UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'AQUILA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL'AQUILA"

Transcript

1 LOCALITÀ: COMUNE DI L AQUILA INDAGINI SUI MATERIALI INDIRIZZO: VIA SAN FRANCESCO DI PAOLA RIF. EX PALAZZO DEL GOVERNO GRUPPO DI LAVORO: M. EMILIANI, A. FILIPPONE, D. GALEOTA, M. M. GIAMMATTEO, D. RANALLI LUOGO E DATA: L Aquila, NUMERO PAGINE: Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 1

2 INDICE 1. INTRODUZIONE 3 2. PROVE SPERIMENTALI DI CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI 2.1 INDAGINI INDIRETTE: TERMOGRAFIA IR RISULTATI 6 3. PROVE SPERIMENTALI SULLE MURATURE 3.1 PLANIMETRIA INDAGINI SCHEDE CARATTERIZZAZIONE MURATURA PROVE PENETROMETRICHE SULLA MALTA RISULTATI INDAGINI INDIRETTE: ENDOSCOPIA RISULTATI MARTINETTI PIATTI DOPPI DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA RISULTATI: PROVA MPD RISULTATI: PROVA MPD IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE MURATURA BIBLIOGRAFIA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 2

3 1. INTRODUZIONE Il piano delle indagini fa parte della fase della diagnostica del progetto. Và predisposto nell ambito di un quadro generale volto a mostrare le motivazioni e gli obiettivi delle indagini stesse. Nel caso in cui vengano effettuate prove sulla struttura, attendibili ed in numero statisticamente significativo, i valori delle resistenze meccaniche dei materiali vengono desunti da queste e comparati con quelli previsti nelle NTC La struttura in oggetto è situato in via San Francesco di Paola, rif. ex Palazzo del Governo, nel comune di L Aquila. Lo scopo della presente campagna di indagine, definita in base alle indicazioni della committenza, è quello di caratterizzare i parametri di resistenza ed elasticità delle strutture portanti. FIGURA 1: INQUADRAMENTO TERRITORIALE Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 3

4 2. PROVE SPERIMENTALI DI CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI 2.1 TERMOGRAFIA IR Tecnica telemetrica in grado di determinare la temperatura radiante di una superficie con notevole risoluzione spaziale e precisione. Si tratta di un mezzo di diagnosi non distruttiva basato sull'analisi di immagini che evidenziano discontinuità termiche. La metodologia sfrutta la capacità di alcuni dispositivi (sensori bolometrici) di rivelare l'intensità della radiazione nella zona termica dello spettro elettromagnetico, ovvero quella dell'infrarosso. L'energia termica, o infrarossa, consiste in una luce la cui lunghezza d'onda risulta troppo grande per essere individuata dall'occhio umano; si tratta della porzione dello spettro elettromagnetico che viene percepita come calore. A differenza della luce visibile, nel mondo dei raggi infrarossi tutti gli elementi con una temperatura al di sopra dello zero assoluto (cioè a 0 K = -273,15 C) emettono calore. Più è alta la temperatura dell'oggetto, più quest'ultimo irradierà raggi infrarossi. Il principio quindi si basa sulla misura della distribuzione delle temperature superficiali dell'oggetto in esame. Un'anomalia di tale distribuzione di temperature è indicativa di un possibile difetto. La termocamera è uno strumento che rileva a distanza l'energia infrarossa (o termica) e la converte in un segnale elettronico, che viene in seguito elaborato al fine di produrre immagini video e realizzare calcoli della temperatura. Il calore rilevato da una termocamera può essere quantificato con estrema precisione permettendo all'utente di monitorare la performance termica e. allo stesso tempo, di identificare e valutare l'entità di problemi di natura termica. Tuttavia, la radiazione rilevata dalla telecamera non è unicamente dipendente dalla temperatura degli oggetti ma è anche determinata dall emissività, dalla radiazione originata dall'ambiente circostante che viene riflessa sull'oggetto e dall'assorbimento della radiazione derivante dall'oggetto nonché della radiazione riflessa da parte dell atmosfera Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 4

5 Nella maggior parte dei casi la termografia viene utilizzata per una prima mappatura delle zone caratterizzate da anomalie superficiali, sulle quali poi eventualmente effettuare indagini più approfondite in grado di esaminare il mezzo in profondità. CARATTERISTICHE TECNICHE Modello: FLIR 620 Intervallo di temperatura: Da 20 C a +120 C Accuratezza: ±1 C o ±1% di lettura Campo visivo (FOV): 24 x 18 Distanza minima di messa a fuoco: 0.3 m Sensibilità termica (NETD mk): <40 +30ºC (+86ºF) Risoluzione IR: 640 x 480 pixels Campo spettrale: da 7.5 a 13 μm NORMATIVA DI RIFERIMENTO Norma UNI Prove non distruttive - Termografia all'infrarosso - Termini e definizioni. Norma UNI EN Prestazione termica degli edifici - Rivelazione qualitative delle irregolarità termiche negli involucri edilizi - Metodo all'infrarosso. Sono stati effettuati rilievi termometrici sulle murature portanti perimetrali del fabbricato al fine di valutare eventuali disomogeneità del paramento murario oltre che la presenza di elementi di irrigidimento sui piani in elevazione Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 5

6 2.1 RISULTATI Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 6

7 CHIUSURA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 7

8 CHIUSURA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 8

9 CHIUSURA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 9

10 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 10

11 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 11

12 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 12

13 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 13

14 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 14

15 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 15

16 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 16

17 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 17

18 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 18

19 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 19

20 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 20

21 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 21

22 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 22

23 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 23

24 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 24

25 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 25

26 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 26

27 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 27

28 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 28

29 CHIUSURA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 29

30 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 30

31 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 31

32 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 32

33 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 33

34 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 34

35 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 35

36 ANGOLATA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 36

37 ANGOLATA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 37

38 ANGOLATA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 38

39 ANGOLATA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 39

40 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 40

41 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 41

42 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 42

43 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 43

44 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 44

45 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 45

46 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 46

47 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 47

48 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 48

49 67040 Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 49

50 BLOCCHI Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 50

51 BLOCCHI Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 51

52 Le indagini termometriche realizzate sui muri perimetrali dei cortili e delle facciate di valle della struttura in un intervallo temporale di qualche minuto, e quindi nelle medesime condizioni ambientali interne ed esterne, non evidenziano particolari disomogeneità di materiale nelle zone esaminate. In generale si riconosce una muratura perimetrale costituita da elementi lapidei di media (diagonale elemento cm) e piccola (diagonale elemento >15 cm) dimensione disposti su piani sub-orizzontali a tessitura irregolare. Le angolate sono costituite da alternanza non sempre regolare di elementi lapidei squadrati di grande dimensione (diagonale elemento >25 cm). Al di sopra delle aperture si riconosce un scambio termico marcato rispetto alla tipologia muraria principale, ad evidenziare un ponte termico dovuto alla presenza di architravi in mattoni pieni di laterizio e legno. Al di sotto delle finestre si riconosce un scambio termico marcato rispetto alla tipologia muraria principale, ad evidenziare un ponte termico dovuto alla diminuzione e consistenza (mattoni pieni di laterizio) della sezione muraria. Da rilevare la presenza di chiusure murarie, molte delle quali realizzate con materiali e tipologia costruttiva non difforme dall apparecchio originario Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 52

53 3 PROVE SPERIMENTALI SULLE MURATURE 3.1 PLANIMETRIA SAGGI E3 S3 E4 S4 E6 E1 MPD2 MPD1 E2 S5 E Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 53

54 3.2 SCHEDE CARATTERIZZAZIONE MURATURA PIANO: TERRA CAMPIONE: MPD1 FUNZIONE: MURO PERIMETRALE Elementi costitutivi: elementi lapidei grezzi e/o leggermente sbozzati di origine calcarea di medie (diagonale elemento: cm) e piccole (diagonale elemento: <15 cm) dimensioni, in discreto stato di conservazione Posa in opera: disposizione casuale a tessitura disordinata con zeppe in pietrisco e conci di laterizio Ricorsi: assenti Sezione: serie di paramenti debolmente ammorsati con nucleo interno di composizione simile NOTE: niente da rilevare Malta tipo: malta di calce aerea funzione: allettamento consistenza: friabile Intonaco: presente in mediocri condizioni Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 54

55 PIANO: TERRA CAMPIONE: MPD2 FUNZIONE: MURO DI SPINA Elementi costitutivi: elementi lapidei grezzi di origine calcarea prevalentemente di medie (diagonale elemento: cm) dimensioni, in discreto stato di conservazione Lavorazione: sbozzatura grossolana Posa in opera: disposizione casuale a tessitura disordinata con zeppe in pietrisco e conci di laterizio Ricorsi: assenti Sezione: serie di paramenti debolmente ammorsati con nucleo interno di composizione simile Malta tipo: malta di calce aerea funzione: allettamento consistenza: friabile Intonaco: presente in mediocri condizioni NOTE: da rilevare sul lato SX la presenza di una risarcitura muraria realizzata in mattoni pieni di laterizio Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 55

56 PIANO: TERRA CAMPIONE: S3 (LATO SX) FUNZIONE: MARTELLO Elementi costitutivi: elementi lapidei grezzi e/o leggermente sbozzati di origine calcarea di medie (diagonale elemento: cm) e piccole (diagonale elemento: <15 cm) dimensioni, in discreto stato di conservazione Posa in opera: disposizione su piani sub-orizzontali a tessitura disordinata con zeppe in pietrisco e conci di laterizio Ricorsi: assenti Sezione: serie di paramenti debolmente ammorsati con nucleo interno di composizione simile NOTE: niente da rilevare. Malta tipo: malta di calce aerea funzione: allettamento consistenza: friabile Intonaco: presente in mediocri condizioni Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 56

