RISULTATI SPERIMENTALI DEI TEST DI GASSIFICAZIONE DEL CSS PRODOTTO DALL IMPIANTO SPERIMENTALE REFOLO INSTALLATO PRESSO IL COMUNE DI ROCCARASO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RISULTATI SPERIMENTALI DEI TEST DI GASSIFICAZIONE DEL CSS PRODOTTO DALL IMPIANTO SPERIMENTALE REFOLO INSTALLATO PRESSO IL COMUNE DI ROCCARASO"

Transcript

1 RISULTATI SPERIMENTALI DEI TEST DI GASSIFICAZIONE DEL CSS PRODOTTO DALL IMPIANTO SPERIMENTALE REFOLO INSTALLATO PRESSO IL COMUNE DI ROCCARASO Autori Ing. Luca Del Zotto Ing. Andrea Di Carlo

2 Sommario PREMESSA... 3 INTRODUZIONE... 3 Il CSS... 4 La normativa dei CSS... 4 Dai CDR (Combustibili derivati dai rifiuti) ai CSS... 4 Classificazione del CSS... 5 Finalità e caratteristiche dei CSS... 6 Il gassificatore sperimentale... 8 La produzione del syngas... 9 Pulizia e reforming del syngas Campionamento e analisi del syngas Test di pirolisi su un campione di CSS Condizioni di prova Risultati del test Test di gassificazione su un campione di CSS Condizioni di prova Risultati del test CONCLUSIONI... 18

3 PREMESSA Il presente studio nasce in virtù dell accordo di collaborazione scientifica siglato tra Il DIMA Dipartimento di Ingegneria Meccanica ed Aerospaziale dell Università SAPIENZA di Roma ed il Comune di Roccaraso siglato in data 25 giugno Tale accordo prevede una collaborazione scientifica finalizzata all effettuazione di ricerche nel settore del recupero energetico e valorizzazione dei rifiuti. In particolar modo le attività di ricerca oggetto del presente documento riguardano l esecuzione di prove sperimentali per l impiego di CSS Combustibile Solido Secondario ottenuto attraverso l impianto sperimentale meccanochimico REFOLO, installato presso il Comune di Roccaraso, all interno di un gassificatore sperimentale realizzato presso il laboratorio del DIMA. INTRODUZIONE La parte iniziale del presente documento riassume in maniera sintetica l evoluzione della normativa inerente il CSS ed il passaggio dal CDR al CSS ed i suoi possibili utilizzi; segue la parte descrittiva del gassificatore sperimentale installato presso il laboratorio del DIMA e si conclude con la descrizione delle prove effettuate in laboratorio ed i risultati ottenuti.

4 Il CSS I CSS o Combustibili Solidi Secondari, per le loro particolari qualità tecniche descritte attraverso uno standard europeo, si pongono dal punto di vista ambientale ed energetico come valida alternativa all utilizzo di combustibili tradizionali, riducendo i costi di approvvigionamento. In sintesi i CSS sono: rifiuti non pericolosi combustibili solidi eterogenei sono ottenuti da rifiuti urbani e rifiuti speciali sono prodotti in 125 qualità differenti La normativa dei CSS Dai CDR (Combustibili derivati dai rifiuti) ai CSS Fino al 2010 la norma UNI e smi (seguenti modifiche e integrazioni) definiscono il CDR come un combustibile recuperato dai rifiuti solidi urbani e speciali non pericolosi mediante trattamenti finalizzati a garantire un combustibile con un potere calorifico adeguato al suo utilizzo. Il quadro di riferimento per l utilizzo del CDR, sotto l aspetto tecnico, è costituito dal DM successivamente integrato con il Dlgs n. 133/05 in materia di co-incenerimento. Con il Dlgs n. 205/2010 (recepimento direttiva 98/2008/CE ) all art. 183 comma 1 lettera cc) del Dlgs 152/06 si introduce il CSS Combustibile Solido Secondario - di cui alla norma UNI CEN classificato come rifiuto speciale. I CSS, di fatto, sostituiscono il CDR e ne ampliano le tipologie. Il CSS è un combustibile solido recuperato da rifiuti non pericolosi e destinati alla produzione di energia presso gli impianti di incenerimento e/o co-incenerimento. I parametri di interesse e le metodiche di analisi e campionamento per i CSS sono la UNI EN 15358, UNI EN 15359, UNI EN e UNI EN Alla scadenza delle autorizzazioni di produzione e utilizzo del CDR, gli impianti in oggetto dovranno attenersi agli standard relativi ai CSS.

5 La norma comunitaria sui CSS (UNI CEN) è stata tradotta e recepita a livello nazionale attraverso le attività del CTI Comitato Termotecnico Italiano che ha emanato due Raccomandazioni/direttive al riguardo. In particolare la Raccomandazione n. 8 in materia di classificazione dei CSS, con particolare riguardo a quelli prodotti da trattamento meccanico di RSU e RS non pericolosi, e le Linee Guida 12 in materia di campionamento e sistemi di qualità per i CSS. Tale lavoro è poi stato portato a sintesi con la norma UNI EN che definisce le caratteristiche e classifica i CSS. A livello nazionale questa è la norma di riferimento per i CSS (che restano classificati come RS - Rifiuti Solidi). Sulla base di questa norma tecnica e delle altre norme UNI collegate vengono aggiornate tutte le autorizzazioni per gli impianti che producono e/o utilizzano CDR. In sintesi non esiste più il CDR con limiti e vincoli DM e UNI ma esistono i CSS (conformi alle norme UNI EN e altre) con diverse classi di qualità. Classificazione del CSS I CSS vengono classificati in base a tre parametri: il potere calorifico inferiore: indicatore sul valore di mercato del CSS, perché rappresentativo del valore energetico e quindi economico; il contenuto di cloro: descrive l indice di aggressività sugli impianti; il contenuto di mercurio: indicatore dell impatto ambientale del rifiuto. Questo criterio di classificazione prevede 125 classi di CSS diverse (per il CDR ne esistevano solamente due) a seconda della combinazione dei tre parametri e fornisce all utilizzatore un informazione immediata e chiara del combustibile. Ciascun CSS è quindi univocamente determinato da una terna di valori corrispondenti alle classi in cui cadono. La specifica del CSS deve essere completata grazie all analisi di alcuni altri parametri chimico-fisici obbligatori: diametro e forma delle particelle, contenuto di umidità, contenuto di cenere, contenuto di metalli pesanti elencati nella direttiva di incenerimento rifiuti.

