Fisiopatologia della circolazione fetale Cardiotocografia e STAN

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Fisiopatologia della circolazione fetale Cardiotocografia e STAN"

Transcript

1 B U R L O CONVEGNO CUORE E GRAVIDANZA Monselice, 27 Ottobre 2012 Fisiopatologia della circolazione fetale Cardiotocografia e STAN Gianpaolo Maso Centro di riferimento regionale per l HIV in gravidanza e Gravidanza ad Alto Rischio S.C. Patologia Ostetrica e Ginecologica Burlo Garofolo- Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico materno-infantile Sorveglianza fetale intrapartum: Aspettative Identificare l ipossiemia ed intervenire per prevenire l acidosi e le sequele da essa derivate Ridurre la mortalità perinatale Prevenire la Paralisi cerebrale e le sequele neurologiche a distanza 1

2 Sorveglianza fetale intrapartum Key points Conoscenza della fisiologia in relazione al test utilizzato Conoscenza della variabili rappresentate dal test in relazione alle interazioni/fattori che lo possono influenzare Conoscenza dei pattern suggestivi per distress fetale che devono essere valutati in associazione al quadro clinico e interpretati in relazione alla probabilità di compromissione fetale Il controllo della Frequenza cardiaca Fetale Fisiopatologia I cambiamenti della fcf risultano dalla modulazione istantanea del sistema autonomo da parte dei centri cardiorespiratori in risposta a input da Chemocettori Barocettori Attività sonno-veglia del SNC Regolazione ormonale Controllo della volemia Effetto diretto dell ipossia sui centri cardioregolatori del SNC (disfunzione cellulare) Perdita di accelerazioni e variabilità del BCF Deterioramento progressivo delle variabili biofisiche Ipossia: Effetto mediato (chemo/barocettori) Ipossia di grado lieve Tachicardia Ipossia severa ed acuta Bradicardia e decelerazioni 2

3 Premesse di fisiopatologia Definizioni IPOSSIEMIA interessa il sangue arterioso IPOSSIA interessa i tessuti periferici ASFISSIA interessa gli organi centrali L adattamento cardiovascolare e metabolico alla riduzione di po2 IPOSSIEMIA Attivazione dei chemocettori O 2 Maggior uptake di O 2 Riduzione dell attività (MF/MR) Ipossiemia Ipossia Riduzione della crescita Mantenimento del bilancio energetico positivo Asfissia Settimane, giorni Ore Minuti Tempo 3

4 L adattamento cardiovascolare e metabolico alla riduzione di po2 IPOSSIA Rilascio di ormoni dello stress O 2 Ridistribuzione del flusso Ipossiemia Ipossia Gluconeogenesi e attivazione metabolismo anerobico a livello periferico Mantenimento del bilancio energetico positivo Asfissia Settimane, giorni Ore Minuti Tempo L adattamento cardiovascolare e metabolico alla riduzione di po2 ASFISSIA O 2 Ipossiemia Ipossia Reazione d allarme Metabolismo anaerobico a livello degli organi centrali Compromissione del sistema di adattamento Compromissione SNC/CV Asfissia Settimane, giorni Ore Minuti Tempo 4

5 Aumentata estrazione di ossigeno dai tessuti Riduzione delle attività non essenziali Intatti Reazione ottimale all ipossiemia Conservata e piena capacità di compensare Feto in buone condizioni capace di confrontarsi con evento ipossiemico acuto in travaglio Basso rischio per danno asfittico Segni caratteristici di distress Livello di difesa 100% 0% Meccanismi di difesa fetale Aumento dell attività sistema simpatico Ridistribuzione del circolo Ridotti Reazione sub-ottimale all ipossiemia Ridotta capacità di compensare Feto precedentemente in buone condizioni esposto a ripetuti episodi ipossiemici in travaglio con riserve ridotte (cfr post termine) A rischio per danno asfittico Segni variabili di distress Metabolismo anaerobico Assenti Reazione minima /assente all ipossiemia Scompenso Problemi antenatali con distress cronico. Meccanismi di difesa già utilizzati (cfr. IUGR) Alto rischio per danno asfittico Segni non caratteristici di distress Qual è l obiettivo della sorveglianza fetale in travaglio? DIFFERENZIARE ED IDENTIFICARE Basso rischio di distress A rischio di distress con capacità di compenso Ad alto rischio per danno asfittico 5

6 Qual è il test maggiormente predittivo per identificare le sequele perinatali da distress fetale intrapartum? Definizione di distress fetale Prevalenza del fenomeno e delle sue conseguenze Metodiche diagnostiche 6

7 Criteria to Define an Acute Intrapartum Hypoxic Event as Sufficient to Cause Cerebral Palsy ACOG 2003 Essential Criteria (must meet all four) 1. Evidence of a metabolic acidosis in fetal umbilical cord arterial blood obtained at delivery (ph <7.0 and and base deficit >12 mmol/l) 2. Early onset of severe or moderate neonatal encephalopathy in infants born at 34 or more weeks of gestation 3. Cerebral palsy of the spastic quadriplegic or dyskinetic type 4. Exclusion of other identifiable etiologies such as trauma, coagulation disorders, infectious conditions, or genetic disorders Criteria that collectively suggest an intrapartum timing (within close proximity to labor and delivery, eg,0 48 hours) but are nonspecific to asphyxial insults ACOG A sentinel (signal) hypoxic event occurring immediately before or during labor 2. A sudden and sustained fetal bradycardia or the absence of fetal heart rate variability in the presence of persistent, late, or variable decelerations, usually after a hypoxic sentinel event when the pattern was previously normal 3. Apgar scores of 0 3 beyond 5 minutes 4. Onset of multisystem involvement within 72 hours of birth 5. Early imaging study showing evidence of acute nonfocal cerebral abnormality 7

8 La valutazione del ph dal funicolo alla nascita: razionale Semplice e poco costoso ph mortalità/morbilità neonatale Campione arterioso o arterioso e venoso ph arteria ombelicale = status acido-base fetale ph vena ombelicale = status acido-base materno-placentare Base Deficit = acidosi metabolica Valore medico-legale per escludere che un outcome avverso sia riconducible ad eventi intrapartum In Maternal Fetal Medicine. Creasy RK,2004 A new tool for the validation of umbilical cord acid base data Kro G. et Al. BJOG 2010, 117 ph pco2 (kpa) Arteria Ombelicale 7.25( ) 7.2 ( ) Vena Ombelicale 7.33 ( ) 5.3 ( ) Base Deficit (mmol / L) 2.8 (-1.8 / -10.0) 4.0 (-0.2 / 10.1) ph venoso > ph arterioso (>0.02) pco2 arteriosa > pco2 venosa (> 0.7 kpa) pco2 venosa > 2.9 kpa 8

