Rapporto Ambientale. COMUNE DI BUDONI Provincia di Olbia-Tempio VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DEL PIANO DI UTILIZZO DEI LITORALI (PUL)

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1 Provincia di Olbia-Tempio VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) DEL PIANO DI UTILIZZO DEI LITORALI (PUL) il sindaco il segretario comunale il capo dell'ufficio tecnico Rapporto Ambientale Luglio 2010

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3 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE Comune di Budoni Committente Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Utilizzo dei Litorali Rapporto Ambientale luglio 2010 CRITERIA s.r.l. Città:Ricerche:Territorio:Innovazione:Ambiente via Cugia, Cagliari (Italy) tel fax criteria@pec.criteria.eu web: Coordinamento generale e tecnico-scientifico Dott. Ing. Paolo Bagliani Dott. Geol. Maurizio Costa Coordinamento operativo Dott. Geol. Antonio Pitzalis Dott. Ing. Marcella Sodde Aspetti specialistici Qualità dell aria Qualità delle acque Gestione integrata rifiuti Aspetti abiotici Aspetti biotici Paesaggio e assetto storico culturale Aspetti demografici e insediativi Sistema economico produttivo Mobilità e trasporti Rumore Energia Dott. Ing. Elisa Fenude Dott. Ing. Marcella Sodde Ing. Gianfilippo Serra Dott. Geol. Antonio Pitzalis Dott. Ing. Marcella Sodde Dott. Nat. Valentina Lecis Dott. Ing. Marcella Sodde Dott. Geol. Antonio Pitzalis Dott. Ing. Vania Erby Dott. Ing. Marcella Sodde Ing. Gianfilippo Serra Dott. Ing. Marcella Sodde Dott. Ing. Elisa Fenude Dott. Ing. Elisa Fenude

4 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI SOMMARIO PREMESSA... 1 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA... 3 Quadro normativo di riferimento... 3 Processo di VAS... 6 Fasi della VAS... 8 Procedura di valutazione adottata Individuazione dell ambito di influenza del Piano Scoping Analisi ambientale e stesura del Rapporto ambientale Consultazione e partecipazione PIANO DI UTILIZZO DEI LITORALI Quadro di riferimento normativo Efficacia ed ambito di applicazione Contenuti e struttura del PUL Obiettivi e ruolo del PUL ANALISI DI COERENZA ESTERNA DEL PUL DI BUDONI Piani e Programmi di riferimento Valutazione di coerenza esterna Piano Paesaggistico Regionale Piano di Assetto Idrogeologico Piano di Tutela delle Acque Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Regione Sardegna Piano Forestale Ambientale Regionale Piano Energetico Ambientale Regionale Piano di Gestione dei Rifiuti della Regione Sardegna Considerazioni conclusive ANALISI DI CONTESTO Analisi dello stato dell ambiente per componenti ARIA 55 ACQUA RIFIUTI SUOLO FLORA, FAUNA E BIODIVERSITÀ... 67

5 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE PAESAGGIO E ASSETTO STORICO-CULTURALE ASSETTO INSEDIATIVO E DEMOGRAFICO SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO MOBILITÀ E TRASPORTI RUMORE ENERGIA Analisi SWOT Scheda analisi SWOT INDICAZIONI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI PIANO Obiettivi specifici del PUL di Budoni ANALISI DI COERENZA DEL PUL CON I CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Criteri di sostenibilità ambientale e obiettivi di sviluppo sostenibile Obiettivi di sviluppo sostenibile Valutazione di coerenza tra obiettivi specifici del PUL di Budoni e obiettivi di sviluppo sostenibile VERIFICA E RAPPRESENTAZIONE DELLA COERENZA INTERNA VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE SCELTE DI PIANO Premessa La metodologia di valutazione Quadro Valutativo Sinottico Quadro Valutativo analitico per componente SISTEMA DI MONITORAGGIO Scopo dell attività di monitoraggio Indicatori Rapporti di monitoraggio

6 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI

7 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE PREMESSA La Valutazione Ambientale Strategica (VAS), ufficialmente introdotta in ambito europeo dalla Direttiva 2001/42/CE (Direttiva VAS) e recepita in Italia attraverso alcune leggi regionali e, solo da pochi anni, dal nuovo Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006) e sue modifiche e integrazioni, è una procedura tecnico-amministrativa finalizzata alla valutazione dei possibili effetti o impatti che l attuazione di un Piano o, più in generale, di uno strumento di pianificazione e/o programmazione territoriale può generare sul contesto ambientale del territorio di riferimento. Si tratta di una procedura che deve essere condotta parallelamente a quella di stesura e di approvazione del Piano stesso in modo tale che l adozione delle scelte politiche e gestionali avvenga nella consapevolezza dei relativi potenziali effetti sull ambiente. Il processo di VAS prevede la partecipazione e informazione del pubblico nelle fasi dell iter procedurale e amministrativo. A tal fine, l applicazione delle disposizioni in materia di Valutazione Ambientale Strategica per il Piano di Utilizzo del Litorale è prevista espressamente dall art. 22 delle Linee Guida per la predisposizione del PUL, allegate alla recente D.G.R. n. 25/42 del 1 luglio In particolare le recenti disposizioni regionali precedentemente citate, in merito alla predisposizione del PUL per finalità turistico ricreative da parte dei Comuni, hanno sostituito le precedenti Direttive di cui alla D.G.R. 29/15 del 22 maggio 2008, definendo di fatto una sostanziale indipendenza in termini procedurali, tecnico metodologici e disciplinari del PUL rispetto al PUC. Per questa ragione la VAS nella fase preliminare di orientamento del PUL e del PUC è stata inizialmente sviluppata come una procedura unica di accompagnamento delle attività pianificatorie, disposta attraverso la presa d atto del documento di Scoping da parte del Consiglio Comunale di Budoni con la Delibera n. 7 del e svolgendo l incontro pubblico con i soggetti competenti in materia ambientale il 24 febbraio A seguito delle nuove Direttive regionale per la redazione del PUL, di cui alla D.G.R. n. 25/42 del 1 luglio 2010, l Amministrazione Comunale di Budoni ha deciso di proseguire la redazione del PUL autonomamente rispetto al PUC, predisponendo il presente documento quale Rapporto Ambientale (redatto ai sensi dell articolo 5 della Direttiva VAS) in cui sono valutati gli effetti significativi che l attuazione del Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL) di Budoni potrebbe avere sull ambiente. Il Rapporto Ambientale rappresenta l elemento centrale della VAS del PUL di Budoni, in quanto contiene le informazioni necessarie a valutare lo stato dell ambiente nell ambito territoriale di riferimento del PUL evidenziando le situazioni di particolare sensibilità o criticità, i possibili effetti ambientali dell attuazione del PUL ed il grado di raggiungimento 1

