Procedure operative animali d affezione
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- Daniella Bartolini
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1 Procedure operative animali d affezione Marta Anello CELVA
2 Convenzione relativa alle modalità di controllo del randagismo e protezione degli animali da affezione Durata: periodo compreso tra il 1 ottobre 2015 e il 30 settembre 2018 (tre anni eventualmente rinnovabili per ulteriori tre) Firmatari: Regione Autonoma Valle d Aosta, Azienda USL della Valle d Aosta, CELVA e Ordine Regionale dei medici veterinari. Finalità: 1. disciplinare la ripartizione delle funzioni, favorendo attivamente la collaborazione tra le parti; 2. prevenire l insorgenza di problematiche di igiene e sanità pubblica e risolvere eventuali problematiche di convivenza uomo-animale.
3 Un po di numeri L A.VA.P.A Onlus, precedente ed attuale gestore della struttura Canile Gattile Regionale, ha fornito all Assessorato regionale Sanità, salute e politiche sociali il raffronto dei dati relativi alla gestione per il triennio I numeri, riportati nella seguente tabella e inseriti nella DGR 1373/2015, sono utili a restituire una fotografia degli animali d affezione presenti nella nostra regione.
4 Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 n. cani iscritti all anagrafe n. gatti iscritti all anagrafe n. catture cani n. cani entrati in canile n totale di cani entrati in canile e restituiti al proprietario n. cani entrati in canile e risultati senza microchip n. gatti entrati in gattile n. totale cani presenti in canile al 31/ n. totale gatti presenti in gattile al 31/ n. colonie feline circa 550 circa
5 Considerazioni Il dato che emerge come maggiormente critico è evidenziato in rosso: un numero elevato di cani rivenuti sul territorio sprovvisto di microchip questo si traduce in: 1. impossibilità di rintracciare il proprietario 2. cane presoin caricadal canile(adottato oppuremantenuto a vitapresso la struttura) = maggior costo per la collettività
6 Cosa prevedela Convenzionein meritoai canivaganti La Convenzione prevede in pratica per i Comuni l applicazione della Legge regionale 37/2010, ovvero: 1. Dotazione a favore del servizio associato di Polizia locale di almeno un lettore di microchip isocompatibile e di attrezzature idonee alla cattura, al trasporto e alla custodia temporanea dei cani presso l ente. 2. Individuazione e allestimento di un box/rifugio all interno dell ambito territoriale sovracomunale, di cui all art. 19 della legge regionale n. 6/2014,8 idoneo a custodire temporaneamente i cani vaganti rinvenuti sul territorio, prima del loro trasporto al canile regionale a carico dei comuni stessi. 3. Cattura dei cani vaganti in ambito urbano da parte del servizio associato di Polizia locale, successiva verifica della proprietà del cane attraverso la lettura del microchip ed eventuale successivo trasporto presso il canile regionale. 4. Attuazione di azioni mirate al controllo dell identificazione e registrazione dei cani nell anagrafe canina e sul controllo della riproduzione (denuncia di cucciolate). 5. Attività di vigilanza, di prevenzione e accertamento delle infrazioni sul proprio territorio.
7 SceltadelComune La convenzione prevede che ogni Comune possa scegliere come garantire il servizio: attraverso la Polizia Locale oppure con un altro soggetto, come previsto all articolo 6 comma 4: «I comuni hanno, inoltre, la facoltà di convenzionarsi con l ente gestore del canile regionale o altra ditta esterna per svolgere le attività di cattura e trasporto di cani vaganti e/o di recupero di spoglie di animali d affezione.»
8 Cosa possiamofarenell ambitodella Convenzioneper i canivaganti Il CELVA, insieme a Assessorato Sanità, salute e politiche sociali, Azienda USL e Ordine dei medici veterinari, può: 1. promuoverecorsi di formazione per la Polizia Locale, come questo; 2. promuovere un indagine sull attualedotazione di attrezzature per la cattura, il riconoscimento e la custodia degli animali d affezione, al fine di valutare la possibilità di acquisti congiunti tramite MEVA o tramite il CELVA. 3. promuovere unamaggiore collaborazione e integrazione tra i vari soggetti: cittadini, veterinari, Polizia Locale, Corpo Forestale, A.VA.P.A. Onlus. 4. promuovere una campagna informativa verso i cittadini, al fine di ricordare gli obblighi derivanti dal possesso di animali d affezione. 5. ricordare ai Comuni la possibilità di richiedere alla Regione dei contributi per la realizzazione di box rifugi e l acquisto di attrezzature.
