2 Unità Didattica: I sistemi economici moderni. La nascita dei sistemi economici moderni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "2 Unità Didattica: I sistemi economici moderni. La nascita dei sistemi economici moderni"

Transcript

1 2 Unità Didattica: I sistemi economici moderni La nascita dei sistemi economici moderni Con le rivoluzioni sociali, avvenute tra i secoli XVI e XVIII, venne abolita la schiavitù ed il lavoro servile e si sviluppò una nuova organizzazione economica della società basata sulla libertà di decidere in merito alla produzione, alla distribuzione e all utilizzo dei beni. Da questo momento si può parlare di veri e propri sistemi economici in senso moderno, il primo dei quali è stato il sistema liberista che ha caratterizzato la nascita della società capitalistica. La nascita del capitalismo risale al XVI secolo, quando, dopo la scoperta dell America, i traffici si spostano verso l Atlantico. Per accrescere gli scambi internazionali (ampliamento del mercato) e trarne profitti, alcuni paesi europei (Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Inghilterra) vanno alla conquista di nuovi territori del continente americano dando origine al fenomeno dell espansione coloniale che determinerà la nascita del capitalismo, da cui avrà origine la successiva rivoluzione economica (rivoluzione industriale), ed il cui punto di forza è costituito dal mercato, cioè dagli scambi. L internazionalizzazione del mercato, e quindi degli scambi, genera una nuova organizzazione sociale non più basata sull autoproduzione e sull autoconsumo ma su un economia di mercato. In tale nuovo contesto le piccole imprese artigiane (impresa caratterizzata dalla prevalenza del lavoro rispetto ai pochissimi beni strumentali di proprietà dello stesso soggetto) non essendo più in grado di soddisfare la domanda di beni e servizi a prezzi accessibili a tutti, generano il passaggio ad un nuovo modo di produrre mediante l utilizzo di macchine (produzione manifatturiera) e ad una nuova organizzazione del lavoro che vede la prevalenza della figura dell imprenditore-capitalista, (proprietario dei mezzi di produzione) rispetto al soggetto prestatore di lavoro (utilizzatore dei mezzi di produzione di proprietà dell imprenditore-capitalista). Nella prima metà del XVIII secolo, in seguito all attività svolta dalle grandi compagnie mercantili e all introduzione di nuove tecnologie (telaio meccanico, macchina a vapore), in Inghilterra ha origine il capitalismo industriale. In questa realtà economico-sociale si affermano due nuove classi sociali, i capitalisti ed i salariati, ed una nuova organizzazione dell attività produttiva, la fabbrica. Capitalisti (in genere ex mercanti) e salariati ( di solito ex piccoli artigiani) sono indispensabili gli uni agli altri; i capitalisti non potrebbero sfruttare i mezzi di produzione senza la manodopera dei salariati, i quali, per sopravvivere cedono ai capitalisti la loro unica risorsa, la forza lavoro, in cambio di un salario. La fabbrica, all interno delle quali sono ubicate le macchine, diventa l unico luogo di lavoro in cui si realizza la produzione destinata, non solo al soddisfacimento dei bisogni personali (autoconsumo), a tutta la collettività. Tale modalità produttiva permette di ottenere grandi quantità di beni a costi più bassi permettendo la loro vendita a prezzi decisamente inferiori rispetto a quelli offerti da una produzione di tipo artigianale. Tutto ciò ha favorito la divisione del lavoro in quanto il lavoratore si dedica, non più all intero ciclo di lavorazione ma solo ad una parte di esso, permettendo così di conseguire una specializzazione nello svolgimento della sua attività lavorativa con conseguente riduzione dei tempi di lavoro. Nella società capitalistica, oltre ai salariati e ai capitalisti, sono presenti anche i proprietari terrieri (vecchi nobili) che percepiscono un compenso (rendita) per le terre concesse in uso ai capitalisti. Il settore industriale, con il passare degli anni, comincia a prevalere su quello agricolo, così come l autoconsumo deve cedere il passo al mercato che diviene l elemento trainante dell intero sistema economico nonché punto di incontro tra la produzione ed il consumo, non solo in Inghilterra ma in tutta l Europa e negli Stati Uniti. I mutamenti economici e sociali avvenuti in questo periodo sono stati così imponenti da meritarsi l espressione rivoluzione industriale. 20

