microclima corpo umano microclima, illuminazione - VDT Elio GIROLETTI - Università degli Studi di Pavia

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1 microclima, illuminazione - VDT 1 FISICA TECNICA AMBIENTALE, elio giroletti,, 2005 introduzione termoregolazione del corpo il comfort termico PMV e PPD strumentazione normativa e bibliografia conclusioni microclima risposta biologica al microclima comfort: sensazione di benessere termoigrometrico discomfort termico: sensazione di disagio, impegno termoregolatorio, sudorazione, ecc. stress da calore: sindromi patologiche trasforma energia potenziale chimico (cibi, ecc.) corpo umano varie forme energia: si trasformano infine in energia termica, agitazione atomi e molecole organismo umano è omeotermo corpo ha 2 temperature diverse: parte interna: 37 C pelle (skin), ampie oscillazioni: 4/5 45 C. mediamente: 32 C esistono sensori biochimici che reagiscono

2 metabolismo umano 2 Potenza metabolica insieme delle reazioni biochimiche processi di ossidazione per la maggior parte esoenergentici energia meccanica, biochimica ed elettrica si trasformano in calore Energia termica deve essere dispersa calore dissipato lavoro meccanico metabolismo umano metabolismo basale mantenimento attività cellulare metabolismo di riposo attività digestiva, termoregolatoria e posturale, senza lavoro muscolare metabolismo di lavoro legato direttamente all attività muscolare unità misura della potenza metabolica SI: watt/m 2 incoerente: 1 met =58,2 watt/m 2 =50kcal h m 2 Dormire Stare in piedi Pesante (ginnastica) Ballare dispendio metabolico attività Stare seduti (metabolismo basale) Leggera (camminare) Media (negozi, abitazione, ecc.) Metabolismo, met 0,6 1 1,2 1,6 unità misura della potenza metabolica: watt/m 2 ; incoerente: : 1 met =58,2 watt/m 2 =50kcal h m

3 TRASMISSIONE del CALORE 3 meccanismi di trasmissione del calore convezione PROPAGAZIONE MEDIANTE TRASPORTO DI MATERIA conduzione PROPAGAZIONE SENZA TRASPORTO DI MATERIA irraggiamento termico EMISSIONE DI ONDE ELETTROMAGNETICHE (RADIAZIONE TERMICA) evaporazione (sistemi biologici) respirazione (sistemi biologici, trascurabile) 1 CONDUZIONE S T x 1 T 2 Q t = K S T(cal s 1 ) x PROPAGAZIONE SENZA TRASPORTO DI MATERIA T=T 1 -T 2 = variazione di temper. S = superficie di contatto t=intervallo di tempo K = conducibilità termica x=distanza tra le aree a T MATERIALI DIVERSI K(kcal m 1 s 1 C 1 ) rame 9, ghiaccio 5, acqua 1, TRASMISSIONE del CALORE legno polistirolo aria pelle (secca) 0, , , , corpo - CONDUZIONE trasferimento di calore da una zona a maggiore verso una a minore temperatura, per interazione tra molecole ed atomi richiede il contatto tra superfici di solito tra i solidi 2-3% calore ceduto dal corpo per conduzione, in quanto sono poche le parti in contatto con superficie solida Fonte: Livrieri, et al., Elementi di fisica ambientale, Monduzzi, Bologna, 1992

4 TRASMISSIONE del CALORE 4 CONVEZIONE PROPAGAZIONE CON TRASPORTO DI MATERIA Q t = K conv S T (cal s 1 ) T=T 1 -T 2 = variazione temperatura tra fluido e superficie t=intervallo di tempo S = superficie esposta K conv = costante convettiva fluidi nei sistemi biologici: sangue (animali) linfa (vegetali) TRASMISSIONE del CALORE gli abiti impediscono lo scambio. CONVEZIONE, C Q = C [ watt ] = f cl h c A b( t cl t a) t f cl =coefficiente di area di abbigliamento, adimensionale (area corpovestito/corponudo) h c =conduttanza termica convettiva abiti/aria, w(m2 K) A b =area del corpo nudo (adulto 1,8 m 2 ) t cl =temper. media esterna del corpo vestito, C t a =temperatura aria ambiente, C corpo - CONVEZIONE trasferimento di energia dalla cute all ambiente e viceversa legato alla agitazione termica delle molecole di aria (o sangue), che sono in movimento (moti convettivi) convezione naturale o forzata, es. ventil. 20% calore ceduto per convezione dipende da: temperatura aria e abbigliamento Fonte: Livrieri, et al., Elementi di fisica ambientale, Monduzzi, Bologna, 1992

