Modello di organizzazione e di gestione ex Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231
|
|
- Eleonora Palmisano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Gruppo Banca Intermobiliare Modello di organizzazione e di gestione ex Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 ALLEGATO n. 4 Mappatura delle aree aziendali a rischio 1
2 INDICE REATI GENERALI E REATI PECULIARI...3 MAPPATURA DELLE AREE A RISCHIO Gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione Gestione dei rapporti con le Autorità di Vigilanza Gestione del contenzioso e dei rapporti con l Autorità Giudiziaria/Amministrativa Gestione dei rapporti con la Società di Revisione e il Collegio Sindacale Gestione del processo di selezione e assunzione di risorse umane Gestione del processo di conferimento dell incarico di consulenza professionale Gestione del processo di selezione e rapporti con i fornitori Gestione delle risorse umane Gestione del processo inerente la sicurezza dei locali di lavoro Gestione omaggi, spese di rappresentanza e sponsorizzazioni Gestione del processo di predisposizione del bilancio Gestione del processo di back office e contabilità generale Gestione del processo riguardante l attività di IT e Sicurezza informatica Gestione del processo relativo ai rapporti con la clientela (acquisizione di nuova clientela e gestione dei rapporti in essere) Gestione del processo relativo alle attività di finanziamento Gestione del processo relativo ai flussi di denaro contante Gestione delle Informazioni privilegiate e delle comunicazioni esterne Gestione del processo riguardante la redazione e divulgazione delle raccomandazioni di investimento Gestione dei processi inerenti la prestazione dei servizi di investimento (principali ed accessori) e l attività di mercato primario...12 ABUSO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE...13 MANIPOLAZIONI DI MERCATO
3 REATI GENERALI E REATI PECULIARI L individuazione delle aree cosiddette a rischio è operazione propedeutica essenziale all impostazione di un modello esimente ai sensi del Decreto. Tale operazione implica un analisi dei cd. reati presupposto (tale analisi si trova sintetizzata nell Allegato n. 1), in conseguenza della quale sono individuabili le aree/processi/attività delle società del Gruppo BIM in cui si può annidare il rischio di commissione dei predetti reati. Una volta compiuta tale mappatura sarà possibile valutare l idoneità delle procedure esistenti ed eventualmente procedere all implementazione delle stesse. In relazione ai reati presupposto ai fini di una valutazione del grado di rischio di incidenza degli stessi, rileva un opportuna distinzione concettuale tra i cosiddetti reati generali e peculiari: nella prima categoria dei generali rientrano quegli illeciti non precisamente connessi alle attività bancaria e/o finanziarie e che pertanto hanno un rischio di verificazione pari a quello riscontrabile da qualunque altra società non operante nel settore. Trattasi nello specifico dei: 1. reati nei rapporti con la Pubblica amministrazione 2. delitti informatici 3. reati societari 4. reati di omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell igiene e della salute sul lavoro 5. delitti di criminalità organizzata 6. il reato di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria sono da considerarsi invece reati peculiari quegli illeciti che costituiscono una degenerazione patologica di una attività ordinaria e che, pertanto, presentano un rischio particolare di verificazione nell ambito delle tipiche attività aziendali e rispetto ai quali l ente dovrà prestare un attenzione particolare nelle procedure di prevenzione e controllo. Trattasi nello specifico di: 1. falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento 2. abusi di mercato 3. finanziamento al terrorismo (reati transnazionali) 4. riciclaggio Ciò premesso, segue la sintesi dell attività di individuazione delle aree/processi aziendali a rischio rispetto alla possibile verificazione dei reati presupposto. Tale analisi è stata schematizzata: nella prima colonna sono indicati i reati presupposto che possono verificarsi (nonché un esemplificazione non esaustiva di ipotesi di rischio) rispetto a determinate alle aree/processi aziendali inseriti nella seconda colonna. 3
4 MAPPATURA DELLE AREE A RISCHIO 1. Gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione Truffa ai danni dello Stato (ex art. 640, comma 2, n. 1, c.p.): ad esempio tramite l incompletezza, la non correttezza, ecc. del contenuto della documentazione destinata alla Pubblica Amministrazione, anche nell ambito dei rapporti commerciali; Corruzione (ex artt. 318, 319, 319-bis, 319-ter, 320, 321, 322 e 322-bis, c.p.): a titolo meramente esemplificativo, il reato potrebbe essere perpetrato in occasione delle ispezioni condotte dai funzionari della Pubblica Amministrazione competenti, finalizzate alla valutazione della conformità ai dettami della normativa di riferimento; per quanto concerne le attività commerciali, il reato potrebbe essere perpetrato in occasione dei rapporti preliminari alla conclusione delle transazioni, al fine di indurre il Funzionario a privilegiare la banca o una delle società del gruppo quale controparte dell operazione o del rapporto, orientando ad esempio l esito di una gara. Le modalità di commissione del reato si potrebbero sostanziare nella dazione o promessa di denaro o altra utilità al Funzionario pubblico responsabile. L area di rischio riguarda la gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione in occasione di adempimenti, richieste, comunicazioni, visite ispettive ed accertamenti, previsti dalle normative di riferimento. L area a rischio fa inoltre riferimento alla gestione dei rapporti commerciali che vedano come clientela strutture appartenenti alla Pubblica Amministrazione. Il processo riguarda la gestione : 1. delle comunicazioni e adempimenti verso la Pubblica Amministrazione; 2. dei rapporti con i funzionari della Pubblica Amministrazione in occasione di indagini, visite ispettive o visite volte all acquisizione di documentazione; 3. dei rapporti con i funzionari della Pubblica Amministrazione per l acquisizione di mandati e la conclusione di transazioni finanziarie rientranti nell attività tipica della banca e/o delle altre società del gruppo. N.B. Nell ampia nozione di Pubblica Amministrazione rientrano: Stato, Enti Pubblici, Istituzioni dell Unione Europea, nonché Stati ed Enti Pubblici di diritto estero, ma anche rilevano le definizioni di pubblico funzionario (colui che esercita una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa) ed incaricato di pubblico servizio (tale definizione prescinde dalla natura pubblica o privata del soggetto che svolge una determinata attività; rileva, ai fini della norma penale, lo svolgimento di un attività sotto il controllo o l'autorizzazione di un ente pubblico) 4