9 A che valori di ph si associa il rischio di sequele neonatali? ph<7.00 ph UA ph UA No clinically relevant problem Surveillance Neonatal crisis Perintal mortality Acidemia ed encefalopatia ipossico-ischemica nei neonati a termine per ph arterioso <7 Goodwin TM et Al. Am J Obstet Gynecol 1992;167: % ,71-6,70 6,71-6,79 6,80-6,89 6,90-6,99 ph<7.00 9

10 Continuous cardiotocography (CTG) as a form of electronic fetal monitoring (EFM) for fetal assessment during labour. Alfirevic Z, Devane D, Gyte GM. Cochrane Databese Syst Rev. 2006, 19(3) Aim: CTG vs IA Results: 12 trials (>37,000 women) Neonatal seizures RR 0.50, CI 95% = Cerebral Palsy RR 1.74, 95% CI = PM rate RR 0.85, 95% CI CS RR 1.66, 95% CI OVD RR 1.16, 95% CI Conclusions The real challenge is how best to convey this uncertainty to women to enable them to make an informed choice without compromising the normality of labour CTG Sensitivity 93% Specificity 29% NPV 99,5% PPV 2,6% Metabolic Acidosis 2% Cerebral Palsy 2-3 Hypoxic Ischemic Encephalopathy 3-4 Perinatal Mortality 6-8/ 10

11 CTG e problematiche medico-legali Errata interpretazione del tracciato CTG Azione inappropriata o tardiva Mancato inquadramento del tracciato CTG nel contesto clinico ( Low-High Risk) Utilizzo non appropriato dell ossitocina Mancata archiviazione dei tracciati CTG Errori nella comunicazione Mancata supervisione Staff inadeguato Capstick B & Edwards P. Lancet 1990; 336: Ward CJ. AJOG 1991; 165: CTG: presupposti all utilizzo di linee guida Per consentire un analisi accurata della CTG, la terminologia deve essere conosciuta e usata in modo appropriato 11

12 The clinical interpretation and significance of electronic fetal heart rate patterns 2 h before delivery: an institutional observational study Maso G et al. Arch Gynecol Obstet. 2012; 286(5)

13 Intrapartum fetal heart rate patterns in the prediction of neonatal acidemia Williams K et Al. Am J Obstet Gynecol 2003,188 Group Normal variability Normal variability + late dec Normal variability + var.dec. Decreased Variability Decreased variability +late dec. Decrease variability + var.dec. N UA ph BD ph<7.0 0% 1.7% 2.3% 31% 62.5% 24% 31.6% 12,5% 25% BD> % 4.6% 5.5% 38.5% 62.5% 32% 42.1% 12.5% 25% Electronic fetal heart rate monitoring: applying principles of patient safety. Miller LA. Am J Obstet Gynecol 2012; 206(4):278-83) 13

14 Misure volte a migliorare la perfusione utero-placentare nei tracciati CTG sospetti (II) o patologici (III) Obiettivi Anomalie CTG Intervento potenziale Favorire la perfusione uteroplacentare migliorando l'ossigenazione fetale Ridurre attività uterina Attenuare la compressione sul cordone Decelerazioni ricorrenti tardive Decelerazioni prolungate o bradicardia Minima o assente variabilità della frequenza cardiaca fetale Tachisistolia con tracciato CTG di categoria II o III Decelerazioni variabili ricorrenti Decelerazione prolungata o bradicardia Posizionare la paziente in decubito laterale( sinistro o destro) Somministrazione di ossigenoterapia materna (?) Somministrare liquidi per via endovenosa Riduzione dell attività contrattile uterina Interrompere l infusione ossitocica o i trattamenti di maturazione cervicale/induzione Somministrare terapia tocolitica (es. terbutalina) Riposizionamento materno Iniziare l amnioinfusione Se vi è prolasso del cordone ombelicale, alzare la parte presentata in attesa dell espletamento del parto operativo Simpson KR. Obstet Gynecol 2005; 105 Electronic fetal heart rate monitoring: applying principles of patient safety. Miller LA. Am J Obstet Gynecol 2012; 206(4):278-83) 14

15 Scenari clinici e patterns CTG Ipossia Acuta: bradicardia prolungata Ipossia subacuta: decelerazioni ripetitive/prolungate Ipossia a sviluppo progressivo Ipossia cronica: variabilità ridotta +/- shallow decelerations Ipossia Acuta: decelerazione prolungata-bradicardia Distacco di placenta, prolasso di funicolo, rottura d utero, tachisistolia, ipertono uterino Management: gestisci il pattern CTG in relazione al quadro clinico / considera la tocolisi acuta / considera il pattern CTG prima della bradicardia Dec. >3min con fcf <80bpm e assenza di variabilità: considera il parto Trasferisci la paziente in sala operatoria. In assenza di distacco di placenta/prolasso di funicolo, dec-bradicardia bpm 90% dei casi si risolve entro 6min -95% entro 9 min. Decidi per operatività se persiste a 12 min Ugwumadu A. 15

16 Ipossia acuta: bradicardia prolungata La regola dei 3, 6, 9, 12 minuti 3 : Allerta! Rivalutare il pattern CTG alla luce del quadro clinico 6 : Attendere il ritorno della FHR alla linea di base 9 : Se permane bradicardia, predisporre per parto operativo 12 : Inizio intervento 15 : Nascita RICORDA: Bradicardia > 20 significativamente associata ad eventi e sequele neonatali post-ipossiche NB Bradicardia <100bpm, >3 : caduta del ph 0.01/minuto Ugwumadu A. Ipossia Subacuta: pattern CTG Decelerazioni variabili ripetitive e prolungate (durata della dec. >90 sec / ampiezzaprofondità >60bpm, e recupero alla linea di base <60sec) Espressione di perfusione placentare non ottimale Azione: misure adiuvanti (sospensione infusione ossitocica / tocolisi) RICORDA : Caduta del ph / 3-4 (più rapido in presenza di anidramnios, liquido tinto di meconio, IUGR, infezione) Ugwumadu A. 16

17 Gradually developing hypoxia: CTG pattern 1. Tracciato normale 2. Scomparsa delle accelerazioni 3. Comparsa di decelerazioni variabili 4. Incremento della linea di base 5. Riduzione della variabilità 6. Rapida comparsa di bradicardia Considera il quadro clinico (parità, dilatazione cervicale, progressione, fattori di rischio) Se necessario FBS x 2 (30 ) +/- ancillary tests Ugwumadu A. Gradually developing hypoxia Sequenza di ritorno alla norma 1. Si riduce la profondità/ampiezza delle decelerazioni 2. Scomparsa delle decelerazioni 3. Linea di base ritorna nella norma 4. La variabilità ritorna nella norma La scomparsa delle decelerazioni non è criterio per definire un ritorno alla norma del tracciato CTG Ugwumadu A. 17

