaletica diurna d aerodromo, la segnaletica notturna d aerodromo, luci per i sentieri luminosi di avvicinamento (PAPI, VASIS e T-VASIS), luci per il corretto allineamento con l asse pista (Calvert, ICAO Barrette). Parte V Annesso 2. Regole dell aria. Regole Ottobre/Novembre Novembre Dicembre Gennaio 2013

3 generali (applicabilità delle regole dell aria, altezze minime, divieti, zone regolamentate-proibite-pericolose, evitamento delle collisioni, durata del giorno e della notte in ambito aeronautico, luci degli aeromobili, livelli semicircolari VFR, cambi involontari del piano di volo), regole VFR (cosa significa volare in VFR, divieto di volare in VFR, altezze minime, tabella VMC per volo in rotta ad ala fissa, tabella VMC per decollo e atterraggio ad ala fissa, radio avaria in VFR). Parte VI Codici ICAO dei principali aeroporti italiani ed europei, tecnica microfonica, la pronuncia dei numeri, i nominativi di chiamata degli aeromobili. 2 quadrimestre Febbraio Parte VII Normativa Italiana. VFR speciale, minime meteorologiche per il volo in VFR speciale, VFR notturno per ala fissa. Parte IIX Il piano di volo VFR. Che cosa è il piano di volo, obbligatorietà di compilazione, tempi di presentazione, non obbligatorietà di compilazione, piano di volo ridotto, chiusura del piano di volo. Marzo Aprile/Maggio 5. STRATEGIE E METODOLOGIE X Lezioni frontali Brainstorming X Gruppi di lavoro X Problem solving Simulazione di casi Elaborazione di mappe concettuali Discussione guidata X Elab. scritto/grafica/computerizzata di dati X Attività di laboratorio Altro

4 1. STRUMENTI X Libro di testo, riviste specifiche, testi da consultazione, dispense X Sussidi audiovisivi, attrezzature multimediali e attrezzature di laboratorio X ipad 2. STRUMENTI DI VERIFICA X Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi X Interrogazioni X Prove scritte prove grafiche prove scritto/grafiche prove plastiche prove pratiche sviluppo di progetti Questionari aperti strutturati semistrutturati Altro (specificare) IL DOCENTE: Prof._Lorenzo Chiovaro Di seguito si allega griglia di valutazione: VOTO CRITERI CORRISPONDENTI 3 Indica carenze gravissime nell acquisizione dei contenuti, nel metodo di studio e nell atteggiamento (totale ignoranza dei concetti fondamentali delle discipline e delle relazioni che intercorrono fra i vari elementi; impossibilità di orientarsi nelle verifiche orali e scritte; disinteresse in classe e mancanza di impegno nel lavoro individuale). 4 Indica carenze gravi a livello sia cognitivo sia metodologico (non conoscenza dei concetti fondamentali delle discipline e delle relazioni che intercorrono fra i vari elementi; incapacità di orientarsi nelle verifiche orali e scritte, nonostante siano talvolta colti i temi fondamentali del quesito posto; impegno insufficiente). 5 Indica un insufficiente raggiungimento degli obiettivi minimi previsti a livello cognitivo e metodologico (insufficienti conoscenze dei concetti fondamentali delle discipline e delle relazioni che intercorrono fra i vari elementi; limitata capacità di orientarsi nelle verifiche orali e scritte, nonostante siano colti i temi fondamentali del quesito posto; impegno non sempre adeguato). 6 Indica il raggiungimento dei livelli minimi di conoscenze e competenze previsti (conoscenza dei concetti fondamentali delle discipline e delle relazioni che intercorrono fra i vari elementi; capacità di orientarsi nelle verifiche orali e scritte e di cogliere i temi fondamentali del quesito posto; impegno sufficientemente regolare). 7 Indica una acquisizione corretta delle conoscenze, una discreta padronanza delle competenze connesse col piano di studi, un impegno responsabile ed autonomo. 8 Indica il pieno raggiungimento degli obiettivi: sicura acquisizione dei contenuti, uso corretto delle competenze,

5 atteggiamento autonomo e costruttivo in ogni fase dell attività didattica. 9 Indica ottima padronanza dei contenuti e pieno raggiungimento delle competenze, autonomia e sicurezza nel lavoro, atteggiamento propositivo e partecipativo in ogni fase dell attività didattica. 10 Indica un livello di eccellenza nel raggiungimento di tutti gli obiettivi: eccellente padronanza dei contenuti, uso sapiente e autonomo delle abilità e competenze, atteggiamento maturo e responsabile.