6 Tabella 1 - Caratteristiche di classificazione per i CSS (da UNI EN 15359) - (1 M J = 238,84 Kcal) In ambito europeo, i valori limite sono frutto di un accordo tra il produttore e l utilizzatore del CSS e pertanto la UNI EN non fissa dei limiti prestabiliti. A livello nazionale il CTI, nell ambito delle attività per l aggiornamento della norma UNI 9903 e per il recepimento della norma UNI CEN ha definito valori di riferimento per gli operatori e per le autorità competenti nei casi di CSS prodotti da trattamento meccanico di RSU e RS non pericolosi (raccomandazione n. 8 CTI). Finalità e caratteristiche dei CSS Sono stati predisposti due atti normativi che introducono uno speciale regime giuridico agevolato per la produzione e l utilizzo di Combustibili Solidi Secondari in determinati impianti industriali: - il provvedimento End of waste assegna a determinate tipologie di CSS la qualifica di prodotto e non più di rifiuto qualora siano utilizzati in alcune tipologie di impianti industriali che, per le garanzie fornite in campo ambientale e tecnico, sono particolarmente idonei; - il secondo provvedimento (schema di Decreto del presidente della Repubblica CSS) individua le condizioni per l applicazione di un procedimento autorizzativo unico agevolato ai fini dell utilizzo dei CSS in parziale sostituzione dei combustibili fossili tradizionali.

7 Soggetti e settori interessati Per quanto riguarda lo schema del decreto End of waste, sono soggetti beneficiari: - le aziende produttrici di CSS; - gli impianti di produzione di cemento che hanno una capacità di produzione superiore a 500 tonnellate al giorno di clinker (è un componente base per la produzione di cement0) e in possesso di autorizzazione integrata ambientale, purché dotati di certificazione di qualità ambientale (Uni En Iso oppure Emas); - gli impianti con potenza termica di combustione di oltre 50 MW, in possesso di Autorizzazione integrata ambientale e dotati di certificazione di qualità ambientale (Uni En Iso oppure Emas). Per quanto riguarda lo schema di Dpr, sono soggetti beneficiari gli impianti di produzione di cemento a ciclo completo, con capacità produttiva superiore a 500 tonnellate giornaliere di clinker, e comunque soggetti al regime delle autorizzazioni integrate ambientali e dotati di certificazione di qualità ambientale (Uni En Iso oppure Emas).

8 Il gassificatore sperimentale L apparato sperimentale di gassificazione presente presso il laboratorio del DIMA è rappresentato sinteticamente nel seguente schema: Figura 1 Schema dell impianto sperimentale di gassificazione presente presso il laboratorio del DIMA Il sistema si compone principalmente di tre sezioni: Sezione di produzione del syngas; Sezione di pulizia e reforming del syngas; Sezione di campionamento e analisi Figura 2 Gassificatore del syngas.

9 La produzione del syngas La produzione del syngas è ottenuta all interno del reattore a letto fluidizzato, costituito da un cilindro di 8 cm di diametro e circa 86 cm di altezza, riscaldato elettricamente ed esternamente coibentato con uno strato di lana di roccia: la potenza elettrica è stimata in 1 kwe. Figura 3 Reattore del gassificatore Il sistema di alimentazione è composto da un serbatoio cilindrico chiuso ermeticamente e da una coclea (vite di Archimede) controllata da un inverter che immette la biomassa nel reattore secondo le quantità richieste. Figura 4 Coclea di alimentazione

10 Il vapore viene prodotto in loco elettricamente ed immesso insieme all azoto (stoccato in bombole) nel windbox del reattore. La regolazione è affidata a regolatori di portata e flussimetri. Pulizia e reforming del syngas Il ciclone (dispositivo per l abbattimento di particelle solide o liquide da una corrente gassosa) a valle del reattore rimuove il particolato grossolano da tutto il syngas e lo raccoglie. Figura 5 Ciclone Il filtro ceramico viene mantenuto alla temperatura di 200 C tramite un riscaldatore elettrico e rimuove il particolato fine del solo syngas richiamato dalla pompa da vuoto. Figura 6 Filtro ceramico

11 Il reattore secondario è un cilindro di 1 di diametro e 30 cm di altezza, riempito di catalizzatore e/o sorbente e mantenuto ad alte temperature tramite un sistema termocoppia riscaldatore elettrico. Il reattore è poi protetto da un cilindro esterno ed è coibentato con uno strato di lana di roccia. Figura 7 Reattore secondario Figura 8 Torcia per la combustione del syngas