8 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI degli obiettivi proposti, nell ottica dello sviluppo sostenibile del territorio oggetto della pianificazione. Tale documento permette quindi di rendere trasparente e ripercorribile il processo decisionale del PUL, esplicitando le modalità di integrazione dei principi e degli obiettivi di sostenibilità nelle scelte pianificatorie, e costituisce inoltre il documento di base per la consultazione delle Autorità con Competenze Ambientali e del pubblico ai fini della approvazione del PUL (art. 6 della Direttiva VAS). 2

9 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Quadro normativo di riferimento La VAS è un processo sistematico di valutazione delle conseguenze ambientali di proposte di pianificazione, finalizzato ad assicurare che queste vengano considerate in modo appropriato, alla pari degli elementi economici e sociali, all interno dei modelli di sviluppo sostenibile, a partire dalle prime fasi del processo decisionale. A livello comunitario, a partire dagli anni 70 si configura la possibilità di emanare una Direttiva specifica concernente la valutazione di piani, politiche e programmi. Già nel 1973, infatti, con il Primo Programma di Azione Ambientale si evidenzia la necessità di ricorrere ad una valutazione ambientale estesa ai piani così da prevenire i danni ambientali, non con la valutazione d impatto delle opere, ma già a monte nel processo di pianificazione. Ma è solo con il Quarto Programma di Azione Ambientale (1987) che si formalizza l impegno ad estendere la procedura di valutazione di impatto ambientale anche alle politiche e ai piani. Con la Direttiva Habitat del 1992 (Direttiva 92/43/CE concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatica) è stata inoltre prevista in maniera esplicita la valutazione ambientale di piani e progetti che presentino significativi impatti, anche indiretti e cumulativi, sugli habitat tutelati. Vista la rilevanza delle decisioni prese a livello superiore rispetto a quello progettuale, la Commissione Europea formula nel 1993 un rapporto riguardante la possibile efficacia di una specifica Direttiva VAS. Due anni dopo inizia la stesura della Direttiva la cui proposta viene adottata dalla Commissione Europea il 4 dicembre Tre anni dopo viene emanata l attesa Direttiva 2001/42/CE, al fine di garantire un elevato livello di protezione dell ambiente e di contribuire all integrazione delle considerazioni ambientali all atto dell elaborazione e dell adozione di piani e programmi, e di promuovere lo sviluppo sostenibile 1, e che introduce formalmente a livello europeo la VAS quale strumento di valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente, completando così il quadro degli strumenti di valutazione delle azioni antropiche afferenti il territorio e l ambiente. In Italia l attenzione attribuita alla VAS ha cominciato ad affermarsi solo negli ultimi anni, con orientamenti spesso diversificati. La necessità/opportunità di procedere all integrazione della valutazione ambientale nei procedimenti di pianificazione è ribadita dal cosiddetto Testo unico in materia ambientale, approvato con D. Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006, che tratta le procedure per la VAS dei piani e programmi di intervento sul 1 Direttiva VAS 2001/42/CE, art. 1. 3

10 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI territorio nella parte seconda, entrata in vigore il 31 luglio Recentemente, con il D. Lgs. n. 4 del16 gennaio 2008, entrato in vigore il 13 febbraio 2008, è stata attuata una profonda modifica dei contenuti di tutte le parti del suddetto Testo unico ambientale, con particolare riguardo alla parte seconda, riguardante le procedure per la valutazione strategica e per la valutazione di impatto ambientale. In particolare l art. 6 prevede che debbano essere sottoposti a VAS, in generale, tutti i piani e i programmi che possono avere effetti significativi sull ambiente e, in particolare, quelli che appartengono a specifici settori, tra i quali è incluso quello della pianificazione territoriale. I Piani di Utilizzo dei Litorali (PUL) pertanto, in quanto strumenti di Piano dei territori comunali, rientrano nel campo di applicazione della Direttiva e, conseguentemente, per la loro approvazione, è necessario che sia condotta la VAS. La Regione Sardegna non si è ancora dotata di una Legge Regionale in materia di VAS, pur essendo in corso di predisposizione da parte dell Assessorato della Difesa dell Ambiente un Disegno di Legge che regolamenti in maniera organica le procedure in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA), ai sensi della Direttiva 85/337/CEE, e di valutazione ambientale strategica, ai sensi della Direttiva 42/2001/CE, coordinando le indicazioni a livello nazionale con le norme regionali. Con DPGR n. 66 del 28 aprile 2005 Ridefinizione del Servizi delle Direzioni generali della Presidenza della Regione e degli Assessorati, loro denominazione, compiti e dipendenza funzionale, la competenza in materia di VAS è stata assegnata al Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI) dell Assessorato della Difesa dell Ambiente. Conseguentemente, la Giunta Regionale, con Deliberazione n. 38/32 del 02/08/2005, ha attribuito al predetto Servizio funzioni di coordinamento per l espletamento della VAS di piani e programmi. Successivamente, con Legge Regionale n. 9 del 12 giugno 2006, concernente il conferimento di funzioni e compiti agli enti locali, sono state attribuite alla regione le funzioni amministrative non ritenute di livello nazionale relative alla valutazione di piani e programmi di livello regionale o provinciale (art. 48) e alle province quelle relative alla valutazione di piani e programmi di livello comunale, sub-provinciale e provinciale (art. 49, così come modificato dal comma 19 dell art. 5 della L.R. n. 3/2008.). L entrata in vigore del PPR ha previsto che i Comuni provvedano ad adeguare i loro strumenti urbanistici comunali alle disposizioni del PPR coerentemente con i principi che stanno alla base del PPR stesso. I nuovi PUL che saranno elaborati in conformità alle disposizioni del PPR e/o quelli che per adeguarsi a tali disposizioni dovranno essere revisionati, pertanto, dovranno essere sottoposti a VAS. A tale fine il servizio SAVI dell Assessorato della Difesa dell ambiente della Regione Sardegna ha elaborato a novembre del 2009 le Linee Guida per la Valutazione 4

