COMUNE DI FAVIGNANA PROVINCIA DI TRAPANI
|
|
- Enzo Cavallaro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Molo Salvatore Gentivo COMUNE DI FAVIGNANA PROVINCIA DI TRAPANI LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL PORTO DI FAVIGNANA PROGETTO DEFINITIVO Titolo elaborato : RELAZIONE GENERALE Progettisti: Ufficio Tecnico Comune di Favignana Responsabile Ing. Pietro Vella N elaborato: Consulente: Prof. Ing. Alberto Noli A Giugno 2012 Data 0 EMISSIONE Rev. DESCRIZIONE
2 INDICE 1. INTRODUZIONE ATTUALE UTILIZZAZIONE DEL PORTO DI FAVIGNANA, CENNO ALLE PROSPETTIVE FUTURE FATTORI AMBIENTALI ED URBANISTICI Condizioni meteo-marine Caratteristiche batimetriche Caratteristiche geologiche e geotecniche Aspetti urbanistici SCELTA DELLA CONFIGURAZIONE DI PROGETTO Premesse Opzione zero Le alternative progettuali Studi supplementari eseguiti per verificare la soluzione finale prescelta DESCRIZIONE DELLE OPERE PROGETTATE PREZZI UNITARI E COMPUTO METRICO ESTIMATIVO TEMPI DI ESECUZIONE Progetto definitivo pag. 1 di 23
3 1. INTRODUZIONE Il presente progetto definitivo riguarda la messa in sicurezza del porto di Favignana, cioè la facile accessibilità del porto in condizioni meteomarine avverse e la riduzione dell agitazione ondosa che al giorno d oggi interessa la quasi totalità dello specchio acqueo protetto. A tale scopo viene proposta la realizzazione di una nuova opera di difesa radicata ad Est rispetto a quella attuale, consentendo una diversa collocazione delle banchine per traghetti ed aliscafi e l ampliamento dello specchio acqueo protetto da destinare ad utilizzazioni diverse. Nel seguito si illustreranno gli studi propedeutici eseguiti e le motivazioni della scelta della soluzione proposta. Progetto definitivo pag. 2 di 23
4 2. ATTUALE UTILIZZAZIONE DEL PORTO DI FAVIGNANA, CENNO ALLE PROSPETTIVE FUTURE L isola di Favignana ha attualmente una popolazione di circa abitanti residenti. L isola, così come quella prospiciente di Levanzo, è collegata con Trapani, capoluogo di provincia, da numerose corse di aliscafi e traghetti. Con gli aliscafi il percorso viene effettuato in circa mezz ora, rendendo di fatto le due isole dei veri e propri sobborghi del capoluogo. Ciò da un lato giustifica il fatto che l isola, a differenza della maggior parte delle isole minori italiane, non soffre del fenomeno dello spopolamento, anzi è viva e vitale per tutto l anno. Da un altro lato ci si rende ben conto del dramma rappresentato dalle frequenti interazioni dei collegamenti, soprattutto nel periodo invernale, nonostante la presenza, a fianco degli aliscafi, di traghetti dislocanti, di dimensioni peraltro limitate. In effetti le caratteristiche del traghetto che attualmente viene impiegato nella tratta Trapani- Favignana sono le seguenti: - M/n Simone Martini ; - stazza lorda 1490 t; immersione 3,67 m; lunghezza 78 m; larghezza 14 m; capacità di carico 70 auto e 800 passeggeri. Si ritiene che il collegamento sarebbe più efficiente e sicuro utilizzando un traghetto più lungo, come ad esempio quello che collega Livorno con l isola di Capraia, di lunghezza fuori tutto pari a 90 m o quelli che collegano la Sicilia con le isole Eolie e con Pantelleria e Lampedusa (ad esempio, il Laurana, gemello delle m/n Sansavino e Palladio, lungo 123 m, largo 19 m, con immersione di 5,32 m e capacità di carico di 272 auto e 800 persone). Per il progetto della messa in sicurezza è opportuno fare riferimento ad un traghetto di lunghezza pari ad almeno 100 m, larghezza pari a 15 m, con capacità di trasporto di circa 150 auto e di 500 passeggeri, con un immersione di circa 5,00 m. Per rendersi conto dell intensità del traffico del porto si ricorda che nel periodo le corse effettuate giornalmente da diversi mezzi sono state in media le seguenti: - corse giornaliere aliscafi periodo estivo 20; - corse giornaliere aliscafi periodo invernale 16; - corse giornaliere traghetti periodo estivo 15; - corse giornaliere traghetti periodo invernale 5. Le dimensioni degli aliscafi, tradizionali o del tipo a catamarano, sono le seguenti: - aliscafi: lunghezza 30,50 m; immersione 3,50 m; - catamarano: lunghezza 40 m; immersione 2,00 m. Progetto definitivo pag. 3 di 23
5 Il traffico di passeggeri è cospicuo, raggiungendo mediamente un valore annuo di circa un milione di passeggeri, di cui circa la metà non residenti sull isola. A titolo di paragone, si ricorda che il traffico di passeggeri fra Civitavecchia e la Sardegna è dell ordine di all anno, fra Genova e Porto Torres di all anno, fra Anzio e Ponza di all anno. Fra le navi che attualmente pervengono nel porto di Favignana e che ovviamente occorrerà accogliere anche in futuro figura anche una nave cisterna destinata a sopperire alle difficoltà di approvvigionamento idrico, che in teoria è assicurato da un acquedotto sottomarino proveniente dalla vicina costa siciliana. L acquedotto sottomarino esistente è infatti insufficiente e quindi occorre un approvvigionamento di acqua potabile integrativo soprattutto nel periodo estivo. Il porto di Favignana è utilizzato anche da una flottiglia di pesca e da imbarcazioni turistiche. Per quanto riguarda le imbarcazioni da pesca, l attuale consistenza è di 79 unità, alle quali sono da aggiungerne due destinate al trasporto di persone per gite giornaliere intorno all isola o nelle isole vicine. Non si sono potute reperire indicazioni precise sul numero delle piccole barche, di lunghezza inferiore a 6 7 m. Non è comunque da prevedere un incremento della flotta, in quanto il settore pesca è in crisi in tutto il Mediterraneo, a causa della rarefazione della fauna ittica e delle sempre più severe limitazioni poste all attività di pesca dalle norme internazionali e comunitarie. Inoltre il mestiere di pescatori è sempre meno ambito dai giovani, in quanto faticoso e non scevro di pericoli. Sempre più spesso si assiste al fenomeno di pescatori che nel periodo estivo si dedicano ad attività connesse con il turismo, quali il trasporto di gitanti intorno all isola o a battute di pesca non impegnative. In conclusione per le imbarcazioni da pesca è opinione dell Amministrazione Comunale che sia necessario incrementare leggermente la capacità ricettiva rispetto all attuale, ma soprattutto razionalizzarne l attività, disponendole all interno di un bacino ampio e tranquillo e dotando il porto di tutte le infrastrutture necessarie, quali il mercato del pesce, i magazzini frigoriferi, i depositi delle attrezzature, lo scivolo per l alaggio ed il varo delle piccole barche e così via. Per quanto riguarda la flotta turistica, non esistono statistiche attendibili sulle presenze giornaliere e mensili delle imbarcazioni in transito. E certo che la ricettività attuale è del tutto insufficiente e che molte barche, nel periodo estivo, devono rinunciare all ormeggio nel porto. Le opere per la messa in sicurezza, oltre a migliorare le condizioni di accesso all isola e ad assicurare una soddisfacente tranquillità dello specchio acqueo portuale in qualunque condizione di tempo, conseguiranno anche il risultato di incrementare in modo sensibile la ricettività di imbarcazioni turistiche, sia stanziali (di abitanti dell isola, di residenti in Sicilia, nel resto dell Italia Progetto definitivo pag. 4 di 23
