Psicologia dello sviluppo e delle relazioni familiari. Prof. Rosalba Larcan
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- Lorenza Sasso
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1 Psicologia dello sviluppo e delle relazioni familiari Prof. Rosalba Larcan
2 Sviluppo dell identit identità di genere
3 Sesso e genere Sesso: rimanda a criteri biologici, ovvero a tutte quelle caratteristiche anatomiche e fisiologiche che indicano se si è maschi o se si è femmine; Genere: costrutto psicologico che cambia e si modifica a seconda delle epoche e dei contesti culturali;
4 Appartenenza di genere e identità sessuale L'appartenenza di genere è uno dei parametri usati per definire sés stessi L identità sessuale riguarda il riconoscersi come appartenenti all uno o all altro altro sesso biologico, come maschi o come femmine
5 Identità,, espressione e orientamento sessuale identità di genere continuo e persistente senso di sés come maschi o femmine ruolo di genere - espressione esteriore dell identit identità di genere, ovvero tutto ciò che facciamo per comunicare agli altri la mascolinità o femminilità orientamento sessuale modalità di risposta agli stimoli sessuali: può essere eterosessuale, omosessuale, bisessuale
6 Killermann
7 Sviluppo dell identit identità di genere Già a partire dai primi anni di vita i bambini sono in grado di riconoscere sés stessi e gli altri come maschi e come femmine. Tale capacità è influenzata sia da aspetti sociali e culturali sia dalle dimensioni emotive e affettive. Ma è l adolescenza il momento in cui l identitl identità di genere si struttura definitivamente.
8 Quando i bambini sono in grado di riconoscersi come maschi o come femmine? La capacità di classificare in base al genere si osserva già a partire dai 18 mesi,, con la discriminazione di alcuni aspetti che tendono a caratterizzare l appartenenza sessuale (in particolare i capelli e i vestiti)
9 Come definire sés stessi Diverse prove sperimentali evidenziano la capacità da parte dei bambini di prendere il disegno giusto quando viene chiesto loro: «Quale sei tu?» Alla stessa età si osserva anche la capacità di indicare un bambino oppure una bambina in un disegno o in una foto che li ritraggono
10 Identità e stabilità di genere L identità di genere si osserva anche quando, successivamente, i bambini di due anni sono in grado di rispondere correttamente alla domanda: «Sei un bambino o una bambina?». La stabilità di genere compare invece quando il bambino concretizza che il sesso di una persona rimane invariato per tutta la vita. A partire dal quarto anno di età infatti i bambini sono in grado di rispondere correttamente alla domanda: «Da piccolo eri un maschietto o una femminuccia?» e «Quando crescerai sarai una mamma o un papà?».
11 La costanza di genere La costanza di genere, che consiste nel rendersi conto che il genere rimane lo stesso a dispetto delle apparenze, si manifesta ancora più tardi, cioè intorno ai 6-77 anni. A partire da questa età i bambini realizzano che una femmina rimane tale anche quando si taglia i capelli corti e veste abiti maschili. Questa acquisizione si verifica attorno ai 7 anni, nel periodo in cui si manifestano progressi anche cognitivi, come evidenziato per esempio dalle prove di conservazione svolte da Piaget
12 Influenza dei fattori culturali e contestuali I fattori cognitivi, però, rappresentano solo una delle origini evolutive dei ruoli di genere. Anche la cultura, la scuola, i pari, i media e in special modo i genitori possono giocare un ruolo molto importante. Inoltre, benché lo sviluppo dell identit identità di genere inizi e continui in tutta l infanzia l e la definizione di sés stessi come individui sessuati impegni tutta l esistenza, è tuttavia nel periodo adolescenziale che i ragazzi iniziano a confrontarsi con una capacità sessuale divenuta adulta e iniziano a viverla all interno di un rapporto di coppia
13 Le trasformazioni Nella preadolescenza e nell adolescenza, i cambiamenti fisici della pubertà comportano una rapida e massiccia trasformazione che si riflette sull immagine di sé. s L acquisizione della capacità riproduttiva introduce al mondo della sessualità adulta, con notevoli cambiamenti nella percezione del proprio corpo. Il pensiero dell adolescente diviene più complesso e capace di rappresentarsi una molteplicità di opzioni possibili, che spesso aumentano i livelli di incertezza e di conflitto interno e interpersonale.