11 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE Ambientale Strategica dei Piani Urbanistici Comunali, in affiancamento e ad integrazione delle linee guida elaborate dall Assessorato dell Urbanistica per l adeguamento dei PUL al PPR per quanto riguarda specificatamente l applicazione della procedura di VAS all interno del processo di adeguamento del piano. Le Linee Guida forniscono inoltre specifiche metodologie per l attuazione delle diverse fasi della procedura di VAS definite in maniera integrata con le fasi di adeguamento degli strumenti urbanistici al PPR. Poiché il recente D.D.L. relativo a Istituzione del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani e di riordino in materia ambientale, approvato con la D.G.R. n. 11/27 del , prevede all art. 4 una norma transitoria in materia di valutazione ambientale strategica, valutazione di impatto ambientale e autorizzazione integrata ambientale ai fini dell immediato recepimento dei contenuti del D. Lgs. n. 4/2008, si è reso necessario procedere alla sostituzione della Deliberazione n. 5/11 del 15 febbraio 2005, che prevede le direttive per lo svolgimento delle procedure di valutazione di impatto ambientale, al fine di renderle conformi ai dettati della parte II del D. Lgs. n. 152/2006, così come modificato dal recente D. Lgs. sopra richiamato. Gli allegati A e B della Deliberazione 5/11 del 15 febbraio 2005 sono stati pertanto sostituiti con gli allegati A e B della Deliberazione n. 24/23 del 23 aprile 2008, che ha inoltre introdotto, nell allegato C, precise disposizioni per l attivazione delle procedure di VAS di competenza regionale, mentre devono essere ancora predisposte le linee guida per le VAS di competenza provinciale. 5

12 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI Processo di VAS La VAS è definita nel Manuale UE 2 come un processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano ambientale delle azioni proposte - politiche, piani o iniziative nell ambito di programmi nazionali, regionali e locali ai fini di garantire che queste siano incluse e affrontate, alla pari delle considerazioni di ordine economico e sociale e in modo adeguato, fin dalle prime fasi del processo decisionale. Essa nasce quindi dall esigenza, sempre più radicata sia a livello comunitario sia nei singoli Stati membri, che nella promozione di politiche, piani e programmi, destinati a fornire il quadro di riferimento di attività di progettazione, insieme agli aspetti sociali ed economici, vengano considerati anche gli impatti ambientali. La tematica ambientale assume così un valore primario e un carattere di assoluta trasversalità nei diversi settori oggetto dei piani, con il preciso intento di definire strategie settoriali e territoriali capaci di promuovere uno sviluppo realmente sostenibile. Si è infatti compreso che l analisi delle ripercussioni ambientali applicata al singolo progetto (propria della Valutazione d Impatto Ambientale) e non, a monte, all intero programma, non permette di tenere conto preventivamente di tutte le alternative possibili. La VAS si inserisce così all interno del sistema dinamico di programmazionevalutazione degli interventi, con la finalità di verificarne la rispondenza con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, tenendo conto dei vincoli ambientali esistenti e della diretta incidenza degli stessi interventi sulla qualità dell ambiente. La funzione principale della VAS è pertanto quella di valutare anticipatamente le conseguenze ambientali delle decisioni di tipo strategico. Più che politiche, piani e programmi in se stessi, essa riguarda quindi i loro processi di formazione, differendo in maniera sostanziale dalla VIA. La VAS, più che un processo decisionale in se stesso, si può pertanto considerare come uno strumento di aiuto alla decisione, che, integrando in modo sistematico le considerazioni ambientali in fase di elaborazione dei piani, sia in grado di rafforzare le istituzioni e indirizzarle verso una politica di sviluppo sostenibile. L elaborazione della VAS rappresenta, sia per il proponente che per il decisore, uno strumento di supporto per la formazione degli indirizzi e delle scelte di pianificazione, fornendo, mediante la determinazione dei possibili impatti delle azioni prospettate, opzioni alternative rispetto al raggiungimento di un obiettivo. In sostanza la VAS diventa per il piano/programma, elemento: - costruttivo; - valutativo; 2 Commissione Europea, DGXI Ambiente (1998), Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di Sviluppo Regionale e dei Programmi di Fondi Strutturali dell Unione Europea 6

13 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE - gestionale; - di monitoraggio. Quest ultima funzione di monitoraggio rappresenta uno degli aspetti innovativi introdotti dalla Direttiva 2001/42/CE, finalizzato a controllare e contrastare gli effetti negativi imprevisti derivanti dall attuazione di un piano o programma e adottare misure correttive al processo in atto. Un altra importante novità è rappresentata dal criterio ampio di partecipazione, tutela degli interessi legittimi e trasparenza nel processo di valutazione delle autorità che, per le loro specifiche competenze ambientali, possano essere interessate agli effetti sull ambiente dovuti all applicazione di piani e programmi, e del pubblico che in qualche modo risulta interessato all iter decisionale. La valutazione a livello strategico, riguardando più i concetti e le idee che le attività e i manufatti, è infatti fortemente interconnessa con le tradizioni ed i meccanismi locali che caratterizzano il processo di decisione. La VAS si caratterizza come un processo iterativo finalizzato a conseguire una migliore qualità ambientale delle decisioni e delle soluzioni attraverso la valutazione comparata delle compatibilità ambientali delle diverse opzioni d intervento, oltre a consentire un miglioramento della definizione dei problemi strategici in condizioni di elevata incertezza. In questo modo essa risponde all impossibilità di esaurire a scala progettuale l insieme delle valutazioni sui criteri localizzativi e dimensionali dei singoli progetti e delle comparazioni tra alternative. L estensione della valutazione ambientale alle scelte strategiche, che si trovano a monte della fase progettuale, aiuta inoltre a rende più snella e veloce la valutazione ambientale dei progetti stessi. Riguardo ai contenuti, la valutazione ambientale prevede l elaborazione di un rapporto di impatto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del rapporto ambientale e dei risultati delle consultazioni e la messa a disposizione del pubblico e delle autorità interessate delle informazioni sulle decisioni prese. Secondo l art. 5 della Direttiva 2001/42/CE, il Rapporto Ambientale deve contenere l individuazione, la descrizione e la valutazione degli effetti significativi che l attuazione del piano/programma potrebbe avere sull ambiente, così come le ragionevoli alternative. Deve essere garantita, al pubblico e alle autorità interessate, la possibilità di esprimere il proprio parere prima dell adozione del piano/programma o dell avvio della relativa procedura legislativa. Dell avvenuta adozione è necessario informare le autorità, il pubblico e gli Stati membri consultati. Deve essere inoltre garantito un sistema di monitoraggio degli effetti ambientali significativi, anche al fine di individuare e rimuovere tempestivamente eventuali effetti negativi imprevisti. 7

