Giustizia Civile. Lavori in Corso per l Autoriforma.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Giustizia Civile. Lavori in Corso per l Autoriforma."

Transcript

1 vori in Corso per l Autoriforma. Gli Osservatori sulla, prove tecniche di Democrazia Amministrativa 1 Luca Minniti * *Giudice del Tribunale di Firenze Questo intervento è stato inviato prima dell assemblea nazionale degli Osservatori sulla giustizia civile che si è svolta a Firenze il giugno 2006 Cresce ogni giorno, più chiara e diffusa, la consapevolezza che il mondo giustizia civile sia finalmente attraversato da un profondo fermento, da un forte desiderio di riscatto, da nuove energie professionali e culturali provenienti da esperienze culturali diverse ma, obiettivamente, convergenti. Non si spiegherebbe altrimenti il proliferare di nuovi Osservatori sulla giustizia civile 2, la promozione ed adozione 3, ancora di recente, di nuovi protocolli con regole integrative di condotta, concordate tra magistrati, avvocati, funzionari di cancelleria e, talvolta, ufficiali giudiziari 4. La geografia degli Osservatori e la lettura dei protocolli di udienza descrivono non solo la dimensione, in progressiva crescita, del fenomeno, ma ben rappresentano la portata generale del fenomeno che, pur radicato nelle realtà locali dalle quali trae la sua ragion d essere, non incontra più limiti né nella dimensione, grande o piccola, dei Tribunali, né nella collocazione territoriale del singolo ufficio giudiziario, né nel livello di efficienza raggiunto (o di inefficienza toccato) dal singolo ufficio. A questo dato, obiettivamente verificabile 5 dagli scettici, si accompagna la diffusa percezione, nei commentatori più attenti, di qualcosa di culturalmente più profondo e innovativo. Si scorge un tratto che accomuna i partecipanti, senza distinzione di categorie di appartenenza, nella pur originale varietà di apporti. Si tratta di un segno culturale che intercetta e canalizza energie propositive non senza rivelare capacità di contrasto o di condizionamento dei fenomeni negativi 6. Sempre più appare evidente a molti che il connotato comune e la preziosa peculiarità di questa diffusiva esperienza non consista tanto nell opposizione al degrado dell amministrazione giustizia o nell avversione verso la irrazionalità tecnica del recente legislatore, che pure costituiscono una spinta all azione, quanto invece nella capacità di proposta unita alla sforzo di costruire, assieme alla proposta stessa, lo strumento sua realizzazione. E per queste ragioni che alla declinazione di prassi virtuose 7 si giunge attraverso la redazione partecipata e l adozione concordata dei protocolli e non, semplicemente, attraverso la unilaterale prescrizione del dirigente dell ufficio, quand anche frutto di una consultazione dei magistrati dell ufficio. E ancora, è per lo stesso motivo, credo, che è apparso subito evidente e si è tradotto in proposte di pro- 60

2 tocollo il nesso tra la gestione del singolo processo, la gestione dell udienza e l organizzazione del ruolo cosicché, alla costruzione di strumenti di gestione delle agende del giudice, sezione o del tribunale, che dovranno essere la proiezione e lo sviluppo dei medesimi principi ispiratori dei protocolli, si intende pervenire attraverso l analisi qualitativa dei flussi, dunque dinamica del carico di lavoro e delle valutazione delle risorse disponibili. Ma insieme ai valori, alle finalità, alle proposte concrete ed agli strumenti per realizzarli una tale impostazione individua, sollecitandone la partecipazione senza mediazioni delle associazioni di categoria, i soggetti protagonisti dell autoriforma e ne modifica il sistema di relazioni. Nell assistere ai lavori degli Osservatori risulta di immediata evidenza proprio questo rilevante 61