12 Campionamento e analisi del syngas Il sistema di campionamento è costituito da una serie di gorgogliatori riempiti di alcol isopropilico e immersi in liquido refrigerante raffreddato da un chiller a - 10 C. Figura 9 Gorgogliatori Il syngas richiamato dalla pompa da vuoto, passa attraverso un contatore volumetrico e viene analizzato da un gas-cromatografo VARIAN CP-4900, che fornisce la percentuale dei vari componenti. Figura 10 Gas-cromatografo Varian CP-4900

13 Test di pirolisi su un campione di CSS In data 02/08/2013 è stato effettuato un primo test di prova per verificare il comportamento del gassificatore rispetto ad un campione di CSS. In questo caso la prova effettuata consiste in un test di pirolisi. L obiettivo di tale prova era verificare a priori la bontà dell utilizzo del CSS all interno di un processo di gassificazione. Figura 11 Campione di CSS proveniente dall impainto Refolo impiegato nel test di pirolisi Condizioni di prova Durata del test: 15 minuti; Numero di campionamenti: 3 campionamenti (1 ogni 5 minuti); Portata di gas campionata: 1 l/m.

14 Risultati del test Figura 12 Rappresentazione grafica della composizione del Syngas normalizzata rispetto all azoto (N2) Tabella 2 Composizione del SYNGAS normalizzata rispetto all azoto (N2) per la pirolisi del CSS TEST H2 CO CO2 CH4 1 33,09% 16,74% 39,03% 11,14% 2 32,46% 23,20% 25,14% 19,20% 3 40,00% 26,95% 20,84% 12,22% MEDIA 35,18% 22,30% 28,33% 14,19% I valori rilevati di composizione del syngas sono risultati essere molto vicini ai valori di composizione del biogas ottenuto in un processo di pirolisi impiegando come combustibile della biomassa vergine legnosa. Questo primo confortante risultato ha permesso di ritenere opportuno proseguire il percorso di ricerca effettuando un vero e proprio test di gassificazione.

15 Test di gassificazione su un campione di CSS In data 09/10/2013, è stato effettuato il primo test per verificare il comportamento del CSS in un vero e proprio processo di gassificazione. Il campione di CSS fornito per questa prova si presentava in forma pellettizzata di CSS di dimensioni di 6 mm di diametro e 16 mm di lunghezza circa. Figura 13 CSS in pellet ottenuto dall'impianto Refolo del Comune di Roccaraso Per poter alimentare il reattore ed evitare problemi di trasporto nella coclea, il CSS in pellet è stato triturato utilizzando un mulino a lame con griglia da 4 mm e successivamente setacciato tra tra 2 griglie da 1,4 e 4 mm ciascuna.. Figura 14 CSS triturato e setacciato Figura 15 Mulino a lame

16 Condizioni di prova Durata del test: 20 min; Temperatura: 800 C; Numero di campionamenti: 5 campionamenti (1 ogni 4 min); Portata di gas campionata: 1 l/min. Risultati del test 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% H2 CO CO2 CH4 10,00% 0,00% Figura 16 Rappresentazione grafica della composizione del Syngas normalizzata rispetto all azoto (N2) Tabella 3 Composizione del SYNGAS normalizzata rispetto all azoto (N 2 ) per la gassificazione del CSS PROVA H2 CO CO2 CH4 1 46,57% 15,92% 23,50% 14,01% 2 50,23% 13,65% 25,35% 10,77% 3 51,08% 13,53% 25,82% 9,57% 4 51,32% 13,45% 26,10% 9,12% 5 51,90% 12,91% 26,61% 8,58% MEDIA 50,22% 13,89% 25,48% 10,41%

17 I risultati ottenuti sono stati davvero incoraggianti e per certi versi inaspettati: infatti confrontandoli con i test di gassificazione effettuati sulle potature di pino (tab. 4) si è ottenuto un syngas con maggior contenuto di H2 e minor contenuto di CO. Tabella 4 Composizione del SYNGAS normalizzata rispetto all azoto (N2) per la gassificazione di potature di pino PROVA H2 CO CO2 CH4 MEDIA 37,80% 31,80% 19,50% 10,80% Un altro aspetto decisamente importante da sottolineare sono stati i contenuti di TAR. I TAR - Topping Atmospheric Residue - sono idrocarburi pesanti condensabili prodotti dalle reazioni di pirolisi e gassificazione o comunque tutti i contaminanti organici con peso molecolare maggiore del benzene. Sono compresi gli idrocarburi contenenti tra 1 e 5 catene aromatiche e i complessi poliaromatici contenenti atomi di ossigeno. Confrontando i TAR ottenuti dalla gassificazione del CSS con quelli delle potature di pino (tab. 5) si può notare come nei TAR del CSS sono rimasti solo i componenti più leggeri (1 ring) che sono dal punto di vista tecnologico/impiantistico i più semplici da smaltire: questo non solo si traduce in un risparmio economico dal punto di vista della tecnologia di abbattimento delle emissioni ma anche in una riduzione più efficace delle stesse. Tabella 5 Confronto TAR CSS/Pino TAR CSS CSS (g/nm3) TAR PINO CSS (g/nm3) Fenolo 7,31 0,17 1 ring Toluene 3,41 3,05 Xilene 0 0,17 Stirene 0 0,37 2 rings naftalene 0 4,19 3 rings antracene 0 0,036 fenantrene 0 0,098 4 rings pirene 0 0,032 TOTALE 10,72 8,116

18 CONCLUSIONI Le prove effettuate presso il gassificatore sperimentale del DIMA Dipartimento di Ingegneria Meccanica ed Aerospaziale dell Università SAPIENZA di Roma sul CSS Combustibile Solido Secondario ottenuto attraverso l impianto sperimentale meccanochimico REFOLO, installato presso il Comune di Roccaraso hanno evidenziato che il comportamento di tale combustibile è risultato migliore rispetto alle biomasse vergini legnose testate (potature di pino) sotto 2 aspetti principali: composizione del syngas: TAR residui: maggior contenuto di H2 e minor contenuto di CO; presenza dei componenti più leggeri Alla luce di questi risultati si può affermare che la ricerca intrapresa sta dando i frutti sperati: è evidente come debbano essere svolti altri test ed altre valutazioni, ma la strada intrapresa, sia dal punto di vista dello specifico CSS utilizzato e sia dal punto di vista del suo impiego potrebbero configurarsi a breve come una risorsa strategica per l annoso problema dei rifiuti in quella che è chiamata la filiera del Waste to Energy.