57 PIANO: TERRA CAMPIONE: S3 (LATO DX) FUNZIONE: MARTELLO Elementi costitutivi: elementi lapidei grezzi e/o leggermente sbozzati di origine calcarea di medie (diagonale elemento: cm) e piccole (diagonale elemento: <15 cm) dimensioni, in discreto stato di conservazione Posa in opera: disposizione casuale a tessitura disordinata con zeppe in pietrisco e conci di laterizio Ricorsi: assenti Sezione: serie di paramenti debolmente ammorsati con nucleo interno di composizione simile NOTE: niente da rilevare. Malta tipo: malta di calce aerea funzione: allettamento consistenza: friabile Intonaco: presente in mediocri condizioni Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 57

58 PIANO: TERRA CAMPIONE: S4 FUNZIONE: MURO DI SPINA Elementi costitutivi: elementi lapidei grezzi e/o leggermente sbozzati di origine calcarea di medie (diagonale elemento: cm) e piccole (diagonale elemento: <15 cm) dimensioni, in discreto stato di conservazione Posa in opera: disposizione casuale a tessitura disordinata con zeppe in pietrisco e conci di laterizio Ricorsi: assenti Sezione: serie di paramenti debolmente ammorsati con nucleo interno di composizione simile NOTE: niente da rilevare Malta tipo: malta di calce aerea funzione: allettamento consistenza: friabile Intonaco: presente in mediocri condizioni Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 58

59 PIANO: TERRA CAMPIONE: S5 FUNZIONE: MURO PERIMETRALE Elementi costitutivi: elementi lapidei grezzi e/o leggermente sbozzati di origine calcarea di medie (diagonale elemento: cm) e piccole (diagonale elemento: <15 cm) dimensioni, in discreto stato di conservazione Posa in opera: disposizione casuale a tessitura disordinata con zeppe in pietrisco e conci di laterizio Ricorsi: assenti Sezione: serie di paramenti debolmente ammorsati con nucleo interno di composizione simile NOTE: niente da rilevare Malta tipo: malta di calce aerea funzione: allettamento consistenza: friabile Intonaco: presente in mediocri condizioni Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 59

60 3.3 PROVE PENETROMETRICHE SULLA MALTA Tecnica di valutazione delle proprietà meccaniche della malta mediante infissione e misurazione dell avanzamento di una sonda metallica normalizzata. La strumentazione consiste in una pistola calibrata che spara apposite sonde metalliche con carica predeterminata. È un metodo di indentazione e il parametro che viene misurato è la profondità della cavità lasciata dalla sonda sulla superficie in prova. Il danno arrecato è di profondità e dimensioni molto limitate (pochi millimetri). La misura ottenuta è il valore medio di 4 colpi. Le letture effettuate vengono successivamente correlate con la resistenza a compressione del materiale mediante apposite tabelle RISULTATI Sono stati realizzati saggi sulla muratura perimetrale nelle posizioni riportate nelle planimetrie precedentemente allegate. ATTREZZATURA Apparecchiatura di prova per Sonde [ASTM C BS 1881:207 ASTM C670] Modello WP 2000 Serial Number PIANO TERRA ID MPD1 MICROMETER READING 0,569 0,586 0,591 0,574 0,578 MEDIA 0,580 PENETRATION 10,68 [mm] STRENGTH 1,1 [MPa] PIANO TERRA ID MPD2 MICROMETER READING 0,594 0,571 0,576 0,589 MEDIA 0,582 PENETRATION 10,61 [mm] STRENGTH 1,3 [MPa] PIANO TERRA ID S3 MICROMETER READING 0,574 0,581 0,586 0,569 0,582 MEDIA 0,578 PENETRATION 10,72 [mm] STRENGTH 0,9 [MPa] PIANO TERRA ID S4 MICROMETER READING 0,569 0,571 0,576 0,579 0,575 MEDIA 0,574 PENETRATION 10,82 [mm] STRENGTH 0,6 [MPa] PIANO TERRA ID S5 MICROMETER READING 0,574 0,581 0,571 0,594 0,568 MEDIA 0,578 PENETRATION 10,73 [mm] STRENGTH 0,9 [MPa] Le indagini effettuate con prova penetrometrica sulle malte hanno registrato valori che variano tra 0,6 MPa e 1,3 MPa, identificando una tipologia di malta equiparabile meccanicamente ad una malta di classe M4 (classificazione D.M.LL.PP. 20/11/1987) o del tipo M2,5 (classificazione NTC2008) Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 60

61 3.4 INDAGINI INDIRETTE: ENDOSCOPIA Tecnica di ispezione di un foro eseguito sulla muratura mediante una sonda che consente di acquisire dati fondamentali sulla effettiva geometria e sullo stato di conservazione di luoghi non ispezionabili direttamente. Lo scopo che si ci prefigge è: definire la tipologia della muratura (continua o a sacco); individuare ed osservare eventuali cavità interne; individuare ed osservare l eventuale adiacenza di blocchi murari. Si ottengono così immagini delle condizioni dei materiali che costituiscono le pareti dell intercapedine e delle localizzazioni. STRUMENTAZIONE Videoendoscopio RITEC RI1320SLC Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 61

62 3.4.1 RISULTATI ID: E1 Piano: TERRA Funzione: MURO DI SPINA Profondità del foro: passante Spessore muratura: 74 cm Contenuto Presenza di materiale lapideo in alternanza di medie e piccole dimensioni dall interno verso l esterno. Il nucleo appare realizzato da materiale incoerente di pezzatura varia che determina un indice di vuoti elevato. Tipologia muraria Sezione trasversale: paramenti accostati o debolmente ammorsati. Elementi Costitutivi: pietre calcaree grezze e/0 leggermente sbozzate di pezzatura varia, da medie (15 cm 25 cm) a piccole (< 15) dimensioni, in discreto stato di conservazione, con zeppe di conci di laterizio. Malta: calce aerea con scarsa consistenza (friabile) con funzione di allettamento Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 62

63 ID: E2 Piano: TERRA Funzione: MURO DI SPINA Profondità del foro: passante Spessore muratura: 130 cm Contenuto Presenza di materiale lapideo in alternanza di medie e piccole dimensioni dall interno verso l esterno. Da rilevare la presenza di conci di laterizio. Il nucleo appare realizzato da materiale incoerente di pezzatura varia che determina un indice di vuoti elevato. Tipologia muraria Sezione trasversale: paramenti accostati o debolmente ammorsati. Elementi Costitutivi: pietre calcaree grezze e/0 leggermente sbozzate di pezzatura varia, da medie (15 cm 25 cm) a piccole (< 15) dimensioni, in discreto stato di conservazione, con zeppe di conci di laterizio. Malta: calce aerea con scarsa consistenza (friabile) con funzione di allettamento Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 63

64 ID: E3 Piano: TERRA Funzione: MURO PERIMETRALE Profondità del foro: passante Spessore muratura: 142 cm Contenuto Presenza di materiale lapideo in alternanza di medie e piccole dimensioni dall interno verso l esterno. Il nucleo appare realizzato da materiale incoerente di pezzatura varia che determina un indice di vuoti elevato. Tipologia muraria Sezione trasversale: paramenti accostati o debolmente ammorsati. Elementi Costitutivi: pietre calcaree grezze e/0 leggermente sbozzate di pezzatura varia, da medie (15 cm 25 cm) a piccole (< 15) dimensioni, in discreto stato di conservazione, con zeppe di conci di laterizio. Malta: calce aerea con scarsa consistenza (friabile) con funzione di allettamento Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 64

65 ID: E4 Piano: TERRA Funzione: MURO DI SPINA Profondità del foro: passante Spessore muratura: 80 cm Contenuto Presenza di materiale lapideo in alternanza di medie e piccole dimensioni dall interno verso l esterno. Da rilevare la presenza di conci di laterizio. Il nucleo appare realizzato da materiale incoerente di pezzatura varia che determina un indice di vuoti elevato. Tipologia muraria Sezione trasversale: paramenti accostati o debolmente ammorsati. Elementi Costitutivi: pietre calcaree grezze e/0 leggermente sbozzate di pezzatura varia, da medie (15 cm 25 cm) a piccole (< 15) dimensioni, in discreto stato di conservazione, con zeppe di conci di laterizio. Malta: calce aerea con scarsa consistenza (friabile) con funzione di allettamento Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 65

66 ID: E5 Piano: TERRA Funzione: MURO DI SPINA Profondità del foro: passante Spessore muratura: 89 cm Contenuto Presenza di materiale lapideo in alternanza di medie e piccole dimensioni dall interno verso l esterno. Da rilevare la presenza di mattoni e conci di laterizio. Il nucleo appare realizzato da materiale incoerente di pezzatura varia che determina un indice di vuoti elevato. Tipologia muraria Sezione trasversale: paramenti accostati o debolmente ammorsati. Elementi Costitutivi: pietre calcaree grezze e/0 leggermente sbozzate di pezzatura varia, da medie (15 cm 25 cm) a piccole (< 15) dimensioni, in discreto stato di conservazione, con zeppe di conci di laterizio. Malta: calce aerea con scarsa consistenza (friabile) con funzione di allettamento Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 66

67 ID: E6 Piano: TERRA Funzione: MURO DI SPINA Profondità del foro: passante Spessore muratura: 85 cm Contenuto Presenza di materiale lapideo in alternanza di medie e piccole dimensioni dall interno verso l esterno. Da rilevare la presenza di conci di laterizio. Il nucleo appare realizzato da materiale incoerente di pezzatura varia che determina un indice di vuoti elevato. Tipologia muraria Sezione trasversale: paramenti accostati o debolmente ammorsati. Elementi Costitutivi: pietre calcaree grezze e/0 leggermente sbozzate di pezzatura varia, da medie (15 cm 25 cm) a piccole (< 15) dimensioni, in discreto stato di conservazione, con zeppe di conci di laterizio. Malta: calce aerea con scarsa consistenza (friabile) con funzione di allettamento Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 67