6 ed all estero), sia in transito. E molto difficile affacciare ragionevoli previsioni sul numero di barche appartenenti alle due categorie, così come sulla loro dimensione. Alla luce delle continue richieste dei possessori di imbarcazioni da diporto, l Amministrazione Comunale ritiene prudenziale, tenendo conto della recente evoluzione della flotta turistica verso imbarcazioni sempre più grandi e del prevedibile incremento delle imbarcazioni che effettuano crociere a vasto raggio (turismo itinerante) assicurare la ricettività di almeno 100 barche di lunghezza uguale o superiore a 12 m e di 200 barche di lunghezza compresa fra 8 e 12 m. Per la cosiddetta nautica minore cioè per le imbarcazioni di lunghezza inferiore a 8,00 m, si dovrà destinare ad esse una zona portuale abbastanza ampia, ma si dovrà anche attrezzare un efficiente sistema di scivoli per favorire l operazione detta terra-mare, che consiste nel varare ed alare le piccole imbarcazioni (spesso gommoni) nell ambito della giornata di utilizzo. Una nuova categoria di natanti che sarà possibile accogliere nel porto difeso dalle nuove opere è costituita dai cosiddetti maxiyachts (o megayachts), come sono definite le imbarcazioni da crociera di lunghezza superiore a 25 m. Negli anni successivi al 2000 il numero di tali natanti è progressivamente aumentato, così come la loro lunghezza, che può pervenire fino a 100 m e oltre. Si tratta di mezzi molto utilizzati non solo da singoli proprietari, ma anche da società di charter che li adibiscono a crociere di elite, con pochi passeggeri che amano visitare località non frequentate dalle grandi navi da crociera, di lunghezza superiore a 200 m. L economia isolana riceverà un sicuro impulso se verrà consentita l accoglienza di numerose delle imbarcazioni sopra elencate con l incremento delle aree disponibili e con il raggiungimento di condizioni di agitazione ondosa inferiori a quelle attuali. Ovviamente il problema della ricettività delle imbarcazioni da diporto verrà ripreso in esame, nella sede più opportuna, allorquando si potrà porre mano alle opere di messa in sicurezza del porto. In questa sede si è voluto semplicemente accennare ai problemi che le nuove opere proposte consentiranno di affrontare, a parte quelli più urgenti prospiciente porto di Trapani. riguardanti i collegamenti fra l isola e il Progetto definitivo pag. 5 di 23
7 3. FATTORI AMBIENTALI ED URBANISTICI 3.1. Condizioni meteo-marine Prima di procedere all esame delle possibili configurazioni delle nuove opere di difesa si sono prese in esame le condizioni meteo-marine del sito, eseguendo un apposito studio (v. elaborato B1) per mezzo del quale si sono ottenuti i parametri di progetto riguardanti i venti, le correnti, i livelli marini e le caratteristiche del moto ondoso al largo e sotto riva, in prossimità cioè delle future opere di protezione del futuro porto. E risultato chiaramente che la traversia principale è estesa ad un settore molto ristretto, compreso fra le direzioni 350 N e 10 N, con valori massimi dell altezza d onda concentrati esattamente intorno alla direzione Nord. Un notevole fattore di attenuazione del moto ondoso è rappresentato dalla presenza dell isola di Levanzo. Le altezze d onda, che al largo sono fra le più elevate del Mediterraneo, subiscono una riduzione che perviene al 35 40% in prossimità delle nuove opere foranee. Per maggiori dettagli si rimanda all elaborato B1 citato Caratteristiche batimetriche La batimetria dell area portuale e delle zone circostanti è nota attraverso i rilievi dell Istituto Idrografico della Marina (carte dei porti minori, n 259, Porto di Favignana, scala 1:5.000). Ai fini della redazione del progetto definitivo delle opere di messa in sicurezza il Comune ha commissionato al Dr. Arch. G. Musmeci ed al Dr. Ing. Rocco Ricevuto l esecuzione di un rilievo batimetrico di dettaglio, eseguito secondo le tecniche più aggiornate disponibili. Per le modalità di rilievo e sostituzione dello stesso si rimanda alla relazione specifica, riportata nell elaborato C Caratteristiche geologiche e geotecniche Le caratteristiche geologiche dell isola di Favignana emergono chiaramente dall esame della Figura 1, la quale mostra che tutta la parte orientale dell isola ricade in un unica formazione, costituita da conglomerati e calcareniti del pleistocene inferiore. Progetto definitivo pag. 6 di 23
8 Figura 1 Progetto definitivo pag. 7 di 23
9 La parte occidentale è costituita da un imbasamento di dolomie del triassico superiore-lias al quale si sovrappongono, nella zona più pianeggiante, conglomerati e sabbie eoliche dell olocene, nella zona con rilievi più accentuati calcari dolomitici e dolomie sempre del triassico superiore-lias e, in zone di estensione più limitata ma importanti perché affacciate al mare (costo meridionale), calcari nodulari ad ammoniti e calcareniti inglobanti numerosi fossili del periodo Dogger-Mahn. Ai fini della redazione delle opere per la messa in sicurezza del porto si possono reputare sufficienti le informazioni generali di cui sopra e quelle più particolari derivanti dall esame della carta nautica già citata, la quale, in corrispondenza delle nuove opere da costruire, riporta spesso la dizione R, indicante la presenza di roccia affiorante, intercalata alla dizione S, sabbia. La presenza della roccia indica che non sussiste alcun dubbio sulla realizzabilità, ai normali prezzi di mercato, di opere di concezione tradizionale, quali le opere a scogliera o quelle a parete verticale. Confortante a tale riguardo risulta anche il