Sistemi tecnologici efficienti per la filiera Bosco-Legno-Energia. Roberto Jodice CORTEA

Sistemi tecnologici efficienti per la filiera Bosco-Legno-Energia. Roberto Jodice CORTEA Roma Convegno -Amici della terra Coldiretti 30 maggio 2012 Custodi del bosco La filiera bosco-legno-energia risorsa del mondo rurale Sistemi tecnologici efficienti per la filiera Bosco-Legno-Energia Roberto

Dettagli

Efficienza energetica nell industria italiana

Efficienza energetica nell industria italiana Efficienza energetica nell industria italiana Certificati Bianchi: compiti dell ENEA ai sensi del DM 28 dicembre 2012, guide operative settoriali Alessandra De Santis Unità Tecnica Efficienza Energetica

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto

Dettagli

Emissioni in atmosfera

Emissioni in atmosfera Seminario Il Testo Unico Ambientale D. Lgs n. 152/06 alla luce delle modifiche apportate dai recenti correttivi D. Lgs n. 128/10, D. Lgs n. 205/10, D. Lgs n. 219/10 Emissioni in atmosfera La parte V del

Dettagli

CALDAIE PER COMBUSTIBILI SOLIDI MODELLO SASP

CALDAIE PER COMBUSTIBILI SOLIDI MODELLO SASP CALDAIE PER COMBUSTIBILI SOLIDI MODELLO SASP Caldaie in acciaio per la produzione di acqua calda ad inversione di fumi, funzionanti a scarti di legno, trucioli, pelet, segatura, cippati, bricchetti, gasolio,

Dettagli

Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse

Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse Le caratteristiche tecniche richieste per ottenere il conto termico. Antonietta Serra, responsabile sezione Termotecnica presso Istituto Giordano Spa

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

(1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 28 novembre 2009, n. 278.

(1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 28 novembre 2009, n. 278. Ministero dello sviluppo economico D.M. 16-11-2009 Disposizioni in materia di incentivazione dell'energia elettrica prodotta da impianti, alimentati da biomasse solide, oggetto di rifacimento parziale.

Dettagli

NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG

NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG Pagina 1 di 5 NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG Programma corsi di formazione per qualificazione/certificazione

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123, recante disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, pubblicato nella

Dettagli

COMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA

COMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA COMUNE DI PADOVA SETTORE EDILIZIA PRIVATA GUIDA PER L APPLICAZIONE DELLE NORME TRANSITORIE DI CUI AL D.LGS. N.192 DEL 19 AGOSTO 2005 E AL D.LGS. N.311 DEL 29 DICEMBRE 2006 INTRODUZIONE Allegato al Regolamento

Dettagli

Relazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11

Relazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11 Presupposti e fondamenti per la determinazione del valore del contributo tariffario per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico per l anno 2012 di cui ai decreti ministeriali 20 luglio

Dettagli

Raccomandazioni generali Il CIG consiglia che: Corsi di formazione propedeutici a percorsi di qualificazione/certificazione siano tenuti da docenti

Raccomandazioni generali Il CIG consiglia che: Corsi di formazione propedeutici a percorsi di qualificazione/certificazione siano tenuti da docenti Programma corsi di formazione per qualificazione/certificazione degli operatori del post contatore gas ai sensi della norma UNI 11554 e del PdR 11/2014. Premessa Il presente documento riporta indicazioni

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA rapport d essai test report. Nota tecnica Utilizzo di un prodotto derivato da RSU in sistemi energetici

RAPPORTO DI PROVA rapport d essai test report. Nota tecnica Utilizzo di un prodotto derivato da RSU in sistemi energetici ISO 9001 - Cert. n. 5203 Cliente Client client Impianto/Progetto Project subject Titolo object title 4-D Engineering Impianto Pilota REFOLO Roccaraso (AQ) RAPPORTO DI PROVA Data Commessa marchè project

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

ABB SACE. Titoli di Efficienza Energetica (TEE)

ABB SACE. Titoli di Efficienza Energetica (TEE) ABB SACE Titoli di Efficienza Energetica (TEE) Motivazioni per l introduzione dei TEE Dipendenza energetica dai paesi esportatori di energia Impegni assunti con la ratifica del protocollo di Kyoto Aumento

Dettagli

LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca

LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca LABORATORIO NORD - OVEST Offerta di energia. Il sistema Cogen-Barca Bologna, 15 maggio 2006 Hera Bologna s.r.l. 1 COGEN OSPEDALE MAGGIORE RIVA CALZONI BARCA BECCACCINO 2 La rete 3 Le condotte Posa tubazioni

Dettagli

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione

ALLEGATO II. Calcolo della produzione da cogenerazione ALLEGATO II Calcolo della produzione da cogenerazione I - Calcolo dell energia elettrica da cogenerazione 1. Per calcolare il risparmio di energia primaria di una unità di cogenerazione, occorre anzitutto

Dettagli

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006).

