IL FOCUS GROUP INDICE
|
|
- Marisa Piva
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL FOCUS GROUP INDICE Che cos è il Focus Group e a che cosa serve Pag. 3 Metodologia 3 Come utilizzare il Focus Group con diversi target 4 Attenzioni per la realizzazione di un Focus Group 5 Analisi dei dati 6 Report 7 Approfondimenti La conduzione di un Focus Group Il Focus Group è 7 Ambiti di applicazione 8 Focus Group in ambito scolastico 8 Pianificazione del focus group 9 Approcci alla conduzione del focus group 9 Caratteristica delle domande 10 Formato delle domande 10 1
2 Categorie di domande Pag. 10 Fasi del focus group 11 Il clima del focus group 11 Categorie di messaggi che bloccano la comunicazione 11 Le figure professionali del focus group 11 Il ruolo del conduttore/moderatore/facilitatore 12 Il ruolo dell osservatore in ValeRIA 12 Caratteristiche del conduttore 12 Comportamenti del conduttore che favoriscono la comunicazione 13 Tecniche di conduzione: domande di approfondimento 13 Tecniche di conduzione: tecnica del funneling 14 Alcune strategie per la discussione 14 Conclusioni 14 Bibliografia 15 2
3 IL FOCUS GROUP Che cos è il Focus Group e a che cosa serve Il Focus Group è una tecnica qualitativa di rilevazione di dati, utilizzata nella ricerca sociale, che si basa sulle informazioni che emergono da una discussione di gruppo su un tema o argomento che il ricercatore desidera indagare in profondità. 1 Esso viene utilizzato in diversi ambiti e per molteplici scopi, che in questo contesto interessano poco e perciò vengono tralasciati. In questi ultimi tempi l uso di questa metodologia sta trovando ampia diffusione anche nei contesti scolastici ed educativi, coinvolgendo le diverse componenti della scuola, in particolare studenti, insegnanti, genitori, con lo scopo di indagare in profondità alcune tematiche delicate presenti nel mondo della scuola come, ad esempio: il bullismo, la violenza in famiglia, l uso delle droghe e dell alcool, i comportamenti sessuali, i problemi scolastici riguardanti la relazione con i docenti, con i compagni, con la famiglia e altre situazioni particolari, su cui si sorvola perché non riguardanti il contesto del progetto. Il Focus Group viene utilizzato principalmente per: ottenere informazioni generali su un tema di interesse scarsamente affrontato in letteratura; generare ipotesi di ricerca che possono essere verificate durante una fase quantitativa della ricerca; stimolare la produzione di nuove idee e concetti creativi; generare opinioni e impressioni inerenti a particolari temi di interesse; conoscere la modalità di espressione circa un fenomeno di interesse. Questo può servire a sua volta per la formulazione di questionari che possono essere utilizzati in una fase quantitativa della ricerca; approfondire l interpretazione di dati precedentemente raccolti con strumenti quantitativi come: questionari etc.. Metodologia La metodologia consiste nello stimolare, con apposite domande, l esplicitazione di opinioni autentiche dei partecipanti su un particolare argomento, opinioni che entrano in interazione tra 1 Vanda Zammuner (2003), I Focus Group. Il Mulino, Bologna. 3
4 loro e danno luogo a discussioni, discussioni che spesso risultano generative di nuove idee e nuove opinioni. La peculiarità del focus group sta proprio nella capacità di generare riflessioni nei presenti e far emergere pensieri profondi, che talvolta i partecipanti non pensavano nemmeno di avere. Importanti per l efficacia del focus group sono alcuni elementi come: - la composizione del gruppo - il setting (cioè l ambiente in cui si svolge il focus group) - il clima - le competenze comunicativo/relazionali del conduttore - la collaborazione dell assistente/i - la gestione del tempo - la tipologia e la sequenza delle domande. Il gruppo può essere costituito da un numero variabile di partecipanti a seconda degli obiettivi da raggiungere (numero considerato ottimale:8), selezionati secondo criteri prestabiliti. il setting deve essere adatto a favorire l