L abuso sessuale. Giampiero Bagnati Sezione Polizia Giudiziaria Carabinieri, Grosseto. 18 La rete degli interventi contro la violenza N.
|
|
- Silvia Serena Dini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 18 La rete degli interventi contro la violenza N. 199/200 L abuso sessuale Giampiero Bagnati Sezione Polizia Giudiziaria Carabinieri, Grosseto Abstract L argomento legato alla violenza sessuale rappresenta una problematica non solo di emergente attualità ma di estrema complessità, poiché richiede un approccio quanto mai multidisciplinare (storico, criminologico, sociologico, sanitario, giuridico e investigativo). Il fenomeno si presenta difficile e carico di molteplici conseguenze, tanto per chi la violenza la subisce, quanto per chi su di essa è chiamato ad intervenire. Proprio sulla scorta di queste osservazioni è stato sviluppato, a Grosseto, un modello sperimentale: la Task Force interistituzionale antiviolenza e l innovativa procedura del Codice Rosa. I cosiddetti reati sessuali sono contemplati nel libro secondo del codice penale, facenti parte dei delitti contro la libertà individuale. Le singole condotte di riferimento sono sancite dagli artt. 600 e segg. (riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù; prostituzione minorile; pornografia minorile; detenzione di materiale pornografico; iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile) e dagli artt. 609 bis e segg. (violenza sessuale; atti sessuali con minorenni; corruzione di minorenni; violenza sessuale di gruppo). Nella provincia di Grosseto stiamo registrando, negli ultimi anni, un escalation di notizie di reato attinenti la sfera sessuale, giungendo in media a violenze sessuali all anno (equivale a dire una a settimana). Le tecniche investigative che si adottano in seguito a tali eventi delittuosi sono molteplici e, ovviamente, si diversificano a secondo del crimine perpetrato. Le più ricorrenti e necessarie ai fini dell identificazione dell autore/autori sono: - sopralluogo sulla scena del crimine; - assunzione di informazioni dalla vittima e dai testimoni; - intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche; - servizi di osservazione, controllo e pedinamenti; - perquisizioni e sequestri; - investigazioni tecnico-scientifiche; - interrogatorio dell indagato. In questa sede appare opportuno approfondire, in particolare, le sole investigazioni tecnico-scientifiche e le modalità esecutive del repertamento biologico. Le fonti di prova e l attività tecnico-scientifica di polizia giudiziaria Nella considerazione che la prova ha sempre costituito momento essenziale di ogni processo e che essa rappresenta un elemento di unione tra il soggetto e il fatto-reato, non si può non rilevare che l attività investigativa impegnata quasi totalmente alla sua ricerca, viene svolta, in genere, in un teatro operativo posto al di fuori di ogni normale comportamento. Molto spesso, infatti, le indagini prendono l avvio da elementi apparentemente insignificanti, privi in modo assoluto di ogni consistenza ed efficacia, ma che, tuttavia, giungono ad assumere, alla luce di un rigoroso esame tecnico, una connotazione probatoria idonea a far desumere, in modo realistico dall integrazione delle ipotesi e delle congetture scientifiche con i dati già conosciuti,
2 N. 199/200 La rete degli interventi contro la violenza 19 l esatto svolgimento di un fatto, così giungendo anche a collegare ad esso gli estremi nominativi del responsabile. In tale contesto, è opportuno richiamare l attenzione sulla particolare valenza probatoria che assumono le indagini tecnico-scientifiche nell attuale Codice di procedura penale. Nel rito accusatorio, la prova di colpevolezza o di innocenza viene formata soprattutto in fase dibattimentale attraverso il confronto tra accusa e difesa. è facile comprendere, dunque, come in un simile contesto le Scienze forensi possano risultare determinanti: l accusa e la difesa, infatti, possono disporre di metodiche analitiche sempre più sofisticate in grado di avvalorare gli indizi di colpevolezza o l innocenza di un sospettato. Si pensi alla biologia molecolare e alle tecniche di estrazione e tipizzazione del DNA nucleare e mitocondriale: se si sono individuate le tracce del reato sulla scena del crimine e queste sono state repertate correttamente, i laboratori scientifici saranno in grado di effettuare comparazioni che permetteranno