2 La rivoluzione industriale e le sue conseguenze La rivoluzione industriale si identifica con un processo di trasformazione che ha permesso all industria di superare l agricoltura e diventare il primo settore economico per quantità dei beni prodotti e per numero di lavoratori occupati. Tale processo è all origine di intense trasformazioni sociali, politiche, culturali ed ambientali, basti pensare al fenomeno dell urbanesimo (concentrazione degli abitanti nelle grandi città dovuta all afflusso delle popolazioni rurali attratte da ragioni economiche). La classe sociale che maggiormente ha risentito di queste trasformazioni è stata quella dei lavoratori i quali sono stati costretti a lavorare in condizioni disumane a causa di ambienti malsani, turni di lavoro estenuanti, salari al minimo della sussistenza. Per i primi decenni il capitalismo industriale ha rappresentato per i lavoratori una forma di sfruttamento dell uomo sull uomo. Con il passare del tempo però i lavoratori si sono organizzati formulando rivendicazioni precise ( riduzione dell orario di lavoro, condizioni igienico-sanitarie migliori, aumento dei salari, ecc.) e ricorrendo all arma dell astensione collettiva dal lavoro (sciopero) per ottenere una modificazione dei patti che regolano i rapporti di lavoro tra lavoratori e datori di lavoro. Il capitalismo e il sistema economico liberista Dalla rivoluzione industriale e dall affermazione del capitalismo ha origine il primo sistema economico moderno: il sistema liberista. I fondamenti di questo sistema, che si è affermato nei Paesi occidentali durante il XIX secolo ed è durato sino ai primi decenni del novecento, sono da ricercare nei principi elaborati dal filosofo ed economista scozzese Adam Smith e dai suoi seguaci a partire dalla metà del XVIII secolo. Il sistema liberista si fonda su alcuni presupposti: la libertà di iniziativa economica nel senso che sono le imprese a decidere cosa e come produrre in base alle indicazioni del mercato cercando di contenere al massimo i costi per conseguire il massimo profitto; il mercato è il centro del sistema economico all interno del quale ciascuno è libero di acquistare e vendere (libero scambio) e dove i prezzi si formano dall incontro della domanda e dell offerta di beni; la proprietà dei mezzi di produzione appartiene ai privati (imprenditori-capitalisti); lo Stato non interviene nel sistema economico in quanto deve limitarsi a garantire l ordine e la giustizia e ad assicurare la fornitura di infrastrutture (porti, strade, ferrovie, ecc) necessari ad agevolare lo svolgimento dell attività economica e lo sviluppo delle imprese senza interferire nelle loro scelte. Secondo i liberisti ogni operatore economico (famiglie, imprese) impiegherà le risorse di cui dispone cercando di ottenere il massimo della soddisfazione; in questo modo favorirà, indirettamente, lo sviluppo economico ed il benessere della collettività. Questo principio che guida le scelte dei singoli operatori e che Adam Smith chiama mano invisibile determina la ricchezza delle nazioni. Secondo Smith l origine della ricchezza è il lavoro umano e la divisione del lavoro, favorendo la specializzazione, permette di ottenere una maggiore produttività (rapporto tra la quantità di prodotto e la quantità di lavoro impiegato) e quindi un aumento della ricchezza stessa. Se, dunque, gli operatori economici avessero rispettato i principi liberisti e lo Stato non avesse turbato l equilibrio naturale e spontaneo con l imposizione di regole, il sistema economico attraverso il mercato, anche in periodi di crisi, sarebbe stato in grado di riequilibrarsi automaticamente. 21