comportamento nel tempo delle opere esistenti, che non hanno mai mostrato segni di deterioramento a causa della scarsa portanza dei terreni presenti. Al fine di approfondire le conoscenze degli aspetti geotecnici il Comune ha peraltro commissionato al geologo Giuseppe Baita uno studio specifico al quale si rimanda per ulteriori dettagli. Lo studio è riportato nell elaborato B Aspetti urbanistici L abitato di Favignana si estende in corrispondenza del lato orientale della baia in cui è situato il porto. Il lato occidentale, alquanto acclive e di natura prevalentemente rocciosa, è stato mantenuto libero da opere di urbanizzazione ed è quindi tuttora allo stato naturale, tranne che per il tratto più prossimo al fondo dell insenatura che è occupato dall edificio dell ex Stabilimento Florio, recentemente oggetto di un progetto di valorizzazione e recupero elaborato dalla Sopraintendenza di Trapani. Il fondo dell insenatura è occupato da una spiaggia di modesta estensione che, per quanto non utilizzabile dal punto di vista della balneazione classica, è considerato dall Amministrazione Comunale come un bene da preservare. La spiaggia fra l altro svolge una efficace funzione di smorzamento dell energia del moto ondoso residuo che interessa la baia. Delle condizioni predette si è tenuto conto nella scelta della soluzione progettuale. Questa in realtà non solo risolve molti problemi di carattere marittimo-portuale ma ha anche una notevole valenza urbanistica, in quanto consente l immissione degli autoveicoli sbarcati dal traghetto (o da imbarcare) sulla strada perimetrale al centro abitato, impedendo che il traffico veicolare si sviluppi Progetto definitivo pag. 8 di 23
10 nella zona prossima alla Villa Florio, con un sovraffollamento del tutto inaccettabile attesa la ristrettezza degli spazi di manovra e la sovrapposizione con l attività di pesca e diporto nautico. Il Comune non è ancora dotato di un PRG aggiornato. Sarà cura dell Amministrazione inserire le nuove opere nel PRG in corso di elaborazione. Progetto definitivo pag. 9 di 23
11 TRONCO DI ROTTA RETTILINEA ESTERNA AL PORTO COMUNE DI FAVIGNANA 4. SCELTA DELLA CONFIGURAZIONE DI PROGETTO 4.1. Premesse Per definire la configurazione di progetto delle opere di messa in sicurezza sono state studiate numerose soluzioni alternative, aventi come obiettivo prioritario il rispetto di alcuni principi che i tecnici ritengono indispensabile rispettare ai fine della buona navigabilità di un porto, cioè della facilità delle manovre di ingresso e di uscita della nave di progetto, nel caso specifico un traghetto di 100 m di lunghezza (L), 15 m di larghezza (B) e 5,00 m di immersione (d). Oltre alla navigabilità occorre anche rispettare le condizioni di sicurezza all ormeggio, che impongono di non superare, anche in condizioni eccezionali, un valore limite dell altezza d onda lungo la banchina di ormeggio. Ai fini della navigabilità, osservando la Figura 2, emerge la necessità di una rotta di accesso rettilinea, di larghezza pari almeno a 5B (nel caso specifico 75 m), di una distanza di arresto pari almeno a 3L (nel caso specifico 300 m) e di un cerchio di evoluzione di diametro almeno pari a 1,5L (nel caso specifico 150 m). Figura 2 - Indicazioni generali per le dimensioni delle zone di evoluzione e dei canali di accesso portuali. Progetto definitivo pag. 10 di 23
12 Ai fini dell agitazione ondosa residua, la letteratura tecnica fornisce valori dell altezza d onda significativa variabili a seconda del tipo di nave e della direzione d incidenza delle onde rispetto all asse della nave. Nel caso specifico si può assumere un valore massimo dell altezza significativa lungo la banchina di accosto pari a 0,50 m, tenendo conto dell incidenza longitudinale delle onde. Prima di illustrare le soluzioni studiate, si premette un accenno alla cosiddetta opzione zero, con la quale confrontare le soluzioni stesse Opzione zero La cosiddetta opzione zero, cioè lasciare il porto invariato nella sua configurazione attuale, appare francamente un alternativa da non prendere in considerazione, in quanto resterebbero inalterate le condizioni di inagibilità del porto, che provocano molti inconvenienti alla popolazione locale; inoltre la mancata attuazione della nuova opera di protezione foranea non consentirebbe una buona utilizzazione dello specchio acqueo protetto da parte delle imbarcazioni, diverse dai traghetti, che al giorno d oggi sono o impossibilitate a soggiornare nel porto, o costrette a sopportare condizioni di disagio in occasione di mareggiate anche non eccezionali. Infine il mantenimento dello stato quo equivale a mantenere le condizioni di scarsa fluidità del traffico veicolare in ingresso o in uscita dei traghetti, che provoca inconvenienti di natura ambientale oltre che una intollerabile condizione di affollamento di zone storiche circumportuali. L unico vantaggio, consistente nel mantenimento integrale del posidonieto esistente all esterno del porto attuale, va considerato tenendo conto del fatto che tale posidonieto, interessante comunque un area molto esigua se raffrontata con la vastità dell area complessiva dell arcipelago interessata dalla pianta acquatica in questione, si presenta nella zona in condizioni molto degradate Le alternative progettuali Sono state studiate numerose soluzioni alternative al fine di poter pervenire alla configurazione preferibile attraverso un procedimento di ottimizzazione. La configurazione prescelta è stata successivamente perfezionata attraverso un procedimento di ulteriore ottimizzazione dei dettagli. Fondamentalmente le soluzioni studiate sono state di tre tipi: 1. porto a bacino con imboccatura rivolta verso est; 2. porto a bacino con imboccatura rivolta verso ovest; 3. porto a moli convergenti con imboccatura rivolta verso nord. Progetto definitivo pag. 11 di 23
13 Di seguito sono riportate le principali alternative progettuali studiate per il porto di Favignana. La soluzione A1 (Figura 3), con imboccatura rivolta ad Est e diga foranea radicata poco a Nord di Cala Fumere. La soluzione prevede i traghetti e gli aliscafi attraccati lungo banchine ubicate in prossimità dell imboccatura e del relativo cerchio di evoluzione; Figura 3 Progetto definitivo pag. 12 di 23