di giungere all individuazione del soggetto con una scarsissima probabilità di falsa identificazione. Oggi, nella lotta quotidiana contro il crimine, la Polizia Giudiziaria non può non tenere conto delle possibilità offerte dall indagine tecnico-scientifica. Non si deve dimenticare, inoltre, che l importanza degli accertamenti tecnico-scientifici risiede anche nel fatto che queste sono le uniche indagini destinate ad entrare nel fascicolo dibattimentale. Le indagini preliminari sono quasi sempre caratterizzate da una intensa attività tecnico-scientifica che interessa tutte le branche della moderna criminalistica, con lo scopo di acquisire prove concrete di colpevolezza o di innocenza su cui incentrare e sviluppare il successivo dibattimento. Dalle modalità di esecuzione del sopralluogo e del repertamento sulla scena del crimine dipende in gran parte l esito delle indagini: questo dà maggiore credito all affermazione un po cruda ma che rende l idea della Polizia Scientifica inglese che recita «se in un laboratorio di analisi entra immondizia, non può che uscire immondizia». Tra l attività degli investigatori e quella dei tecnici si colloca proprio il sopralluogo e il repertamento sulla scena del crimine (art. 55 e comma del c.p.p.), attività in cui gli uni e gli altri si confrontano agendo al fine di individuare, da un lato, elementi utili a comprendere la dinamica del fatto reato, dall altro materiale da sottoporre agli accertamenti di laboratorio. In tale contesto, tra investigatori e tecnici si allaccia un rapporto che permetterà quello scambio continuo di no- tizie dal quale non è più possibile prescindere se si vogliono proseguire le indagini in modo proficuo. Sentendo particolarmente forte il compito di diffondere la cultura dell indagine tecnico-scientifica, l Arma dei Carabinieri ha istituito il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, che opera su tutto il territorio nazionale attraverso il RIS di Parma, di Roma, di Messina e di Cagliari. La nuova linea ordinativa della branca tecnico-scientifica dei Carabinieri prevede, inoltre, l istituzione, a livello interprovinciale, di ventinove Sezioni investigazioni scientifiche (S.I.S.) che, inquadrate nei Reparti operativi e specializzate nell esecuzione delle attività di «sopralluogo e repertamento», rilievi tecnici e negli esami di laboratorio di primo livello su sostanze stupefacenti ed esplosivi, permetterà una maggiore aderenza della struttura tecnicoscientifica al territorio nazionale. In Toscana operano due sole SIS : una a Firenze ed una proprio a Grosseto, con competenza territoriale oltre che nella nostra provincia, anche in quelle di Siena e Livorno. Attività dell ufficiale di PG Accertamenti sulla vittima L ufficiale di Polizia Giudiziaria che interroga un ferito in ospedale deve provvedere anche a raccogliere tutti quegli indizi fisici che possono essere utili alle indagini come i vestiti della vittima e, nel caso in cui l aggressore sia stato afferrato o colpito, il materiale presente eventualmente sotto le unghie della vittima stessa. Le eventuali abrasioni subìte, data la rapidità con cui cambiano aspetto, siano fotografate il prima possibile. In caso di decesso, il corpo della vittima viene esaminato in obitorio dal patologo che effettua l autopsia alla presenza dell Ufficiale di PG che conosce tutti i dettagli del crimine e della scena del delitto. Durante l autopsia l ufficiale di PG deve annotare: - causa della morte; - natura e profondità delle ferite; - altri elementi importanti rilevati dal medico; - l ora stimata del decesso. Prima di spogliare la vittima, si esaminino nuovamente i vestiti e le mani perché in genere, in obitorio, vengono trovate molte tracce fisiche non rilevate all inizio sulla scena del crimine. Nel togliere i vestiti alla vittima si eviti di tagliarli e nel caso in cui ciò non sia possibile, si eviti di intaccare le aree recanti sangue o macchie e, in modo particolare, i fori d entrata dei proiettili o delle lame. Gli indumenti, inoltre, non devono essere scossi. Se un indumento è bagnato o macchiato di sangue si