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Marca da Al SUAP del Comune di Bollo Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006). Il/la sottoscritto/a nato/a a il residente

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori.

Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori. Canne fumarie e apparecchi a combustibile solido; regole per un utilizzo sicuro. Il punto di vista dei produttori. I settori I produttori di camini e canne fumarie 2 I settori UNICALOR I produttori di

Dettagli

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la

Dettagli

I nuovi incentivi per la produzione di energia elettrica

I nuovi incentivi per la produzione di energia elettrica I nuovi incentivi per la produzione di energia elettrica Giuseppe D Amore ENAMA Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola giuseppe.damore@enama.it Bastia Umbra 6 Aprile 2013 Punti salienti Livelli di incentivo

Dettagli

RECUPERO E RICICLO DEI MODULI FOTOVOLTAICI A FINE VITA: IL PRINCIPIO DELLA RESPONSABILITÀ ESTESA DEI PRODUTTORI. Fiera Milano 7 maggio 2014

RECUPERO E RICICLO DEI MODULI FOTOVOLTAICI A FINE VITA: IL PRINCIPIO DELLA RESPONSABILITÀ ESTESA DEI PRODUTTORI. Fiera Milano 7 maggio 2014 RECUPERO E RICICLO DEI MODULI FOTOVOLTAICI A FINE VITA: IL PRINCIPIO DELLA RESPONSABILITÀ ESTESA DEI PRODUTTORI Fiera Milano 7 maggio 2014 Il Disciplinare Tecnico del GSE e il D.Lgs 49/2014 di recepimento

Dettagli

GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici

GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici Preparazione di Aria Medicinale in Ospedale Ruoli e compiti del Farmacista Leonardo Ferrari I GAS utilizzati in AMBITO SANITARIO possono essere classificati,

Dettagli

regolatorie- proposte

regolatorie- proposte SICUREZZA: Novità legislative e regolatorie- proposte La sicurezza degli impianti gas esistenti: un requisito fondamentale ed una grande opportunità Mauro Farronato ASSOTERMICA L Associazione Nazionale

Dettagli

DIRETTIVE PER LE CONNESSIONI DI IMPIANTI DI BIOMETANO ALLE RETI DEL GAS NATURALE

DIRETTIVE PER LE CONNESSIONI DI IMPIANTI DI BIOMETANO ALLE RETI DEL GAS NATURALE DIRETTIVE PER LE CONNESSIONI DI IMPIANTI DI BIOMETANO ALLE RETI DEL GAS NATURALE Convegno AIEE - INNOVHUB SSI "BIOMETANO E DINTORNI"- Milano, 15 settembre 2015 Roberto Maulini Direzione Infrastrutture

Dettagli

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012 Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro Roma 2012 La situazione del patrimonio edilizio pubblico e privato costituisce uno degli aspetti in cui si misura la distanza che spesso

Dettagli

MASAJA - MASAJA INOX DESCRIZIONE PER CAPITOLATO DIMENSIONI MASAJA / MASAJA INOX 29 43 55 68 88 112

MASAJA - MASAJA INOX DESCRIZIONE PER CAPITOLATO DIMENSIONI MASAJA / MASAJA INOX 29 43 55 68 88 112 MASAJA - MASAJA INOX Le caldaie a legna MASAJA e MASAJA INOX possono essere alimentate con tronchetti di lunghezza massima, a seconda dei modelli, da 500 a 1.060 mm. Corpo caldaia costituito da due elementidi

Dettagli

Norme in materia di dimensionamento energetico

Norme in materia di dimensionamento energetico Norme in materia di dimensionamento energetico Evoluzione della normativa europea La situazione italiana Le detrazioni fiscali Certificazione e classificazione energetica degli edifici L Attestato e la

Dettagli

FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER INSTALLATORE E MANUTENTORE STRAORDINARIO DI IMPIANTI ENERGETICI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI

FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER INSTALLATORE E MANUTENTORE STRAORDINARIO DI IMPIANTI ENERGETICI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER INSTALLATORE E MANUTENTORE STRAORDINARIO DI IMPIANTI ENERGETICI ALIMENTATI DA FONTI RINNOVABILI Rinnovabili, definito lo standard formativo per gli installatori e manutentori

Dettagli

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

Energethica Convegno RENERFOR 25 maggio 2012 Gli incentivi per lo sviluppo della produzione di energia da biomassa: gli aspetti energetici

Energethica Convegno RENERFOR 25 maggio 2012 Gli incentivi per lo sviluppo della produzione di energia da biomassa: gli aspetti energetici Energethica Convegno RENERFOR 25 maggio 2012 Gli incentivi per lo sviluppo della produzione di energia da biomassa: gli aspetti energetici Mauro Bertolino, Ph. D. Settore Politiche Energetiche Direzione

Dettagli

AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA

AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA DCO 2/08 AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (Articolo 2, comma 3, dei decreti ministeriali 20 luglio 2004) Documento per

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

Le principali tipologie di biomassa utilizzabili per la produzione di energia sono:

Le principali tipologie di biomassa utilizzabili per la produzione di energia sono: PascaleCave e Costruzioni S.r.l. Biomassa -Biogas Biomassa La Biomassa utilizzabile ai fini energetici consiste in tutti quei materiali organici che possono essere utilizzati direttamente come combustibili

Dettagli

Azienda USL n.4 - Nuovo presidio ospedaliero di Prato Prato Ugo Foscolo snc Edoardo Michele Majno

