Capitolo 3 Il sistema UMTS - I protocolli radio

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1 Capitolo 3 Il sistema UMTS - I protocolli radio Dopo aver esaminato nel Capitolo 2 l architettura dei protocolli dell UTRAN, si descrivono ora i vari livelli dei protocolli di accesso radio. In particolare si analizzano le funzionalità e i servizi offerti da ciascun livello, le interazioni tra i vari strati e il Radio Resource Control (RRC) con le problematiche di gestione delle risorse radio. 3.1 Architettura generale dei protocolli radio L interfaccia radio può essere suddivisa in tre livelli: il livello Fisico (o livello 1); il livello Data Link (o livello 2); il livello Network (o livello 3). La figura 3.1 illustra questa struttura, evidenziando anche una divisione dei livelli in due piani: il piano di controllo e il piano d utente. Questo implic a che l informazione che transita attraverso la rete di accesso possa essere di segnalazione o derivante dal servizio d utente. Poichè i livelli 1 e 2 offrono una base di trasporto sia alla segnalazione sia all informazione d utente, sono disposti trasver salmente rispetto ai piani di Controllo e d Utente. Il livello 2 è a sua volta suddiviso nei seguenti sottolivelli: il Medium Access Control (MAC), il Radio Link Control (RLC), il Packet Data Convergence Protocol (PDCP) e il Broadcast/Multicast Control (BMC). I livelli PDCP e BMC esistono solo nel piano d utente. Anche il livello 3 è diviso in piano di controllo e d utente. Dal momento che questo livello, all interno dell UTRAN, è però fondamentalmente responsabile della gestione della segnalazione, è collocato interamente nel piano di controllo. Nel Control plane il livello rete può essere diviso in sottolivelli. Quello più basso è 22

2 definito RRC e si interfaccia con il livello 2 e termina nell UTRAN. Il sottolivello superiore invece fornisce funzionalità di Duplication avoidance e termina nella Core Network, ma fa ancora parte dell Access stratum. Esso fornisce i servizi ai livelli superiori come il Mobility Management (MM) e il Call Control (CC), situati nel Non Access stratum. GC Nt DC Duplication avoidance C-plane signalling GC Nt DC U-plane information UuS boundary RRC control L3 control control control control Radio Bearers PDCP PDCP L2/PDCP BMC L2/BMC RLC RLC RLC RLC RLC RLC RLC RLC L2/RLC Logical Channels MAC PHY L2/MAC Transport Channels L1 Figura 3.1 : Architettura protocollare dell interfaccia radio Ogni blocco in figura 3.1 rappresenta una particolare istanza del corrispondente protocollo. I Service Access Point per le comunicazioni tra pari entità sono rappresentati con dei cerchi sulle interfacce tra i sottolivelli. I SAP tra il livello fisico e il MAC forniscono i canali di trasporto, mentre quelli tra il MAC e RLC forniscono i canali logici. Nel piano di controllo l interfaccia tra il livello Duplication Avoidance e i sottolivelli superiori del livello rete sono costituiti dai GC, Nt e DC SAP. 23

3 Sono inoltre visibili le connessioni tra i livelli RRC e MAC, RRC e RLC, RRC e BMC, RRC e PDCP, RRC e livello fisico, tutte realizzate tramite Control SAP. Questi legami sono giustificati dal fatto che l RRC svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle risorse radio. Pertanto Il Radio Resource Control deve essere capace di gestire e controllare i livelli inferiori e di procurarsi i parametri di ingresso per le procedure di Radio Resource Management (RRM). E importante sottolineare che non esistono differenze tra le entità RLC all interno del piano di controllo e all interno del piano d utente. 3.2 Il livello Fisico Il livello fisico è il più basso livello all interno della pila pr otocollare. Come si vede dalla figura 3.1 esso si interfaccia con il Medium Access Control e con il Radio Resource Control, offrendo servizi di trasferimento sulla portante fisica delle informazioni (bit) generate dai livelli superiori. Le primitive di comunicazione con il MAC (PHY-primitives) forniscono il trasferimento dei transport block (TB) sull interfaccia radio e l indicazione dello stato del livello 1 al MAC; le primitive di comunicazione con l RRC invece ( CPHYprimitives) forniscono il controllo della configurazione del livello fisico. Per transport block si intende l unità base di informazione trasferita tra il MAC e il livello 1. In genere un TB corrisponde ad una PDU di livello RLC, alla quale viene aggiunto il campo CRC dal livello fisico per consentire il rilevamento di eventuali errori al MAC in ricezione. Un insieme di Transport Block viene indicato con Transport Block Set. I servizi di trasporto di questo livello sono definiti da quante risorse e con quali caratteristiche i dati sono trasferiti sull interfaccia radio. Il trasferimento tra il livello fisico e il MAC e viceversa avviene tramite i canali di trasporto. Le caratteristiche di questi canali sono determinate da un formato di trasporto o da un insieme di formati di trasporto. In particolare ai Transport channel con tasso fisso o lentamente variabile è associato un Transport Format, mentre a quelli con tasso fortemente variabile è associato un Transport Format Set. Per Transport Format si intende il formato utilizzato per la consegna di un transport block set tra il MAC e il livello 1. Esso è realizzato dalla combinazioni di due parti: una dinamica e una statica. Nella modalità FDD, la prima parte comprende il numero di bit contenuti in un TB e in un TBS (rispettivamente definiti come il transport block size e il transport block set size). La parte statica invece definisce il tipo di codice da applicare, il rate del codice, le dimensioni del campo CRC e il tempo di interarrivo dei TBS (definito come Transmission Time Interval TTI). 24

4 3.2.1 I canali di trasporto I canali di trasporto sono i servizi offerti dal livello 1 ai livelli superiori. Essi possono essere raggruppati in due tipologie: Canali di trasporto comuni: l informazione è trasmessa indistintamente a tutti i terminali mobili. E quindi necessaria un identificazione degli UE. Canali di trasporto dedicati: la comunicazione avviene verso un singolo terminale associando un particolare canale fisico (codice e frequenza nella modalità FDD, codice frequenza e time slot nella modalità TDD). Sono previsti i seguenti canali comuni: Random Access Channel (RACH) E un canale a contesa in uplink per la trasmissione di una quantità di dati di controllo relativamente ridotta come la richiesta di accesso al mezzo fisico per iniziare una comunicazione. Al messaggio trasmesso possono essere associati brevi pacchetti dati. Common Pachet Channel (CPCH) E un canale a contesa in uplink per la trasmissione di traffico dati con caratteristica a burst. Esiste solo nella modalità FDD ed è condiviso da tutti gli utenti di una cella. Forward Access Channel (FACH) E utilizzato in downlink senza controllo di potenza ad anello chiuso per la trasmissione di una quantità di dati relativamente ridotta. E caratterizzato dalla possibilità di cambiare velocemente la velocità di trasmissione. Downlink Shared Channel (DSCH) E un canale in downlink condiviso da più utenti per trasportare dati utente o di segnalazione. L accesso è regolato dalla stazione base. Uplink Shared Channel (USCH) E un cana le in uplink condiviso da diversi utenti, utilizzato nella sola modalità TDD. Serve per il trasporto di dati d utente o di controllo. Broadcast Channel (BCH) Viene usato in downlink per trasmettere in tutta la cella le informazioni di sistema. 25