3 20 La rete degli interventi contro la violenza N. 199/200 deve stenderlo su una superficie e lasciarlo asciugare in una stanza a temperatura ambiente. Gli indumenti umidi non devono essere posti in buste di plastica per evitare l insorgere di alterazioni biologiche. Una volta spogliato, il corpo della vittima deve essere esaminato nuovamente. Siano registrati e fotografati in primo piano -con apposito riferimento metrico- tutti i segni particolari e le ferite riscontrate. Se il caso lo richiede, si prelevino dal corpo capelli e peli pubici avendo l accortezza di porli in un pezzo di carta pulita, avvolgendoli con cura e sigillandoli in un involucro pulito su cui devono essere indicate tutte le informazioni necessarie. In caso di stupro, il patologo deve prelevare un campione degli umori vaginali della vittima per gli esami di laboratorio. Modalità esecutive del repertamento biologico Per una più facile e veloce lettura, si riporta la seguente tabella riassuntiva sulle modalità esecutive del repertamento biologico, alla quale tutti gli operatori sanitari e di Polizia giudiziaria potranno fare riferimento: Sangue a. Oggetti asportabili macchiati di sangue. b. Oggetti inamovibili e luoghi macchiati di sangue: b1. Pozza di sangue semi solida o liquida. Prendere l oggetto e farlo asciugare completamente e naturalmente all aria in luogo asciutto prima di impacchettarlo. Non accelerare il processo di essiccazione con strumenti meccanici o elettrici. Spedirlo al laboratorio il prima possibile. Assorbire il sangue con materiale bianco e pulito: carta, cotone o altro materiale assorbente. Unitamente al repertamento sopra descritto, se la quantità ematica è particolarmente abbondante e fluida, aspirare parte della stessa con una siringa. b2. Sangue secco. Grattare con un coltello pulito le croste di sangue. Se l ammasso ematico risulta particolarmente abbondante, differenziare il prelievo in superficie dal prelievo in profondità. c. Prelievo di sangue dall indagato e/o vittima. Prelevare 4 ml di sangue e racchiuderlo in una provetta contenente EDTA (anticoagulante già pronto in provetta disponibile presso qualsiasi ospedale o farmacia). Per il sangue cadaverico l anticoagulante non è necessario. Posizionare ogni singolo reperto in un contenitore separato, preferibilmente una busta di carta o una scatola di cartone; evitare le bustine di plastica poiché impedendo la fuoriuscita dell aria trattengono l umidità. Essiccare le macchie e congelare la siringa. Nell inviare i reperti congelati ai laboratori si deve cercare di impedire o ritardare per quanto possibile, lo scongelamento. Riporre in una busta di carta il materiale asportato. Congelare le provette. Tamponi vaginali. Lasciarli essiccare abbondantemente. Riporli in una busta di carta o in una provetta sterile.
4 N. 199/200 La rete degli interventi contro la violenza 21 Saliva a. Mozziconi di sigarette e/o sigari. b. Francobolli e buste da lettera. Infilare la punta di uno stuzzicadenti all interno del filtro, maneggiando il mozzicone sempre dall estremità combusta e mai da quella ove presumibilmente il fumatore ha appoggiato la bocca. Conficcare l altra punta dello stuzzicadenti in un pezzo di polistirolo in modo da tenere sospesa a mezz aria la cicca di sigaretta. N.B. In tale modo si impedisce il danneggiamento delle pareti del mozzicone che contengono le cellule di sfaldamento della mucosa orale del fumatore. Controllare che tutto sia ben essiccato. Riporre il polistirolo in una scatola di cartone, in modo da immobilizzarlo. Disporre le cicche in modo da non farle urtare né con le pareti della scatola, né tra loro. Riporre in una busta di carta. c. Tamponi orali. Essiccare. Riporre in buste di plastica o provette sterili. d. Gomma da masticare. Essiccare. Riporre in busta di carta manipolandola il meno possibile. e. Prelievo di saliva Realizzare uno o più prelievi e racchiudere Congelare. dall indagato e/o vittima. gli oral-swab in provette di plastica sterili. Resti cadaverici a. Organi o tessuti in putrefazione. Riporre gli organi in contenitori di plastica con tappo a vite in modo da limitare la fuoriuscita di odori sgradevoli. b. Ossa. Nel repertamento da cadaveri sono largamente da privilegiare in quanto offrono ampie garanzie di successo analitico. Le ossa migliori sono quelle spugnose e grandi; ne sono sufficienti frammenti. c. Capelli di cadavere. Prelevarne in quantità, possibilmente senza altri resti cadaverici attaccati. d. Sangue cadaverico. Qualora il cadavere non sia in avanzato stato di putrefazione, se possibile, far prelevare dal medico legale un campione di sangue. Congelare. Riporre in scatole di cartone. Riporre in buste di carta. Congelare.