18 Ipossia cronica: pattern CTG Assenza di accelerazioni Variabilità marcatamente ridotta (<5bpm) Shallow decelerations (<15 bpm - <15 ) La linea di base può essere normale Variabilità <5bpm >90 è un segno sospetto di ipossia: considera FBS /espletamento del parto CTG in travaglio Key points Pattern Non Rassicurante fetal distress Timing del danno non sempre prevedibile sulla base del tracciato CTG CTG patologico è suggestivo di danno, ma non ne quantifica la severità CTG non rassicurante o patologico : quanto tempo è possibile attendere prima dell intervento? Il ritardo nell intervento può peggiorare il danno senza che vi siano ulteriori modificazioni del CTG? PIANIFICA IL TIMING DEL PARTO IN RELAZIONE AL QUADRO CLINICO E TRACCIATO CTG DECIDERE DI ATTENDERE E DIVERSO DA ATTENDERE PER DECIDERE Arulkumaran S. 18

19 Most CTG abnormalities are not associated with fetal acidosis R. W. Beard, et al. The significance of the changes in the continuous foetal heart rate in the first stage of labour. J Obstet Gynaecol Br Commonw 78: , Sorveglianza fetale intrapartum La metodica ideale Sicura Diretta Non invasiva Sensibilità e specifità accettabili Sistema che rifletta la risposta fetale all ipossia in organi centrali 19

20 Nuove tecnologie per la sorveglianza del benessere fetale intrapartum Computerized Analysis of EFM Pulse oximetry Fetal ECG Near infrared spectroscopy (NIRS) ECG Fetale (fecg) Aspetti tecnici Derivazione unipolare 20

21 ECG Fetale (fecg) intrapartum La rappresentazione delle correnti elettriche generate dal miocardio ECG Fetale (fecg) per il monitoraggio del benessere fetale in travaglio Metabolismo Anaerobico Glicogenolisi Acido Lattico [K + ] Acidosi Metabolica Incremento in altezza dell onda T 21

22 ECG Fetale (fecg) Tracciato CTG Evento ST ST Bifasico Scala T/QRS EQUILIBRIO DELL ENERGIA MIOCARDICA Positivo Negativo Ossigeno Disponibile Saturazione O 2 Hb Flusso miocardico Ossigeno Consumato (carico di lavoro miocardico) Frequenza cardiaca Pressione sanguigna Contrattilità 22

23 ECG Fetale (fecg) ST Normale T/QRS stabile No ST bifasico Metabolismo miocardico aerobico Bilancio energetico positivo EQUILIBRIO DELL ENERGIA MIOCARDICA Positivo Negativo Ossigeno Disponibile Saturazione O 2 Hb Flusso miocardico Ossigeno Consumato (carico di lavoro miocardico) Frequenza cardiaca Pressione sanguigna Contrattilità 23

24 EQUILIBRIO DELL ENERGIA MIOCARDICA Positivo Negativo Aumento di adrenalina Ossigeno Disponibile Saturazione O 2 Hb Flusso miocardico Ossigeno Consumato (carico di lavoro miocardico) Frequenza cardiaca Pressione sanguigna Contrattilità ECG Fetale (fecg) Ipossia Rilascio di Adrenalina Metabolismo Anaerobico 24

25 EQUILIBRIO DELL ENERGIA MIOCARDICA Positivo Negativo Metabolismo Anaerobico Glicogenolisi Liberazione di k+ Ac.lattico Acidosi metabolica Metabolismo Aerobico Aumento di adrenalina Ossigeno Consumato (carico di lavoro miocardico) Frequenza cardiaca Pressione sanguigna Contrattilità EQUILIBRIO DELL ENERGIA MIOCARDICA Positivo Negativo Aumento di adrenalina Metabolismo Anaerobico Metabolismo Aerobico Ossigeno Consumato (carico di lavoro miocardico) Frequenza cardiaca Pressione sanguigna Contrattilità 25

26 Transitorio innalzamento T/QRS Episodi di ipossia miocardica acuta e transitoria Attivazione del metabolismo anaerobico Ritorno alla normalità ECG Fetale (fecg) Innalzamento della linea di base T/QRS >10 Metabolismo Anaerobico Stress miocardico persistente ECG Fetale (fecg) 26

27 Segmento ST Anormale Grado 2-3=anormalità ECG Fetale (fecg) Il miocardio non ha avuto il tempo di rispondere all ipossia o non ha la capacità di reagire Classificazione CTG (FIGO 1997) 27

28 Algoritmo per l interpretazione per l utilizzo CTG-ECG (STan) (<5-10 ) >2 eventi BP2-3 >1 eventi BP2-3 In presenza di CTG intermedia o patologica + evento ST che richiede l intervento, questo deve essere espletato entro 20 Se è presente una CTG patologica >60 (o meno se il pattern si deteriora rapidamente) senza eventi ST è necessario verificare le condizioni fetali (FBS). In presenza di CTG preterminale (variabilità <2bpm) è indicato l espletamento del parto ECG Fetale (fecg) per il monitoraggio del benessere fetale in travaglio Incidence of metabolic acidosis Incidence of OD for fetal distress % 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 61% Plymouth N= 2434 SRCT N= 4392 CTG CTG+ST % % Plymouth N= 2434 SRCT N= 4392 CTG CTG+ST Westgate et Al. Am J Obstet Gynecol 1993;169 Amer-Wahlin et al. Lancet 2001,358 28

29 ST Analysis of the Fetal Electrocardiogram in Intrapartum Fetal Monitoring. A Meta-Analysis Becker JH et Al. Obstet Gynecol 2012, 2012;119: Objective To compare the effects of Stan+ CTG with conventional CTG for intrapartum fetal monitoring Risults 5 trials (15,352 casi) STan + CTG vs conventional CTG Metabolic acidosis RR 0.72, 95% CI Neonatal encephalopathy RR 0.66, 95% CI Perinatal death RR 1.17, 95% CI Total operative deliveries RR % CI FBS RR % CI The cases of adverse neonatal outcome described in the literature are mainly attributable to problems with the interpretation of the cardiotocography or violation of guidelines. STan: test ideale Review of the first 1502 cases of ECG-STwaveform analysis during labour in a teaching hospital Doria V et Al. BJOG 2007,114 Limitations of ST analysis in clinical practice: three cases of intrapartum metabolic acidosis Westerhuis MEMH et Al BJOG 2007;114 29