68 3.5 MARTINETTI PIATTI DOPPI Per la determinazione delle caratteristiche di deformabilità vengono utilizzati due martinetti piatti paralleli, posti in modo da delimitare tra di essi un campione significativo di muratura, sul quale viene eseguita una prova di compressione monoassiale in direzione normale al piano di posa, senza l asportazione del campione. Sulla superficie esterna del paramento murario vengono applicati quattro stazioni di misura, che forniscono valori relativi a tre riferimenti verticali e uno orizzontale, opportunamente disposti all interno dell area interessata dalla sollecitazione fornita dai martinetti. La pressione viene acquisita, alla stessa frequenza, con un canale apposito applicato ad trasduttore di pressione collegato al circuito del martinetto. I dati vengono acquisiti in tempo reale e visionati sotto forma di grafico tensione-deformazione, dal quale è possibile osservare l andamento del ciclo di carico-scarico e stimare quando si sono raggiunte le fasi di fessurazione e quindi di rottura del materiale. Il valore del modulo di deformabilità è calcolato impiegando la seguente formula: Δσ = incremento tensionale; Δε = incremento di deformazione; E = Δσ / Δε Naturalmente gli incrementi di tensione e deformazione scelti per definire il modulo elastico dell elemento fanno riferimento ad una fase completamente elastica, individuata all interno dei cicli di sollecitazione imposti. Il valore di E viene calcolato considerando la media dei valori relativi alle tre basi di misura. La tecnica di prova del martinetto piatto può praticamente definirsi non distruttiva in quanto, al termine di essa, i martinetti piatti inseriti dentro le murature possono essere rimossi con estrema facilità e gli strati di malta possono essere facilmente reintegrati. Riferimenti tecnici: 1. ASTM C 1196: Standard test method for in situ compressive stress within solid unit masonry estimated using flatjack measurements ; 2. ASTM C 1197: Standard test method for in situ measurement of deformability properties using flatjack method Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 68

69 3.5.1 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA MPD1: CAMPO DI PROVA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 69

70 MPD2: CAMPO DI PROVA Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 70

71 3.5.2 RISULTATI: PROVA MPD1 Rilievo delle lesioni al termine della prova sui giunti di malta Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 71

72 Rilievo delle lesioni al termine della prova sui giunti di malta Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 72

73 CARATTERISTICHE MARTINETTO DISPOSIZIONE DEI PUNTI DI MISURA Eff. Martinetto 1 bar P 10 bar 0,860 d = 430 mm Eff. Martinetto 10 bar P 50 bar 0, POS 1 1 = 255,5 mm Area Martinetto A m [mm 2 ] Area Taglio A t [mm 2 ] 778,56 4 4' d POS 2 2 = 255,5 mm 830,56 1' 2' 3' POS 3 3 = 255,5 mm Rapporto A m /A t 0,937 POS 4 4 = 255,5 mm LETTURE RILEVATE AL COMPARATORE DEL DEFORMOMETRO PRESSIONE POS. 1-1' POS. 2-2' POS.3-3' POS. 4-4' VERTICALE VERTICALE VERTICALE ORIZZONTALE [bar] [mm] [mm] [mm] [mm] 0,0 5,571 5,497 5,530 5,568 1,0 5,560 5,470 5,516 5,567 2,0 5,548 5,453 5,506 5,570 3,0 5,541 5,438 5,498 5,574 4,0 5,537 5,425 5,490 5,578 5,0 5,532 5,418 5,484 5,582 4,0 5,533 5,423 5,488 5,579 3,0 5,534 5,427 5,492 5,574 2,0 5,540 5,435 5,496 5,572 1,0 5,546 5,448 5,503 5,566 0,0 5,562 5,489 5,523 5,561 2,0 5,540 5,437 5,497 5,568 4,4 5,530 5,417 5,482 5,575 6,2 5,521 5,406 5,474 5,579 8,0 5,515 5,392 5,467 5,587 10,0 5,508 5,370 5,456 5,600 12,0 5,498 5,340 5,443 5,621 14,0 5,486 5,293 5,416 5,647 16,0 5,466 5,220 5,368 5,687 18,0 5,444 5,148 5,311 5,726 20,0 5,419 5,055 5,210 5,774 22,0 5,387 4,961 5,095 5,824 24,0 5,343 4,833 4,948 5,900 26,0 5,295 4,709 4,800 5,968 28,0 5,241 4,573 4,642 6,057 30,0 5,152 4,391 4,449 6,171 27,8 5,140 4,366 4,435 6,173 26,0 5,139 4,367 4,438 6,172 24,0 5,143 4,372 4,440 6,170 22,0 5,146 4,378 4,445 6,164 20,0 5,152 4,385 4,450 6,160 18,0 5,161 4,392 4,456 6,156 16,0 5,160 4,400 4,461 6,150 14,0 5,168 4,408 4,470 6,143 12,0 5,172 4,417 4,478 6,135 10,0 5,180 4,425 4,484 6,123 8,0 5,188 4,439 4,498 6,113 6,0 5,196 4,455 4,514 6, Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 73

74 PRESSIONE POS. 1-1' POS. 2-2' POS.3-3' POS. 4-4' VERTICALE VERTICALE VERTICALE ORIZZONTALE [bar] [mm] [mm] [mm] [mm] 4,0 5,210 4,482 4,535 6,077 2,0 5,234 4,532 4,579 6,035 0,0 5,292 4,678 4,724 5,935 ELABORAZIONI CARICO POS. 1-1' verticale [bar] [mm]/l 0 [mm] x 1000 DEFORMAZIONI ε POS. 2-2' POS.3-3' POS. 4-4' verticale verticale orizzontale [mm]/l 0 [mm] x 1000 [mm]/l 0 [mm] x 1000 [mm]/l 0 [mm] x 1000 MEDIA verticale [mm]/l 0 [mm] x 1000 TENSIONE [N/mm 2 ] MEDIA VERTICALE [mm]/l 0 [mm] 0,0 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0, , ,0-0,043-0,106-0,055-0,004-0,068 0, , ,0-0,090-0,172-0,094 0,008-0,119 0, , ,0-0,118-0,231-0,125 0,024-0,158 0, , ,0-0,133-0,282-0,157 0,039-0,191 0, , ,0-0,153-0,310-0,180 0,055-0,214 0, , ,0-0,149-0,290-0,165 0,043-0,201 0, , ,0-0,145-0,274-0,149 0,024-0,189 0, , ,0-0,122-0,243-0,133 0,016-0,166 0, , ,0-0,098-0,192-0,106-0,008-0,132 0, , ,0-0,035-0,031-0,027-0,027-0,031 0, , ,0-0,122-0,235-0,129 0,000-0,162 0, , ,4-0,161-0,314-0,188 0,027-0,221 0, , ,2-0,196-0,357-0,220 0,043-0,257 0, , ,0-0,220-0,412-0,247 0,076-0,293 0, , ,0-0,247-0,498-0,290 0,125-0,345 0, , ,0-0,286-0,615-0,341 0,208-0,414 1, , ,0-0,333-0,800-0,447 0,310-0,527 1, , ,0-0,412-1,086-0,635 0,467-0,711 1, , ,0-0,498-1,368-0,859 0,619-0,908 1, , ,0-0,596-1,733-1,254 0,808-1,194 1, , ,0-0,721-2,101-1,705 1,004-1,509 1, , ,0-0,894-2,603-2,282 1,302-1,926 2, , ,0-1,082-3,089-2,862 1,568-2,344 2, , ,0-1,294-3,622-3,481 1,917-2,799 2, , ,0-1,643-4,336-4,238 2,364-3,405 2, , ,8-1,690-4,434-4,293 2,372-3,472 2, , ,0-1,694-4,430-4,281 2,368-3,468 2, , ,0-1,678-4,410-4,273 2,360-3,454 2, , ,0-1,666-4,387-4,254 2,336-3,435 1, , Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 74

75 CARICO POS. 1-1' verticale [bar] [mm]/l 0 [mm] x 1000 DEFORMAZIONI ε POS. 2-2' POS.3-3' POS. 4-4' verticale verticale orizzontale [mm]/l 0 [mm] x 1000 [mm]/l 0 [mm] x 1000 [mm]/l 0 [mm] x 1000 MEDIA verticale [mm]/l 0 [mm] x 1000 TENSIONE [N/mm 2 ] MEDIA VERTICALE [mm]/l 0 [mm] 20,0-1,643-4,359-4,234 2,321-3,412 1, , ,0-1,607-4,332-4,210 2,305-3,383 1, , ,0-1,611-4,301-4,191 2,282-3,368 1, , ,0-1,580-4,269-4,155 2,254-3,335 1, , ,0-1,564-4,234-4,124 2,223-3,307 1, , ,0-1,533-4,203-4,101 2,176-3,279 0, , ,0-1,501-4,148-4,046 2,137-3,232 0, , ,0-1,470-4,085-3,983 2,078-3,179 0, , ,0-1,415-3,979-3,901 1,995-3,098 0, , ,0-1,321-3,783-3,728 1,831-2,944 0, , ,0-1,094-3,211-3,160 1,439-2,488 0, , RISULTATI R (rottura) 2,50 [N/mm 2 ] E (modulo elastico secante) 1277 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 0,17 [MPa] 1937 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 0,37 [MPa] 2288 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 0,52 [MPa] 2554 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 0,67 [MPa] 2660 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 0,83 [MPa] 2615 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,00 [MPa] 2358 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,17 [MPa] 1964 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,33 [MPa] 1713 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,50 [MPa] 1435 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,67 [MPa] 1242 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,84 [MPa] 1057 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 2,00 [MPa] 938 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 2,17 [MPa] 844 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 2,34 [MPa] 742 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 2,50 [MPa] Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 75

76 POS 1-1' SPOSTAMENTO VERTICALE 3,0 2,5 TENSIONE [N/mm 2 ] 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0-1,8-1,6-1,4-1,2-1,0-0,8-0,6-0,4-0,2 0,0 SPOST. [ ] POS 2-2' SPOSTAMENTO VERTICALE 3,0 2,5 TENSIONE [N/mm 2 ] 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0-5,0-4,5-4,0-3,5-3,0-2,5-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 SPOST. [ ] POS 3-3' SPOSTAMENTO VERTICALE 3,0 2,5 TENSIONE [N/mm 2 ] 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0-5,0-4,5-4,0-3,5-3,0-2,5-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 SPOST. [ ] Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 76