9 Le procedureoperativein materiadi animalid affezione Nell ambito della Convenzione in merito alle modalità di controllo del randagismo e protezione degli animali da affezione sul territorio regionale, è stato ritenuto opportuno predisporre un documento contenente le procedure operative in materia di animali d affezione, al fine di: disciplinare la ripartizione delle funzioni; favorire attivamente la collaborazione tra i diversi soggetti; realizzare una sorta di guida pratica da applicare nei diversi casi.
10 Come sono strutturatele procedure Le Procedure operative animali d affezione sono state divise per tipologie di soggetti: Polizia Locale Corpo Forestale della Valle d Aosta Cittadini E vedono il coinvolgimento di Comuni, CELVA, Assessorato regionale della Sanità, salute e politiche sociali, Azienda USL della Valle d Aosta, Ordine dei Veterinari della Regione Valle d Aosta e A.VA.PA. Onlus. Le procedure sono frutto di un lavoro di confronto, condivisione e interpretazione della normativa vigente, svolto dal gruppo di lavoro.
11 Distintinzioneambitidi intervento AMBITO URBANO POLIZIA LOCALE AMBITO EXTRA URBANO CORPO FORESTALE DELLA VALLE D AOSTA
12 Le procedureriservatealla PoliziaLocale 2.1 PROCEDURA RISERVATA ALLA POLIZIA LOCALE IN CASO DI CANE VAGANTE 2.2 PROCEDURA RISERVATA ALLA POLIZIA LOCALE IN CASO DI CANE IMPEGNATIVO 2.3 PROCEDURA RISERVATA ALLA POLIZIA LOCALE IN CASO DI ANIMALE D AFFEZIONE INCIDENTATO 2.4 PROCEDURA RISERVATA ALLA POLIZIA LOCALE IN CASO DI SPOGLIE DI ANIMALI D AFFEZIONE 2.5 PROCEDURA RISERVATA ALLA POLIZIA LOCALE IN CASO DI PROBLEMATICHE DELLE COLONIE FELINE
13 ProceduredellaPoliziaLocale da seguire con il supportodi altrisoggetti AMBITO URBANO 2.2 PROCEDURA RISERVATA ALLA POLIZIA LOCALE IN CASO DI CANE IMPEGNATIVO 2.3 PROCEDURA RISERVATA ALLA POLIZIA LOCALE IN CASO DI ANIMALE D AFFEZIONE INCIDENTATO In entrambe le procedure, il ruolo della Polizia Locale consiste nel contattare l ente gestore del canile e gattile regionale chiedendo l intervendo e controllando la situazione fino all arrivo dell incaricato del canile. La Polizia Locale, in entrambi i casi, dopo il riconoscimento dell animale dovrà, tramite l anagrafe canina o felina, rintracciare i dati del proprietario e contattarlo.
14 Proceduredi competenzadellapolizia Locale Sono le procedure che vedono un coinvolgimento diretto della Polizia Locale nelle fasi di intervento previste. AMBITO URBANO 2.1 PROCEDURA RISERVATA ALLA POLIZIA LOCALE IN CASO DI CANE VAGANTE 2.4 PROCEDURA RISERVATA ALLA POLIZIA LOCALE IN CASO DI SPOGLIE DI ANIMALI D AFFEZIONE 2.5 PROCEDURA RISERVATA ALLA POLIZIA LOCALE IN CASO DI PROBLEMATICHE DELLE COLONIE FELINE
15 2.1 Procedura riservata alla Polizia Locale in caso di cane vagante L addetto della polizia locale, in presenza di un cane vagante sul territorio urbano di propria competenza, avvicina il cane, lo cattura con le attrezzature a disposizione e provvede al suo riconoscimento tramite l utilizzo del lettore microchip. Il cane ha il microchip Il cane è sprovvisto di microchip L addetto di polizia locale, attraverso la piattaforma dell anagrafe canina, identifica il proprietario e prova a contattare lo stesso chiedendo di venire a recuperare l animale. 1. Il proprietario ritira l animale. 2. Il proprietario del cane non è rintracciabile: il cane viene custodito nel box/rifugio fino all arrivo del proprietario per un tempo non superiore all arco orario di lavoro giornaliero, oltre il quale l animale viene consegnato al canile regionale. In caso di cane vagante con proprietario la polizia locale redige un verbale e le eventuali spese sostenute per la cattura e la custodia vengono addebitate al proprietario e introitate dal Comune. a) l addetto della polizia locale, utilizzando un apposito box/gabbia, trasporta il cane presso il canile regionale, oppure lo custodisce temporaneamente nel box/rifugio individuato nell ambito territoriale sovra comunale fino alla consegna al canile regionale; b) l addetto del canile regionale riceve l animale e si attuano le procedure di ingresso nel canile regionale.