Azienda USL n.4 - Nuovo presidio ospedaliero di Prato Prato Ugo Foscolo snc Edoardo Michele Majno Via Giovanni Pisano, 1-59100 Prato Tel. 0574 5341 Fax 0574 53439 Pag.1 AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA AI SENSI DELL ART.69, MMA, DEL D.LGS.15/006 QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI : (valori

Dettagli

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8

Il panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8 Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali

Dettagli

Etichettatura energetica dei condizionatori d aria

Etichettatura energetica dei condizionatori d aria Etichettatura energetica dei condizionatori d aria Linee Guida per i rivenditori all applicazione della Direttiva 2002/31/CE per quanto riguarda l etichettatura indicante il consumo di energia dei condizionatori

Dettagli

D.Lgs. 81/08 Titolo III Capo III

D.Lgs. 81/08 Titolo III Capo III D.Lgs. 81/08 Titolo III Capo III Gli Impianti e le Apparecchiature Elettriche RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI Art. 80 comma 1 IL Datore di Lavoro provvede affinchè i materiali

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Certificazione Energetica

Certificazione Energetica CADIF srl Via Monte Cervino, 2 37057 San Giovanni Lupatoto VERONA (Italia) Certificazione Energetica Emissioni termiche equivalenti Energia primaria Certificazioni Dati tecnici prodotti Data ultima stampa

Dettagli

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato

Dettagli

FORUM RIFIUTI : dalle emergenze alle opportunità. Roma, 18 giugno 2014

FORUM RIFIUTI : dalle emergenze alle opportunità. Roma, 18 giugno 2014 FORUM RIFIUTI : dalle emergenze alle opportunità Roma, 18 giugno 2014 VISCOLUBE Viscolube è l azienda leader in Europa nel settore della ri-raffinazione degli oli usati e in Italia ha due stabilimenti

Dettagli

ALLEGATO 1 ALLEGATO TECNICO al regolamento per la certificazione dei consumi di energia negli edifici

ALLEGATO 1 ALLEGATO TECNICO al regolamento per la certificazione dei consumi di energia negli edifici ALLEGATO 1 ALLEGATO TECNICO al regolamento per la certificazione dei consumi di energia negli edifici COMUNE DI PERANO (CH) CERTIFICAZIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA NEGLI EDIFICI RELAZIONE TECNICO INDICE

Dettagli

Verona, 29 ottobre 2013!

Verona, 29 ottobre 2013! Cogenerazione Termotecnica Industriale Pompe di Calore Verona, 29 ottobre 2013! Veronafiere 29 ottobre 2013 Il quadro legislativo e normativo: i requisiti per il riconoscimento della CAR e la nuova norma

Dettagli

Fare Efficienza Energetica attraverso l automazione degli edifici

Fare Efficienza Energetica attraverso l automazione degli edifici Fare Efficienza Energetica attraverso l automazione degli edifici Grazie alla rapida diffusione di tecnologie intelligenti a buon mercato la gestione efficiente degli edifici è ormai diventata uno standard

Dettagli

TUTELA ED UTILIZZO DELLE RISORSE IDRICHE IN AMBITO PRODUTTIVO : GESTIONE DI UN REFLUO INDUSTRIALE Verona, 22 Ottobre 2009 Relatore: dott.ssa Bacuzzi Lorena ... CHI SIAMO opera nel settore della depurazione

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003

Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003 Dirigenze e staff tecnico della Puros hanno una quarantennale esperienza nei combustibili tradizionali (nafta, gasolio, gas). Puros nasce nel 2003 con la volontà di realizzare stufe a biomasse per ridurre

Dettagli

Il progetto H 2 ydrogem: verso un futuro a zero emissioni. Ancona, 27 settembre 2013

Il progetto H 2 ydrogem: verso un futuro a zero emissioni. Ancona, 27 settembre 2013 Il progetto H 2 ydrogem: verso un futuro a zero emissioni Ancona, 27 settembre 2013 GiacominiS.p.A. : La storia Giacomini S.p.A., fondata nel 1951, è leader nella produzione di componenti per riscaldamento

Dettagli

Visto l articolo 103 della legge regionale 27 dicembre 201, n.66 (Legge finanziaria per l anno 2012);

Visto l articolo 103 della legge regionale 27 dicembre 201, n.66 (Legge finanziaria per l anno 2012); ALLEGATO A Regolamento di attuazione dell articolo 103 della legge regionale 27 dicembre 2011, n.66 (Legge finanziaria per l anno 2012). Fondo di garanzia per investimenti in energie rinnovabili Indice

Dettagli

SCHEDA questionario da compilarsi dall Ente competente

SCHEDA questionario da compilarsi dall Ente competente SCHEDA questionario da compilarsi dall Ente competente COMUNE DI Provincia di Nome e qualifica del funzionario che compila il questionario Ufficio/Ente/Servizio che compila il questionario Indirizzo CAP

Dettagli

FORNO CREMATORIO PER ANIMALI DA COMPAGNIA MOD.PET

FORNO CREMATORIO PER ANIMALI DA COMPAGNIA MOD.PET FORNO CREMATORIO PER ANIMALI DA COMPAGNIA MOD.PET I nostri forni modello PET sono stati specificatamente studiati per la cremazione di animali d affezione: cani, gatti e altri animali da compagnia. La

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Gassificazione di legna vergine per la produzione di syngas. Dott. Massimiliano Livi

Gassificazione di legna vergine per la produzione di syngas. Dott. Massimiliano Livi Gassificazione di legna vergine per la produzione di syngas Dott. Massimiliano Livi Bioenergie: Perché l uso delle biomasse legnose? Negli ultimi 50 anni la superficie boschiva è raddoppiata, raggiungendo

