La Strategia UE per la regione Adriatico-Ionica e le sinergie con i programmi di finanziamento comunitario a gestione diretta

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1 La Strategia UE per la regione Adriatico-Ionica e le sinergie con i programmi di finanziamento comunitario a gestione diretta Il 17 giugno la Commissione Europea ha presentato al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo, al Comitato Economico e Sociale e al Comitato delle Regioni la sua strategia per la macroregione Adriatico-Ionica: la prima macroregione a comprendere paesi europei (Croazia, Grecia, Italia, Slovenia) ed extra europei (Albania, Bosnia Herzegovina, Montenegro e Serbia) in eguale misura e la più grande finora avviata dall UE. A tal proposito il 26 Giugno si è tenuta, presso la sede del Comitato delle Regioni, la Conferenza su La Strategia dell UE per la regione Adriatico-Ionica e le sinergie con i programmi di finanziamento comunitario a gestione diretta organizzata da Francesco Cocco, coordinatore del progetto AdriGov e segretario generale dell Euroregione Adriatico-Ionica. Il Convegno, rivolto alle regioni e alle parti interessate dell area di cooperazione, si è incentrato su come i programmi e i fondi dell Unione Europea, gestiti direttamente dalla Commissione e dalle agenzie europee, potrebbero essere allineati per l attuazione della strategia UE per la regione Adriatico-Ionica (EUSAIR). Secondo uno dei principi della prossima strategia EUSAIR non sono previsti finanziamenti aggiuntivi per sostenere l attuazione della strategia macroregionale, tuttavia la macroregione potrà beneficiare di risorse a valere sullo strumento di preadesione (Ipa) e sui fondi strutturali e di investimento europei (SIE): spetterà ai soggetti coinvolti trovare un approccio innovativo per mobilitare le opportunità di finanziamento per coprire le priorità trasversali dell EUSAIR. "La Commissione europea ha fornito la cornice della strategia, ma non sono previste nuove istituzioni o fondi: spetta ai Paesi e alle regioni interessate farla funzionare" spiega il Cocco. Le risorse a cui fare riferimento sono - secondo il coordinatore di AdriGov - soprattutto i fondi strutturali europei dei singoli Stati, poi quelli della cooperazione territoriale e in parte i fondi di pre-adesione dei Paesi extra Ue". Prima dell'avvio ufficiale della strategia, prevista con l'adozione al vertice UE di ottobre "dobbiamo capire se e come sarà possibile sostenersi anche con programmi Ue che spaziano dalla ricerca e innovazione alla cultura, ai trasporti, all'ambiente, come Horizon 2020, Cosme, Creative Europe, Citizens for Europe, Connecting Europe e Life". Inoltre affinchè la strategia possa avere successo "bisogna capire come gli enti territoriali, che hanno svolto finora sul campo le attività di cooperazione, possano avere un ruolo - afferma Cocco - e si superino le disomogeneità a livello amministrativo. Fondi e governance sono i nodi da chiarire per far decollare la stregia. La Conferenza si è aperta con l intervento del coordinatore del progetto AdriGov Francesco Cocco e a seguire sono intervenuti Gianluca Spinaci, capo gabinetto del Segretariato Generale al Comitato delle Regioni, Paola Di Salvatore, membro dell Autorità di Gestione del Programma IPA Adriatic CBC, Ivan Jakovcic, ex presidente dell euroregione Adriatico-Ionica.