5 2. Gestione dei rapporti con le Autorità di Vigilanza - Corruzione (ex artt. 318, 319, 319-bis, 319- ter, 320, 321, 322 e 322-bis, c.p.): attraverso la dazione o la promessa di denaro o di altra utilità, al fine di indurre i funzionari delle Autorità a omettere rilievi circa il mancato rispetto delle normative di riferimento o a non irrogare sanzioni a seguito degli accertamenti svolti anche di tipo ispettivo; - Ostacolo all esercizio delle funzioni delle Autorità pubbliche di Vigilanza (ex art. 2638, comma 1 e 2, c.c.): ad esempio attraverso la predisposizione di documentazione non veritiera, l occultamento/omissione di documenti e informazioni rilevanti. L area a rischio in oggetto si riferisce alla gestione dei rapporti, in occasione di adempimenti, richieste, comunicazioni, visite ispettive e accertamenti, previsti dalle normative di riferimento, con le Autorità Pubbliche di Vigilanza quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo: - Banca d Italia; - Consob; - ISVAP; - UIF; - Autorità Garante per la Privacy; - Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato; - Guardia di Finanza (che agisce su delega di diverse autorità). Il processo afferisce la gestione: 1. delle segnalazioni periodiche di vigilanza alle Autorità; 2. delle comunicazioni e adempimenti verso le Autorità di Vigilanza suddette; 3. dei rapporti con i funzionari delle stesse Autorità in occasione di indagini, visite ispettive o visite volte all acquisizione di documentazione. 3. Gestione del contenzioso e dei rapporti con l Autorità Giudiziaria/Amministrativa Truffa ai danni dello Stato (ex art. 640, comma 2, n. 1, c.p.): ad esempio tramite l alterazione del contenuto della documentazione (incompletezza, non correttezza, ecc.) destinata all Autorità Giudiziaria e Amministrativa; Corruzione (ex artt. 318, 319, 319-bis, 319-ter, 320, 321, 322 e 322-bis c.p.): sia direttamente che per il tramite di consulenti legali, in occasione dei rapporti con l'autorità Amministrativa e Giudiziaria, al fine di favorire la banca o le società del gruppo in processi; Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (ex art. 377-bis c.p.) al fine di favorire la banca o le società del gruppo in procedimenti giudiziari. L area a rischio in oggetto fa riferimento alle attività connesse alla gestione del contenzioso civile, del lavoro, amministrativo e fiscale. Il processo si articola nelle fasi di: 1. pre-contenzioso, 2. apertura del contenzioso, 3. gestione del procedimento 4. eventuale ricorso ad accordi transattivi. 5
6 4. Gestione dei rapporti con la Società di Revisione e il Collegio Sindacale Impedito Controllo alle attività del Collegio Sindacale e della Società di Revisione (ex art. 2625, comma 2, c.c.). L area a rischio in oggetto fa riferimento alla gestione dei rapporti con la Società di Revisione ed il Collegio Sindacale da parte delle unità organizzative/funzioni interessate, in merito a: 1. svolgimento di verifiche periodiche; 2. messa a disposizione di documentazione varia; 3. comunicazione dati societari/aziendali di qualsiasi natura. 5. Gestione del processo di selezione e assunzione di risorse umane Corruzione (ex artt. 318, 319, 319-bis, 319-ter, 320, 321, 322 e 322-bis c.p.): una gestione non trasparente del processo di selezione e assunzione del personale è in grado di permettere la consumazione del reato attraverso la promessa di assunzione a rappresentanti della Pubblica Amministrazione, o soggetti da questi indicati, concessa al fine di influenzarne l indipendenza di giudizio o di assicurare un qualsivoglia vantaggio per la banca e/o le società del gruppo. L si sostanzia nelle attività connesse al processo di assunzione delle risorse per la banca e le società del gruppo, così articolate: 1. gestione delle necessità organizzative di inserimento nuove risorse; 2. selezione dei candidati; 3. assunzione nuove risorse. 6. Gestione del processo di conferimento dell incarico di consulenza professionale Corruzione (ex artt. 318, 319, 319-bis, 319-ter, 320, 321, 322 e 322-bis c.p.): le fasi di selezione e conferimento di incarico potrebbero costituire un potenziale supporto alla commissione del reato verso pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio per ottenere favori nell'ambito dello svolgimento delle attività aziendali. L area a rischio riguarda il processo di assegnazione di incarichi per attività professionali a consulenti/professionisti esterni. Il processo si sostanzia nelle seguenti attività: 1. pianificazione del fabbisogno di consulenza professionale esterna; 2. autorizzazione delle spese per consulenze e prestazioni professionali; 3. selezione del professionista; 4. contrattualizzazione dei rapporti con i professionisti; 5. monitoraggio della esecuzione delle prestazioni da parte dei professionisti; 6. autorizzazione al pagamento delle fatture/parcelle dei professionisti. 6
7 7. Gestione del processo di selezione e rapporti con i fornitori Corruzione (ex artt. 318, 319, 319-bis, 319-ter, 320, 321,322 e 322-bis, c.p.): una gestione non trasparente del processo degli acquisti potrebbe consentire la commissione di tali reati, ad esempio attraverso la creazione di fondi a seguito del pagamento di forniture a prezzi superiori all effettivo valore del bene o del servizio ottenuto; Omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell igiene e della salute sul lavoro: deve essere prestata particolare attenzione alle attività svolte in regime di appalto, in considerazione del fatto che va garantito il coordinamento degli interventi di prevenzione dei rischi, risultando a tal fine necessario valutare l idoneità tecnicoprofessionale delle ditte appaltatrici, ai sensi di quanto dispone la normativa in materia. L area a rischio in oggetto fa riferimento al processo di acquisizione di beni e servizi e si sostanzia nelle fasi di: 1. pianificazione dei fabbisogni e redazione del budget degli acquisti; 2. selezione dei fornitori; 3. contrattualizzazione dei rapporti con i fornitori; 4. ricezione del bene e servizio e certificazione dello stesso; 5. autorizzazione al pagamento delle fatture dei fornitori. Nell ambito della formalizzazione e gestione dei contratti d appalto, si richiama l attenzione all attività relativa alla cooperazione e al coordinamento con il fornitore del servizio che deve confluire nell elaborazione del Documento unico di valutazione del rischio e formalità conseguenti, ai sensi dell art. 26 del decreto legislativo n. 81/ Gestione delle risorse umane Omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell igiene e della salute sul lavoro: a titolo esemplificativo si potrebbero sviluppare patologie relative: o all uso di videoterminali; o all ergonomia del luogo di lavoro; o alla prossimità o impiego di sostanze potenzialmente nocive o al fumo passivo; meritano una menzione anche i cd. rischi psicosociali, da intendere quali fenomeni in grado di determinare uno stato di sofferenza fisica e/o psicologica, quali tipicamente stress e mobbing. Si richiama in particolare la necessità di tutelare in maniera adeguata e specifica i lavoratori con handicap o le lavoratrici in gravidanza. L area a rischio in oggetto fa riferimento alla/e funzione/i cui è affidato il compito di garantire adeguate condizioni psico-fisiche al personale per lo svolgimento delle diverse attività aziendali. 7
8 9. Gestione del processo inerente la sicurezza dei locali di lavoro Omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell igiene e della salute sul lavoro: a titolo esemplificativo si potrebbero verificare incidenti: - connessi agli impianti elettrici, ascensori e montacarichi, e, più in generale, all utilizzo di impianti o macchinari o attrezzature di lavoro; - relativi ai lavori di manutenzione e ristrutturazione; si potrebbero inoltre verificare eventi dannosi di natura eccezionale quali: - incendi, esplosioni, terremoti, allagamenti, diffusione di agenti chimici o batteriologici; - aggressione da parte di terzi, ad es. a scopo di rapina o emergenze di varia natura. L area a rischio in oggetto fa riferimento, alla/e funzione/i aziendale/i cui è affidato il compito di garantire la sicurezza per il personale, i clienti e, in generale, tutti coloro che abbiano accesso ai locali aziendali. 10. Gestione omaggi, spese di rappresentanza e sponsorizzazioni Corruzione (ex artt. 318, 319, 319-bis, 319-ter, 320, 321, 322 e 322-bis c.p.): una gestione non trasparente del processo relativo a omaggi, spese di rappresentanza, beneficenze e sponsorizzazioni potrebbe consentire la commissione di tale reato, ad esempio attraverso il riconoscimento o la concessione di vantaggi ad esponenti della Pubblica Amministrazione, al fine di favorire interessi della banca e/o delle altre società del gruppo ovvero la creazione di disponibilità utilizzabili per la realizzazione del reato in questione. L area a rischio in oggetto fa riferimento a tutte le attività strettamente connesse con il marketing della banca e delle altre società del gruppo, relative all elargizione gratuita di beni e servizi, che non rientrano nell attività propria né della banca né delle altre società del gruppo, nonché lo sviluppo di attività di sponsorizzazione. 11. Gestione del processo di predisposizione del bilancio False Comunicazioni Sociali (ex artt e 2622, commi 1 e 3, c.c.): tale reato potrebbe concretizzarsi laddove il bilancio contenesse informazioni non corrette tali da indurre in errore i soci o il pubblico circa la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società, al fine di trarre un ingiusto profitto; ad es. attraverso la creazione di riserve occulte illiquide, sottovalutando poste attive o sopravvalutando poste passive, per favorire l autofinanziamento della società. L area a rischio in oggetto fa riferimento alle attività inerenti alla predisposizione e approvazione del bilancio di esercizio della banca e delle altre società del gruppo, nonché di quello consolidato di gruppo. Il processo si articola nelle seguenti fasi: 1. tenuta della contabilità (vedi tabella n. 12); 2. predisposizione del progetto di bilancio; 3. approvazione del bilancio; 4. deposito del bilancio. 8