14 La soluzione A2 (Figura 4), simile alla precedente ma con diga radicata a sud di Cala Fumere. Figura 4 La soluzione B (Figura 5), con imboccatura rivolta ad Ovest, molo di sopraflutto in prosecuzione dell esistente e molo di sottoflutto radicato a terra poco a Nord di Cala Fumere. Figura 5 Progetto definitivo pag. 13 di 23
15 La soluzione C (Figura 6), del tipo a moli convergenti, con imboccatura rivolta alla traversia principale e avamporto delimitato da due bracci secondari radicati ai moli di levante e di ponente. Figura 6 La soluzione D (Figura 7), che rappresenta una variante della soluzione B, con un nuovo radicamento del molo di sopraflutto, ubicato in corrispondenza della zona nella quale la costa assume un andamento diretto all incirca da Ovest verso Est (Punta S.Leonardo). In questo modo si acquista uno spazio tale da ubicare nella parte più esterna del porto, prossima all imboccatura ed al cerchio di evoluzione, una darsena riservata ai traghetti ed agli aliscafi. Tutta le restante parte del bacino può così essere destinata alla pesca ed alla nautica da diporto. Un aspetto molto importante della soluzione D è costituito dall immissione diretta dal porto nella viabilità principale che parte dal porto stesso e che costituisce l inizio di un vero e proprio anello che circonda la città e consente un collegamento esterno fra i due versanti della baia, senza interessare il centro storico. Progetto definitivo pag. 14 di 23
16 Figura 7 Il confronto fra le diverse soluzioni è stato sviluppato con il semplice metodo della check-list, il quale consiste nell individuare alcuni fattori importanti che caratterizzano ognuna delle soluzioni e nell attribuire a ciascun dei fattori un valore numerico. Sommando per ogni soluzione i valori si ottiene un valore complessivo che, con il suo massimo, consente di individuare la soluzione preferibile alle altre. I fattori presi in considerazione nel caso in esame sono i seguenti: - aspetti navigazionali, cioè maggiore o minore difficoltà di ingresso e di uscita dei natanti e di manovra per o da il porto interno; - costo delle opere; - impatto visivo ed ambientale in genere; - funzionalità del porto, in termini di ricettività e di adeguata suddivisione delle aree destinate ad usi diversi; - razionalità dei collegamenti viari. Progetto definitivo pag. 15 di 23
17 Non sono stati inseriti altri fattori molto importanti per un giudizio sull efficienza di un porto, quale ad esempio l agitazione interna portuale, in quanto tutte le soluzioni sono state tracciate in modo tale da ottenere un grado elevato di attenuazione del moto ondoso. Nella Tabella 1 è riportato il risultato del confronto, eseguito assegnando il valore +1 o +2 a seconda che si ottenga un miglioramento modesto o elevato rispetto alla situazione esistente, il valore 1 o 2 nel caso di peggioramento, al valore 0 nel caso di perfetta identità. Tabella 1 - Confronto fra le diverse configurazioni con il metodo della check list. Soluzione Fattori A1 A2 B C D Navigabilità Costo Impatto Funzionalità Collegamenti stradali TOTALE A titolo di esempio un valore negativo è stato attribuito al maggior costo delle opere, ma è evidente che non si tratta di una valutazione negativa in assoluto, in quanto ampiamente controbilanciata dal miglioramento complessivo del porto. Tutto ciò non appare nel metodo della check list, con la quale non si entra nel merito della questione se convenga o no realizzare il porto, ma ci si limita ad individuare la soluzione preferibile, cioè quella alla quale corrisponde il maggiore valore complessivo, che paradossalmente potrebbe anche risultare negativo. Il metodo risulta nel complesso abbastanza rozzo, nel senso che attribuendo i valori si avverte la necessità di una scala più ampia (da 5 a +5, ad esempio). Ciò non toglie che, sottoponendo la lista a più esperti si ottengono costantemente risultati confrontabili, giustificando la validità del metodo stesso. Per completezza occorre citare il fatto che spesso, nell applicazione del metodo della check list, oltre all attribuzione di un valore numerico, si attribuisce anche un peso a ciascuno dei fattori considerati. Così ad esempio un ambientalista è portato ad attribuire un maggior peso al fattore relativo all impatto ambientale, mentre un imprenditore è più sensibile al costo delle opere. Nel presente caso si è deciso di attribuire un identico peso a tutti i fattori, ottenendo che la soluzione preferibile è decisamente la D. Progetto definitivo pag. 16 di 23
18 A commento della Tabella 1, si possono aggiungere alcune considerazioni sul diverso valore attribuito ad alcuni dei fattori in gioco per le diverse soluzioni. Dal punto di vista dell impatto ambientale si sono considerate più sfavorevoli delle altre le soluzioni che occludono interamente la vista del mare aperto dai punti nei quali (ad esempio la spiaggia) al giorno d oggi è ben visibile il mare al di fuori del porto nonché l isola di Levanzo. Da tale punto di vista è senza dubbio preferibile la soluzione D, che consente fra l altro di intervenire sull opera di difesa esistente, riducendone la quota di sommità. Sono state considerate con sfavore anche le soluzioni che inglobano nel proprio interno la Cala Fumere, che costituisce una singolarità importante della costa. Fra l altro la baietta esercita un efficace azione di smorzamento del moto ondoso, contribuendo a ridurre l agitazione ondosa in corrispondenza dell imboccatura. Dal punto di vista navigazionale tutte le soluzioni presentano un vantaggio rispetto alle condizioni attuali e pertanto a tutte è spettato un voto positivo. Peraltro le soluzioni in cui il canale esterno è percorribile con onda e vento al traverso (soluzioni A1 e A2) sono da considerare peggiori di quelle nella quale la rotta di accesso avviene in favore di onda e di vento (soluzioni B, C e D). A proposito della soluzione prescelta, giova osservare che non esiste un piano regolatore con il quale confrontarla. La soluzione presenta comunque molte somiglianze con una proposta di piano regolatore presentata dai tecnici del Comune nel 1985 e mai approvata dalle Autorità competenti. Le opere foranee della nuova soluzione proposta risultano spostate verso terra rispetto alla soluzione di cui sopra. Esse quindi comportano un impegno economico molto inferiore e nello stesso tempo delimitano uno specchio acqueo protetto di dimensioni largamente sufficiente per soddisfare le esigenze Studi supplementari eseguiti per verificare la soluzione finale prescelta La soluzione D, prescelta dopo una serie di riunioni e di incontri, è stata oggetto di ulteriori studi che hanno consentito di verificarne con accuratezza la rispondenza tecnica e di migliorarne la funzionalità e l inserimento ambientale. Il tracciato finale della nuova opera di difesa è costituito da due tronchi rettilinei raccordati con un tronco planimetricamente ad arco di cerchio (Figura 8). Il primo tronco rettilineo, radicato alla terraferma è orientato approssimativamente da Sud-Est a Nord-Ovest. Il tratto terminale, anch esso rettilineo, è orientato da Est ad Ovest. Progetto definitivo pag. 17 di 23