interazione di gruppo, perciò sarà scelta un aula con una buona acustica per la registrazione e con una illuminazione adeguata, sufficientemente ampia per poter disporre in circolo le sedie, in modo che tutti i partecipanti e il conduttore possano vedersi, l osservatore occuperà una posizione marginale. il tempo da dedicare al focus varierà da 90 e 120 minuti, a seconda delle situazioni. Le domande da porre e il loro ordine saranno modulate in base agli obiettivi e alle reazioni dei presenti per dar voce ai partecipanti e comprendere il loro mondo e le loro esperienze attraverso le loro stesse parole (Rubin 1995). Importanti, per un focus group di successo, sono, come già detto, la formulazione e la sequenza delle domande, il tempo preventivato per le risposte e la discussione. Come utilizzare il Focus Group con diversi target I Focus Group nella scuola possono essere utilizzati con target diversi, ad esempio: con docenti, studenti, genitori; 4
5 possono essere omogenei al loro interno, cioè costituiti soltanto da docenti, da studenti o da genitori, oppure possono essere eterogenei al loro interno, ad esempio: focus group con insegnanti e studenti insieme; con docenti e genitori insieme; con docenti, studenti e genitori insieme. I gruppi omogenei al loro interno hanno il vantaggio di avere una maggiore apertura alla discussione e un più agevole flusso comunicativo, ma presentano il rischio di fenomeni di conformismo nelle risposte. I gruppi eterogenei al loro interno hanno il vantaggio di fornire dati più ricchi e più vari, ma presentano il rischio che il confronto e la discussione scivolino in un conflitto aperto, poco funzionale alla raccolta dei dati. Molto usati sono i focus group su un medesimo tema realizzati con target eterogenei tra loro, ma omogenei al loro interno, che permettono di raccogliere dati provenienti da punti di vista diversi, emersi in un clima conversazionale tranquillo. Attenzioni per la realizzazione di un Focus Group Per la realizzazione di un buon focus group importante è la fase di pianificazione. I punti chiave da tener presenti in questa fase sono i seguenti: Obiettivi dell indagine e coerenza metodologica - Quali sono le ragioni per cui si è deciso di dare avvio all indagine? - Quali sono le informazioni che si desidera ottenere? - Chi dovrà usare le informazioni? - Come dovranno essere usate le informazioni? - Chi ci può dare le informazioni di cui abbiamo bisogno? Popolazione di riferimento - Chi sono i soggetti più adatti a partecipare all indagine? (Vanno definiti in base all oggetto di studio) - Quanti i partecipanti? Conduttore - Stabilire quanti e chi - Stabilire presenza /ruolo dell assistente/i (osservatore/co-conduttore) Setting - Stabilire quale possa essere il luogo adatto a favorire le interazioni di gruppo Domande - Griglia di discussione 5
6 - Tipologia di domande atte a far produrre dati e nello stesso tempo a favorire la conversazione di gruppo. Particolare attenzione merita il clima in cui si svolge il focus group, perché da esso dipenderà la quantità e la qualità dei dati che emergeranno. In particolare: un clima teso e giudicante bloccherà l esplicitazione delle libere opinioni e il flusso comunicativo della conversazione, un clima accogliente e non giudicante favorirà l emersione dei pensieri e faciliterà la comunicazione e la discussione. Sarà compito del conduttore creare e mantenere un clima positivo durante la discussione, utilizzando abilmente le competenze comunicativo/relazionali, le capacità di osservazione e di ascolto dei messaggi verbali, paraverbali e non verbali dei partecipanti per decodificarne i significati ed intervenire opportunamente a correggere il tiro ed orientare le dinamiche conversazionali in modo funzionale. Importante sarà anche la capacità del conduttore di monitorare il proprio comportamento comunicativo, in relazione alle dinamiche di gruppo che si determineranno. Analisi dei dati L analisi dei dati consiste nell esaminare, categorizzare, tabulare, ricombinare e