3 In verità, le cose non sono andate in questo modo perché il sistema liberista non ha evitato ne risolto per niente le crisi economiche che si sono manifestate ed inoltre ha accentuato enormi ingiustizie sociali dovute allo sfruttamento dei salariati accrescendo gli squilibri sociali. Il mercato non garantisce gli interessi dell intera collettività ed il mercato soddisfa solo i bisogni di chi dispone di un reddito sufficiente ed anche i servizi essenziali (assistenza sanitaria, sociale, l istruzione) lasciati alla libera iniziativa privata, vengono offerti a prezzi di mercato non accessibili ai meno abbienti. L idea di una società socialista e il sistema collettivista Il sistema liberista, in particolare la condizione dei salariati, è divenuto oggetto di analisi e di critica da parte di alcuni teorici del movimento socialista, tra cui Carl Marx; egli auspica il superamento del liberismo ed il passaggio ad un sistema economico diverso. Secondo Marx in una società capitalistica, solo apparentemente gli essere umani sono uguali; in realtà pur non esistendo la distinzione tra persone libere e schiavi, in essa predomina la legge del profitto che comporta, inevitabilmente, lo sfruttamento di una classe sociale (capitalisti) sull altra (salariati). Il sistema liberista è all origine delle disuguaglianze tra le condizioni di vita dei capitalisti e quella dei salariati e ciò provocherà uno scontro inevitabile tra queste due classi sociali che porterà al superamento del sistema liberista ed il passaggio ad una società socialista che prevede: l abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione; i lavoratori potranno collaborare con l imprenditore (titolare dell impresa) e al lavoro alienato (lavoro ripetitivo svolto senza conoscere il risultato finale) subentrerà il lavoro libero; l abbattimento dei capitalisti per rendere gli uomini tutti ugualmente liberi e ciascuno verrà retribuito in base al lavoro svolto. Quando si passerà al comunismo ( dottrina politica, economica e sociale basata sull uguaglianza tra gli uomini e sulla proprietà comune di beni) la retribuzione sarà proporzionata ai bisogni di ciascuno e scompariranno le classi sociali e lo Stato; la pianificazione della produzione, cioè le scelte vengono operate non dai soggetti economici ma da funzionari pubblici che elaborano un piano economico nel quale viene regolata l attività economica di ogni settore e indicati i beni e servizi da offrire alla collettività e i relativi prezzi, compreso il prezzo del lavoro. Le retribuzioni sono contenute perché i prezzi dei beni di prima necessità sono contenuti ed i servizi essenziali (istruzione, sanità) sono offerti gratuitamente. Tutti i lavoratori sono dipendenti pubblici e non esistono percettori di profitti o rendite in quanto tutte le risorse sono di proprietà pubblica (dello Stato). Non esistono sindacati e non è ammesso il diritto di sciopero. Le idee di Marx sono state alla base della rivoluzione russa del 1917 da cui ha avuto origine il sistema collettivista che oltre all U.R.S.S. (unione delle repubbliche sovietiche socialiste) ha interessato diversi paesi dell Europa orientale, la Cina, Cuba, il Vientnam ed alcuni paesi dell Africa. I limiti al sistema collettivista sono rappresentati da: una pianificazione non rispondente alle reali esigenze della collettività; il mancato coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte economiche e l eliminazione della libera iniziativa privata hanno disincentivato i lavoratori rispetto alla produzione. Dal 1985 è iniziata un azione di rinnovamento volte a superare le inefficienze della pianificazione e realizzare un apertura verso un economia di mercato. Nel 1991 un tentativo di colpo di stato ha accelerato non solo lo smantellamento del sistema collettivista ma il dissolvimento dell U.R.S.S. 22

4 Al suo posto è nata la Comunità degli Stati Indipendenti, ognuno dei quali con un proprio sistema economico. Questi mutamenti hanno avuto conseguenze anche su quelli che erano i paesi satelliti dell U.R.S.S. (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Romania, Bulgaria, Germania dell Est) e l intero sistema collettivista è stato cancellato in tutta l Europa dell est. Dalla crisi del liberismo all origine del sistema a economia mista Il sistema liberista è stato caratterizzato, fin dalle origini, da ricorrenti crisi economiche che hanno messo a nudo i suoi limiti; le forze spontanee del mercato non erano in grado, da sole, di ripristinare l equilibrio del sistema economico. All inizio degli anni trenta il sistema liberista cominciò a vacillare negli Stati Uniti; l aumento della produzione, dovuta all impiego delle nuove tecnologie, non veniva più assorbita dal mercato interno in quanto i redditi troppo bassi delle famiglie non riuscivano a generare un aumento della domanda. Gli imprenditori, anziché aumentare i salari per stimolare i consumi (la domanda) ridussero gli investimenti riducendo la produzione e licenziando, di conseguenza, i lavoratori. Tutto ciò generò una reazione a catena sempre più intensa ed in poco tempo il sistema economico di tutto il mondo occidentale vene coinvolto; tale periodo fu noto come la Grande Depressione. Gli economisti del tempo, fedeli alla teoria liberista, continuavano a ritenere che il sistema si sarebbe riequilibrato da solo permettendo allo sviluppo di ripartire. Per uscire dalla crisi, nel 1933, il presidente degli Stati Uniti, Franklin D. Roosevelt, decise di applicare le idee che l economista inglese John Maynard Keyns suggeriva e cioè abbondare l idea di un non intervento dello Stato all interno del sistema economico e pensare ad uno Stato con un ruolo di sostegno e di indirizzo delle forze economiche al solo fine di correggere gli squilibri del mercato. Roosevelt, al fine di riassorbire la disoccupazione, varò un piano di interventi economici, in campo agricolo ed industriale, che comprendeva provvedimenti di natura sociale a sostegno delle famiglie e delle imprese e la realizzazione di opere pubbliche finanziate dallo Stato ma realizzate da imprese private. Tutto ciò comportò un aumento della domanda di lavoro che generò un aumento dell occupazione e dei consumi, innescando, a catena, un ulteriore aumento della produzione che diede inizio ad una nuova fase di crescita (New Deal). Il New Deal segnò l inizio di un cambiamento della struttura del sistema economico: nasce così il sistema ad economia mista, caratterizzato dalla presenza dello Stato e dal suo ruolo di guida del sistema economico. Il sistema ad economia mista si basa sui seguenti presupposti: l intervento dello Stato è mirato ad indirizzare l organizzazione e la gestione dell attività economica mediante interventi programmati atti a consentire uno sviluppo equilibrato ed evitare le crisi, nonché attraverso l offerta di servizi pubblici essenziali (sanità, istruzione, assistenza sociale) volti a perseguire fini sociali attenuando gli squilibri economici e sociali tra i cittadini; la presenza di imprese pubbliche e private in quanto i mezzi di produzione possono essere di proprietà privata ma anche pubblica; la libertà di iniziativa economica, in quanto le imprese sono libere di decidere e gestire la produzione come ritengono più opportuni nel rispetto, però, di norme di tutela ambientale, dei lavoratori e della collettività ed in genere e di direttive volte ad assicurare uno sviluppo equilibrato; la presenza del mercato attraverso il quale si determina il livello di produzione globale. Le imprese, quindi, sono libere di decidere che cosa e come produrre e altrettanto libere sono le famiglie di decidere cosa acquistare; nel mercato si incontrano la domanda (da parte delle famiglie) e l offerta (da parte delle imprese) di beni e servizi generandone la formazione dei prezzi. Per alcuni beni di prima necessità (gas, energia elettrica) i prezzi possono essere 23