5 Paging Channel (PCH) Serve per trasmettere in downlink informazioni di controllo ad un mobile di cui non si conosce la posizione. Alcuni esempi dei messaggi diffusi sono quelli di paging o di notifica di una variazione delle informazioni diffuse sul BCH. E inv ece previsto un solo tipo di canale dedicato: Dedicated Channel (DCH) E un canale utilizzato sia in uplink sia in downlink per trasportare informazioni d utente e di controllo tra il mobile e la rete. E caratterizzato dalla possibilità di cambiare la velocità di trasmissione ogni trama temporale I canali fisici Come accade per i canali di trasporto, è possibile suddividere i canali fisici tra comuni e dedicati. Tra i canali comuni troviamo: Physical Random Access Channel (PRACH) E un canale comune in uplink utilizzato per trasportare il RACH. La trasmissione ad accesso casuale è di tipo Slotted-ALOHA con rapida indicazione di acquisizione. Physical Common Packet Channel (PCPCH) E un canale in uplink usato per trasportare il CPCH. La trasmissione è di tipo DSMA-CD con rapida indicazione di acquisizione. Common Pilot Channel (CPICH) Canale fisico in downlink finalizzato al trasporto di una sequenza di bit predefinita con velocità di bit e di simbolo costante. Serve per poter effettuare la stima del canale di propagazione. Primary Common Control Physical Channel (P-CCPCH) Canale in downlink per trasportare il BCH a velocità fissa. Secondary Common Control Physical Channel (S-CCPCH) Canale in downlink per trasportare il FACH e il PCH. Physical Downlink Shared Channel (PDSCH) E un canale presente solo in downlink usato per trasportare il DSCH. E condiviso da più UE grazie alla multiplazione di codice. 26

6 Synchronisation Channel (SCH) Canale in downlink usato per la ricerca della cella. Acquisition Indicator Channel (AICH) E presente in downlink. Viene utilizzato per informare il mobile che è presente sul FACH un messaggio, in risposta ad un tentativo di accesso. Paging Indication Channel (PICH) E presente in downlink. Indica al mobile che è presente un messaggio di paging sul canale PCH. Canale di trasporto BCH SCH FACH PCH RACH CPCH(FDD) USCH(TDD) DSCH DCH Canale fisico corrispondente P-CCPCH CPICH PSCH S-CCPCH S-CCPCH PRACH PCPCH PDSCH PDSCH DPDCH DPCCH AICH PICH Tabella 3.1 : Corrispondenza tra canali fisici e di trasporto I canali fisici dedicati invece sono: Dedicated Physical Data Channel (DPDCH) E un canale utilizzato per trasportare i dati inviati dai livelli superiori sul DCH. Possono esistere uno, nessuno o più DPDCH per ogni connessione di livello 1. Dedicated Physical Control Channel (DPCCH) Canale fisico presente in entrambe le tratte, viene utilizzato per trasportare la segnalazione di livello 1. 27

7 Nella tabella 3.1 si riporta la corrispondenza tra canali fisici e canali di trasporto. Si può notare che esistono alcuni canali fisici a cui non corrisponde alcun canale di trasporto. Questo si spiega con il fatto che tali canali trasportano solo informazioni di livello fisico da non inviare ai livelli superiori Funzioni Il livello fisico realizza le seguenti funzioni: Gestione della macrodiversità ed esecuzione dei soft-handover. Rilevamento degli errori sui canali di trasporto e indicazione ai livelli superiori. Codifica e decodifica FEC (Forward Error Correction), interleaving e deinterleaving dei canali di trasporto. Multiplexing dei canali di trasporto e demultiplexing dei Coded Composite Transport Channel (CCTrCH). Adattamento della velocità di trasmissione. Mappatura dei CCTrCH sui canali fisici. Modulazione e demodulazione, spreading e despreading dei canali fisici. Sincronizzazione di tempo e frequenza (chip, bit, slot, frame). Misurazioni ed indicazione ai livelli superiori. Controllo di potenza ad anello chiuso. Processamento a radio frequenza. Tra queste funzionalità, si esamina adesso in dettaglio l operazione di spreading Canalizzazione e Scrambling Una caratteristica distintiva del sistema UMTS è la multiplazione a divisione di codice. Al fine di trasmettere i segnali, risulta quindi importante ricorrere alla tecnica di spreading, da applicare ai canali fisici e caratterizzata da due operazioni. La prima è la canalizzazione, che trasforma ogni simbolo in un numero di chip, aumentando così la larghezza di banda del segnale. Il numero di chip per simbolo viene definito Spreading Factor (SF). La seconda è l operazione di scrambling, tramite la quale alla sequenza di chip precedentemente ottenuta viene applicato un codice di scrambling. Con la canalizzazione i simboli sui rami I e Q (dove con I e Q si intende rispettivamente parte reale e immaginaria del segnale) vengono moltiplicati in modo indipendente per un codice OVSF (Orthogonal Variable Spreading Factor). Con la seconda operazione invece i segnali risultanti vengono moltiplicati per un codice di scrambling complesso. 28

8 # # # # # # # # $ "! " " " " 3 Il sistema UMTS - I protocolli radio C ch,2,0 = (1,1) C ch,4,0 =(1,1,1,1) C ch,4,1 = (1,1,-1,-1) C ch,1,0 = (1) C ch,4,2 = (1,-1,1,-1) C ch,2,1 = (1,-1) C ch,4,3 = (1,-1,-1,1) SF = 1 SF = 2 SF = 4 Figura 3.2 : Albero dei codici OVSF I codici OVSF possono essere definiti introducendo l albero riportato in figura 3.2. Questi codici sono etichettati con il simbolo C ch,sf,k, dove SF è il fattore di spreading variabile da 4 a 512 per un chip rate in aria di 3.84 Mcps, mentre k è il numero del codice, variabile nell intervallo 0-1. Ogni livello nell albero dei codici definisce un codice di canalizzazione di lunghezza pari a SF e corrisponde ad un fattore di spreading proprio uguale a SF. Il metodo per generare questi codici è così definito: C C C C ch,2,0 ch,2,1 C C C C ch,2 C ch,1,0 1, Cch,1,0 C C C ch,1,0 ch,1,0 ch,1, , 2 n 1 C,0, 2 n C ch ch,0 ch,2 n, 0,2 n 1 C,1, 2 n C ch ch,0 ch, 2 n,0,2 n 1 C, 2, 2 n C ch ch,1 ch, 2 n,1, 2 n 1 C,3, 2 n C ch ch,1 ch, 2 n,1 : : : n 1, 2 n 1 2 C ch, 2 n, 2 n C 1 ch,2 n, 2 n 1 C C ch,2 n 1, 2 n 1 1 ch, 2 n, 2 n 1 ch, 2 n, 2 n 1 29

