La Banca in Prima Persona BILANCIO DI COERENZA FEDERCASSE Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo Casse Rurali ed Artigiane

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1 BILANCIO DI COERENZA 2013

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3 Il marchio, il logo del Credito Cooperativo, la simbologia della melagrana, il marchio del Bilancio di Coerenza del Credito Cooperativo sono marchi registrati di proprietà Federcasse FEDERCASSE Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo Casse Rurali ed Artigiane BILANCIO DI COERENZA 2013 La Banca in Prima Persona Edizione 2014

4 INDICE Introduzione...pag. 2 Presentazione del Presidente...pag. 3 Perché la BCC è una Banca differente...pag. 4 Una storia contro corrente : il Credito Cooperativo...pag. 6 La storia della nostra BCC...pag. 8 La competenza territoriale...pag. 9 La missione...pag. 10 I valori: le carte del Credito Cooperativo...pag. 10 L assetto istituzionale e organizzativo...pag. 14 La relazione sociale...pag. 15 I Soci...pag. 16 La Struttura...pag. 31 Le Risorse Umane...pag. 34 I Clienti...pag. 40 I Fornitori...pag. 49 Il Territorio...pag. 50 Il Sistema del Credito Cooperativo...pag. 66 L Ambiente...pag. 68 Il valore aggiunto...pag. 70 Introduzione Vista una certa perdita di significato del termine Bilancio Sociale, la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo ha voluto ridenominare la tradizionale rendicontazione mutualistica come Bilancio di Coerenza. Come sempre, questo strumento intende fornire elementi di valutazione circa l aspetto sociale dell attività aziendale, di verifica della coerenza dell impresa rispetto agli scopi statutari, di comunicazione del valore creato dalla Banca verso i propri portatori di interessi. Esso è pertanto un documento essenziale in particolare per un impresa cooperativa, che ha la specifica funzione di promuovere uno sviluppo durevole, a beneficio dei soci e del territorio in cui opera. Abbiamo definito il nostro rendiconto facendo riferimento alla Carta dei Valori, alla Carta della Coesione ed alla Carta della Finanza del Credito Cooperativo, ovvero ai principi che fondano ed orientano la nostra azione.

5 La Banca in Prima Persona Presentazione del Presidente Ci siamo!. E quanto vogliamo testimoniare con la nostra azione all interno delle comunità locali in cui operiamo. E ci siamo vuol dire due cose: esserci, ed essere pronti rispetto ad un progetto che sta per tradursi in realtà. La nostra promessa è quella di dire che siamo e saremo vicini, presenti ai problemi reali delle famiglie, delle imprese, dei territori. E pronti a contribuire alla loro ripartenza. Perché il nostro auspicio è che la nostra economia e il nostro Paese, in generale, possano dire: ci siamo!. Ripartiamo. Ricostruiamo un tessuto di fiducia. È un atteggiamento in linea con il patto sociale sottoscritto 131 anni fa dalla prima Banca di Credito Cooperativo, la Cassa Rurale di Loreggia, con i propri soci e la propria comunità, che fin da allora puntava su alcune determinanti: la logica plurale (il noi ), quella della proattività e del protagonismo, quella della scommessa su un futuro possibile da costruire insieme. La cultura d impresa della cooperazione di credito è imperniata non sul principio dell egoismo particolare che informa il sistema speculativo, ma piuttosto su quello dell interesse solidale poiché deriva dalla considerazione d un bisogno comune e giunge al provvedimento in comune di esso. Così scriveva 131 anni fa Leone Wollemborg, il fondatore di quella prima Cassa Rurale. Di questo vogliamo parlare ai nostri stakeholder con il Bilancio di Coerenza 2014, rendicontando, nel concreto, cosa ha significato per la nostra Banca dire oggi, in questo momento di difficoltà e nel nostro territorio, ci siamo!. Nella convinzione che continueremo ad esserci. Il Presidente Pier Maria Baldi

6 Perché la BCC è una Banca differente La Normativa Il Testo Unico Bancario definisce la Banca di Credito Cooperativo quale unica banca a mutualità prevalente. La disciplina che la regola contraddistingue le Bcc con riferimento ad alcuni principali aspetti societari e operativi ed è assai stringente: i soci debbono risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità nell ambito territoriale della banca; un singolo socio non può possedere quote per un valore nominale superiore a 50 mila euro; il diritto di voto è assegnato in base alla formula una testa un voto, ovvero ciascun socio può esprimere un solo voto indipendentemente dall entità delle quote possedute; almeno il 50% dell attività di impiego della banca deve essere realizzata a favore dei soci; il 95% del totale del credito deve essere obbligatoriamente erogato nel territorio; almeno il 70% degli utili deve essere destinato a riserva, ovvero al rafforzamento del patrimonio, che è e resterà sempre indisponibile per i singoli. È questo per la Bcc, che non si capitalizza sui mercati finanziari, l unico modo per costruire il proprio sviluppo. L Identità L identità della Banca di Credito Cooperativo si fonda su tre caratteristiche fondamentali: la partecipazione democratica, con il diritto di voto tramite il principio una testa un voto e con i limiti al possesso azionario; la mutualità, che è: interna (nella relazione sociale, l obbligo ad orientare l attività prevalentemente a favore dei soci e a non perseguire fini di speculazione privata ), esterna (nella relazione con gli altri portatori di interessi, ed in particolare la comunità locale, come previsto dall articolo 2 dello statuto sociale) di sistema (intesa come cooperazione di categoria, che implica la piena valorizzazione del modello a rete ); la territorialità, che si esprime: nella proprietà dell impresa (i soci e gli amministratori di una Bcc debbono essere espressione del territorio di insediamento dell azienda); nell operatività (il risparmio raccolto resta nel territorio per finanziare lo sviluppo dell economia reale).