9 12. Gestione del processo di back office e contabilità generale False Comunicazioni Sociali (ex artt e 2622, commi 1 e 3, c.c.): le attività svolte nell ambito delle funzioni di back office e contabilità generale, costituiscono una delle modalità strumentali attraverso cui, in linea di principio, potrebbe realizzarsi tale reato. L area a rischio riguarda le attività svolte nell ambito delle funzioni di back office e contabilità generale, quali: 1. gestione delle attività di post trading; 2. gestione delle attività di clearing dei derivati quotati; 3. gestione amministrativa delle operazioni in derivati over the counter (OTC) in essere; 4. conferma e spunta delle operazioni in strumenti finanziari eseguite in conto proprio o in conto terzi; 5. regolamento di tutte le operazioni in strumenti finanziari e creditizie; 6. esecuzione delle operazioni di incasso di commissioni attive, fatture e altri proventi; 7. effettuazione dei pagamenti disposti a fronte di fatture passive, commissioni ed altri oneri; 8. movimentazione dei conti correnti e dei depositi titoli dei clienti e del conto proprio della società; 9. gestione degli storni/ripristini e verifica della regolarità delle richieste di modifiche provenienti dagli operatori di front office; 10. gestione amministrativa, inclusa la riconciliazione, delle posizioni in titoli della società, della clientela e delle operazioni in corso di regolamento, inclusi gli aspetti fiscali; 11. attività di chiusura delle giornate contabili del sistema titoli; 12. gestione delle procedure di fixing, raccolta tassi e prezzi e inserimento degli stessi nei sistemi di back office; 13. alimentazione dei sistemi di contabilità sezionale; 14. analisi e valutazione delle operazioni e delle posizioni in strumenti finanziari ai fini del bilancio; 15. attività di sviluppo dei modelli di pricing proprietari impiegati a livello di front office e utilizzati anche nel calcolo del valore degli strumenti finanziari presenti nei portafogli della società, ai fini del monitoraggio dei rischi finanziari e della valutazione contabile. 9
10 13. Gestione del processo riguardante l attività di IT e Sicurezza informatica Delitti informatici (artt. 615 ter - quater, 617quater, 635 bis ter- quater quinquies c.p.) Frode informatica (640ter c.p.) Si ritiene necessario evidenziare quanto la sicurezza informatica costituisca una delle modalità strumentali attraverso cui, in linea di principio, potrebbero essere realizzati anche altri reati presupposto modificando ad es. dati di bilancio, piuttosto che dati inerenti la clientela, l operatività della società ecc.. L area a rischio in oggetto fa riferimento al processo relativo alla gestione della dotazione hardware e software della società al fine di garantire: 1. l integrità dei dati; 2. la sicurezza nella trasmissione dei dati; 3. la corretta gestione ed il monitoraggio degli accessi al sistema informativo, nonché il corretto utilizzo del medesimo. 14. Gestione del processo relativo ai rapporti con la clientela (acquisizione di nuova clientela e gestione dei rapporti in essere) Riciclaggio (art. 648 bis c.p.) Delitti con finalità di Terrorismo o Eversione dell Ordine Democratico, Reati Transnazionali (ex art. 10 Legge 146/2006), Delitti di criminalità organizzata (ex artt. 416, 416-bis c.p., art. 74 DPR 309/90): in relazione a tali ipotesi criminose il rischio di commissione si concretizza essenzialmente nell attività di finanziamento preordinata ad agevolare clienti che perseguono, direttamente o quali prestanome, finalità di terrorismo o eversione dell ordine costituzionale o comunque coinvolti in organizzazioni criminali, mettendo a loro disposizione risorse finanziarie o comunque incrementandone le disponibilità economiche, che risultino poi strumentali al perseguimento dei loro criminosi obiettivi. L area a rischio in oggetto fa riferimento alle attività svolte dalla società con riferimento all acquisizione di nuova clientela e controparti, nonché alla gestione dei rapporti con tali soggetti. Il processo si articola nelle seguenti fasi: 1. adeguata verifica dei soggetti che instaurano rapporti di natura continuativa con la Banca al fine di acquisirne la piena conoscenza (know your customer rule e assolvimento degli obblighi di adeguata verifica ai fini della normativa di cui al d. lgs. n. 231/07); 2. valutazione del profilo di rischio della clientela; 3. gestione e monitoraggio delle operazioni poste in essere dalla clientela ai fini della segnalazione delle operazioni sospette nel rispetto della normativa di cui al d. lgs. n. 231/07. 10
11 15. Gestione del processo relativo alle attività di finanziamento Riciclaggio (art. 648 bis c.p.) Delitti con finalità di Terrorismo o Eversione dell Ordine Democratico e Reati Transnazionali (art. 10 L. 146/2006), Delitti di criminalità organizzata (ex artt. 416, 416-bis c.p., art. 74 DPR 309/90): il rischio di commissione si concretizza nell attività di finanziamento preordinata ad agevolare clienti che perseguono, finalità di terrorismo o eversione dell ordine costituzionale o comunque coinvolti in organizzazioni criminali, mettendo a loro disposizione risorse finanziarie o comunque incrementandone le disponibilità economiche, strumentali al perseguimento dei loro criminosi obiettivi. L area a rischio in oggetto fa riferimento alla specifica attività di finanziamento, in particolare all attività di gestione e monitoraggio delle linee di credito affidate. 16. Gestione del processo relativo ai flussi di denaro contante Falsità in monete (artt. 453 e segg. c.p.): il rischio si annida essenzialmente in relazione alla possibilità di messa in circolazione di valori contraffatti o alterati, attraverso la diffusione fra il pubblico di valori falsi. L area a rischio in oggetto fa riferimento alla tipica attività da sportello riguardante la movimentazione fisica di denaro contante. 17. Gestione delle Informazioni privilegiate e delle comunicazioni esterne Abuso di informazioni privilegiate (art. 184, del TUF) ovvero della connessa fattispecie di illecito amministrativo (art. 187-bis, del TUF); Manipolazione del mercato (art. 185, del TUF), ovvero della connessa fattispecie di illecito amministrativo (art. 187-ter del TUF); Aggiotaggio (art c.c.) In merito all esemplificazione di operazioni in grado di integrare tali illeciti si veda l approfondimento che segue. L area a rischio in oggetto fa riferimento alle attività relative alla gestione e al trattamento delle informazioni privilegiate di cui le diverse funzioni aziendali vengono a conoscenza nell espletamento della normale operatività aziendale, riguardanti, innanzitutto, Banca Intermobiliare che è società con azioni quotate nel mercato di Borsa Italiana, nonché alla gestione delle comunicazioni verso l esterno di strategie e obiettivi aziendali, attività che, data la loro natura, potrebbero consentire la diffusione di notizie false o la realizzazione di operazioni simulate o altri artifizi concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari quotati e non. 11