2 In questa prima parte introduttiva dopo aver esaustivamente definito il significato dell obiettivo generale della strategia ossia promuovere una prosperità economica e sociale sostenibile nella macroregione mediante la crescita e la creazione di posti di lavoro e il miglioramento della sua attrattiva, competitività e connettività, preservando al tempo stesso l ambiente e assicurandosi che gli ecosistemi costieri e marini restino sani e salvi, si è posta enfasi sulla necessità di dover rafforzare il dialogo e la reciprocità, afferma Di Salvatore, e di creare una rete di supporto e lobby politica, come sottolineano Spinaci e Jakovcic, affinchè possa attuarsi una politica di coesione territoriale concreta. L esperienza delle strategie macroregionali esistenti dimostra che la qualità e la stabilità dei meccanismi di governance sono cruciali per un attuazione efficace. Una migliore governance non dipende da nuovi fondi ma dalle modalità e dai ruoli nell attuazione della strategia e nell avvio e nel finanziamento di azioni congiunte. La governance deve pertanto avere una dimensione sia politica che operativa, con i ministeri responsabili e gli organismi di attuazione che definiscono gli obiettivi strategici e si assicurano che ilo lavoro sia seguito rigorosamente. Dopo quasti interventi introduttivi il moderatore Giampiero Gramaglia, giornalista e direttore di Euractiv.it, ha avviato la prima sessione tematica della conferenza. Il primo a intervenire è stato Alessandro Carano, capo unità della BEI, il quale ha ribadito che la strategia EURAIS verrà sostenuta dalla BEI. A seguire Fiona Deuss-Frandi, project adviser all unità Cultura dell EACEA, e Panagiotis Karnavos, project adviser per il programma Europa per i Cittadini dell EACEA, hanno rispettivamente presentato i nuovi programmi europei Europa Creativa e Europa per i Cittadini per il periodo che stanziano finanziamenti di cui potrebbero beneficiare i paesi coinvolti nella strategia EUSAIR. Il programma Europa Creativa, spiega Deuss-Frandi ha lo scopo di promuovere il settore culturale, mediatico e creativo, nonchè salvaguardare la differenza culturale e linguistica europea, al fine di contribuire all evoluzione delle nostre società e generare crescita e occupazione. Per il periodo il programma mette a disposizione 1,46 miliardi con l intento di rafforzare i settori culturali e creativi in Europa. Il secondo programma presentato da Karnavos, Europa per i Cittadini, riprende le linee del precedente programma per il periodo , si rivolge ai cittadini e si pone l obiettivo di rafforzare la cittadinanza europea e migliorare le condizioni per la partecipazione civica e democratica a livello dell Unione. A seguire si è dato ampio spazio alla presentazione delle esperienze di progetti che sono stati già avviati e alle proposte future. Sono intervenuti nell ordine: Vesna Tomsic, consigliere della provincia di Gorizia, Ines Lazzarini, rappresentante di Civicamente e Alfred Mullaraj, presidente del Consiglio Regionale di Durazzo. Il consigliere della provincia di Gorizia, Tomsic, ha presentato il progetto Youth Adrinet, durato tre anni e di cui la città di Gorizia è stata capofila e che ha visto coinvolti anche la Bosnia Herzegovina, l Albania, la Croazia, il Montenegro, la Serbia e la Slovenia. Il progetto si è rivolto ai giovani dei paesi che si affacciano sull Adriatico al fine di promuovere la partecipazione attiva dei

3 giovani nella vita sociale in ambito multiculturale, di favorire la conoscenza reciproca, lo sviluppo di metodologie comuni e la creazione di nuove opportunità lavorative al fine di migliorare la partecipazione attiva dei giovani nelle decisioni che li coinvolgono. Una nuova proposta di programma è Youth Enterprise Hub con l obiettivo specifico di attivare percorsi innovativi per promuovere l occupazione giovanile. Il secondo intervento è stato quello della rappresentante di Civicamente, Lazzarini, che ha presentato il progetto Europa=Noi promosso da Civicamente, società innovativa specializzata nell uso della tecnologia digitale per l educazione e la formazione. Europa=Noi, spiega Lazzarini, è un iniziativa che si pone come obiettivo quello di sensibilizzare, informare e creare consapevolezza della cultura europea ai bambini delle scuole primarie e secondarie e agli ingegnanti. Fino ad oggi sono stati coinvolti 4,600 insegnanti e 350,000 ragazzini. Infine a conclusione è intervenuto il presidente del Consiglio Regionale di Durazzo che ha esposto il progetto DELMVET (Developing an Efficient Locally Managed model of Vocational Education and Training), conclusosi nell ottobre del 2013, che ha visto coinvolta la Regione di Durazzo insieme a enti e amministrazioni dell Italia, Serbia e Bosnia-Herzegovina. Il progetto, mirato a