7 La Banca in Prima Persona Ci sono almeno 16 motivi che spiegano perché un socio di una BCC può dire che la nostra banca è differente. Vediamoli. 1. La nostra banca è differente perché ci appartiene: è una banca mutualistica di comunità. Raccoglie il risparmio del nostro territorio e qui lo reinveste. Almeno il 95% del totale dei crediti deve erogarlo obbligatoriamente nell area geografica di competenza. Le nostre risorse vengono così impiegate per lo sviluppo dell economia reale delle comunità dove noi viviamo e lavoriamo. 2. Perché noi soci dobbiamo risiedere, avere sede od operare con carattere di continuità nell ambito di competenza territoriale della nostra banca. 3. Perché nessuno di noi soci può possedere quote del capitale della nostra cooperativa bancaria per un valore nominale complessivo superiore a 50 mila euro. 4. Perché la BCC è una banca cooperativa mutualistica. Almeno il 50,1% dell attività di impiego della nostra banca per legge deve andare a crediti ai soci (o ad attività prive di rischio). 5. Perché la nostra è una cooperativa bancaria a utilità comunitaria e sociale: almeno il 70% degli utili di esercizio deve essere destinato a patrimonio indivisibile. Nei fatti, le BCC destinano a riserva oltre il 90% dei propri utili. Il valore economico generato non finisce dunque nelle tasche di pochi. In tal modo la nostra banca si consolida, può investire in sviluppo e in economia reale. 6. Perché la nostra BCC è ben patrimonializzata e tutte le BCC italiane nel loro complesso hanno una elevata patrimonializzazione: oltre 20 miliardi di euro. 7. Perché è una banca democratica. Noi soci contiamo in quanto persone: vige il principio una testa - un voto. E inoltre indipendente: siamo noi soci che scegliamo direttamente gli amministratori e i sindaci. 8. Perché costituisce l unico tipo di banca che è sottoposta oltre alla vigilanza sulla stabilità (Banca d Italia), alla vigilanza sulla trasparenza (Antitrust), alla vigilanza sulla concorrenza (Antitrust) e anche alla vigilanza sulla effettività dello scambio mutualistico (Ministero dello Sviluppo economico). 9. Perché è una banca sicura: l unico tipo di banca che aderisce ad una doppia rete di protezione. Il Fondo di Garanzia dei Depositanti (FGD, obbligatorio) e il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO, volontario). E ne sta costruendo una terza ancora più originale. 10. Perché lo statuto della nostra BCC, approvato dalla Banca d Italia, dal 2011 è all avanguardia nella prevenzione dei conflitti di interesse e nel diritto societario. 11. Perché la nostra cooperativa bancaria finanzia gran parte dell economia reale del nostro territorio. E l insieme delle BCC di tutta Italia finanziano gran parte dell economia reale del Paese (quella che crea reddito e difende l occupazione). 12. Perché la nostra cooperativa bancaria (o quella di altre centinaia di migliaia di soci) ha sede e/o opera anche nelle aree interne del Nord, del Centro e del Sud Italia. In poco meno di 600 Comuni le BCC rappresentano l unica azienda bancaria. 13. Perché la nostra banca e nessun altra banca della rete del Credito Cooperativo ha sedi in paradisi fiscali europei o extraeuropei. Paghiamo tutte le tasse in Italia. 14. Perché non investe (per scelta e per norma) in derivati speculativi (ma soltanto in derivati se non quelli di copertura. E invece investe molti miliardi di euro in titoli di stato italiani. Un altro modo per dare una mano al nostro Paese. 15. Perché la nostra banca aderisce al sistema del Credito Cooperativo che è leader nel microcredito e nella microfinanza. 16. Perché negli anni della crisi la nostra banca ha voluto e potuto dire Ci siamo!. E lo ha dimostrato con i fatti. Non è fuggita, non si è ripiegata, ha continuato a erogare credito, ha penalizzato il proprio bilancio per non penalizzare quello delle famiglie, delle imprese, delle associazioni socie e clienti. E così anche noi, soci della nostra banca siamo cresciuti del 66% negli ultimi 5 anni (del 14% a livello nazionale). Un segno prezioso di fiducia.