30 Review of the first 1502 cases of ECG-STwaveform analysis during labour in a teaching hospital Doria V et Al. BJOG 2007,114 Adverse neonatal outcome n=119 (ph at birth 836/ %) Metabolic acidosis (n=23) STAN + CTG indicated action 16 (65,6%) ST event but CTG+STAN indicated no action 1 No ST event 4 (17,3%) Not intrepretable 2 (8,6%) APGAR 5 (n= 32) 18 (56%) 6 7 (21,8%) 1 APGAR 5 (n=4) 1(25%) 1 1(25%) 1 Metabolic acidosis + APGAR 5 (n= 5) 4 (80%) Admission to NNU (n=103) 61(59,2%) (22,3%) 1 NNE (n=14) 7 (50%) 3 2 (14,2%) 2 (14,2%) Total adverse outcome 65 (54,6%) (24,3%) 3 Review of the first 1502 cases of ECG-STwaveform analysis during labour in a teaching hospital Doria V et Al. BJOG 2007,114 Delay in taking action when ST event and CTG indicated delivery (suggested delivery time is 20 minutes) Nonintervention after 90 minutes of active second stage in the presence of an abnormal CTG trace, despite normal ST trace Prolonged bradycardia is a preterminal trace and warrants action based on the guidelines. Delay in action led to poor outcome Initiating ST analysis with a preterminal CTG Improper use of STAN (disconnected >20 minutes before delivery or poor quality trace) Review of adverse outcome cases 30

31 Linee Guida per l utilizzo STan Amer-Wahlin I, Arulkumaran S, Hagberg H,Marsal K, Visser GHA. BJOG 2007,114 Epoca gestazionale >36 +0 Membrane rotte STan checklist Prima di iniziare No contraindicazioni all applicazione dell elettrodo sullo scalpo fetale Primo stadio del travaglio. Assenza di premiti materni Dopo l applicazione Classificare il pattern CTG ed escludere una condizione di distress fetale Verficare la presenza di una normale onda ECG con qualità di segnale sufficiente Verificare nel Registro degli eventi la comparsa del messaggio Linea di base T/QRS determinata E accettabile l utilizzo dello STan in condizioni di CTG sospetta/dubbia, se il tracciato CTG precedente era reattivo/normale Linee Guida per l utilizzo STan Amer-Wahlin I, Arulkumaran S, Hagberg H,Marsal K, Visser GHA. BJOG 2007,114 Qualità del segnale E necessaria una registrazione continua (almeno un complesso T/QRS per minuto) per ottenere un informazione attendibile Una discontinuità di segnale/cattivo segnale del complesso T/QRS > 4 minuti può comportare la mancata rilevazione di eventi ST Disconnessione dello STan Utilizzare la funzione sospendere temporaneamente (la linea di base del complesso T/QRS precedentemente stabilita è conservata) Eventi ST possono intervenire durante il periodo di disconnessione Se il pattern CTG dopo la disconnessione fosse anormale, è necessario verificare la condizione fetale mediante test adiuvanti (FBS- test di stimolo) Febbre Materna STAN è metodica per l identificazione di ipossia/asfissia e non per infezione fetale 31

32 CTG- STan: Considerazioni essenziali Fornisce informazioni in tempo reale sulle condizioni metaboliche fetali Il sistema impiega 20 per attivare il registro degli eventi E fondamentale iniziare la registrazione prima che si verifichino eventi ipossici per visualizzare le modificazioni ECG In fase espulsiva l ipossia insorge molto rapidamente, motivo per cui è raccomandata l applicazione dell elettrodo in fase dilatante Un tracciato preterminale impone l espletamento del parto indipendentemente dal rilievo STan L utilizzo dello STAN è imprescindibile da un adeguato training e auditing periodico 32

STAN -sorveglianza fetale

STAN -sorveglianza fetale STAN -sorveglianza fetale info@it.neoventa.com www.it.neoventa.com Prefazione Il materiale didattico e di formazione Sorveglianza fetale è stato sviluppato per consentire al personale ostetrico il facile

Dettagli

su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF

su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF Nata x la diagnostica in travaglio di parto Sibasasu: su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF Scaricato da www.sunhope.it

Dettagli

Auscultazione intermittente Vs CTG continuo

Auscultazione intermittente Vs CTG continuo Corso pre congressuale Valutazione del benessere fetale in travaglio Auscultazione intermittente Vs CTG continuo Nicoletta Telleri Da: La sorveglianza del benessere fetale in travaglio di parto. Linea

Dettagli

Utilizzo clinico dello STAN: vantaggi e limiti

Utilizzo clinico dello STAN: vantaggi e limiti Utilizzo clinico dello STAN: vantaggi e limiti Tullia Todros Rossella Attini Università di Torino AOU Città della Salute e della Scienza Struttura Complessa 2U Inizio dell analisi ST Onda ECG normale

Dettagli

La Cardiotocografia: secondo stadio. Rimini 21 marzo 2013

La Cardiotocografia: secondo stadio. Rimini 21 marzo 2013 La Cardiotocografia: secondo stadio Rimini 21 marzo 2013 Classificazione dei tracciati del 2 stadio di Piquard : Tipo 0: frequenza cardiacastabile; Tipo 1 Tipo 1: decelerazioniad ogni contrazione con linea

Dettagli

Il sistema STAN: basi fisiopatologiche e informazioni tecniche. Dott.ssa Emanuela Carossino UO. Ostetricia e Ginecologia Ospedale di Carpi

Il sistema STAN: basi fisiopatologiche e informazioni tecniche. Dott.ssa Emanuela Carossino UO. Ostetricia e Ginecologia Ospedale di Carpi Il sistema STAN: basi fisiopatologiche e informazioni tecniche Dott.ssa Emanuela Carossino UO. Ostetricia e Ginecologia Ospedale di Carpi Prospettiva del clinico Migliore nascita possibile per mamma e

Dettagli

Esecuzione corretta della CTG: errori da non commettere da casi clinici

Esecuzione corretta della CTG: errori da non commettere da casi clinici Corso pre congressuale Valutazione del benessere fetale in travaglio Esecuzione corretta della CTG: errori da non commettere da casi clinici Nicoletta Telleri ASPETTI TECNICI: L esecuzione del tracciato

Dettagli

Determinazione dei livelli di lattato eseguiti su arteria ombelicale alla nascita: correlazione con l equilibrio acido-base.

Determinazione dei livelli di lattato eseguiti su arteria ombelicale alla nascita: correlazione con l equilibrio acido-base. Determinazione dei livelli di lattato eseguiti su arteria ombelicale alla nascita: correlazione con l equilibrio acido-base. Frusca, T., Soregaroli, M., Lojacono A., Enterri, L., Platto, C., Bianchi U.A.