interpretare le informazioni emerse durante il focus group, onde poter rispondere ai quesiti posti dalla ricerca e riportare i risultati ottenuti in un resoconto o report. L analisi è un processo complesso perché le informazioni da elaborare derivano da più fonti: appunti del conduttore, appunti degli osservatori sulle interazioni verbali e sulla comunicazione paraverbale e non verbale dei partecipanti, trascrizione delle registrazioni, informazioni orali del conduttore. Indipendentemente dal metodo di analisi che si usa, è consigliabile tenere presenti alcuni principi. L analisi deve: - essere sistematica, cioè deve trattare i dati in modo ordinato e sequenziale; 6
7 - essere focalizzata, cioè non deve prendere in considerazione tutta la mole dei dati emersi, ma concentrarsi sui dati provenienti dalle domande sostanziali; - permettere un processo di confronto sia tra i partecipanti allo stesso focus group, sia tra i risultati di più focus group condotti sullo stesso tema; - chiarire il problema indagato. Report Per la stesura del report finale è necessario tenere presenti i seguenti punti: descrivere accuratamente e in modo logico il lavoro svolto, ponendo particolare attenzione all oggetto di indagine, alla motivazione dell indagine, ai criteri seguiti, alle modalità operative utilizzate; comunicare i risultati; fornire suggerimenti per eventuali successivi interventi. Approfondimenti La conduzione di un Focus Group Alcune definizioni. Il Focus Group è Una discussione attentamente pianificata con l idea che il processo del gruppo può aiutare le persone a chiarire le proprie opinioni in modo più semplice che in un intervista individuale, in ambiente permissivo e non minaccioso. (Krueger, 1994) Una tecnica di ricerca applicabile in approcci valutativi soft, di tipo qualitativo, quando si ritiene opportuno ricorrere a valutazioni, giudizi, opinioni, espressi da esperti o utenti/clienti, per raccogliere i diversi punti di vista su un argomento, un processo, un risultato, un prodotto in senso lato.( Giovanni Bertin, 1996) 7
8 Un tipo particolare di intervista di gruppo, basato sulle potenzialità esplorative della comunicazione interattiva, verbale e non, che permette al ricercatore di ricevere un feedback dal suo pubblico di riferimento. ( Livia Bovina, 1997) Il focus group è una tecnica qualitativa di rilevazione dei dati, utilizzata nella ricerca sociale, che si basa sulle informazioni che emergono da una discussione di gruppo su un tema o argomento che il ricercatore desidera indagare in profondità. (Zammuner, 2003) Il Focus Group, in sintesi, si può dire che è: Una discussione pianificata tra un gruppo di persone, accuratamente selezionate, attivata da un conduttore che, con domande mirate, crea interazione comunicativa tra i partecipanti e clima favorevole all emersione ed alla esplicitazione di opinioni autentiche su un argomento specifico, indagato in profondità. 2 La peculiarità del focus group sta proprio nella capacità di generare riflessioni nei presenti e far emergere pensieri profondi, che talvolta i partecipanti non pensavano nemmeno di avere. Ambiti di applicazione Ricerca accademica Ricerca in ambito comunitario Ricerca in ambito organizzativo Ricerca in ambito formativo Ricerca nell area della salute Ricerca di marketing Ricerca in ambito scolastico Focus group in ambito scolastico Partecipanti: studenti, insegnanti, genitori. Finalità: Indagare in profondità tematiche delicate come: bullismo, violenza in famiglia, uso di droghe e di alcool, comportamenti sessuali, problemi scolastici riguardanti la relazione coi docenti, coi compagni, con la famiglia. 2 In grassetto gli elementi caratterizzanti il focus group 8