16 2.1 Procedura riservata alla Polizia Locale in caso di cane vagante L addetto della polizia che dopo diversi tentativi non riesce ad avvicinare e catturare l animale, chiede il supporto del soggetto convenzionato, di cui alla convenzione, approvata con DGR n del , in merito alle modalità di controllo del randagismo e protezione degli animali d affezione sul territorio regionale, oppure all ente gestore del canile/gattile regionale. L intervento del canile è stato gratuito fino al 30/11/2015 e a pagamento dopo questa data. In caso di cane vagante con proprietario le relative spese sostenute per la cattura e la custodia verranno addebitate al proprietario alla riconsegna dell animale e introitate dal comune o dalla Regione, in caso di intervento del Corpo Forestale della Valle d Aosta. Si procederà in tale caso all applicazione delle sanzioni previste.
17 2.4 Procedura riservata alla Polizia Locale in caso di spoglie di animali d affezione L addetto della polizia locale, in presenza di spoglie di animali d affezione, verifica la proprietà dell animale attraverso la lettura del microchip. L animale ha il microchip L addetto della polizia locale contattata il proprietario dell animale per avvisarlo del decesso, il proprietario è chiamato ad intervenire sul luogo, a ritirare le spoglie e decidere se smaltirle consegnandole al canile regionale o interrarle seguendo la procedura prevista dalla normativa. L addetto della polizia locale, nel caso il proprietario non fosse rintracciabile, trasporta e consegna, le spoglie dell animale all incaricato del canile gattile regionale. Il canile regionale si occupa dello smaltimento, il cui costo viene addebitato al proprietario più le spese di trasporto. L animale non ha il microchip L addetto della polizia locale trasporta e consegna, negli orari indicati, le spoglie dell animale all incaricato del canile gattile regionale. Il canile gattile regionale si occupa dello smaltimento delle spoglie.
18 2.5 Procedura riservata alla Polizia Locale in caso di problematiche delle colonie feline 1. Gli addetti alla Polizia locale, in caso di presunte patologie a carattere zoonotico, presenti in una colonia felina, e di situazioni che potrebbero mettere a rischio l incolumità pubblica, segnalano il caso all Azienda USL che interviene. 2. In presenza di gatti malati (con patologie non zoonotiche) all interno di una colonia, il referente della colonia deve avvertire il Comune in cui è ubicata, che a proprie spese incaricherà un soggetto per l intervento e per le cure. 3. Il Comune, in caso di comprovate situazioni di emergenza o critiche, al di fuori delle campagne di sterilizzazione proposte o con modalità ordinarie previste, contatta l Azienda USL che si occupa degli interventi di sterilizzazione. Il Comune collabora per le catture dei gatti e per il loro trasporto presso l ambulatorio della Struttura Complessa di Sanità Animale. 4. Nell ambito delle campagne di sterilizzazione, in caso di assenza di un referente di colonia o in caso di referente di colonia impossibilitato (es. senza patente), gli addetti di Polizia locale si occupano del trasporto dei gatti presso la struttura aderente al progetto per lo svolgimento degli interventi di sterilizzazione.
19 Grazieper l attenzione! Per ulterioriinformazioni m.anello@celva.it
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