14 L adolescenza Passaggio dall acquisizione acquisizione di una maggiore autonomia, verso nuove definizioni di sé, s, delle proprie capacità e delle proprie relazioni. Nel momento della separazione dell adolescente dai genitori, le amicizie con i coetanei concorrono al benessere psicologico e risultano un importante fattore di protezione dallo stress psicosociale.
15 Ruolo dell amicizia L amicizia rappresenta un valore essenziale sia per la crescita dell io, sia per la ricerca nel gruppo di nuove identificazioni affettive. I compiti di sviluppo che gli adolescenti devono affrontare in vista della costruzione della loro identità sono numerosi
16 Compiti di sviluppo in adolescenza instaurare relazioni nuove e più mature con i coetanei di entrambi i sessi; acquisire un ruolo sociale femminile e maschile; accettare il proprio corpo e usarlo in modo efficace; conseguire indipendenza emotiva dai genitori e da altri adulti; desiderare e acquisire un comportamento socialmente responsabile; acquisire un sistema di valori e una coscienza etica come guida al proprio comportamento; sviluppare competenze intellettuali e conoscenze necessarie per la competenza sociale
17 Compiti di sviluppo e identità di genere Esiste una correlazione fra i compiti di sviluppo legati alla crescita fisica e sessuale e l identità di genere. Il rapporto dell adolescente con il proprio corpo ha infatti un ruolo centrale rispetto ai compiti evolutivi dello sviluppo e influenza non solo la definizione dell identit identità di genere ma anche la percezione della propria competenza nell interagire con l altro l sesso e nel costruire rapporti affettivi.
18 Verso nuovi legami Si osserva una correlazione fra la capacità da parte dell adolescente di accedere alla sessualità con serenità,, superando le insicurezze e canalizzando le pulsioni che essa comporta a livello relazionale, simbolico e progettuale e la propria capacità di definirsi rispetto al proprio genere. Il contatto con l altro l sesso, mediato dalla presenza dei coetanei, determina lo sviluppo dell orientamento preferenziale verso relazioni più intime e profonde.
19 Identità sessuale e identità di genere Sullo sviluppo dell identit identità sessuale e di genere influiscono numerosi aspetti di natura biologica, cognitiva, sociale, culturale e affettiva. I cromosomi sessuali e l assetto l ormonale regolano lo sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari. Lo sviluppo puberale e della capacità riproduttiva sono elementi in grado di influenzare l identitl identità sessuale, il comportamento, gli atteggiamenti e l orientamento l sessuale. Sull identit identità di genere influiscono numerosi altri aspetti di natura sociale, culturale, cognitiva e affettiva.
20 Influenze socio-cognitive cognitive Le influenze sociali degli stereotipi culturali (ampie categorie che riflettono le impressioni e le convinzioni generali sul mondo maschile e femminile, proprie della cultura di d appartenenza), si osservano nei bambini già a partire dai 2 anni e mezzo. Diversi studi evidenziano che i bambini di quest et età sono in grado di fare delle attribuzioni stereotipiche quando si chiede loro quali attività (come cucire, cucinare, giocare con i treni, ecc.) sono più adatte ai maschi e alle femmine.
21 Stereotipi di genere Se si chiede ai bambini quali frasi inerenti diversi modi di essere "maschili" e "femminili" come: «Io sono forte!» e «Quando diventerò grande guiderò l aeroplano! aeroplano!» sono pronunciate da due bambole di sesso maschile e femminile, si osserva che i bambini di 2 anni hanno già una qualche conoscenza degli stereotipi legati al ruolo sessuale. Dai 5 anni i bambini associano alcune caratteristiche della personalità alle femmine (per esempio: essere gentili) e altre ai maschi (per esempio: essere aggressivi). Si è molto dibattuto sulle modalità con le quali i bambini sviluppano questi concetti.