12 18. Gestione del processo riguardante la redazione e divulgazione delle raccomandazioni di investimento Abuso di informazioni privilegiate (art. 184, del TUF) ovvero della connessa fattispecie di illecito amministrativo (art. 187-bis, del TUF); Manipolazione del mercato (art. 185, del TUF), ovvero della connessa fattispecie di illecito amministrativo (art. 187-ter del TUF); Aggiotaggio (art c.c.) In merito all esemplificazione di operazioni in grado di integrare tali illeciti si veda l approfondimento che segue. L area a rischio in oggetto fa riferimento alle attività relative al processo di redazione di studi e analisi (ricerche o raccomandazioni) destinate alla clientela del Gruppo. Per quanto le raccomandazioni di investimento non siano (con opinioni contrastanti in merito) ricomprese tra le informazioni privilegiate, pur tuttavia non è possibile trascurare il fatto che l informazione privilegiata può essere rappresentata dal momento e dalle modalità di diffusione dello studio. 19. Gestione dei processi inerenti la prestazione dei servizi di investimento (principali ed accessori) e l attività di mercato primario Abuso di informazioni privilegiate (art. 184, del TUF) ovvero della connessa fattispecie di illecito amministrativo (art. 187-bis, del TUF); Manipolazione del mercato (art. 185, del TUF), ovvero della connessa fattispecie di illecito amministrativo (art. 187-ter del TUF); Aggiotaggio (art c.c.) In merito all esemplificazione di operazioni in grado di integrare tali illeciti si veda l approfondimento che segue. Le attività esemplificate nell area di rischio possono rilevare altresì con riferimento ad altri reati presupposto quali: Truffa ai danni dello Stato (art. 640, comma 2, n. 1, c.p.): qualora le operazioni interessino la Pubblica Amministrazione o Entità a controllo pubblico (ad es. la creazione di uno strumento derivato taylor made); - Corruzione: qualora le controparti nelle operazioni in questione appartengano alla Pubblica Amministrazione; - False Comunicazioni Sociali (artt e 2622, commi 1 e 3, c.c.). L area a rischio in oggetto fa riferimento all operatività relativa alla gestione dei servizi di investimento, dei servizi accessori e delle attività di mercato primario. In particolare il riferimento è alle diverse attività di: 1. promozione di tutti i prodotti/soluzioni di Investment Banking verso il mondo corporate (M&A, Equity, Bonds - per la clientela domestica -, Finanza Strutturata, ecc.); 2. offerta alle aziende di servizi di advisory per lo svolgimento di operazioni di M&A, nonché per l implementazione di prodotti/soluzioni di finanza strutturata personalizzati; 3. offerta di prodotti equity e debt di mercato primario, cui si abbina un servizio per le aziende quotate nella gestione del rapporto con gli investitori post quotazione ( Corporate Broking ); 4. market making e vendita agli investitori professionali (includendo tra questi gli enti territoriali e i corporate attribuiti), italiani ed esteri, di strumenti finanziari, sia a contante che derivati, quotati od over the counter; 5. gestione in conto proprio e distribuzione alla clientela di prodotti di gestione dei rischi finanziari (principalmente 12
13 riconducibili a tassi d interesse, di cambio, di credito e azionari); 6. partecipazione della Banca ai mercati di competenza, anche in qualità di market maker, garantendo l'offerta a condizioni competitive di prezzo con riferimento al grado di liquidità degli strumenti finanziari trattati e agli spread applicati; 7. esecuzione degli ordini su strumenti finanziari quotati rivenienti dalla clientela sia mediante modalità tradizionali che telematiche (es.: electronic order routing); 8. attività di prestito titoli; 9. attività di sindacazione nel primario obbligazionario e obbligazionario strutturato. Di seguito un approfondimento sui profili di rischio che possono prospettarsi in relazione alle ipotesi di abuso di informazioni privilegiate e manipolazioni di mercato (sia nella fattispecie di reato che di illecito amministrativo). ABUSO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE In relazione alle attività di società quotata: profili di rischio si annidano in relazione alla possibilità che soggetti in posizione apicale utilizzino informazioni privilegiate di cui sono entrati in possesso, tenuto conto del loro potenziale interesse, per esempio, ad incrementare/preservare il valore delle partecipazioni (il patrimonio), limitare perdite, ovvero consolidare l immagine dell ente; anche il dipendente può comunque commettere il reato per mostrare particolare competenza professionale, lungimiranza negli affari, negli acquisti e vendite di titoli, ovvero per ottenere vantaggi professionali di qualsiasi natura (avanzamenti di carriera ecc.) o, più semplicemente, per fidelizzare un proprio cliente, ecc.. In relazione alle attività inerenti la prestazione dei servizi di investimento: vi sono diverse operatività rispetto alle quali possono profilarsi elementi di rischio, ad iniziare dal cd. front running che ricorre quando l intermediario (bancario e non), ricevuto dal cliente un ordine di acquisto o di vendita in grado, con la sua esecuzione, di influenzare il prezzo del titolo interessato, ne anticipa l effetto con un operazione realizzata nell interesse della società. Profili di rischio presenta anche il c.d. scalping che si configura allorché l operatore operi in borsa, anticipando gli effetti di mercato che l operazione da lui consigliata o suggerita è idonea a produrre. In tale ipotesi, peraltro, assume rilievo essenziale il margine di incertezza connesso all aspettativa dell altrui condotta; è bene puntualizzare che perchè tale reato possa configurarsi è necessario che sia ravvisabile, così come richiesto dall art. 183, comma 3, del TUF, un complesso di circostanze che si possa ragionevolmente prevedere che verrà ad esistenza nonché un evento che si possa ragionevolmente prevedere che si verificherà. Analogamente, l illecito amministrativo potrà configurarsi nell ipotesi in cui un apicale, piuttosto che un soggetto sottoposto, comunichi a terzi (ad esempio un cliente della società) l informazione privilegiata appresa in ragione dell attività svolta (ad esempio da altro cliente), ovvero gli consigli il compimento dell operazione allo scopo di recare alla società il vantaggio derivante dal 13
14 rafforzamento della reputazione commerciale della stessa ovvero dal semplice intento di fidelizzazione del cliente. In relazione alle attività di finanziamento: l operatore è in grado di apprendere, in virtù delle attività connesse all erogazione di un finanziamento a favore di un soggetto emittente strumenti finanziari, informazioni privilegiate idonee a turbare il mercato (attinenti, ad esempio, lo stato di grave dissesto finanziario dell ente destinatario dell erogazione, ovvero il prossimo compimento da parte di questo di rilevanti operazioni commerciali) e può avvalersene direttamente ovvero comunicandole a terzi con le modalità che integrano la fattispecie criminosa. Analoghe considerazioni possono valere in relazione alle attività inerenti la prestazione di servizi accessori, quali quelle svolte nell ambito della consulenza alle imprese in materia di struttura finanziaria, di strategia aziendale e di questioni connesse, nonché a quelle di mercato primario. In merito all attività di redazione e diffusione di raccomandazioni di investimento: l abuso di tale informazione può consistere nello sfruttare detta informazione per: (i) aprire per la proprietà societaria una posizione immediatamente prima della diffusione dello studio e chiuderla immediatamente dopo che si produce l impatto sui prezzi dei titoli oggetto dello studio; (ii) comunicare la prossima diffusione dello studio ad altri, al di fuori ovviamente del normale esercizio del lavoro, della professione, della funzione o dell ufficio; (iii) indurre o consigliare altri soggetti ad aprire una posizione immediatamente prima della diffusione dello studio. MANIPOLAZIONI DI MERCATO In merito a tali fattispecie è opportuno distinguere tra: 1. manipolazioni informative 2. manipolazioni operative MANIPOLAZIONI INFORMATIVE Tali manipolazioni si attuano attraverso la diffusione