14 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI Oggetto della VAS sono tutti i piani e i programmi, preparati e/o adottati da un autorità competente, che possono avere effetti significativi sull ambiente. Essi sono definiti dall art. 5 comma 1) lettera e) del D. Lgs. 152/2006 come tutti gli atti e provvedimenti di pianificazione e di programmazione comunque denominati compresi quelli cofinanziati dalla Comunità Europea, nonché le loro modifiche, che sono elaborati e/o adottati da autorità a livello nazionale, regionale o locale oppure predisposti da un autorità per essere approvati, mediante una procedura legislativa, amministrativa o negoziale e che sono previsti da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative. Fasi della VAS La metodologia adottata per il processo di VAS del PUL di Budoni è stata formulata sulla base delle Linee Guida per la Valutazione Ambientale Strategica dei Piani Urbanistici Comunali (Bozza Novembre 2009), redatte dal Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti dell Assessorato della Difesa dell Ambiente della Regione Sardegna, e prevede le fasi di seguito indicate: I FASE FASE DI SCOPING - Individuazione dei Soggetti Competenti in Materia Ambientale; - Redazione del Documento di Scoping contenente: o l esplicitazione degli obiettivi del PUL di Budoni; o una proposta della struttura del Rapporto Ambientale; o la procedura che si intende adottare per l analisi di contesto, l analisi di coerenza esterna e la valutazione degli effetti significativi delle azioni del PUL sull ambiente; o la descrizione del processo partecipativo che accompagnerà il percorso di VAS. - Attivazione delle consultazioni con i Soggetti Competenti in Materia Ambientale sul Documento di Scoping per stabilire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da inserire nel Rapporto Ambientale. II FASE FASE DI VALUTAZIONE DEL PUL E STESURA DEL RAPPORTO AMBIENTALE - Analisi del contesto; - Analisi di coerenza esterna; - Individuazione del set definitivo di obiettivi di sostenibilità ambientale per il PUL di Budoni attraverso la contestualizzazione dei Criteri di Sostenibilità Ambientale della U.E.; - Descrizione e valutazione degli effetti ambientali derivanti dall attuazione del PUL; - Definizione del Programma di monitoraggio del PUL e delle misure necessarie al: o controllo del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati; 8

15 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE o controllo degli effetti ambientali significativi; o controllo degli effetti negativi imprevisti; o adozione delle misure correttive che si riterranno più opportune. - Individuazione degli indicatori di monitoraggio rappresentativi del contesto territoriale di attuazione del PUL; - Stesura della prima bozza di Rapporto Ambientale ed elaborazione della Proposta di PUL; - Stesura della Sintesi non Tecnica del Rapporto Ambientale. III FASE CONSULTAZIONI - Individuazione del Pubblico e del Pubblico Interessato - Consultazione dei Soggetti Competenti in Materia Ambientale, del Pubblico e del Pubblico Interessato per consentire loro di esprimere un parere sulla proposta di PUL e sul Rapporto Ambientale (inclusivo della Sintesi non Tecnica) prima dell adozione del PUL. IV FASE INFORMAZIONE SULL ITER DECISIONALE - Redazione e adozione del PUL definitivo sulla base dei risultati della fase di consultazione; - Elaborazione della Dichiarazione di Sintesi che deve illustrare: o in che modo le considerazione ambientali sono state integrate nel PUL; o in che modo si è tenuto conto del Rapporto Ambientale e dei risultati delle consultazioni; o i motivi per cui è stato scelto il PUL adottato fra le possibili alternative che erano state individuate; - Messa a disposizione dei Soggetti Competenti in Materia Ambientale, del Pubblico e del Pubblico Interessato di: o Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL); o Dichiarazione di Sintesi; o Programma di Monitoraggio. V FASE ATTUAZIONE DEL PUL E MONITORAGGIO - Raccolta dei dati e delle informazioni necessarie per avviare il programma di monitoraggio; - Verifica periodica dello stato di attuazione del PUL e della sua efficacia; - Redazione di Relazioni di Monitoraggio periodiche, i cui risultati potranno consentire un eventuale riorientamento del Piano. 9