5 IRRAGGIAMENTO TERMICO termografia tumore al seno destro termografia tumore al seno sinistro 5 TRASMISSIONE del CALORE IRRAGGIAMENTO TERMICO (RADIAZIONE TERMICA) emissione di onde elettromagnetiche da parte di corpo a temperatura T Q Intensità irragg. I = t S cal s 1 m 2 oppure watt m 2 LEGGI DELL'EMISSIONE TERMICA (corpo nero) legge di Stefan I = σ T( K) 4 (watt m 2 ) legge di Wien λ Imax = 0,2897 T( K) (cm) σ= cost. Stefan/Boltzmann=5, W/m 2 K 4 legge Stefan/Boltzmann I = σ T 4 (watt m 2 ) legge di Wien λ Imax = 0,2897 (cm) T CORPO NERO λ max max (pelle, 32 C)=0,01 mm lontano infrarosso visibile Fonte: Regione Piemonte, RnI in medicina, 2000

6 TRASMISSIONE del CALORE 6 IRRAGGIAMENTO watt Q I A m = t S 4 σ( T corpo T 4 2 corpo corpo MR MR ε 4 4 ( T + 273) = ( T + 273) F i i ) i ε corpo = emissività (<1) alla temperatuta T corpo, radiazione emessa dal corpo reale e quella emessa dal corpo nero alla stessa temperatura T MR = temperatura radiante media, K T i = temp. i-ma i superficie isoterma dell ambiente ambiente, K F i = fattore di vista tra soggetto e i-ma i superf. A corpo = area del corpo radiante,, m 2 (occhio anche al vestiario) σ = cost. Stefan/Boltzmann=5, W/m 2 K 4 corpo - IRRAGGIAMENTO trasferimento di energia termica sotto forma di onde elettromagnetiche avviene nell aria e nel vuoto temperatura superficie pelle è 32 C, cui corrisponde una λ=0,01 mm, lontano infrarosso, IR termodispersione incide per 45-50% dipende dai vestiti (lo riducono a 1/3) e dalla T MR ambiente Fonte: Livrieri, et al., Elementi di fisica ambientale, Monduzzi, Bologna, 1992 Irraggiamento solare = costante solare =1350 W/m 2 Un oggetto con emissività e e di area A esposto al sole assorbe calore con potenza Q W = ( 1350 ) ea cosθ 2 t m stagioni,, calotte polari, alba e tramonto dipendono dal fattore cosθ corpo - IRRAGGIAMENTO Foto: Giancoli, Fisica, ed. Ambrosiana

7 TRASMISSIONE del CALORE 7 EVAPORAZIONE (sistemi biologici) calore di evaporazione H 2 O H 2 O (t = 37 C) 580 cal g 1 (trasmissione di calore verso l'esterno) esempio evaporazione di 100 g H 2 O 58 kcal = kj metabolismo basale, M.B 50 kcal ora 1 m 2 (1 met) (minima quantità di energia per garantire le funzioni vitali) 6 corpo EVAPORAZIONE trasporto calore da interno del corpo a esterno 1 g di H 2 O evaporata cede 0,58 kcal avviene nell apparato cutaneo e in quello respiratorio accompagnato da sensazione di freddo, come ad es. dopo la doccia incide per 20-30% (ma inefficiente quando umidità relativa è 100%) > sens. caldo Fonte: Livrieri, et al., Elementi di fisica ambientale, Monduzzi, Bologna, 1992 Indice di calore Nei periodi caldi dell'anno, l'uomo può avvertire un forte stato di disagio dovuto alla combinazione di temperature e tassi di umidità relativa elevati: un alto tasso di umidità relativa rallenta il meccanismo di raffreddamento (evaporazione/sudoramento) perché l'aria avendo già molta acqua al suo interno, ne accetta poca. Il risultato di tutto questo è che il corpo, non riuscendo a dissipare il calore in eccesso, percepisce una più alta temperatura rispetto a quella REALE e viene definita appunto TEMPERATURA APPARENTE.