di informazioni false o fuorvianti, senza la necessità che siano ad essa collegate operazioni sul mercato. La diffusione di informazioni ingannevoli può avvenire attraverso diversi strumenti: mezzi di informazione, compreso internet, situazioni contabili destinate ad essere riportate nelle relazioni trimestrali, deliberazioni con le quali l organo competente approva il progetto di bilancio, la proposta di distribuzione del dividendo, il bilancio consolidato, la relazione semestrale e le relazioni trimestrali che contengano fatti non rispondenti al vero, mascherando, ad esempio, una situazione di dissesto dell ente. Un ulteriore ipotesi concerne la diffusione da parte degli intermediari di studi su società con previsioni di dati e suggerimenti esagerati e/o falsi. Particolarmente delicata è l attività riguardante l inserimento di informazioni su internet o la diffusione tramite comunicati stampa di informazioni false o fuorvianti sulla società emittente (si pensi, ad esempio, anche all ipotesi di dichiarazioni rilasciate alla stampa dai manager della banca): ove tale condotta riguardi informazioni privilegiate ai sensi dell art. 181 TUF., potrà infatti configurarsi il delitto in argomento. 14
15 MANIPOLAZIONI OPERATIVE Sulla base delle indicazioni fornite dalla Comunicazione Consob n. DME/ del 29 novembre 2005, è possibile individuare una nutrita, per quanto non esaustiva, casistica di ipotesi di manipolazione del mercato riconducibili all illecito amministrativo di manipolazione del mercato, ma riferibili anche all analogo delitto, ove la condotta descritta sia idonea a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari : a) False/Misleading Transactions (ossia, operazioni od ordini di compravendita che forniscano o siano idonei a fornire indicazioni false o fuorvianti in merito all offerta, alla domanda o al prezzo di strumenti finanziari ), con ciò intendendo operazioni di: wash trades: tale condotta consiste nell effettuare operazioni di acquisto o di vendita di uno strumento finanziario senza che si determini alcuna variazione negli interessi o nei diritti o nei rischi di mercato del beneficiario delle operazioni o dei beneficiari che agiscono di concerto o in modo collusivo; painting the tape: anche in questo caso si realizzano operazioni che vengono mostrate al pubblico per fornire un impressione di una attività o di un movimento dei prezzi di uno strumento finanziario; improper matched orders: si tratta di operazioni che derivano da ordini di acquisto o di vendita emessi da soggetti che agiscono di concerto allo stesso momento, aventi gli stessi prezzi e gli stessi quantitativi, in modo idoneo a turbare il mercato; placing orders with no intention of executing them: si realizza tramite l inserimento di ordini, in particolare nelle fasi di asta continua nei mercati telematici, a prezzi più alti (o bassi) di quelli delle proposte presenti dal lato degli acquisti (o vendite) nell intento di non eseguirli, ma di fornire l erronea impressione dell esistenza di una domanda; b) Price Positioning (ossia, operazioni od ordini di compravendita che consentono, tramite l azione di una o di più persone che agiscono di concerto, di fissare il prezzo di mercato di uno o più strumenti finanziari ad un livello anomalo o artificiale ): marking the close: acquisto o vendita intenzionale di strumenti finanziari o contratti derivati verso la fine delle negoziazioni in modo da alterare il prezzo finale dello strumento finanziario o del contratto derivato; colluding in the after market of an Initial Public Offer:: taluni soggetti, dopo aver acquistato strumenti finanziari sul mercato primario, acquistano di concerto ulteriori quantitativi sul mercato secondario in modo da spingere il prezzo verso livelli artificiali e da generare l interesse da parte di altri investitori così da vendere loro i quantitativi che detenevano; abusive squeeze: i soggetti che hanno una significativa influenza sulla domanda o sull offerta o sulla consegna di uno strumento finanziario o di un prodotto sottostante a uno strumento finanziario derivato abusano della posizione dominante in modo da distorcere significativamente il prezzo al quale altri operatori sono obbligati, per l assolvimento dei loro impegni, a consegnare o ricevere o rinviare la consegna dello strumento finanziario o del prodotto sottostante; 15
16 creation of a floor in the price pattern: si conclude un operazione o si inseriscono ordini in modo tale da evitare che i prezzi di mercato cadano al di sotto di un certo livello, principalmente per sottrarsi alle conseguenze negative derivanti dal connesso peggioramento del rating degli strumenti finanziari emessi; excessive bid-ask spread: si tratta di un comportamento solitamente posto in essere da intermediari che dispongono di potere di mercato in modo tale da muovere intenzionalmente i bid-ask spread verso livelli artificiali e lontani dai fair values o di mantenerli su tali livelli artificiali abusando del loro potere (cioè l assenza di concorrenti); trading on one market to improperly position the price of a financial instrument on a related market: si tratta, in sostanza, della conclusione di operazioni in un mercato su uno strumento finanziario con la finalità di influenzare impropriamente il prezzo dello stesso strumento finanziario o di altri strumenti finanziari collegati negoziati sullo stesso o su altri mercati; c) Transactions involving fictitious devices/deception (ossia, operazioni od ordini di compravendita che utilizzano artifizi od ogni altro tipo di inganno o espediente ): concealing owenership: conclusione di un operazione o di una serie di operazioni per nascondere indebitamente quale sia la vera proprietà su uno strumento finanziario, tramite la comunicazione al pubblico in violazione delle norme in tema di trasparenza degli assetti proprietari della proprietà di strumenti finanziari a nome di altri soggetti concorrenti; dissemination of false or misleading market information through media including the Internet, or by any another means: si tratta di un comportamento fraudolento realizzato al fine di modificare il prezzo di un titolo, di un contratto derivato o di un attività sottostante verso una direzione che favorisce la posizione aperta su tali strumenti finanziari o attività o favorisce un operazione già pianificata dal soggetto che diffonde l informazione; pump and dump: si tratta dell apertura di una posizione lunga su uno strumento finanziario, con effettuazione di ulteriori acquisti e/o diffusione di informazioni positive fuorvianti sullo strumento finanziario in modo da incrementarne il prezzo; trash and cash: un soggetto prende una posizione ribassista su uno strumento finanziario ed effettua un ulteriore attività di vendita e/o diffonde fuorvianti informazioni negative sullo strumento finanziario in modo da ridurne il prezzo; opening a position and closing it immediately after its public disclosure da parte di soggetti in grado per l autorevolezza della propria posizione di orientare le scelte di investimento del pubblico. 16
REATI PENALI SPECIFICI PER LE SOCIETA QUOTATE IN BORSA. Hanno contribuito
Responsabilità degli amministratori in ambito penale tipologie di reati specifici per le società quotate in borsa REATI PENALI SPECIFICI PER LE SOCIETA QUOTATE IN BORSA a cura di Margherita Gardi per il
DettagliRELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI
RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato
DettagliAppunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO
Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO I SERVIZI DI INVESTIMENTO Tali investimenti danno origine alla raccolta bancaria indiretta, termine con il quale si identificano alcuni
DettagliESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR
ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR Politica per la gestione dei conflitti d interesse di GENERALI INVESTMENTS EUROPE
DettagliStrategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA
relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...