3 effetto del loro modo di agire: la comprensione del problema è tanto più completa e capace di individuare la soluzione quanto più riesce a raccogliere e contemporaneamente ad assumere la percezione che del problema stesso hanno i diversi protagonisti del fenomeno osservato. La proposta o la soluzione adottata appaiono perciò l effetto trasparente del puro e semplice confronto, reso informato da punti di vista differenti da quello proprio del protagonista principale del fenomeno, producendo l effetto condivisione del problema e soluzione attraverso, se si vuole, la messa a disposizione del proprio ruolo e propria funzione, in vista dello scopo condiviso. Ciò all evidenza consente anche di prescindere dal diretto interesse che nella singola questione possano avere il magistrato, l avvocato, il funzionario di cancelleria o l ufficiale giudiziario. In definitiva si realizza, concretamente, un modus procedendi empatico in luogo di quello che vede la soluzione nel prodotto di una trattativa contrattuale, tra rappresentanti di interessi che si assume, aprioristicamente, contrapposti. Per tali ragioni, ritengo, che si possa sin d ora affermare che nella nebbia dell attuale condizione si vada delineando, all interno dell amministrazione giustizia, il disegno, il paradigma, forse una ipotesi-modello di organizzazione, certamente qualcosa di più di un episodio promettente di partecipazione democratica alla vita amministrativa dello Stato, secondo il dettato dell art.97 Costituzione 8. A ben vedere infatti l amministrazione giustizia da questo punto di vista presenta caratteristi- 62

4 vori in Corso per l Autoriforma. Gli Osservatori sulla Giustizia Civile, prove tecniche di Democrazia Amministrativa La che peculiari e di grande portata innovatrice in un disegno di espansione democrazia. Essa si avvale di un corpo di funzionari dello Stato che esprimono un potere diffuso sul territorio a servizio delle persone che hanno bisogno di giustizia, che interagiscono con il corpo sociale non solo attraverso una struttura amministrativa propria, ma anche e necessariamente, attraverso l attività di un cospicuo numero di agenti professionali. Anche da ciò tra origine la funzione essenziale dell avvocatura nell attuazione dei diritti e nell amministrazione ad essa preposta. L emergere di tale consapevolezza, unitamente alla diffusione generalizzata degli Osservatori sulla giustizia produce, ed ha già prodotto in molte sedi giudiziarie, una diversa qualità del dibattito sui destini giustizia civile. La novità costituita dalla diffusione degli Osservatori, a mio avviso, oltre a migliorare il sistema di autogoverno operando sulla formazione di magistrati ed avvocati potrà trovare pieno sviluppo, su tre diversi piani del confronto. In primo luogo penso al confronto più direttamente tecnico cui sono chiamati magistrati, avvocati, funzionari ed il mondo ricerca universitaria 9. Su questo terreno ancora poco apprezzate, a mio avviso, sono le potenzialità di studi scientifici che abbiano ad oggetto non tanto le norme processuali ed i modelli astratti, ma le loro proiezioni concrete 10. In secondo luogo ma, si badi bene, non in un secondo tempo, questo processo di maturazione dovrà consentirà il confronto con le aggregazioni sociali, le organizzazione di categoria, il mondo dell informazione globale, tenuto lontano e spesso disinformato in materia di giustizia 11. In terzo luogo l evoluzione in corso potrebbe ed a mio avviso dovrebbe, sin d ora, cambiare i termini del confronto tra avvocati e magistrati, così consentendo di costruire, forte interlocuzione con la società e su basi di reciproca fiducia, una piattaforma comune in grado di orientare l agenda politica del prossimo legislatore e del futuro governo 12. E infatti ovvio che la creazione di questo spazio operativo, comune e ben radicato nella realtà quotidiana, non potrà non contribuire ad elevare la qualità, le informazioni e le esperienze su cui si fonda il confronto, anche politico, tra i soggetti direttamente rappresentativi dell associazionismo giudiziario. Per questo conservo ancora la speranza che, anche grazie all esperienza degli Osservatori, si 63