19 Figura 8 Fra gli studi supplementari eseguiti si citano: - lo studio dell agitazione interna portuale, condotto utilizzando un modello matematico in grado di riprodurre tutti i fenomeni, anche dissipativi, che intervengono nel fenomeno di penetrazione del moto ondoso in uno specchio acqueo protetto (v. elaborato B2); - lo studio della navigabilità, condotto presso il centro del Cetena di Genova, utilizzando un simulatore di manovre in dotazione al Centro. Lo studio è stato eseguito nell ipotesi di alcune opere interne la cui progettazione e realizzazione è stata rimandata ad una fase successiva, allorquando il Comune si sarà dotato di un Piano Regolatore Portuale vero e proprio. Peraltro i risultati mantengono la loro validità anche in questa fase progettuale e quindi vengono allegati al presente progetto (v. elaborato B3). Progetto definitivo pag. 18 di 23
20 5. DESCRIZIONE DELLE OPERE PROGETTATE Nel progetto definitivo della nuova opera di messa in sicurezza del porto si è introdotto un tratto, lungo 20 m, di muro di sponda ortogonale all opera predetta e delimitante quella che in futuro si ipotizza possa costituire la nuova darsena traghetti. In tale modo si può consentire immediatamente, dopo il termine dell esecuzione della diga, l attivazione di una linea di collegamento con Trapani esercitata con traghetti di tipo moderno. Per quanto riguarda le caratteristiche strutturali dell opera di difesa si è data la preferenza ad una struttura del tipo a cassoni, che presenta aspetti favorevoli dal punto di vista tecnico ed economico (Figura 9). Figura 9 I fondali interessati dall opera sono infatti abbastanza cospicui (in generale superiori a 10 m) di modo che, adottando una soluzione del tipo a gettata, si avrebbe necessità di elevati quantitativi di materiali lapidei, che dovrebbero essere trasportati dalla Sicilia (ad esempio dalle cave di Custonaci) per l assoluta assenza di cave coltivabili di materiale idoneo nell isola di Favignana stessa. Il trasporto via mare dell intero quantitativo di materiale rende sicuramente antieconomica la soluzione a gettata rispetto a quella a cassoni, oltre che meno rapida e potenzialmente più impattante dal punto di vista ambientale. Infatti, rispetto ad un opera del tipo a parete verticale, la soluzione a gettata ha un impronta sul fondo notevolmente superiore, con maggiore pregiudizio per quanto riguarda l eventuale sottrazione di terreno occupato da posidonie. Progetto definitivo pag. 19 di 23
21 Uno degli aspetti più criticati delle opere a parete verticali, cioè l elevato potere riflettente che comporta lato mare condizioni di moto ondoso stazionario, fastidioso per le imbarcazioni in transito, può essere sensibilmente migliorato adottando una soluzione del tipo antiriflettente, comprendente cioè una parete forata ed una camera di smorzamento all interno del cassone. Pertanto si è deciso di adottare una soluzione a cassoni del tipo a parete forata, utilizzando l esperienza acquisita nel corso degli anni dal consulente incaricato dal Comune nella progettazione di opere simili (ad esempio nelle località di Porto Torres, o nell estensione del porto di Civitavecchia). In particolare si ricorda che recentemente il consulente avuto modo di seguire alcune prove su modello fisico eseguite per conto dell Autorità Portuale di Civitavecchia nel laboratorio LIAM dell Università dell Aquila, prove che hanno riguardato un opera di caratteristiche simili a quelle di Favignana, sia per la grandezza delle forze in gioco (moto ondoso paragonabile) che per i fondali interessati. Fra l altro le prove eseguite dal LIAM hanno suggerito l impiego di tetrapodi lungo il piede esterno dei cassoni, a preferenza degli usuali massi guardiani, che tendono inevitabilmente a subire dislocamenti nel corso delle più intense mareggiate, a causa della loro forma sostanzialmente piatta. Per quanto riguarda il coronamento dei cassoni si è ritenuto opportuno rendere il più possibile fruibile la piattaforma costituita dal coronamento, che può divenire meta di piacevoli passeggiate a fianco dei traghetti, dei grandi yachts o delle piccole navi da crociera ormeggiate. Si è quindi previsto un percorso pedonale lato mare, alla quota +4,00 m s.m.m., raccordato lato terra con una copertura arcuata di c.a., con sommità alla quota +7,15 m s.m.m. La copertura presenta un andamento planimetricamente mosso, sicché la passeggiata pedonale si amplia in veri e propri piazzali dai quali è possibile, attraverso scalinate, il collegamento con la banchina interna posta alla quota +2,50 m s.m.m. Al di sotto del coronamento potranno essere collocati punti di ristoro con tavolini all aperto. Ovviamente occorre tenere presente che la passeggiata pedonale è soggetta a possibili effetti di sormonto da parte del moto ondoso. Ciò significa che il transito dei pedoni dovrà essere vietato non appena l altezza d onda incidente supera un valore dell ordine di 2,70 m, circostanza che praticamente non si verifica mai nel periodo estivo. Nella parte coperta il transito è possibile in ogni condizione di mare, ma è bene che esso sia riservato solo agli addetti portuali per altezza d onda superiori a 4,00 m. Progetto definitivo pag. 20 di 23