16 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI Procedura di valutazione adottata La procedura di VAS ha accompagnato il processo di elaborazione del PUL del Comune di Budoni in tutte le sue fasi, costituendo uno strumento indispensabile per orientare le strategie di sviluppo costiero di Budoni verso i principi della sostenibilità ambientale. Le informazioni necessarie alla descrizione del contesto territoriale derivano dalla analisi integrata degli elaborati grafici e testuali prodotti durante la fase di riordino della conoscenza del processo di Piano, che hanno esaminato in maniera dettagliata i diversi elementi ambientali, insediativi, sociali, economici al fine di descrivere il sistema marinocostiero e la sua evoluzione. Individuazione dell ambito di influenza del Piano In questa fase è stato definito l ambito di operatività del PUL, specificando gli interventi riconducibili direttamente allo strumento oggetto della VAS, nonché i riferimenti temporali delle previsioni del PUL. La definizione dell ambito di competenza del PUL ha esplicitato, oltre i tematismi che sono stati poi affrontati nel Piano, le differenti scale di riferimento del PUL e i casi in cui risulta necessario rimandare a scale di maggior dettaglio attraverso specifici piani attuativi e progetti. L individuazione dell ambito di influenza del PUL ha inoltre permesso di effettuare una valutazione preliminare dei possibili effetti ambientali del Piano, nonché di individuare gli ambiti territoriali e le componenti ambientali potenzialmente interessati da tali effetti. Scoping La fase di Scoping, sviluppata in maniera congiunta per il PUC e per il PUL e ad oggi conclusa, ha previsto l individuazione dei Soggetti competenti in materia ambientale potenzialmente interessati dall attuazione del PUL, concordati con l Autorità Competente, la redazione del Documento di Scoping e la sua presentazione e discussione con gli stessi Soggetti, al fine di condividerne i contenuti e quindi il livello di dettaglio e la portata delle informazioni da produrre e da elaborare nelle successive fasi del processo di VAS, nonché la metodologia da adottare per la conduzione della valutazione del PUL. Individuazione dei soggetti da coinvolgere nel processo di VAS. Il processo di VAS richiama la necessità di un coinvolgimento strutturato di soggetti diversi dall'amministrazione competente per la elaborazione del PUL. Tali soggetti comprendono Enti Pubblici locali e sovralocali e il pubblico nelle sue diverse articolazioni. Ciascun soggetto può apportare al processo complessivo un contributo di conoscenza e di identificazione dei problemi e delle potenzialità del territorio in esame. Il riconoscimento dei soggetti da coinvolgere è finalizzato: all individuazione dei Soggetti competenti per le 10

17 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE tematiche ambientali e di altri soggetti, quali pubblico o rappresentanti della collettività, che possono contribuire alla conoscenza delle questioni ambientali; alla definizione delle eventuali procedure di informazione e partecipazione; al confronto con le Amministrazioni Locali e Sovralocali per l individuazione delle specifiche competenze per il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale definite dal processo di VAS. Redazione del Documento di Scoping. Nel Documento di Scoping, redatto sulla base delle valutazioni preliminari effettuate per l individuazione dell ambito di influenza del PUC e del PUL, sono stati esplicitati: - gli obiettivi generali che l amministrazione comunale intende perseguire con il PUC e con il PUL; - un primo indice ragionato del Rapporto Ambientale, al fine di evidenziare le informazioni che si è scelto di inserire all interno dello stesso Rapporto; - l elenco dei Piani e Programmi, sia di pari livello che sovraordinati, con i quali il PUL si relaziona e rispetto ai quali valutarne la coerenza; - l elenco dei criteri generali di sostenibilità ambientale rispetto ai quali valutare la coerenza delle strategie del PUL; - la metodologia scelta per la conduzione dell analisi dello stato dell ambiente e per la valutazione delle conseguenze ambientali del Piano, con particolare riferimento agli aspetti da approfondire, quali le componenti ambientali da analizzare, i possibili fattori che influiscono sull evoluzione dello stato dell ambiente, alcuni degli indicatori da utilizzare, etc.; - le modalità con cui si è scelto di condurre i processi di partecipazione e consultazione, con particolare riferimento all individuazione dei portatori di interesse che si intende coinvolgere nel processo di VAS (Soggetti competenti in materia ambientale, Pubblico e Pubblico interessato) e ai momenti in cui sono previste le attività di consultazione partecipazione; - l elenco delle Autorità e degli Enti individuati quali Soggetti competenti in materia ambientale e del Pubblico e Pubblico Interessato. Incontro di scoping. L incontro di scoping, indetto dalla amministrazione comunale di Budoni in qualità di autorità proponente, ha visto coinvolti l Autorità competente e i Soggetti competenti in materia ambientale. Successivamente è stata organizzata incontri con il pubblico interessato, nei quali sono stati presentati gli obiettivi generali del PUL e i contenuti del Documento di scoping riguardanti i principali aspetti tematici e metodologici della VAS. 11

18 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI Analisi ambientale e stesura del Rapporto ambientale L analisi ambientale, che ha portato alla stesura del Rapporto Ambientale, è il frutto di quattro momenti di valutazione distinti: la valutazione di coerenza esterna rispetto ai piani e programmi con i quali il PUL si relaziona; l analisi ambientale di contesto; la valutazione degli effetti del Piano sull ambiente, comprendente anche la valutazione di coerenza del Piano rispetto ai criteri generali di sostenibilità ambientale; l analisi di coerenza interna. Analisi di coerenza rispetto ai Piani e Programmi sovralocali e di pari livello. Il quadro di riferimento pianificatorio e programmatico con il quale il Piano in esame è stato confrontato è costituito dai Piani e Programmi che definiscono indirizzi, vincoli o regole per l ambito costiero del Comune di Budoni o per i settori di competenza del PUL. In particolare l analisi dei Piani e Programmi sovralocali e di pari livello, rivolta ad esplicitare obiettivi e indirizzi che potrebbero avere relazioni dirette con il PUL, è stata finalizzata a: - costruire un quadro d'insieme strutturato contenente gli obiettivi ambientali fissati dalle politiche e dagli altri Piani e Programmi territoriali o settoriali; - evidenziare le questioni, già valutate in Piani e Programmi di diverso ordine, che nel processo di VAS del PUL potessero essere utili alla definizione di azioni progettuali o indirizzi per la pianificazione attuativa, coerentemente con quanto previsto alla scala provinciale e regionale. Sulla base dei risultati di tale analisi è stato possibile rimodulare gli obiettivi generali del PUL e orientare la scelta degli obiettivi specifici. Analisi ambientale di contesto. L analisi ambientale è finalizzata a costruire un quadro di sintesi delle specificità territoriali, ambientali e socio-economiche in termini di sensibilità, criticità e opportunità, tramite il quale calibrare gli obiettivi specifici e le azioni del PUC. Sulla base di quanto indicato dalle linee guida regionali, l analisi ambientale è stata strutturata intorno alla costruzione di quadri conoscitivi settoriali con riferimento alle seguenti componenti ambientali: aria, acqua, rifiuti, suolo, flora, fauna e biodiversità, paesaggio e assetto storico culturale, assetto insediativo e demografico, sistema economico produttivo, mobilità e trasporti, rumore ed energia. Sulla base dei risultati derivanti dalle analisi territoriali condotte per la redazione del Piano di Utilizzo dei Litorali è stato possibile costruire un quadro di sintesi tramite lo strumento dell analisi SWOT. I risultati dell analisi SWOT hanno portato alla successiva contestualizzazione dei criteri generali di sostenibilità ambientale, in relazione alle specificità ambientali emerse per l ambito costiero del Comune di Budoni e alla definizione degli obiettivi specifici del PUL in grado di orientare le scelte di piano verso la sostenibilità ambientale e definire azioni 12

