C O M U N E D I C A S T E N A S O Provincia di Bologna VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
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1 C O M U N E D I C A S T E N A S O Provincia di Bologna VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE ATTO n. 43 del 17/06/2010 OGGETTO: IL TESTAMENTO BIOLOGICO Il giorno 17 del mese di Giugno dell anno 2010 alle ore 21:00 nella Sede Comunale, previa l osservanza di tutte le formalità prescritte dalla legge e dallo Statuto Comunale, sono stati convocati in seduta ordinaria i componenti del Consiglio Comunale. Fatto l appello nominale risultano: CONSIGLIERI COMUNALI PRESENTI CONSIGLIERI COMUNALI PRESENTI 1 SERMENGHI STEFANO S 12 RODA NADIA S 2 ALBERONI NERIA S 13 VITI RUBEN S 3 ANGIOLINI PAOLO S 14 ZERBINI GABRIELE S 4 BARSANTINI GIORGIA S 15 CASTELLI ANDREA S 5 BIAGI ANDREA S 16 GENNASI RICCARDO S 6 BIANCOLI ALBERTO S 17 GRANDI STEFANO S 7 DA RE LAURA S 18 MARZADURI GIOVANNI S 8 LIONELLO DANILO S 19 MENGOLI MAURO N 9 MAGNANI SILVA S 20 DIANA NUNZIO N 10 MONTI SERGIO N 21 CALA PIERGIORGIO N 11 RIZZI MASSIMILIANO S Totale Presenti n. 17 Assenti n. 4 Sono presenti gli assessori esterni : TONELLI GIORGIO, TURRINI ELENA, GIGLIO CONCETTA Assiste il Segretario Generale Dott. ANDREA FANTI che provvede alla redazione del presente verbale. Constatata la legalità dell adunanza, nella sua qualità di Presidente del Consiglio comunale, il Dott. MASSIMILIANO RIZZI assume la presidenza, dichiara aperta la seduta invitando a deliberare sugli oggetti iscritti all ordine del giorno. Sono designati a scrutatori i Sig.ri : /
2 Seduta aperta del Consiglio Comunale N. 43 del 17/06/2010 Area: AREA AFFARI GENERALI Oggetto: IL TESTAMENTO BIOLOGICO CONSIGLIO COMUNALE APERTO L Assessore Tonelli dà inizio alla seduta del Consiglio comunale facendo presente che lo scopo della stessa consiste in una riflessione sulla zona grigia della vita: si è deciso di chiamare a confronto gli ospiti: Sig. Fulvio De Nigris, Prof. Corrado Melega, Avv. Paolo Foschini, Prof. Sergio Lo Giudice e la Sig.ra Monica Mischiatti. Interviene affermando che gli ospiti relazioneranno per primi, poi avranno luogo gli interventi dei consiglieri e del Pubblico, con un ultimo giro per i relatori. Importante focalizzare l attenzione su aspetti legati alla ricerca deontologica e sugli aspetti giuridici (è in discussione una proposta di legge) passa la parola al dott. Melega: a che cosa serve il Testamento Biologico? Dott. Melega: si tratta di un argomento che riguarda la vita di ognuno di noi sotto vari aspetti, con particolare riferimento ai principi etici di ogni cittadino, compresi i presenti, circa il 70% degli intervistati (fonte Sole 24 Ore) conosce il problema del testamento biologico; di fronte a questo problema ci sono posizioni diametralmente opposte. Chi pensa che non c è bisogno di una legge, in quanto sarebbero sufficienti l art. 32 della Costituzione e la Convenzione di Oviedo, firmata nel 1997 che prevede che le disposizioni lasciate da chi non è in grado di decidere della propria sorte devono essere tenute in considerazione. Lo scontro ideologico e politico è acceso e bisogna trovare una via di soluzione che passa attraverso il doveroso impegno che gli scienziati stanno profondendo sul tema; forme di testamento biologico ci sono in tutti i paesi del mondo, in alcuni paesi è prevista l istituzione di una commissione per risolvere questi problemi; per rispondere alla domanda iniziale, il testamento biologico serve a risolvere la situazione di persone che sono rimaste in condizioni di incapacità di autodeterminarsi anche per anni, la disputa consiste nel ritenere sacra la vita oppure privilegiare la qualità della vita, è necessario dare la possibilità di decidere sul limite da individuare all accanimento terapeutico per trovare una fine dignitosa alla propria vita, evitando di parlare di eutanasia. Assessore Tonelli: con riferimento al problema dello stato vegetativo, introduce Fulvio De Nigris, che è tra i presentatori di un libro bianco sulla questione dei pazienti in stato vegetativo. Fulvio De Nigris: l Associazione che rappresento fa parte di un pool di lavoro, costituito da 30 associazioni, insediato presso il Ministero della Salute, per mettere ordine a questa materia: stato vegetativo uguale a stato di non coscienza, che può durare mesi o anni. Con la Casa dei Risvegli si cerca di stabilire un alleanza terapeutica tra personale medico e non, ricreando un clima