STATI GENERALI DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE CGIL CISL UIL 02/12/2015. Intervento del Segretario Generale Uiltrasporti - Situazione 2014/2015

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1 STATI GENERALI DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE CGIL CISL UIL 02/12/2015 Intervento del Segretario Generale Uiltrasporti - Situazione 2014/2015 In una società, come la nostra, dove le dinamiche dell economia di mercato, le ripercussioni di politiche neo liberiste e le misure di contenimento della spesa pubblica, stanno determinando un progressivo restringimento della spesa sociale, così come pure delle prospettive di protezione collettiva dei cittadini e dei lavoratori, è quanto mai necessario qualificare strumenti che abbiano la capacità di incidere ed invertire il preoccupante fenomeno che vede aumentare la fascia di popolazione a rischio di povertà e l accentuarsi delle disuguaglianze sociali. Ciò non significa sostituirsi alle funzioni proprie dello Stato, ma nell attuale quadro dove il Welfare State entra in crisi, è sempre più necessario strutturare un sistema di welfare contrattuale efficace, che sappia concorrere alla soluzione dei problemi collettivi, nell affermazione di diritti e tutele contribuendo, nel contempo, alla crescita di questo paese, non essendo possibile alcuna crescita economica se disgiunta dalla crescita sociale. A tratto generale, quasi la metà dei pensionati italiani ha un reddito da pensione inferiore ai 1000 euro e considerando quanto inciderà una crescita del PIL abbondantemente sotto il 2% nella determinazione delle future pensioni, diventa fondamentale la cooperazione tra soggetti pubblici e privati nella costruzione di un efficace welfare contrattuale i cui pilastri sono tanto l assistenza sanitaria integrativa quanto la previdenza complementare. In tal senso, alla luce delle ultime riforme in tema di modifica ai requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche del sistema obbligatorio, la previdenza complementare rappresenta pertanto, anche nel settore dei trasporti, un elemento fondamentale per tutelare la vita dei lavoratori nella loro fase più avanzata anche in relazione al maggior invecchiamento della popolazione italiana. Proprio in virtù del rilevante ruolo sociale che è chiamata a svolgere, la previdenza complementare va però sostenuta e agevolata soprattutto nell incentivazione all iscrizione dei giovani, visto che oggi risultano iscritti ai fondi di previdenza in numero non ancora soddisfacente. Le ragioni sono molteplici (alta disoccupazione giovanile, stipendi sempre più bassi, precarietà elevata, scarsa educazione finanziaria, ecc..) ma indubbiamente gli ultimi interventi normativi (aumento della 1

2 tassazione sui rendimenti, possibilità di richiedere il Tfr in busta paga, proposta poi non attuata di totale portabilità del contributo datoriale anche a fondi pensione aperti e pip) non hanno dato la sensazione di una politica del Governo tesa al consolidamento e all incentivazione all adesione alla previdenza complementare. Come evidenziato nella relazione annuale della Covip, alla fine del 2014 le forme pensionistiche complementari presenti in Italia sono poco meno di 500 ma i fondi pensione con più di aderenti sono solo 11, mentre quelli con meno di iscritti sono ben 268, prevalentemente preesistenti che raccolgono l 1% del totale degli iscritti. Esistono, pertanto, aree di maggiore concentrazione che lasciano spazio a iniziative di accorpamento capaci di conseguire maggiori e più efficienti assetti organizzativi. Nel settore dei trasporti, ad esempio, operano 7 fondi pensione negoziali per un totale di circa aderenti, con un tasso di adesione medio del 28,68% e una massa in gestione (ANDP) di oltre 4 miliardi di euro ma con 2 soli fondi (Priamo ed Eurofer) che rappresentano circa il 53% degli aderenti (quasi iscritti) e il 52% delle masse totali in gestione (oltre 2,1 miliardi di euro). Un terzo fondo, poi (Previambiente) pur avendo in gestione oltre 800 milioni di euro con oltre iscritti e quindi una percentuale di adesione soddisfacente (se considerassimo il solo settore dei servizi ambientali, per il quale fu inizialmente istituito) registra una percentuale di adesioni meno significativa rispetto, invece, alla platea potenziale dei lavoratori estesa, successivamente al settore multiservizi. A questi 7 fondi si aggiungono altri 3 fondi preesistenti (Dlgs. 124/93) 2 del settore delle autostrade con un totale di circa 1500 lavoratori aderenti ed 1 riferito ai lavoratori di SEA con circa 4500 aderenti, rispetto ai quali si riscontrano criticità per la mancanza di una adeguata struttura. Questo scenario evidenzia, quindi, ampi margini di sviluppo, sia in termini di adesioni sia di incremento dei patrimoni complessivamente gestiti, in particolare nel settore della logistica e del multiservizi. TAB. 1 - Fondi pensione negoziali del settore trasporti FONDO SETTORE ADERENTI BACINO POTENZIALE elaborazione su dati Mefop TASSO ADESIONE ANDP (mln. ) ASTRI DIPENDENTI AUTOSTRADE ,94% 218,68 EUROFER IMPRESE FERROVIARIE ,04% 853,42 FONDAEREO* PILOTI / ASSISTENTI DI VOLO ,36% 401,74 2