77 MEDIA SPOSTAMENTI VERTICALI 3,0 2,5 TENSIONE [N/mm 2 ] 2,0 1,5 1,0 0,5-4,0-3,5-3,0-2,5-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 SPOST. [ ] 0,0 3,0 POS 4-4' SPOSTAMENTO ORIZZONTALE 2,5 TENSIONE [N/mm 2 ] 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 SPOST. [ ] Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 77

78 3.3.3 RISULTATI: PROVA MPD2 Rilievo delle lesioni al termine della prova sui giunti di malta Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 78

79 Rilievo delle lesioni al termine della prova sui giunti di malta Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 79

80 CARATTERISTICHE MARTINETTO DISPOSIZIONE DEI PUNTI DI MISURA Eff. Martinetto 1 bar P 10 bar 0,860 d = 480 mm Eff. Martinetto 10 bar P 50 bar 0, POS 1 1 = 255,4 mm Area Martinetto A m [mm 2 ] Area Taglio A t [mm 2 ] ' d POS 2 2 = 255,4 mm 844 1' 2' 3' POS 3 3 = 255,4 mm Rapporto A m /A t 0,923 POS 4 4 = 255,4 mm LETTURE RILEVATE AL COMPARATORE DEL DEFORMOMETRO PRESSIONE POS. 1-1' POS. 2-2' POS.3-3' POS. 4-4' VERTICALE VERTICALE VERTICALE ORIZZONTALE [bar] [mm] [mm] [mm] [mm] 0,0 5,410 5,627 5,514 5,568 1,0 5,389 5,601 5,498 5,568 2,0 5,376 5,589 5,486 5,573 3,0 5,357 5,573 5,472 5,575 4,0 5,340 5,561 5,464 5,578 5,0 5,329 5,550 5,454 5,581 4,0 5,332 5,553 5,456 5,578 3,0 5,339 5,561 5,463 5,573 2,0 5,350 5,572 5,472 5,570 1,0 5,361 5,581 5,477 5,568 0,0 5,400 5,614 5,507 5,560 2,0 5,367 5,584 5,480 5,564 4,0 5,342 5,559 5,463 5,570 6,0 5,323 5,542 5,447 5,575 8,0 5,299 5,525 5,435 5,588 10,0 5,274 5,505 5,420 5,600 12,0 5,246 5,486 5,404 5,614 14,0 5,208 5,462 5,386 5,634 16,0 5,162 5,436 5,362 5,665 18,0 5,110 5,404 5,335 5,702 20,0 5,015 5,345 5,287 5,770 22,0 4,912 5,293 5,241 5,848 24,0 4,795 5,230 5,187 5,940 26,0 4,666 5,160 5,130 6,035 28,0 4,500 5,069 5,050 6,132 30,4 4,170 4,880 4,889 6,239 28,0 4,103 4,844 4,862 6,255 26,0 4,105 4,851 4,865 6,259 24,0 4,115 4,858 4,871 6,253 22,0 4,121 4,865 4,876 6,247 20,0 4,131 4,874 4,883 6,243 18,0 4,150 4,886 4,891 6,232 16,0 4,156 4,895 4,898 6,226 14,0 4,164 4,906 4,906 6,214 12,0 4,188 4,922 4,916 6,206 10,0 4,212 4,936 4,928 6,194 8,0 4,237 4,957 4,940 6,184 6,0 4,271 4,984 4,963 6, Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 80

81 PRESSIONE POS. 1-1' POS. 2-2' POS.3-3' POS. 4-4' VERTICALE VERTICALE VERTICALE ORIZZONTALE [bar] [mm] [mm] [mm] [mm] 4,0 4,324 5,019 4,991 6,148 2,0 4,405 5,073 5,036 6,106 0,0 4,583 5,201 5,147 6,016 ELABORAZIONI CARICO POS. 1-1' verticale [bar] [mm]/l 0 [mm] x 1000 DEFORMAZIONI ε POS. 2-2' POS.3-3' POS. 4-4' verticale verticale orizzontale [mm]/l 0 [mm] x 1000 [mm]/l 0 [mm] x 1000 [mm]/l 0 [mm] x 1000 MEDIA verticale [mm]/l 0 [mm] x 1000 TENSIONE [N/mm 2 ] MEDIA VERTICALE [mm]/l 0 [mm] 0,0 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0, , ,0-0,082-0,102-0,063 0,000-0,082 0, , ,0-0,133-0,149-0,110 0,020-0,131 0, , ,0-0,207-0,211-0,164 0,027-0,194 0, , ,0-0,274-0,258-0,196 0,039-0,243 0, , ,0-0,317-0,301-0,235 0,051-0,284 0, , ,0-0,305-0,290-0,227 0,039-0,274 0, , ,0-0,278-0,258-0,200 0,020-0,245 0, , ,0-0,235-0,215-0,164 0,008-0,205 0, , ,0-0,192-0,180-0,145 0,000-0,172 0, , ,0-0,039-0,051-0,027-0,031-0,039 0, , ,0-0,168-0,168-0,133-0,016-0,157 0, , ,4-0,266-0,266-0,200 0,008-0,244 0, , ,2-0,341-0,333-0,262 0,027-0,312 0, , ,0-0,435-0,399-0,309 0,078-0,381 0, , ,0-0,532-0,478-0,368 0,125-0,459 0, , ,0-0,642-0,552-0,431 0,180-0,542 1, , ,0-0,791-0,646-0,501 0,258-0,646 1, , ,0-0,971-0,748-0,595 0,380-0,771 1, , ,0-1,175-0,873-0,701 0,525-0,916 1, , ,0-1,546-1,104-0,889 0,791-1,180 1, , ,0-1,950-1,308-1,069 1,096-1,442 1, , ,0-2,408-1,554-1,280 1,456-1,747 2, , ,0-2,913-1,828-1,503 1,828-2,082 2, , ,0-3,563-2,185-1,817 2,208-2,521 2, , ,4-4,855-2,925-2,447 2,627-3,409 2, , ,8-5,117-3,066-2,553 2,690-3,578 2, , ,0-5,109-3,038-2,541 2,705-3,563 2, , ,0-5,070-3,011-2,517 2,682-3,533 2, , ,0-5,047-2,983-2,498 2,658-3,509 1, , Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 81

82 CARICO POS. 1-1' verticale [bar] [mm]/l 0 [mm] x 1000 DEFORMAZIONI ε POS. 2-2' POS.3-3' POS. 4-4' verticale verticale orizzontale [mm]/l 0 [mm] x 1000 [mm]/l 0 [mm] x 1000 [mm]/l 0 [mm] x 1000 MEDIA verticale [mm]/l 0 [mm] x 1000 TENSIONE [N/mm 2 ] MEDIA VERTICALE [mm]/l 0 [mm] 20,0-5,007-2,948-2,470 2,643-3,475 1, , ,0-4,933-2,901-2,439 2,600-3,424 1, , ,0-4,910-2,866-2,412 2,576-3,396 1, , ,0-4,878-2,823-2,380 2,529-3,360 1, , ,0-4,784-2,760-2,341 2,498-3,295 1, , ,0-4,690-2,705-2,294 2,451-3,230 0, , ,0-4,592-2,623-2,247 2,412-3,154 0, , ,0-4,459-2,517-2,157 2,353-3,045 0, , ,0-4,252-2,380-2,048 2,271-2,893 0, , ,0-3,935-2,169-1,871 2,106-2,658 0, , ,0-3,238-1,668-1,437 1,754-2,114 0, , RISULTATI R (rottura) 2,54 [N/mm 2 ] E (modulo elastico secante) 1421 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 0,17 [MPa] 1629 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 0,37 [MPa] 1835 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 0,52 [MPa] 1952 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 0,67 [MPa] 1985 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 0,83 [MPa] 1993 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,00 [MPa] 1925 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,17 [MPa] 1823 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,33 [MPa] 1712 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,50 [MPa] 1463 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,67 [MPa] 1308 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 1,84 [MPa] 1172 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 2,00 [MPa] 1062 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 2,17 [MPa] 941 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 2,34 [MPa] 753 [N/mm 2 ] tra 0,00 e 2,50 [MPa] Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 82

83 POS 1-1' SPOSTAMENTO VERTICALE 3,0 2,5 TENSIONE [N/mm 2 ] 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0-6,0-5,0-4,0-3,0-2,0-1,0 0,0 SPOST. [ ] POS 2-2' SPOSTAMENTO VERTICALE 3,0 2,5 TENSIONE [N/mm 2 ] 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0-3,5-3,0-2,5-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 SPOST. [ ] POS 3-3' SPOSTAMENTO VERTICALE 3,0 2,5 TENSIONE [N/mm 2 ] 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0-3,0 C.F. e P.IVA -2, ,0 Tel. (0862) - Segr.Amm. -1, ,0 - Segr ,5 Lab , Monteluco SPOST. di Roio [ ] L'AQUILA (Italy) 83 +

84 MEDIA SPOSTAMENTI VERTICALI 3,0 2,5 TENSIONE [N/mm 2 ] 2,0 1,5 1,0 0,5-4,0-3,5-3,0-2,5-2,0-1,5-1,0-0,5 0,0 SPOST. [ ] 0,0 3,0 POS 4-4' SPOSTAMENTO ORIZZONTALE 2,5 TENSIONE [N/mm 2 ] 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 SPOST. [ ] Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 84