DettagliPolicy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse
Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse 1. Introduzione Banca Marche nel normale esercizio della propria attività e nell erogazione dei propri molteplici
DettagliREGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE
REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE GIUGNO 2015 Articolo 1 - Ambito di applicazione 1.1 Il presente regolamento interno (di seguito
DettagliRISOLUZIONE N.15/E QUESITO
RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio
DettagliANTIRICICLAGGIO Modalità operative per le sale bingo
ANTIRICICLAGGIO Modalità operative per le sale bingo Convegno ASCOB Roma 18 Luglio 2012 Dott. Franco Fantozzi Direttore Sicurezza e Compliance CODERE ITALIA SpA RICICLAGGIO: LE DIMENSIONI DEL FENOMENO
DettagliTipologia di conflitto di interesse
1 Ricezione e trasmissione di ordini La prestazione del servizio di ricezione e trasmissione di ordini espone la Banca a situazioni di ogniqualvolta: - il servizio venga prestato mediante contatto telefonico
Dettagli30.03.2016. REV. 2016/00 Pag. 1 di 5
REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 10 GESTIONE DEI RAPPORTI CONSULENZIALI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliProtocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio
Pag. 1 di 5 Sommario 2 Scopo e applicabilità... 1 3 Riferimenti... 1 4 Aree interessate... 2 5 Reati potenziali e rischi da presidiare... 2 6 Modalità operative... 2 6.1 Principi di prevenzione... 2 6.2
DettagliComunicazione n. DME/5078692 del 29-11-2005
Comunicazione n. DME/5078692 del 29-11-2005 Oggetto: Esempi di manipolazione del mercato e di operazioni sospette indicati dal Committee of European Securities Regulators (CESR) nel documento "Market Abuse
DettagliParte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ADOTTATO DA COMAG s.r.l.
DettagliMinistero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V
Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Prot. 116098 Roma, 17 dicembre 2008 OGGETTO: Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliComunicazione FINMA 52 (2013) 18. November 2013. Einsteinstrasse 2, 3003 Berna Tel. +41 (0)31 327 91 00, fax +41 (0)31 327 91 01 www.finma.
Comunicazione FINMA 52 (2013) 18. November 2013 Negoziazione su titoli propri con lo scopo di approntare un adeguato livello di liquidità degli stessi, alla luce delle nuove disposizioni in materia di
DettagliIl D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio
Il D.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio, tra novità legislative, ruolo degli Organi e delle Autorità di Vigilanza ed impianto sanzionatorio 1 La normativa Il D. lgs. 231/07 ha dato attuazione
DettagliTECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N.
TECNOLOGIE DIESEL E SISTEMI FRENANTI S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE C: REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO ED IMPIEGO
DettagliAvv. Carlo Autru Ryolo
Gestione della responsabilità amministrativa L'apparato organizzativo della D.Lgs. 231/01 e il Sistema di Gestione della Responsabilità Amministrativa L'APPARATO ORGANIZZATIVO DELLA D.LGS. 231/01 Disciplina
DettagliFiscal News N. 324. Normativa antiriciclaggio per il collegio sindacale. La circolare di aggiornamento professionale 26.11.2013
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 324 26.11.2013 Normativa antiriciclaggio per il collegio sindacale Gli adempimenti previsti per gli organi di controllo Categoria: Antiriciclaggio
Dettagli( PROCEDURA REGISTRO PERSONE RILEVANTI )
( PROCEDURA REGISTRO PERSONE RILEVANTI ) PROCEDURA RELATIVA ALLA TENUTA E AGGIORNAMENTO DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO AD INFORMAZIONI PRIVILEGIATE IN GIOVANNI CRESPI SPA Approvata dal Consiglio
DettagliRISOLUZIONE N. 110/E
RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 maggio 2003 Oggetto: Istanza di interpello. IVA. Lavori di costruzione, rifacimento o completamento di campi di calcio. Comune di.
DettagliSezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ELENCO DELLE
DettagliPARTE SPECIALE D REATI SOCIETARI
PARTE SPECIALE D REATI SOCIETARI INDICE D.1. DESTINATARI DELLA PARTE SPECIALE E PRINCIPI GENERALI DI COMPORTAMENTO... 3 D.2. AREE POTENZIALMENTE A RISCHIO E PRINCIPI DI CONTROLLO PREVENTIVO... 5 D.3. COMPITI
DettagliRisoluzione n. 343/E
Risoluzione n. 343/E Roma, 04 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica. Articolo 10, n. 4, D.P.R. n. 633 del 1972. Regime IVA applicabile ai servizi
DettagliAllegato 1 Mappatura dei Conflitti di Interesse
Allegato 1 Mappatura dei Conflitti di Interesse Servizi di 1 Ricezione e trasmissione di ordini di La prestazione del servizio di ricezione e trasmissione di ordini espone la Banca a situazioni di di ogniqualvolta:
DettagliINCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300
INCONTRO SUL TEMA: D. LGS. N. 81/2008, ART. 300 La norma applica a tutti i casi di omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul
DettagliPARTE SPECIALE - Tredicesima Sezione Delitti contro l industria e il commercio
PARTE SPECIALE - Tredicesima Sezione Delitti contro l industria e il commercio INDICE PARTE SPECIALE - Tredicesima Sezione 1. I delitti contro l industria e il commercio (art.25bis1 D.Lgs. 231/2001) 2.