5 Lavori in Corso per l Autoriforma. Gli Osservatori sulla Giustizia Civile, prove tecniche di Democrazia Amministrativa possa contribuire ad ancorare il prossimo legislatore giustizia civile ad un principio di razionalità costituzionalmente orientato. Due momenti di verifica praticabilità di questo percorso sono rappresentati, nel prossimo futuro, dal congresso nazionale dell e dal Congresso nazionale forense ai quali, tra gli altri, spetta dare risposte concrete ai problemi ed alle speranze suscitati dagli Osservatori. Sono due occasioni da non perdere che cadono a cavallo di una importante scadenza elettorale. In proposito un certo ottimismo mi è suggerito dalla recente presentazione del protocollo delle udienze civili di Verona, sottoposto nel corso di una manifestazione partecipata da centinaia di avvocati e dalla gran parte dei giudici, di molti funzionari ed ufficiali giudiziari, alla firma dei presidenti del Tribunale e del Consiglio dell Ordine degli Avvocati. L iniziativa ha avuto il sostegno delle associazioni dell avvocatura locale e sezione distrettuale dell ANM. Mentre sto scrivendo è in corso di preparazione l iniziativa di presentazione del protocollo di Milano: il primo che tratta anche del giudizio davanti alla corte d appello. Entrambi sono protocolli attenti all effettività funzione giurisdizionale, al dialogo tra i soggetti coinvolti e pongono attenzione alla persona coinvolta nel processo prima ancora che essa si renda attiva protagonista con la costituzione in giudizio 13. E proprio questa attenzione alla persona, considerata in sé, oltre la veste processuale che indossa, deve costituire il principale fattore di accrescimento qualità del nostro quotidiano e faticoso agire di operatori di giustizia. 64

6 Nota 1 Sul numero di gennaio 2006 di questa rivista, nel quale sono pubblicati i protocolli adottati da Firenze, Roma, Reggio Calabria e Salerno, Luciana Breggia ha tracciato la storia ed il percorso culturale degli Osservatori sulla giustizia civile. In questo numero anche i protocolli di Verona, Messina e Milano. Nota 2 A Bologna, Bari, Milano, Salerno, Reggio Calabria, Roma, Rovereto, Firenze, Genova, Verona, Napoli, Udine, Trieste, Cagliari, mentre sono in corso i lavori per la costruzione di analoghe esperienze con la forte partecipazione di avvocati anche a Torino e Messina. Nota 3 Protocollo del tribunale di Verona, del tribunale di Messina e del tribunale e corte d appello di Milano in questo numero. Nota 4 Nel protocollo di Verona reso pubblico con la firma del Presidente del Tribunale e del Presidente del Consiglio dell Ordine degli Avvocati il 19 dicembre 2005 e pubblicato in questo numero. Nota 5 Anche in termini di qualità e quantità partecipazione alle diverse iniziative locali. Nota 6 Ad esempio con il documento e le iniziative sulla legge 80/2005, convergenti con quelle di altri soggetti dell associazionismo giudiziario. Nota 8 Si pensi al contributo che negli anni 70 dettero gli istituti di partecipazione alla vita interna scuola, o all esperienza dei Tribunali del malato nella sanità pubblica. Nota 9 Si pensi al confronto sulle prassi di rito societario svolto, con parte rilevante dottrina, nel convegno di Milano del 28 ottobre 2005 per iniziativa di Democratica e Movimento per la giustizia. Nota 10 In questa direzione va invece il progetto di ricerca (Prin) ad opera di un gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Giorgio Costantino e quali responsabili delle unità locali il prof Stefano Zan e Miccolis avente ad oggetto, tra l altro, lo studio delle prassi processuali. Nota 11 Si pensi alle associazioni del mondo del lavoro e delle imprese, alle rappresentanze di altre categorie, ai professionisti diversi dagli avvocati, alle associazioni del terzo settore, alle associazioni che lavorano nel mondo degli stranieri immigrati ecc.. Nota 12 Una proposta sul processo civile di cognizione, attenta ai valori sottesi agli artt. 3, 24 e 111 Costituzione, costituirà oggetto di un prossimo Obiettivo di Questione Giustizia e verrà presentata nei prossimi mesi in un seminario promosso da Democratica e Movimento per la giustizia. Nota 7 Vissute ed adottate come proposta deontologica e culturale. Nota 13 La regola n. 1, sezione seconda, parte prima, del protocollo dell Osservatorio di Verona spiega, in modo semplice e diretto, al destinatario domanda i rischi cui egli va incontro se trascura la lite. Altrettanto fa l art. 6 del protocollo di Milano. 65