8 Indice di calore 8 L umidità dell aria, a elevate temperature, limita la perdita di calore corporeo attraverso l evaporazione del sudore. Un basso tasso d umidità permette un maggiore raffreddamento per evaporazione, mentre umidità più elevate ostacolano l evaporazione. Esistono molti indici utilizzati per stimare il disagio associato a delle condizioni atmosferiche calde e umide. Tra essi l'indice Fonte: Indice di calore: : HUMIDEX HUMIDEX cerca di rappresentare la temperatura effettivamente percepita dal corpo umano combinando temperatura e umidità dell'aria: consente un approccio - semplicistico- al problema della valutazione soggettiva della sensazione di caldo afoso. L indice Humidex (H) è così formulato: H = T + 5/9 (e (e-10), cioè H = T + 0,5555 (e (e-10) dove T è la temperatura dell aria ( C), ed "e" è la pressione di vapore dell aria (hpa) misurata, per es. tramite uno psicrometro ovvero calcolata a partire dall'umidità relativa: e = (6,112 10^(7,5*T/(237,7+T)) UR/100) con UR = umidità relativa dell'aria (%). Fonte: L'indice di raffreddamento, definito Wind Chill, indica la temperatura che le parti scoperte del corpo percepiscono in presenza di vento. Quest'ultimo infatti, determina una maggiore perdita di calore da parte della pelle per evaporazione del sudore. Alle nostre latitudini, viene generalmente utilizzato nei periodi freddi con temperature inferiore ai 10 C per stabilire il grado di disagio avvertito durante la giornata. Questo indice, dà quindi la TEMPERATURA PERCEPITA e NON quella REALE, ciò significa che se quest'ultima è ad esempio 5 C ma la presenza di vento determina un Wind Chill di -3 C, e la t percepita è di 2 C. Fonte: temperatura percepita

9 DISPERSIONE DEL CALORE 9 respirazione convezione, C 25-30% evaporazione, E 20-30% irraggiamento, R 45-50% 50% Lavoro, W conduzione, 2-5% fattori metabolici ed ambientali (a 20 C) variano in funzione dell ambiente, del vestiario, ecc.. CALORE DISSIPATO fattori metabolici ed ambientali (a 20 C) variano in funzione dell ambiente, es. temperatura Fonte: Scanniccio et al., Fisica, ed. Unicopli, perdita di calorie irraggiamento perdite totali evaporazione conduzione temperatura ambiente, C B bilancio termico uomo è omeotermo, sangue caldo, mantiene costante la temperatura corporea = res ( M W) + C+ K+ R+ E+ C = 0 B ( M W) + C + R+ E = 0 dove: B=bilancio termico, a temperatura costante=0, M=potenza metabolica (attività), W=intensità di lavoro meccanico prodotto dall individuo; C=potenza scambiata per convezione; K=potenza scambiata per conduzione (trascurabile); R=potenza scambiata per irraggiamento termico; E=potenza ceduta per evaporazione cutanea; C res =potenza ceduta nella respirazione (trascurabile)

