Numeri del Sud. Indicatori regionali del QCS Bollettino statistico a cura dell'unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici DPS - MEF

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1 Numeri del Sud Indicatori regionali del QCS -6 Bollettino statistico a cura dell'unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici DPS - MEF Novembre

2 I Numeri del Sud segnalano le disparità esistenti tra il Sud e il resto d, ma anche il potenziale delle Regioni del. Attraverso le statistiche della Banca Dati Indicatori Regionali per la valutazione delle politiche di sviluppo, prodotta nel quadro della Convenzione DPS-ISTAT Informazione statistica territoriale e settoriale per le politiche strutturali 1-8, finanziata dalla misura 1.3 del PON Assistenza tecnica e azioni di sistema, questo bollettino descrive la situazione del Sud e coglie, almeno in parte, i profili da cui deriva la convenienza a vivere, a lavorare, a fare impresa in un dato territorio. Numeri del Sud è un bollettino, predisposto dall Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici del DPS a seguito di ciascun aggiornamento della Banca Dati Indicatori Regionali per le politiche di sviluppo (aprile, luglio e novembre). Ha lo scopo di agevolare l acquisizione di nuovi dati a tutti i potenziali utilizzatori e, al contempo, di offrire spunti di riflessione sugli andamenti nel tempo e nello spazio di un insieme ampio di variabili. La fonte dei dati è ISTAT ove non specificato. La batteria completa degli Indicatori di Contesto è a disposizione del pubblico sul sito dell Istat ( accessibile anche dal sito del DPS ( Per agevolare la consultazione dei Numeri del Sud si propone un formato snello e costante nel tempo: 1. Novità segnala nuovi indicatori regionali per la valutazione delle politiche che si sono resi disponibili negli ultimi mesi, l attivazione di indagini specifiche per l arricchimento della banca dati, le eventuali modifiche nella definizione, costruzione o scelta degli indicatori e delle variabili di rottura. 2. Temi prioritari fornisce una rassegna, per temi, di alcune delle informazioni contenute nella banca dati. 3. Variabili di rottura segue l andamento delle variabili di rottura a seguito della disponibilità di nuove osservazioni. 4. Sintesi delle informazioni fornisce un quadro di sintesi delle informazioni attualmente contenute nella banca dati Indicatori Regionali per la valutazione delle politiche di sviluppo. 1. Novità Con questa edizione, la Banca dati è stata arricchita dei seguenti indicatori: Tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa (%) asse 4 Investimenti in capitale di rischio in fase seed e start-up (in % del Pil) Investimenti in capitale di rischio in fase expansion e replacement (in % del Pil) Indice di attrattività dei servizi ospedalieri asse Prosegue la ricostruzione delle serie storiche degli indicatori del mercato del lavoro sulla base della nuova Rilevazione continua sulle Forze di Lavoro dell Istat. Con questo aggiornamento della banca dati sono disponibili le serie storiche ricostruite del tasso di disoccupazione, del tasso di disoccupazione giovanile e del tasso di disoccupazione giovanile femminile. Dal 4 la Banca d ha modificato la rilevazione dei tassi attivi dei finanziamenti per cassa. Pertanto a partire da questo aggiornamento viene introdotto un nuovo indicatore Capacità di finanziamento, mentre rimane a disposizione il precedente fino all anno 3 (variabile di rottura R12). 1

3 2. Temi prioritari Nel Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) -6 sono stati associati indicatori di contesto ai diversi ambiti di policy. Ad alcuni, il cui collegamento con gli interventi di policy è più stretto, sono associati dei valori obiettivo (target) alla conclusione del programma. Questi target si riferiscono alle sole Regioni Obiettivo 1 (Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia, e Sardegna). Nei grafici presentati si segnalano tali target ove presenti. Superficie forestale percorsa dal fuoco sul totale della superficie forestale (%) Quota di superficie boscata e intensità media degli incendi 2, 2, Sicilia = 22,8 2, 1, 1,,,. Centro-Nord % di superficie percorsa dal fuoco (media ) 2, 1, 1,,, Puglia Calabria Sardegna Campania Basilicata Lombardia Marche Molise Veneto Emilia - Romagna Lazio Friuli - Venezia Giulia Piemonte Toscana Abruzzo Valle D'Aosta Umbria Liguria =,7 Trentino - Alto Adige quota di superficie regionale boscata (%) - 3 Gli incendi costituiscono la principale causa di distruzione del soprasuolo forestale. Il fenomeno appare particolarmente rilevante nel, dove la quota di superficie percorsa da incendio è, a partire dal 1996, sempre ben superiore a quella del Centro-Nord con alcuni picchi nel 1998 e. L indicatore è costruito sulla base di dati provenienti dal Corpo Forestale dello Stato. E in corso una revisione metodologica presso l'istat. Ai fini statistici è considerata forestale la superficie caratterizzata da copertura boscata con requisisti minimi di estensione pari a, ettari e di densità pari al %. Per tutte le regioni Obiettivo 1, il fenomeno degli incendi è stato, nel corso del , preoccupante più che nel complesso del Paese. Si osserva che le regioni del, con l eccezione della Calabria, sono tra le meno boscate. 2