rafforzare la capacità di sviluppo sostenibile, economico e sociale della Regione attraverso una strategia comune di azione tra i partner coinvolti, ha avuto come obiettivo generale anche l armonizzazione del sistema di formazione nella macroregione adriatica e la definizione del sistema di formazione professionale condiviso e concordato da tutti gli stakeholders del bacino adriatico. Dopo una breve pausa il moderatore Gramaglia ha introdotto l inizio della tavola rotonda. Ad aprire la tavola rotonda è stato il coordinatore della strategia EUSAIR presso la DG REGIO, Giannantonio Ballette, il quele ha accuratamente esposto il piano d azione della strategia intergovernativa. Utilizzando un approccio dal basso verso l alto spiega - sono state effettuate ampie consultazioni delle parti interessate per identificare obiettivi chiari e specifici della regione. A questo fine sarà attuato un piano d azione progressivo (rivisto e aggiornato periodicamente quando si manifestano nuove esigenze) che accompagna la strategia ed espande la dimensione marittima includendo l entroterra. Individuati ed esposti i quattro pilastri fondamentali, Crescita Blu (Blue Growth), Collegare la Regione (reti di trsporti ed energia), Qualità ambientale e Turismo sostenibile, Ballette sottolinea l importanza dell ampio processo di consultazione nelle regioni coinvolte e della sensibilizzazione del territorio al fine di indivuduare azioni e progetti che fungano da valore aggiunto alla strategia macroregionale. In seguito la Direttrice della DG MARE, Carla Montesi, ha sottolineato che, al fine di favorire una crescita marina e innovativa nella regione promuovendo lo sviluppo economico e sostenibile e le opportunità imprenditoriali e di lavoro nell economia blu, è necessario affiancare a una pianificazione spaziale marittima comune una sistematicità degli interventi affinchè gli obiettivi strategici vadano a confluire negli investimenti. Sarà necessario coinvolgere maggiormente le regioni e favorire lo scambio di dati quantitativi e qualitativi tra queste, coinvolgere le università, i centri di ricerca e per l innovazione e i porti. Inoltre le problematiche su cui è necessario agire principalmente, continua la Montesi, sono principalmente tre: i cluster marittimi, i rifiuti

4 marittimi e il turismo nautico. Infine conclude l intervento ribadendo che la DG MARE darà ampio sostegno alla strategia. A seguire il Direttore della DG Allargamento, Gerhard Schumann-Hitzler, ha evidenziato l importanza di una buona governance per la riuscita della strategia: bisogna investire sulla politica e tutti coloro che rientrano nel processo decisionale devono essere coinvolti. La DG Allargamento per promuovere la strategia EUSAIR ha stanziato 11,6 miliardi di euro: sono previsti programmi regionali di investimento per i Balcani occidentali, per ampliare il confronto tra le parti interessate, per sviluppare le capacità di adattamento agli standard europei, per garantire la sicurezza degli investimenti. Successivamente l intervento della prima segretaria per l allargamento europeo e i Balcani occidentali alla Rappresentanza Permanente dell Italia presso l Unione Europea, Giorgia De Parolis, si è incentrato sul forte impulso politico che la strategia ha per i paesi balcani e quindi sulla potenzialità che questa offre affinchè i paesi possano recepire più in fretta l acquis comunitario. Sullo stesso tema è seguito l intervento dell ambasciatore della Bosnia Herzegovina, Ivan Orlic, il quale ha sottolineato l importanza della strategia ai fini dei potenziali benefici che essa potrà apportare ai paesi non facenti parte dell UE come appunto la Bosnia Herzegovina. In seguito il presidente del consiglio regionale di Scutari, Maxhid Cungu, ha sottolineato l importante ruolo della strategia nella rivitalizzazione di un Europa solidale ed eterogena pronta a superare le differenze e il ruolo strategico che devono avere le città dei paesi coinvolti al fine di raggiungere una maggiore integrazione tra le politiche locali e le linee guida della strategia. Si è inoltre soffermato sul ruolo che l Albania potrà avere nell ambito del progetto macroregionale, evidenziando l importanza della posizione strategica del Paese. L Albania infatti si trova in una zona geograficamente strategica per potenziare e migliorare la rete dei trasporti, in particolare quella marittima, in modo da favorire la connettività in supporto alla strategia di coesione dell UE. Inoltre l Albania rafforzerà i collegamenti oltre confine, in particolare quelli con Kosovo e Montenegro, e infine potenzierà le strategie integrate per lo sviluppo del turismo, specialmente con il Montenegro. Sulla stessa linea è stato l intervento a seguire del Presidente della Contea di Dubrovnik-Neretva a vice