9 Pianificazione del focus group Motivazione dell indagine Quali sono i motivi per cui avviare l indagine? Obiettivi dell indagine Quali informazioni si desidera ottenere? Popolazione di riferimento Chi sono i soggetti più adatti all indagine? Quanti partecipanti? Gruppo Omogeneo? Eterogeneo? Quanti gruppi? Conduttore/moderatore/facilitatore Quanti Chi? Osservatore Quanti? Chi? Con quali funzioni? Setting Quale il luogo più adatto? Quale la disposizione dei partecipanti? Domande Quale approccio nella conduzione del focus? Quale la griglia di discussione? Quale la griglia di osservazione? Approcci alla conduzione del focus Guida per argomenti (è costituita da un elenco di temi da proporre ai partecipanti; è poco usata) 9
10 Griglia strutturata (è costituita da una serie di domande-stimolo costruite secondo determinati criteri; è molto usata perché crea un senso di sicurezza nel conduttore e permette il confronto tra i risultati di più focus gruppi). Griglia strutturata Caratteristica delle domande Brevi Chiare Adeguate al linguaggio dei partecipanti Formato delle domande Aperte Che non suggeriscano la risposta Retrospettive Non intrusive Chiuse (quando c è rischio di bias 3 ) Categorie di domande 4 Domanda di apertura Domanda di introduzione Domanda di transizione Domanda chiave Domanda finale 3 La parola bias (dal greco bia-as, violenza) indica le distorsioni nelle risposte dovute a condizionamenti dalle persone presenti o a motivi di desiderabilità sociale. 4 Vedi documento: Focus_Strumenti_Indicazioni pratiche_ Clima
11 Fasi del focus group Fase introduttiva (domande di apertura, di introduzione, di transizione) Fase sostanziale (domande chiave) Chiusura (domande, riassunto, schede di riflessione etc..) Il clima del focus Un clima teso e giudicante blocca il flusso della comunicazione e l esplicitazione di libere opinioni. Un clima accogliente e non giudicante favorisce l emersione dei pensieri e facilita l interazione comunicativa. Categorie di messaggi che bloccano la comunicazione Valutare/giudicare/criticare Dare ordini Interpretare Rassicurare Indagare Risolvere Le figure professionali del focus group Il conduttore/moderatore/facilitatore L assistente (osservatore,segretario,co-conduttore) 11
12 Il ruolo del conduttore/moderatore/facilitatore Attivare e gestire l interazione comunicativa e la discussione di gruppo per ottenere informazioni utili all indagine. Il ruolo dell osservatore in ValeRIA Aiutare il conduttore nella gestione del focus nel ruolo di Osservatore della comunicazione verbale Osservatore della comunicazione non verbale Caratteristiche del conduttore Possedere abilità comunicativo/relazionali Sviluppare capacità di scanning del gruppo, che consiste nel mantenere uno sguardo sul gruppo nella sua interezza e nello stesso tempo fare attenzione a ciascuno dei suoi membri. Saper osservare Ad esempio: se il conduttore nota segnali non verbali di disaccordo, è bene che intervenga per aiutare il partecipante a chiarire il proprio pensiero, ricorrendo a domande interpretative del tipo: ho capito bene se dico che Saper ascoltare utilizzando, ad esempio, la tecnica dell ascolto attivo che consiste nel restituire alla persona il contenuto di quanto ha detto, riformulato con parole proprie, senza nulla togliere né aggiungere. La parafrasi è per lo più introdotta da frasi come: - Mi sembra di capire che - In altre parole - Intendi dire che. - Quindi. 12
13 Saper monitorare il proprio comportamento comunicativo usando un comportamento non verbale che favorisca la conversazione. Ad esempio: - evitare di fare cenni di assenso o dissenso col capo o con l espressione del viso - fare invece cenni neutrali con la mano che invitino a continuare - controllare ciò che possa essere percepito come giudicante Saper favorire l interazione del gruppo evitando,ad esempio, di assumere atteggiamenti autoritari o direttivi e privilegiando atteggiamenti non direttivi, ponendosi in posizione relazionale down rispetto al gruppo. Saper moderare gli interventi utilizzando tecniche di comunicazione assertiva Ad esempio: Se un partecipante monopolizza l attenzione e non lascia parlare gli altri, il conduttore, dopo avergli fatto concludere la frase, gli fa capire che il suo intervento è importante, ma che lo sono anche gli interventi degli altri. Per non interrompere il flusso comunicativo