22 Apprendimento e condizionamento La teoria dell apprendimento evidenzia che la tipizzazione sessuale si verifica sulla base dei principi del rinforzo: il comportamento adatto al proprio sesso tende a essere socialmente ricompensato, mentre quello meno adatto tende a essere punito. A partire dalla conoscenza del sesso del nascituro, infatti, i genitori e la società si comportano in relazione al genere. Alle bambine vengono generalmente regalate delle bambole, con le quali giocare, i maschi invece vengono dissuasi dal giocare con giocattoli di tipo femminile.
23 Il ruolo della famiglia e dei pari I padri sembrano agire differentemente nei confronti dei figli e delle figlie, contribuendo alla differenziazione di genere: ad esempio, tendono a coinvolgersi più facilmente con i figli maschi in giochi come la lotta, rispetto a quanto fanno con le femmine solitamente tollerano più facilmente il comportamento "maschile" delle proprie figlie, rispetto a quello "femminile" dei propri figli.
24 Come dimostrano alcuni studi sull analisi delle conversazioni che avvengono fra genitori e figli, si osserva che gli adulti sono pronti a discutere di sentimenti più con le femmine che con i maschi. Anche all interno del gruppo dei pari,, si osservano atteggiamenti e aspettative differenti nei confronti dei due sessi: i maschi, ad esempio, si scandalizzano facilmente se i comportamenti di altri maschi non sono in linea con il proprio sesso
25 Apprendimento e modellamento La teoria dell apprendimento sociale evidenzia che l imitazione l è il meccanismo più importante nello sviluppo dei comportamenti di genere. Questa teoria attribuisce un ruolo determinante al modellamento da parte degli adulti. I bambini imparano osservando l esempio l degli adulti e dei coetanei e poiché sono incoraggiati a prestare un attenzione selettiva a individui dello stesso sesso, è molto probabile che li imitino, adottando dei modelli di comportamento simili ai loro.
26 Secondo questa teoria, i bambini non apprendono solo per rinforzo diretto, ma anche per rinforzo vicario,, che si verifica quando i comportamenti osservati, e messi in atto da altri, vengono rinforzati. La cultura di appartenenza e i processi di socializzazione svolgono poi un ruolo fondamentale nell orientare la scelta dei modelli sociali e culturali. I genitori, gli insegnanti, i pari e i media hanno un peso notevole nel rendere il bambino consapevole che le differenze sessuali sono importanti e che ci si aspetta un adeguamento agli stereotipi prevalenti.
27 Gli stereotipi sociali Schaffer evidenzia che le persone reagiscono diversamente ai neonati quando viene detto loro che questi sono maschi oppure femmine. E stato possibile rilevare che nei confronti di una neonata, Avery,, vestita in maniera neutra, le persone reagivano con commenti del tipo: "Non è carina? Che dolce e affettuosa!" (se veniva detto loro che era una femminuccia) e al contrario: "Scommetto che è un tipo tosto!" (se veniva detto loro che si trattava di un maschietto).
28 L approccio cognitivo Accanto ai principi del rinforzo e dell imitazione, influiscono sulla tipizzazione sessuale e sui comportamenti di genere anche numerosi altri aspetti cognitivi. Secondo queste teorie il bambino non riceve passivamente le informazioni dall esterno, ma le interpreta attivamente e le applica selettivamente al comportamento personale e a quello degli altri.
29 Secondo Kohlberg,, l identitl identità di genere è l origine del comportamento che si associa al genere: le bambine imitano i modelli femminili, perché hanno una consapevolezza spontanea di essere femmine e su questa categorizzazione costruiscono parte della propria identità. Diverse ricerche evidenziano che i bambini di tre anni, che risultano rispondere in maniera più corretta alle prove sull identit identità di genere, mostrano una più netta preferenza per i giochi propri del loro sesso.