5 22 La rete degli interventi contro la violenza N. 199/200 Formazioni pilifere a. Singole. L operatore indossando guanti in lattice le deve prelevare delicatamente con la punta delle pinzette. Il capello deve essere preso al centro dello stelo e mai alle estremità: una delle quali, infatti, potrebbe contenere la radice pilifera che è molto friabile e facilmente deperibile. Si disponga il capello su un foglio di carta pulita e lo si ancori con un pezzo di nastro adesivo in modo, però, da non danneggiarne le estremità. b. A gruppi. A volte, le formazioni pilifere possono essere ritrovate a gruppi o mazzetti (capelli strappati durante la colluttazione e ritrovati tra le dita della vittima). In questo caso non è necessario separare singolarmente ciascuna fibra, poiché l origine dovrebbe essere comune. Si ripongano le formazioni in una scatoletta di cartone o in una busta di carta in pool, specificando in modo accurato le modalità di ritrovamento e di asportazione. c. Formazioni pilifere su indumenti, copricapi, calze di nylon ecc. Non toccarle in alcun modo; riporre l indumento in scatole di cartone e spedire il tutto ai laboratori, facendo attenzione a ridurre al minimo i possibili urti. I capelli, fissati alla carta, devono essere riposti in un contenitore tale da impedire l eventuale danneggiamento delle radici durante il trasporto. I capelli devono essere repertati singolarmente e confezionati e catalogati separatamente per impedire la possibile confusione. Conservarle all asciutto (in un cassetto, ad esempio) manipolandole il meno possibile. Spedire quanto prima. Prima del confezionamento, accertare che gli indumenti siano perfettamente asciutti. Sudore e urina Prelevare gli indumenti verosimilmente impregnati di sudore o urina. Se umidi, farli asciugare; una volta asciutti riporli in scatole di cartone. Nel caso in cui si nutrano dubbi sulla natura delle macchie (urina, sudore o sperma) lasciare ai laboratori il compito di effettuare la diagnosi generica. Altro Molti altri oggetti possono essere analizzati come reperti biologici. - Frammenti di unghie o denti. - Residui di pelurie su rasoi. - Brandelli di pelle bruciacchiata. - Nastri adesivi utilizzati per immobilizzare. - Fazzoletti sporchi di muco ecc. Comunque, ogni substrato in grado di ospitare delle cellule può essere sottoposto ad analisi biologiche. In caso di dubbio, si possono sempre contattare telefonicamente i responsabili dei laboratori.
di Candiani dott. Barbara sas PROTOCOLLO di REPERTAMENTO TRACCE BIOLOGICHE
di Candiani dott. Barbara sas PROTOCOLLO di REPERTAMENTO TRACCE BIOLOGICHE Istruzioni per il campionamento Prima di svolgere qualunque genere di campionamento è indispensabile indossare, se possibile,
DettagliRACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI
RACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI Informazioni importanti per Medici ed Ostetriche per la raccolta del sangue cordonale Questa è una procedura molto semplice,
DettagliTECNICHE DI RICOSTRUZIONE DEGLI INCENDI
Convegno A.I.PRO.S. RICOSTRUZIONE DELLA DINAMICA DI UN INCENDIO E Roma I.S.A. - 28 settembre 2006 TECNICHE DI RICOSTRUZIONE DEGLI INCENDI TECNICHE DI RICOSTRUZIONE DEGLI INCENDI 2 Il punto di partenza
DettagliLA CRIMINOLOGIA. sapere di non sapere, conoscere sé stessi, falsificare ogni ipotesi e...non innamorarsi di esse FRANCESCO BRUNO
LA CRIMINOLOGIA sapere di non sapere, conoscere sé stessi, falsificare ogni ipotesi e...non innamorarsi di esse FRANCESCO BRUNO LA CRIMINOLOGIA E la scienza che studia i reati, gli autori, le vittime,
Dettaglidi Candiani dott. Barbara sas PROTOCOLLO di REPERTAMENTO SOSTANZE D ABUSO
di Candiani dott. Barbara sas PROTOCOLLO di REPERTAMENTO SOSTANZE D ABUSO SOSTANZE D ABUSO L abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope è un problema sempre più in espansione soprattutto tra gli adolescenti.
Dettagli1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RESPONSABILITÀ...2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI...2 4. MODALITÀ DI INVIO DEI CAMPIONI AL LABORATORIO...
Pagina 1 di 8 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RESPONSABILITÀ...2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI...2 3.1 Definizioni...2 3.2 Abbreviazioni...2 4. MODALITÀ DI INVIO DEI CAMPIONI AL LABORATORIO...2
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliLe prove di Cantello. Ma quanto asciuga la carta mani? www.cantello.it - Torino
Le prove di Cantello Ma quanto asciuga la carta mani? Premessa Quanto asciuga un pezzo di carta? Quanti foglietti dobbiamo usare affinché le mani siano asciutte e non sia necessario asciugarle ulteriormente
DettagliCOSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO.
COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO. (Consulta Nazionale per i Trapianti - 31 agosto 2004) 1. E costituito l Archivio Biologico
DettagliCriminalistica e scienze forensi - CA01
Denominazione Criminalistica e scienze forensi - CA01 Metodologia Workshop e laboratorio Edizione Seconda Periodo di svolgimento Sabato 14 e domenica 15 novembre 2009 (tutto il giorno) Ore complessive
DettagliOrdinanza sul controllo della circolazione stradale
Ordinanza sul controllo della circolazione stradale (OCCS) Modifica del 1 luglio 2015 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 28 marzo 2007 1 sul controllo della circolazione stradale
DettagliMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI ISTITUTO CENTRALE PER IL RESTAURO E LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHIVISTICO E LIBRARIO
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI ISTITUTO CENTRALE PER IL RESTAURO E LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHIVISTICO E LIBRARIO LABORATORIO DI CONSERVAZIONE PREVENTIVA RELAZIONE TECNICA Su richiesta
DettagliAppunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
DettagliBRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL...
ALLEGATO E BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO Alla Sezione I.Z.S. di DR... Recapito telefonico. A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... VIA... COMUNE...PROV.....
DettagliCORSO DI SPECIALIZZAZIONE IL RUOLO DELLE INVESTIGAZIONI SCIENTIFICHE NEL PROCESSO PENALE
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IL RUOLO DELLE INVESTIGAZIONI SCIENTIFICHE NEL PROCESSO PENALE PRESENTAZIONE Obiettivo di questo corso è quello di contribuire a diffondere la conoscenza e l utilizzo delle applicazioni
DettagliC i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5
C i r c o l a r e d e l 9 s e t t e m b r e 2 0 1 3 P a g. 1 di 5 Circolare Numero 32/2013 Oggetto Sommario La disciplina del contratto di rete alla luce delle recenti modifiche legislative e della circolare
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliCome Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti
Come Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti 4 C (39 F) -21 C (-5 F) -21 C (-5 F) 4 C (39 F) 4 C (39 F) -21 C (-5 F) 4 C (39 F) -21 C (-5 F) Quando il pesce entra
DettagliIl monitoraggio della rete web per i reati a sfondo sessuale e pedo-pornografico
Il monitoraggio della rete web per i reati a sfondo sessuale e pedo-pornografico Uno degli strumenti innovativi introdotti dalla legge n. 269/98 riguarda l attività di investigazione rivolta alla prevenzione
DettagliUNIVERSITY. Le caratteristiche peculiari del tessuto in polipropilene al 100%
Le caratteristiche peculiari del tessuto in polipropilene al 1% Sette buone ragioni per credere in questo tessuto: 1. è Certificato contro gli agenti chimici liquidi secondo la norma UNI EN 1334:29 2.
DettagliEDSEG CITTA DEI RAGAZZI
EDSEG CITTA DEI RAGAZZI ALLIEVO CLASSE 1 2 3 4 5 A B C D ES 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 6 ES 6.1 6.2 6.3 7 È stato commesso un omicidio, ma l indiziato nega tutto. Afferma di non conoscere la vittima. Dice di
DettagliDelitti contro l attività giudiziaria
Capitolo II Delitti contro l attività giudiziaria SOMMARIO: 2.1. Generalità. 2.2. Nozione di pubblico ufficiale. 2.3. Nozione di incaricato di pubblico servizio. 2.4. Nozione di esercente un servizio di
DettagliIstituto d Istruzione Superiore Sandro Pertini Campobasso
Istituto d Istruzione Superiore Sandro Pertini Campobasso Progetto ARACNE La medicina forense Lavoro eseguito da: Di Bartolomeo Alessia Genovese Francesca Mastropaolo Giulia Venturini Giusy Classe IV Sez.
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA e DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA GROSSETO, 21 ottobre 2011 Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalle norme vigenti, comprese quelle di funzionalità,
DettagliREGOLAMENTO DELLA BANCA DEL TEMPO IL TEMPO VOLA
REGOLAMENTO DELLA BANCA DEL TEMPO IL TEMPO VOLA 1. Istituzione e finalità 1.1. I Comuni di Cecina e Volterra, al fine di promuovere ed attivare forme d auto-aiuto nella comunità (art.24 legge 42/50) per
DettagliCapo I - PARTE GENERALE
Regolamento delle procedure di trasferimento e di mobilità interna dei professori ordinari, dei professori associati e dei ricercatori, ai sensi degli artt. 1, comma II, e 3 della legge 3 luglio 1998,
DettagliRelazione Geologica e Relazione Geotecnica
Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.
REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato
DettagliTutela degli animali: applicazione pratica delle normative per gli organi di Polizia Giudiziaria.