Dettagli

Sonicaid. Lactate Pro TM

Sonicaid. Lactate Pro TM Sonicaid Lactate Pro TM 1.IL PRODOTTO IN BREVE 1.I Descrizione Il Lactate Pro è un dispositivo che rileva la concentrazione di lattato nel sangue, per la sua precisione, praticità ed economia di esercizio

Dettagli

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti

Dettagli

STAN S31. Monitor Cardiaco Fetale

STAN S31. Monitor Cardiaco Fetale STAN S31 Monitor Cardiaco Fetale STAN S31 La soluzione completa STAN S31 risponde a tutte le esigenze del monitoraggio intraparto. Nello stesso modo in cui registra i parametri CTG standard, STAN fornisce

Dettagli

Corso di Laurea in Ostetricia C.I. Patologia ostetrica e primo soccorso. Prof. P. Greco. Cardiotocografia in travaglio di parto

Corso di Laurea in Ostetricia C.I. Patologia ostetrica e primo soccorso. Prof. P. Greco. Cardiotocografia in travaglio di parto Corso di Laurea in Ostetricia C.I. Patologia ostetrica e primo soccorso Prof. P. Greco Cardiotocografia in travaglio di parto CARDIOTOCOGRAFIA IN TRAVAGLIO DI PARTO STORIA DELLA OSSERVAZIONE DEL CUORE

Dettagli

CAPITOLO 3 La regolazione della frequenza cardiaca fetale

CAPITOLO 3 La regolazione della frequenza cardiaca fetale Indice CAPITOLO 1 Tecnica ed apparecchiature I segnali dell attività cardiaca Tecniche di rilievo dei segnali Analisi dell ultrasonogramma Doppler ECG fetale Cenni storici dell ECG fetale Elettrofisiologia

Dettagli

DIABETE GESTAZIONALE: QUALE MODALITA DEL PARTO? G.SCAGLIARINI

DIABETE GESTAZIONALE: QUALE MODALITA DEL PARTO? G.SCAGLIARINI DIABETE GESTAZIONALE: QUALE MODALITA DEL PARTO? G.SCAGLIARINI Parto e Diabete Timing del parto Modalità del parto Timing del parto pretermine a termine Modalità del parto Travaglio spontaneo Induzione

Dettagli

Corso di Laurea in Ostetricia

Corso di Laurea in Ostetricia DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE Corso di Laurea in Ostetricia C.I. Fisiopatologia del parto e neonatologia Scienze Ostetrico ginecologiche La CTG: management ostetrico Alcune puntualizzazioni In presenza

Dettagli

Sorveglianza fetale. Anna-Karin Sundström David Rosén K G Rosén

Sorveglianza fetale. Anna-Karin Sundström David Rosén K G Rosén Sorveglianza fetale Anna-Karin Sundström David Rosén K G Rosén info@neoventa.com www.neoventa.com Prefazione Il materiale didattico intitolato Sorveglianza fetale è stato sviluppato per fornire ad ostetrici

Dettagli

Il feto in travaglio di parto

Il feto in travaglio di parto Il feto in travaglio di parto WWW.FISIOKIENSITERAPIA.BIZ FCF: caratteristiche Frequenza di base Variabilità della frequenza di base Accelerazioni Decelerazioni Linea di base Frequenza cardiaca media in

Dettagli

Lettura e interpretazione dell elettrocardiogramma: nozioni fondamentali. Elementi morfologici essenziali dell elettrocardiogramma

Lettura e interpretazione dell elettrocardiogramma: nozioni fondamentali. Elementi morfologici essenziali dell elettrocardiogramma infermieri impaginato 2 7-09-2009 15:11 Pagina 21 Sezione 2 Lettura e interpretazione dell elettrocardiogramma: nozioni fondamentali Ida Ginosa Elementi morfologici essenziali dell elettrocardiogramma

Dettagli

PROGRESSIONE DELLE MODIFICAZIONI BIOFISICHE DALL IPOSSIA ALL EXITUS

PROGRESSIONE DELLE MODIFICAZIONI BIOFISICHE DALL IPOSSIA ALL EXITUS PROGRESSIONE DELLE MODIFICAZIONI BIOFISICHE DALL IPOSSIA ALL EXITUS Fase del compenso 1 Il dotto venoso, nel proseguo della gravidanza fisiologica tende a ridurre la sua portata, passando dal 70% fino

Dettagli

RISCHIO OSTETRICO COME CONCETTO DINAMICO

RISCHIO OSTETRICO COME CONCETTO DINAMICO L EVOLUZIONE DEL MONITORAGGIO CONTARDI EMANUELA AZIENDA OSPEDALIERA DI PIACENZA «AMARCORD «RIMINI 23-2525 MARZO 2010 Nascere è la sfida maggiore nella vita di ciascun individuo Sicuramente per alcuni neonati

Dettagli

Azienda USL Valle d Aosta. Informazioni ostetriche sul. Parto Cesareo

Azienda USL Valle d Aosta. Informazioni ostetriche sul. Parto Cesareo Azienda USL Valle d Aosta Informazioni ostetriche sul Parto Cesareo Informazioni ostetriche sul Parto Cesareo In Italia e in Valle d Aosta, il parto cesareo (PC) riguarda ormai un caso di parto su tre.

Dettagli

Dr.ssa IVANA ALGERI IL LIQUIDO AMNIOTICO

Dr.ssa IVANA ALGERI IL LIQUIDO AMNIOTICO Dr.ssa IVANA ALGERI IL LIQUIDO AMNIOTICO CONGRESSO REGIONALE AOGOI 25/26/27 MARZO 2010 OLIGOIDRAMNIOS OLIGOIDRAMNIOS Liquido amniotico Compartimento/Distretto dinamico in continua e stretta correlazione

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE DIPARTIMENTO UNIVERSITARIO SCIENZE CLINICHE CORSO DI DOTTORATO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE DIPARTIMENTO UNIVERSITARIO SCIENZE CLINICHE CORSO DI DOTTORATO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE DIPARTIMENTO UNIVERSITARIO SCIENZE CLINICHE CORSO DI DOTTORATO SCIENZE FISIOPATOLOGICHE, NEUROPSICOBIOLOGICHE E ASSISTENZIALI DEL CICLO DELLA

Dettagli

INDISPENSABILI LE CLASSIFICAZIONI!!!