4 Biglietti dei circuiti museali sul totale dei biglietti degli istituti statali di antichità e d'arte (%) Numero di circuiti attivati Nord Centro Nord Centro I circuiti museali, attivi in a partire del 1999, sono un insieme di più istituti e strutture (musei, gallerie, monumenti e scavi) il cui accesso è consentito al pubblico tramite l'acquisto di un unico biglietto d'ingresso cumulativo. Nel Nord i circuiti appaiono ancora un fenomeno esiguo, ma nel Centro i circuiti assorbono oltre un quarto dei biglietti e nel rappresentano una quota non trascurabile. La riduzione tra 2 e 4 nel Sud è dovuta al progressivo scorporo di parte delle aree archeologiche di Pompei ed Ercolano da circuiti precedentemente attivati. var. % del tasso di disoccupazione femminile giov anile Tasso e variazione della disoccupazione femminile giovanile Veneto Trentino - Alto Adige Lombardia Piemonte Valle D'Aosta Emilia - Romagna Friuli - Venezia Giulia Toscana Umbria Marche Liguria Abruzzo Lazio Sardegna Molise Puglia Campania Basilicata Sicilia Calabria tasso di disoccupazione femminile giovanile (%) - 4 Le donne di età 1-24 in cerca di lavoro sono nel circa il 4% delle corrispondenti forze di lavoro, distaccandosi dal valore medio di quasi 18 punti percentuali. La variazione del tasso di disoccupazione femminile giovanile presenta comportamenti omogenei tra le regioni del Nord-ovest e del Nord-est; più varia è la situazione all interno del Centro e del. ITALIA Incremento annuo forze di lavoro femminile (classe di età 1-64) nel e scomposizione tra occupate e in cerca di occupazione migliaia incremento annuo di occupate incremento annuo in cerca di occupazione incremento annuo FdL Effetti di scoraggiamento sembrano agire tra le donne meridionali: si osserva nell ultimo anno un intensificarsi della diminuzione delle forze di lavoro dovuta sia al rallentamento della crescita dell occupazione femminile al Sud, sia alla diminuzione delle donne in cerca di occupazione. 3

5 Tasso di disoccupazione nel Tasso di disoccupazione nelle Regioni Obiettivo differenza tra e Centro-Nord Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Dal 1999 il tasso di disoccupazione del decresce e si avvicina al valore obiettivo indicato nel QCS -6; tuttavia il divario con il resto del Paese, pur mostrando segnali di riduzione negli ultimi anni, resta molto ampio (circa dieci punti). Nelle regioni Obiettivo 1 le riduzioni più significative si osservano in Basilicata e Calabria. Investimenti in capitale di rischio (early stage) in percentuale del Pil, in e confronto tra paesi anno 3, Regioni Ob.1,3,4,4 Centro-Nord,,3 Germania,14,3, Francia,,,1 Regno Unito,39,1 UE-1,21,, USA (*), ,,1,1,2,,3,3,4,4, (*) Fonte: AIFI (*) Fonte: Eurostat; per USA l'anno di riferimento è il 2 Il termine capitale di rischio si riferisce all'apporto di capitale azionario, o la sottoscrizione di titoli convertibili in azioni, da parte di operatori specializzati nei confronti di imprese non quotate e con elevato potenziale di sviluppo in termini di innovazione, nuovi prodotti o servizi, nuove tecnologie, nuove concezioni di mercato. L indicatore rappresenta gli investimenti effettuati in fase di avvio di nuove imprese (seed and start-up) in relazione al Pil. In l attività di capitali di rischio è ancora molto limitata, sia in confronto al resto dell UE, sia in confronto con gli Stati Uniti. 4