30 Fagot osserva che i bambini di 2 anni capaci di dare una definizione corretta dei due sessi passano l 80% l del loro tempo in gruppi dello stesso genere, mentre i bambini, non ancora in grado di farlo, vi passano solo il 50% del loro tempo. I primi tuttavia risultano maggiormente condizionati dagli adulti nella scelta dei giocattoli e manifestano una maggiore conoscenza degli stereotipi sessuali.
31 Le teorie cognitive dello schema sessuale Le teorie cognitive dello schema sessuale hanno cercato di combinare la teoria dello sviluppo cognitivo con quella dell apprendimento sociale. Gli schemi di genere cominciano a svilupparsi non appena i bambini si rendono conto che esiste una differenza fra maschi e femmine e cominciano conseguentemente a classificare anche se stessi. L osservazione del proprio e altrui comportamento porterebbe allo sviluppo delle strutture di genere che a loro volta produrrebbero consapevolezza, indirizzando il comportamento.
32 Dimensioni affettive Pur sottolineando la multifattorialità degli aspetti che incidono sullo sviluppo del sés e dell identit identità di genere, diversi studi evidenziano l importanza l della qualità delle prime relazioni affettive del bambino Lo sviluppo del concetto di sés ha inizio a partire dai legami di attaccamento,, con la formazione dei modelli operativi interni
33 Il ruolo della relazione genitori-figli Jovine e Scilligo evidenziano che nello sviluppo dell identit identità di genere, per ciò che concerne l orientamento sessuale, possono essere fatte scelte diverse a seconda di come si struttura il rapporto madre-figlia. Se il rapporto è caratterizzato da freddezza e lontananza e la madre è percepita come più debole e meno fiduciosa delle proprie capacità,, mentre il padre è descritto come distante, dominante e poco affettivo, la scelta del ruolo sessuale può essere meno semplice.
34 In altri lavori, a un padre scarsamente affettivo e relativamente distante, si affianca una madre dominante o che offre scarso sostegno educativo. Questi studi pongono in risalto l importanza l dei processi di identificazione e la qualità del sostegno emotivo offerto dai genitori nella crescita dei figli, ma anche l importanza l della qualità delle relazioni che si instaurano all interno della famiglia e all interno della coppia genitoriale.
35 L identità di genere comincia a formarsi quando il concetto di sés diventa più stabile e i bambini cominciano a categorizzare e quindi a valutare se stessi e gli altri in base a sistemi categoriali di tipo sociale Il genere è tra le prime categorie sociali ad essere apprese (entro i 3 anni)
36 Approcci teorici 36 3 approcci teorici fondamentali per spiegare lo sviluppo dell identit identità di genere: 1) teorie biologiche 2) teorie dell apprendimento sociale 3) teorie cognitive + teoria socio-cognitiva cognitiva che integra i diversi approcci
37 Spiegazioni biologiche dell identit identità di genere (a) Teoria dell investimento parentale: teoria usata per spiegare le differenze di genere sulla base delle differenze sessuali di tipo biologico. La teoria afferma che la riproduzione ha implicazioni differenti per maschi e femmine (ormoni) e che uomini e donne, pertanto, cercano nel genere opposto tratti diversi. 37 Ciò, nel corso dell evoluzione, ha portato alle attuali differenze nel ruolo di genere, nello status e nel comportamento.