INDISPENSABILI LE CLASSIFICAZIONI!!! INDISPENSABILI LE CLASSIFICAZIONI!!! LUANA LUANA DANTI DANTI 2018 2017 ROYAL COLLEGE 2001 la svolta nelle Classificazioni: 5 parametro: IL TEMPO mmmmmmmmmmmmmmm LUANA DANTI 2018 2017 LUANA DANTI 2017 2018

Dettagli

Il sistema di gestione del rischio clinico

Il sistema di gestione del rischio clinico Il sistema di gestione del rischio clinico Prevenzione dei rischi Riprogettazione organizzativa Valutazione e feedback Analisi dei rischi Audit M&M review RCA Identificazione dei rischi Incident reporting

Dettagli

La classificazione ed interpretazione del tracciato cardiotocografico: uptodate sulle linee guida. A. Sorz

La classificazione ed interpretazione del tracciato cardiotocografico: uptodate sulle linee guida. A. Sorz La classificazione ed interpretazione del tracciato cardiotocografico: uptodate sulle linee guida A. Sorz The continuing focus on the morphological appearances of FHR decelerations by current guidelines

Dettagli

FIGO, RCOG e ACOG a confronto

FIGO, RCOG e ACOG a confronto Cardiotocografia in travaglio: linee guida ed EBM Carpi, 23 maggio 2016 FIGO, RCOG e ACOG a confronto Vittorio Basevi Contenuto della presentazione 1. definizioni e categorizzazione dei tracciati 2. cosa

Dettagli

Epidemiologia delle ipoacusie infantili

Epidemiologia delle ipoacusie infantili Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

Differenze territoriali nella qualità dell assistenza primaria per le malattie croniche in Italia: tassi di ospedalizzazione e indicatori di processo

Differenze territoriali nella qualità dell assistenza primaria per le malattie croniche in Italia: tassi di ospedalizzazione e indicatori di processo Torino 8 novembre 2011 Sessione Parallela Qualità dell Assistenza Differenze territoriali nella qualità dell assistenza primaria per le malattie croniche in Italia: tassi di ospedalizzazione e indicatori

Dettagli

Raffaella Michieli Venezia

Raffaella Michieli Venezia Le malattie infettive in gravidanza: quando è indicato il Taglio Cesareo? Raffaella Michieli Venezia Trasmissione verticale delle infezioni in gravidanza Contagio intrauterino ( infezioni congenite) Contagio

Dettagli

Taglio del Cordone Ombelicale e raccolta del sangue cordonale

Taglio del Cordone Ombelicale e raccolta del sangue cordonale Taglio del Cordone Ombelicale e raccolta del sangue cordonale La trasfusione placentare: fisiologia Taglio precoce e tardivo: effetti nel nato a termine e pretermine Gestione del III stadio del travaglio

Dettagli

Il sistema di Incident reporting

Il sistema di Incident reporting Il sistema di Incident reporting L esperienza della Regione Emilia-Romagna Elementi di scenario Forte interesse della letteratura agli errori in Medicina Attenzione dei mass media agli episodi di malasanità

Dettagli

Incidenti ed Incidenti Mancati

Incidenti ed Incidenti Mancati Incidenti ed Incidenti Mancati 1/16 MEMORIA PASSATO INTELLIGENZA PRESENTE PREVISIONE Casi storici... La sicurezza oggi FUTURO La sicurezza domani 2/16 Ciò che è accaduto in passato accadrà ancora. Ciò

Dettagli

Il delirium II/II. Firenze 1 dicembre 2007. 8 Corso Multiprofessionale di Nursing

Il delirium II/II. Firenze 1 dicembre 2007. 8 Corso Multiprofessionale di Nursing Firenze 1 dicembre 2007 8 Corso Multiprofessionale di Nursing Il delirium II/II M.Pozzebon U.O.C. Geriatria U.S.D. Continuità delle Cure P.O. Treviso Delirium: sindrome multifattoriale che deriva dall

Dettagli

L esame morfologico precoce: quando e a chi va fatto? Cosa vedo? Federico Prefumo

L esame morfologico precoce: quando e a chi va fatto? Cosa vedo? Federico Prefumo L esame morfologico precoce: quando e a chi va fatto? Cosa vedo? Federico Prefumo U.O. Medicina Materno Fetale Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia Università di Brescia / A.O. Spedali Civili di Brescia

Dettagli

Cosa di nuovo nel CedAP 2015

Cosa di nuovo nel CedAP 2015 La nascita in Emilia-Romagna Bologna, 13 novembre 2014 Cosa di nuovo nel CedAP 2015 Vittorio Basevi, SaPeRiDoc, Bologna Sovrappeso e obesità materna, Europa frequenza sovrappeso obesità Scozia 27.7% 20.7%

Dettagli

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo

Dettagli

PRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO

PRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO FIGURA 1 PRE-GRAVIDANZA IgG - IgM - IgG + IgM - Soggetto suscettibile all infezione primaria Soggetto immune (infezione pregressa) Referto commentato: : se in previsione di una gravidanza, consulti il

Dettagli

Lavoro di gruppo su: scheda di rilevamento delle non conformità

Lavoro di gruppo su: scheda di rilevamento delle non conformità Azienda Ospedaliera di Cosenza UOC Microbiologia e Virologia Clinica e Molecolare CORSO TEORICO/PRATICO DI AGGIORNAMENTO La fase preanalitica del campione biologico: ottimizzazione delle procedure Lavoro

Dettagli

Dott. Giovanni Ferrari

Dott. Giovanni Ferrari Manifestazioni cardiache delle malattie neurologiche acute Comobrain Ottobre 2009 Dott. Giovanni Ferrari Dimensioni del problema George Khechinashvili, 2002 Analisi multivariata della mortalità

Dettagli

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione 3 2 1 disostruiamoci A cura del Gruppo Formazione Prima di tutto valutare la sicurezza della scena dove dobbiamo intervenire PREMESSA Il paziente pediatrico può essere suddiviso in medicina d urgenza schematicamente

Dettagli

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della

Dettagli

DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione

DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione DN-SEV Sistema Esperto per la Validazione Ing.Sergio Storari DEIS Università di Bologna DN-SEV: DiaNoema Sistema Esperto per la Validazione Scopo del DN-SEV: Fornire all operatore medico informazioni esaurienti

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG 27/4/2006 Cuore come dipolo elettrico Il cuore considerato come un generatore elettrico complesso, in cui sono presenti

Dettagli

La mente écome un paracadute: funziona bene solo se si apre. A. Einstein

La mente écome un paracadute: funziona bene solo se si apre. A. Einstein La mente écome un paracadute: funziona bene solo se si apre A. Einstein Esecuzione di un tracciato elettrocardiografico a 12 derivate 08 ottobre 2011 Scopo della giornata Aggiornare i partecipanti all

Dettagli

Pletismografo a riflessione

Pletismografo a riflessione Pletismografo a riflessione Pletismografo a luce riflessa (o Fotopletismografo) ad una lunghezza d onda (940 nm) a LED Principio di misura: Assorbanza / Riflessione Certificazione: Dispositivo Medicale

Dettagli

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: che cosa e? Il tuo medico ti ha detto che sei ammalato di scompenso cardiaco.... Ma che

Dettagli

Parto Naturale o Taglio Cesareo? Quando e perchè

Parto Naturale o Taglio Cesareo? Quando e perchè Parto Naturale o Taglio Cesareo? Quando e perchè Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il parto naturale è quello che inizia spontaneamente e che si mantiene tale, senza segni di disfunzione,

Dettagli

Stato fetale non rassicurante ed Encefalopatia neonatale.