6 2, 1,8 1,6 1,4 1,2 1,,8,6 Tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa (*) Attrattività dei servizi ospedalieri (anno 3),4,2, Centro-Nord (*) società e quasi società non-finanziarie e famiglie produttrici; Fonte: Banca d' Il tasso di decadimento (rapporto tra il flusso di sofferenze rettificate e gli impieghi vivi escluse le sofferenze rettificate) è un indicatore di rischiosità dei finanziamenti. Se nel 1998 i nuovi ingressi in sofferenza erano tre volte superiori per le imprese meridionali rispetto a quelle settentrionali, negli anni successivi i valori delle due aree territoriali tendono a convergere. Popolazione residente in comuni con anagrafe collegata a INA-SAIA (%) (*) 6,,, 4, 4, 3, 3,,,. Centro-Nord 1, 1, (*) (*) Fonte: Ministero degli Interni; dato del provvisorio INA-SAIA (Sistema di accesso e interscambio anagrafico) è un sistema di interscambio dei dati anagrafici tra Comuni e tra questi e le Pubbliche Amministrazioni. E crescente la quota di popolazione residente in comuni collegati al SAIA, ma permane un divario geografico: uno su due abitanti del Centro-Nord abita in comuni con possibilità di interscambio di dati anagrafici contro poco più di uno su tre del. L indicatore è esemplificativo del grado di disponibilità di servizi regionali di ricovero ospedaliero ordinario per acuti (escludendo i ricoveri di riabilitazione e lungo-degenza che costituiscono solo l 8% del totale). Rappresenta, in percentuale, le giornate di degenza effettuate al di fuori della propria regione di residenza sul totale delle giornate di degenza effettuate dai residenti della regione (sono esclusi i ricoveri di durata inferiore a 3 giorni). Nel grafico si evidenzia la differenza dalla media. Nonostante siano esclusi i ricoveri brevi, nelle regioni di piccole dimensioni, il fenomeno di emigrazione per ricoveri è agevolato dalla vicinanza geografica con poli ospedalieri confinanti. Con l eccezione della Sardegna, si osserva una tendenza maggiore ad usufruire di servizi ospedalieri di altre regioni per i residenti meridionali in confronto alla media italiana.

7 Famiglie che dichiarano molta o abbastanza difficoltà nel raggiungere i supermercati (%) Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna target al 8 Il disagio percepito dalle famiglie nel raggiungere supermercati è nel Sud maggiore che nel resto del Paese (una differenza di circa 4 punti percentuali dalla media ). In tutte le Regioni dell Obiettivo la quota di famiglie con molta o abbastanza difficoltà è superiore ai valori obiettivo e non si notano segnali di miglioramento. Persone di 14 anni e più che hanno utilizzato il treno Maschi e femmine di 14 anni e più che hanno utilizzato almeno una volta nell'anno (%) il treno almeno una volta nel 3 (%) Centro-Nord Nel la percentuale di persone di 14 anni e più che hanno utilizzato il treno almeno una volta nell'anno rimane stabilmente inferiore alla quota media italiana. Dopo un evoluzione in calo a partire dal, si notano segnali di un inversione di tendenza al 4; il raggiungimento del valore obiettivo richiede tuttavia un aumento dell utenza di circa 9 punti percentuali. Nel Sud permane una differenziazione nell uso del treno per genere che conferma la minore partecipazione delle donne alla vita attiva. Maschi Femmine 6

8 3. Variabili di rottura Nel Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) -6 sono state selezionate 14 variabili (dette variabili di rottura ) come decisive per rompere con gli andamenti tendenziali del passato assecondando e accentuando le tendenze positive. Il miglioramento del contesto economico dovrebbe essere riflesso dal comportamento coerente delle variabili individuate, per le quali sono stati stimati gli andamenti prospettici in coerenza con gli obiettivi di crescita del QCS. L andamento delle variabili segue diverse ipotesi più o meno ottimistiche riguardo all intensità con cui si dovrebbe verificare la rottura ( esternalità basse e esternalità alte ) del modello tradizionale di integrazione-dipendenza del. Nei grafici si presentano l andamento storico e le ipotesi di esternalità basse e esternalità alte formulate per il periodo 2-8 e il confronto con l. Capacità di attrazione dei consumi turistici: Giornate di presenza (italiani e stranieri) nel complesso degli esercizi ricettivi per abitante 7, Capacità di offrire lavoro regolare: unità di lavoro irregolari su unità di lavoro totali (%) 24 6,, 22 4, 3, 2, 1, , Per il solo, ai fini di stima del modello macroeconomico, la serie storica è stata ricostruita dal 198 7

9 Capacità innovativa: Spesa per R&S nelle imprese e nella PA in % del PIL Capacità di sviluppo dei servizi sociali: Persone di 14 anni e più che hanno svolto attività gratuita o partecipato a riunioni di volontariato / totale della popolazione di 14 anni e più (%) 1,6 12, 1,4 1,2 11, 1, 1,,8,6,4,2, Dal 1993 è inclusa anche la spesa universitaria e dal 2 anche la spesa delle imprese private del settore no profit. 9, 8, 7, 6,

10 4. La Banca dati indicatori di contesto Sintesi delle informazioni contenute nella banca dati Indicatori di Contesto (novembre ): N. indicatori individuati Indicatori con inizio della serie storica nel: Indicatori con disponibilità fino al: Asse / settore Totali Disponibili Non ancora disponibili Prima del Altro anno dopo il Altro anno I Risorse naturali Acqua e suolo Energia Rete ecologica Rifiuti e inquinamento II Risorse culturali Beni culturali III Risorse umane Esclusione sociale Lavoro Ricerca Scuola IV Sistemi locali di sviluppo Sviluppo locale V Città Città VI Reti e nodi di servizio Sicurezza Società dell'informazione Telecomunicazioni Trasporti Variabili di rottura Totale

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