Il Consiglio, premesso - che l Avvocatura italiana è chiamata ad una maggiore e quanto mai sensibile cura della propria competenza, professionalità e

Il Consiglio, premesso - che l Avvocatura italiana è chiamata ad una maggiore e quanto mai sensibile cura della propria competenza, professionalità e Il Consiglio, premesso - che l Avvocatura italiana è chiamata ad una maggiore e quanto mai sensibile cura della propria competenza, professionalità e preparazione, nell interesse della tutela dei più rilevanti

Dettagli

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN PROGETTO DI RICERCA Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN MATERIA DI MEDIAZIONE. Ambito: Mediazione civile e commerciale delle controversie. Proponenti: Prof.

Dettagli

Italian Model European Parliament

Italian Model European Parliament Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Ministero della Giustizia

Ministero della Giustizia Dipartimento dell Organizzazione Giudiziaria del Personale e dei Servizi Direzione Generale di Statistica Movimento dei procedimenti civili e penali, rilevazione dei tempi medi di definizione, variazione

Dettagli

ARTICOLATO CON PROPOSTE DI EMENDAMENTI

ARTICOLATO CON PROPOSTE DI EMENDAMENTI ARTICOLATO CON PROPOSTE DI EMENDAMENTI Il presente articolato è stato depositato alla Camera dei Deputati in sede di audizione dalla dott.ssa Barbara Fabbrini.. TESTO DA EMENDARE PROPOSTA DI EMENDAMENTO

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

LA QUALITA NEI SERVIZI DI INFORMAZIONE AL CITTADINO IN SARDEGNA

LA QUALITA NEI SERVIZI DI INFORMAZIONE AL CITTADINO IN SARDEGNA LA QUALITA NEI SERVIZI DI INFORMAZIONE AL CITTADINO IN SARDEGNA Dall amministrazione segreta all open government: Il programma triennale per la trasparenza e l integrità Cagliari, 14 aprile 2011 Avvocato

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

SCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO

SCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO SCHEDA FEDERAVO n 5 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) IL VOLONTARIO CHE LASCIA L AVO Obiettivo della scheda: approfondire i motivi per i quali il volontario sta lasciando l AVO e verificare se qualche

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

S. Rodotà, Solidarietà: un utopia necessaria, Editori Laterza, Roma-Bari, 2014, pp. 141

S. Rodotà, Solidarietà: un utopia necessaria, Editori Laterza, Roma-Bari, 2014, pp. 141 S. Rodotà, Solidarietà: un utopia necessaria, Editori Laterza, Roma-Bari, 2014, pp. 141 La crisi economica europea ha avuto importanti conseguenze sulla tutela dei diritti fondamentali a causa della riduzione

Dettagli

Gruppo Territoriale Piemonte

Gruppo Territoriale Piemonte Gruppo Territoriale Piemonte L avvio Verso la fine degli anni Novanta un piccolo gruppo di coordinatori pedagogici e di educatori ha sentito il bisogno di riorganizzare una rete di collegamento tra le

Dettagli

COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA COMITATO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA ASSOCIAZIONI CHE PARTECIPANO ALLA GESTIONE IN RETE DEL PROGETTO. UISP Comitato regionale ER (capofila) Arci Comitato regionale Emilia Romagna CSI Comitato regionale Emilia

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

CARTA DEI VALORI DI AREA

CARTA DEI VALORI DI AREA approvata dall Assemblea di Roma l 8 giugno 2013 1. Identità e scopo 1. Siamo magistrati italiani ed europei, orgogliosi di far parte di una magistratura indipendente e autonoma, che, proprio perché tale,

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

COLLEGI TECNICI REGOLAMENTO PER LA

COLLEGI TECNICI REGOLAMENTO PER LA ALLEGATO 7 ALL ATTO AZIENDALE COLLEGI TECNICI REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA ED IL FUNZIONAMENTO APPROVATO CON DELIBERAZIONE N. N. 155 IN DATA 16/06/2006 (MODIFICATA CON SUCCESSIVE DELIBERE N. 216 IN DATA