5 stabiliti o controllati dallo Stato al fine di permettere ad un maggior numero di famiglie di soddisfare bisogni essenziali. Anche il sistema a economia mista ha, nel corso del tempo, evidenziato limiti che ancora oggi si cerca di eliminare o correggere e che sono rappresentati da: un progressivo aumento della spesa pubblica; una crescita incontrollata del debito pubblico al quale lo Stato ha dovuto ricorrere per finanziare la spesa pubblica; una gestione inefficiente delle imprese pubbliche che ha dato origine, a partire dagli ultimi anni del secolo scorso, ad un processo di privatizzazione delle stesse imprese. Il ridimensionamento e la ridefinizione del ruolo dello Stato sono culminate, in alcuni casi (Stati Uniti e Inghilterra) nel disintervento e quindi nello smantellamento dello Stato sociale. In Italia oltre alla privatizzazione si sono effettuati tagli alla spesa pubblica per poter continuare ad offrire servizi pubblici essenziali alle classi sociali più deboli. 24

LA PRODUZIONE. Le imprese si classificano in base ai beni prodotti e alla figura dell imprenditore:

LA PRODUZIONE. Le imprese si classificano in base ai beni prodotti e alla figura dell imprenditore: LA PRODUZIONE La produzione è l attività umana che crea o aumenta l utilità dei beni. Si attua mediante trasformazione, trasporto, conservazione. I mezzi tecnici della produzione sono combinati nell azienda

Dettagli

Karl Marx. Il Capitale

Karl Marx. Il Capitale Karl Marx Il Capitale Il Capitale Marx esamina le leggi economiche che regolano lo sviluppo del capitalismo, dalle quali dipende destino della borghesia. Critica dell economia politica Marx prende le distanze

Dettagli

Presentazione a cura di Merelli Giulia e Peracchi Laura

Presentazione a cura di Merelli Giulia e Peracchi Laura IL Presentazione a cura di Merelli Giulia e Peracchi Laura Che cos è il modello Beveridge? Il 20 Novembre del 1942, nel pieno della seconda guerra mondiale, in Inghilterra venne data alle stampe una proposta

Dettagli

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di

Dettagli

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!