Tutela degli animali: applicazione pratica delle normative per gli organi di Polizia Giudiziaria. Seriate 28 febbraio 2013 con il patrocinio degli assessorati al commercio e all ambiente ambiente del Comune
DettagliProcedura di campionamento per clienti esterni
Procedura di campionamento per clienti esterni Rev Data emissione Motivo/Modifica 00 30/04/2013 Prima emissione 01 28/02/2014 Aggiunti riferimenti normativi sul campionamento, come da oss. ACCREDIA del
DettagliÈ adottato e posto n vigore Il seguente
STATUTO E REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO SCIENTIFICO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI CORSI DA PARTE DI VILLA SERENA S.P.A. PROVIDER E.C.M. ACCREDITATA PROVVISORIAMENTE
DettagliRegolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio
Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza
DettagliCIRCOLARE N. 23/D. Roma, 27 luglio 2007. Alle Direzioni Regionali dell Agenzia delle Dogane L O R O S E D I. e, p.c.
CIRCOLARE N. 23/D Roma, 27 luglio 2007 Protocollo: 2192/IV/2007 Rif: Alle Direzioni Regionali dell Agenzia delle Dogane L O R O S E D I Allegati: e, p.c. All Avvocatura Generale dello Stato Via dei Portoghesi,
DettagliCOMUNE DI NORMA PROVINCIA DI LATINA
COMUNE DI NORMA PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DEI CONSIGLIERI COMUNALI ALL ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI, IN ATTUAZIONE DEL DISPOSTO DELL ART. 43, C. 2 DEL
DettagliCOMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO
SCHEDA N 1 Art. 53 comma 16 ter D.Lgs. 165/2001 Nei mesi di marzo, giugno, ottobre i responsabili di posizione organizzativa inviano al Responsabile Anticorruzione apposita comunicazione con la quale danno
DettagliLA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE
LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche
DettagliIL REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA NELLA REGIONE PIEMONTE.
IL REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA NELLA REGIONE PIEMONTE. Dr Mario Spinelli Direttore S.C. Medicina Legale ASL n. 15 Cuneo NORMATIVA T.U delle Leggi Sanitarie n. 1265 del 27 luglio 1934 ( Tit. VI) D.
DettagliCaratteristiche della prestazione intellettuale:
LEGALITA E PROFESSIONE VETERINARIA 1 PROFESSIONE A CARATTERE INTELLETTUALE Caratteristiche della prestazione intellettuale: 1. Prevalenza del dato intellettuale sull attività materiale o manuale. 2. Autonomia
DettagliChe cosa è la infezione da HIV?
Che cosa è l HIV? L HIV - human immunodeficiency virus è un virus che progressivamente distrugge le difese del nostro corpo contro le infezioni e alcuni tumori Che cosa è la infezione da HIV? L infezione
DettagliOGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE
OGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE QUESITO (posto in data 2 giugno 2010) A quale medico spetta, per legge, l accompagnamento di un malato durante il trasporto da un ospedale
DettagliPROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE
Allegato B PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE PREMESSA Negli ultimi anni l attenzione al disagio in generale,
DettagliRegolamento di pasticceria
Regolamento di pasticceria Norme igieniche Della persona Non si possono portare orecchini, bracciali, collane e anelli in laboratorio. Avere sempre le mani pulite con unghie corte e senza smalto. Non mettere
DettagliIntermediari fiscali sotto controllo dell Agenzia
Intermediari fiscali sotto controllo dell Agenzia Omissioni, tardività e forzature degli invii telematici producono verifiche sul loro operato. Tardività, omissioni e forzature degli invii telematici producono
Dettagliusa la busta blu per differenziare la plastica e l alluminio
1 Comune di Varapodio 2 usa la busta verde per differenziare il vetro usa la busta bianca per differenziare la carta usa la busta blu per differenziare la plastica e l alluminio Cari Cittadini, annunciamo
DettagliPREVENTIVO uno strumento che ci tutela!