Dettagli

Bologna - 24 ottobre 2014

Bologna - 24 ottobre 2014 Bologna - 24 ottobre 2014 Biometano e Fonti rinnovabili. Quadro legislativo e normativo C. Fiameni Funzionario tecnico CIG DM 5 dicembre 2013 Modalità di incentivazione del biometano immesso nella rete

Dettagli

A voti unanimi e palesi delibera:

A voti unanimi e palesi delibera: Vista la Direttiva 2002/91/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2002 sul rendimento energetico nell'edilizia, mediante la cui applicazione l Unione Europea ha inteso promuovere il

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale

Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale Ubicazione Proprietà Tipologia edilizia Riferimenti catastali Codice attestato San Casciano Val Di Pesa, via Decimo 14, 50026 San Casciano

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015

REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015 REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015 Codice A15030 D.D. 24 aprile 2015, n. 276 D.g.r. n. 1-157 del 14/06/2010. Aggiornamento dello standard formativo e della relativa disciplina dei corsi per "Conduttore impianti

Dettagli

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE 1 GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE Ing. Enrico Perfler Eudax s.r.l. Milano, 23 Gennaio 2014 Indice 2 Il concetto di rischio nei dispositivi medici

Dettagli

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06)

Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Rendimento energetico Disposizioni correttive al D. Lgs. n. 192/06 (D. Lgs. n. 311/06) Nuovo ambito di applicazione Certificazione energetica Controllo e manutenzione degli impianti termici Verifiche del

Dettagli

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Le Regole Tecniche per la Connessione alle reti e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Ing. Francesco Iannello Responsabile Tecnico ANIE/Energia Vicenza, 16 Dicembre 2010 Indice Connessione alle reti

Dettagli

OSSERVAZIONI il settore industriale

OSSERVAZIONI il settore industriale OSSERVAZIONI Lo stabilimento siderurgico di Taranto costituisce un enorme patrimonio nazionale, perché é in grado di competere ai massimi livelli internazionali, e un suo sottoutilizzo non comporta solo

Dettagli

COMBUSTIBLE ECOLOGICO 100% - NOCCIOLINO NOCCIOLINO DI OLIVA VERGINE PRESENTAZIONE

COMBUSTIBLE ECOLOGICO 100% - NOCCIOLINO NOCCIOLINO DI OLIVA VERGINE PRESENTAZIONE NOCCIOLINO DI OLIVA VERGINE PRESENTAZIONE Il NOCCIOLINO DI OLIVA VERGINE è un prodotto naturale, ottenuto solo ed esclusivamente con procedimenti meccanici durante la lavorazione delle olive. Durante la

Dettagli

Milano, 27 giugno 2013!

Milano, 27 giugno 2013! Cogenerazione Termotecnica Industriale Pompe di Calore Milano, 27 giugno 2013! La cogenerazione tra legislazione e normativa tecnica: lo stato dell arte e qualche novità Prof. Ing. Michele Bianchi Dipartimento

Dettagli

LA QUALITA DEL GAS...

LA QUALITA DEL GAS... QUALITÀ DEL GAS 11.1. LA QUALITA DEL GAS... 152 11.2. I PARAMETRI DI QUALITA DEL GAS... 152 11.2.1 I parametri per il calcolo dell energia (componenti del PCS)... 152 11.2.2 I parametri di controllo della

Dettagli

Chi siamo GASSIFICAZIONE. prestazioni ed emissioni. Matteo Prussi (direttore RE-CORD) BioEnergy 2013 Cremona (IT) Ing. Matteo Prussi, PhD

Chi siamo GASSIFICAZIONE. prestazioni ed emissioni. Matteo Prussi (direttore RE-CORD) BioEnergy 2013 Cremona (IT) Ing. Matteo Prussi, PhD GASSIFICAZIONE prestazioni ed emissioni Matteo Prussi (direttore RE-CORD) Chi siamo 2 CREAR University Research Center Villa Montepaldi University Farm SEDI E RISORSE Pianvallico SpA Mugello Land Devel.

Dettagli

Ambiente/PianificazioneTerritoriale. N. Reg. Decr. 332/2011 Data 14/06/2011. Oggetto: Ditta UNIPLAST SRL - Via Verona, 2 - ODERZO.

Ambiente/PianificazioneTerritoriale. N. Reg. Decr. 332/2011 Data 14/06/2011. Oggetto: Ditta UNIPLAST SRL - Via Verona, 2 - ODERZO. Atto T0AVSU Settore T Servizio AU Ambiente/PianificazioneTerritoriale Ecologia e ambiente U.O. 0031 Aria Ufficio TARI Emissioni C.d.R. 0023 Ecologia ed Ambiente Emiss.in atmosfera N. Reg. Decr. 332/2011

Dettagli

ALLEGATO 2 - Schema di relazione tecnico-economica del progetto di investimento

ALLEGATO 2 - Schema di relazione tecnico-economica del progetto di investimento UNIONE EUROPEA PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE PIEMONTE FESR 2007/2013 Asse 1: Innovazione e transizione produttiva Attività I.1.3 Innovazione e P.M.I.. Attività I.2.2.Adozione di tecnologie ambientali AGEVOLAZIONI

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

Metodologia. 5 rapporto sull energia

Metodologia. 5 rapporto sull energia 2 Metodologia 5 rapporto sull energia 23 2.1 Usi finali e consumi finali Per l aggiornamento del bilancio energetico provinciale al 2005 si è adottata la stessa metodologia utilizzata per il Quarto Rapporto