Stato fetale non rassicurante ed Encefalopatia neonatale. Stato fetale non rassicurante ed Encefalopatia neonatale. Maria Fontana Ricchiuti, Liliana Corosu, Roberto Corosu. Università degli Studi di Roma La Sapienza : Dipartimento di Scienze Ginecologiche, Perinatologia

Dettagli

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia L obiettivo ultimo della riabilitazione cardiologica Recuperare e mantenere al livello più elevato possibile le condizioni fisiologiche, psicologiche,

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici

Dettagli

Esercitazione di gruppo

Esercitazione di gruppo 12 Maggio 2008 FMEA FMECA: dalla teoria alla pratica Esercitazione di gruppo PROCESSO: accettazione della gravida fisiologica a termine (38-40 settimana). ATTIVITA INIZIO: arrivo della donna in Pronto

Dettagli

Shift work and chronic disease: the epidemiological evidence

Shift work and chronic disease: the epidemiological evidence Shift work and chronic disease: the epidemiological evidence X-S. Wang, M. E. G. Armstrong, B. J. Cairns, T. J. Key and R. C. Travis Cancer Epidemiology Unit, University of Oxford, Oxford, UK. Occupational

Dettagli

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù

Dettagli

La Cardiotocografia: come si interpreta... Rimini 21 marzo 2013

La Cardiotocografia: come si interpreta... Rimini 21 marzo 2013 La Cardiotocografia: come si interpreta... Rimini 21 marzo 2013 Razionale dell utilizzazione del monitoraggio elettronico fetale (EFM) in travaglio di parto EFM Ipossia fetale Acidosi metabolica PROVVEDIMENTI

Dettagli

DIAGNOSI PRENATALE DI MALATTIE RARE: IL FETO COME PAZIENTE

DIAGNOSI PRENATALE DI MALATTIE RARE: IL FETO COME PAZIENTE PROF. GIOVANNI NERI Istituto di Genetica Medica, Università Cattolica del S. Cuore, Roma DIAGNOSI PRENATALE DI MALATTIE RARE: IL FETO COME PAZIENTE La diagnosi prenatale di malattie genetiche rare è pratica

Dettagli

Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG)

Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG) Hypoglycemia Social Burden in the Elderly and Related Geriatric problems (HYSBERG) Razionale - 1 L età avanzata rappresenta un fattore di rischio indipendente di ipoglicemie Le modificazioni fisiologiche

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

Il monitoraggio cardiotocografico in sala parto: cosa deve sapere il neonatologo?

Il monitoraggio cardiotocografico in sala parto: cosa deve sapere il neonatologo? Il monitoraggio cardiotocografico in sala parto: cosa deve sapere il neonatologo? Tiziana Frusca UO Medicina Materno Fetale Università degli studi di Brescia frusca@med.unibs.it Outline della relazione

Dettagli

Ischemia, lesione e infarto

Ischemia, lesione e infarto 12 Ischemia, lesione e infarto 192 Rapida e accurata interpretazione dell ECG Il muscolo cardiaco deve ricevere un apporto ematico sufficiente tramite la propria rete di vasi arteriosi, denominati arterie

Dettagli

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..

Dettagli

PRESENTAZIONE PODALICA

PRESENTAZIONE PODALICA 1 2 3 INDICE 4 PRESENTAZIONE PODALICA 4% delle gravidanze a termine (CeDAP 2008) Nel 2000 è stato pubblicato un Trial multicentrico randomizzato internazionale (Term Breech trial) che ha dimostrato che

Dettagli

L attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli

L attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli L attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli STILI DI VITA Lo stile di vita è un modo di vivere che ci permette attraverso l alimentazione

Dettagli

La variabilità della frequenza cardiaca

La variabilità della frequenza cardiaca Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia C Corso integrato di metodologia medico-scientifica e scienze umane II Fisica ed epistemologia La variabilità della frequenza cardiaca Prof. C. Cammarota Dipartimento

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

TEST NON INVASIVI NELLA STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO ARITMICO Novara, 14 gennaio 2011 C.P.S. Laura Valzi PATOLOGIE - IMA in fase sub-acuta (dopo stabilizzazione i della cicatrice, a 2-4 settimane dall evento

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

Inferenza statistica. Statistica medica 1

Inferenza statistica. Statistica medica 1 Inferenza statistica L inferenza statistica è un insieme di metodi con cui si cerca di trarre una conclusione sulla popolazione sulla base di alcune informazioni ricavate da un campione estratto da quella

Dettagli

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE DR.SSA GIULIANA GIAMPIERI Psicologa e Psicoterapeuta Azienda USL di Rieti Gruppo di lavoro per la valutazione del rischio psicosociale RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

Dettagli

RIPOSO-SONNO DOTTORESSA MONICA GIOVANNA IACOBUCCI

RIPOSO-SONNO DOTTORESSA MONICA GIOVANNA IACOBUCCI DOTTORESSA MONICA GIOVANNA IACOBUCCI DEFINIZIONE È uno stato in cui diminuisce la capacità di reazione agli stimoli e la capacità percettiva. DURATA MEDIA Sonno: 7-8 ore; Riposo: 30 minuti - 1 ora. VARIAZIONI

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale

Dettagli

Le verifiche di qualità. Antonino Salvia

Le verifiche di qualità. Antonino Salvia Le verifiche di qualità 1) Obiettivi della qualità 2) Dimensioni correlate alla qualità 3) Concetto di quality assurance 4) Metodologie di approccio alla qualità 5) Audit clinico nel percorso stroke 6)

Dettagli

MONITORAGGIO dell ACCESSO VASCOLARE: FLUSSO, RICIRCOLO, MISURA delle PRESSIONI

MONITORAGGIO dell ACCESSO VASCOLARE: FLUSSO, RICIRCOLO, MISURA delle PRESSIONI VI Corso teorico-pratico Nefrologia Interventistica ATTUALITA in TEMA di PROGRAMMAZIONE,CREAZIONE e GESTIONE degli ACCESSI VASCOLARI per EMODIALISI Roma 6 8 maggio 2013 MONITORAGGIO dell ACCESSO VASCOLARE:

Dettagli

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia CONTESTO GENERALE In Italia l 80% circa dei pazienti affetti da demenza è assistita