DettagliModello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE
FONDAZIONE dott. PIETRO FOJANINI di Studi Superiori Via Valeriana, 32 23100 SONDRIO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 PROTOCOLLO PT 04 GESTIONE DELLE RISORSE
Dettagli- PARTE SPECIALE D- I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA
75 - PARTE SPECIALE D- I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITA DI PROVENIENZA ILLECITA 75 76 D.1. I reati di cui all art. 25 octies del D. Lgs. n. 231/2001. Esemplificazione
DettagliPOLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA. Novembre 2012
POLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA Novembre 2012 Premessa 1. Il Codice etico aziendale contiene i principi di comportamento per la conduzione dell attività di
DettagliRICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA
ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande
DettagliIL PROGRAMMA 2016. MODULO I - I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO PENALE DELL IMPRESA 1 22 gennaio 2016-15.00-19.00
IL PROGRAMMA 2016 MODULO I - I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO PENALE DELL IMPRESA 1 22 gennaio 2016-15.00-19.00 Il diritto penale dell impresa nell evoluzione legislativa e giurisprudenziale: le norme e
DettagliTipologia di conflitto di interesse
1 Ricezione e trasmissione di ordini 2 Ricezione e trasmissione di ordini Negoziazione per conto proprio di La prestazione del servizio di ricezione e trasmissione di ordini espone la Banca a situazioni
DettagliSINTESI DELLA POLITICA DELLA CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.P.A.
PAG. 1 SINTESI DELLA POLITICA DELLA CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.P.A. PER LA DETERMINAZIONE DEL GRADO DI LIQUIDITA DEGLI STRUMENTI FINANZIARI DISTRIBUITI ALLA CLIENTELA AL VERSIONE N. 1/12 DEL 30/08/2012
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliAIFI. CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo)
AIFI ASSOCIAZIONE ITALIANA DEL PRIVATE EQUITY E VENTURE CAPITAL CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo) Indice LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DEL PRESENTE
DettagliREGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE
REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE PROCESSO FINANZA BANCA DELL ALTA MURGIA CREDITO COOPERATIVO REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTI DI INTERESSE L art. 26 del Regolamento congiunto
DettagliPolitica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c.
Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c. (Adottata ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione delle
DettagliSpett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it
Spett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it Oggetto: osservazioni al documento di consultazione del Ministero dell economia e delle finanze,
DettagliTipologia di conflitto di interesse
1 Ricezione e trasmissione di ordini di La prestazione del servizio di ricezione e trasmissione di ordini espone la Banca a situazioni di di ogni qualvolta: -lo strumento o oggetto del servizio risulti
DettagliMODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
Presentazione MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE ex D.Lgs. 231/01 Pag 1 di 6 PREMESSA Con l introduzione nell ordinamento giuridico italiano del D.Lgs. 8 giugno 2001, n.231 qualsiasi soggetto giuridico
DettagliALLEGATO C AREE DI ATTIVITA A RISCHIO REATO, REATI ASSOCIABILI E PRESIDI ORGANIZZATIVI
Realizzazione di programmi di formazione e di servizi a favore del personale finanziati con contributi pubblici Area di attività a rischio diretto con riferimento ai Corruzione pubblica 1 Truffa in danno
Dettagli1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione al compimento di operazioni su azioni proprie
3. Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile e dell art. 132 del D.Lgs. 58/1998 e relative
DettagliPOLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA
POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA 1. Obiettivo del Documento... 2 2. Criteri per la classificazione della clientela... 2 2.1 Controparti qualificate... 2 2.2. Clientela professionale... 3 2.3
DettagliCONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA
CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:
DettagliSocietà Gestione Farmacie s.r.l.
Società Gestione Farmacie s.r.l. Piano triennale per la prevenzione della corruzione 2015-2017 Sommario 1. Il concetto di corruzione e il Piano Triennale di prevenzione della corruzione... 3 2. Il Responsabile
DettagliREGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI
REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,
Dettaglidi Massimo Gabelli, Roberta De Pirro
12 Giugno 2009, ore 08:00 Società quotate La disciplina dell acquisto di azioni proprie secondo Assonime Assonime, nella Circolare del 5 giugno 2009, n. 22 esamina la disciplina dettata dal TUF sull acquisto
DettagliRisposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB
Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Comunicazione in materia di informazione da fornire al pubblico in relazione alle indennità e benefici riconosciuti ad
DettagliPunto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria
Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto
DettagliC O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como
C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como SERVIZIO AMMINISTRATIVO E CONTABILE N. 65 del 27-03-2012 Oggetto: AFFIDAMENTO INCARICO PER LA COMPILAZIONE E TRASMISSIONE MODELLO 770 - TRIENNIO FISCALE
DettagliREATI NEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
ALLEGATO 2 REATI NEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 1) CORRUZIONE La corruzione consiste in un accordo tra un privato ed un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio mediante il
DettagliDOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI
DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI 1. LA NORMATIVA MIFID La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la Direttiva approvata dal Parlamento
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI
DettagliSTRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI
STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI Febbraio 2014 1 STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI... 1 1 FINALITÀ... 3 2. INFORMAZIONI SULLA STRATEGIA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI...
DettagliIl Bilancio di esercizio
Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il
DettagliCapitolo 15 Concorrenza e tutela del consumatore di servizi finanziari
Capitolo 15 Concorrenza e tutela del consumatore di servizi finanziari Esercizi di riepilogo 1) Volendo rappresentare il settore dei servizi finanziari fate riferimento: a) ai tre tipi di intermediazione
DettagliDAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.
DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,
DettagliMassimiliano Carnevali Head of Listed Companies Compliance & Disclosure Department Borsa Italiana. 5 Maggio 2006 8 Maggio 2006
Gli obblighi di informativa privilegiata (price sensitive), il registro degli Insiders e le segnalazioni di Internal Dealing a seguito del recepimento della Direttiva Market Abuse Massimiliano Carnevali
Dettagliwww.lavoripubblici.it
RELAZIONE TECNICA Il presente decreto legislativo specifica sostanzialmente obblighi cui i datori di lavoro sono già tenuti, in base alla disciplina generale del corrispondente Titolo I del decreto legislativo
DettagliPROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2
Processo per la determinazione dei prezzi degli Strumenti Finanziari - SINTESI - I N D I C E PROCESSO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI...2 1.- Fasi di applicazione del modello...2
DettagliPARTE SPECIALE Sezione VI. Reati per abuso di mercato
PARTE SPECIALE Sezione VI Reati per abuso di mercato PARTE SPECIALE Sezione VI Sommario 1.Le fattispecie dei reati presupposto (Art. 25 sexies D. Lgs. 231/01)... 3 2.Processi Sensibili... 4 3. Regole generali...
DettagliDlgs D.lgs. 231/01. e Modelli di organizzazione, gestione e controllo
Dlgs D.lgs. 231/01 Responsabilità amministrativa delle società e Modelli di organizzazione, gestione e controllo 1 D.lgs. 231/2001: introduce 2 grandi novità per l ordinamento italiano (Necessità di allinearsi
DettagliREGOLAMENTO FONDI INTERNI APTUS
REGOLAMENTO FONDI INTERNI APTUS Art. 1 - Aspetti generali Al fine di adempiere agli obblighi assunti nei confronti del Contraente in base alle Condizioni di Polizza, la Compagnia ha costituito tre Fondi
DettagliANTIRICICLAGGIO. avv.pierluigioliva@hotmail.it
ANTIRICICLAGGIO avv.pierluigioliva@hotmail.it Il quadro normativo!! Direttive CEE!! D. lgs. 21.11.2007 n.231!! D. lgs. 25.9.2009 n.152!! Il fine è quello di prevenire l utilizzo del sistema finanziario
DettagliMAGGIO 82 cooperativa sociale
Organizzazione MAGGIO 82 cooperativa sociale Largo Clinio Misserville, 4/7-00144 Roma (RM) Tel. 06.97746401 Fax: 06.97746399 Web : www.maggio82.it E-Mail : maggio82@maggio82.it Sede legale: Via Laurentina,
Dettagli1. Ambito di applicazione. pag. 1. 2. Qualificazione delle informazioni privilegiate. pag. 1. 3. Soggetti tenuti al rispetto della procedura. pag.