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

ALLEGATO. Il sito web interattivo

ALLEGATO. Il sito web interattivo ALLEGATO 3 Il sito web interattivo www.paesaggio.regione.puglia.it l paesaggio visto dagli abitanti Il paesaggio visto dagli abitanti I primi risultati dell'atlante delle Segnalazioni http://paesaggio.regione.puglia.it

Dettagli

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori Codice Deontologico Approvato dall Assemblea Ordinaria dei Consorziati con Delibera del 28/09/2011 INDICE 1. Premessa 2. Destinatari 3. Scopo 4. Principii, doveri, responsabilità e modelli di comportamento

Dettagli

PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE

PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE Anno scolastico 2011-2012 PREMESSA I Viaggi d Istruzione effettuati durante l anno scolastico sono iniziative integrative dell attività didattica e del percorso formativo dei

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BRESCIA

CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BRESCIA CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI BRESCIA REGOLAMENTO PER IL PROCEDIMENTO DI DISPENSA DISCIPLINATO DAGLI ARTT. 12-13 - 14 D. LGS. n. 96/2001 (approvato con delibera del 9 luglio 2012) * * * Il Consiglio

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

LA MEDIAZIONE CIVILE NELL INTERPRETAZIONE DEI GIUDICI

LA MEDIAZIONE CIVILE NELL INTERPRETAZIONE DEI GIUDICI RITA BEVACQUA LA MEDIAZIONE CIVILE NELL INTERPRETAZIONE DEI GIUDICI L istituto della Mediazione civile quale strumento alternativo di giustizia è stato introdotto dal Decreto Legislativo 4 marzo 2010,

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana. Alcuni suggerimenti

PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana. Alcuni suggerimenti PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana Alcuni suggerimenti Percorso Equipe Caritas diocesana IV tappa 2007/2008 INDICE COSA SIGNIFICA COME CON CHI CHE COSA CON CHE TEMPI PERCHE CONCLUSIONI 2 E

Dettagli

COMUNE DI SETTIMO SAN PIETRO PROVINCIA DI CAGLIARI

COMUNE DI SETTIMO SAN PIETRO PROVINCIA DI CAGLIARI COMUNE DI SETTIMO SAN PIETRO PROVINCIA DI CAGLIARI Regolamento per la concessione del Patrocinio comunale gratuito Approvato con deliberazione del C.C. n. 44 del 12 novembre 2013 Sommario ART.1... 3 ART.2...

Dettagli

1. Oggetto e struttura del disegno di legge

1. Oggetto e struttura del disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni

Dettagli

Dalle Province alle Città metropolitane. Firenze 22 ottobre 2013

Dalle Province alle Città metropolitane. Firenze 22 ottobre 2013 Dalle Province alle Città metropolitane Firenze 22 ottobre 2013 1 Il caos del Disegno di legge del Governo: una legge in attesa di Il Disegno di Legge sulle Città metropolitane riscrive le leggi su queste

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

INDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE

INDICATORI, ABILITA /CAPACITA, CONOSCENZE BIENNIO BIENNIO 5 ANNO Competenza storico-sociale n. Comprendere il cambiamento e la diversita dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica

Dettagli

Istituto Scientifico Universitario H. san Raffaele Seminario: Impossibilità materna, la tutela della donna e del neonato

Istituto Scientifico Universitario H. san Raffaele Seminario: Impossibilità materna, la tutela della donna e del neonato Istituto Scientifico Universitario H. san Raffaele Seminario: Impossibilità materna, la tutela della donna e del neonato Ogni anno circa 400 neonati non riconosciuti testimoniano un impossibilità materna,

Dettagli

Prospettive per l EGE: legge 4/2013. Michele Santovito. 9 maggio 2014

Prospettive per l EGE: legge 4/2013. Michele Santovito. 9 maggio 2014 Prospettive per l EGE: legge 4/2013 Michele Santovito 9 maggio 2014 Esempio di EGE Esempio di percorso fatto per arrivare ad avere il titolo di EGE: - Laurea in chimica - 10 anni di esperienza in un azienda

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un

Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un PROGETTO PONTE TRA ORDINI DI SCUOLA Per favorire la continuità educativo didattica nel momento del passaggio da un ordine di scuola ad un altro, si elabora un progetto ponte, sul modello di quello sottoelencato.