10 ISOLAMENTO TERMICO (MET) E DISPENDIO METABOLICO (Watt/m 2 ) 10 isolamento termico MET dispendio metabolico Watt/m 2 attività lavorativa associata 1 da 55 a 60 stare seduti tranquilli 1,2 circa 70 stare in piedi rilassati, scrivere al computer, disegnare 1,4 circa80 classificare, archiviare, scrivere a macchina meccanica 1,6 da 90 a 95 attività di insegnamento 1,8 da 100 a 105 lavoro di laboratorio 2 circa 115 fabbro, lavori modesti di carpenteria 2,5 da 145 a 150 spingere carrelli (57 Kg a 4.5 Km/h) 3 circa175 officina (riparazione macchine) PATOLOGIE DA CALORE COLPO DI CALORE: condizione patologica acuta determinata da un aumento della temperatura corporea interna oltre i livelli di pericolo (t int. > 40,5 C, deficit della sudorazione, disturbi neuropsichici). SINCOPE DA CALORE: vertigini ed improvvisa perdita di coscienza da ischemia cerebrale causata da una riduzione della portata cardiaca. SINDROME DA DEPLEZIONE IDRICA: perdita di peso, sete, secchezza delle mucose orali, ipotensione, tachicardia, disturbi neurologici, dovuti al superamento dei limiti di perdita di acqua con il sudore, senza adeguata reintegrazione. SINDROME DA DEPLEZIONE SALINA: eccessiva perdita di sali, con conseguente malessere, astenia, crampi, nausea e vomito. colpo calore colpo di calore: condizione patologica acuta determinata da un aumento di temperatura corporea interna oltre determinati livelli fattori determinanti: elevato carico termico ambientale elevato dispendio energetico fattori favorenti: età, obesità, malattie, alcoolismo terapia: raffreddamento rapido

11 11 PATOLOGIE DA FREDDO Messa in opera di meccanismi di termoregolazione integrati da VASOCOSTRIZIONE e contrazioni muscolari riflesse (BRIVIDI). Assideramento (t int.< 30 C), cianosi, apatia, perdita di riflessi, bradicardia, bradipnea. Temperatura interna < 24 C: coma irreversibile, morte da fibrillazione ventricolare. assideramento assideramento: temperatura interna <30 C, cianosi, apatia, perdita riflessi, bradicardiabradipnea, alterazione centri nervosi, anossia fattori ambientali determinanti: temperatura dell aria velocità del vento effetti locali, congelamento: 1 grado: eritema 2 grado: vescicolazione 3 grado: necrosi fino ai segmenti scheletrici Ambienti termici Per quanto attiene agli aspetti di valutazione si individuano tre ambienti termici: Ambienti moderati Ambienti caldi Ambienti freddi Suddivisione puramente concettule Diversi metodi di analisi Criteri di valutazione distinti Basati su indici microclimatici sintetici Indici razionali (basati sulla eq. bilancio termico) Indici empirici

12 comfort termico 12 stato psicofisico in cui il soggetto esprime soddisfazione nei riguardi del microclima (ovvero quando il soggetto non riporta sensazione di caldo o freddo) assicurare due esigenze: comfort globale: energia interna del corpo deve rimanere invariata comfort locale e variazioni di area Bilancio termico, dipende da: B( I, M, W, t, v, UR, t, t, E) = 0 cl 3 variabili legate al soggetto I cl, resistenza termica del vestiario M, dispendio energetico metabolico W, lavoro meccanico (attività del soggetto) 2 variabili fisiologiche a temperatura della pelle, t sk potenza termica dispersa per evaporazione, E 4 variabili ambientali Aria: temperatura, t a, velocità, v a, e umidità relativa, UR a T MR =temperaura media radiante ambiente a a MR sk comfort individuale dipende da fattori microclimatici ambientali (a riposo) temperatura (20-24 C estate e C inverno): dell aria o bulbo secco: T a ; scambio per convezione radiante media: T RM ; scambio per irraggiamento umidità relativa: UR; scambio per evaporazione dei liquidi dalla cute ventilazione: v a (velocità aria); scambi per convezione dispendio energetico dipendente dall attività abbigliamento