PREVENTIVO uno strumento che ci tutela! PREMESSA. Prima di avviare un qualsiasi rapporto professionale o commerciale, la richiesta e la compilazione di un preventivo, non rappresentano solo e soltanto
DettagliAntonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta
Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni
DettagliLo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari
Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari Dal 01/01/15, come previsto dal Piano di Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, diventeranno obbligatorie le norme relative al Deposito
DettagliGESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII
GESTIIONE RECLAMII,, RIICORSII E CONTENZIIOSII Pagina 1 di 5 CAPITOLO 7 RICORSI, RECLAMI E CONTENZIOSI 7.1 PREMESSA Si premettono le seguenti definizioni: Reclamo: manifestazione di insoddisfazione, sia
DettagliConsigli ai genitori. La dermatite atopica Come curarla
Consigli ai genitori La dermatite atopica Come curarla I consigli Quando? Al momento di una diagnosi certa o nelle ricadute Come? Con spiegazioni orali, con scheda Perché Serve a rendere autonomo il genitore,
DettagliLa gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa
La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA
C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato
DettagliComune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza
Comune di Spilamberto Provincia di Modena Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 8 del 18 gennaio 2005 INDICE ART. 1: ART. 2:
DettagliCOMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza
REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE
DettagliAssociazioni dei Consumatori - Telecom Italia
REGOLAMENTO DI CONCILIAZIONE Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia Art. 1 Natura e ambito di applicazione della procedura 1. Le Associazioni dei Consumatori firmatarie del Regolamento di Conciliazione
DettagliCONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO
CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO Con il controllo di gestione dello studio il commercialista può meglio controllare le attività svolte dai propri collaboratori dello studio nei confronti dei clienti
DettagliLA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008
LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 Dal luglio 2006 è iniziato il programma di screening del cancro del colon retto organizzato
DettagliFONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO
Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Via Operai 40-16149 Genova fism@aism.it Art. 1 - È costituita per volontà dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla con sede in Roma una fondazione sotto
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE Articolo 1 (Ambito di applicazione) Articolo 2 (Titolarità dei diritti sull
DettagliRegolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali
CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio
DettagliRISOLUZIONE N.126/E QUESITO
RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20
DettagliINTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014
a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente 836 INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione
DettagliTricotomia pre-operatoria
Tricotomia pre-operatoria Introduzione La corretta preparazione pre-operatoria della cute del paziente è uno degli elementi chiave nel controllo delle infezioni del sito chirurgico. La tricotomia, considerata
DettagliASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O. Denominazione. sede e durata
ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O Denominazione. sede e durata Art. 1 E costituita un associazione senza fini di lucro denominata RETE ITALIANA DI MICROFINANZA denominata
DettagliREGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA
REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013
DettagliL attività istruttoria. Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe.
L attività istruttoria Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe. Zizzo 1 oggetto della lezione l attività istruttoria la liquidazione delle
DettagliGESTIONE DELLE SEGNALAZIONI RICEVUTE DALL ORGANISMO DI VIGILANZA E DAI SOGGETTI PREPOSTI DI HS PENTA S.P.A.
Documento effettivo dal: 22 Luglio 2014 1 SCOPO Scopo della presente procedura ( Procedura Generale ) è descrivere le fasi in cui si articola il macroprocesso descritto nel successivo 2, al fine di prevedere:
Dettagli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! REGOLAMENTO* Wi-Fi* !!! !!!
REGOLAMENTO* Wi-Fi* 2 Art.%1%'%Oggetto%del%regolamento... 4 Art.%1%'%Finalità%del%servizio... 4 Art.%3%'%Descrizione%del%servizio... 4 Art.%4%'%Funzioni%e%modalità%di%utilizzo%del%servizio... 4 Art.%5%'%Esclusioni...
DettagliFiltrazione semplice con imbuto.
Filtrazione semplice con imbuto. Se si dispone di carta da filtro in fogli quadrati di 60 cm di lato, occorre tagliarli in 16 parti. Prendere una quadrato di carta da filtro di 15 cm di lato e piegarlo
DettagliREGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliNASCE LA POLIZIA SCIENTIFICA AMBIENTALE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO - PRESENTATO IL LABORATORIO MOBILE
NASCE LA POLIZIA SCIENTIFICA AMBIENTALE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO - PRESENTATO IL LABORATORIO MOBILE Un innovativo progetto giuridico e tecnico di Diritto all Ambiente Corsi & Formazione per il CFS
DettagliIntroduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi
Introduzione L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi sull impatto che esse avranno, o stanno già avendo, sul processo democratico.