Dettagli

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per 1 Comune di Rimini Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per l'istituzione di un coordinamento delle iniziative rivolte alla cooperazione e solidarietà

Dettagli

UNIONE INTERREGIONALE DEGLI ORDINI FORENSI DEL CENTRO ADRIATICO GRUPPO DI COORDINAMENTO SUI CONSIGLI GIUDIZIARI

UNIONE INTERREGIONALE DEGLI ORDINI FORENSI DEL CENTRO ADRIATICO GRUPPO DI COORDINAMENTO SUI CONSIGLI GIUDIZIARI UNIONE INTERREGIONALE DEGLI ORDINI FORENSI DEL CENTRO ADRIATICO GRUPPO DI COORDINAMENTO SUI CONSIGLI GIUDIZIARI RELAZIONE DEL COORDINATORE AVV. ALBERTO MASSIGNANI ALL ASSEMBLEA DELL UNIONE TENUTASI A PERUGIA

Dettagli

Il Contributo Specifico del Medico Competente alla Valutazione dei Rischi. VI Congresso Nazionale SMIPG Pisa, 5 Novembre 2010

Il Contributo Specifico del Medico Competente alla Valutazione dei Rischi. VI Congresso Nazionale SMIPG Pisa, 5 Novembre 2010 Il Contributo Specifico del Medico Competente alla Valutazione dei Rischi VI Congresso Nazionale SMIPG Pisa, 5 Novembre 2010 L'art. 25 c.1 p. a del D.Lgs 81/08 sancisce l'obbligo di collaborazione alla

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Sondaggio dell Associazione Isnet. Riforma del Terzo Settore: una valutazione dei diretti interessati

Sondaggio dell Associazione Isnet. Riforma del Terzo Settore: una valutazione dei diretti interessati Sondaggio dell Associazione Isnet Riforma del Terzo Settore: una valutazione dei diretti interessati Grande consenso sui principi generali, ma molti non ancora approfondito Per il 18.6% partecipare alla

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FORMAZIONE AVANZATA e-government 1. Premessa Oggi l innovazione nella pubblica amministrazione (PA) e, in particolare,

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

CENTRO ANZIANI DI PORCIA

CENTRO ANZIANI DI PORCIA Centro anziani di Porcia Associazione di volontariato O.N.L.U.S Iscritto al n 930 del Registro del Volontariato F.V.G Decreto iscrizione n. 1574 del 23.04.2015 Via delle Risorgive, 3-33080 Porcia (PN)

Dettagli

Sulla base della nostra esperienza come relatori nell iniziativa La legge nella repubblica dei ragazzi e come autori

Sulla base della nostra esperienza come relatori nell iniziativa La legge nella repubblica dei ragazzi e come autori ORA PROVO IO! l Italia e la sua Costituzione: istruzioni per l uso per i cittadini di domani Sulla base della nostra esperienza come relatori nell iniziativa La legge nella repubblica dei ragazzi e come

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

Mediazione civile e commerciale: i motivi di un successo

Mediazione civile e commerciale: i motivi di un successo Mediazione civile e commerciale: i motivi di un successo Sempre più avvocati utilizzano la mediazione civile per una effettiva soluzione delle controversie. Avv. Giovanni Giangreco Marotta* 1. 2. I dati

Dettagli

PROCURA DELLA REPUBBLICA Presso il Tribunale di Teramo

PROCURA DELLA REPUBBLICA Presso il Tribunale di Teramo Si presenta qui il Protocollo per l identificazione e l approccio alle possibili vittime di tratta elaborato congiuntamente dalla Procura di Teramo, dall Associazione On the Road, dall Ufficio Immigrazione