3 PREVAER AEROPORTUALI / ENAV ,03% 356,81 PREVIAMBIENTE IGIENE AMBIENTALE ,62% 838,67 PREVILOG LOGISTICA ,56% 127,45 PRIAMO TPL / MARITTIMI / TRASP. A FUNE ,42% 1.257,07 TOTALE ,68% 4.053,84 *Fondaereo nasce dalla fusione tra Previvolo e Fondav. A seguito di detta operazione Fondaereo ha effettuato una stima al ribasso del bacino dei potenziali aderenti. L aumento dei tassi di adesione al rispetto al (55,38% nel 2014) è legato anche a tale riduzione. Creare fondi negoziali di maggiori dimensioni, in grado di sfruttare al meglio le economie di scala, rappresenta un opportunità rilevante per lo sviluppo dei fondi stessi. Questo benché lo studio condotto da Mefop abbia rilevato che la dimensione ottimale stimata sia intorno agli aderenti, oltre la quale un ulteriore aumento di adesioni e quindi di patrimonio non generebbe un ulteriore miglioramento in termini di costi. In sintesi, oltre tale soglia, che potremmo definire di massima efficienza, la crescita del numero di iscritti non determinerebbe una riduzione del costo amministrativo medio. Questa visione economicista non deve, però, impedire ad ogni fondo negoziale di espandersi fino a saturare la platea dei lavoratori della categoria di riferimento, come non deve impedire operazioni di fusione per quei fondi che non raggiungono una soglia ottimale di aderenti. Le adesioni ai fondi negoziali del settore hanno, infatti, registrato ormai da alcuni anni una fase di stallo con movimenti minimi e una leggera tendenza al ribasso dovuta anche alla contrazione dell occupazione che la crisi economica, degli ultimi anni, ha prodotto e al fatto che diversi aderenti hanno raggiunto i requisiti di accesso al pensionamento. Non va poi sottaciuto che un ruolo rilevante rispetto a tale contrazione nelle adesioni è dovuto alla forte concorrenza di fondi aperti e pip che, potendo contare su una rete di vendita professionale e ben remunerata, ha accresciuto le iscrizioni a tali strumenti individuali a scapito di quelli collettivi. Due ulteriori elementi che costituiscono motivo di preoccupazione per la tenuta futura del sistema sono rappresentati: dall aumento esponenziale delle richieste di anticipazioni effettuate dagli aderenti e dall accrescimento delle aziende che 3