19 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE progettuali coerenti con il contesto territoriale di riferimento. Il quadro della SWOT è stato adottato come strumento valutativo preliminare. Definizione degli obiettivi specifici del PUL e l individuazione delle azioni progettuali. Sulla base di quanto emerso nei punti precedenti sono stati definiti gli obiettivi specifici sostenibili del PUL e le azioni di Piano, successivamente sottoposte al passaggio valutativo della verifica di coerenza interna e alla successiva fase valutativa rispetto agli effetti sulle componenti ambientali. Valutazione di coerenza interna. La procedura di valutazione prevede un analisi di coerenza interna finalizzata a verificare l'esistenza di contraddizioni all'interno del Piano, soprattutto in merito alla coerenza fra obiettivi di piano ed obiettivi di sostenibilità ambientale. In particolare, la valutazione è orientata a individuare, per esempio, obiettivi non dichiarati, non perseguiti, oppure ancora obiettivi e indicatori conflittuali. Tale analisi è finalizzata ad evidenziare problematiche non emerse esplicitamente nelle altre fasi della elaborazione del Rapporto Ambientale, oltre che a verificare la coerenza tra gli obiettivi rimodulati dello strumento di Piano e i criteri di sostenibilità ambientale contestualizzati per il territorio di Budoni. Nel presente Rapporto questo passaggio è stato denominato Verifica di Coerenza, in quanto il processo d elaborazione del PUL è stato condotto parallelamente al percorso di VAS: questo aspetto ha garantito la contestuale costruzione di obiettivi/azioni di piano già calibrati sulle esigenze e prospettive di coerenza ambientale e di sostenibilità. Valutazione degli effetti del Piano sull ambiente. Dalle fasi precedenti, nel documento definitivo, è stato possibile individuare le azioni direttamente riconducibili allo strumento di piano. La valutazione degli effetti delle azioni di Piano sull ambiente privilegerà l individuazione di requisiti progettuali attraverso un approccio valutativo di tipo qualitativo. Consultazione e partecipazione Le attività di consultazione dei Soggetti competenti in materia ambientale e di partecipazione ed informazione del Pubblico sono elementi fondamentali del processo integrato di pianificazione e valutazione e ne garantiscono l efficacia e la validità. Una delle principali innovazioni introdotte dalla Direttiva VAS, infatti, riguarda l obbligo di prevedere specifici momenti di consultazione e di informazione ai fini della partecipazione dei soggetti interessati e del pubblico ai procedimenti di verifica e di valutazione 13

20 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI ambientale dei Piano. In particolare, in merito alla consultazione, le disposizioni della Direttiva obbligano gli Stati membri a concedere a determinate Autorità e al Pubblico l opportunità di esprimere la loro opinione sul Rapporto Ambientale e sulla proposta di Piano anche al fine di contribuire all integrazione delle informazioni a disposizione dei responsabili delle decisioni in relazione al redigendo Piano. La consultazione, infatti, potrebbe mettere in risalto nuovi elementi capaci di indurre modifiche sostanziali al Piano con conseguenti eventuali ripercussioni significative sull ambiente. I pareri espressi attraverso la consultazione e le osservazioni pervenute devono quindi essere prese in considerazione nella fase finale di elaborazione del Piano, così da consolidare la proposta di Piano prima della sua approvazione. La presenza di momenti di consultazione e partecipazione all interno del processo di VAS fa si che esso non si riduca ad una semplice tecnica di valutazione ma, al contrario, diventi un opportunità per considerare la varietà delle opinioni e dei punti di vista ed un momento di interazione tra i soggetti interessati attraverso la partecipazione, l ascolto e la concertazione. I soggetti da coinvolgere nel processo di pianificazione e valutazione, individuati sulla base della definizione data dalle Linee Guida Regionali per la VAS dei Piani Urbanistici Comunali, sono: - Soggetti competenti in materia ambientale: pubbliche amministrazioni che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessate agli impatti sull ambiente dovuti all attuazione di piani o programmi. - Pubblico: una o più persone fisiche o giuridiche nonché, ai sensi, della legislazione vigente, le associazioni, le organizzazioni o i gruppi di tali persone. - Pubblico interessato: pubblico che subisce o può subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha un interesse in tali procedure (ad esempio, le organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell ambiente e che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa vigente sono considerate come aventi interesse). Con riferimento al PUL di Budoni, ai sensi dell art. 49 della L.R. 9/2006, l Autorità Competente in materia di VAS è rappresentata dalla Provincia di Olbia-Tempio, che risulta essere anche direttamente coinvolta nel procedimento come Soggetto competente in materia ambientale, mentre il Pubblico interessato è rappresentato dagli attuali titolari di concessioni demaniali marittime a fini turistico-ricreativi, dagli operatori turisticoalberghieri e da tutti i soggetti aventi interessi specifici nell ambito marino-costiero, con particolare in riferimento alle attività ed ai servizi funzionali alla fruizione turistico-balneare. 14