Presidente dell euroregione adriatico-ionica, Nikola Dobroslavic, il cui intervento si è incentrato sui benefici che trarranno i cittadini dall attuazione della strategia soprattutto per quanto riguarda la questione dei collegamenti stradali e marittimi. A concluisione di questa prima sessione della Conferenza si è avuto l intervento del ministro per l innovazione e la pubblica amministrazione della Repubblica albanese, la quale ha posto l attenzione sull importanza della promozione di iniziative a favore del turismo responsabile, sostenibile e di qualità, nonchè priorità e requisiti che garantiscono l ottenimento del Passaporto europeo delle competenze per la ricettività: strumento sviluppato per agevolare la presa di contatto tra persone in cerca di lavoro nel settore ricettivo e turisticon in Europa. Nel pomeriggio il moderatore Gramaglia ha avviato la seconda parte della conferenza e il primo a intervenire è stato il funzionario della DG Mobilità e Trasporti, Carlo De Grandis il quale ha messo in luce l importanza della connessione tra paesi non appartenenti all UE e paesi facenti parte che sarà uno dei punti chiave della prossima programmazione insieme al sistema di gestione del traffico stradale, marittimo e aereo. De Grandis a tal riguardo ha presentato le linee

5 guida della nuova politica europea in materia di infrastrutture e trasporti, la TEN-T, approvata nel gennaio 2014 e che permetterà di connettere il continente da Est a Ovest e da Nord a Sud. Lo scopo della nuova politica è quello di ridurre il gap nella rete dei trasporti tra stati europei. Il progetto con un budget previsto di 26 miliardi di euro, fino al 2020, faciliterà il recupero e la crescita dell economia dell intero continente europeo. Conclude il suo intervento affermando che la DG Mobilità e Trasporti sosterrà finanziariamente la problematica del traffico a livello europeo e intrafrontaliero. All intervento del funzionario De Grandis è seguito quello dell assassore per la scuola, la formazione professionale e il lavoro della regione Emilia Romagna, Patrizio Bianchi, che ha fatto un esaustivo excursus sulla storia della macroregione adriatico-ionica e ha insistito, nel corso del suo intervento, sull importanza che hanno gli accordi interregionali e transfrontalieri per il raggiungimento di un Europa che non sia più una confederazione di stati ma che sia unita e sia in grado di connettere centro e periferia. A seguire è intervenuta l esperto nazionale dell Unità Politica per il Turismo della DG Imprese e Industria, Cinzia De Marzo, che ha messo in luce il fatto che il quarto pilastro del piano di finanziamento per le zone dell area EUSAIR è dedicato al COSME. Nello specifico il Tourism Work Program 2014 è l unico programma quadro dell UE dedicato al turismo il cui budget è di ben 2,5 milardi di euro. Gli obiettivi sono quelli di rafforzare la competitività e la sostenibilità del turismo, migliorare la conoscenza socio-economica del settore e aumentare la visibilità dell Europa come destinazione turistica. Sono previsti quattro bandi: il primo volto a diversificare l offerta del turismo europea e i servizi, il secondo a incrementare i flussi turistici in bassa stagione, il terzo a promuovere le destinazioni europee di eccellenza e infine il quarto mira a creare una sinergia tra il turismo e le industrie di alto livello e creative. In seguito abbiamo avuto l intervento di Ana Teresa Caetano, funzionario dell Unità Risorse Marine della DG Ricerca e Innovazione che ha posto l attenzione sui pilastri generali del nuovo programma quadro per la ricerca e l innovazione ( ), Horizon 2020 e poi nello specifico sulla Crescita Blu (Blue Growth). Il primo è quello dell eccellenza scientifica, il secondo quello della Competitività delle Industrie e infine il terzo riguarda le Sfide Sociali. La Crescita Blu rientra nel pilastro delle Sfide Sociali ma sostanzialmente è trasversale ai pilastri di Horizon e le comprende tutte, inoltre rappresenta anche il primo pilastro della strategia EUSAIR. L obiettivo di questo pilastro nell ambito della strategia della macroregione adriatico-ionica, spiega Catano, è favorire una crescita marina e innovativa nella regione promuovendo lo sviluppo economico e sostenibile e le opportunità imprenditoriali e di lavoro nell economia blu, anche nei settori della pesca e dell acquacoltura. A questo fine vanno promossi i cluster che coinvolgono i centri di ricerca, agenzie pubbliche e imprese private. Infine l ultimo intervento è stato quello del Capo del Dipartimento per la Cooperazione Internazionale e gli Affari Europei dell Istria, Oriano Otocan, che ha tracciato le conclusioni generali della Conferenza e dei punti salienti della strategia EUSAIR.

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