8 UNA STORIA controcorrente : IL Credito Cooperativo 1849 nasce in Renania (Germania) la prima Cassa Sociale dei Prestiti ad opera di Friedrich Wilhelm Raiffeisen. Raiffeisen è considerato l iniziatore della cooperazione di credito in Europa. Soprattutto è necessario di tener fermo questo, che i denari prestati siano adoprati, conforme alla destinazione loro, a scopi produttivi economici soltanto, non per inutili spese. Per tal modo solamente si può conseguire l intento, ch è lo scopo principale delle nostre unioni: l elevamento morale. (F.W. Raiffeisen. Le Casse Sociali di Credito, Roma, Ecra, 1975) anno di fondazione della prima Cassa Rurale di Loreggia, Padova, per iniziativa di Leone Wollemborg. E nel criterio di tal ripartizione soltanto si può trovare il principio che regoli il processo di distribuzione delle prestazioni economiche prodotte dall associazione cooperativa, le controprestazioni alle quali appunto consistono nel prendere che i consociati fanno sopra di sé l onere inerente alla compartecipazione, la responsabilità sociale e il carico delle contribuzioni necessarie a sostenere il costo di produzione delle prestazioni economiche poste in essere dall impresa comune. Il sentimento del bene comune. Scritti e discorsi scelti del fondatore della prima Cassa Rurale italiana ( ), Ecra viene fondata la prima Cassa Rurale Cattolica, in provincia di Venezia, ad opera di don Luigi Cerutti. Redimere l agricoltore dall usura e nel medesimo tempo toglierlo all isolamento, avvicinarlo ai proprietari e spingerlo al miglioramento morale: ecco il compito della Cassa Rurale Cattolica. (L. Cerutti, Manuale pratico per le Casse Rurali di Prestiti, Luigi Buffetti Editore, Treviso, 1901) 1891 dall Enciclica di Papa Leone XIII, Rerum Novarum, arrivano le sollecitazioni dei primi pionieri della cooperazione di credito. L Enciclica non parla espressamente di cooperazione, ma indica l associazionismo come il giusto rimedio di fronte alle contraddizioni e alle ingiustizie della società di allora nasce a Brescia la Federazione Italiana delle Casse Rurali con funzione di rappresentanza e tutela delle banche associate viene rifondata la Federazione Italiana delle Casse Rurali e Artigiane 1961 anno in cui nascono e si rafforzano le Federazioni locali Istituto di Credito delle Casse Rurali e Artigiane (Iccrea Banca) viene fondato con l obiettivo di svolgere funzioni creditizie, di intermediazione tecnica ed assistenza finanziaria. È la banca (di secondo livello) delle BCC-CR viene avviata l attività di Iccrea BancaImpresa-IBI (già Banca Agrileasing). IBI è la banca per le imprese clienti del Credito Cooperativo, che offre consulenza, servizi e soluzioni finanziarie anno di creazione del Fondo Centrale di Garanzia. Nasce, dapprima, come iniziativa volontaria nasce la Scuola Centrale del Credito Cooperativo, oggi Accademia BCC (già SEF Consulting) inizia l attività di coordinamento e controllo delle società partecipate. Nasce Iccrea Holding, la capogruppo imprenditoriale che ha funzioni di indirizzo imprenditoriale della rete del Credito Cooperativo.

9 La Banca in Prima Persona 1997 sostituzione del Fondo Centrale di Garanzia con il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGD). Quest ultimo diviene strumento obbligatorio di tutela in linea con le posizioni dell Unione Europea nasce il Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti (FGO). La finalità è quella di tutelare i portatori di obbligazioni clienti delle BCC-CR viene costituito il Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo con l obiettivo di monitorare e di prevenire crisi legati a problemi di liquidità e solvibilità delle BCC-CR il Credito Cooperativo viene citato nell enciclica Caritas in Veritate di papa Benedetto XVI. L identità riconosciuta: Retta intenzione, trasparenza e ricerca dei buoni risultati sono compatibili e non devono mai essere disgiunti. Se l amore è intelligente, sa trovare anche i modi per operare secondo una previdente e giusta convenienza, come indicano, in maniera significativa, molte esperienze nel campo della cooperazione di credito (n.65, p. 107) anniversario della fondazione della prima Cassa Rurale di Loreggia ( ) ad opera di Leone Wollemborg la Legge di stabilità 2014 (27 dicembre 2013) introduce una modifica all art. 96 del TUB che prevede l obbligo per tutte le Banche di Credito Cooperativo (BCC-CR) di aderire al Fondo di Garanzia costituito nel proprio ambito. Fino a quel momento l obbligo era previsto solo a livello di normativa secondaria. Lo statuto della Cassa Rurale dei Prestiti di Loreggia Per la semplicità somma degli ordinamenti, per i procedimenti patriarcali ad essa propri questa istituzione si addice in tutto alle reali circostanze della popolazione rurale, e sa veramente conseguire i fini che si propone: pareggiare nel credito ai grandi gl imprenditori più minuti, recando quell aiuto potente ai piccoli e piccolissimi proprietari coltivatori, ai piccoli e piccolissimi affittaiuoli e redimendoli all usura; diffondere la moralità, insegnando praticamente alla popolazione il valore economico dell onestà; stimolare le energie morali assopite, ridestando negli animi avviliti la speranza, richiamando forze latenti alla vita. Leone Wollemborg 1883

