ALLEGATO A STATUTO. COMITATO ITALIANO PER l UNRWA. ARTICOLO 1 Denominazione Sede Durata

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1 ALLEGATO A STATUTO COMITATO ITALIANO PER l UNRWA ARTICOLO 1 Denominazione Sede Durata 1.1 È costituito il Comitato Italiano per l UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East) - ONLUS (di seguito, il Comitato Italiano ) senza scopo di lucro, per la realizzazione degli scopi indicati al successivo Articolo 2 e ritenuta l opportunità di potenziare la già esistente associazione operante sino ad oggi di fatto. 1.2 Il Comitato Italiano ha sede legale a Roma. Il trasferimento della sede nell ambito dello stesso Comune non costituisce modifica dell atto costitutivo e/o dello Statuto ed è di competenza del Consiglio Direttivo. Il Comitato Italiano può promuovere e/o istituire sedi secondarie ed uffici senza limiti di territorialità. 1.3 La durata del Comitato Italiano è legata alle attività svolte ed alle finalità perseguite dall UNRWA per l assistenza ai rifugiati palestinesi. ARTICOLO 2 Finalità 2.1 Il Comitato Italiano opera per l'esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale e di tutela dei diritti civili. 2.2 In particolare, il Comitato Italiano persegue la tutela dei diritti civili dei rifugiati palestinesi del Vicino Oriente a) promuovendo tra istituzioni e pubblico italiano la conoscenza dell Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi del Vicino Oriente (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East) (di seguito UNRWA ) e delle sue attività programmatiche al fine di mobilitare consenso e risorse finanziarie a favore dell UNRWA per assolvere al suo mandato di assistenza ai rifugiati; b) sviluppando la solidarietà nei confronti dei rifugiati palestinesi del Vicino Oriente; c) tutelando, promuovendo e valorizzando i principi che governano l esistenza dell UNRWA attraverso attività informative e la partecipazione ad eventi pubblici;

2 d) organizzando campagne d informazione ed attività che attirino l attenzione del pubblico italiano sul tema dei rifugiati palestinesi; e) organizzando campagne di sensibilizzazione, lezioni ed altre attività per la promozione dell UNRWA, anche attraverso specifici prodotti editoriali; f) creando dei rapporti con le istituzioni pubbliche e promuovendo la raccolta di fondi dal Governo Italiano, a livello nazionale, regionale e locale anche con istituzioni internazionali ed europee; e g) svolgendo tutte quelle attività che sono direttamente connesse a quelle descritte nel presente Articolo Tali scopi potranno essere raggiunti attraverso: a) la mobilitazione di consenso e di risorse di natura finanziaria (e di qualsivoglia altra natura ritenuta utile od opportuna) da parte di imprese private e pubbliche, fondazioni, associazioni, organizzazioni internazionali, nazionali e regionali, amministrazioni centrali o locali e della società civile a favore dell UNRWA, affinché possa finanziare le proprie attività, operazioni e progetti; b) la realizzazione, autonomamente o su incarico di enti pubblici ed organismi privati, di studi e ricerche, progetti e altre attività utili per realizzare le finalità di cui al presente articolo; c) l organizzazione di convegni, mostre, corsi, attività e progetti educativi scolastici ed extra-scolastici, produzione di strumenti audiovisivi e multimediali, o quant altro sia utile per favorire l'approfondimento o la divulgazione della conoscenza ad un più vasto pubblico di tutti gli argomenti relativi alle finalità del Comitato Italiano. 2.4 Per lo sviluppo di iniziative che si inquadrino tra i suoi fini, il Comitato Italiano può collaborare con altre associazioni ed enti, nazionali o esteri, pubblici o privati, purché questi ultimi condividano gli scopi e lo spirito del Comitato Italiano. ARTICOLO 3 Rapporti con l UNRWA 3.1 Il Comitato Italiano opera sul territorio della Repubblica Italiana in nome e per conto dell UNRWA e quale suo rappresentante esclusivo. 3.2 Il rapporto giuridico tra il Comitato Italiano e l UNRWA è disciplinato da un apposito accordo di intesa in fase di regolarizzazione. 3.3 Il Comitato Italiano è autorizzato ad utilizzare il logo e l acronimo dell UNRWA per l esclusivo perseguimento degli obiettivi del Comitato Italiano e quindi dell UNRWA e nel rispetto della sua missione.