13 Ambienti MODERATI 13 SONO CARATTERIZZATI DA: Condizioni ambientali abbastanza omogenee e stabili nel tempo Ridotti scambi ltermici localizzati Attività fisica modesta e sostanzilamente uguale tra i soggetti interessati Uniformità del vestiario indossato dagli operatori Parametri utilizzati per la valutazione: Temperatura effettiva Nuova temperatura effettiva Temperatura operativa PMV e PPD ambiente altri indici termici Temperatura effettiva,, ET: determinata con riferimento ad un ambiente standard a pareti nere e temperatura uniforme e caratterizzato da aria satura e calma (uso di nomogrammi) Nuova Temperatura effettiva,, ET*: determinata con riferimento ad un ambiente standard a pareti nere e temperatura uniforme e umidità 50% e aria calma Temperatura operativa,, t o : con riferimento ad un ambiente virtuale a pareti nere e temper. uniforme ove si abbia stesso scambio termico per convezione e irraggiamento ambiente temp. operativa,, t o Temperatura operativa,, t o : temperatura di un ambiente virtuale a pareti nere e temperatura uniforme ove si abbia stesso scambio termico per convezione e irraggiamento t hrmt = h + h t + h t = A t + ( 1 A) t RM C a o o a RM RM C dove: h C e h RM, coefficiente di scambio convettivo e radiante t a e t RM, temperatura dell aria e media radiante, C A dipende dalla velocità dell aria (adimensionale), v a, A 0,5 0,6 0,7 v a (m/s) <0,2 0,2-0,6 0,6 0,6-1

14 INDICI PMD - PPD 14 Individuati da P.O. Fanger Condizioni di equilibrio omeotermo (sollecitazione moderata) Temperatura media cutanea, t sk ( C), prossima a t sk = 35,7 0,0276M (1 η) Potenza termica scambiata per sudorazione,, E (W/m 2 ) prossima a: [ M (1 ) 58,15] E = 0,42 η dove: M, dispendio metabolico η, efficienza meccanica relativa all attivit attività svolta Valutazione del microclima, 1/2 ISO propone gli indici di Fanger PMV, Predicted Mean Vote (±0,5) deriva dalla equazione di bilancio termico ed esprime il parere medio sulle sensazioni termiche PPD, Pred.. Percent. of Dissatisfied (10%) quantifica i soggetti percentualmente insoddisfatti in rapporto al microclima PMV - PPD gli indici esprimono una risposta media di un elevato numero di soggetti PMV, Predicted Mean Vote Misura sensazione termica Fonti: ASHRAE per misura sensazione termica e UNI-EN ISO 7730 PPD, Predicted Percentage of Dissatisfied legato al PMV (2 condizioni): condizioni termoigrometriche correnti d aria

15 PMV - PPD 15 Certo L, L'ambiente fisico: termico, luminoso, sonoro e chimico, ed. Laboratori di Strumentazione industriale - LSI, 3 ed., 1997 ISO 7730 Valutazione ambiente termico PMV PPD % Valutazione ambiente termico Molto (troppo) caldo +2 75,7 Caldo +1 26,4 Leggermente caldo + 0,85 20 Termicamente accettabile +0,5 <PMV<-0,5 < 10 Benessere termico - 0,85 20 Termicamente accettabile -1 26,8 Fresco -2 76,4 Freddo Molto (troppo) freddo PMV, Voto Medio Previsto (±0,5), max 0,85; PPD, Percentuale di insoddisfatti (10%), max 20%; non saremo mai tutti d'accordo valutazione del microclima Limiti di applicabilità di PMV o PPD: temperatura aria o del bulbo secco: : T a (10-30 C) temperatura radiante media: T RM (10-40 C) umidità relativa,, UR: rh (4-60%) velocità dell aria aria, v a (0,03-0,5 1 m/s) pressione di vapore: : 0-2,7 kpa dispendio energetico connesso all attivit attività lavorativa,, M ( W/m 2 ) pari a (0,8 4 met) impedenza termica abbigliamento (0-2 clo)