85 4. IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE MURATURA In considerazione dei saggi e delle ispezioni realizzati in zone esterne ed interne al fabbricato, nei quali sono state realizzate le ispezioni visive, le misure strumentali per la consistenza della sezione muraria e per la qualità della malta, è possibile dare una valutazione del campo di resistenze meccaniche e dei moduli elastici in riferimento alla Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n.617 del 02/02/2009 Istruzioni per l'applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008 (GU n. 47 del Suppl. Ordinario n.27). In particolare in tabella C8A.2.1 dell appendice C8A della Circolare si definiscono i valori di riferimento dei parametri meccanici (minimi e massimi) e peso specifico medio per diverse tipologie di muratura, riferiti alle seguenti condizioni: malta di caratteristiche scarse, assenza di ricorsi (listature), paramenti semplicemente accostati o mal collegati, muratura non consolidata, tessitura (nel caso di elementi regolari) a regola d arte. In tabella C8A.2.2 dell appendice C8A della Circolare si definiscono invece i coefficienti migliorativi nel caso in cui la muratura presenti caratteristiche migliori rispetto alle condizioni descritte in precedenza. Tabella C8A.2.1 -Valori di riferimento dei parametri meccanici (minimi e assimi) e peso specifico medio per diverse tipologie di muratura, riferiti alle seguenti condizioni: malta di caratteristiche scarse, assenza di ricorsi (listature), paramenti semplicemente accostati o mal collegati, muratura non consolidata, tessitura (nel caso di elementi regolari) a regola d arte. Tipologia di muratura f m τ 0 E G (N/cm 2 ) (N/cm 2 ) (N/mm 2 ) (N/mm 2 ) Min-Max Min-Max Min-Max Min-Max Muratura in pietrame disordinata (ciottoli, 100 2, pietre erratiche e irregolari) 180 3, Muratura a conci sbozzati, con paramento di 200 3, limitato spessore e nucleo interno 300 5, Muratura in pietre a spacco con buona 260 5, tessitura 380 7, Muratura a conci di pietra tenera (tufo, 140 2, calcarenite, ecc.) 240 4, Muratura a blocchi lapidei squadrati 600 9, , Muratura in mattoni pieni e malta di calce 240 6, , w (kn/m 3 ) Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 85

86 Tipologia di muratura f m τ 0 (N/cm 2 ) (N/cm 2 E (N/mm 2 G ) ) (N/mm 2 ) Min-Max Min-Max Min-Max Min-Max Muratura in mattoni semipieni con malta cementizia (es.: doppio UNI foratura 40%) Muratura in blocchi laterizi semipieni (perc , foratura < 45%) , Muratura in blocchi laterizi semipieni, con , giunti verticali a secco (perc. foratura < 45%) , Muratura in blocchi di calcestruzzo o argilla 150 9, espansa (perc. foratura tra 45% e 65%) , Muratura in blocchi di calcestruzzo , semipieni (foratura < 45%) , w (kn/m 3 ) f m = resistenza media a compressione della muratura τ 0 = resistenza media a taglio della muratura E = valore medio del modulo di elasticità normale G = valore medio del modulo di elasticità tangenziale w = peso specifico medio della muratura Tabella C8A Coefficienti correttivi dei parametri meccanici (indicati in Tabella C8A.2.1) da applicarsi in presenza di: malta di caratteristiche buone o ottime; giunti sottili; ricorsi o listature; sistematiche connessioni trasversali; nucleo interno particolarmente scadente e/o ampio; consolidamento con iniezioni di malta; consolidamento con intonaco armato. Tipologia di muratura Muratura in pietrame disordinata (ciottoli, pietre erratiche e irregolari) Muratura a conci sbozzati, con paramento di limitato spessore e nucleo interno Muratura in pietre a spacco con buona tessitura Muratura a conci di pietra tenera (tufo, calcarenite, ecc.) Muratura a blocchi lapidei squadrati Muratura in mattoni pieni e malta di calce Malta buona Giunti sottili (<10 m) Ricorsi o listature Connessione trasversale Nucleo scadente e/o ampio Iniezione di miscele leganti Intonaco armato* 1,5-1,3 1,5 0,9 2 2,5 1,4 1,2 1,2 1,5 0,8 1,7 2 1,3-1,1 1,3 0,8 1,5 1,5 1,5 1,5-1,5 0,9 1,7 2 1,2 1,2-1,2 0,7 1,2 1,2 1,5 1,5-1,3 0,7 1,5 1,5 * Valori da ridurre convenientemente nel caso di pareti di notevole spessore (p.es. > 70 cm) Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 86

87 Nel caso specifico sono presenti le tipologie di muratura di seguito riportate per le parti di struttura esaminata. TIPOLOGIA MURARIA N 2 f m [N/cm 2 ] τ 0 [N/cm 2 ] E [N/mm 2 ] G [N/mm 2 ] w [kn/m 3 ] Muratura a conci sbozzati, con paramento di Min 200 3, limitato spessore e nucleo interno Max 300 5, Malta buona Ricorsi o listature Iniezioni di malta Intonaco armato Nucleo scadente e/o ampio Connessione trasversale Combinazione dei coefficienti correttivi VALORI DI RIFERIMENTO DEI PARAMETRI Min 200 3, MECCANICI CORRETTI Max 300 5, BIBLIOGRAFIA 1. D.M. 14/01/2008, N.T.C Norme tecniche per le costruzioni. 2. Circolare 2 febbraio 2009, n 617 Istruzioni per l applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008 (GU n 47 del Suppl. Ordinario n 27) 3. Progetto di ricerca 1 Valutazione e riduzione della vulnerabilità di edifici in muratura - SubTask 3b.3: Misura in situ delle proprietà elastiche mediante l uso di martinetto piatto doppio (Luigia Binda, Antonella Saisi, Giuliana Cardani) - Il Responsabile Tecnico (P.I. M. Emiliani) L'Ingegnere Responsabile (Prof. Ing. M.M. Giammatteo) Il Direttore del Dipartimento (Prof. Ing. D. Galeota) Monteluco di Roio L'AQUILA (Italy) 87

Report termografia Grand Hotel S. Pellegrino Terme (BG)

Report termografia Grand Hotel S. Pellegrino Terme (BG) Report termografia Grand Hotel S. Pellegrino Terme (BG) Metodo di indagine termografica La termografia all'infrarosso è una particolare tecnica telemetrica in grado di determinare, con notevole risoluzione

Dettagli

11. Criteri di analisi e di verifica

11. Criteri di analisi e di verifica 11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,

Dettagli

Università degli Studi di Firenze

Università degli Studi di Firenze Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pistoia ortolani@dicea.unifi.it PISTOIA 28/09/2012 ASPETTI GENERALI Malta: acqua

Dettagli

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA 110104-R-3926

RAPPORTO DI PROVA 110104-R-3926 CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280

Dettagli

PREMAC Srl Laboratorio Prove Zona Ind Fondaco F. 88040 Feroleto Antico CZ Tel 0968 453848 Fax 0968 455015 E-mail Info@premac.it WWW.premac.

PREMAC Srl Laboratorio Prove Zona Ind Fondaco F. 88040 Feroleto Antico CZ Tel 0968 453848 Fax 0968 455015 E-mail Info@premac.it WWW.premac. DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE MECCANICHE DEI MATERIALI IN BASE AL LIVELLO DI CONOSCENZA DELLE STRUTTURE IN CA INDAGINI DISTRUTTIVE E NON DISTRUTTIVE LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI D.M.

Dettagli

INDAGINE TERMOGRAFICA

INDAGINE TERMOGRAFICA Pag. 1 di 6 INDAGINE TERMOGRAFICA 1. Scopo La visione Termografica di un oggetto è la riproduzione istantanea tramite grafica computerizzata (a colori o in bianco e nero) della mappa delle temperature

Dettagli

MISURAZIONI DI ISOLAMENTO TERMICO INVERNALE SU MURATURA PRIMA E DOPO INTERVENTO DI ISOLAMENTO TERMICO CON SISTEMA GREENFIBER

MISURAZIONI DI ISOLAMENTO TERMICO INVERNALE SU MURATURA PRIMA E DOPO INTERVENTO DI ISOLAMENTO TERMICO CON SISTEMA GREENFIBER MISURAZIONI DI ISOLAMENTO TERMICO INVERNALE SU MURATURA PRIMA E DOPO INTERVENTO DI ISOLAMENTO TERMICO CON SISTEMA GREENFIBER Data: 08/02/2011 Committente: Bonded di Marchesini Enrico Via Cà Mugara, 4 36011

Dettagli

A&L Ingegneria - Diagnosi Termografiche

A&L Ingegneria - Diagnosi Termografiche A&L Ingegneria - Diagnosi Termografiche A&L Ingegneria effettua diagnosi termografiche, controlli non distruttivi e perizie con l ausilio di termocamere. Con la tecnica diagnostica della termografia si

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA 120212-R-4013

RAPPORTO DI PROVA 120212-R-4013 CertiMaC soc.cons. a r.l. Via Granarolo, 62 48018 Faenza RA Italy tel. +39 0546 670363 fax +39 0546 670399 www.certimac.it info@certimac.it R.I. RA, partita iva e codice fiscale 02200460398 R.E.A. RA 180280

Dettagli

TERMOGRAFIA. Sono state effettuate ispezioni termografiche in un unica giornata (04/02/2008), gli edifici ispezionati sono:

TERMOGRAFIA. Sono state effettuate ispezioni termografiche in un unica giornata (04/02/2008), gli edifici ispezionati sono: GreenLab S.r.l. - 2008 TERMOGRAFIA Premessa TERMOGRAFIA Oggetto della presente relazione è una campagna di rilievi termografici effettuati presso diversi edifici nei comuni di Forni di Sopra, Lauco, Prato

Dettagli

FOCUS NORMATIVO LA PROTEZIONE AL FUOCO

FOCUS NORMATIVO LA PROTEZIONE AL FUOCO 18 FOCUS NORMATIVO FOCUS NORMATIVO FOCUS NORMATIVO FOCUS NORMATIVO FOCUS NORMATIVO LA PROTEZIONE AL FUOCO LA NUOVA NORMATIVA ANTINCENDIO D.M. 16.02.2007 Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti

Dettagli

Indice. - Premessa. - Indagine termografica. - Documentazione Fotografica e IR

Indice. - Premessa. - Indagine termografica. - Documentazione Fotografica e IR Indice - Premessa - Indagine termografica - Documentazione Fotografica e IR Premessa La caratterizzazione fisico-meccanica dei materiali costituenti un manufatto è indispensabile per stabilire un appropriato