21 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE Il seguente schema sintetizza il processo partecipativo e di consultazione che è stato adottato per la VAS del PUL di Budoni. Ad oggi sono stati svolti quattro incontri: un incontro di Scoping con i Soggetti competenti in materia ambientale, unico per il processo di pianificazione del PUL e del PUC, durante il quale sono stati presentati gli obiettivi generali di Piano ed il Documento di scoping, facendo riferimento in particolare all analisi preliminare dello stato dell ambiente nel territorio di Budoni; due incontri con i titolari di concessioni demaniali marittime finalizzati alla verifica ed alla condivisione delle conoscenze in merito allo stato concessorio attuale ed alla presentazione di una prima proposta di Piano; un incontro con i consiglieri comunali di maggioranza ai fini della presentazione e condivisione delle scelte di Piano. FASE Fase 1 Orientamento SOGGETTI COINVOLTI Soggetti competenti in materia ambientale MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE Presentazione, in occasione dell incontro di scoping, del documento di scoping e degli obiettivi generali del PUL e del PUC. Discussione con i soggetti competenti in materia ambientale e verbalizzazione dei contributi espressi. N INCONTRI 1 Fase 2 Elaborazione e redazione Pubblico interessato: titolari di concessioni demaniali marittime Pubblico interessato: amministratori comunali Presentazione agli attuali titolari di concessioni demaniali marittime dello sfondo concettuale e conoscitivo del PUL, degli orientamenti di Piano e di una prima proposta progettuale. Presentazione agli amministratori comunali dello sfondo concettuale e conoscitivo del PUL, degli orientamenti di Piano e di una prima proposta progettuale

22 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI PIANO DI UTILIZZO DEI LITORALI Quadro di riferimento normativo Il Piano di Utilizzazione dei Litorali (PUL) di cui all Art. 6 del Decreto Legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito con modificazioni dalla Legge 4 dicembre 1993, n. 494 e s.m.i, disciplina l utilizzo delle aree demaniali marittime, regolamentando la fruizione a fini turistici e ricreativi del bene demaniale. Alla luce delle recenti disposizioni normative che riguardano il Conferimento di Funzioni e Compiti agli Enti Locali, di cui alla L.R. n. 9 del 12 giugno 2006, Art. 41 comma 1, la Regione Sardegna ha attribuito ai Comuni le competenze sul Demanio Marittimo relativamente alle seguenti funzioni: - elaborazione ed approvazione dei Piani di Utilizzazione dei Litorali; - concessioni sui beni del demanio marittimo o della navigazione interna, per finalità turistico-ricreative, su aree scoperte o che comportino impianti di facile rimozione; - le altre funzioni amministrative riguardanti il demanio marittimo ed il mare territoriale non riservate alla Regione o allo Stato. Il trasferimento operativo delle competenze ai Comuni in ordine alla organizzazione dei servizi turistico-ricreativi, è avvenuto con l adozione da parte dell Amministrazione Regionale degli atti di programmazione, di indirizzo e coordinamento, attraverso i quali sono esplicitati i criteri di redazione e le finalità degli strumenti di pianificazione e gestione delle concessioni demaniali. Infatti, secondo l Art. 40 comma 1 della citata L.R. 9/2006, spetta alla Regione la disciplina e l adozione degli atti generali di indirizzo per la redazione dei Piani comunali di Utilizzazione dei Litorali e per il rilascio di concessioni demaniali da parte dei Comuni. La disciplina, quale atto generale di indirizzo per la redazione dei PUL da parte dei Comuni, è attualmente rappresentata dalle Linee Guida per la predisposizione del Piano di Utilizzo dei Litorali con finalità turistico-ricreative approvate dalla Regione Sardegna con Deliberazione della G.R. n. 25/42 del 1 luglio 2010, con il fine, tra l altro, di perseguire un regime di compatibilità d uso del litorale con gli obiettivi di salvaguardia e tutela dell ambiente costiero e di coerenza con i principi dello sviluppo sostenibile e della gestione integrata delle coste (art. 1 principi). Le Linee Guida vigenti dal 1 luglio del 2010 hanno sostituito, abrogandole, le Direttive regionali precedenti di cui alla D.G.R. n. 29/15 del 22 maggio 2008, stabilendo una sostanziale autonomia procedurale, metodologica e disciplinare del PUL rispetto al PUC, diventando a tutti gli effetti uno strumento di pianificazione comunale concernente l utilizzo e la fruizione dei litorali per finalità turistico- 16

23 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE ricreative. In questi termini il PUL disciplina oltre al Demanio Marittimo (art. 2 delle Linee Guida Regionali), anche l organizzazione dei servizi e dell accessibilità viaria e pedonale del territorio immediatamente attiguo al Demanio, coerentemente con quanto disposto dall art. 29 della L.R. n. 23 dell 11 ottobre Di conseguenza il PUL è stato strutturato coerentemente con quanto definito nei principali documenti di indirizzo regionale attualmente vigenti, quali le citate Direttive Regionale del 2010 e le Linee guida di adeguamento del PUC al PPR Assetto Insediativo (febbraio 2007). È da rimarcare che il Comune di Budoni ha visto sviluppare sia il PUC che il PUL attraverso un approccio integrato almeno fino alla fase preliminare di orientamento, supportata anche dalla redazione di un unico documento di Scoping in applicazione della procedura di VAS. Efficacia ed ambito di applicazione Le disposizioni delle Linee Guida regionali di cui alla Deliberazione della G.R. n. 25/42 del 1 luglio 2010 disciplinano l esercizio delle funzioni amministrative in materia di Demanio Marittimo per finalità turistico-ricreative e costituiscono atto generale di indirizzo per la redazione dello strumento comunale di Pianificazione di Utilizzo dei Litorali (PUL) concernente l utilizzo e la fruizione della costa. Infatti il PUL disciplina le aree del Demanio Marittimo ai fini turistico-ricreativi, ma regolamenta anche l organizzazione dei litorali e del territorio immediatamente attiguo al Demanio per quanto concerne l accessibilità viaria e pedonale, coerentemente con quanto disposto dall art. 29 della L.R. n. 23 del 11 ottobre del 1985 (Piano comunale degli accessi al mare). Il PUL disciplina quindi, come disposto dall art. 18 delle Linee Guida regionali, gli ambiti demaniali marittimi ricadenti nel territorio comunale ed identifica i litorali suscettibili di utilizzazione per finalità turistico ricreative, estendendo la propria disciplina anche agli ambiti contigui al Demanio. Il PUL non ha competenza sulle aree del demanio della navigazione interna, del mare territoriale e del demanio marittimo inerenti strutture portuali di qualsiasi categoria e classe. In questi termini, il PUL stabilisce specifiche prescrizioni relative alla fruizione turisticoricreativa dell ambito costiero del Comune di Budoni, da attuarsi in particolare all interno di specifici dispositivi territoriali, denominati Unità Costiere, definiti come sistemi territoriali emersi e sommersi chiusi al cui interno si esplicano ed evolvono le forme ed i processi geomorfologici e sedimentari di un determinato sistema di spiaggia direttamente relazionati con la genesi e l evoluzione della stessa, all interno delle quali si individuano le componenti geo-ambientali, quali Zone territoriali (Tavv. 5 del PUL zonizzazione del 17