Dettagli

IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli

IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli COLLANA FINANZAEDIRITTO IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli Grazia Strano, Sergio Rosato, Luca Torri

Dettagli

MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013

MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013 MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013 Introduzione al D. Lgs. n. 33/2013 1 of 21 MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Prot. n.aoodrve12421 Venezia, 3 ottobre 2014

Prot. n.aoodrve12421 Venezia, 3 ottobre 2014 Prot. n.aoodrve12421 Venezia, 3 ottobre 2014 Ai Dirigenti amministrativi e tecnici della Direzione Generale di Venezia Ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Territoriali del Veneto Ai dirigenti scolastici

Dettagli

CNEL Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro INDICI DI INSERIMENTO DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA. Documento

CNEL Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro INDICI DI INSERIMENTO DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA. Documento CNEL Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro INDICI DI INSERIMENTO DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA Documento Assemblea 27 marzo 2003 INDICI DI INSERIMENTO DEGLI IMMIGRATI IN ITALIA II Rapporto a cura

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

A. S. 1612 Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell arretrato in materia di Processo Civile

A. S. 1612 Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell arretrato in materia di Processo Civile SENATO DELLA REPUBBLICA II COMMISSIONE PERMANENTE GIUSTIZIA A. S. 1612 Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell arretrato in materia di Processo Civile BREVI

Dettagli

PREFAZIONE Questo volume sintetizza l esperienza decennale del Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant Anna nell ambito della formazione manageriale e, coerentemente con le logiche

Dettagli

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi:

Il Gruppo di lavoro ha articolato l operazione in fasi: La Camera dei deputati è stata tra le prime istituzioni italiane a realizzare, nella seconda metà degli anni novanta, una versione del proprio sito che, riferita ai tempi, poteva definirsi accessibile.

Dettagli

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25 Particolare rilievo è posto alla questione della formazione professionale continua che si evidenzia come un importante strumento per il rafforzamento del patrimonio di conoscenze dei lavoratori, per il

Dettagli

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!!

Agenzia Regionale di Protezione Civile &!! Agenzia Regionale di Protezione Civile!!!"#$ % &!! '()* &+#),) Ascoltiamo un po. Parole chiave di Velasco Motivazione Mentalità vincente Esercizio Impegno Adattamento Flessibilità Punti in comune. Quali

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Risoluzione n. 343/E

Risoluzione n. 343/E Risoluzione n. 343/E Roma, 04 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica. Articolo 10, n. 4, D.P.R. n. 633 del 1972. Regime IVA applicabile ai servizi

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

RELAZIONE MODIFICHE REGOLAMENTO PER

RELAZIONE MODIFICHE REGOLAMENTO PER COMUNE DI RIETI RELAZIONE MODIFICHE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLA CITTADINANZA ONORARIA E BENEMERITA - DISPOSIZIONE SPECIALE: CITTADINANZA ONORARIA IUS SOLI (dott.sa Stefania Mariantoni) 1 RELAZIONE

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Lo Spazio Europeo dell Istruzione Superiore

Lo Spazio Europeo dell Istruzione Superiore Lo Spazio Europeo dell Istruzione Superiore Maria Sticchi Damiani Sapienza, Roma 21 ottobre 2014 1 A Bologna nel 1999 i Ministri dell Istruzione di 29 paesi hanno concepito una visione comune: creare uno

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Il condominio e le barriere architettoniche

Il condominio e le barriere architettoniche Il condominio e le barriere architettoniche Aspetti legali e normativi Avv. Corrado Tarasconi Rimini 4 Dicembre 2007 I riferimenti normativi - Legge 9 gennaio 1989 n. 13 art. 2 - Legge 9 gennaio 1989 n.

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. Cooperativa è... COOPERATIVA è... Art. 45 della Costituzione Italiana La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge

Dettagli

RICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA

RICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA RICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO MARINO CENTRO Anno scolastico 2014-2015 Dott.ssa Carlotta PASSI 334-7921713 Referente Finalità e Obiettivi Il Centro RIVAS interviene

Dettagli

il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte

il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte REGIONE PIEMONTE In.F.E.A. - attività di sistema il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte Provincia di Torino Lab. ter. Canavese Lab. ter. Pinerolese 13 gennaio 2010 valutare?