9 L allocazione dei codici assegna codici differenti a diverse connessioni. I codici OVSF hanno infatti la caratteristica di essere non correlati e di preservare quindi l ortogonalità tra i diversi canali fisici degli utenti anche a velocità differenti. Tale non correlazione è però garantita solo sotto precise condizioni. Ovvero un codice particolare può essere assegnato ad un UE se e solo se non è stato riservato nessun altro codice sul cammino dal codice specifico alla radice dell albero o nel sotto albero avente il codice specifico come radice. Per questo un assegnazione casuale dei codici con SF ele vato per canali con basso bit rate potrebbe precludere l utilizzo di un gran numero di codici con basso SF. Al contrario, sarebbe vantaggioso assegnare i codici agli utenti con basso bit rate in modo da minimizzare il numero di quelli non disponibili con basso SF. Risulta quindi necessario definire opportuni algoritmi di allocazione che tengano in considerazione e il numero di codici a disposizione e le caratteristiche dei vari UE. Si possono seguire i seguenti criteri: Utilizzazione: l utilizzazione è d efinita come il rapporto tra la banda utilizzata e quella disponibile. Uno schema di allocazione che preservi più codici con basso SF ha più possibilità di fornire maggiore utilizzazione. Per esempio, siano C 4,1 e (C 8,1 e C 8,3 ) i codici disponibili risultanti da due diversi schemi di allocazione. C 4,1 può supportare un symbol rate fino a 960 kbps. Analogamente anche (C 8,1 e C 8,3 ) possono supportare lo stesso symbol rate, ma C 4,1 può supportare la velocità di 960 kbps usando una sola sequenza. Lasciando, di conseguenza, liberi più codici a basso SF e garantendo una migliore utilizzazione. Complessità: la complessità del sistema cresce all aumentare del numero di codici. Pertanto se si possono utilizzare più schemi (come visto nell esempio precedente), si sceglie lo schema che richiede il minor numero di sequenze. 3.3 Il livello MAC Il MAC è un sottolivello dello strato 2 della pila protocollare in esame. Da un punto di vista strutturale il MAC è formato da diverse entità: MAC-b: è l entità che gestisce il canale di trasporto BCH. C è un entità MAC-b in ogni UE e una per ogni cella dell UTRAN. MAC-c/sh: identifica l entità che controlla i canali di trasporto comuni qui elencati: PCH, FACH, RACH, CPCH, DSCH, USCH. Vi è un entità MAC - c/sh in ogni UE e una per ogni cella dell UTRAN. MAC-d: è responsabile del controllo dei canali logici e dei canali di trasporto dedicati DCH allocati ai vari utenti. C è una di queste entità in ogni UE 30

10 mentre nell UTRAN ci sono tanti MAC -d quanti sono gli utenti ad esso connessi. Le figure 3.3, 3.4 e 3.5 illustrano la connettività tra queste entità e la loro cardinalità rispettivamente nell UE e nell UTRAN. PCCH BCCH CCCH CTCH SHCCH ( TDD only ) MAC Control DCCH DTCH DTCH MAC-d MAC-c/sh PCH FACH FACH RACH CPCH USCH USCH DSCH DSCH DCH DCH ( FDD only ) ( TDD only ) ( TDD only ) Figura 3.3 : Architettura MAC lato UE PCCH BCCH CCCH CTCH SHCCH TDD only MAC Control MAC Control DCCH DTCH DTCH MAC-d MAC-c/sh PCH FACH FACH RACH CPCH FDD only USCH TDD only USCH TDD only DSCH DSCH Iur or local DCH DCH Figura 3.4 : Architettura MAC lato UTRAN 31

11 BCCH Mac Control MAC-b BCH Figura 3.5 : Entità MAC-b lato UE e lato UTRAN Ogni entità viene configurata dal livello RRC attraverso opportuni messaggi di controllo che giungono a destinazione per mezzo dei Control SAP I Servizi MAC Il MAC fornisce i seguenti servizi ai livelli superiori: Trasferimento dati: questo servizio fornisce il trasferimento in modalità unacknowledged di MAC SDU tra entità MAC di pari livello, senza però offrire funzioni di segmentazione e riassemblaggio che devono quindi essere svolte dai livelli superiori. Riallocazione delle risorse radio e dei parametri MAC: questo servizio esegue, su richiesta dell RRC, la riallocazione delle risorse radio e la variazione dei parametri di livello MAC, quali il cambiamento dei canali di trasporto e dei formati di trasporto. Rapporto delle misurazioni: quest ultimo servizio realizza misurazioni locali sul volume di traffico e sulla qualità della trasmissione per poi comunicarle al livello RRC I canali logici Per garantire ai livelli superiori il trasferimento dati, il MAC definisce una serie di canali logici, ognuno caratterizzato dal tipo di informazione che trasporta. Si può realizzare una prima generale classificazione dei canali logici in: Canali di controllo: per il trasferimento delle informazioni del piano di controllo. 32

12 Canali di traffico: per il trasferimento delle informazioni che dipendono dal piano d utente. In figura 3.6 si riporta lo schema relativo alla classificazione dei canali logici. Control Channel Broadcast Control Channel (BCCH) Paging Control Channel (PCCH) Dedicated Control Channel (DCCH) Common Control Channel (CCCH) Shared Channel Control Channel (SHCCH) Traffic Channel Dedicated Traffic Channel (DTCH) Common Traffic Channel ( CTCH) Figura 3.6 : Struttura dei canali logici Tra i canali di controllo si trovano: Broadcast Control Channel (BCCH) E un canale in downlink usato per trasmettere informazioni di controllo del sistema. Paging Control Channel (PCCH) E un canale in downlink utilizzato per la trasmissione dei messaggi di paging. Questo canale viene usato per esempio quando la rete non conosce la cella di locazione dell UE. Common Control Channel (CCCH) E un canale bidirezionale usato per trasmettere informazioni di controllo tra la rete e gli utenti. Questo canale viene usato dagli UE che non hanno una connessione RRC con la rete e dagli utenti che entrano in una nuova cella dopo una procedura di Cell Reselection. Dedicated Control Channel (DCCH) E un canale bidirezionale punto -punto che trasporta informazioni di controllo dedicate tra la rete e un particolare UE. L instaurazione di questo canale avviene in seguito alla procedura di RRC Connection Setup. Shared Control Channel (SHCCH) E un canale bidirezionale che trasporta informazioni di controllo per i canali condivisi in uplink e in downlink tra la rete e gli UE. 33