3 4.1 Sono organi del Comitato Italiano: ARTICOLO 4 Organi Sociali a) il Presidente del Comitato Italiano; b) il Vice Presidente del Comitato Italiano; c) l Assemblea Generale; d) il Consiglio Direttivo; e) il Segretario Generale. ARTICOLO 5 Presidente del Comitato Italiano 5.1 Il Presidente del Comitato Italiano è il legale rappresentante del Comitato Italiano. In particolare, il Presidente del Comitato Italiano: a) assicura, d intesa con il Consiglio Direttivo e l Assemblea Generale, che le attività del Comitato Italiano siano in linea con la missione, il mandato e le priorità strategiche dell UNRWA; b) intraprende relazioni e iniziative per il coinvolgimento e il sostegno del mondo istituzionale, della cultura, dei media e di tutte le realtà significative della società italiana, alla missione e alle attività del Comitato Italiano, in linea con le priorità strategiche dell UNRWA; c) convoca e presiede l Assemblea del Comitato Italiano; d) assicura d intesa con il Consiglio Direttivo l osservanza del presente Statuto e di eventuali regolamenti interni. 5.2 Il Presidente del Comitato Italiano così come il Vice Presidente resta in carica per un periodo di tre anni, scade alla data dell Assemblea Generale convocata per l approvazione del bilancio relativo all ultimo esercizio della sua carica e può essere rieletto per due mandati di eguale durata. In caso di assenza o impedimento temporanei, il Presidente del Comitato Italiano è sostituito dal Vice Presidente del Comitato Italiano in tutte le sue funzioni. ARTICOLO 6 Assemblea Generale: Competenze 6.1 L Assemblea Generale svolge funzioni di indirizzo politico e strategico e di controllo delle attività del Comitato Italiano. 6.2 In particolare l Assemblea Generale: a) approva gli indirizzi strategici del Comitato Italiano, su proposta del Consiglio Direttivo;

4 b) approva il bilancio del Comitato Italiano; c) elegge il Presidente del Comitato Italiano ed i componenti del Consiglio Direttivo; d) nomina ove necessario - su proposta del Consiglio Direttivo - il soggetto terzo incaricato del controllo annuale della contabilità e del bilancio; e) approva le modifiche dello Statuto; f) delibera in merito a qualsiasi provvedimento che il Consiglio Direttivo, a maggioranza assoluta di tutti i suoi consiglieri, intendesse sottoporre alla sua approvazione; g) delibera l eventuale trasformazione del Comitato Italiano o il suo scioglimento, nominando il liquidatore e fissandone i poteri, e la conseguente devoluzione dei beni del Comitato Italiano. ARTICOLO 7 Assemblea Generale: Soci e Composizione 7.1 L Assemblea Generale è composta dai Soci Fondatori e dai Soci Ordinari del Comitato Italiano (di seguito anche il Socio oppure, congiuntamente, i Soci ). 7.2 Sono Soci Fondatori coloro che hanno costituito il Comitato Italiano. 7.3 Possono assumere la qualità di Soci Ordinari sia persone fisiche che giuridiche, pubbliche o private, di qualsivoglia natura o nazionalità, mediante: a) presentazione di apposita richiesta scritta sulla quale l Assemblea Generale dovrà deliberare ai sensi del successivo art. 9; e b) versamento della quota associativa annuale ove determinata dal Consiglio Direttivo. 7.4 I Soci sono tenuti: a) al rispetto dello Statuto e delle decisioni degli organi del Comitato Italiano; b) a non compiere attività contrastanti con le finalità del Comitato Italiano; c) a versare con regolarità la quota associativa annuale ove determinata dal Consiglio Direttivo. 7.5 La qualità di Socio è attribuita a tempo indeterminato. Essa, tuttavia, potrà venir meno per: a) dimissioni, che il Socio dovrà comunicare all Assemblea Generale per mezzo di lettera raccomandata; b) esclusione motivata e deliberata dall Assemblea Generale a maggioranza assoluta di tutti i Soci, qualora il Socio non adempia gli obblighi statutari (compreso il pagamento della quota associativa) o compia atti o si trovi in situazioni di incompatibilità con le finalità, lo spirito e lo statuto del Comitato