16 valutazione del microclima 16 un esempio clo 0,5 legg 1,0 1,5 pes. 1,0 0,5 MET 1,2 uff. 1,2 1,2 4,0 pes. 4,0 PMV -1,85-0,65-0,01 2,08 1,39 PPD, % 69,4 14 5,1 80,5 44,8 Misure del 30-gen-04: UR: 28,28 %; temp. aria, t a : 19,03 C; temp. globotermometro, t g : 19,12 C; veloc. aria, v a : 0,01 m/s; MICROCLIMA IN UFFICIO MICROCLIMA IN UFFICIO Temperatura effettiva, C Estate (raccomandata 22 C) Inverno (raccomandata 19,5 C) 17,5 21,5 Umidità relativa, % Velocità dell aria, m/s <0,2 Lavoro sedentario, vestiario tipico italiano OjO - MICROCLIMA NELLE AULE INFORMATICHE I RICAMBI D'ARIA Area di lavoro RICAMBI DI ARIA (m 3 /ora/persona) Spazio ufficio 36 Reception 28,8 Zona videoterminale 36 Sale riunioni 36 Aule 28,8 Laboratori 36 evitare le correnti di aria velocità locale < 0,2 0,3 m/s Fonte: ANSI/ASHRAE 62/1989: ventilation for acceptable indoor air quality

17 CORRENTI D'ARIA E TEMPERATURA 17 Certo L, L'ambiente fisico, ed. LSI, 1997 ambiente temp. secca aria Strumento di misura: termometro ad espansione, resistenza o termocoppia Si misura con termometro con parte sensibile secca e protetta contro l assorbimento di calore radiante Sonda di piccole dimensioni Si pone il termometro all interno ad un contenitore tubolare con ventilazione assiale >3m/s, per un buon scambio per convezione Fonte: Livrieri, et al., Elementi di fisica ambientale, Monduzzi, Bologna, 1992 ambiente temp.media radiante Determinata: Mediante calcolo Mediante grandezze derivate e correlabili Sonde utilizzabili: globo nero o globotermometro (più diffuso) radiometro piano radiometro a due sfere o due ellissoidi radiometro a sfera o ad ellissoide a temperatura dell aria Certo L, L'ambiente fisico: termico, luminoso, sonoro e chimico, ed. Laboratori di Strumenta-zione industriale - LSI, 3 ed., 1997

18 ambiente temp.media radiante 18 In rapporto con la temperatura esterna Ambiente reale non è uniforme globotermometro: sfera di rame (15 cm diam.) a pareti sottili (0,1-0,2 mm) nere opache (emissività >0,95) con al centro un termometro T T MR MR 1 [ 0,1 ] ,6 v > ms = ( T ) + 2,5 10 ( T T ) v a 273 a g 1 [ 0,1 ] v < ms = ( T + 273) + 0,4 10 ( T T ) 4 T T 273 a g g g a a g a Dove: T MR =Temp radiante media, C; Tg=Temp. globotermometro, C; Ta=temperatura aria o del bulbo secco, C; v a =velocità aria (m/s); tempo risposta >20 min; sovrastima effetto radiante ambiente umidità Quantità di vapore acqueo presente in un ambiente Aumenta con la temperatura dell ambiente Umidità assoluta: rapporto tra massa del vapore acqueo e massa aria secca del volume V di aria, g/m 3 Umidità relativa, UR: rapporto tra pressione di vapore presente e pressione di vapore saturo alla stessa temperatura, % L aumento umidità riduce l evaporazione del sudore dove: p v =pressione parziale di vapore di acqua reale; p vsat =tensione di vapore saturo Umidità Re lativa = p p v v sat ambiente umidità EFFETTO DRYNESS Bassi valori umidità relativa, 20-30% Sintomi: irritazione oculare e vie aeree superiori Infezioni respiratorie, scompaiono se UR aumenta VALORI UR% molto elevati,, >70% Agenti concausali di patologia respiratoria: es. Acari delle polveri domestiche Muffe (fino a /m 3 ) Malattia dei condizionatori (legionella) Catenacci G, Il microclima, ed. interna - Università Pavia, 1999