Dettagli

INDAGINI TERMOGRAFICHE

INDAGINI TERMOGRAFICHE INDAGINI TERMOGRAFICHE INDAGO SRL Via Sestri 15/4 16154 GENOVA SESTRI Sede Operativa: Corso Italia 26-18012 Bordighera (IM) Tel/Fax: 0184-998536 Mail: info@indagosrl.it - indago@pec.it La termografia Per

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

riabilitazione delle strutture

riabilitazione delle strutture riabilitazione delle strutture Corso di laurea Magistrale in Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali Orientamento: Strutture e Rischio Sismico Crediti formativi: CFU 6 Docente: Gianmarco

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA 110104 - R 0874

RAPPORTO DI PROVA 110104 - R 0874 RAPPORTO DI PROVA 110104 - R 0874 DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO DI UNA VERNICE TERMICA A BASE CERAMICA SUI VALORI DI TRASMITTANZA DI PARETI INTONACATE, DELLA DITTA "ATRIA s.r.l." STABILIMENTO DI PARTANNA

Dettagli

Dr.ssa Roberta Giorio. CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro

Dr.ssa Roberta Giorio. CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro Dr.ssa Roberta Giorio CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro Laboratorio Accreditato ACCREDIA N 1035 Iscritto all Anagrafe Nazionale delle Ricerche del MIUR

Dettagli

1 LE MURATURE STORICHE : COME SONO FATTE

1 LE MURATURE STORICHE : COME SONO FATTE 1 LE MURATURE STORICHE : COME SONO FATTE L opera poligonale Terracina: il bastione di S. Francesco L opera poligonale Cori Le tre maniere dell opera poligonale L opera poligonale L opera quadrata L opera

Dettagli

Caratteristiche meccaniche, termiche e acustiche del tufo. Ing. Nicola Lauriero

Caratteristiche meccaniche, termiche e acustiche del tufo. Ing. Nicola Lauriero Caratteristiche meccaniche, termiche e acustiche del tufo Ing. Nicola Lauriero Calcarenite di Gravina Calcare di origine sedimentaria, formatosi in ambiente marino, mediamente cementato di colore bianco,

Dettagli

Isopack. Approfondimento tecnico. La termografia in edilizia

Isopack. Approfondimento tecnico. La termografia in edilizia Approfondimento tecnico La termografia in edilizia 1 LA TERMOGRAFIA La termografia all infrarosso è una tecnica non invasiva e non a contatto, che fornisce la distribuzione della temperatura superficiale

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il

Dettagli

COMUNE DI: SCAFA RELAZIONE TECNICA

COMUNE DI: SCAFA RELAZIONE TECNICA COMUNE DI: SCAFA PROVINCIA DI: PESCARA OGGETTO: Piano Scuole Abruzzo il Futuro in Sicurezza edificio scolastico c.so I Maggio Scuola Elementare. Intervento indicato al n.132 dell allegato al D.C.D. n.

Dettagli

STUDIO VENTRICELLI LAMPARELLI. Via Palasciano, 38 - Bari

STUDIO VENTRICELLI LAMPARELLI. Via Palasciano, 38 - Bari sabino mazzacane ingegnere damiano murolo geometra 70125 BARI viale della resistenza, 48 A/1 tel.: + 39 80 542 87 17 info@mazzacanemurolo.it www.mazzacanemurolo.it studio associato COMMITTENTE: STUDIO

Dettagli

Dimensionamento delle strutture

Dimensionamento delle strutture Dimensionamento delle strutture Prof. Fabio Fossati Department of Mechanics Politecnico di Milano Lo stato di tensione o di sforzo Allo scopo di caratterizzare in maniera puntuale la distribuzione delle

Dettagli

2.5.3 PROVA ULTRASONICA PROVA ULTRASONICA

2.5.3 PROVA ULTRASONICA PROVA ULTRASONICA Pag. 1 di 1 PROVA ULTRASONICA 1. Descrizione e scopo della prova. Le cosiddette prove ad ultrasuoni di "trasparenza" si eseguono nell'ambito dei controlli non distruttivi per la determinazione delle caratteristiche

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia.

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. APPLICAZIONI DEL CAPITOLO 8 : COSTRUZIONI ESISTENTI. I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. Relatore: Ing. Alessandro Aronica (MSC Associati S.r.l. Milano) IL TEAM IMPRESA GENERALE DI COSTRUZIONI:

Dettagli

CALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150

CALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150 CALCOLO DELLA TRASMITTANZA DI UN PANNELLO IN EPS CON GRAFITE CLASSE DI RIFERIMENTO 100/150 V2.0 del 10-05-2011 1 Riferimenti normativi Il calcolo della trasmittanza è eseguito in conformità della EN ISO

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE

PROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE Via Turazza 48, 35128 Padova. Tel./Fax 049 774197. E-mail: albmazzu@libero.it PROGETTO ESECUTIVO PER LA MIGLIOR GESTIONE IRRIGUA INDICE 1 PREMESSA... 2 2 CANALE ALTIPIANO... 2 2.1 TRATTA 1... 2 2.2 TRATTA

Dettagli

In anticipo sul futuro. La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti

In anticipo sul futuro. La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti La tecnica termografica genesi e definizioni Termografia: definizioni e principio di misura Dal greco: Scrittura del calore

Dettagli

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Geotecnica e Tecnica delle Fondazioni ESERCITAZIONE Docente: Daniela Giretti Studenti: Monica Bianchi Gabriele Gazzaniga Gabriele Ravizza Lorenzo

Dettagli

UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE

UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura Laboratorio Ufficiale Prove Materiali e Strutture Sezione Prove su Strutture, Monitoraggi e Controlli Non Distruttivi

Dettagli

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL 1 2 TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL Confronto dei risultati tra il software VEM NL el il metodo SAM proposto dall Unità di Ricerca dell Università di Pavia. Stacec s.r.l. Software e servizi per

Dettagli

DISTART STRUTTURE, DEI TRASPORTI, DELLE ACQUE, DEL RILEVAMENTO, DEL TERRITORIO

DISTART STRUTTURE, DEI TRASPORTI, DELLE ACQUE, DEL RILEVAMENTO, DEL TERRITORIO Laboratorio Prove Strutture Bologna, Viale Risorgimento, 2 Tel. 29515 Fax. 51-29516 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE DISTART STRUTTURE, DEI TRASPORTI, DELLE ACQUE, DEL

Dettagli

Riferimenti Lucio Amato Direzione Tecnica Alessandro Sorrentino Luciano Ardito. Clienti Ingegneri, architetti, geometri, CTU

Riferimenti Lucio Amato Direzione Tecnica Alessandro Sorrentino Luciano Ardito. Clienti Ingegneri, architetti, geometri, CTU TECNO IN GEOSOLUTIONS - CASE HISTOY TECNO IN GEOSOLUTIONS - CASE HISTOY La valutazione della resistenza a compressione del calcestruzzo in opera: dalla resistenza del campione cilindrico prelevato mediante

Dettagli

Spett. le Comune di Xxxxxx

Spett. le Comune di Xxxxxx Spett. le Comune di Xxxxxx OFFERTA n 28/13 Breganze, 05/02/2013 C.A. Xxxxx Xxxxx Oggetto: Indagini varie su Magazzino-Ufficio Tecnico, Scuola Media, Scuola Elementare, Palestra e Municipio di Xxxxxx (XX)

Dettagli

INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8

INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 2/6 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 5 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI TRAVE... 9 6 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI

Dettagli

Tenuta dei serramenti Cantiere XXXXXXX XXXXXX

Tenuta dei serramenti Cantiere XXXXXXX XXXXXX Tenuta dei serramenti Cantiere XXXXXXX XXXXXX Sommario Indice delle Figure... 3 Normativa di Riferimento... 4 Introduzione... 5 Procedura... 5 Impianti modalità Cruise ore 10.30... 7 Serramenti modalità

Dettagli

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZION PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì OPERE DI SOSTEGNO I

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZION PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì OPERE DI SOSTEGNO I Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZION PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì OPERE DI SOSTEGNO I AGGIORNAMENTO 24/01/2015 OPERE DI SOSTEGNO Conoscenze Programma Abilità

Dettagli

Indagini ed analisi Termografiche

Indagini ed analisi Termografiche Indagini ed analisi Termografiche Per termografia s'intende l'utilizzo di una telecamera a infrarossi (o termocamera), al fine di visualizzare e misurare l'energia termica emessa da un oggetto. L'energia

Dettagli

C8A (APPENDICE AL CAP. C8)

C8A (APPENDICE AL CAP. C8) C8A (APPENDICE AL CAP. C8) C8A.1 STIMA DEI LIVELLI DI CONOSCENZA E DEI FATTORI DI CONFIDENZA C8A.1.A COSTRUZIONI IN MURATURA: DATI NECESSARI E IDENTIFICAZIONE DEL LIVELLO DI CONOSCENZA La conoscenza della

Dettagli

TERMOGRAFIA a infrarossi

TERMOGRAFIA a infrarossi TERMOGRAFIA a infrarossi L'energia termica, o infrarossa, consiste in luce la cui lunghezza d'onda risulta troppo grande per essere individuata dall'occhio umano. A differenza della luce visibile, nel

Dettagli

EX CONVENTO DI SAN BERNARDINO

EX CONVENTO DI SAN BERNARDINO EX CONVENTO DI SAN BERNARDINO Restauro edifici danneggiati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 Relatore : Ing. Andrea Scarpa Vicenza 25 Ottobre 2013 Progettista architettonico Malte e intonaci in cocciopesto

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi. dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.it Comune di xxx Provincia di xxx C O L L A U D O S T A T I C O SCUOLA

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

Agosto 2010 ASP Dagmersellen. Memoriale. Desolidarizzazioni. di pavimenti in piastrelle e materiale lapideo all'interno di stabili.