analogo a quello familiare. Il problema è che la doverosa questione del Testamento Biologico non deve essere messa in contrapposizione con il diritto di cura, nel libro bianco sono stati messi a fuoco i problemi principali: non esiste un censimento di persone in stato vegetativo, non è previsto nei LEA, non c è un farmaco per guarire questa situazione. Si può ipotizzare il rientro al domicilio, oppure in strutture a lungo degenza, con situazioni molto differenziate sul territorio nazionale; la grande sfida è fare in modo che queste persone possano essere integrate in strutture che siano in grado di accoglierle, l alimentazione è un atto dovuto e va superato il contrasto tra nutrizionisti e non; aspetto importante è quello della comunicazione: i giornali possono comunicare i diritti dei cittadini? Ci sono molte famiglie che non c è l hanno fatta, sopraffatte dalla disperazione e dal dolore, ed è obbligo di tutti chiedersi come le persone possano reagire a queste situazioni, che vorremmo non vedere.
3 L Assessore Tonelli passa la parola a Monica Mischiatti dell Associazione Rete Laica. Monica Mischiatti, richiamando il precedente un incontro del 25 Febbraio scorso, fa presente che i Comuni di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Genova hanno approvato delibere in merito all adozione del registro sul Testamento Biologico, anche a Bologna era stato adottato una delibera, poi è stato sciolto il Consiglio Comunale. La dichiarazione anticipata di trattamento (o testamento biologico) significa che una persona dà indicazioni ad un medico sul trattamento da adottare, è una tutela in ogni caso della propria persona, è una questione di diritti civili, fondata sull art. 32 Cost. che prescinde da questioni etiche; il dibattito ideologico è proseguito con il diritto all autodeterminazione con la possibilità di depositare detta dichiarazione in un luogo pubblico. 300 persone a Bologna hanno depositato il testamento biologico in Comune, non sappiamo cosa dirà la legge, pare che si vieti ai Comuni di tenere il registro del testamento biologico, forse anche di fare il testamento biologico, ma queste norme saranno oggetto di ricorsi. La legge Calabrò è una legge ideologica, molte religioni sono d accordo con il Testamento biologico, mentre la religione cattolica non lo è: legge passi degli Acta Apostolicae Sedis : dovrebbe essere rispettata la volontà di tutti i cittadini come è stato fatto con Giovanni Paolo II. Assessore Tonelli: la Sig.ra Mischiatti ha introdotto questioni anche giuridiche, il che dà la possibilità di approfondire il tema con l Avv. Foschini: perché il PDL ha assunto una posizione contraria al testamento biologico? Paolo Foschini: il problema è sia giuridico che etico, cosa intendiamo per il principio di autodeterminazione? Sotto il profilo giuridico, quest ultimo esiste fino ad un certo punto, in quanto la legge pone limiti. Esistono diritti indisponibili che non possono essere oggetto di disposizione neppure da parte del titolare: quindi il principio di autodeterminazione è tutelato ma non in modo assoluto. Sulla questione etica la Costituzione dice che si può imporre un trattamento sanitario obbligatorio a chi non vuole curarsi. Sul fatto che l idratazione e la somministrazione di alimenti siano un trattamento non sono d accordo né i giuristi né i medici. Oggi l istituzione di un testamento biologico non ha nessun valore perché nessun medico ha l obbligo di seguire quell espressione di volontà; non c è una norma che dica che cosa è il testamento biologico; le poche risorse che il Comune ha dovrebbe utilizzarle per le competenze che già ha, mentre non si comprende perché il Comune debba inventare competenze che non ha, dato anche che non ci sono particolari entusiasmi popolari sull argomento e, fino a che non c è una norma, non ha alcun senso né etico né giuridico istituire il testamento biologico, ma solo politico, è una tematica che non riguarda le competenze del Consiglio comunale ma solo del Parlamento. Sarebbe più giusto fare un censimento delle situazioni di grave disabilità, non sono né contro la legge né contro il testamento, ma bisogna aspettare la legge, fughe in avanti non sono opportune. Assessore Tonelli: riprende alcuni argomenti di Foschini: è una forzatura, perché i Comuni devono inventarsi competenze che non hanno; al Dott. Lo Giudice pone il seguente quesito: che tipo di percorso è stato fatto al Comune di Bologna? Sergio Lo Giudice: qual è stato il percorso