Dettagli

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA Corso di Laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia Introduzione allo studio dell Economia I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA (Capitolo 1) Il termine economia... Deriva da una parola greca che significa

Dettagli

LA GLOBALIZZAZIONE. Istituto Primario Primo Grado F.D

LA GLOBALIZZAZIONE. Istituto Primario Primo Grado F.D LA GLOBALIZZAZIONE Istituto Primario Primo Grado F.D Un mondo globalizzato La globalizzazione è un fenomeno che si estende a tutta la superficie terrestre o all intera umanità Essa offre grandi possibilità

Dettagli

La rivoluzione industriale

La rivoluzione industriale La rivoluzione industriale 1760 1830 Il termine Rivoluzione industriale viene applicato agli eccezionali mutamenti intervenuti nell industria e, in senso lato, nell economia e nella società inglese, tra

Dettagli

Corso di Economia dell istruzione e delle formazione A.a. 2014 2015

Corso di Economia dell istruzione e delle formazione A.a. 2014 2015 Corso di Economia dell istruzione e delle formazione A.a. 2014 2015 Prof Giuseppe Favretto Materiale strutturato da: Maddalena Formicuzzi maddalena.formicuzzi@univr.it Il contesto: perché parlare di economia

Dettagli

La globalizzazione e l economia

La globalizzazione e l economia La globalizzazione e l economia La globalizzazione Oggi nel mondo sono scomparse sia le distanze fisiche sia le distanze culturali. La cultura è diventata di massa: ovunque nel mondo abbiamo stili di vita

Dettagli

Decentramento e federalismo

Decentramento e federalismo Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;

Dettagli

Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti 1-1 Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 1 Introduzione Hill, capitolo 1 molto integrato C.W.L. Hill, International

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE CLASSE 3 E ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROF.SA CALCAGNO VALERIA

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE CLASSE 3 E ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROF.SA CALCAGNO VALERIA LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE CLASSE 3 E ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROF.SA CALCAGNO VALERIA DOVE NASCE CHE COSA IMPLICA NASCE IN INGHILTERRA PERMETTE ALL UOMO DI AVERE UNA FORMA DI ENERGIA: QUELLA DEL VAPORE.

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

Presentazione Formazione Professionale

Presentazione Formazione Professionale Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori

Dettagli

I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali

I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali azienda/fornitori circuiti: flussi fisico tecnici ed economici (in entrata) flussi monetari-finanziari (in uscita) settore fisico-tecnico

Dettagli

CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1

CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1 Convenzione 94 CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal

Dettagli

Mario Porzio & Carlo Spampatti. Bergamo a.a. 09/10

Mario Porzio & Carlo Spampatti. Bergamo a.a. 09/10 Mario Porzio & Carlo Spampatti Università degli studi di Università degli studi di Bergamo a.a. 09/10 Catena elettrica Produzione:costruzione e gestione degli impianti mirati a produrre energia elettrica

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Facoltà di Economia - Parma 1

Facoltà di Economia - Parma 1 La contabilità per centri di costo 7 LA CONTABILITA PER CENTRI DI COSTO Ai fini di un corretto calcolo del costo di prodotto occorre definire all interno della combinazione produttiva unità operative dette

Dettagli

PRODUZIONE E CRESCITA

PRODUZIONE E CRESCITA Università degli studi di MACERATA ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2012/2013 PRODUZIONE E CRESCITA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

Processo lavorativo e di valorizzazione. 12 novembre 2014

Processo lavorativo e di valorizzazione. 12 novembre 2014 Processo lavorativo e di valorizzazione 12 novembre 2014 1 dalla lezione precedente Marx, rifacendosi anche ad altri autori classici (in particolare Jones e in parte Smith) individua e studia i modi di

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

Restaurant Manager Academy

Restaurant Manager Academy Restaurant Manager Academy 1 La conoscenza non ha valore se non la metti in pratica L Accademia Un percorso formativo indispensabile per l attività di un imprenditore nel settore della ristorazione e dell

Dettagli

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia Education at a Glance 2011 OECD Indicators DOI: http://dx.doi.org/10.1787/eag-2011-en OECD 2011 Sotto embargo fino al 13 settembre alle 11:00, orario di Parigi Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull

Dettagli

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di La popolazione Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di trasformare il cibo in lavoro. Data l

Dettagli

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04.

COMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04. Società controllata dal Cons.Svil.Ind.le VALLE del BIFERNO Zona Ind.le, snc 86039 TERMOLI (CB) Tel. +39 0875 755040 Fax +39 0875 755974 http://www.netenergyservice.it - info@netenergyservice.it COMUNICAZIONE

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Economia Internazionale. Movimento internazionale dei fattori

Economia Internazionale. Movimento internazionale dei fattori Economia Internazionale Movimento internazionale dei fattori Adalgiso Amendola adamendola@unisa.it Organizzazione del capitolo Introduzione La mobilità internazionale del lavoro I prestiti internazionali

Dettagli

Riduzione del tasso tecnico e dell aliquota di conversione

Riduzione del tasso tecnico e dell aliquota di conversione Riduzione del tasso tecnico e dell aliquota di conversione Cos'è l aliquota di conversione? La CPE tiene per ogni assicurato un conto individuale, sul quale accredita i contributi, eventuali versamenti

Dettagli

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 1 Introduzione

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 1 Introduzione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 1 Introduzione Prof. Gianmaria Martini Cosa studia l economia L economia è la scienza delle decisioni di soggetti razionali

Dettagli

Introduzione. Lezione 1 29 ottobre 2014. UniGramsci a.a. 2014/2015 1

Introduzione. Lezione 1 29 ottobre 2014. UniGramsci a.a. 2014/2015 1 Introduzione Lezione 1 29 ottobre 2014 UniGramsci a.a. 2014/2015 1 Rivoluzione industriale (ca.( 1780) Trasformazione della vita umana più radicale della storia Uk: intera economia mondiale costruita attorno

Dettagli

COME SI PRODUCEVA, COSA SI CONSUMAVA, COME SI VIVEVA IN EUROPA

COME SI PRODUCEVA, COSA SI CONSUMAVA, COME SI VIVEVA IN EUROPA Scheda 1 Introduzione Lo scopo di questo gruppo di schede è di presentare alcuni aspetti della grande trasformazione dei modi di produrre, consumare e vivere avvenuta in alcuni paesi europei (Inghilterra,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

PICTURES ON HUMAN RIGHTS

PICTURES ON HUMAN RIGHTS Luciano Nadalini ISBN 978-88-97046-01-1 euro 9,90 (i.i.) 9 788897 046011 CAMERA CHIARA EDIZIONI 4 Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

Workflow grafico. Daniele Fortarel La stampa digitale Materiale tratto da: brochure tecniche (Xerox Docucolor 7002/8002) TAGA doc 12 - Stampa digitale

Workflow grafico. Daniele Fortarel La stampa digitale Materiale tratto da: brochure tecniche (Xerox Docucolor 7002/8002) TAGA doc 12 - Stampa digitale Workflow grafico Daniele Fortarel La stampa digitale Materiale tratto da: brochure tecniche (Xerox Docucolor 7002/8002) TAGA doc 12 - Stampa digitale Considerazioni Il mercato ANALISI - CONSIDERAZIONI

Dettagli

Lezione 18 1. Introduzione

Lezione 18 1. Introduzione Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali

Dettagli

I Diritti dell'uomo secondo la Costituzione italiana di Laura e Ilaria della 3 D

I Diritti dell'uomo secondo la Costituzione italiana di Laura e Ilaria della 3 D I Diritti dell'uomo secondo la Costituzione italiana di Laura e Ilaria della 3 D Bisogni da cui nascono Decidere come governarsi Avere diritti inviolabili Non essere inferiori né superiori a nessuno Avere

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

CAPITOLO 5. Relazioni Interorganizzative

CAPITOLO 5. Relazioni Interorganizzative CAPITOLO 5 Relazioni Interorganizzative Agenda Le relazioni interorganizzative Modello interorganizzativo Dipendenza dalle risorse Network collaborativi Ecologia delle Popolazioni Istituzionalismo 2 Le

Dettagli

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione

Dettagli

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21

Dettagli

Il mercato dei beni. Prof. Sartirana

Il mercato dei beni. Prof. Sartirana Il mercato dei beni Prof. Sartirana Gli scambi di beni economici avvengono tra soggetti che vengono definiti: soggetti economici I soggetti economici sono 4 ed ognuno di essi ha necessità diverse. I soggetti

Dettagli

L ECONOMIA DI MERCATO

L ECONOMIA DI MERCATO 1 Economia L ECONOMIA DI MERCATO IL MERCATO LA DOMANDA L OFFERTA LA BORSA VALORI LA CONCORRENZA IMPERFETTA L OLIGOPOLIO IL MONOPOLIO LE COALIZIONI TRA IMPRESE 2 L ECONOMIA DI MERCATO IL MERCATO DEL LAVORO:

Dettagli

A. Smith e la divisione del lavoro Gratitudine e responsabilità sociale (privata e pubblica)

A. Smith e la divisione del lavoro Gratitudine e responsabilità sociale (privata e pubblica) PROF. PIER LUIGI BELVISI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI INTERNAZIONALI DI ROMA, UNINT A. Smith e la divisione del lavoro Gratitudine e responsabilità sociale (privata e pubblica) PBELVISI@GMAIL.COM ROMA, 21/03/2016