22 Per quanto riguarda la quota di imbasamento dei cassoni, essa è stata posta pari a 12 m s.m.m. in tutto il tratto in cui i fondali naturali sono uguali o superiori a 15 m, a 8 m s.m.m. nel breve tratto iniziale, prossimo alla radice, in cui i fondali degradano da 15 a 10 m. La vera e propria radice (per una lunghezza di circa 70 m) è stata invece prevista del tipo a gettata, con mantellata di protezione costituita da tetrapodi nelle zone più profonde (fondali fra 5 e 10 m rispetto al l.m.m.), da scogli naturali (3 7 t) nelle zone più prossime alla linea di riva. Nella parte interna l opera a scogliera termina con una banchina costituita da cassoncini del tipo antiriflettente, imbasati alla quota 6,50 m s.m.m. Le verifiche di stabilità della sezione di maggiore altezza sono state condotte assumendo il diagramma di spinta di Goda, il quale, come è noto, fornisce risultati molto cautelativi. Le verifiche sono state condotte solo per la sezione corrente di maggiore altezza. Le sezioni di minore altezza vengono investite dal moto ondoso con grande obliquità e quindi sono sottoposte a spinte ridotte. Tutti i calcoli di stabilità, sia della diga a parete verticale che di quella a gettata, sono riportati nell allegato. Si osserva che alla testata della diga è stata assegnata una forma planimetrica ottagonale da realizzare con sette cassoni rettangolari di diverse dimensioni e con elementi prefabbricati cavi riempiti con getti subacquei di calcestruzzo. In sede di realizzazione l impresa esecutrice potrà proporre soluzioni alternative per la testata, ad esempio utilizzando cassoni di forma speciale o altro. In corrispondenza della testata è stata ubicata una torre di controllo vera e propria, con fanale di segnalazione dell ingresso (a luce verde) sulla sommità. La torre di controllo ha lo scopo di esercitare funzioni di sorveglianza del traffico marittimo, che diverrà importante qualora ricevesse impulso, come auspicato, la ricettività di imbarcazioni turistiche. Il traffico di tali imbarcazioni si sovrapporrà a quello delle barche da pesca e delle navi di collegamento con la costa siciliana; dovrà quindi essere opportunamente regolamentato ed indirizzato. La torre ha inoltre lo scopo di accogliere le imbarcazioni in transito e di indirizzarle al loro posto di ormeggio, facendo eventualmente ricorso all aiuto di gommoni condotti da appositi addetti e mantenuti permanentemente all ormeggio al piede della torre, nell area ridossata dalla testata. Progetto definitivo pag. 21 di 23
23 6. PREZZI UNITARI E COMPUTO METRICO ESTIMATIVO I prezzi unitari utilizzati sono stati dedotti dal PREZZARIO UNICO REGIONALE PER I LAVORI PUBBLICI NELLA REGIONE SICILIANA, approvato dal Presidente della Regione con Decreto del 16 aprile 2009 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il 24/04/2009. Per i prezzi non previsti in suddetto prezzario si è fatto riferimento alla TARIFFA REGIONALE DEI PREZZI 2010 PER OPERE E LAVORI PUBBLICI DELLA REGIONE LAZIO approvata dalla Giunta Regionale con delibera del 17 dicembre Per i prezzi non previsti in nessuno dei due prezzari di riferimento è stata eseguita un opportuna analisi, secondo l art.32 comma 2 del regolamento. Di seguito è riportato il quadro economico dell opera da realizzare: A ) Importo dei lavori A.1. Importo dei lavori ,78 a. Tratto in cassoni ,06 b. Radice molo e banchina di riva ,72 A.2. Importo oneri della sicurezza ,00 Importo complessivo ,78 B) Somme a disposizione della stazione appaltante ,83 B.1. Lavori in economia ,00 B.2. Rilievi, accertamenti ,00 B.3. Allacciamenti a pubblici servizi (Fanale, ecc.) ,00 B.4. Imprevisti (5 % di A) B.5. Accantonamento art.133 (1%) ,14 B.6. Spese per progettazioni e direzione lavori, ecc ,00 B.7. Spese attività tecnico amministrative (validazione) ,00 B.8. Spese per pubblicità ,00 B.9. Spese per accertamenti di laboratorio ,00 IMPORTO COMPLESSIVO: ,61 Progetto definitivo pag. 22 di 23
24 7. TEMPI DI ESECUZIONE COMUNE DI FAVIGNANA I tempi di esecuzione del progetto nella sua interezza possono essere computati considerando una normale produzione di cassoni (almeno due al mese), seguita dalle fasi di varo, trasporto e riempimento. Seguono i tempi di esecuzione della sovrastruttura, vincolata ai quantitativi di calcestruzzo. Le lavorazioni relative all imbasamento possono essere eseguite con mezzi marittimi mentre si preparano i cassoni. Anche il radicamento a gettata può seguire immediatamente la posa in opera dei primi due cassoni prossimi alla radice. In conclusione, come emerge dal diagramma a barre che segue, il lavoro può essere completato in ventidue mesi. FASE LAVORI Predisposizione cantiere PROGRAMMA TEMPORALE DEI LAVORI TEMPI (mesi) Prefabbricazione cassoni Imbasamento a scogliera Posa in opera e riempimento cassoni Coronamento Radice a scogliera Rifinitura ed arredi Progetto definitivo pag. 23 di 23
1 RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO ESECUTIVO
1 RELAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO ESECUTIVO Il Comune di Rimini con finanziamento della Giunta Regionale dell Emilia Romagna (delibere G.R. n. 2552/2003 del 09/12/2003 e n. 2334/2005 del 29/12/2005)
DettagliMASTER GESTIONE DEI SERVIZI PORTUALI
MASTER GESTIONE DEI SERVIZI PORTUALI GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE PORTUALI E MARITTIME FRANCESCO GRANATA 1 Le banchine Sono quelle strutture che separano il bacino liquido dalla terraferma. Si distinguono
DettagliCOMUNE DI FAVIGNANA PROVINCIA DI TRAPANI
-17-15 Molo Salvatore Gentivo -16-15 -14 PROVINCIA DI TRAPANI LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DEL PORTO DI FAVIGNANA PROGETTO DEFINITIVO Titolo elaborato : ELENCO DEI PREZZI UNITARI ED ANALISI NUOVI PREZZI
DettagliR.03 PORTO DI MARINA DI CARRARA AUTORITA' PORTUALE DI MARINA DI CARRARA
Autorità Portuale AUTORITA' PORTUALE DI PORTO DI LAVORI DI STABILIZZAZIONE AL PIEDE DEI CONOIDI DI TESTATA C.U.P. D86J13000160001 PROGETTISTA E COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE: GRUPPO DI PROGETTAZIONE
DettagliPROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE
PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti
DettagliTERMINAL CROCIERE A MIAMI
PORTI MIAMI TERMINAL CROCIERE A MIAMI La capitale del traffico croceristico internazionale presenta numerose strutture per l imbarco e lo sbarco che subiscono però il peso degli anni e del massiccio afflusso
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DEI TRASPORTI CAPITOLATO TECNICO (CIG: 354076)
CAPITOLATO TECNICO (CIG: 354076) AL CONTRATTO DI SERVIZIO DI COLLEGAMENTO MARITTIMO PER IL TRASPORTO DI PERSONE E VEICOLI NELLA TRATTA PORTO TORRES ISOLA DELL ASINARA (CALA REALE) E VICEVERSA. La gara
DettagliLocalizzazione geografica. Anno 2003-2005. Committenti. Venezia. Importo Lavori 6.8 (milioni) Categoria Opere VII c
Progetto Anno 2003-2005 Committenti Autorità Portuale Venezia Localizzazione geografica di Importo Lavori 6.8 (milioni) Categoria Opere VII c Attività Svolte PROGETTAZIONE GEOTECNICA Progettista Prof.