può usare una frase del tipo: Grazie per il tuo intervento. Qualcuno ha un altro punto di vista? Comportamenti del conduttore che favoriscono il flusso comunicativo Non dare interpretazioni personali Non riempire i silenzi in modo tempestivo: le pause servono per scandire il passaggio da un argomento all altro Riorientare una discussione che va fuori tema Moderare gli interventi dei partecipanti in modo appropriato Non concentrare la propria attenzione sui partecipanti più interessanti o interessati. Tecniche di conduzione: domande di approfondimento Il conduttore può chiarire e/o approfondire l argomento, rivolgendo ai partecipanti: Domande di specificazione Es: Cosa hai fatto dopo? Cosa è successo dopo? Domande di follow up 13
14 Es: Se (fatti, problemi,situazioni) allora quali (opinioni, cause, soluzioni?) Domande di probing Es: Su questo vi viene in mente altro? Colpi di sonda Es: Puoi spiegare meglio? Fa un esempio, non ho capito bene.. Puoi dirmi qualcosa di più? Tecniche di conduzione: tecnica del funneling La tecnica del funneling consiste nel rivolgere le domande in ordine di importanza, ponendo gli argomenti chiave in posizione centrale, quando il livello di riflessione e di interazione è maggiore. Da questa tecnica derivano le seguenti strategie: Porre le domande dal generale al particolare Far riflettere sugli aspetti positivi e negativi dell argomento (ponendo le domande negative prima e le positive dopo) Concedere pause (per dare la possibilità di riflettere e per stimolare poi ulteriori commenti). Alcune strategie per la discussione Rimessa a fuoco dell argomento in caso di divagazioni (interrompendo la persona che divaga, in modo non direttivo): Es: Siamo maggiormente interessati alla vostra opinione riguardo a piuttosto che. Approfondire i commenti del gruppo (ad esempio, con colpi di sonda, soprattutto quando i partecipanti sono tutti d accordo). Conclusioni Per poter condurre un Focus Group di successo è necessario utilizzare consapevolmente le proprie capacità comunicativo/relazionali, acquisire o perfezionare alcune competenze specifiche, al fine di favorire momenti di riflessione individuale e creare un clima di interazione positiva tra i partecipanti che consenta la produzione e l esplicitazione di opinioni utili all indagine. 14
15 BIBLIOGRAFIA Cinzia Albanesi (2005), I Focus Group, Carocci, Roma Vanda Zammuner (2003), I Focus Group, Il Mulino, Bologna Sabrina Corrao (2000), Il Focus Group, Franco Angeli. 15
Attivita di comunicazione (note, informative, circolari) DOCUMENTO AD USO INTERNO 1
Attivita di comunicazione (note, informative, circolari) DOCUMENTO AD USO INTERNO 1 La Buona Scuola in Toscana Vademecum per i Focus Group Il Focus Group (di seguito FG) è una tecnica di rilevazione basata
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE
IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal
DettagliIstituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE
DettagliVisita il sito www.epc.it
Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido
DettagliPercezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP
Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO La CISL ha organizzato questo incontro perché
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliL'esame orale per il livello C1
L'esame orale per il livello C1 In cosa consiste l esame? E' una prova orale durante la quale dovete esprimervi nella lingua dell esame: - in una situazione informale della vita universitaria in cui dovete
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliVerifica acquisizione conoscenze. Pubblico: fornisce informazioni anche all esterno (diplomi, voti,...) Alla fine di un segmento di formazione
VALUTAZIONE SOMMATIVA VALUTAZIONE FORMATIVA Verifica acquisizione conoscenze Pubblico: fornisce informazioni anche all esterno (diplomi, voti,...) Alla fine di un segmento di formazione SCOPO CARATTERE
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliAl termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo.