Dettagli

Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA

Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA Dichiarazione di Intenti SARDEGNA CORSICA CORSICA E SARDEGNA UN PATTO NUOVO TRA DUE ISOLE SORELLE DEL MEDITERRANEO Oggi, 14 marzo 2016, il Presidente della Regione autonoma della Sardegna e il Presidente

Dettagli

Come iscriversi al M5S. Gruppi di Lavoro PROSPETTO ORGANIZZATIVO COMUNICAZIONE. Come funzionano le consultazioni via web

Come iscriversi al M5S. Gruppi di Lavoro PROSPETTO ORGANIZZATIVO COMUNICAZIONE. Come funzionano le consultazioni via web Come iscriversi al M5S Gruppi di Lavoro PROSPETTO ORGANIZZATIVO COMUNICAZIONE Come funzionano le consultazioni via web Come iscriversi al M5S Il MoVimento 5 Stelle è una non Associazione. Rappresenta una

Dettagli

L IMPORTANZA DEL COACHING NELLE AZIENDE

L IMPORTANZA DEL COACHING NELLE AZIENDE Di cosa si tratta: Nasce negli Stati Uniti negli Anni 80, e successivamente importato dalle multinazionali Americane nelle loro Sedi in Europa. Il Coaching suggerisce l idea di un percorso da uno stato

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

RILANCIO, GOVERNO E RAPPRESENTANZA DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE La scuola è un Istituzione della Repubblica che garantisce, insieme al valore legale

RILANCIO, GOVERNO E RAPPRESENTANZA DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE La scuola è un Istituzione della Repubblica che garantisce, insieme al valore legale RILANCIO,GOVERNOERAPPRESENTANZADELLEAUTONOMIESCOLASTICHE Lascuolaèun IstituzionedellaRepubblicachegarantisce,insiemealvalorelegaledeititolidistudiosu tutto il territorio nazionale, pari opportunità a tutti

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTE DI STUDIO LEGALE

CORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTE DI STUDIO LEGALE CORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTE DI STUDIO LEGALE Realizzato in collaborazione con l Associazione Nazionale Forense di Roma A.N.F. sede di Roma Scenario L Assistente di Studio Legale è in grado di erogare

Dettagli

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA FORMAZIONE PERMANENTE OBBLIGATORIA ART. 1 Il presente Regolamento disciplina la realizzazione della Formazione Professionale Continua

Dettagli

UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica

UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica Roma, 17/01/2013 Fondazione PAIDEIA onlus www.fondazionepaideia.it; info@fondazionepaideia.it Verso una nuova forma di affido

Dettagli

Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale. Laboratorio di formazione per assistenti sociali. Brescia 2012

Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale. Laboratorio di formazione per assistenti sociali. Brescia 2012 Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale Laboratorio di formazione per assistenti sociali Brescia 2012 Siamo veramente autonomi nell'esercizio della professione? Cos è l autonomia

Dettagli

LEVA CIVICA REGIONALE E SERVIZIO CIVILE NAZIONALE COMUNE DI PADOVA 2009-2010 RELAZIONE DI FINE SERVIZIO

LEVA CIVICA REGIONALE E SERVIZIO CIVILE NAZIONALE COMUNE DI PADOVA 2009-2010 RELAZIONE DI FINE SERVIZIO LEVA CIVICA REGIONALE E SERVIZIO CIVILE NAZIONALE COMUNE DI PADOVA 9 - RELAZIONE DI FINE SERVIZIO MONITORAGGIO SERVIZIO CIVILE REGIONALE Al termine del secondo e quinto mese di servizio, come previsto

Dettagli

COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28.11.2015 1 INDICE Art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI... 3 Art. 2 CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI...

Dettagli

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n. COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso

Dettagli

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio - PGT Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Autorità

Dettagli