38 Spiegazioni biologiche dell identit identità di genere (b) Per le spiegazione biologiche dell identit identità di genere hanno particolare rilievo i casi medici es.: comportamento di bambine nate con iperplasia surrenale congenita o il caso dei gemelli monozigoti descritto da Money ed Ehrhardt (1972). 38
39 Iperplasia surrenale congenita Mancanza (congenita o indotta) di un enzima necessario alla produzione di cortisolo e aldosterone Senza questi ormoni viene prodotta una maggiore quantità di androgeno,, che porta alla comparsa di caratteristiche maschili
40 Teorie cognitive dell identit identità di genere Teoria dello sviluppo cognitivo: : illustra lo sviluppo dell identit identità di genere attraverso le crescenti abilita cognitive del bambino. Presenta tre stadi, alla base dei rispettivi momenti di svolta nella comprensione del genere: l etichettamento di genere, la stabilita abilita di genere la costanza di genere 40
41 Rapporto tra sviluppo cognitivo e identità di genere (Kohlberg) Caratteristiche di genere Etichettamento di genere Stabilità di genere Costanza di genere Caratteristiche cognitive Egocentrismo Scarse abilità di conservazione Abilità di conservazione raggiunta
42 Capire le categorie di genere: l identità di genere nei bambini Kohlberg descrive lo sviluppo dell identit identità di genere come un processo in tre tappe: 1) etichettamento di genere (3 anni) 2) stabilità di genere (4 anni) 3) costanza di genere (5 anni) 4 2
43 Etichettamento di genere Etichettamento di genere: identificazione corretta di se stessi e degli altri come appartenenti al genere maschile o femminile. È il primo passo in direzione di una comprensione dell identit identità di genere e avviene entro i 3 anni di età. 43
44 Stabilità di genere Stabilita di genere: : la comprensione che l appartenenza a un gruppo di genere e normalmente stabile e permanente nel corso del tempo. La cognizione della stabilità di genere si raggiunge a 4 anni circa, ma si basa ancora sulle caratteristiche esteriori. 44
45 Costanza di genere Costanza di genere: la comprensione che l appartenenza a un gruppo di genere non cambia nonostante i cambiamenti nell aspetto. La comprensione della costanza di genere tende a verificarsi tra i 4 e i 5 anni. 45
46 Stereotipi di genere All incirca nel periodo dell etichettamento etichettamento di genere, verso i 2 anni e mezzo, nei bambini hanno già iniziato a formarsi gli stereotipi di genere Credenze su ciò che e adeguato o tipico del proprio gruppo di genere o di quello opposto. Insieme a etichettamento, stabilità e costanza di genere, gli stereotipi di genere partecipano alla formazione dell identit identità di genere. 46
47 Altre teorie cognitive sull identit identità di genere Schema di genere: : sistema di credenze sugli attributi e i comportamenti associati al genere. Aiuta il bambino a formare valutazioni e a fare assunti sugli individui, sugli oggetti e sulle situazioni sociali in base all apparte apparte- nenza al gruppo di genere. Teorici: : Bem, 1981; Martin e Halverson, Sviluppo del concetto di sé e dell'identità di genere
48 Teorie dell apprendimento sociale dell identit identità di genere Teorie dell apprendimento sociale: approccio che spiega lo sviluppo dell identità di genere nei termini dell esperienza di apprendimento accumulata dal bambino nel proprio ambiente sociale, in particolare attraverso il modellamento del comportamento altrui e la ricompensa per l adozione di abitudini approvate. Principali agenti di socializzazione: adulti, pari, media. Tra gli esponenti principali di questo approccio: Bandura e Mischel. 48
49 Un approccio combinato: la teoria socio-cognitiva cognitiva Kay Bussey e Albert Bandura (1999) hanno proposto una teoria socio-cognitiva cognitiva combinata dello sviluppo di genere per far fronte ai limiti delle singole teorie. Si basa su un modello a 3 fattori: Personali (temperamento) Ambientali (modellamento) Legati a schemi comportamentali appresi (rinforzamento sociale) 49
50 Rinforzamento sociale e autoefficacia Secondo tale teoria, i bambini monitorano il proprio comportamento e la propria reazione emotiva a esso collegata autoefficacia: emotiva a esso collegata autoefficacia credenza di una persona sul grado di efficacia con cui può controllare se stessa, i suoi pensieri o comportamenti, in particolare re quando e intenzionata a soddisfare un obiettivo personale.
51 In sintesi L identità di genere si sviluppa attraverso l interazione l di fattori biologici e psico-sociali sociali ovvero di componenti cognitive, affettive e biologiche
52
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