Dettagli

La nascita della democrazia ad Atene

La nascita della democrazia ad Atene Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La nascita della democrazia ad Atene 1 Osserva

Dettagli

LA PRODUZIONE CAP. 4 SISTEMA PRODUTTIVO

LA PRODUZIONE CAP. 4 SISTEMA PRODUTTIVO LA PRODUZIONE CAP. 4 Produzione: si intende l impiego di beni materiali e servizi quali fattori della produzione per ottenere altri beni e servizi di maggiore utilità. INPUT Fattori della produzione SISTEMA

Dettagli

Dimensioni ed effetti della spesa pubblica

Dimensioni ed effetti della spesa pubblica MODULO 2 - La spesa pubblica LE DIMENSIONI DELLA SPESA PUBBLICA L insieme dei mezzi monetari che lo Stato e gli altri enti pubblici erogano per il raggiungimento dei fini di pubblico interesse costituisce

Dettagli

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale 1. Premessa. A partire dalle indicazione della Giunta Comunale, il Settore Lavori Pubblici

Dettagli

La bilancia dei pagamenti

La bilancia dei pagamenti La bilancia dei pagamenti Necessaria una moneta per regolare gli scambi internazionali Convertibilità (oro o moneta-chiave) Esportazioni: ingresso di valute estere Importazioni: uscita di valute estere

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

IL TELELAVORO ANALISI DI FATTIBILITÀ DI UN PROGETTO DI DELOCALIZZAZIONE DEL LAVORO APPENDICE

IL TELELAVORO ANALISI DI FATTIBILITÀ DI UN PROGETTO DI DELOCALIZZAZIONE DEL LAVORO APPENDICE APPENDICE 5.b - Sintesi dell indagine di Ateneo sulle condizioni di introduzione del telelavoro PROGETTO OSSERVATORIO: I RISULTATI DELL ANALISI QUANTITATIVA - SEZIONE DEDICATA AL TELELAVORO 1 - Premessa

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà La Dignità L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà Essa pone la persona al centro delle sue azioni istituendo la cittadinanza dell Unione e

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Facoltà di Ingegneria Corso di Marketing Industriale Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it Pianificazione e sviluppo di un nuovo

Dettagli

IL BUDGET 03 IL COSTO DEI MACCHINARI

IL BUDGET 03 IL COSTO DEI MACCHINARI IL BUDGET 03 IL COSTO DEI MACCHINARI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni esempi

Dettagli

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la

Dettagli

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale

Gruppo di lavoro La comunicazione sociale Gruppo di lavoro La comunicazione sociale Il mondo Afsai è in fermento, con nuove attività e nuovi progetti. In occasione dell Assemblea Generale vorremmo quindi raccogliere proposte per organizzare i

Dettagli

Indagine e proposta progettuale

Indagine e proposta progettuale Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione

Dettagli

R e s p o n s a b i l i t à S o c i a l e

R e s p o n s a b i l i t à S o c i a l e R e s p o n s a b i l i t à S o c i a l e Introduzione alla SA 8000 Nel 2013 Carimali ha deciso di intraprendere l ambizioso cammino di certificazione del proprio Sistema di Responsabilità Sociale seguendo

Dettagli

SPECIALE Legge di Stabilità

SPECIALE Legge di Stabilità SPECIALE Legge di Stabilità Ai gentili Clienti Loro sedi Oggetto: ASSEGNAZIONI E CESONI AGEVOLATE AI SOCI La Legge di Stabilità per il 2016 prevede la possibilità di assegnare (gratuitamente), oppure cedere

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

Il sistema delle operazioni tipiche di gestione

Il sistema delle operazioni tipiche di gestione Il sistema delle operazioni tipiche di gestione 1 LA GESTIONE Sistema delle attività svolte sul capitale per la realizzazione della funzione di CREAZIONE DI UTILITÀ propria di ogni azienda Il capitale

Dettagli

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.