10 La storia della nostra BCC La nostra banca nasce nel 1920 ad opera di 11 pionieri, animati da questo spirito e da questo sogno: essere protagonisti dello sviluppo proprio e dell ambiente circostante. Come ricordava Giuseppe Barontini quando scriveva il volume Una Cassa fra i campi e il Campanile, attraverso il quale è piacevole ripercorrere il momento della nostra Costituzione avvenuta di fronte al notaio Giuseppe Scatizzi. Scrive Barontini... La prima sede della Bcc Masiano... Così il 16 giugno 1920 in un locale della Federazione Pistoiese delle Casse Rurali si costituirono i soci fondatori della Cassa Depositi e Prestiti di Masiano. Si legge testualmente nell atto costitutivo: L anno 1920 e questo dì sedici del mese di giugno in Pistoia, via Panciatichi, nella sede della Federazione Pistoiese delle Casse Rurali, avanti a me notaro Giuseppe Scatizzi, si sono personalmente costituiti i signori: Chiti Primo fu Faustino, colono mezzadro; Bianchi Zelindo fu Raffaello, possidente agricoltore; Agostini Francesco di Angiolo, affittuario; Bargiacchi Narciso di Valente, possidente agricoltore; Palandri Costantino fu Salvatore, affittuario; Niccolai Sabino di Santi, mezzadro; Giacomelli Virgilio fu Bartolomeo, colono; Chiti Egidio di Faustino, mezzadro; Andreini Adriano fu Luigi, mezzadro; Melani Pietro di Severino, possidente agricoltore; Barontini Mesenzio fu Giuseppe, possidente agricoltore.... Le parti dichiarano di voler costituire come difatti costituiscono una Società Cooperativa in nome collettivo denominata: Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Masiano. La costituzione di una Cassa Rurale a Masiano, assumeva diversi risvolti e significati: voleva dire liberazione dall usura, accesso al credito per le classi più povere, testimonianza cristiana, impegno politico. Ai primi soci fondatori se ne aggiunsero altri che non citiamo, ma ugualmente meritevoli. Così nell agosto del 1920, la Cassa iniziava la sua attività nel locale del Circolo Cattolico. Si legge nel verbale dell assemblea del :... È presente don Orazio Ceccarelli, presidente della Federazione Pistoiese delle Casse Rurali, che fu incaricato delle pratiche legali. Egli riferisce che sono state compiute tutte le pratiche di legge e che sono stati depositati i relativi documenti presso la Cancelleria del Tribunale di Pistoia. Dichiara che la Cassa Rurale può iniziare le sue operazioni... 10

11 La Banca in Prima Persona Pochi, forse, si resero completamente conto, che da quel momento gli emarginati di un mondo economico strettamente capitalistico, attraverso lo strumento della Cassa Rurale, diventavano protagonisti di uno sviluppo economico, che in qualche modo li avrebbe coinvolti in prima persona, destinandoli ad un ruolo insostituibile nell economia della zona.. LA COMPETENZA TERRITORIALE La competenza territoriale della Bcc è stabilita dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d Italia ed è specificata nello Statuto Sociale. Essa comprende i Comuni nei quali la banca ha sede legale, le succursali e le zone limitrofe, in modo che ci sia continuità territoriale. Possono diventare soci di una Bcc le persone, le imprese e le associazioni che risiedono e hanno sede o svolgono la loro attività nella zona di competenza della Bcc. PISTOIA Ramini Bonelle Masiano Bottegone Casalguidi Olmi Agliana Quarrata Legenda: AGENZIE OPERATIVE SPORTELLI ATM ZONA DI COMPETENZA DELLA BANCA 11

12 La Missione La missione della nostra Banca è scritta nell articolo 2 dello Statuto, il quale afferma: Nell esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci, nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale.. Essa si sostanzia nell assicurare vantaggi ai soci e alle comunità locali, promuovere l educazione al risparmio, la partecipazione, la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio. Essere intermediaria della fiducia dei soci e delle comunità locali, lavorare per la promozione del benessere e dello sviluppo complessivo, assicurando un servizio finanziario conveniente e personalizzato e favorendo la partecipazione e la coesione. I valori: LE CARTE DEL CREDITO COOPERATIVO I valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce sono delineati: - nell articolo 2 dello Statuto; - nella Carta dei Valori; - nella Carta della Coesione; - nella Carta della Finanza libera, forte e democratica. 12

13 La Banca in Prima Persona La Carta dei Valori del Credito Cooperativo La Carta dei Valori è il patto che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della banca nei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori. 1. Primato e centralità della persona Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori per valorizzarlo stabilmente. 2. L impegno L impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e fabbricare fiducia. Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. 3. Autonomia L autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel sistema del Credito Cooperativo. 4. Promozione della partecipazione Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. 5. Cooperazione Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti. 6. Utilità, servizio e benefici Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve in misura almeno pari a quella indicata dalla legge e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell interesse delle generazioni future. I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa. 7. Promozione dello sviluppo locale Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un attività imprenditoriale a responsabilità sociale, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell economia civile. 8. Formazione permanente Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. 9. Soci I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l altruismo. 10. Amministratori Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. 11. Dipendenti I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. Riva del Garda, dicembre Giovani Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo percorso di innovazione. Attraverso un confronto costante, si impegna a collaborare con loro, sostenendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di credito. Roma, dicembre

14 La Carta della Coesione del Credito Cooperativo La Carta della Coesione inserisce la BCC nel sistema del Credito Cooperativo, traducendo i principi della Carta dei Valori in un contesto di rete. 1. Principio di autonomia L autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo-Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo.L autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell ambitodel sistema del Credito Cooperativo. 1 Tutti i soggetti del sistema propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell autonomia della singola cooperativa. L autonomia della singola BCC-CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il sistema considera un valore prezioso l esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività. 2. Principio di cooperazione La cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il sistema del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili. 3. Principio di mutualità La mutualità di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo). 4. Principio di solidarietà La solidarietà all interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l operatività e lo sviluppo durevole delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell intero sistema del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l aiuto vicendevole nei casi di necessità. 5. Principio di legame col territorio La BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio) Principio di unità L unità del sistema rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCC-CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte. 7. Principio di democrazia Il principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC-CR all interno delle strutture di natura associativa consortile che nel tempo esse si sono date e si danno. 8. Principio di sussidiarietà Il sistema del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari Principio di efficienza Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. 10. Principio di trasparenza e reciprocità Le iniziative e le relazioni all interno del sistema del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un mutuo beneficio. Parma, dicembre Art. 3 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo 2 Art. 34 del Testo Unico Bancario e art. 2 dello Statuto tipo delle BCC-CR del Definizione di sistema a rete varata in occasione del 12 Convegno Nazionale del Credito Cooperativo, Riva del Garda