5 Italiano, o che possano anche indirettamente essere di pregiudizio all immagine o al buon nome del Comitato Italiano. ARTICOLO 8 Assemblea Generale: Convocazione 8.1 L Assemblea Generale può essere convocata: a) dal Presidente del Comitato Italiano; b) con delibera del Consiglio Direttivo; c) su richiesta scritta di almeno un quarto dei membri dell Assemblea Generale. 8.2 La convocazione avviene mediante avviso scritto inviato per raccomandata r/r, telefax o ai Soci dell Assemblea Generale almeno quindici giorni di calendario prima della data dell adunanza. L avviso deve contenere l ordine del giorno, il luogo e l ora della seduta, anche per l eventuale seconda convocazione. In caso di urgenza il termine di preavviso è ridotto da quindici a sette giorni di calendario. 8.3 L Assemblea Generale si tiene in Italia, anche in luogo diverso dalla sede legale del Comitato Italiano. ARTICOLO 9 Assemblea Generale: Presidenza e Delibere 9.1 L Assemblea Generale è presieduta dal Presidente del Comitato Italiano oppure, in sua assenza, dal Vice Presidente oppure, in loro assenza, dal socio più anziano o dal soggetto nominato dall Assemblea Generale. 9.2 Su proposta del presidente dell'assemblea Generale, quest ultima nomina un segretario della riunione. Il presidente ed il segretario dell'assemblea Generale sottoscrivono il verbale della riunione, che deve indicare il numero e il nome dei Soci presenti personalmente o per delega. 9.3 Ogni membro dell Assemblea Generale ha diritto a un voto. In caso di parità di voti, prevale il voto del Presidente del Comitato Italiano. 9.4 I Soci possono farsi rappresentare in Assemblea Generale mediante delega nel limite di due deleghe per Socio. 9.5 I membri del Consiglio Direttivo non hanno il diritto di voto nell approvazione del bilancio e nelle delibere che riguardano la loro responsabilità. 9.6 Salvo diversamente stabilito dal presente Statuto, le delibere dell Assemblea Generale sono approvate a maggioranza assoluta di tutti i Soci, in prima convocazione, ed a maggioranza assoluta dei Soci presenti e votanti, in seconda convocazione.

6 9.7 A condizione che tutti i Soci siano debitamente informati sull argomento oggetto della decisione, queste possono essere assunte dai Soci anche mediante consenso espresso per iscritto. Il voto espresso in forma scritta non è soggetto a particolari formalità (anche a mezzo fax o ). 9.8 Il Segretario Generale avrà cura di conservare i verbali delle adunanze dell Assemblea Generale in un apposito Libro delle Adunanze dell Assemblea Generale. ARTICOLO 10 Consiglio Direttivo: Competenze 10.1 Il Consiglio Direttivo è l organo con funzioni di governo del Comitato Italiano. Esso da attuazione alle direttive di carattere politico e strategico emanate dall Assemblea Generale, definendo le linee strategiche e programmatiche concrete del Comitato Italiano ispirandosi ai principi di efficienza, buona fede e correttezza 10.2 Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, per intraprendere o autorizzare tutte le attività, tutti gli atti e tutte le operazioni anche mobiliari e immobiliari, che rientrino nelle finalità del Comitato Italiano o che siano strumentali a queste In particolare, il Consiglio Direttivo: a) ha il compito di mettere in atto gli indirizzi generali definiti dall Assemblea Generale; b) presenta annualmente all'assemblea Generale il rapporto d attività e il bilancio consuntivo relativi all anno solare precedente, nonché il bilancio preventivo annuale; tali documenti possono essere accompagnati da una relazione del Consiglio Direttivo e/o di un soggetto terzo all uopo designato dal medesimo; c) stabilisce se introdurre una quota associativa annuale e l'entità della stessa; d) redige ed approva il Regolamento Interno dell Associazione; e) nomina e revoca il Segretario Generale. ARTICOLO 11 Consiglio Direttivo: Composizione 11.1 Il Consiglio Direttivo è composto da un minimo di tre ed un massimo di diciotto membri. Ne fanno parte il Presidente ed il Vice Presidente del Comitato Italiano, il Segretario Generale ed un determinato numero di membri (fissato di volta in volta dall Assemblea Generale) nominati da quest ultima a maggioranza assoluta di tutti i Soci tra le persone che siano in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità La durata della carica dei membri viene determinata con l atto di nomina.