che ha portato a votare all unanimità il tema?. Rete Laica aveva raccolto il doppio delle firme richieste dal comune di Bologna per la presentazione di una proposta di iniziativa popolare, va tenuto presente il principio di laicità quando si parla di questioni etiche, la questione è: a chi appartiene la mia vita? C è chi sostiene che appartiene a Dio. Non si è discusso sull utilità del testamento biologico: il caso Englaro dimostra la necessità di utilizzare in sede giuridica la dichiarazione anticipata di trattamento, come certificato da un tribunale; ci sono varie questioni: ha il Comune la competenza ad occuparsi di questo tema? E stato posto il quesito alla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, che ha insediato una commissione, la quale ha stabilito che il Comune ha la competenza ad attivare questo registro. Altro problema : chiarire che in nessun modo si vuole essere a fianco di una posizione secondo la quale ci
4 sono vite che non sono degne di essere vissute; è necessario demandare alla libertà del singolo la decisione ultima sul fatto di vivere la propria vita in determinate condizioni. La proposta di legge presentata dal PD era incentrata sulle cure palliative, la Regione Emilia Romagna ha già un registro dei casi di gravi situazioni. Non si può mettere in contrapposizione la necessità di fare in modo che ognuno sia arbitro unico del proprio destino con la necessità di assistere le famiglie. Nella delibera del Comune di Bologna è previsto un principio di reversibilità, nel senso che periodicamente il comune invii l invito a rinnovare la propria dichiarazione e in qualsiasi momento il cittadino possa decidere di revocare la propria decisione. Si deve permettere al cittadino di esercitare il proprio diritto come avrebbe potuto fare se fosse stato nella piena capacità di intendere e di volere; è una questione di rispetto del valore della libertà della persona di poter decidere del proprio destino. L Assessore Tonelli dà la parola ai Consiglieri. Il Consigliere Gennasi del Gruppo Consiliare Marchi Sindaco Uniti per Castenaso come gruppo apprezza l argomento, che va a toccare la persona nella parte più intima, ma si ritiene che questa non sia la sede più opportuna per una trattazione e per una deliberazione, non c è ancora la legge, mentre ci sono problemi reali che il cittadino si aspetta che il comune affronti; rinunciano al gettone di presenza della serata, poiché il tema non è di competenza del Consiglio Comunale, non vogliamo che i contribuenti paghino la partecipazione. Ci si domanda: qual è una vita dignitosa? Quando si decide che merita di essere vissuta? E il principio di autodeterminazione che va valorizzato, la libertà deve avere limiti e condizioni per evitare speculazioni da parte di qualcuno che potrebbe piegare la volontà degli altri a proprio vantaggio; va comunque approfondito il concetto di vita dignitosa. Il Consigliere Roda del Gruppo Consiliare Centro Sinistra per Castenaso : non voglio togliere a nessuno la possibilità di decidere sulla propria vita. Il Prof. Andreatta, che è stato 11 anni in un letto al Sant Orsola, ha tolto la possibilità a qualcuno di guarire; le persone che vanno a casa devono provvedere di tasca propria alle spese per la cura, è importante un registro perché è espressione di libertà. Il Consigliere Viti del Gruppo Consiliare Centro Sinistra per Castenaso : premesso che non c è problema per rinunciare al gettone di presenza da parte del gruppo, l iniziativa era stata concordata nella Conferenza dei Capigruppo; il tema è una battaglia di civiltà e di libertà; Paolo VI nel 1970 disse che non si può obbligare un medico ad adottare un trattamento sanitario: va affrontato il tema dell accanimento terapeutico, per il principio dell autodeterminazione si deve lasciare la scelta al singolo, non alla legge. Bisogna partire dall art. 32 della Costituzione, è una bussola per il ns. ragionamento, è necessario decidere senza costrizioni; inoltre questo è un problema reale, di cui discutere insieme alle altre cose che si sta cercando di fare. Trenta Comuni hanno istituito il registro tramite un atto amministrativo che interpreta la volontà del paziente; si può pensare di istituire un registro a Castenaso, dando un segnale di libertà e di civiltà. L Assessore Giglio: il 25 Febbraio ero presente, ci si è impegnati a portare il tema in un ulteriore approfondimento, non si sta perdendo tempo e non si stanno sprecando risorse, ma si sta creando