Breve presentazione del soggetto concorrente

Transcript

1 Concorrente Centro Laici Italiani per le Missioni Milano (CeLIM MI) Breve presentazione del soggetto concorrente CeLIM, nato nel 1954, è una Organizzazione Non Governativa riconosciuta dal Ministero per gli Affari Esteri e dall Unione Europea. Fa parte della federazione Volontari nel Mondo - FOCSIV e dell'associazione ONG Italiane. La mission di CeLIM è di generare speranza per un mondo più giusto. Per combattere la povertà e le disuguaglianze, promuovendo giustizia sociale e solidarietà tra i popoli, CeLIM attua interventi di cooperazione allo sviluppo e di educazione alla mondialità. In Africa, nei Balcani e in Medio Oriente, attraverso l operato di volontari e in collaborazione con enti e personale locali, CeLIM gestisce progetti di cooperazione finalizzati a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più svantaggiate. Gli interventi spaziano dal settore socio-sanitario a quello educativo, allo sviluppo agricolo, al microcredito. In Italia CeLIM da spazio all educazione alla mondialità con CeliMondo e promuove il turismo responsabile attraverso il consorzio CTA-Viaggi Solidali. Gi elementi-chiave su cui CeLIM punta per il successo dei suoi progetti sono: Personale: l'azione prevede l'invio di volontari per attuare i progetti in maniera puntuale e continuativa e per favorire un esperienza interculturale, fondamentale per lo sviluppo di una integrazione fra i popoli. Partenariato: ogni progetto viene pensato e realizzato in collaborazione con solide controparti locali, responsabili della gestione una volta concluso il progetto. Sostenibilità: gli interventi sono sempre ideati in modo da promuovere una stabile autogestione alla conclusione dei progetti e da favorire l auto-sviluppo della popolazione locale.

2 Programma di sviluppo socio-economico in aree rurali della provincia di Inhambane (Mozambico) Progetto/Esperienza Ambito territoriale prevalente del progetto: Provincia di Inhambane; Regione sud; località: Salela, Panda, Murie, Mocumbi, Mapinhane e Maimelane Durata complessiva del progetto: 3 anni data inizio: 10/9/2004 data fine: 30/9/2007 Responsabile del progetto Cognome Conconi Nome Giulio Ruolo ricoperto all interno dell Organizzazione: Responsabile Ufficio Progetti Africa Sintesi del progetto/esperienza Nel quadro dell obiettivo generale di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di sei comunità rurali della Provincia, l obiettivo specifico, nel corso di tre anni, era di offrire a 300 famiglie contadine appartenenti alle dette comunità, opportunità formative in campo agricolo, tutela delle risorse idriche e lotta all erosione, supporto all avvio di attività produttive e di trasformazione, appoggio alla creazione di forme associative di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Buoni risultati sono stati ottenuti nell orientamento a produzioni più redditizie: orticoltura, culture resistenti alla siccità, uso della trazione animale. Sono stati portati a regime sistemi di vendita di sementi, concimi e attrezzi presso i Centri pilota. Sono state costituite 3 associazioni per una maggiore efficacia negli acquisti, nella lavorazione e nella vendita dei prodotti; altre 2 associazioni sono state portate alla soglia della costituzione legale in corso al momento della chiusura del progetto. Per quanto riguarda nello specifico le risorse idriche, è stato realizzato un impianto irriguo di 15 Ha presso il Centro di Salela, dove si concentra la maggiore attività produttiva del progetto. Altre due aree irrigate per scorrimento sono in funzione nei Centri di Murrie e di Panda. Inoltre, tutte le comunità sono state dotate di pozzi manuali, della cui manutenzione è responsabile la comunità stessa attraverso un Comitato di gestione, e di sistemi di irrigazione a goccia per la produzione orticola nei rispettivi Centri.