PROCEDURA IN I MATERIA DII MONITORAGGIO,, CIRCOLAZIONE INTERNA I E COMUNICAZIONE AL PUBBLICO DELLE INFORMAZII IONII PRIVILEGI IATE PREVISTE DALL ART.. 181 DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998 N.. 58
DettagliISTITUZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE
SOMMARIO SCHEMA DI SINTESI MODULISTICA ISTITUZIONE DEL FASCICOLO DEL CLIENTE D. Lgs. 21.11.2007, n. 231 - D.M. 12.08.2008 - Chiarim. Mef 12.06.2008 al CNDCEC - Linee guida CNDCEC 8.09.2008 Sussiste in
DettagliAllegato: Contratto di fornitura di servizi
All. n. 2. Allegato: Contratto di fornitura di servizi Premesso che: - Commerfin S.C.P.A., con sede legale in Roma, Via Nazionale, 60 (la Società o Commerfin ), iscrizione al Registro delle Imprese di
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliTrasparenza ed Anticorruzione
Trasparenza ed Anticorruzione Prof. Giuseppe D Onza Professore Associato Direttore Master Auditing e Controllo Interno Università di Pisa Esperto Autorità Nazionale Anticorruzione Lucca, 12/01/2014 gdonza@ec.unipi.it
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO. DI TRENITALIA S.p.A. Sintesi
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI TRENITALIA S.p.A. Sintesi Luglio 2014 Il Consiglio di Amministrazione di Trenitalia S.p.A. ha approvato con delibera del 23 febbraio 2005 il Modello di
DettagliLegge federale sulle borse e il commercio di valori mobiliari
Progetto della Commissione di redazione per il voto finale Divergenza Proposte della Commissione del Consiglio degli Stati del 23.08.2012 Decisioni del Consiglio nazionale del 14.06.2012 Legge federale
DettagliLegge federale sulle borse e il commercio di valori mobiliari
Progetto della Commissione di redazione per il voto finale Approvato dal Consiglio degli Stati il 20.12.2011 Proposte della Commissione del Consiglio nazionale del 27.04.2012 Legge federale sulle borse
DettagliRISOLUZIONE N.126/E QUESITO
RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 231/01
DECRETO LEGISLATIVO 231/01 Il Decreto Legislativo 231/2001 ha introdotto per la prima volta nell ordinamento giuridico italiano il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche
DettagliCOMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO
DettagliREGOLAMENTO EMITTENTI
REGOLAMENTO EMITTENTI ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI E DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI DELEGATI SUL BILANCIO D ESERCIZIO E CONSOLIDATO E SULLA RELAZIONE
DettagliICT SECURITY N. 52 Gennaio/Febbraio 2007 Sicurezza informatica e responsabilità amministrativa degli enti. Autore: Daniela Rocca
Sommario - I fatti illeciti a vantaggio o nell interesse dell organizzazione - Le fattispecie di reato rilevanti - I modelli di organizzazione e controllo e la mappatura dei processi a rischio Il D. Lgs.
DettagliMARKET ABUSE. Introduzione
MARKET ABUSE Introduzione La disciplina del Market Abuse, entrata in vigore dal 1 Aprile 2006 a seguito del recepimento della direttiva 2003/6/CE GUCE L 096 del 12.4.2003 nasce con la finalità di contrastare
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliOrientamenti e raccomandazioni
Orientamenti e raccomandazioni Orientamenti e raccomandazioni sull ambito di applicazione del regolamento CRA 17 giugno 2013 ESMA/2013/720. Data: 17 giugno 2013 ESMA/2013/720 Sommario I. Ambito di applicazione
DettagliCORSO ANTIRICICLAGGIO 2013
CORSO ANTIRICICLAGGIO 2013 Normativa, adempimenti, sanzioni, verifiche, flusso operativo procedura Antonello Valentini TeamUfficio S.r.l. 1 Cos è l Antiriciclaggio? Con Antiriciclaggio si intende l azione
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
DettagliStudio legale Avv. Paolo Savoldi Bergamo, Via Verdi, 14. SEMINARIO C.S.E. s.r.l IL TRASFERIMENTO DEL RISCHIO
SEMINARIO C.S.E. s.r.l IL TRASFERIMENTO DEL RISCHIO PERCHE NON SMETTERE DI FARE L IMPRENDITORE EDILE? Mozzo(BG) 27 Marzo 2009 Hotel Holiday Inn Express MANABILE PER LE IMPRESE EDILI SUGLI ADEMPIMENTI PREVISTI
DettagliPORTO TURISTICO DI CAPRI. Principi di Comportamento Anticorruzione
PORTO TURISTICO DI CAPRI Principi di Comportamento Anticorruzione AI SENSI DELLA LEGGE 190/2012 Responsabile della trasparenza Dott. Fabrizio De Maddi 10/12/15 Approvati nella seduta del CDA del 15 dicembre
DettagliGRUPPO AUTOGRILL PROCEDURA DI GRUPPO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ALLA SOCIETÀ INCARICATA DELLA REVISIONE LEGALE
AUTOGRILL SPA GRUPPO AUTOGRILL PROCEDURA DI GRUPPO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ALLA SOCIETÀ INCARICATA DELLA REVISIONE LEGALE Novembre 2012 Indice 1. Oggetto della procedura... 3 2. Revisore principale
DettagliCOMUNE DI TOIRANO. Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO
COMUNE DI TOIRANO Provincia di Savona REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ECONOMATO TITOLO I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto e scopo del regolamento 1. Il presente regolamento disciplina le procedure di acquisto,
DettagliRoma, 11 aprile 2013 C NOTA
Direzione Centrale Accertamento Roma, 11 aprile 2013 C NOTA Adempimenti all Archivio dei rapporti finanziari da parte di soggetti che svolgono in Italia attività di prestazione di servizi di pagamento
DettagliDisciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,
Decreto Legislativo 231/2001 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
DettagliModello di ORGANIZZAZIONE GESTIONE e CONTROLLO
Pag. 1 di 4 Consorzio Train Modello di ORGANIZZAZIONE GESTIONE e CONTROLLO conforme ai requisiti del D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, e smi Indice Pag. 2 di 4 I) PARTE GENERALE INTRODUZIONE 1 PRESENTAZIONE
DettagliModelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015
Modelli ex d.lgs. 21/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012 Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 L impatto immediato e diretto della L. 190/2012 sul d.lgs. 21/01 La Legge 190
DettagliDELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014
Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei
DettagliComune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO EL CAPEL DE NAPOLEON DI SAN MARTINO BUON ALBERGO
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona REGOLAMENTO D USO DEL MARCHIO EL CAPEL DE NAPOLEON DI SAN MARTINO BUON ALBERGO Sommario Art. 1 Titolarità, denominazione ed uso del marchio Art. 2
DettagliAzienda Sanitaria Firenze
Azienda Sanitaria Firenze I Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro in relazione al D.Lgs. 231/01 DALLA VERIFICA DELL APPLICAZIONE FORMALE ALLA VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL
DettagliIL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti
Dettagli