un momento di riflessione per temi che possono interessare la cittadinanza; ho appreso con sorpresa che queste situazioni non rientrano nei LEA; siccome c è il dibattito sulla fine vita, ci si pone il problema di cosa è una vita dignitosa, cosa è lo stato di morte; spesso chi decide è un terzo quindi non si vede quale sia la differenza tra la persona che decide di non farsi amputare le gambe e la persona che decide di morire. Sono decisioni che non possono essere appaltate a terzi; c è un principio di libertà da difendere e se la cittadinanza dovesse essere interessata, si potrebbe dare una risposta; quello di questa sera è un momento di riflessione utile per stimolare approfondimenti e per esprimere esigenze. L Assessore Biagi: sono vicino a Foschini, il vero testamento biologico è quello del Papa che ha detto lasciatemi morire mentre una scelta fatta in un momento di piena lucidità è vera
5 autedeterminazione se riferita ad un momento futuro? Anche non volendo affrontare su un piano che è quello della religione cattolica siamo portati a ragionare dell argomento sotto un profilo etico. Il Consigliere Barsantini del Gruppo Consiliare Centro Sinistra per Castenaso : l esistenza di questi dati creano un precedente rispetto all emanazione della legge? Dove finisce la scienza e inizia la scelta personale? Quando l alimentazione forzata diventa accanimento terapeutico? L Assessore Tonelli dà la parola al pubblico. Sig. Bonfiglioli : non mi sembra che esista contrapposizione sulla legge ma sulla opportunità di istituire un registro: sono competenze dello Stato, è meglio che le varie posizioni trovino un sentire comune per fare in modo che questa legge abbia stabilità. Va considerato che oltre al mangiare e bere c è anche la pulizia personale: va interrotta anche questa? Cos è la qualità della vita? Ci sono persone contente di stare al mondo pur vivendo in condizioni disperate. L esistenza di una legge dà maggiori garanzie a tutti, anche ai medici. E vero quello che diceva Biagi, per l attuale normativa non ha valore un espressione di volontà pronunciata oggi per il futuro. Sig. Prata: chi rinuncia al gettone può destinarlo a qualche associazione (es. Amici di Luca); apprezza molto i relatori. La competenza è dei Comuni? Superata la demagogia, se ci sono le condizioni per approvare il testamento, dato che l 80% dei cittadini sono interessati, è tempo di agire rapidamente. Sig. Minelli: il bene dei cittadini è di competenza del Comune, paragonabile al bene del cittadino di qualsiasi parte d Italia: premesso che a Castenaso il registro può essere fatto in un modo, a Budrio in un altro, non resta che concludere che è una strumentalizzazione. Esce dall Aula il Consigliere Marzaduri Sig.ra Krzyzyk: ringrazio, spero che venga portato in avanti il tema, sento molto il problema della dignità della persona: non c è obbligatorietà, è un atto volontario, nessuno può essere obbligato. Apprezzo la dignità del dibattito, dignità della vita e di morte; non voglio costringere i miei parenti ad assistere persone che non conducono più una vita vera, spero che la mia famiglia porterà avanti il testamento biologico. Se dovessi trovarmi in coma vorrei poter contare sull esecuzione delle mie volontà da parte dei familiari a cui avrò lasciato le indicazioni su come comportarsi. Sig.ra Atti Agnese: intervento breve, non risultante dalla registrazione. Sig. Favaro: io ho già compilato il testamento: se il Comune decide di prendere l atto lo deposito, altrimenti andrò da un notaio Dott. Melega: Nessuno dice che una volta fatto il testamento non può essere revocato, esiste una differenza tra sacralità e dignità della vita; è giusto che ognuno di noi possa scegliere. L alimentazione forzata è una terapia: si può discutere se continuarla o meno, di per sé non è un accanimento terapeutico, ma sono misure che possono trasformarsi in accanimento terapeutico. Il cervello di Eluana non esisteva più, come ha dimostrato l autopsia; in merito al problema del testamento biologico, i cittadini hanno il diritto di esprimere il loro parere sulla loro vita. Fulvio De Nigris: Lo stato vegetativo è una malattia della famiglia, se una persona non ha lasciato scritto nulla come si può decidere sul da farsi? Il PD ha sbagliato la propria linea; non mi scandalizzo del caso Andreatta, mi scandalizzo delle famiglie che non sanno dove andare; invito tutti i Consiglieri a venire a vedere la Casa dei Risvegli per toccare con mano queste situazioni.