7 11.3 Qualora un membro del Consiglio Direttivo venisse a mancare prima della naturale scadenza della sua carica così come determinata nell atto di nomina i membri rimanenti avvisano immediatamente i Soci i quali provvederanno a nominarne uno nuovo. Qualora, per qualsiasi motivo, l Assemblea Generale non potesse provvedere alla nomina del nuovo membro del Consiglio Direttivo, essa dovrà darne comunicazione ai membri rimanenti di quest ultimo. I membri rimanenti del Consiglio Direttivo, in tal caso, dovranno provvedere essi stessi alla nomina del nuovo membro. ARTICOLO 12 Consiglio Direttivo: Convocazione 12.1 Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente del Comitato Italiano per via telematica, almeno tre volte l'anno, anche in luogo diverso dalla sede legale del Comitato Italiano. Il preavviso della convocazione dovrà essere di almeno sette giorni Il Presidente del Comitato Italiano è tenuto a convocare il Consiglio Direttivo anche dietro richiesta scritta formulata da almeno un quarto dei consiglieri L'avviso di convocazione indica la data, il luogo, l'ora e l'ordine del giorno della riunione. ARTICOLO 13 Consiglio Direttivo: Presidenza e Delibere 13.1 Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente del Comitato Italiano In caso di assenza o impedimento del Presidente del Comitato Italiano e contemporaneamente del Vice-Presidente, il Consiglio Direttivo nomina un presidente provvisorio tra i presenti. Il Presidente del Comitato Italiano può avvalersi, per la stesura materiale del verbale, di un collaboratore anche esterno al Consiglio Direttivo Le delibere del Consiglio Direttivo sono approvate a maggioranza assoluta di tutti i suoi consiglieri In sede di votazione il consigliere che dovesse trovarsi in conflitto di interesse, per conto proprio o di terzi, dovrà astenersi dalla medesima Qualora in sede di votazione si dovesse raggiungere una situazione di parità di voti, il voto del Presidente del Comitato Italiano avrà la prevalenza A condizione che tutti i consiglieri siano debitamente informati sull argomento oggetto della decisione, queste possono essere assunte dai consiglieri anche mediante consenso espresso per iscritto. Il voto espresso in forma scritta non è soggetto a particolari formalità (anche a mezzo fax o ).