19 ambiente umidità Pressione parziale di vapore di acqua, pv, è proporzionale al numero di molecole presenti in aria Tensione di vapore saturo, pv sat, aumenta con la temperatura Strumento di misura: psicrometro, due termometri riparati da irraggiamento termico, di cui uno al centro di un bulbo di cotone a ventilazione forzata e l altro è quello del bulbo secco Temperatura di rugiada: temperatura alla quale la pressione di vapore esistente diventa saturo Strumento di misura: utilizza la riflessione della luce emessa da un led: quando si forma condensa si modificano le condizioni di riflessione ed un sensore capta la variazione Fonte: Casula D, Medicina del lavoro, Monduzzi, Bologna 19 ambiente altri indici termici Moncada, De Santoli, Fisica tecnica ambientale, ed.ambrosiana, 1999 ambiente ventilazione Fattore indispensabile ricambi di aria in ambiente favorisce perdita calore dal corpo per evaporazione e accelerazione dei moti convettivi dell aria Raffreddamento proporzionale alla velocità dell aria (rispetto al soggetto) Il movimento dell aria ha dei limiti Strumento: anemometro (comportamento isotropo) a palette a filo caldo, ideale fino a 1 m/s (tempo risposta molto breve, consente apprezzare oscillazioni brevi) Fonte: Livrieri, et al., Elementi di fisica ambientale, Monduzzi, Bologna, 1992

20 ambiente pressione atmosf. 20 Incide poco ai fini del microclima Rappresenta il peso della colonna di aria per unità di superficie, 760 mm Hg = 1, Pa Strumento: barometro aneroide o alosterico Deformazione che subisce un tubo o una scatola metallica sotto vuoto. Al variare della pressione si verifica una deformazione trasmessa ad un indice di valori Fonte: Livrieri, et al., Elementi di fisica ambientale, Monduzzi, Bologna, 1992 WBGT: ambienti caldi WBGT (Wet Bulbe Globe Temperature): per ambienti caldi, indice di bulbo bagnatoglobotermometro, C Si ricava dalla misura delle temperature a bulbo asciutto, bagnato (ventilato naturalmente) e del globotermometro WBGT = 0,2T + 0,1 T 0,7T ( esterno) g S + WBGT = 0,3T 0,7T ( chiuso) g + Dove: Tg=temperatura globotermometro, C; Ts=temperatura bulbo asciutto, C; Th=temperatura del bulbo bagnato naturalm. ventilato, C h h ambiente altri indici: WBGT TLV per esposizione a calore - WBGT ( C)( % lavoro e %riposo per ogni ora di lavoro Lavoro continuo 75% lavoro, 25% riposo 50% lavoro, 50% riposo 25% lavoro, 75% riposo Carico di lavoro Leggero Moderato Pesante 30 26, , ,9 31,4 29,4 27,9 32,2 31,1 30 fonte: ACGIH

21 STRUMENTAZIONE PER LA DETERMINAZIONE DELLE CONDIZIONI MICROCLIMATICHE AMBIENTALI 21 Anemometro Bulbo secco forzatamente ventilato Bulbo umido forzatamente ventilato Bulbo umido naturalmente ventilato Globotermometro Centralina Normativa e bibliografia DLgs 626/94 e s.m.i. DPR 547/55 e DPR 303/56, e s.m.i. DPCM 23-DIC-2003 (locali per fumatori e divieti) Norme tecniche: ISO, ANSI, ASHRAE, ACGIH, EN, UNI Certo L, L'ambiente fisico: termico, luminoso, sonoro e chimico, ed. Laboratori di Strumentazione industriale - LSI, 3 ed., 1997 Moncada, De Santoli, Fisica tecnica ambientale, ed.ambrosiana, 1999 Casula D, Medicina del lavoro, Monduzzi, Bologna Livrieri, et al., Elementi di fisica ambientale, Monduzzi, Bologna, 1992 microclima, illuminazione - VDT FISICA TECNICA AMBIENTALE, elio giroletti,, 2005 dispense su internet webgiro elio giroletti. Università degli Studi di Pavia dip. Fisica nucleare e teorica girolett@unipv.it

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