DettagliB) L utenza rappresenta il 5% degli ingressi medi giornalieri, si ipotizza un utilizzo medio del posto auto di 6 ore, per un massimo di 12 ore
ODG: PROGETTO MOBILITA-PARCHEGGI DI SCAMBIO-UN NUOVO MODO DI VIVERE PERUGIA Allegato 1 ANALISI DELL UTENZA Le previsioni relative alla potenziale utenza delle aree adibite a parcheggio di scambio, sono
DettagliDraft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto
Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliDGR n.59 del 21 GENNAIO 2005
DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta
DettagliCOMUNE DI MONTEGIORGIO
COMUNE DI MONTEGIORGIO (Provincia di ASCOLI PICENO) STUDIO PRELIMINARE DI FATTIBILITA FINALIZZATO ALL AMPLIAMENTO DEL CENTRO COMMERCIALE ROSSETTI Località: Via Faleriense Est, 81 63025 Montegiorgio (AP)
DettagliEsame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica
Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione
Dettagli1. MANUTENZIONE E MONITORAGGIO
1. MANUTENZIONE E MONITORAGGIO Come richiesto dal D.P.R. 509/97 sono di seguito fornite le indicazioni preliminari per l utilizzo e la manutenzione delle opere, degli impianti e dei servizi esistenti,
DettagliII.11 LA BANCA D ITALIA
Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria
Dettaglidott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.
dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.it Comune di xxx Provincia di xxx C O L L A U D O S T A T I C O SCUOLA
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliComune di Favignana località Torretta Cavallo
REGIONE SICILIANA CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA Il Dirigente dell U.O.B n. 3 Dr.ssa Geol. Daniela Alario Comune di Favignana località Torretta
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
DettagliCOMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA
COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA Adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 16.2.1998 con provvedimento n. 20 ART. 1 Oggetto del
Dettagli1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE
1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale
DettagliREGOLAMENTO SULL USO DEL MEZZO PROPRIO DA PARTE DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA DI NUORO
Allegato alla deliberazione n. 696 del 23.05.2012 REGOLAMENTO SULL USO DEL MEZZO PROPRIO DA PARTE DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA DI NUORO 1 INDICE PREMESSA ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliIL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA
IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA Il complesso del porto ligure, uno dei maggiori e più significativi in Europa, rappresenta il cuore dell attività svolta dai cosiddetti provveditori,
DettagliL effetto della corrente sullo stato del mare
L effetto della corrente sullo stato del mare La presenza della corrente influenza la navigazione in molteplici aspetti diversi: da quelli più evidenti come la modifica nella velocità e rotta rispetto
DettagliCONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA
CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE E NIBBIOLA Ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 267/2000 Allegato alla deliberazione
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA
NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA MARZO 2010 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma 2.
DettagliATI. Umbria 3. RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa
Regione dell Umbria Provincia di Perugia ATI Umbria 3 RELAZIONE INCIDENZA AMMORTAMENTI ED ONERI FINANZIARI SU REVISIONE PIANO D AMBITO TRIENNIO 2011/2013 V.U.S. Spa INTRODUZIONE Lo scopo del presente documento
DettagliAPPALTI e CONCESSIONI
DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.
DettagliQuestionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012
Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012 Premessa La seguente analisi dei questionari distribuiti dal Museo di Palazzo
DettagliPARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON
PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliRELAZIONE DESCRITTIVA E TECNICA
- Città di Ivrea - - Provincia di Torino - - Ufficio Tecnico Comunale Settore Gestione Tecnica del Patrimonio Immobiliare - RELAZIONE DESCRITTIVA E TECNICA Lavori per la riqualificazione energetica della
DettagliMODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI
MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 27 luglio 2006 Le osservazioni al presente documento di consultazione dovranno pervenire entro il 7 agosto 2006 al
DettagliCATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA
1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99
Dettagli6.7.2001 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità)
6.7.2001 IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee L 185/1 I (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità) DECISIONE N. 1346/2001/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del
DettagliALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE
ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE data: MAGGIO 2015 1 SOMMARIO Art. 1 Normativa di riferimento
DettagliBILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO 2015
ALLEGATO C BILANCIO DI PREVISIONE PER L ESERCIZIO 2015 RELAZIONE DEL DIRIGENTE DEI SERVIZI FINANZIARI 2 di 6 Visto lo schema di Bilancio di Previsione 2015/2017 ed i relativi allegati predisposti dal Sindaco
DettagliSISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive
SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliTERMINAL CONTAINER A VOLTRI
TERMINAL CONTAINER A VOLTRI Il terminal Voltri Terminal Europa di Genova-Voltri, entrato recentemente nel pieno della sua operatività, rappresenta il classico esempio di terminale marittimo creato ex novo,
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliOggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni.
Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. QUADRO NORMATIVO ( Stralcio in Allegato n.1): L art. 23 della L.62/2005 (Comunitaria 2004) ha
DettagliRELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Ai Signori Consiglieri della Fondazione Patrizio Paoletti Nel corso dell esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 la nostra attività è stata
DettagliPROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica
DettagliROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format
ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica
DettagliRelazione Geologica e Relazione Geotecnica
Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,
DettagliInsegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo
DettagliREALIZZAZIONE DEL NUOVO PORTO TURISTICO DI ANZIO
REALIZZAZIONE DEL NUOVO PORTO TURISTICO DI ANZIO FOGLIO INFORMATIVO PER LA PRENOTAZIONE E LA VENDITA DEI DIRITTI DI ORMEGGIO A LUNGO TERMINE DEI POSTI BARCA Dopo la definitiva conclusione della procedura
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliIL PARCHEGGIO D INTERSCAMBIO DI FAMAGOSTA
IL PARCHEGGIO D INTERSCAMBIO DI FAMAGOSTA Uno dei maggiori parcheggi periferici di interscambio di Milano, realizzato dalla Metropolitana Milanese, si avvia a servire l area sud del capoluogo lombardo
DettagliRAPPORTO SPECIALE BIT 2013
RAPPORTO SPECIALE BIT 2013 OSSERVATORIO DEL SISTEMA TURISTICO LAGO DI COMO 1 L Osservatorio è una iniziativa al servizio di tutti gli operatori pubblici e privati del Sistema Turistico Lago di Como realizzata
DettagliComune di Firenze Direzione Servizi Sociali
Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale
Dettagli6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento
Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione
DettagliSistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute
Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione
DettagliDue anni di Baby Mose. La gestione delle paratoie sul canal Vena per la difesa di Chioggia dalle acque alte. Il Baby Mose
57 Due anni di Baby Mose. La gestione delle paratoie sul canal Vena per la difesa di Chioggia dalle acque alte Il Baby Mose Nell estate del 2012, il Magistrato alle Acque di Venezia (ora Provveditorato
DettagliVARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO ATTUATTIVO EX D3/1 ORA PUA 38 PER MODIFICA ALLA DESTINAZIONE D USO
COMUNE DI PONZANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO ATTUATTIVO EX D3/1 ORA PUA 38 PER MODIFICA ALLA DESTINAZIONE D USO ALLEGATO F RELAZIONE ILLUSTRATIVA AI SENSI DEL D.P.R.