13 I principali canali di traffico sono: Dedicated Traffic Channel (DTCH) E un canale punto -punto, dedicato ad un particalare UE, per il trasferimento delle informazioni d utente. Può esistere sia in uplink sia in downlink. Common Traffic Channel (CTCH) E un canale punto -multipunto unidirezionale per il trasferimento di dati dedicati d utente verso tutti o un certo gruppo di UE Mappatura dei canali logici sui canali di trasporto Le figure 3.7 e 3.8 rappresentano le corrispondenze che ci sono tra i canali logici e i canali di trasporto sia dal lato UE sia dal lato UTRAN. BCCH- SAP PCCH- SAP DCCH- SAP CCCH- SAP SHCCH- CTCH- SAP SAP (TDD only) DTCH- SAP MAC SAPs BCH PCH CPCH (FDD only) RACH FACH USCH (TDD only) DSCH DCH Transport Channels Figura 3.7 : Mappatura dei canali logici sui canali di trasporto lato UE BCCH- SAP PCCH- SAP DCCH- SAP CCCH- SAP SHCCH- SAP (TDD only) CTCH- SAP DTCH- SAP MAC SAPs BCH PCH CPCH (FDD only) RACH FACH USCH (TDD only) DSCH DCH Transport Channels Figura 3.8 : Mappatura dei canali logici sui canali di trasporto lato UTRAN 34

14 3.3.2 Elementi per le comunicazioni tra livelli Per descrivere le interazioni tra il MAC e gli altri livelli, si introduce il concetto di primitiva. Con primitiva si indica lo scambio logico di informazioni d utente e di controllo tra livelli comunicanti. Sono utilizzati quattro tipi di primitive: i Request (REQ); ii Indication (IND); iii Responce (RESP); iv Confirm (CNF). Il primo tipo di primitiva viene utilizzato quando un livello superiore sta chiedendo un servizio ad un livello sottostante. Il secondo tipo invece è usato dal livello inferiore per avvisare il livello superiore su certe attività che lo riguardano. La terza primitiva poi viene adoperata dal livello superiore per chiedere al livello sottostante se l attività è comp letata. Infine la primitiva di Confirm viene usata dal livello inferiore per confermare al livello superiore che l attività è stata completata. Il MAC è connesso ai livelli fisico, RLC e RRC. I sottoparagrafi che seguono descrivono le primitive tra il Medium Access Control e i livelli citati Primitive tra MAC e livello 1 Le primitive tra questi livelli sono: PHY-Access-Req: viene utilizzata dai canali di trasporto RACH o CPCH per chiedere l accesso al livello fisico. PHY-Access-Cnf: questa primitiva è usata per confermare che la sincronizzazione del livello fisico è stata stabilita e che il livello fisico è pronto a trasmettere i dati per mezzo delle primitive PHY-Data. PHY-Data-Req: viene usata dal MAC per chiedere di inviare SDU al livello fisico. PHY-Data-Ind: serve per indicare al MAC la presenza di SDU passate attraverso il livello 1. PHY-CPCH-Status-Req: viene usata dal MAC per chiedere le informazioni sullo stato del CPCH, che sono trasmesse sul canale CSICH. PHY-CPCH-Status-Cnf: viene usata dal livello 1 per fornire al MAC le informazioni sullo stato del CPCH, trasmesse sul canale fisico CSICH. PHY-Status-Ind: può essere utilizzata dal livello fisico per avvertire il MAC di un evento che è accaduto. In tabella 3.2 si riportano queste primitive con un elenco completo dei loro parametri. 35

15 Generic Name Parameter REQ IND RESP CNF PHY-Access Transport Format subset (1), ASC selected for Transport Block Set to be transmitted (5) Not Defined Not Defined access information (1) PHY-Data PHY-CPCH_Status TFI, Transport Block Set, CFN CELL, Paging Indicators (2), ASC selected for that Transport Block Set (3) Transport Format subset (1) TFI, Transport Block Set, CRC check result, TD (4) Not Defined Not Defined Not Defined Not Defined Transport Format subset (1) PHY-Status Not Defined Event value Not Defined Not Defined NOTE (1): FDD only. NOTE (2): PCH only NOTE (3): 3.84 Mcps TDD RACH only NOTE (4): optional, TDD only NOTE (5): FDD and 1.28 Mcps TDD RACH only Tabella 3.2 : primitive tra i livelli 1 e MAC Primitive tra MAC e RLC Le primitive tra questi sottolivelli sono: MAC-Data-Req: viene usata per avvisare il MAC che è stata spedita una PDU di livello superiore secondo le procedure tipiche del servizio di trasporto dati. MAC-Data-Ind: indica all RLC l a rrivo di un insieme di PDU ricevute dal MAC in un TTI. MAC-Status-Ind: informa il livello RLC sul rate con il quale esso può trasferire i dati al MAC, per ciascun canale logico. Possibili parametri di questa primitiva sono il numero di PDU che si possono trasmettere in un TTI e la dimensione delle PDU. Questa primitiva può anche essere utilizzata dal MAC per chiedere al livello RLC l occupazione dei buffer, al fine di ottimizzare la scelta dei TFC, oppure per avvisare il livello superiore che la trasmissione sul RACH o sul CPCH delle sue PDU è fallita. MAC-Status-Resp: viene utilizzata da RLC per avvisare il MAC che non ha niente da inviargli oppure che è sospeso o per comunicargli l occupazione dei buffer. I parametri principali di queste primitive sono: Data: indica le PDU di livello RLC da trasmettere o inviare 36