Agosto 2010 ASP Dagmersellen. Memoriale. Desolidarizzazioni. di pavimenti in piastrelle e materiale lapideo all'interno di stabili. Agosto 2010 ASP Dagmersellen Memoriale Desolidarizzazioni di pavimenti in piastrelle e materiale lapideo all'interno di stabili Pagina 1 Gli autori di questo memoriale sono: Arpagaus Reto Graber Daniel

Dettagli

Si classifica come una grandezza intensiva

Si classifica come una grandezza intensiva CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del

Dettagli

TERMO INDAGINI SAGL. Ricerca dispersione termica e perdite energetiche dell edificio

TERMO INDAGINI SAGL. Ricerca dispersione termica e perdite energetiche dell edificio TERMO INDAGINI SAGL La società Termo Indagini Sagl è in grado di acquisire immagini termiche all infrarosso con l ausilio di apposite apparecchiature all avanguardia. Le immagini ottenute forniscono importanti

Dettagli

I.I.S. Morea Vivarelli --- Fabriano. Disciplina: SCIENZE TECNOLOGIE APPLICATE

I.I.S. Morea Vivarelli --- Fabriano. Disciplina: SCIENZE TECNOLOGIE APPLICATE I.I.S. Morea Vivarelli --- Fabriano Disciplina: SCIENZE TECNOLOGIE APPLICATE Classe 2^ C.A.T. Modulo N. 2 _ ORGANISMO EDILIZIO E SUOI ELEMENTI E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA Questionario N. 3a Fondazioni Muratura

Dettagli

Il calcolo delle cerchiature per gli interventi locali

Il calcolo delle cerchiature per gli interventi locali Il calcolo delle cerchiature per gli interventi locali Adriano Castagnone Davide Cerroni Indice Descrizione dell'intervento... 3 Descrizione della struttura... 3 Descrizione del calcolo tramite il modulo

Dettagli

Roberto Ricca. L utilizzo della termografia come strumento diagnostico in edilizia

Roberto Ricca. L utilizzo della termografia come strumento diagnostico in edilizia Roberto Ricca L utilizzo della termografia come strumento diagnostico in edilizia 1 Utilizzo della termografia in edilizia Quando può essere effettuato il controllo termografico? Utilizzo della Blower

Dettagli

Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE

Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE RELAZIONE DI CALCOLO OPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO NORMALE, IN MURATURA PORTANTE ED IN FERRO (ai sensi dell'art. 4 della

Dettagli

Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI:

Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI: 1. RELAZIONE TECNICA SULLA PROBABILITÀ DI FULMINAZIONE 2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme CEI: - CEI EN 62305-1: "Protezione delle strutture

Dettagli

CALCESTRUZZO: PRESCRIZIONI, D.L., FPC E CONTROLLO STATISTICO

CALCESTRUZZO: PRESCRIZIONI, D.L., FPC E CONTROLLO STATISTICO CALCESTRUZZO: prescrizioni, D.L., FPC e controllo statistico Soluzioni pratiche mediante il servizio Optimix 2 TORINO, 1 dicembre 2010 ing. Davide RUGGERI NORME TECNICHE IL QUADRO NORMATIVO Norme Tecniche

Dettagli

Divisione Prove su STRUTTURE DI FONDAZIONE

Divisione Prove su STRUTTURE DI FONDAZIONE Monitoring, Testing & Structural engineering Divisione Prove su STRUTTURE DI FONDAZIONE MTS Engineering S.r.l. è una società di servizi per l ingegneria specializzata nell esecuzione di prove su materiali,

Dettagli

Cos è la Termografia InfraRosso

Cos è la Termografia InfraRosso Cos è la Termografia InfraRosso Cos è l InfraRosso (IR)? L energia IR (cioè Calore) si muove nello spazio come radiazione. L energia IR è una radiazione che fa parte dello spettro delle Onde Elettromagnetiche

Dettagli

Bijoux - LE MERAVIGLIE. Relazione tecnico-diagnostica

Bijoux - LE MERAVIGLIE. Relazione tecnico-diagnostica Bijoux - LE MERAVIGLIE via Della Pescara, 18 - I-06124 - Perugia V I A Telefono: - 392 6179537 PIANO TERRA Prove in situ per il monitoraggio periodico dell umidità a seguito dell installazione di tecnologia

Dettagli

Fornitura di tubi in materiale composito per armatura di micropali. Controlli e collaudo

Fornitura di tubi in materiale composito per armatura di micropali. Controlli e collaudo Fornitura di tubi in materiale composito per armatura di micropali Controlli e collaudo Le armature di nostra fornitura sono costituite da tubi di diametro 200 mm e spessore 10 mm in resina poliestere

Dettagli

Tamponamento Alte Prestazioni

Tamponamento Alte Prestazioni Catalogo prodotti Tamponamento Alte Prestazioni I blocchi Sistema LMSM consentono la realizzazione di murature da tamponamento - monostrato e pluristrato - omogenee con elevate prestazioni termo igrometriche.

Dettagli

COMUNE DI AVEZZANO. (Provincia di L'Aquila) Via Pietragrossa, 82. Località Paterno. Committente:Bernardi Mauro. Geol.

COMUNE DI AVEZZANO. (Provincia di L'Aquila) Via Pietragrossa, 82. Località Paterno. Committente:Bernardi Mauro. Geol. COMUNE DI AVEZZANO (Provincia di L'Aquila) Via Pietragrossa, 82 Località Paterno Committente:Bernardi Mauro Geol. Annamaria Paris MASW Multichannel Analysis Surface Waves Il relatore Dott. Geol. Michele

Dettagli

Installazione e spostamento dell attrezzatura entro 50 km 105,00 84,00

Installazione e spostamento dell attrezzatura entro 50 km 105,00 84,00 N ordine Descrizione dell articolo Unità di misura Prezzo unitario ( ) GEORADAR Esecuzione di indagine georadar lungo percorsi longitudinali, con assetto di investigazione tramite antenna singola, di opportuna

Dettagli

1 Relazione Generale sull Intervento...2. 2 Determinazione dei parametri geotecnici...2. 3 Normativa di riferimento...3. 4 Relazione sui materiali...

1 Relazione Generale sull Intervento...2. 2 Determinazione dei parametri geotecnici...2. 3 Normativa di riferimento...3. 4 Relazione sui materiali... 1 Relazione Generale sull Intervento... Determinazione dei parametri geotecnici... 3 Normativa di riferimento...3 4 Relazione sui materiali...3 5 Verifiche statiche...4 5.1 Formule di calcolo delle azioni...4

Dettagli

RELAZIONE TECNICA -Fase di ripristino-

RELAZIONE TECNICA -Fase di ripristino- Lavori di risanamento corticale degli elementi portanti in CA e ripristino della ricopertura dei ferri del ponte ad archi sul Panaro alla progr. km. 21+836 della linea Casalecchio - Vignola RELAZIONE TECNICA

Dettagli

INTRODUZIONE SCHEDE RACCOLTA DATI PER LA QUALIFICAZIONE SPEDITIVA DEI MATERIALI

INTRODUZIONE SCHEDE RACCOLTA DATI PER LA QUALIFICAZIONE SPEDITIVA DEI MATERIALI INTRODUZIONE SCHEDE RACCOLTA DATI PER LA QUALIFICAZIONE SPEDITIVA DEI MATERIALI Il presente documento contiene due schede (e relativi allegati e istruzioni) predisposte per un "rilievo a vista" dei materiali

Dettagli

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 DESCRIZIONE PRODOTTO La serie Neoarm è una linea di apparecchi d appoggio strutturali in elastomero armato, costituiti cioè da un blocco in elastomero nel quale sono inseriti

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici. VERIFICA DEL C d

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici. VERIFICA DEL C d VERIFICA DEL C d 1 1) Determinazione del Coefficiente di dispersione volumico Cd [W/m 3 K] Rif. normativo: UNI 10379 - App. E UNI 7357 Calcolo del Coefficiente di dispersione volumico Cd con: Φtr, p Cd

Dettagli

Allegato S-0 - Relazione di calcolo

Allegato S-0 - Relazione di calcolo Allegato S-0 - Relazione di calcolo 1. PREMESSA 1.1 Descrizione delle opere Il nuovo progetto prevede la demolizione del precedente fabbricato, la realizzazione di quattro nuovi blocchi, comprendenti ciascuno

Dettagli

Lezione 9 GEOTECNICA

Lezione 9 GEOTECNICA Lezione 9 GEOTECNICA Docente: Ing. Giusy Mitaritonna e-mail: g.mitaritonna@poliba.it - Lezione 9 A. Fondazioni su pali: requisiti di progetto B. Tecnologie esecutive nella realizzazione dei pali C. Pali

Dettagli

LA DIAGNOSI ENERGETICA DEGLI EDIFICI DALLA TERMOGRAFIA ALLA TERMOFLUSSIMETRIA

LA DIAGNOSI ENERGETICA DEGLI EDIFICI DALLA TERMOGRAFIA ALLA TERMOFLUSSIMETRIA LA DIAGNOSI ENERGETICA DEGLI EDIFICI DALLA TERMOGRAFIA ALLA TERMOFLUSSIMETRIA PILLOLE DI TERMOGRAFIA TERMOGRAFIA: visualizzazione delle onde infrarosse ottenuta grazie a particolari dispositivi e/o sensori

Dettagli

DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO

DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO PREMESSA DELLO STUDIO ESEGUITO L edificio oggetto d intervento (fig.1) è situato nel Comune di Vittoria in Provincia di Ragusa. Si tratta di un edificio esistente con struttura portante mista, telai in

Dettagli

REPERTORIO DEI SISTEMI COSTRUTTIVI DI RIFERIMENTO PER IL PROGETTO

REPERTORIO DEI SISTEMI COSTRUTTIVI DI RIFERIMENTO PER IL PROGETTO SISTEMA COSTRUTTIVO DELLE COPERTURE... 2 SISTEMA COSTRUTTIVO DELLE MURATURE,... 3 SISTEMA COSTRUTTIVO DELLE APERTURE...3...3 SISTEMA COSTRUTTIVO DEI COLLEGAMENTI FRA LE STRUTTURE DI COPERTURA E LE STRUTTURE