6 Monica Mischiatti: i problemi illustrati dal Sig. De Nigris non c entrano nulla con il testamento biologico; chi firma il testamento biologico lo può modificare in ogni momento; stiamo parlando della fase in cui c è una persona che non può decidere, quindi decido prima, è un diritto della persona stabilire della propria fine vita; si parla di autodeterminazione solo in caso di diritti indisponibili che riguardano l etica; chi ha già depositato il testamento biologico dovrà avere titolo affinché ad esso sia riconosciuta validità. Paolo Foschini: dal punto di vista giuridico ci sono aspetti in cui non c è l autodeterminazione: non esiste un diritto della persona a disporre della propria persona e ai propri beni in maniera totalmente libera. Egualmente esiste nel codice penale il reato di omicidio del consenziente. Non sono d accordo sull accanimento terapeutico: il tema non è di competenza del Comune e si parla di fare un registro di un atto che non è normato. E un atto che non esiste, è una battaglia di natura politica che non si può ammantare di argomentazioni giuridiche o medico scientifiche. Non si può andare avanti a colpi di clava agitando le proprie idee. Sergio Lo Giudice: bisogna chiedersi: cosa è vita dignitosa? Lo deve decidere la persona: non si può definire quale vita è meritevole di essere vissuta e quale no, se decido che in determinate condizioni si vuole mettere fine alla vita si deve essere messi nella possibilità di farlo. Il tema va mantenuto nella disponibilità del singolo. Con riguardo al presunto abuso di autodeterminazione, è evidente che ci sono dei limiti: qui ci sono comportamenti che non portano danno a nessuno, mentre sono vietati dalla legge comportamenti che recano danno a terzi. Non è possibile che ci sia contemporaneità: si ovvierà al problema anticipando la volontà, con correttivi come ha fatto Bologna. Competenza del Comune: dal punto di vista giuridico il Comune ha competenza; sull opportunità che sia lo Stato ad occuparsene sono d accordo, ma questo governo sta facendo una legge contro il testamento biologico, e se molti enti approvano questo registro è un segnale per significare che questo è un argomento su cui bisogna lasciare un margine di autonomia ai Comuni. Sindaco: il dibattito deve tenere conto di tutti gli aspetti, ma quando se ne parla nell ambito dell Amministrazione Comunale bisogno tenere conto del quadro relativo. Respinge le accuse di ritardi: il consiglio comunale di Castenaso è tenuto a rispettare la Costituzione, sta facendo quello che deve fare il Comune e nel frattempo deve occuparsi anche di temi come questi, pertanto mentre facciamo tutto il resto dobbiamo parlare anche di testamento biologico, dobbiamo farlo in modo laico nel senso di affrontare i temi nel modo più oggettivo possibile. Non è molto rilevante che la maggioranza chieda di istituire il registro del testamento biologico, mi basta che uno solo ne senta il bisogno; l art. 32 della Costituzione è molto chiaro e il DDL Calabrò non impedirà di dire oggi come deve essere affrontata la questione: oggi esiste già la possibilità di considerare un ipotetica volontà della persona; è un tema che si può discutere in questo Consiglio Comunale. Sono arrivato all idea di unire il parere del Consiglio di Castenaso a quello degli altri Comuni che già si sono espressi sull argomento. Ringrazia e invita a partecipare alle prossime iniziative in materia. La politica non è solo fare amministrazione locale ma anche fare scelte più ampie; purtroppo oggi c è mancanza di responsabilizzazione delle persone.
7 Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE Dott. Massimiliano Rizzi IL SEGRETARIO GENERALE Dott. Andrea Fanti
8 Area Affari Generali COMUNE DI CASTENASO Provincia di Bologna Segreteria Generale CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE OGGETTO: IL TESTAMENTO BIOLOGICO Copia della presente deliberazione N. 43/2010 del 17/06/2010 viene pubblicata all Albo Pretorio per 15 gg. consecutivi dal 19/07/2010 al 03/08/2010, con numero di registro 355/2010 ai sensi e per gli effetti dell art. 124 c. 1 D.Lgs n La presente deliberazione è stata pubblicata nei termini sopra indicati. Contestualmente all affissione è stata comunicata ai Gruppi consiliari ai sensi dell art. 125 D.Lgs. 267/00 Si attesta che la suestesa deliberazione diverrà esecutiva decorsi 10 giorni dalla data di inizio della pubblicazione, e quindi a partire dalla data 30/07/2010, ai sensi dell art. 134 c.3 del Decreto Legislativo n. 267 Il Responsabile dell'area Affari Generali Dott.ssa Elisa Lui
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