3 Descrizione analitica del progetto Il contesto di riferimento del progetto: problematiche in cui si inserisce e soggetti destinatari L agricoltura è l attività economicamente più importante per l economia provinciale e contribuisce per circa il 31% al PIL. L agricoltura è praticata dal 100% della popolazione residente in zona rurale; nelle zone più urbanizzate la percentuale di popolazione impegnata in attività agricole si riduce al 40%. Nel complesso, il Paese dispone di risorse agricole, è scarsamente popolato e presenta ancora molte terre vergini che potrebbero razionalmente essere messe a coltura. La produzione è ancora fortemente condizionata dall andamento climatico. Oggi esistono tre principali tipologie di aziende agricole: le aziende commerciali pubbliche, le aziende commerciali private e cooperative, le aziende familiari. Le prime sono ormai poche e numericamente in calo, derivano dalla riconversione delle ultime fattorie collettive. Le aziende commerciali si estendono su circa Ha coltivati con colture da reddito per l esportazione, mentre le cooperative sfruttano circa Ha, prevalentemente in aree periurbane destinati per lo più a colture alimentari per il mercato interno: orticole, frutticole, ecc. Le aziende familiari sono invece ubicate su fondi in concessione e occupano quasi il 90% delle terre coltivate offrendo occupazione all 80% dei lavoratori agricoli, comparto che a sua volta assorbe l 80% della forza lavoro totale del Paese. Le aziende agricole private, come evidenziato dai dati riportati, sono poco sviluppate e raramente i fondi raggiungono dimensioni superiori a Ha. Spesso l impresa privata è caratterizzata da uno scarso livello tecnico e di capacità gestionale, da limitati capitali e da difficoltà di accesso al mercato finanziario. La grande parte delle aziende permane a livello di sussistenza e coltivate con mezzi e tecniche rudimentali. Tra i maggiori problemi che la popolazione rurale deve affondare in tutta la Provincia, soprattutto nelle zone più interne, ci sono: l accesso, la disponibilità, la conservazione e la gestione di fonti d acqua, sia potabile sia a scopi irrigui. Le riserve idriche principali sono rappresentate da bacini alluvionali, acquitrini e lagune in prossimità dei litorali, oltre, naturalmente, ai corsi d acqua superficiali: i fiumi Changana, Inharrime, Inhassume, Nhanombe, Nhavarre, Govuro e Save la portata dei quali, tuttavia, si riduce sensibilmente nella stagione secca. Gli obiettivi e gli aspetti innovativi e sperimentali Sistema di irrigazione a goccia : Il sistema di irrigazione a goccia prevede la lenta somministrazione di acqua alle piante grazie a una rete di valvole, condotte e gocciolatori. Tale sistema si adatta al cotesto locale ed è stato scelto proprio in considerazione della scarsità di acqua che caratterizza il Mozambico perché consente di minimizzare l utilizzo delle risorse idriche. Fasi e modalità di realizzazione del progetto Animazione rurale: Nella prima fase sono state condotte attività di sensibilizzazione utilizzando lo strumento delle riunioni con i gruppi, alle quali hanno partecipato anche i responsabili notabili e altre personalità rappresentative della comunità. Per lo studio e la messa in opera dell intervento si è optato per un approccio il più possibile partecipativo, a garanzia della reale implicazione e motivazione di tutti gli attori coinvolti. Questa prima fase può essere considerata come riflessione, miglioramento del grado di auto-consapevolezza e indagine ambientale, ove tutti i temi succitati e la loro relazione con il miglioramento della vita quotidiana sono stati presentati in modo generale. Ciò è servito a definire, per ciascuna comunità, i dettagli del programma di lavoro vero e proprio in base agli interessi prioritari di ciascun gruppo. Prima di procedere alle attività d appoggio ai gruppi di produttori, il progetto ha effettuato accurate indagini volte ad accertarne il grado d affidabilità. Formazione: Le attività di formazione erano rivolte a due differenti generi di fruitori: i contadini beneficiari e il personale del Dipartimento di Progettazione e Sviluppo. La formazione dei beneficiari è stata di merito tecnico, centrata sulla promozione di una agricoltura sostenibile sotto il profilo economico ed ecologico, e di avvicinamento alla vita associativa sotto il profilo politico, amministrativo e gestionale. Essa si è svolta nei villaggi tenendo conto del calendario agricolo e del livello culturale dei partecipanti. Il programma di formazione è stato definito solo dopo aver stabilito gli interessi specifici dei gruppi aderenti sulla scorta delle attività d animazione. La formazione del personale del Dipartimento ha riguardato la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle

4 attività progettuali. Produzioni agricole: In questa fase si è cercato di aumentare la resa attraverso l affinamento delle tecniche agronomiche: promozione della diversificazione agricola e di specie e varietà più produttive; ricerca delle coltivazioni, specie o delle varietà che meglio possano contrastare fattori ambientali ed economici sfavorevoli (clima, epidemie, fluttuazioni di mercato) e, nel frattempo, rappresentare nuove fonti alimentari, o di reddito, per l arricchimento della dieta ed il miglioramento delle condizioni agronomiche generali (rotazioni, avvicendamenti, consociazioni colturali). Assistenza tecnica I gruppi di produttori hanno ricevuto visite periodiche da parte dei tecnici, che hanno fornito loro i consigli necessari ad una corretta pratica agronomica e zootecnica, indirizzando i lavori di sistemazione dei terreni, hanno organizzato le attività di commercializzazione ed approvvigionamento di materiali agricoli e fornito supporto per la definizione degli statuti e regolamenti dei gruppi. Miglioramenti fondiari: sistemazioni idro-agricole In questa fase, una volta stabilita l idoneità dei gruppi beneficiari dell appoggio in termini di miglioramento fondiario ed ottenuto il benestare dalle autorità governative preposte, si è proceduto ai lavori di sistemazione. Tali lavori hanno riguardato essenzialmente lo sfruttamento delle acque di superficie e di fiumi a portata costante, mediante la presa e la canalizzazione delle acque da inviare alle parcelle di coltivo, con la realizzazione di soglie di livello con manufatti in cemento e sistemi di chiuse. L irrigazione avviene per scorrimento e contribuisce alla stabilizzazione e al miglioramento delle attività tradizionali di cultura pluviale, oltre a consentire l intensificazione di produzioni in contro-stagione. Un siffatto sistema garantisce esigui costi d esercizio, essenzialmente opere di manutenzione realizzabili manualmente dagli stessi beneficiari, richiedendo una gestione poco onerosa e alla portata dei gruppi di agricoltori. Le operazioni di pulizia dei tratti di corsi d acqua dalla massa vegetale avventizia verranno effettuate dai beneficiari, secondo le indicazioni dei tecnici e dei progettisti del Genio Rurale. I beneficiari si sono occupati delle operazioni di scavo, sempre sotto supervisione tecnica. A queste sono seguite la costruzione delle opere più onerose, non alla portata dei beneficiari, come prese d acqua, posa di canali di portata principale in cemento, costruzioni d incassi e chiuse, trasporto di pietrame, cemento, armature e altro materiale con autocarri. Opere civili (escavazione pozzi) In questa fase si è proceduto all escavazione di pozzi comunitari per l acqua potabile, alla costruzione e riabilitazione delle Case Agrarie e delle residenze per i tecnici e a qualche intervento minore di sistemazione viaria. Tali opere sono state affidate a imprese di costruzione locali. I beneficiari hanno contribuito con la manodopera non specializzata e i materiali locali, sotto la direzione dei tecnici responsabili e del Comitato di Gestione. Costituzione e formazione di comitati locali per la gestione d impianti e macchinari In questa fase sono stati costituiti comitati, composti da almeno tre persone tra i membri dei gruppi beneficiari d ogni impianto, infrastruttura o macchinario installato, che sono state formate tecnicamente alla manutenzione e alla corretta gestione dei beni affidati. Il comitato ha assolto e assolve compiti di verifica dello stato di conservazione delle opere, delle infrastrutture, degli impianti e dei macchinari e provvede a programmare ed eseguire, con la partecipazione degli altri beneficiari, i necessari lavori di manutenzione ordinaria, pulizia e vigilanza, e redazione delle note contabili relative allo sfruttamento economico del bene. Fornitura a credito di beni e fattori di produzione/finanziamento attività produttive L attività è stata coordinata dal Comitato di Gestione del Progetto che stabiliva, concordemente con i beneficiari, le linee creditizie e i termini delle operazioni di finanziamento (modalità di recupero crediti, cicli di finanziamento e costo del denaro). I tecnici dei Centri hanno raccolto gli ordini dei beneficiari (fornitura in credito di fattori di produzione) o le proposte progettuali, valutato la congruità e la sostenibilità. Il Progetto non si è occupato direttamente del recupero crediti, che resta di competenza dei responsabili di gruppo e dei Centri, ma ha esercitato un intensa azione di sensibilizzazione e formazione al risparmio, alla mutua assistenza, alla cooperazione e alla verifica delle relative scritture contabili