16 No_TB: indica il numero di Transport Block trasmessi dalla pari entità in un TTI. BO: rappresenta la Buffer Occupancy, ovvero indica per ogni canale logico la quantità di dati espressa in byte che essere deve trasmessa o ritrasmessa dal livello RLC. Quando il MAC è connesso ad un entità RLC funzionante in modalità acknowledged, le PDU di controllo ancora da trasmettere e le RLC PDU fuori dalla finestra di trasmissione devono essere incluse nella BO. Le PDU di livello RLC che sono state trasmesse ma che sono ancora senza la conferma di avvenuta ricezione dalla pari entità, non devono essere incluse nella BO. No_PDU: indica il numero di PDU che il livello RLC può trasmettere al MAC in un TTI. PDU_Size: specifica la dimensione di una PDU che il livello RLC può inviare al MAC in un TTI. TX status: quando assume il valore di transmission unsuccessful, indica all RLC che la trasmissione di una sua PDU è fallita nel TTI precedente. Al contrario, se vale transmission successful, indica all RLC che le sue PDU sono state inoltrate al livello 1 per essere trasmesse. In tabella 3.3 si riportano queste primitive con un elenco completo dei loro parametri. Generic Name MAC-DATA Parameter Request Indication Response Confirm Data, BO, UE-ID type indicator, RLC Entity Info Data, No_TB, TD (note), Error indication MAC-STATUS NOTE: TDD only. No_PDU, PDU_Size, TX status BO, RLC Entity Info Tabella 3.3 : Primitive tra i livelli MAC e RLC Primitive tra MAC e RRC Le primitive tra questi livelli sono: CMAC-Config-Req: viene utilizzata dal livello RRC per instaurare, riconfigurare o rilasciare un canale logico nel MAC oppure per variare la corrispondenza tra canali logici e di trasporto, per aggiornare il TFCS o per cambiare la priorità di scheduling dei canali logici. CMAC-Measurement-Req: è utilizzata dall RRC per chiedere al MAC di avviare opportune misurazioni, come quella sul volume di traffico. 37

17 CMAC-Measurement-Ind: serve per comunicare all RRC i ris ultati delle misure effettuate. CMAC-Status-Ind: avvisa il Radio Resource Control sullo stato del livello MAC. I principali parametri di queste primitive sono: UE information elements: contiene tutta una serie di elementi utili ad identificare l utente. RB information elements: contiene informazioni sulla configurazione del Radio Bearer quali l identità del canale di trasporto e del canale logico, la priorità del canale logico. TrCH information elements: informazioni sul TFCS. Measurement information elements: comprende i parametri per configurare le procedure di misura. Tra questi ci sono la modalità di consegna dei risultati (periodica o ad eventi), gli identificativi del tipo di misura, l intervallo temporale per calcolare la media o la varianza, l ist ante di tempo in cui consegnare i risultati al livello RRC (solo per la modalità periodica), eventuali soglie da confrontare con i risultati (solo per la modalità ad eventi). Measurement result: indica per esempio la modalità con cui sono stati determinati i risultati (periodica o ad eventi), il tipo dei risultati (BO, media e varianza della BO), l evento accaduto (solo per la modalità ad eventi). Status info: quando assume il valore di transmission unsuccessful, indica all RRC che la trasmissione di una RLC PDU è fallita. Al contrario, se vale transmission successful, indica all RRC che le RLC PDU sono state inoltrate al livello 1 per essere trasmesse. In tabella 3.4 si riportano queste primitive con un elenco completo dei loro parametri. Generic Name CMAC-CONFIG Parameter Request Indication Response Confirm UE information elements, RB information elements, TrCH information elements, RACH transmission control elements, Ciphering elements, CPCH transmission control elements CMAC- MEASUREMENT CMAC-STATUS Measurement information elements Measurement result Status info Tabella 3.4 : Primitive tra i livelli MAC e RRC 38

18 3.3.3 Funzioni di livello MAC Le funzioni di livello MAC includono: Mappatura tra canali di trasporto e canali logici: il MAC è responsabile di fissare le corrispondenze tra canali logici e canali di trasporto secondo i legami analizzati nel precedente sotto paragrafo. Selezione del formato di trasporto: una volta assegnato il Transport Format Combination Set (TFCS) dal RRC, viene scelto per ogni canale di trasporto il formato di trasporto più opportuno in base alla velocità della sorgente. Gestione delle priorità tra diversi flussi dati di uno stesso UE: la scelta della particolare combinazione di formati di trasporto all interno di un TFCS può essere effettuata in base alla priorità del flusso dati da inviare su un opportuno canale di trasporto. Questo consente di assegnare adeguatamente le velocità in base alle priorità dei flussi informativi. Gestione della priorità tra UE tramite schedulazione dinamica: per assegnare in modo efficiente le risorse radio, il MAC gestisce diverse priorità sui canali comuni condivisi. Identificazione degli UE sui canali di trasporto comuni: quando un UE usa un canale comune, vi è la necessità di identificare in banda tale UE. Multiplexing e demultiplexing delle PDU dei livelli superiori: il MAC supporta il (de)multiplexing sui canali di trasporto dei Transport Block e dei Transport Block Set in modo da multiplare sullo stesso transport channel i diversi servizi che devono essere offerti. Monitoraggio del volume di traffico: questa funzione esegue misurazioni di volume di traffico sui canali logici e le comunica al RRC. In base a tali informazioni, il RRC stabilisce se vi sono modifiche da apportare ai parametri dei canali di trasporto. Cambiamento del tipo di canale di trasporto: questa funzione esegue la commutazione tra canali di trasporto comuni e dedicati basandosi sulle decisioni effettuate dal RRC. Cifratura: deve prevenire l acquisizione non autoriz zata dei soli dati trasmessi nella modalità RLC trasparente Monitoraggio del volume di traffico Il controllo dinamico dei Radio Bearer è gestito dal Radio Resource Control, per mezzo delle misure sul volume di traffico effettuate dal MAC. Ovvero il MAC raccoglie e misura la quantità di traffico che deve transitare attraverso il livello 2 e consegna i risultati all RRC. Per volume di traffico di un dato canale di trasporto si intende la somma totale delle BO di quei canali logici mappati sul canale di trasporto d interesse. 39

19 Start Get the measurement information from RRC: Mode, Reporting Quantity identifiers, Time interval to take an average or a variance, Reporting Interval, THU, THL, etc Check traffic volume of transport channels N Mode = Event Trigger? Y Y TH L < Transport Channel Traffic Volume < TH U? Mode = Periodical & end of Reporting Interval? N Y N Report Measurement Result to RRC Wait TTI Figura 3.9 : Procedura di misura del volume di traffico nel MAC Come già accennato, sono previste due diverse modalità di recapito delle misure: una periodica e una definita ad eventi. La figura 3.9 rappresenta il diagramma di flusso di questa procedura di misura. Il MAC riceve le PDU di livello RLC insieme all informazione sull occupazione dei buffer dalle entità RLC. Se la modalità di consegna delle misure al RRC è di tipo 40