DettagliREGIONE ABRUZZO COMUNE DI ROCCA S. GIOVANNI
REGIONE ABRUZZO COMUNE DI ROCCA S. GIOVANNI INTERVENTO FINALIZZATO ALLA PROTEZIONE DEL LITORALE APPARTENENTE AL COMUNE DI ROCCA SAN GIOVANNI NELLE LOCALITA' "IL CAVALLUCCIO" E "VALLE DELLE GROTTE" - Fondi
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliREGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio
Attività Funzione Responsabile Firma Redazione Verifica Approvazione Area Personale e Organizzazione Direttore Generale: Daniele LUCCI Amministratore Unico: Antonio MALLAMO Daniele Lucci Daniele Lucci
DettagliOPPORTUNITÀ D INVESTIMENTO:
OPPORTUNITÀ D INVESTIMENTO: 1. BAIA ZAVALA, isola di Hvar La baia Zavala è situata nel golfo di Stari Grad, una delle baie più belle e protette dell isola di Hvar. Nel piano regolatore l area della baia
DettagliASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO
ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
DettagliNOTA OPERATIVA N.12 /2015
NOTA OPERATIVA N.12 /2015 OGGETTO: Le spese di manutenzione. - Introduzione Con la presente nota operativa si affronterà il tema delle spese di manutenzione e del loro corretto trattamento contabile. Saranno
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliInvestimenti e Sviluppo S.p.A.
MAZARS & GUÉRARD Investimenti e Sviluppo S.p.A. Relazione della società di revisione sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni relative all aumento di Capitale Sociale con esclusione del diritto
DettagliN. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA.
N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA. LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO che: - all Ufficio Tecnico del Comune
Dettagli8.10: CONFRONTO SCENARIO TENDENZIALE CANTIERE B VISTA SUD EST
Tavola 8.10: CONFRONTO SCENARIO TENDENZIALE CANTIERE B VISTA SUD EST - Flussi di traffico sulla rete viaria locale. Fascia oraria 7:30 8:30. Veicoli equivalenti Pagina 135/145 Tavola 8.11: CONFRONTO SCENARIO
DettagliLe evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti
Dettagli10% non ha NESSUNA camera climatizzata. In Sicilia l 84% degli alberghi ha TUTTE le stanze climatizzate, il 3% ALCUNE e il 13% NESSUNA.
Indagine comparativa sulla qualità dell offerta alberghiera calabrese e siciliana di medio livello (Tre stelle) L indagine è stata realizzata dal Gruppo di studio sulla Qualità Totale nel turismo presso
DettagliUNO STRUMENTO CHE PER FUNZIONARE HA BISOGNO DI FINANZIAMENTI ADEGUATI E DEL GOVERNO DELLA DINAMICA DEI CANONI.
UNO STRUMENTO CHE PER FUNZIONARE HA BISOGNO DI FINANZIAMENTI ADEGUATI E DEL GOVERNO DELLA DINAMICA DEI CANONI. Il Fondo Sociale è un aiuto economico per pagare l affitto, indirizzato alle famiglie con
DettagliPROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite.
PROCEDURA SCR_PG. - 07.2 Prestazione del servizio di certificazione del Sistema di Gestione della Qualità in organizzazioni multisite. STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data REV. 01 Emissione
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliUNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE
UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE INDICE Art. 1 - Oggetto e contenuto Art. 2 - Organizzazione e gestione della cassa economale Art. 3 - Fondi di anticipazione a favore del cassiere
DettagliGESTIONE DELLA FORMAZIONE E
08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.
DettagliDECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012
DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 OGGETTO: L. 365/00. Istanza di aggiornamento PAI Tagliamento, ai sensi dell art. 6 delle Norme di Attuazione, a seguito della progettazione di interventi urgenti
DettagliNUOVA PIATTAFORMA MULTIFUNZIONALE DI VADO LIGURE
CONVEGNO AIOM GENOVA 16 Ottobre 2015 Autorità Portuale di Savona Porto di Vado Ligure Ing. Susanna Pelizza Ing. Guido Fiorini SCOPO DEL PROGETTO UN TERMINAL CONTAINER DI CAPACITA 720,000 TEUs ALL ANNO.
DettagliGESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI
GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie
DettagliIgiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli
Igiene urbana Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma Anno 2011 a cura di Mirko Dancelli Osservatorio del Nord Ovest - Università degli Studi di Torino SOMMARIO
DettagliCOMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04.
Allegato A COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE REVISIONE E AGGIORNAMENTO 2013 Piano di Classificazione Acustica adottato con deliberazione del Consiglio
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliINTERVENTI DI PROTEZIONE COSTIERA LUNGO IL LITORALE DEL COMUNE DI ALASSIO (SV) PROGETTO DEFINITIVO
INTERVENTI DI PROTEZIONE COSTIERA LUNGO IL LITORALE DEL COMUNE DI ALASSIO (SV) PROGETTO DEFINITIVO 1 STRALCIO - IPOTESI ALTERNATIVE ing. Daniele Rinaldo n. 1886 Ordine degli Ingegneri della Provincia di
DettagliTRENTENNALE DI IMPIANTI DI DISCARICA CONTROLLATA
Allegato STIMA DEGLI ONERI DI DISMISSIONE TRENTENNALE DI IMPIANTI DI DISCARICA CONTROLLATA Il presente elaborato contiene la stima degli Oneri di dismissione così come stabilito dal Decreto Legislativo
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
Dettagli(Approvato dall Assemblea dei Sindaci ATI 3 con Deliberazione n. 1 del 19/01/2015)
Atto di indirizzo alla VUS spa sul contenimento dei costi del personale in attuazione dell art. 18 comma 2 bis della legge n. 133 del 2008, come modificato dall art. 19 della l. 102/2009, dall art. 1 comma
DettagliRECUPERO AMBIENTALE E SALVAGUARDIA DEL LITORALE INDICE
INDICE 1. Premesse...2 2. Manuale d uso delle opere...3 2.1. Descrizione delle opere...3 2.2. Modalità d uso delle opere progettate...4 3. Monitoraggio delle opere...5 4. Manutenzione...6 PROGETTO DEFINITIVO
DettagliAUTORITA PORTUALE DI RAVENNA. Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007
AUTORITA PORTUALE DI RAVENNA Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007 Riesame e riaccertamento dei residui e proposta di variazione al bilancio previsionale per l esercizio finanziario
DettagliCOMUNE DI PORTOFERRAIO Provincia di Livorno
Reg. Pubblicazioni n. COPIA COMUNE DI PORTOFERRAIO Provincia di Livorno DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 132 DEL 26/05/2016 L anno duemilasedici e in questo giorno ventisei del mese di Maggio alle
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliCAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI
DISCIPLINA PER LA RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO PER LA PROGETTAZIONE O PER LA REDAZIONE DI ATTI DI PIANIFICAZIONE EX. ART. 18 LEGGE 109/94 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI AGGIORNATO ALLA LEGGE 415/98 e s.m.i.
DettagliOGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI
DettagliSELEZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER LA COSTRUZIONE DI SCUOLE INNOVATIVE, AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 153, DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015, N. 107.
Allegato A alla DGR n. --- del --- SELEZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER LA COSTRUZIONE DI SCUOLE INNOVATIVE, AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 153, DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015, N. 107. Indice 1. Obiettivi
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliIl Ministro delle Attività Produttive
Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il
Dettagli