15 La Banca in Prima Persona Carta della Finanza libera, forte e democratica La finanza che vogliamo è 1. Responsabile Lavoriamo per una finanza responsabile, gestita e orientata al bene comune. Attenta a dove investe il risparmio. Governata da persone in grado di interpretare i valori nelle decisioni ed essere di esempio. 2. Sociale Lavoriamo per una finanza attenta ai bisogni delle famiglie, delle imprese, degli enti nonprofit, delle Amministrazioni locali. Capace di guardare oltre se stessa e di dare un senso alle proprie scelte. La finanza che vogliamo è una finanza di comunità, personalizzata e personalizzante. Se fa crescere le comunità, i territori e le economie locali, la finanza diventa essa stessa attrice di sviluppo. 3. Educante Lavoriamo per una finanza che renda capaci di gestire il denaro con discernimento e consapevolezza, nelle diverse fasi della vita. Che accompagni con giusti consigli i processi di risparmio, indebitamento, investimento, spesa, protezione dai rischi, previdenza. Che educhi a guadagnare e a gestire il denaro nel rispetto della legalità e del bene comune. 4. Plurale Lavoriamo per una finanza plurale, nella quale abbiano cittadinanza e uguali opportunità soggetti diversi per dimensione, forma giuridica, obiettivi d impresa. La diversità è ricchezza, consente di essere complemento rispetto alle esigenze delle persone. Garantisce migliore stabilità e una maggiore, effettiva concorrenza a beneficio del mercato stesso e dei clienti. 5. Inclusiva Lavoriamo per una finanza inclusiva, capace di promuovere e abilitare, di integrare persone, famiglie e imprese nei circuiti economici, civili e partecipativi. 6. Comprensibile Lavoriamo per una finanza che non abiti i templi, ma le piazze. Che parli il linguaggio comune delle persone. Che sia trasparente e comprensibile, ponendo la propria competenza al servizio delle esigenze di chi ha di fronte, sinteticamente e con chiarezza. 7. Utile Lavoriamo per una finanza non autoreferenziale, ma al servizio. Non padrona, ma ancella. Non fine ultimo, ma strumento. Per consentire alle persone di raggiungere i propri obiettivi di crescita individuale e collettiva di affrancarsi da destini apparentemente segnati, di mettere a fattor comune le proprie capacità di esperienze. 8. Incentivante Lavoriamo per una finanza capace di riconoscere il merito, di valutarlo e di dargli fiducia. Anche oltre i numeri, le procedure standard, gli automatismi. In grado di innescare processi virtuosi di sviluppo e di generare emulazione positiva. 9. Efficiente Lavoriamo per una finanza che si impegni a migliorare la propria offerta ed i propri processi di lavoro con il fine di garantire sempre maggiore convenienza ai propri clienti. Che sia in grado di accompagnare e sostenere progetti di vita, sfide imprenditoriali e processi di crescita complessi. 10. Partecipata Lavoriamo per una finanza nella quale un numero diffuso di persone abbia potere di parola, di intervento, di decisione. Che sia espressione di democrazia economica. Nel rispetto della più elementare esigenza degli individui: quella di immaginare il futuro e di contribuire fattivamente a realizzarlo. Roma, 10 dicembre

16 L assetto istituzionale e organizzativo Il Credito Cooperativo è un sistema a rete, articolato attraverso strutture e realtà di rappresentanza e di servizio. In particolare, esso è: - una rete di valori; - una rete di strategie; - una rete di cultura; - una rete di comunicazione; - una rete operativa; - una rete nazionale ed internazionale: Il Credito Cooperativo in Europa conta quasi 4 mila banche, con 71 mila sportelli, ed ha una funzione rilevante nell ambito del sistema economico e finanziario continentale. La loro resilienza durante la crisi economica ha consentito loro di giocare un ruolo centrale nella ripresa economica. Le banche cooperative servono quasi 217 milioni di clienti, quasi ovunque piccole e medie imprese, comunità e famiglie. Rappresentano quasi 56 milioni di soci. Le banche cooperative, in Europa, hanno una quota di mercato di circa il 30% dei crediti verso le piccole e medie imprese (PMI), sono, dunque, tra i principali partner finanziari delle piccole imprese del vecchio continente. La quota media di mercato a livello europeo è del 20% (Annual Report EACB-Associazione delle banche cooperative europee, 2013). Federcasse è socia fondatrice di EACB dal Il modello di banca cooperativa secondo il terzo studio di Oliver Wyman (marzo 2014) avrà un ruolo guida nella realizzazione di una società e di un economia più sostenibili, se continua a puntare su tre fattori: 1) gestire i vincoli finanziari e continuare a sostenere le economie locali; 2) valorizzare la differenza cooperativa ; 3) promuovere il valore sociale delle banche cooperative. Il Credito Cooperativo fa parte e si riconosce nella Confcooperative e nel più generale movimento della cooperazione italiana. Nel gennaio 2011 è nata l Alleanza delle Cooperative italiane, che riunisce le tre principali centrali cooperative italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop), con la finalità di: Costituire un unico organismo che ha la funzione di coordinare l azione di rappresentanza nei confronti del Governo, del Parlamento, delle istituzioni europee e delle parti sociali: sindacati dei lavoratori e associazioni datoriali. 16