20 Event Trigger, il MAC confronta per ogni TTI il volume di traffico di un dato canale di trasporto con due soglie, fissate dal livello RRC. Se il valore esce dall intervallo stabilito dalle soglie, il MAC consegna le misure (come la Buffer Occupancy, la media e la varianza della BO) al Radio Resource Control per ogni Radio Bearer. In particolare, se la misura è sotto la soglia inferiore, l evento è identificato dal simbolo 4b (figura 3.10); se invece la misura è al di sopra della soglia superiore si parla di evento 4a (figura 3.11). Se la modalità di consegna è invece periodica, il MAC fornisce i risultati dopo che è trascorso un preciso intervallo temporale, sempre fissato dal RRC. In tal modo quest ultimo livello può essere informato sul volume di traffico di ciascun canale logico e di trasporto, potendo così configurare opportunamente i nuovo Radio Bearer. Transport Channel Traffic Volume Threshold THL Time Reporting event 4B Reporting event 4B Figura 3.10 : Evento 4b associato alla modalità ad eventi Transport Channel Traffic Volume Threshold THU Time Reporting event 4A Reporting event 4A Figura 3.11 : Evento 4a associato alla modalità ad eventi 41

21 Quando lo strato RRC riceve i risultati delle misure per ogni RB, converte i valori della BO, della media e della varianza della BO rispettivamente in valori normalizzati sul carico dei buffer, sulla media e la varianza. Per la modalità Event Trigger vengono definiti due tempi: il time-to-trigger e il pending time after trigger. Il primo rappresenta l istante di tempo in cui il MAC può andare a confrontare il volume di traffico di un dato canale di trasporto (TCTF Transport Channel Traffic Volume) con le soglie. Il secondo invece viene usato per limitare i recapiti consecutivi, dopo che un resoconto è già stato spedito al livello RRC. In altri termini, quando vengono consegnati i risultati, viene fatto partire un timer che vieta al MAC di inviare nuovi resoconti, anche se si verificano le condizioni. Solo allo scadere di questo timer, il MAC esce dallo stato di sospeso e può riprendere ad aspettare il time-to-trigger. In figura 3.12 si illustrano rispettivamente i casi in cui il pending time after trigger sia breve oppure sia lungo. Transport Channel Traffic Volume Short pending time after trigger Transport Channel Traffic Volume Long pending time after trigger Threshold Threshold Time Time Report 1 Report 2 Report 1 No Report Pending time after trigger Pending time after trigger Figura 3.12 : Pending time after trigger Scelta del Transport Format Combination Il livello RRC può coordinare l ordine di gestione dei dati in un generico UE, assegnando ad ogni canale logico un valore di priorità compreso tra 1 e 8: 1 corrisponde al grado di priorità più elevato, mentre 8 a quello più basso. L UE deve a questo punto scegliere dall insieme delle combinazioni dei formati di trasporto, sempre comunicatogli dall RRC, il sottoinsieme delle combinazioni dei TF che può supportare. Questa valutazione viene realizzata confrontando la potenza da trasmettere stimata per ciascun TFC con la massima potenza del trasmettitore di quell UE ( Maximum UE transmitter power). Se il valore di quest ultima è maggiore della potenza stimata, allora il TFC può essere utilizzato. 42

22 Maximum UE transmitter power è definita come il minimo tra la massima potenza che un generico UE può trasmettere in uplink e la massima potenza che l UE in esame può trasmettere. In altri termini: dove Maximun UE Maximum allowed transmitter power = MIN (, UE maximum UL TX Power transmit power ) Maximum allowed UL TX Power è un valore di potenza fissato dall UTRAN in base al carico della rete e variabile nell intervallo [ -50, 33] dbm; UE maximum transmit power è invece fissato in base alla classe di potenza a cui l UE appartiene. In tabella 3.5 si riportano le classi di potenza definite in [8]. Power Class Nominal Maximum output power Tolerance dbm +1/-3 db dbm +1/-3 db dbm +1/-3 db dbm ± 2 db Tabella 3.5 : Classi di potenza dei terminali mobili Dal sottoinsieme dei TFC disponibili e in base ai valori di priorità di ciascun canale logico, il MAC dovrà quindi scegliere quello che massimizza la trasmissione dei dati a più alta priorità. 3.4 Il livello RLC Il Radio Link Control è un sottolivello del livello 2 che da un lato riceve i servizi offerti dal MAC e dall altro, a sua volta, offre servizi ai livelli superiori. Esso prevede tre differenti modalità per la trasmissione dei dati: transparent, unacknowledged e acknowledged. La prima prevede il trasporto dei dati senza l aggiunta di alcuna informazione di controllo da parte del livello in esame; la seconda effettua la trasmissione dei dati realizzando un controllo di sequenza; la terza invece trasmette le informazioni garantendone la consegna. La figura 3.13 mostra il modello architetturale del livello RLC, evidenziando le diverse entità che lo compongono. Vi è un entità trasmittente ed una ricevente per i servizi in modalità transparent e unacknowledged, mentre per i servizi in modalità acknowledged è definita una sola entità sia per la trasmissione che per la ricezione. 43

23 Le linee tratteggiate tra le entità AM indicano la possibilità di inviare le RLC PDU su canali logici separati: per esempio quelle di controllo su uno mentre quelle d utente su un altro. Una descrizione più dettagliata delle diverse entità è presentata nel sottoparagrafo seguente. Higher layer RLC MAC Transm. Tr-Entity MS Radio Interface UTRAN Transm. UM-Entity AM-Entity Receiv. UM-Entity Receiv. Tr-Entity Transm. Tr-Entity Transm. UM-Entity AM-Entity Receiv. UM-Entity Transmitting side Receiving side Transmitting side Receiving side Receiv. Tr-Entity Figura 3.13 : Modello del livello RLC 44

24 3.4.1 Entità di livello RLC Entità in modalità Transparent La figura 3.14 rappresenta la struttura delle due entità di pari livello nella modalità trasparente. Radio Interface Tr-SAP Tr-SAP Transm. Tr-Entity Transmission buffer Receiving Tr-Entity Reassembly Segmentation Receiver buffer BCCH/PCCH/DCCH CCCH/DTCH/SHCCH BCCH/PCCH/DCCH CCCH/DTCH/SHCCH Figura 3.14 : Pari entità in modalità Transparent L entità in trasmissione riceve le SDU dai livelli superiori attraver so il Tr-SAP (Transparent SAP) e le segmenta in RLC PDU di dimensioni appropriate senza aggiungere ulteriori informazioni di controllo. Il modo in cui realizzare la segmentazione viene definito al momento di stabilire il servizio. Il livello RLC consegna al MAC le RLC PDU attraverso i canali logici BCCH, PCCH, SHCCH, SCCH e DTCH a seconda che il livello superiore si trovi nel piano di controllo o in quello d utente. Il canale logico CCCH utilizza la modalità trasparente solo in uplink. L entità in ricezione riceve dal MAC le PDU attraverso i canali logici sopra indicati. Il livello RLC riassembla (quando necessario) le PDU in RLC SDU e le consegna al livello superiore attraverso il Tr-SAP Entità in modalità Unacknowledged La figura 3.15 mostra le due entità di pari livello nella modalità Unacknowledged. 45