Dettagli

Introduzione alla macroeconomia

Introduzione alla macroeconomia Corso di Economia italiana AA 2013-2014 Prima parte Introduzione alla macroeconomia Prof. Silvia Nenci silvia.nenci@uniroma3.it Cosa cerca di spiegare la macroeconomia Mentre la microeconomia ci mostra

Dettagli

L ITALIA IN EUROPA. 1 Voyager 5, pagina 172

L ITALIA IN EUROPA. 1 Voyager 5, pagina 172 L ITALIA IN EUROPA L Italia, con altri Stati, fa parte dell Unione Europea (sigla: UE). L Unione Europea è formata da Paesi democratici che hanno deciso di lavorare insieme per la pace e il benessere di

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ

STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ ED ENTI, CONSULENZA AMMINISTRATIVO-GESTIONALE E PIANIFICAZIONE AZIENDALE ATTIVITÀ

Dettagli

Questionario Energie elettrica. 1. Sociodemo. 1. In quale comune risiede abitualmente? 1. Torino (Proseguire intervista) 2. No (Chiudere intervista)

Questionario Energie elettrica. 1. Sociodemo. 1. In quale comune risiede abitualmente? 1. Torino (Proseguire intervista) 2. No (Chiudere intervista) 1. Sociodemo 1. In quale comune risiede abitualmente? 1. Torino (Proseguire intervista) 2. No (Chiudere intervista) 2. È lei che generalmente si occupa di gestire le attività riguardanti l energia elettrica

Dettagli

MASTER DI I E II LIVELLO IN MANAGEMENT DEL GOVERNO LOCALE

MASTER DI I E II LIVELLO IN MANAGEMENT DEL GOVERNO LOCALE MASTER DI I E II LIVELLO IN MANAGEMENT DEL GOVERNO LOCALE MILANO 29 30 APRILE FINANZA PUBBLICA TEORIE ECONOMICHE Sergio Zucchetti 1 Una parentesi: le teorie economiche Quando in Italia si parla di politiche

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Traduzione La Strada Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Scopo del Gioco Ogni giocatore, impersona un Ricco Mercante ed è alla ricerca di Nuovi Mercati nelle crescenti cittadine che vi permetteranno

Dettagli

L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE per Confcooperative L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Novembre 2006 1 Legge Finanziaria art. 84 Fondo per l erogazione ai lavoratori dipendenti del TFR DM sul Fondo Tesoreria

Dettagli

Il Boom Economico 1945-1960

Il Boom Economico 1945-1960 Sistema Mondo - La ricostruzione postbellica: 1 -Investimenti nell economia e nel sociale con particolare riguardo all istruzione e alle opere pubbliche; 2- Veloce incremento demografico nei paesi dell

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Agenzia per il Lavoro

Agenzia per il Lavoro Agenzia per il Lavoro Orienta è una delle principali società italiane specializzate nella gestione delle Risorse Umane. Nasce come Società di Lavoro temporaneo con autorizzazione ministeriale definitiva

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA

MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA Sul filo del lavoro Nuove trame per lo sviluppo della filiera tessile e

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

IL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria

IL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria LIBERA Confederazione Sindacale Li.Co.S. Sede nazionale Via Garibaldi, 45-20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel.: 02 / 39.43.76.31. Fax: 02 / 39.43.75.26. e-mail: sindacatolicos@libero.it IL NUOVO TFR, GUIDA

Dettagli

Produzione e crescita

Produzione e crescita Produzione e crescita Il Pil reale pro-capite è una buona misura del benessere di un economia. Quali sono le determinanti della crescita di lungo periodo del Pil reale. I confronti internazionali evidenziano

Dettagli

La colonizzazione greca e le sue conseguenze

La colonizzazione greca e le sue conseguenze Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La colonizzazione greca e le sue conseguenze

Dettagli

SA 8000. CERTIFICAZIONE ETICA I Sistemi di Responsabilità Sociale coinvolgono le cosiddette Parti Interessate e cioè:

SA 8000. CERTIFICAZIONE ETICA I Sistemi di Responsabilità Sociale coinvolgono le cosiddette Parti Interessate e cioè: SA 8000 La SA 8000 ha la stessa impostazione generale delle norme internazionali relative ai Sistemi di Qualità ed impegna l Azienda ad assicurare il rispetto dei principi etici delle Nazioni Unite sancite

Dettagli

I brevetti software. Una minaccia per le imprese e la ricerca. Perché i brevetti sulle idee sono dannosi per lo sviluppo e la libera impresa

I brevetti software. Una minaccia per le imprese e la ricerca. Perché i brevetti sulle idee sono dannosi per lo sviluppo e la libera impresa I brevetti software Una minaccia per le imprese e la ricerca Perché i brevetti sulle idee sono dannosi per lo sviluppo e la libera impresa Simo Sorce http://softwarelibero.it Coypright

Dettagli

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING

NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA

Dettagli

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

Meccanismo di monitoraggio. Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani

Meccanismo di monitoraggio. Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani Meccanismo di monitoraggio Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani Obiettivi della Convenzione La Convenzione del Consiglio d Europa sulla lotta contro la tratta

Dettagli