17 La Banca in Prima Persona La Relazione Sociale Lo stile della relazione della BCC con i propri portatori di interessi è nel segno della mutualità. La mutualità non è un invenzione lessicale, ma un modo specifico di fare impresa, una formula moderna di organizzazione e gestione aziendale. Basata sull unire le forze. Sul costruire capitale sociale. Sull instaurare relazioni basate sulla reciprocità. Ciò che caratterizza un impresa mutualistica è infatti l obiettivo, che è quello di conseguire un vantaggio: il socio è interessato ai mutui benefici, ai vantaggi reciproci che può ottenere dall appartenenza all impresa, e non alla remunerazione del capitale investito sotto forma di dividendi. E l assenza di una finalità speculativa influenza il modo di stare sul mercato, gli stili di governo, i modelli organizzativi, le scelte strategiche, l operatività della nostra impresa. La mutualità, intesa come un modo alternativo di produrre ricchezza sia sociale che economica presuppone una cultura d impresa coerente: inclusiva, plurale, efficiente e solidale. La mutualità rappresenta una risorsa, perché: - costituisce una differenza, che a sua volta favorisce il pluralismo e la crescita; - induce dinamismo, stimolando la voglia di fare e il protagonismo, invece che l assistenzialismo; - è basata sulla reciprocità, che è paritetica, circolare e un mix equilibrato di interesse e solidarietà. Si fonda su rapporti tra pari e su relazioni non soltanto bi-direzionali (socio-impresa mutualistica), ma multi-polari (socio-impresa mutualistica; soci tra loro; impresa mutualistica-comunità locale; imprese mutualistiche tra loro). Per la nostra BCC la mutualità è una parte fondamentale dell identità e del codice genetico. È un fattore distintivo e competitivo. Un valore sancito dalla legge e che pervade la storia, le strategie, i modelli organizzativi, ma anche lo stile operativo. Portatori di Interessi sono: I Soci La Struttura Le Risorse Umane I clienti I fornitori Il Territorio Il Sistema del Credito Cooperativo L Ambiente 17

18 I Soci Soci 11% aumento base sociale nell anno 2013 I Soci sono il primo patrimonio della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. Essi sono, allo stesso tempo: i proprietari dell azienda (e come tali ne stabiliscono l indirizzo strategico), gli amministratori (e come tali sono responsabili della gestione), i primi clienti, dunque colonna dell operatività (una BCC opera infatti per legge prevalentemente con i soci per quanto riguarda l erogazione del credito), nonché il miglior biglietto da visita della Banca, i testimoni dell impresa. Consapevole dell importanza di sviluppare questo patrimonio, e dunque la partecipazione della comunità locale nella nostra impresa, nonché il radicamento di questa nel territorio, la nostra banca ha adottato una strategia ed una politica di incentivazione all apertura e alla crescita della compagine sociale. i nostri soci In relazione alle scelte strategiche della Banca, il numero dei soci negli ultimi cinque anni è cresciuto in modo significativo. Nel 2013 abbiamo avuto un incremento dei soci del 11%. Evoluzione della compagine sociale 2009/

19 La Banca in Prima Persona Tale crescita è il frutto di tutte le iniziative intraprese dall Ufficio Soci della Banca nel corso del 2013: le Assemblee, la redazione del Bilancio Sociale, la distribuzione del periodico Il Melograno, la programmazione di gite ed eventi culturali, gli omaggi natalizi, le agevolazioni bancarie ed extra bancarie, le iniziative specifiche per i giovani, la distribuzione di pubblicazioni del Credito Cooperativo, le campagne di prevenzione sanitaria. La compagine sociale è così ripartita: PERSONE GIURIDICHE 13% DITTE INDIVIDUALI 15% PERSONE FISICHE 72% Composizione della compagine sociale al I nostri soci sono espressione di diverse categorie professionali: PROFESSIONISTI 3% SOCIETÀ 13% ARTIGIANI 5% ENTI E ONLUS 1% FAMIGLIE CONSUMATRICI 72% AGRICOLTORI VIVAISTI 6% Composizione della compagine sociale al

20 Diversificata è anche la composizione per sesso e per età. E degno di nota sottolineare che la compagine sociale femminile è del 27%. DONNE 27% UOMINI 73% Composizione della compagine sociale per sesso al OLTRE I 61 ANNI 37% TRA I 18 E I 39 ANNI 21% TRA I 51 E I 60 ANNI 18% TRA I 40 E I 50 ANNI 24% Composizione della compagine sociale per età al Dove sono i nostri soci I nostri soci risiedono o svolgono la propria attività nella zona di competenza della Banca e prevalentemente dai comuni nei quali la Banca è presente con proprie filiali. Particolarmente significativa è l incidenza dei soci provenienti dal comune in cui è nata la nostra cooperativa. PISTOIA 50% SERRAVALLE 22% QUARRATA 14% AGLIANA 8% MONTEMURLO 1% VALDINIEVOLE 1% MONTALE 1% PRATO 1% ALTRI 2% Composizione della compagine sociale per provenienza al