Pag. 1 di 5 6FRSR analizzare problemi complessi riguardanti la gestione di un sito interattivo proponendo soluzioni adeguate e facilmente utilizzabili da una utenza poco informatizzata. 2ELHWWLYL GD UDJJLXQJHUH
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliAccoglienza CHI BEN COMINCIA...
Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Anno scolastico 2010/2011 Osservazioni della Commissione L accoglienza è un percorso che ha come finalità: La formazione di un gruppo di lavoro (clima idoneo all apprendimento)
DettagliGentile Dirigente Scolastico,
Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliRICERCA AZIONE STRUMENTI
RICERCA AZIONE STRUMENTI STRUMENTI INTROSPETTIVI Permettono di scoprire gli aspetti più nascosti, le sfaccettature più profonde. Sono privati perché di norma vengono usati dall individuo da solo. Non sono
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliGuida al colloquio d esame
Guida al colloquio d esame Allegato A3 Requisiti e disposizioni per le candidate e i candidati così come indicatori e criteri per la valutazione dell esame orale: colloquio d esame (guida al colloquio
DettagliQUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
DettagliCrisi e cambiamento nella realtà artigiana
Confartigianato Asolo e Montebelluna Progetto di ricerca Crisi e cambiamento nella realtà artigiana Treviso, Settembre 2011 Indice 1. Premessa 2 2. (D2) Nel mondo si parla di crisi e di cambiamento, che
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e
CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
DettagliCURRICOLO DI INGLESE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CURRICOLO DI INGLESE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Nuclei tematici Listening Traguardi per lo sviluppo della competenza Raggiungimento del livello A2 del Quadro Comune Europeo di riferimento. L alunno
DettagliFARE O ESSERE VOLONTARI?
Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano
DettagliLINEE COMUNI PER LA RILEVAZIONE DELLA QUALITA PERCEPITA DALLE FAMIGLIE DI PIACENZA Revisione 2014
SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEI SERVIZI EDUCATIVI DI PIACENZA LINEE COMUNI PER LA RILEVAZIONE DELLA QUALITA PERCEPITA DALLE FAMIGLIE DI PIACENZA Revisione 2014 PREMESSA DI COERENZA CON I DOCUMENTI
DettagliRelazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre
Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato
Dettagliin rapporto con le competenze chiave di cittadinanza
in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1 Componenti dell Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana come ricezione e produzione, orale e scritta Conoscenza di almeno una lingua straniera
DettagliPROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.
PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono
DettagliCome scrivere una proposta progettuale
PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Come scrivere una proposta progettuale Comune di CATANIA 17/03/2016 SIGNIFICATO E DEFINIZIONE DEI LIVELLI DELLA LOGICA
DettagliCURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA
CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Sa usare la comunicazione orale e scritta per collaborare e interagire positivamente con gli altri
DettagliGentile Dirigente Scolastico,
Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliIL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci
UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di
DettagliCorso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 24 novembre 2015 orario 15.00-18.00
Corso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 24 novembre 2015 orario 15.00-18.00 Relatrice: Jessica Sala jessica.sala.lc@istruzione.it IL MENÙ DI OGGI 1. Breve ripresa dei concetti teorici 2. Introduzione
DettagliAnno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin
Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,
DettagliLINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d Europa per la sc. primaria) (I traguardi
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliQUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE
QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE I FATTORI CHE ACCRESCONO L EFFICACIA DELL INSEGNAMENTO LE COMPETENZE DIDATTICHE Contrassegna con una X la casella prescelta per ogni indicatore L insegnante
DettagliQUESTO E IL NOSTRO CUORE
QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene
DettagliCOSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO. FINALITA Favorire il piacere allo studio OBIETTIVI GENERALI
COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO FINALITA Favorire il piacere allo studio GENERALI Acquisire un efficace metodo di studio Acquisire una buona autonomia di lavoro a scuola e a casa.