4 omettono di versare la contribuzione dovuta e il Tfr dei lavoratori iscritti ai fondi pensione negoziali, in alcuni casi pur effettuando le trattenute in busta paga. TAB. 2 - Andamento delle adesioni dal 2005 al 2015 elaborazione su dati Mefop più di aderenu PRIAMO PREVIAMBIENTE; EUROFER; meno di aderenu FONDAV + PREVIVOLO PREVAER; PREVILOG; ASTRI; FONDAEREO; Per quanto riguarda invece i rendimenti dei fondi pensione chiusi del settore trasporti, in linea con l andamento generale registrato nel 2014 per tutto il comparto della Previdenza Complementare, si è verificato un andamento molto positivo dei rendimenti dovuto anche alle politiche monetarie espansive perseguite dalle banche centrali e al migliorato outlook sui mercati finanziari e dell economia mondiale sia pure in presenza di forti disomogeneità. Il 2015 invece mostra qualche segnale di indebolimento dei rendimenti e un accentuata volatilità. La necessità è dunque quella di andare alla ricerca di opportunità di redditività in maniera più selettiva e specializzata anche a causa del perdurare dei bassi tassi di interesse ma con la difficoltà di non tradire la finalità 4

5 previdenziale dei fondi pensione ed evitando l assunzione di rischi non conformi ad un investimento con obiettivo di integrazione pensionistica. Se, infatti, nel 2014 si è registrato un rendimento medio dei comparti bilanciati dell 8,75%, il rendimento medio da gennaio/ottobre 2015 è intorno al 2% (rendimenti calcolati sul valore quota). TAB. 3 - Rendimenti dei comparti bilanciati 2014 e 2015 FONDO COMPARTO elaborazione su dati ufficiali forniti nei siti internet dei fondi RENDIMENTO 2014 (valore quota gen-dic) RENDIMENTO 2015 (valore quota gen-ott) ASTRI BILANCIATO 9,39% 1,95% EUROFER BILANCIATO 8,43% 1,98% FONDAEREO BILANCIATO / EQUILIBRIO n.d. (comparto istituito nel 2015) 1,09% PREVAER LINEA DINAMICA 10,24% 2,28% PREVIAMBIENTE BILANCIATO 8,87% 1,97% PREVILOG BILANCIATO 5,68% 2,16% PRIAMO BILANCIATO SVILUPPO 9,89% 1,93% RENDIMENTO MEDIO (calcolato sul valore quota) 8,75% 1,91% RENDIMENTO TFR (al netto dell imposta sul rendimento) 1,34% 1,15% TAB Rendimenti dei comparti bilanciati nel 2015 e a 5 e 10 anni elaborazione su dati ufficiali forniti nei siti internet dei fondi 65% 63,45% 55% 45% 42,15% 44,88% 43,32% 48,48% 35% 37,85% 34,11% 25% 27,60% 30,04% 29,85% 29,21% 15% 5% 1,95% 1,98% 1,28% 1,97% 2,16% 1,94% 1,09% -5% ASTRI BIL. EUROFER BIL. PREVAER L.CRE. PREVIAMBIENTE BIL. PREVILOG BIL. PRIAMO BIL. SV. FONDAEREO BIL. EQ. R.2015 R.5Y R.10Y 5

6 Per ciò che riguarda i costi la situazione è rimasta costante con livelli di Indice Sintetico dei Costi (ISC) stabili e sempre molto convenienti rispetto alle forme individuali di previdenza complementare (fondi aperti e pip) con un costo medio dello 0,36% sui 10 anni e lo 0,20% sui 35 anni. TAB. 4 - Indice Sintetico dei Costi (ISC) 2014 dei comparti bilanciati a 10 e 35 anni fonte: Covip FONDO COMPARTO ISC 10 ANNI ISC 35 ANNI ASTRI BILANCIATO 0,28% 0,18% EUROFER BILANCIATO 0,23% 0,16% FONDAEREO BILANCIATO / EQUILIBRIO 0,65% 0,29% PREVAER LINEA DINAMICA 0,35% 0,19% PREVIAMBIENTE BILANCIATO 0,40% 0,23% PREVILOG BILANCIATO 0,33% 0,21% PRIAMO BILANCIATO SVILUPPO 0,34% 0,20% ISC MEDIO 0,36% 0,20% Criticità e proposte Le maggiori criticità che si possono riscontrare nella previdenza complementare nel settore dei trasporti, ma più in generale nell intero sistema, attengono ai seguenti aspetti: Scarsa educazione finanziaria generale e poca consapevolezza sulle caratteristiche dell investimento previdenziale, soprattutto tra i giovani. Occorre una maggiore diffusione della cultura finanziaria e previdenziale a partire dalla formazione scolastica o promossa dagli stessi fondi negoziali. Particolare importanza riveste poi la formazione per favorire una maggiore consapevolezza nelle scelte dei lavoratori mediante iniziative realizzate dalle Organizzazioni sindacali. A questo scopo, come Uiltrasporti, stiamo avviando un intenso programma di formazione anche su questa materia che coinvolgerà 250 quadri sindacali provenienti da tutto il territorio nazionale; Eccessiva frammentazione dell offerta. Occorre perseguire una maggiore strutturazione dei fondi pensione attraverso aggregazioni tra i fondi più piccoli così da ottenere soggetti più competitivi e capaci di maggiori economie di scala; Scarsa capacità comunicativa e di marketing dei fondi negoziali. Sia pure in presenza di ottime gestioni e di eccellenti risultati, anche in presenza di mercati 6