21 La Banca in Prima Persona Il capitale sociale Il capitale sociale ammontava al dicembre 2013 a euro, con un aumento dell 11% rispetto all anno precedente. Le azioni sottoscritte erano in totale n Le politiche di incentivazione adottate dalla Banca hanno accresciuto il numero delle quote sottoscritte da ciascun socio ed hanno portato in pochi anni all aumento del valore del capitale sociale: da euro circa nel 2009 ad euro circa nel La quota media detenuta da ciascun socio si mantiene tuttavia piuttosto contenuta (516 euro) e anche questo esprime il fatto che la partecipazione del socio alla cooperativa non ha motivazioni di carattere lucrativo, ma di ricerca di un più ampio vantaggio. Crescita del capitale sociale (in migliaia di Euro) I vantaggi per i soci Il vantaggio che la Banca assicura ai soci si è espresso in due modi: la diffusione dell informazione e la promozione della partecipazione; l incentivazione di carattere bancario ed extra-bancario. Per quanto riguarda la diffusione dell informazione e la promozione della partecipazione, la Banca ogni anno investe notevoli risorse per la realizzazione delle assemblee, momento principale di espressione della volontà dei soci che, in base alla regola cooperativa del voto capitario (una testa, un voto), hanno lo stesso peso a prescindere dal numero di azioni possedute. 21

22 L'UFFICIO SOCI L Ufficio Soci della BCC MASIANO è un punto di riferimento a cui il socio può rivolgersi per ogni richiesta di informazione e chiarimento riguardanti la vita aziendale. L Ufficio organizza specifici momenti di incontro riservati ai soci. Si ricordano, in particolare: le gite, gli eventi culturali, i convegni specifici, le campagne di prevenzione sanitaria, ecc. La referente dell Ufficio Soci è Martina Pacini, la sede dell Ufficio soci è a Masiano, in via di Masiano n. 6/A, telefono , fax , spazio.soci@masiano.bcc.it. La salute Bcc Masiano ha acquistato alcuni defibrillatori cardiaci portatili semiautomatici per metterli a disposizione del proprio territorio. I defibrillatori cardiaci sono presenti sulle piazze in cui la Bcc opera, in particolare a Masiano (presso il Circolo), a Bonelle (presso l Area Crediti) e presso le nostre agenzie di Bottegone, Casalguidi, Agliana, Quarrata e Pistoia. Bcc Masiano ha deciso di offrire ai propri Soci e dipendenti, in collaborazione con il 118 di Pistoia, la partecipazione gratuita ad alcuni corsi tecnici per imparare le tecniche di rianimazione tra cui il massaggio cardiopolmonare e la ventilazione, nonché l utilizzo del defibrillatore cardiaco. I partecipanti ai corsi organizzati dalla Banca potranno ottenere l attestato e la conseguente abilitazione all utilizzo del defibrillatore in qualsiasi luogo. Tutti coloro che sono interessati per informazioni e iscrizioni possono contattare l Ufficio Soci della Bcc Masiano al numero o scrivere a spazio.soci@masiano.bcc.it. Il defibrillatore portatile semiautomatico Ancora una volta Bcc Masiano si dimostra la banca in Prima Persona a cui sta a cuore la salute del proprio territorio. Un momento del corso tenutosi nel mese di novembre 2013 presso la sala convegni di Masiano 22