DettagliLa Leadership efficace
La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2
DettagliLa produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee
Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Via Cavour, 24 Rovigo Direttore: Prof. Cesare Cornoldi La produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee Come
DettagliCONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA
CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento
DettagliISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA
ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA Il progetto si propone di avvicinare i ragazzi al mondo del cinema con un approccio ludico
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliLINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA
LINGUA COMUNITARIA INGLESE SCUOLA SECONDARIA CLASSE PRIMA Livello A2 Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue del Consiglio d Europa TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI AD ASCOLTO
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliPresidiare una consultazione online
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliIstituto Comprensivo F. Crispi Ragusa. Progetto Pedagogia di Genere. Scuola dell Infanzia Via Carducci sez. B, Inss.
Istituto Comprensivo F. Crispi Ragusa Progetto Pedagogia di Genere Scuola dell Infanzia Via Carducci sez. B, Inss. Greco - Massari E' stata affrontata una tematica, oggi più che mai, attuale e necessaria,
DettagliLa corte della miniera. Classe Trepuntozero. Sai la novità? Si può copiare.
La corte della miniera Classe Trepuntozero Sai la novità? Si può copiare. Premessa La scuola non sta cambiando in relazione ai cambiamenti che velocemente la circondano. Questo dato di fatto si relaziona
DettagliPROMECO SERT- AUSL FERRARA
PROMECO Promeco è un servizio pubblico gestito congiuntamente da Comune e Azienda Usl di Ferrara in un rapporto di convenzione con la Provincia di Ferrara. Progetta e svolge interventi educativi con tutte
Dettaglirisulta (x) = 1 se x < 0.
Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliMonitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete
Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza
DettagliLa struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento
La struttura del Rapporto di valutazione Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento Il quadro di riferimento teorico del rapporto di valutazione Il Rapporto di valutazione utilizza il Quadro
DettagliVALUTAZIONE. Di che cosa stiamo parlando?
VALUTAZIONE Di che cosa stiamo parlando? Sommativa Valutazione formativa Per valutazione formativa si intende l accertamento sistematico che accompagna passo dopo passo il processo di insegnamento/apprendimento
DettagliIl corso di italiano on-line: presentazione
Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliIstituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. ANTONELLA
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliGOLDEN GROUP. The Life Living Company
GOLDEN GROUP The Life Living Company Le 5 domande per chiudere una vendita Ti interessano? Allora seguimi con molta attenzione Domanda N.1 In base a quali criteri scegliete un fornitore o un Partner? Domanda
Dettagli#cosìèsevipare IL NOSTRO TEAM
IL NOSTRO TEAM Il nostro team è composto da una psicologa e da una web content editor laureata in psicologia. Mentre la prima ha proseguito lavorando in campo clinico, specializzandosi in psicodiagnostica,
DettagliLa lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro)
La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro) Abdelkrim Boussetta Ispettorato Regionale - Rabat 1 Corso di formazione Accademia di Rabat, giovedi 21 ottobre 2010 Docente Studente Materia 2 Insegnamento
DettagliSCHEDA DI PROGETTAZIONE. Premessa
SCHEDA DI PROGETTAZIONE Premessa Le attività sono progettate al fine di favorire e permettere ai bambini l'uso della lettura per ricavare informazioni da testi scritti, ascoltati e messaggi iconici testi
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliL apprendimento si verifica in un atmosfera sicura derivante dall aver formato solide relazioni interpersonali.
L apprendimento si verifica in un atmosfera sicura derivante dall aver formato solide relazioni interpersonali. (Michael Grinder dopo aver osservato Carl Rogers). Prima che qualcuno si interessi a quello
DettagliIL COLLOQUIO DI COUNSELING
IL COLLOQUIO DI COUNSELING Università LUMSA di Roma Anno accademico 2014/2015 Dott. P. Cruciani Dott.ssa P. Szczepanczyk Testo di riferimento: Il colloquio di counseling di Vincenzo Calvo Cos è il Counseling
DettagliNon cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità.
Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. E sufficiente aprire la mente, non sovraccaricarla. Mettetevi soltanto una scintilla. Se vi è della
DettagliQuestionario insegnante
Questionario insegnante Anno Scolastico 2014/15 INVALSI Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione Via Borromini, 5 Villa Falconieri 00044 Frascati (Roma)
Dettagli- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato
1. Elementi di contesto La revisione dei piani di studio svizzeri avviene all interno di un contesto ben definito che è quello legato all Accordo intercantonale sull armonizzazione della scuola obbligatoria
DettagliYouLove Educazione sessuale 2.0
YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in
DettagliIT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati
IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,
DettagliDisturbi Specifici dell Apprendimento
Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo
DettagliLA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA
LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole
DettagliINGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione
INGLESE COMPETENZE SPECIFICHE AL a. Nell incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie
DettagliCentro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA
Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA Lamezia Terme 88046 via Coschi 72/b interno 1 telefono e fax 0968/201908 Codice Fiscale 92003410799 FORMAZIONE SPECIFICA STRUMENTI
DettagliNUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING
gno Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. NUOVI APPROCCI PER UN MANAGER ALLENATORE : IL PROCESSO DI COACHING COSA
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N -
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA ITALIANA - SCUOLA PRIMARIA IST. COMP. DON MILANI CERNUSCO S/N - LINGUA ITALIANA: PROGRAMMAZIONE CLASSE PRIMA 1 ASCOLTARE, COMPRENDERE, 1.1 Prendere la parola negli scambi
DettagliLE RICERCHE DI MERCATO
LE RICERCHE DI MERCATO IL MARKETING: UNA DEFINIZIONE STUDIO DELLE NORME DI COMPORTAMENTO DI UNA AZIENDA CON RIGUARDO ALLA PROGRAMMAZIONE, REALIZZAZIONE E CONTROLLO DELLE ATTIVITA DI SCAMBIO. QUESTE NORME
DettagliSistema qualità IC 16 Verona
Sistema qualità IC 16 Verona Formazione 2012-2013 Report dei questionari di gradimento somministrati al Collegio dei Docenti del 21/06/2013 Studio 06 Giugno 2013 Anno Scolastico 2012-2013 Introduzione
DettagliProgetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza
Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO Competenze linguistico-comunicative Competenze di cittadinanza NUCLEI FONDANTI: ASCOLTARE PARLARE LEGGERE SCRIVERE RIFLETTERE
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo
DettagliRICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009
RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare
DettagliLA METODOLOGIA DI PASSI
LA METODOLOGIA DI PASSI IL QUESTIONARIO L INTERVISTA TELEFONICA ruolo dell intervistatore criticità emerse Marinella Giuliano Dipartimento Prevenzione ASL 2 Savonese Savona, 7 Maggio 2007 LA METODOLOGIA
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliIstituto Comprensivo di Casalserugo
Istituto Comprensivo di Casalserugo scuola primaria di... scuola sec.1 grado di... denominazione progetto PROGETTO ACCOGLIENZA CLASSI PRIME anno scol 08/09 Progetto di miglioramento gestionale a livello
DettagliStudio o faccio i compiti?
Devo leggere o studiare? Per oggi c erano i compiti, ma non c era nulla da studiare. Che fortuna! Studio o faccio i compiti? La sostanza dei compiti è lo studio e lo studio è il compito dei compiti STUDIARE
DettagliLINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA
CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA 1 RICEZIONE ORALE 1. Familiarizzare coi primi suoni della lingua inglese 2. Comprendere semplici espressioni di uso quotidiano, pronunciate chiaramente. 3. Comprendere,
Dettagli