Dettagliper la prevenzione dei tumori della cervice uterina
Il nuovo Pap Test si chiama ThinPrep per la prevenzione dei tumori della cervice uterina ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA Prima di tutto, che cosa è il Pap Test? È un
DettagliRegolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014
Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III
DettagliLa firma digitale. Autore: Monica Mascia
La firma digitale Università degli studi di Cagliari Facoltà di giurisprudenza Diritto privato dell informatica A.A. 2006/2007 Docenti: prof. Bruno Troisi Dott. Massimo Farina Autore: Monica Mascia Che
DettagliSPC e distribuzione normale con Access
SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,
DettagliAllegato 2 CAPITOLATO TECNICO SERVIZIO DI MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI PER LA LOGISTICA DEL GIOCO DEL LOTTO
CAPITOLATO TECNICO SERVIZIO DI MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI PER LA LOGISTICA DEL GIOCO DEL LOTTO 1 CAPITOLATO TECNICO SERVIZIO DI MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI PER LA LOGISTICA DEL GIOCO DEL LOTTO 1. PREMESSA
DettagliRegolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune
Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse
DettagliCOMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli
COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON- LINE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n.ro 154 del 28/10/2010
DettagliRete WeDebate. Regolamento dell incontro amichevole. Debate Day. Seriate. 28 aprile 2016
Rete WeDebate Regolamento dell incontro amichevole Debate Day Seriate 28 aprile 2016 1. Incontri amichevoli di Debate tra le scuole della rete Fra le scuole aderenti alla rete WeDebate hanno luogo incontri
Dettagli14/03/2015 GENETICA FORENSE. Laboratoriodi Genetica forense DMU e Scienze Biomediche
GENETICA FORENSE Laboratoriodi Genetica forense DMU e Scienze Biomediche 1 LE DISCIPLINE MEDICO-LEGALI PATOLOGIA FORENSE TOSSICOLOGIA FORENSE ANTROPOLOGIA FORENSE BOTANICA e PALINOLOGIA FOR. BALISTICA
DettagliFisco & Contabilità La guida pratica contabile
Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno
DettagliCONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1
Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliRINNOVO CONSIGLIO CAMERALE 2015-2020
RINNOVO CONSIGLIO CAMERALE 2015-2020 ISTRUZIONI OPERATIVE PER LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Sono ammessi alla procedura, ai fini dell assegnazione dei due seggi del Consigli
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliNorme di comportamento per lo studente che compie un esperienza di tirocinio
Norme di comportamento per lo studente che compie un esperienza di tirocinio 1. In quanto assimilato a lavoratore dipendente lo studente è tenuto al segreto professionale,, pertanto non può rivelare informazioni
DettagliATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali
Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali DOCUMENTI IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE VISTA la legge n. 675/96 e successive modificazioni e integrazioni relativa a tutela delle persone
DettagliPROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA
PROCEDURA SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI DELLA CLIENTELA Approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26/06/2013 1 Indice 1. Modalità di trattamento dei reclami... 3 2. Registro dei reclami... 5 3.
DettagliSi filtra il materiale per lasciar passare l'acido nucleico e trattenere i residui cellulari.
Titolo : Estrazione del DNA dal kiwi PROCEDURA Una delle prime operazioni da compiere è quella di frammentare il frutto in modo da separare il più possibile le cellule fra loro per esporle all'azione del
DettagliATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO FOTOGRAFICO IDEAVISIVA con sede a Campi Bisenzio. Il Gruppo
DettagliGLUTATIONE e CARNOSINA elementi anti-età
GLUTATIONE e CARNOSINA elementi anti-età 1/9 Il Glutatione è una sostanza che si trova naturalmente nel corpo umano. È composto dagli aminoacidi glicina, acido glutammico e cisteina. Mano a mano che si
DettagliIl volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi
Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale
DettagliManuale di Gestione del Protocollo Informatico, dei documenti e dell archivio. Allegato E Istruzioni riordino fascicoli
Manuale di Gestione del Protocollo Informatico, dei documenti e dell archivio Allegato E Istruzioni riordino fascicoli 1 Premessa Il Responsabile del procedimento amministrativo (RPA), trascorso un ragionevole
DettagliComune di Ronco Scrivia (Provincia di Genova) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VIDEOSORVEGLIANZA
Comune di Ronco Scrivia (Provincia di Genova) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.C.C. n.24 del 30.06.2009 INDICE Articolo 1 - Definizioni Articolo 2 - Finalità del trattamento
DettagliSTATUTO dell Associazione Gruppo Immagini. TITOLO I (Denominazione, Sede, Oggetto e Durata)
STATUTO dell Associazione Gruppo Immagini TITOLO I (Denominazione, Sede, Oggetto e Durata) Art.1 E costituita un associazione senza scopo di lucro, denominata Gruppo Musicale Immagini. Art.2 L associazione
DettagliCome fare il bucato delicato dei neonati igienizzato e senza in...
greenme.it Come fare il bucato delicato dei neonati igienizzato e senza inquinare Marta Albè Il bucato degli abitini di neonati e bambini richiede tutta la vostra attenzione. Deve essere ecologico e sicuro.
DettagliSISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive
SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare
Dettagli