7 finanziari difficili, molti fondi negoziali non dedicano sufficiente attenzione alle modalità comunicative del loro prodotto che, se associato all assenza di una rete di vendita incentivata e professionale, rende i fondi negoziali facili prede dei fondi aperti e dei pip che cannibalizzano ampie fasce di mercato; Superare il modello di adesione basato sulla sola iniziativa individuale. Tramite appositi accordi, delle parti sociali, da realizzarsi soprattutto nelle fasi di rinnovo dei CCNL, come ha già fato il settore edile e come abbiamo fatto noi con il rinnovo del CCNL del trasporto pubblico locale, è più che mai opportuna l introduzione del contributo contrattuale e della conseguente iscrizione automatica, a beneficio di tutti i lavoratori, con contributo a carico delle aziende, comprendendo anche quelli non ancora associati che avrebbero il vantaggio di esercitare tutte le opzioni degli iscritti, senza però alcun obbligo di versamento di contribuzione a loro carico; Penalizzazioni sulla fiscalità dei rendimenti determinata dalle ultime modifiche legislative. Occorrerebbe passare ad uno schema fiscale di tipo EET come nella maggior parte dei paese europei o almeno ripristinare la precedente normativa con fiscalità agevolata sui rendimenti; Aumento delle omissioni contributive da parte delle aziende. Serve un deciso contrasto all evasione contributiva aziendale riconoscendo alla contribuzione della Previdenza Complementare lo stesso valore e gli stessi strumenti di tutela della contribuzione obbligatoria; Stabilità nei rendimenti. Occorre ricercare strumenti finanziari capaci di massimizzare i rendimenti mantenendo un adeguato livello di rischio in virtù della finalità previdenziale perseguita; Maggior contributo all economia nazionale con adeguate garanzie da parte dello Stato. Occorre implementare strumenti finanziari che possano consentire ai fondi pensione di contribuire in maniera più importante agli investimenti nell economia reale del nostro Paese sia pure con le adeguate garanzie di rendimento e sicurezza che l investimento previdenziale dei fondi pensione richiede; Ruolo della Covip. Fermo restando l importanza del ruolo di controllo e vigilanza ispettiva, esercitato dalla Covip, che consente una maggiore efficacia e trasparenza dei fondi di pensione complementare, è tuttavia auspicabile che essa assuma preventivamente un ruolo più incisivo di supporto e di education. Questo per evitare che lievi inadempimenti, formalità e tempistiche siano motivo di sanzione ai componenti dei Consigli di Amministrazione che, peraltro, operano senza una adeguata o in alcuni casi assente indennità economica. 7

8 Riconoscimenti a fondi negoziali del settore trasporti Infine, vale la pena ricordare che il 17 settembre 2015 sono stati annunciati i vincitori di Pensioni & Welfare Italia Awards 2015, un evento organizzato dalla rivista European Pensions che premia le eccellenze nel settore pensionistico e del welfare. Prevaer, il fondo pensione per i lavoratori del trasporto aereo (personale di terra e dipendenti Enav) e dei settori affini, ed Eurofer, il fondo pensione per i lavoratori delle ferrovie, sono risultati vincitori nelle seguenti categorie: Eurofer: fondo pensione negoziale dell'anno; Prevaer: fondo pensione più innovativo dell'anno. *** 8