24 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI BUDONI sistema costiero) rispetto alle quali sono declinate le regole d uso della spiaggia e le norme tecniche per la realizzazione delle strutture a servizio delle attività balneari. Tali ambiti sono suscettibili di utilizzazione per finalità turistico-ricreativa e rappresentano territori in stretta attinenza con l utilizzo del demanio marittimo. Contenuti e struttura del PUL La finalità e la procedura analitica di costruzione del Piano è quella di predisporre una organizzazione complessiva dei servizi di supporto alla balneazione per i sistemi di spiaggia del territorio di Budoni, attraverso il dimensionamento, la localizzazione, l individuazione tipologica delle attività turistico-ricreative assentibili a concessione demaniale e l infrastrutturazione complessiva per l accesso e la fruizione sostenibile delle spiagge. A tale scopo i contenuti del PUL sono articolati nel modo seguente: - Quadro introduttivo-metodologico, all interno del quale si illustra lo sfondo normativo e programmatico di riferimento per il PUL; - Stato attuale: caratterizzazione territoriale e ambientale, all interno del quale vengono definiti il quadro naturalistico-ambientale e il quadro insediativo. - Stato di progetto: il nuovo scenario progettuale, all interno del quale sono definite le regole e gli indirizzi per la fruizione delle spiagge attraverso un quadro valutativo delle sensibilità ambientali, e un quadro di progetto che rappresenta il nuovo scenario progettuale relativamente alla organizzazione dei servizi-turistico ricreativi e alla fruizione del litorale e del sistema marino-costiero in genere. Il Quadro introduttivo-metodologico riporta una sintesi sulle competenze e le funzioni amministrative dei diversi livelli istituzionali in ambito costiero, con particolare riferimento ai contenuti e finalità degli strumenti di pianificazione. In relazione alla fruizione dei litorali e delle aree del Demanio Marittimo sono riportati i dettati normativi che regolano il rapporto concessorio per finalità turistico-ricreative e sintetizzati i contenuti delle direttive regionali relativamente alle diverse tipologie di attività e servizi a supporto della balneazione. Lo Stato Attuale: caratterizzazione territoriale e ambientale, contiene: il Quadro naturalistico ambientale, finalizzato principalmente all individuazione e alla definizione dei caratteri fisico-ambientali, degli habitat e dei processi evolutivi portanti del litorale roccioso, del compendio sabbioso litoraneo ed in particolare del sistema dunare, nonché alla definizione dei funzionamenti delle principali componenti ecologiche del sistema marino-costiero emerso e sommerso; il Quadro insediativo e organizzazione dei servizi di supporto alla balneazione. che individua gli elementi di connessione con il sistema 18

25 VAS del PUL - RAPPORTO AMBIENTALE costiero in riferimento alla mobilità, all infrastrutturazione e alle attività turistiche del territorio. Alla scala comunale l analisi del sistema viario, delle infrastrutture, degli insediamenti e dei servizi connessi con la fruizione turistica è stata la premessa di base per l individuazione di Unità Costiere di riferimento per le elaborazioni del Piano, all interno delle quali le interazioni tra il sistema insediativo ed i sistemi di spiaggia risultano direttamente funzionali alla previsione delle criticità e delle relative ipotesi di soluzione. Per ogni singola Unità di spiaggia sono stati presi in considerazione l accessibilità al litorale, le aree di sosta veicolare, il sistema insediativo, i servizi e le concessioni esistenti a supporto della balneazione. In questa sezione viene inoltre riportato il quadro complessivo sullo stato attuale delle concessioni demaniali per le attività turistico-ricreative: superfici concesse, localizzazione e tipologia delle strutture, usi e scopi delle concessioni. Lo Stato di Progetto contiene il Quadro valutativo e indirizzi per la fruizione, che definisce i criteri di base per le scelte di Piano e il Quadro di progetto. Il Quadro valutativo e indirizzi per la fruizione, in cui vengono individuati e descritti i criteri che stanno alla base dello scenario di progetto e si fonda su un percorso valutativo articolato su due livelli di analisi: - il primo valuta l interferenza potenziale rispetto alle diverse modalità di fruizione balneare e turistico-ricreativa, con il fine di identificare le limitazioni d uso delle diverse componenti geoambientali; - il secondo è finalizzato alla individuazione delle risposte alle esigenze e criticità del sistema spiaggia, attraverso la formulazione di obiettivi, indirizzi e requisiti progettuali. Il Quadro di Progetto, in cui vengono esplicitate per ciascuna Unità Costiera le scelte di Piano relativamente alla superficie assentibile a concessione, alla individuazione e ubicazione delle concessioni demaniali, l ubicazione e l estensione delle aree di sosta veicolare, gli accessi carrabili e pedonali, nonché l individuazione delle aree marginali degradate per le quali promuovere azioni di riqualificazione e recupero. Obiettivi e ruolo del PUL L obiettivo generale del Piano è quello di costruire uno strumento per la pianificazione e gestione integrata dell ambito costiero per la costruzione di scenari di sviluppo turisticoricreativo per il territorio di Budoni, coerentemente con i processi territoriali di valenza locale e sovralocale. Nella dimensione operativa del Piano è possibile individuare alcuni obiettivi specifici nel breve e lungo periodo e il ruolo che potrebbe assumere il PUL nella gestione degli 19

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