25 R a d io Interface U M -S A P U M - S A P T r a n s m i ssion buffer T r a n s m. U M -E n ti ty R e c e iv e r U M -E n ti ty R e a s s e m b l y S e g m e n ta tion & C oncatenation R e m ove RLC h e a d e r A dd RLC header R e c e iv e r buffer C iphering D eciphering CCCH/DCCH/ D T C H /S H CCH C T C H CCCH/DCCH/D T C H / S H C C H C T C H Figura 3.15 : Pari entità in modalità Unacknowledged L entità trasmittente riceve le SDU dal livello superiore e le segmenta in PDU di dimensioni opportune con la possibilità di concatenare più SDU tra loro. Il livello RLC aggiunge un intestazione alla PDU, la numera in ordine crescente e la inserisce nell apposito buffer di trasmissione. Le PDU vengono trasferite al livello sottostante attraverso i canali logici CCCH, SHCCH, DCCH, CTCH e DTCH. I canali CCCH e SHCCH sono usati in questa modalità solo in downlink. L entità in ricezione prende quindi dal MAC le PDU da uno dei canali logici appena citati. Il livello RLC rimuove le intestazioni e se le PDU sono in sequenza, le riassembla in RLC SDU, che poi consegna al livello superiore Entità in modalità Acknowledged La figura 3.16 mostra le due entità di pari livello in modalità acknowledged, quando sono utilizzati un solo canale logico (linea continua in figura) oppure due canali logici (linee tratteggiate in figura). Nel caso di due canali logici, l UTRAN indica quale si deve utilizzare per trasportare informazioni d utente e quale per la trasmissione delle PDU di controllo. Si deve evidenziare come con un solo canale logico le dimensioni delle RLC PDU e d utente e di controllo devono essere uguali. Quando l entità in trasmissione riceve le SDU dal livello superiore, le segmenta e concatena in PU di lunghezza prefissata. Questa dimensione è decisa all instaurazione della connessio ne e può essere modificata dal livello RRC solo attraverso una procedura di riconfigurazione del Radio Bearer. Nel caso di 46

26 concatenazione di più SDU in una PU, si aggiungono opportuni Length Indicator all inizio della PU. A questo punto le PDU vengono inserite nel buffer di trasmissione e in quello di ritrasmissione. E l entità denominata MUX a decidere quali e quante PDU devono essere spedite al livello sottostante. Prima di essere inoltrate al MAC però, una funzione ne completa l intestazione e rimpi azza il padding con informazioni di controllo (meccanismo del piggybacking). Questo permette di incrementare l efficienza della trasmissione e di rendere più veloce lo scambio di messaggi di controllo tra le pari entità. Quando il buffer di trasmissione riceve le conferme di avvenuta consegna dal lato ricevente, può eliminare la copia che si era memorizzato delle corrispondenti PDU. L entità ricevente accetta le PDU che giungono dal livello sottostante attraverso uno dei canali logici indicati in figura Queste RLC PDU, da cui vengono estratte eventuali informazioni di controllo inviate in piggybacking, sono ora inserite nel buffer di ricezione fino a quando l intera SDU non è stata ricevuta. Il buffer di ricezione può chiedere le ritrasmissioni delle PU perse o danneggiate tramite l invio di un NACK alla pari entità in trasmissione. Le PDU riassemblate correttamente nella SDU, vengono passate al livello superiore. A M -S A P S e g m en ta tion/concatenation A dd RLC header M U X T r a ns m ission buffer R e tr a n sm ission buffer & m a n a g e m e n t A M -E n tity R L C Control U nit P iggybacked status O ptional acknowledgements R eceived A c knowledgements R eassembly R e m ove RLC header & Extract P iggybacked information R e ce iv e r buffer & Retransmission m a n a g e m e n t S e t fields in PDU Header (e.g. set poll b its) & piggybacked STATUS PDU D e ciphering C iphe ring (only for A M D PDU) D e m ux/routing T r an sm itting Side R e ce iv in g Side D C C H / D T C H * * D C C H / D T C H * D C C H / D T C H * * D C C H / D T C H * * D C C H / D T C H * D C C H / D T C H * * Figura 3.16 : Pari entità in modalità Acknowledged 47

27 3.4.2 I servizi RLC I principali servizi forniti dal livello RLC sono: Trasferimento dei dati in modalità Trasparent: questo servizio trasmette PDU di livello superiore senza aggiungere alcuna informazione di protocollo ma effettuandone solo la segmentazione e il riassemblaggio. Trasferimento dei dati in modalità Unacknowledged: questo servizio trasmette le PDU di livello superiore senza garantire però la consegna alla pari entità. Questa modalità di trasferimento presenta le seguenti caratteristiche: i rilevamento dei dati errati: il sottolivello RLC consegna le sole SDU che sono prive di errori, utilizzando un meccanismo di controllo basato sul numero di sequenza; ii consegna immediata: il Radio Link Control consegna le SDU ai livelli superiori non appena esse arrivano al lato ricevente. Trasferimento dei dati in modalità Acknowledged: questo servizio trasmette le SDU, garantendone la consegna alla pari entità. Per questo servizio sono supportate entrambe le modalità di consegna in sequenza e fuori sequenza. La modalità Acknowledged presenta le seguenti caratteristiche: i consegna priva di errori: la consegna di SDU prive di errori è assicurata mediante l uso della ritrasmissione; ii consegna univoca: il livello RLC consegna ai livelli superiori ogni SDU una sola volta grazie alla funzione di controllo dei duplicati; iii consegna in sequenza: in questo caso le SDU sono consegnate nell ordine in cui sono trasmesse; iv consegna fuori sequenza: la consegna delle SDU può avvenire in un ordine diverso da quello con cui sono state trasmesse. Mantenimento della QoS: il protocollo di ritrasmissione deve essere configurabile dal livello 3 per poter garantire diversi livelli di qualità di servizio. Avviso di errori irrecuperabili: il livello RLC deve poter avvisare il livello superiore su errori che non è in grado di gestire Primitive per la comunicazione tra livelli Anche in questo caso per descrivere le interazioni tra l RLC e i livelli comunicanti (MAC e livelli superiori in generale), si introduce il concetto di primitiva. 48