8 13.7 Il Consiglio Direttivo può delegare parte dei propri poteri ad uno o più dei suoi membri ovvero ad altri Soci o al Segretario Generale Il Segretario Generale avrà cura di conservare i verbali delle riunioni del Consiglio Direttivo in un apposito Libro delle Riunioni del Consiglio Direttivo depositato. ARTICOLO 14 Segretario Generale 14.1 Il Segretario Generale è nominato dal Consiglio Direttivo per una durata di tre anni ed è rieleggibile. All atto della costituzione del Comitato Italiano il Segretario Generale è nominato dai Soci Fondatori. Egli coordina tutte le attività operative del Comitato Italiano, tenendo conto delle indicazioni del Consiglio Direttivo, ed è responsabile del buon funzionamento degli ufficio e dello staff del Comitato Italiano Il Segretario Generale potrà formulare proposte al Consiglio Direttivo in ordine alle attività ed ai programmi per quanto di competenza del Consiglio Direttivo medesimo Il Segretario Generale svolge la funzione di soggetto verbalizzante delle adunanze dell Assemblea Generale e del Consiglio Direttivo. Egli avrà cura di tenere il Libro delle Adunanze dell Assemblea Generale ed il Libro delle Riunioni del Consiglio Direttivo Oltre alle funzioni previste dagli articoli precedenti il Segretario Generale: a) in linea con le indicazioni strategiche del Presidente del Comitato Italiano e del Consiglio Direttivo, predispone la bozza del piano strategico congiunto (JSP) in cooperazione con l UNRWA, il piano di lavoro annuale, il budget e la relazione per il Consiglio Direttivo da sottoporre all approvazione dello stesso Consiglio Direttivo e ne cura l attuazione a tutti i livelli; b) coordina la struttura operativa e le attività organizzative, amministrative e finanziarie, gestisce le entrate economiche e controlla le spese, nei limiti del budget approvato; d) contribuisce alla progettazione e alla realizzazione delle iniziative di sensibilizzazione, raccolta fondi e comunicazione nei confronti degli enti locali, delle fondazioni, delle organizzazioni non governative, delle aziende private e di individui a sostegno dell UNRWA e dei suoi programmi; e) si attiva nei confronti del governo, delle organizzazioni non-governative e dei media per la piena realizzazione delle finalità del Comitato Italiano; f) cura e mantiene i rapporti operativi e le relazioni con l UNRWA e ne informa costantemente il Consiglio Direttivo.

9 ARTICOLO 15 Risorse ed Esercizio Finanziario 15.1 Il Comitato Italiano trae le proprie risorse economiche per lo svolgimento delle proprie attività e per il perseguimento dei propri fini da: a) quote associative (ove prestabilite dal Consiglio Direttivo) e contributi degli aderenti; b) sovvenzioni e contributi di privati, singoli o istituzioni, nazionali o esteri; c) entrate derivanti da attività di varia natura Gli esercizi finanziari terminano il 31 (trentuno) dicembre di ciascun anno Al termine di ciascun esercizio finanziario, il Consiglio Esecutivo dovrà predisporre il bilancio, che dovrà essere sottoposto per l approvazione da parte dell Assemblea Generale entro 120 (centoventi) giorni dalla chiusura dell esercizio finanziario È fatto divieto al Comitato Italiano di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell'organizzazione, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre ONLUS che per legge, statuto o regolamento fanno parte della medesima ed unitaria struttura. In particolare, gli utili o gli avanzi di gestione devono essere impiegati per la realizzazione delle attività istituzionali del Comitato Italiano e di quelle ad esse direttamente connesse. ARTICOLO 16 Scioglimento 16.1 In caso di scioglimento o liquidazione del Comitato Italiano, per qualunque causa, ferma restando la proprietà dei beni in capo all UNRWA, qualora residuino elementi di attivo dopo la liquidazione tali beni devono essere interamente devoluti all UNRWA, secondo le disposizioni di legge a riguardo. ARTICOLO 17 Giurisdizione e Normativa Applicabile 17.1 Il presente Statuto è regolato ed interpretato in conformità alla legge italiana. Qualsiasi controversia derivante o in relazione al presente Statuto dovrà essere sottoposta alla giurisdizione esclusiva del Tribunale di Roma La nullità o inattuabilità di una disposizione del presente Statuto non comporta la nullità o inattuabilità delle restanti disposizioni; in questo caso si applicherà una soluzione conforme al senso ed al contenuto della disposizione nulla o inattuabile per mezzo della quale ottenere un risultato economico il più possibile simile a quello derivante dall applicazione della disposizione nulla o inattuabile.

10 17.3 Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto si fa rinvio alle norme di legge.