23 La Banca in Prima Persona IL NOSTRO PERIODICO Particolare attenzione è dedicata alla nostra rivista Il Melograno che ha cadenza semestrale ed informa Soci (e clienti) sulle novità, i servizi, le attività svolte dalla Banca. I soci della banca lo ricevono direttamente al loro indirizzo, tramite posta. dicembre 2009 n 7 il n 6 Sportelli ATM: Via Statale, Olmi (PT) o i masian at i v o d Filiale di Pistoia. cooper Spedizione in A.P. 70% redito nca di c ano - Ba n. 473 del 14/12/95. gr il melo - Sportelli ATM: Via Ramini Ramini (PT) del Tribunale di Pistoia n Pistoia Viale Adua, 80 Tel Autorizzazione Quarrata Via Montalbano, 79 Tel Periodico della Banca di di Credito Cooperativ In questo numero: Via Statale, Olmi (PT) Periodico della Banca La nuova filiale o: una di Pistoia Microcredit Via Ramini te: rietà s in verita La Federa Carita Ramini (PT) risposta di solida zione Toscan più a la tradizione voltocappellini: io Il ietà dalmario Rispos Socio olimpionico nomia ta di solidar e di serviz festegg un ecobcc iadel 50 mestiere anni 197 di fabbro Bonellina, Via al terremoto Gabriele Magni della umano sua ri-costituzione Pistoia (PT) Via Bonellina, 197 La Bcc Masian aderisce Pistoiao(PT) Via Bonellina, 197 all accordo per il Pistoia (PT) Microcredito a Pistoia Via Bonellina, Pistoia (PT) n 12 Periodico della Banca Periodico della Banca Via Ramini Ramini (PT) Via Ramini Ramini (PT) n 9 e l a i c e p S di Masiano. N. 9 Anno Agliana 23 Piazzetta Enrico Caruso, Tel Pistoia Viale Adua, 80 Tel Periodico della Banca di Credito Cooperativo di o di Masiano. N. 7 di Credito Cooperativo Sportelli ATM: Via Statale, Olmi (PT) Via Statale, Olmi (PT) DICEMBRE 2010 DICEMBRE 2010 in A.P. 70% Filiale di Pistoia. ivo di MA SiANO ENTO A il MELOg ra Casalguidi Agliana rillo Piazzetta Enrico Caruso, 23 Cantag Via Montalbano, 347 Tel Tel in questo ero: numero: num In questo numinero que : sto Sportelli ATM: n. 473 del 14/12/95. Spedizione c O O P E r AT NO N Bottegone Via Andrea Doria, 13/e Tel Quarrata Via Montalbano, 79 Tel n 9 di Credito Cooperativo Anno Autorizzaz Masiano Via di Masiano, 6/a Tel priodico Il Melograno n n Autorizzazione Pistoia Viale Adua 80 Tel Casalguidi Cantagrillo Via Montalbano, 347 Tel SUPPLEM Quarrata Via Montalbano, 79 Tel Pistoia Viale Adua, 80 Tel Agenzie Operative: Bottegone Via Andrea Doria, 13/e Tel Masiano. Supplemento al Banca rano - Agliana Piazzetta Enrico Caruso, 23 Tel Quarrata Via Montalbano 79 Tel di Pistoia n. 473 del Agliana 23 Piazzetta Enrico Caruso, Tel og il mel del Tribunale di Pistoia Casalguidi Cantagrillo Via Montalbano 347 Tel ione del Tribunale n. 473 del 14/12/95. Casalguidi Cantagrillo Via Montalbano, 347 Tel Agenzie Operative: Ufficio Soci Tel spaziosoci@bccmasiano.it Masiano Via di Masiano, 6/a Tel Credito Cooperativo di dit di cre 14/12/95. Spedizione Bottegone Via Andrea Doria, 13/e Tel Bottegone Via Andrea Doria 13e Tel di Pistoia n. 473 del 14/12/95. Spedizione in A.P. e o coop Spedizione in A.P. 70% Masiano Via di Masiano 6/a Tel Masiano. N. 8 Anno Autorizzazione del Tribunale ian di mas di Pistoia. r at i v o Masiano Via di Masiano, 6/a Tel in A.P. 70% Filiale Filiale di Pistoia. tive: Agenzie Opera di Masiano. N. 6 Anno il melograno - B anca di credito c o o p e r at i v o d i masiano Ufficio Soci Tel spaziosoci@bccmasiano.it Agenzie Operative: 70% Filiale di Pistoia. Un prestito etico a sostegno del Fondo di Solidarietà Famiglia-L avoro promosso dal Vescovo Presidenza e Direzione Generale: Masiano Via di Masiano, 6/a Tel Presidenza e le: Direzione Genera Ufficio Soci Masiano Tel /a spaziosoci@bccmasiano.it Via di Masiano, Tel BANcA di credito Presidenza e Direzione Generale: Masiano Via di Masiano, 6/a Tel supplemento al PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIONE E VALORI SOCIALI DELLA BANCA DI CREDITO COOPERAT, INFORMAZIONE DI CULTURA DI MASIANO PERIODICOIVO E VALORI SOCIALI DELLA TIVO DI MASIANO BANCA DI CREDITO COOPERA N. 9 Anno Autorizzazion e del Tribunale di Pistoia BCC MASIANO A PISTOIA o Ufficio Soci Tel spaziosoci@bccmasiano.it maggio 2010 nogra milem og loel Il no gira M l nmroaelo rano ogno elra Mog Il el PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIONE A, INFORMAZIONE E VALORI SOCIALI DELLA PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIONE PERIODICO DI CULTUR BANCA DI CREDITO SOCIALI DELLA E VALORI O SOCIALI DELLA COOPER E VALORI MASIAN ATIVO DI MASIANO COOPERATIVO DI BANCA DI CREDITO BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MASIANO Presidenza e le: Direzione Genera Masiano Via di Masiano 6/a Tel n 8 maggio 2009 Concorso fotografico 90 Bcc Masiano La festa del 90 di Bcc Masiano Ricordo del Socio famoso: Il SocioBallerini Franco la E.C.M. SpA MAGGIO 2012 Il Melograno Il Melograno Il Melograno Il Melograno Il Melograno n 14 DICEMBRE 2011 n 11 PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIONE E VALORI SOCIALI DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MASIANO In questo numero: BCC MASIANO: la comunicazione al servizio della Persona Periodico della Banca di Il gruppo rock dei Fitnia 120 candeline al Meyer In questo numero: In questo numero: Periodico della Banca di Credito Cooperativo PREMIAZIONE GIOCO-SFI In questo numero: Campanella: una famiglia, un impresa del Tribunale di Pistoia n. 473 del 14/12/95. Spedizione in A.P. 70% Filiale di Pistoia. E CHE C E IN TE! MEDIE PISTOIESI SCUOLE SCOPRI L IMPRENDITOR DA TRA STUDENTI DELLE Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. N. 13 N. 12 Anno Autorizzazion Credito Cooperativo di Masiano. i Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. Intervista a Stefano Morand Anno Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n. 473 del 14/12/95. n. 473 del 14/12/95. Spedizione e del Tribunale di Pistoia in A.P. 70% Filiale di Pistoia. n. 473 del 14/12/95. Spedizione Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. N. 10 Anno Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n. 473 N. 11 Anno Autorizzazion del 14/12/95. Spedizione in e del Tribunale di Pistoia A.P. 70% Filiale di Pistoia. Riaperta la Scuola dell Infanzia di Masiano Spedizione in A.P. 70% Filiale di Pistoia. In questo numero: NE PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIO E VALORI SOCIALI DELLA O DI MASIANO BANCA DI CREDITO COOPERATIV DICEMBRE 2013 PERIODICO DI CULTURA, INFORMAZIONE E VALORI SOCIALI DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI MASIANO i: Le aziende artigiane pistoies intervista a Simone Balli, nuovo, e ad Presidente Confartigianato CNA Aldo Piantini, Presidente di Viaggio in Senegal: Una scuola un pozzo in Africa onlus Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Masiano. N. 15 Anno Autorizzazione del Tribunale di Pistoia n. 473 del 14/12/95. 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