28 Avendo già descritto le primitive tra RLC e MAC al punto di questo capitolo, non rimane che studiare quelle tra RLC e i livelli superiori Primitive tra RLC e livelli superiori Le primitive tra i livelli indicati sono: RLC-AM-Data-Req: è utilizzata dai livelli superiori per chiedere la trasmissione di una PDU di livello superiore in modalità Acknowledged. RLC-AM-Data-Ind: viene usata dall RLC per consegnare ai livelli superiori una RLC SDU che è stata trasmessa in modalità Acknowledged o per indicare ai livelli superiori che una RLC SDU è stata scartata nella pari entità. RLC-AM-Data-Conf: è usata dall RLC per confermare ai livelli superiori dell avvenuta ricezione nella pari AM entità di una RLC SDU. RLC-UM-Data-Req: è utilizzata dai livelli superiori per chiedere la trasmissione di una PDU di livello superiore in modalità Unacknowledged. RLC-UM-Data-Ind: viene usata dall RLC per consegnare ai livelli superiori una RLC SDU che è stata trasmessa in modalità Unacknowledged. RLC-TR-Data-Req: è utilizzata dai livelli superiori per chiedere la trasmissione di una PDU di livello superiore in modalità Transparent. RLC-TR-Data-Ind: viene usata dall RLC per consegnare ai livelli superiori una RLC SDU che è stata trasmessa in modalità Transparent. CRLC-Config-Req: questa primitiva è utilizzata dai livelli superiori (RRC) per instaurare, rilasciare, fermare o riattivare il livello RLC. CRLC-Suspend-Req: questa primitiva è usata dai livelli superiori (RRC) per sospendere il sottolivello RLC. Il parametro intero N indica che l R LC non può inviare una PDU con numero di sequenza SN maggiore o uguale a VT(S)+N nella modalità AM e a VT(US)+N nella modalità UM. Occorre ricordare che solo le entità AM e UM possono essere sospese. CRLC-Suspend-Cnf: con questa primitiva il Radio Link Control informa i livelli superiori sul valore di VT(S) e VT(US) rispettivamente per la modalità AM e UM. CRLC-Resume-Req: primitiva usata dai livelli superiori per riattivare il livello RLC quando è stato sospeso. CRLC-Status-Ind: è utilizzata dal livello RLC per mandare informazioni di stato ai livelli superiori. I parametri usati dalle primitive sono: Data: rappresenta la RLC SDU, inserita nel campo dati delle RLC PDU. Il parametro Data può essere diviso su parecchie RLC PDU. 49

29 CNF (Confirmation Request): indica se il livello RLC ha bisogno della conferma di avvenuta ricezione della RLC SDU da parte della pari entità AM. MUI (Message Unit Identifier): questo parametro serve come identificativo della RLC SDU. E/R: indica instaurazione, modifica o rilascio delle opportune entità RLC. A seconda del suo valore, si devono configurare opportunamente le variabili di stato e i parametri delle pari entità RLC. EVC (Event Code): indica la ragione per cui si utilizza la primitiva CRLC- Status-Ind (come la presenza di errori irrecuperabili, perdite dati di livello 2, susseguirsi di eventi di tipo Reset). Ciphering Elements: sono utilizzabili per le sole modalità AM e UM. Questi parametri comprendono la modalità di cifratura, la chiave di cifratura, il tempo di attivazione per la trasmissione e il tempo di attivazione per la ricezione (questi tempi sono espressi come il numero di sequenza SN al quale si deve attivare una nuova configurazione di cifratura rispettivamente al trasmettitore e al ricevitore). AM parameters: sono associati alla sola modalità AM. Essi contengono la dimensione delle AMD PDU, l indicazione del tipo di consegna (in ordine o fuori sequenza), i valori dei Timer, i valori dei parametri di protocollo, la modalità di scarto delle SDU, i criteri di polling da attivare e la dimensione della finestra di ritrasmissione. UM parameters: sono utilizzabili nella sola modalità UM. Contengono il valore del tempo dopo il quale una PDU deve essere scartata e la dimensione massima di una UMD PDU. TM parameters: sono applicati alla modalità TM. Comprendono il valore del Timer di scarto e indicazioni per la segmentazione e per la consegna delle SDU errate. Discard Info: indica ai livelli superiori quali RLC PDU sono state scartate nella AM entità di pari livello. Questo parametro può essere usato solo quando è attiva la consegna in sequenza ed è esplicitamente richiesta l informazione sulle PDU scartate. Stop: indica che l entità RLC non trasmetterà o riceverà più RLC PDU. Continue: indica che l entità RLC continuerà a trasmettere o ricevere le RLC PDU. In tabella 3.6 si riportano queste primitive con un elenco completo dei rispettivi parametri. 50

30 Generic Name Parameter Req. Ind. Resp. Conf. RLC-AM-DATA Data, CNF, MUI Data, DiscardInfo Not Defined MUI RLC-UM-DATA Data, Use special LI Data Not Defined Not Defined RLC-TR-DATA Data Data Not Defined Not Defined CRLC-CONFIG E/R, Stop, Continue, Ciphering Elements (UM/AM only), TM_parameters (TM only), Not Defined Not Defined Not Defined UM_parameters (UM only), AM_parameters (AM only) CRLC-SUSPEND VT(US) (UM only), N Not Defined Not Defined (UM/AM only) VT(S) (AM only) CRLC-RESUME (UM/AM only) No Parameter Not Defined Not Defined Not Defined CRLC-STATUS Not Defined EVC Not Defined Not Defined Tabella 3.6 : Primitive tra RLC ei livelli superiori Funzioni di livello RLC Le funzioni di questo livello comprendono: Segmentazione e riassemblagio: questa funzione realizza la segmentazione e il riassemblaggio di PDU di livello superiore di dimensioni variabili, in/da RLC PDU. La dimensione delle RLC PDU è adattabile in base all insieme di formati di trasporto utilizzati. Concatenazione: se il contenuto di una RLC SDU non rientra in un numero intero di RLC PU, il primo segmento della successiva RLC SDU può essere concatenato con l ultimo segmento della precedente RLC SDU. Padding: quando la concatenazione non è attiva e i dati rimanenti da trasmettere non occupano un intera RLC PU di dimensione nota, allora la parte restante della RLC PU viene riempita con bit non significativi detti di padding. Trasferimento di dati utente: questa funzione serve per trasferire dati tra utenti di servizi RLC. Le modalità di trasferimento supportate sono Acknowledged, Unacknowledged e Transparent. Correzione d errore: fornisce la correzione degli errori mediante ritrasmissione (con protocolli a finestra Selective repeat, Go back N, Stop and Wait) nella sola modalità Acknowledged. Consegna in sequenza delle PDU di livello superiore: questa funzione preserva l ordine con cui le PDU di livel lo superiore vengono generate nella modalità Acknowledged e Unacknowledged. Se questa funzione non è attiva, si può avere consegna fuori sequenza. 51

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