Dettagli

Fisiopatologia dell equilibrio acido-base ed interpretazione risultati EGA

Fisiopatologia dell equilibrio acido-base ed interpretazione risultati EGA Fisiopatologia dell equilibrio acido-base ed interpretazione dei Dott.ssa C. Lanzoni risultati EGA U.O. Ginecologia e Ostetricia Osp. Ramazzini, Carpi Dir. Dott. Paolo Accorsi Interpretazione del dato

Dettagli

La valutazione dei rischi e la prevenzione

La valutazione dei rischi e la prevenzione Università di Ferrara Insegnamento di Sicurezza nei luoghi di lavoro CdL Area Sanitaria A.A. 2011-2012 La valutazione dei rischi e la prevenzione Dr. Salvatore Mìnisci 1 RAPPORTO LAVORO / SALUTE CONDIZIONI

Dettagli

DIABETE E AUTOCONTROLLO

DIABETE E AUTOCONTROLLO DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia

Dettagli

MORTE CEREBRALE EEG. Paolo Girlanda UO Neurofisiopatologia

MORTE CEREBRALE EEG. Paolo Girlanda UO Neurofisiopatologia MORTE CEREBRALE EEG Paolo Girlanda UO Neurofisiopatologia MORTE CEREBRALE EEG Modifiche dell Allegato 1 D.M. 11 aprile 2008 Silenzio elettrico cerebrale Art. 3 comma 1 c) silenzio elettrico cerebrale,

Dettagli

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno.

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno. Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno. Beatrice Dalla Barba Formatore Azienda Ospedaliera: Ostetrica E.Righetti PERCHE E COSI IMPORTANTE PROMUOVERE L ALLATTAMENTO AL SENO? L AS nei

Dettagli

La regolazione della circolazione è caratterizzata da:

La regolazione della circolazione è caratterizzata da: Per regolazione della circolazione si intendono tutti i meccanismi di controllo che assicurano il normale svolgimento delle funzioni circolatorie in condizioni di riposo e in condizioni di aumentate esigenze.

Dettagli

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EME Succinil coenzima A glicina ALA DEIDRATASI Acido δ aminolevulinico porfobilinogeno Escreto con le urine uroporfobilinogeno CPG - DECARBOSSILASI EME - SINTETASI

Dettagli

PATOLOGIE IN ETA PRENATALE

PATOLOGIE IN ETA PRENATALE PATOLOGIE IN ETA PRENATALE PREMATURITA La WHO definisce il parto pretermine come il parto che avviene prima delle 37 settimane di gravidanza 6-10% dei parti sono pretermine ma di questi 50% > 35 settimane.

Dettagli

PAZIENTE CON INFLUENZA A (H1N1) SOSPETTA O CERTA E SEGNI DI SCOMPENSO CARDIORESPIRATORIO. Diagnosi di ALI o ARDS da virus H1N1

PAZIENTE CON INFLUENZA A (H1N1) SOSPETTA O CERTA E SEGNI DI SCOMPENSO CARDIORESPIRATORIO. Diagnosi di ALI o ARDS da virus H1N1 PAZIENTE CON INFLUENZA A (H1N1) SOSPETTA O CERTA E SEGNI DI SCOMPENSO CARDIORESPIRATORIO SpO2 < 90% con O 2 in maschera a 10 l/min Acidosi respiratoria con ph < 7.25 Evidenza clinica di imminente distress

Dettagli

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Pavia 18 giugno 2008 Docente Dott. Dario Paladino inf. esperto in wound care Vice-Presidente AISLeC Che cosa è il dolore? 1 Dolore Il dolore è una sgradevole

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

La vostra esperienza può salvare delle vite!

La vostra esperienza può salvare delle vite! La vostra esperienza può salvare delle vite! Simulatore di parto 3B SIMone... c l o s e t o r e a l i t y Come l esperienza insegna, a parte i futuri genitori, sono veramente pochi i gruppi di pazienti

Dettagli

Infermieristica clinica applicata alla medicina materno infantile

Infermieristica clinica applicata alla medicina materno infantile UNIVERSITA DEGLI STUDI di CAGLIARI Corso di Laurea in Infermieristica Sede di Nuoro Infermieristica clinica applicata alla medicina materno infantile Docente: Dott.ssa ASSISTENZA INFERMIERISTICA NEL POST

Dettagli

Foglio illustrativo: Informazioni per l utilizzatore. Atosiban Ibisqus 6,75 mg/0,9 ml soluzione iniettabile Medicinale equivalente

Foglio illustrativo: Informazioni per l utilizzatore. Atosiban Ibisqus 6,75 mg/0,9 ml soluzione iniettabile Medicinale equivalente Foglio illustrativo: Informazioni per l utilizzatore Atosiban Ibisqus 6,75 mg/0,9 ml soluzione iniettabile Medicinale equivalente Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perché

Dettagli

E. O. Ospedali Galliera - Genova (L.833/1978, art. 41; D.lgs n.517/1993 art. 4 c. 12)

E. O. Ospedali Galliera - Genova (L.833/1978, art. 41; D.lgs n.517/1993 art. 4 c. 12) E. O. Ospedali Galliera - Genova (L.833/1978, art. 41; D.lgs n.517/1993 art. 4 c. 12) Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione (D.P.C.M. 14 luglio 1995) S.C. GINECOLOGIA E OSTETRICIA Linee

Dettagli

ARITMIE IPOCINETICHE

ARITMIE IPOCINETICHE KROTON 2010 ARITMIE IPOCINETICHE D.Monizzi Cardiologia Territoriale ASP KR 18/09/2010 Cenni sull Attività Elettrica del Cuore Aritmie Ipocinetiche D.Monizzi 2010 Il Cuore atrio sx atrio dx valvola mitrale

Dettagli

Medicina sociale. Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata

Medicina sociale. Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata Medicina sociale Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata Concetto di salute Concetto di salute dell Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) uno stato di

Dettagli

DIABETE GESTAZIONALE. Bari, 7-10 novembre 2013 TAKE HOME MESSAGES. Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari

DIABETE GESTAZIONALE. Bari, 7-10 novembre 2013 TAKE HOME MESSAGES. Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari DIABETE GESTAZIONALE TAKE HOME MESSAGES Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari DIABETE GESTAZIONALE Ridotta tolleranza al glucosio insorta o diagnosticata in

Dettagli

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITA DI PADOVA

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITA DI PADOVA INDICE 1. FASI DI SVILUPPO DELLA PROCEDURA 2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3. CLIENTI 4. RIFERIMENTI NORMATIVI 5. GLOSSARIO E ACRONIMI 6. FLOW CHART RESPONSABILITA 7. MODALITA OPERATIVE: NOTA 1 - Accoglienza

Dettagli