Dettagli

La qualificazione degli installatori

La qualificazione degli installatori Decreto Legislativo 28/2011 «Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/29/CE sulla promozione dell uso per l energia da fonti rinnovabili» La qualificazione degli installatori

Dettagli

L EVOLUZIONE TECNOLOGICA IN TEMA DI RISPARMIO ENERGETICO

L EVOLUZIONE TECNOLOGICA IN TEMA DI RISPARMIO ENERGETICO L EVOLUZIONE TECNOLOGICA IN TEMA DI RISPARMIO ENERGETICO NRG ENERGIA Simone Pausini www.nrg-energia.it Nasce nel 2010 con l obiettivo di promuovere la cultura delle energie rinnovabili e dell efficienza

Dettagli

Banco Prova Caldaie. per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW

Banco Prova Caldaie. per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW Banco Prova Caldaie per generatori di energia termica avente una potenza nominale inferiore a 100kW 1 Generalità Il banco prova caldaie attualmente disponibile presso il nostro Laboratorio è stato realizzato

Dettagli

EFFICIENZA ENERGETICA

EFFICIENZA ENERGETICA EFFICIENZA ENERGETICA La strategia italiana per l'efficienza energetica arch. Mario NOCERA GREEN JOBS E NUOVE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO NELL AMBITODELL EFFICIENZA ENERGETICA: STRUMENTI, INNOVAZIONI E BUONE

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

COME SI REALIZZA INNOVAZIONE ATTRAVERSO LA RICERCA CHIMICA? Consiste nella valutazione dei costibenefici

COME SI REALIZZA INNOVAZIONE ATTRAVERSO LA RICERCA CHIMICA? Consiste nella valutazione dei costibenefici COME SI REALIZZA INNOVAZIONE ATTRAVERSO LA RICERCA CHIMICA? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. Domanda di innovazione nella Ricerca e nella

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

L'EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI

L'EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI L'EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI OPPORTUNITA' E RUOLI PER GLI ENERGY MANAGER Il punto sulla normativa relativa all'efficienza energetica L'evoluzione della normativa tecnica PRESTAZIONI ENERGETICHE

Dettagli

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI

Dettagli

Il ruolo dei servizi di certificazione, prova e taratura nella diagnosi energetica degli edifici

Il ruolo dei servizi di certificazione, prova e taratura nella diagnosi energetica degli edifici ACCREDIA L ente italiano di accreditamento Il ruolo dei servizi di certificazione, prova e taratura nella diagnosi energetica degli edifici Mario Mosca Direttore Dipartimento Laboratori di Taratura m.mosca@accredia.it

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 2 OTTOBRE 2014 478/2014/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E AL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE CRITERI PER LA RIMODULAZIONE

Dettagli

Come funziona una centrale a ciclo combinato? Aggiungere l immagine sotto e fare un mix dei due testi di spiegazione del funzionamento

Come funziona una centrale a ciclo combinato? Aggiungere l immagine sotto e fare un mix dei due testi di spiegazione del funzionamento LA TECNOLOGIA DEL CICLO COMBINATO A GAS NATURALE La maggiore quantità di energia elettrica generata da Edison è prodotta da 28 centrali termoelettriche. Edison sviluppa, progetta e costruisce interamente,

Dettagli

NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER IMPIANTI A BIOMASSA

NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER IMPIANTI A BIOMASSA ETA Info NORMATIVE DI RIFERIMENTO PER IMPIANTI A BIOMASSA... il mio sistema di riscaldamento 123 7 8 9 4 5 6 1 2 3 0. = BIOMASSE LEGNOSE Le biomasse legnose sono costituite essenzialmente da legno. Esse

Dettagli

Deliberazione 30 settembre 2011 - EEN 8/11

Deliberazione 30 settembre 2011 - EEN 8/11 Deliberazione 30 settembre 2011 - EEN 8/11 Verifica di proposte di progetto e di programma di misura per progetti di efficienza energetica presentate ai sensi della deliberazione dell Autorità per l energia

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico

Dettagli

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E/O ESTIVA DEFINIZIONI

IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E/O ESTIVA DEFINIZIONI ALLEGATO 1 IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E/O ESTIVA DEFINIZIONI Ai fini della presente determinazione si definisce impianto di climatizzazione un impianto tecnologico la cui produzione di calore

Dettagli

MODALITA DI COMPILAZIONE DEL FOGLIO DI RACCOLTA DATI PER LE UTENZE PUBBLICHE

MODALITA DI COMPILAZIONE DEL FOGLIO DI RACCOLTA DATI PER LE UTENZE PUBBLICHE MODALITA DI COMPILAZIONE DEL FOGLIO DI RACCOLTA DATI PER LE UTENZE PUBBLICHE Giugno 2011 1 Introduzione Il presente documento fornisce istruzioni alla compilazione del foglio di richiesta dati sui consumi

Dettagli

Termina il periodo di transizione per la certificazione della Unione doganale russa

Termina il periodo di transizione per la certificazione della Unione doganale russa Termina il periodo di transizione per la certificazione della Unione doganale russa Il 15 marzo 2015 ha rappresentato la data di passaggio effettivo dal regime certificativo a quello dichiarativo per la

Dettagli

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO PROCEDURA OPERATIVA REGOLE PARTICOLARI PER PRODOTTI PLASTICI IN 0 15/03/2012 RQ LTM 1 di 7 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...3 2. TERMINOLOGIA...3 2.1 RICICLO DI MATERIALI PLASTICI...3 2.2 MATERIALE PLASTICO

Dettagli