Dettagli

ISO 9869:1994 - Thermal insulation Building elements - In-situ measurement of thermal resistance and thermal transmittance

ISO 9869:1994 - Thermal insulation Building elements - In-situ measurement of thermal resistance and thermal transmittance Relazione di calcolo Determinazione della resistenza e della trasmittanza termica in opera di una parete con isolante riflettente Riferimenti normativi ISO 9869:1994 - Thermal insulation Building elements

Dettagli

L indagine termografica a supporto delle perizie tecniche giudiziarie:

L indagine termografica a supporto delle perizie tecniche giudiziarie: Giovanna Rossi architetto - libero professionista Operatore Termografico Qualificato per prove non distruttive: Certificato 2 Livello ITC - ISO 17024 e RINA - UNI EN 473 e ISO 9712 Segretario e tesoriere

Dettagli

MANUALE TECNICO MURATURA ARMATA

MANUALE TECNICO MURATURA ARMATA MANUALE TECNICO MURATURA ARMATA INTRODUZIONE Il recente D.M. 14.1.2008 (N.T.C.), ha confermato ed ulteriormente migliorato le regole di progettazione per costruire in muratura armata, introdotte a livello

Dettagli

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle

Dettagli

Prova penetrometrica dinamica: SPT (Standard Penetration Test)

Prova penetrometrica dinamica: SPT (Standard Penetration Test) PROVE IN SITO Prova penetrometrica dinamica: SPT (Standard Penetration Test) Durante le fasi di perforazione si possono eseguire, oltre al prelievo di campioni indisturbati, prove SPT (Standard Penetration

Dettagli

02/10/2011 TERMOTECNICA E IMPIANTI A.A. 2011/2012. U.03 Trasmittanza (pareti opache) U.03 Trasmittanza (pareti opache) 2/49

02/10/2011 TERMOTECNICA E IMPIANTI A.A. 2011/2012. U.03 Trasmittanza (pareti opache) U.03 Trasmittanza (pareti opache) 2/49 U03 U.03 Trasmittanza (pareti opache) U.03 Trasmittanza (pareti opache) 1/49 CONDUTTIVITA TERMICA U.03 Trasmittanza (pareti opache) 2/49 1 CONDUTTIVITA TERMICA (UNI 10351) U = 1 + α i j 1 Lj + λ j k 1

Dettagli

RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI

RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI pag. 1 / 12 SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. STRATIGRAFIA E PARAMETRI GEOTECNICI ADOTTATI... 3 4. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI... 5

Dettagli

1) infiltrazioni all interno ed all esterno dell appartamento. 2) perdite dovute alle tubazioni degli impianti ( es. riscaldamento a pavimento)

1) infiltrazioni all interno ed all esterno dell appartamento. 2) perdite dovute alle tubazioni degli impianti ( es. riscaldamento a pavimento) 1) infiltrazioni all interno ed all esterno dell appartamento 2) perdite dovute alle tubazioni degli impianti ( es. riscaldamento a pavimento) IMPIANTO SENZA PERDITE IMPIANTO CON PERDITA 3) RICERCA DI

Dettagli

sistema euromax Eurotherm SpA Pillhof 91 I-39010 Frangarto BZ Tel. 0471 63 55 00 Fax 0471 63 55 1 1 mail@eurotherm.info www.eurotherm.

sistema euromax Eurotherm SpA Pillhof 91 I-39010 Frangarto BZ Tel. 0471 63 55 00 Fax 0471 63 55 1 1 mail@eurotherm.info www.eurotherm. sistema euromax Eurotherm SpA Pillhof 91 I-39010 Frangarto BZ Tel. 0471 63 55 00 Fax 0471 63 55 1 1 mail@eurotherm.info www.eurotherm.info sistema euromax Alta resistenza nel minimo spessore Il sistema

Dettagli

CALCESTRUZZI CIPICCIA SPA UNITÀ PRODUTTIVA DI MARATTA NARNI (TR)

CALCESTRUZZI CIPICCIA SPA UNITÀ PRODUTTIVA DI MARATTA NARNI (TR) Pag. 1 di 6 CALCESTRUZZI CIPICCIA SPA UNITÀ PRODUTTIVA DI MARATTA NARNI (TR) DESCRIZIONE DEL LABORATORIO: PROVE EFFETTUATE ED SOMMARIO 1. LABORATORIO CALCESTRUZZI ED INERTI 3 2. PROVE EFFETTUATE 4 2.1.

Dettagli

INDAGINI DIAGNOSTICHE

INDAGINI DIAGNOSTICHE INDAGINI DIAGNOSTICHE ESEMPIO DI SCHEDE OPERATIVE 1. Report di sopralluogo 2. Minute: rilievo armature prove sclerometriche prelievo carote prelievo barre di armature indagini soniche diagnostica manufatti

Dettagli

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto)

COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) - 1 - Milano, giugno 2004 1) Leggi e classificazione italiana ed europea di comportamento al fuoco dei pavimenti resilienti

Dettagli

Corso di DIAGNOSTICA STRUTTURALE DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO. Formazione certificata ISO 9712 valida per l accesso all ESAME I-II LIVELLO RINA

Corso di DIAGNOSTICA STRUTTURALE DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO. Formazione certificata ISO 9712 valida per l accesso all ESAME I-II LIVELLO RINA Corso di DIAGNOSTICA STRUTTURALE DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO Formazione certificata ISO 9712 valida per l accesso all ESAME I-II LIVELLO RINA PROGRAMMA DEL CORSO Indagine Sclerometrica: determina la durezza

Dettagli

VALUTAZIONE TEORICA E SPERIMENTALE DELLE PROPRIETA DI ISOLAMENTO ACUSTICO DI PANNELLI IN SUGHERO

VALUTAZIONE TEORICA E SPERIMENTALE DELLE PROPRIETA DI ISOLAMENTO ACUSTICO DI PANNELLI IN SUGHERO Associazione Italiana di Acustica 36 Convegno Nazionale Torino, 10-12 giugno 2009 VALUTAZIONE TEORICA E SPERIMENTALE DELLE PROPRIETA DI ISOLAMENTO ACUSTICO DI PANNELLI IN SUGHERO Cinzia Buratti, Elisa

Dettagli

Le prove di carico a verifica della capacità portante, per il collaudo statico strutturale.

Le prove di carico a verifica della capacità portante, per il collaudo statico strutturale. Geo-Controlli s.a.s. Via l. Camerini 16/1 35016 Piazzola sul Brenta (PD) Italy P.I. e C.F. 04706820281 Tel. +39-049-8725982 Mobile 3482472823 www.geocontrolli.it www.scannerlaser.it www.vibrodina.it Info@geocontrolli.it

Dettagli

MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI

MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI 1) CREARE UN FILE.DXF IN AUTOCAD NEL QUALE VENGONO RIPORTATE LE PIANTE DEI VARI PIANI DELL EDIFICIO DA ANALIZZARE. RISULTA CONVENIENTE

Dettagli

Attualmente esistono sul mercato videoendoscopi sempre più sofisticati con una buona risoluzione di immagine ed estremamente portatili.

Attualmente esistono sul mercato videoendoscopi sempre più sofisticati con una buona risoluzione di immagine ed estremamente portatili. LA MISURA 3D, UN METODO AFFIDABILE PER VALUTARE LE INDICAZIONI IN UN ISPEZIONE VISIVA F. Vullo GE Measurement & Control Solutions, Via Cardano 2, 20864 Agrate Brianza (MB) Tel: +39 0396561403 Cell: +39

Dettagli

RILEVAZIONE DELL INDUZIONE MAGNETICA AI SENSI DEL DPCM 08.07.03 E DEL RES DEL COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO n 32 del 14.07.2010

RILEVAZIONE DELL INDUZIONE MAGNETICA AI SENSI DEL DPCM 08.07.03 E DEL RES DEL COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO n 32 del 14.07.2010 RILEVAZIONE DELL INDUZIONE MAGNETICA AI SENSI DEL DPCM 08.07.03 E DEL RES DEL COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO n 32 del 14.07.2010 DATA: 07 Febbraio 2014 UBICAZIONE: Piano Lottizzazione Isolato n 3 Castelfranco

Dettagli

Indagini termografiche

Indagini termografiche Indagini termografiche informazioni sintetiche sulle possibili applicazioni in ambito edile, impiantistico ed industriale Servizi di Termografia dbabitat srl fornisce il servizio di analisi, indagine e

Dettagli

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e 1 2 Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a Metodo utilizzato da FaTA-e La presenza dei tamponamenti in una struttura in c.a., come evidenziato nei vari eventi tellurici avvenuti, riveste un

Dettagli

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Pavia

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Pavia DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Pavia Via A. Ferrata, 1 27100 PAVIA Tel. 0382.985.250 0382.985.251 Fax 0382.422.276 E-mail: segret@unipv.it Partita IVA Università 00462870189

Dettagli

Relazione Tecnica. Premessa

Relazione Tecnica. Premessa Premessa L analisi termoflussimetrica viene adottata per verificare la trasmittanza termica di una struttura opaca verticale esistente. Scopo del presente documento è di illustrare i risultati di un indagine

Dettagli

Come funziona? CONSENTE DI VISUALIZZARE e MISURARE L ENERGIA TERMICA EMESSA DA UN OGGETTO SENZA CONTATTO

Come funziona? CONSENTE DI VISUALIZZARE e MISURARE L ENERGIA TERMICA EMESSA DA UN OGGETTO SENZA CONTATTO Come funziona? CONSENTE DI VISUALIZZARE e MISURARE L ENERGIA TERMICA EMESSA DA UN OGGETTO SENZA CONTATTO Che tipo di ENERGIA TERMICA? LUCE LA CUI LUNGHEZZA D ONDA RISULTA TROPPO GRANDE PER ESSERE INDIVIDUATA

Dettagli

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN)

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) SALA C SALA A SALA B Ing. FRANCESCO POTENZA Ing. UBERTO DI SABATINO 1 1. PREESSA La presente relazione illustra i risultati

Dettagli