5 Presenza di eventuali partner del progetto Caritas Italiana: Le attività di Caritas Italiana in Mozambico dall anno 2000 sono legate al grave stato d emergenza in cui le regioni sud-orientali del Paese si sono ritrovate, in seguito alle catastrofi naturali che hanno coinvolto quasi un milione di persone. La realizzazione di molti progetti, in parte terminati e altri ancora in corso, ha permesso una conoscenza e uno scambio crescenti con i referenti locali: la Caritas Mozambico, alcune Caritas Diocesane, parrocchie, missionari, associazioni di base. L approccio di Caritas Italiana al Paese è stato e continua ad essere strettamente legato alla loro presenza. Controparte locale: Diocesi di Inhambane La Diocesi di Inhambane, in particolare attraverso la sua Commissione Caritas Diocesana, ha un ruolo attivo nell area dello sviluppo rurale della Provincia. A partire dal 1987 la Diocesi, e specialmente la sua Commissione Caritas Diocesana, individuarono nella via allo sviluppo rurale integrato il cammino prioritario per favorire e appoggiare il miglioramento delle condizioni di vita di alcune comunità contadine distribuite nella vasta provincia di Inhambane. I risultati conseguiti o attesi 1. Produzioni agricole di 318 famiglie contadine migliorate e sostenibili attraverso l assistenza formativa e alla fornitura a credito di mezzi per la produzione agricola. Sono stati inoltre ottenuti buoni risultati nell orientamento a produzioni più redditizie: orticoltura, culture resistenti alla siccità, uso della trazione animale. 2. Sono stati portati a regime sistemi di vendita di sementi, concimi e attrezzi presso i Centri pilota. Per la migliore efficacia negli acquisti, nella lavorazione e nella vendita dei prodotti, sono state costituite 3 associazioni; altre 2 sono state portate alla soglia della costituzione legale, in corso alla chiusura del progetto. 3. Adeguati sistemi d irrigazione a livello comunitario sono stati realizzati e sono ora operativi. Un impianto irriguo di 15 Ha è stato realizzato nella prima annualità presso il Centro di Salela, dove si concentra la maggiore attività produttiva del progetto. Altre due aree irrigate per scorrimento sono in funzione nei Centri di Murrie e di Panda. Tutte le comunità sono state dotate di pozzi manuali, della cui manutenzione è responsabile la comunità stessa attraverso un Comitato di gestione, e di sistemi di irrigazione a goccia per la produzione orticola nei rispettivi Centri. 4. La trasformazione e la conservazione delle produzioni sono state migliorate. Tutte le unità produttive a carattere collettivo previste sono state costituite, ma non è stato possibile averle tutte a regime prima della conclusione del progetto, poiché al ritardo con cui si è considerata sufficiente la preparazione delle comunità alla loro installazione, si è aggiunto un considerevole imprevisto ritardo nella consegna di alcune apparecchiature. I tecnici della Caritas Diocesana sono stati addestrati alle tecniche di conservazione adottate. Il completamento delle attivazioni sta procedendo a cura della Caritas Diocesana, con l assistenza del CeLIM, presente a Inhambane con il suo Rappresentante Paese e personale attivo in altri progetti. 5. Il sistema di finanziamento di microprogetti è stato avviato. Il servizio di microcredito, gestito dalla Caritas Diocesana con la formazione e la consulenza dell Associazione Phambeni Makweru, entità di microfinanza, emanazione della Caritas Mozambicana, ha subito riscosso un grande interesse e ottenuto confortanti risultati. Dopo un adeguata fase di informazione e formazione, sono stati concessi crediti in termini monetari per il finanziamento di attività agro-zootecniche e di piccolo commercio per un totale, alla chiusura del progetto, di 405 famiglie beneficiarie, con un tasso di riscossione molto soddisfacente (97,6%). 6. Le capacità del Dipartimento progetti di Caritas Inhambane sono state rafforzate. Si è ampliata e consolidata la struttura organizzativa e gestionale dello staff del Dipartimento di Progettazione e Sviluppo della CDI. 7. Servizi comunitari di produzione e vendita avviati. Si allega il report conclusivo (parte I e II) redatto dall Università di Parma, vista la complessità della trattazione statistica dei dati stessi ed alcuni materiali prodotti per l iniziativa.