Management e e organizzazione di di una una centrale di di sterilizzazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Management e e organizzazione di di una una centrale di di sterilizzazione"

Transcript

1 Management e e organizzazione di di una una centrale di di sterilizzazione Dr. A. Fidelibus Servizi Ospedalieri di Teramo 12 SCOPO Lo scopo del presente intervento è quello di descrivere l organizzazione all interno delle centrali di sterilizzazione a vapore della Servizi Ospedalieri S.p.A. per produrre dispositivi medici intesi come kits di biancheria riutilizzabile da destinarsi ai Gruppi Operatori e Reparti specialistici. INTRODUZIONE L obiettivo della Servizi Ospedalieri S.p.A. è quello di essere aggiornata alle migliori tecnologie oggi esistenti sul mercato internazionale e ciò non solo per i macchinari operativi, ma anche per gli impianti, per la gestione informatica della logistica interna ed esterna e per tutti i protocolli procedurali in genere. Particolare attenzione è stata posta: - Alle procedure di preparazione e confezionamento kits, di sterilizzazione e relativi controlli effettuati sia da personale interno che da professionisti esperti esterni. - Alle tecniche di trasporto, attraverso movimentazione con carrelli chiusi specifici per mantenere inalterate le caratteristiche iniziali di sterilità del prodotto. - Alla qualità, utilizzando materiali certificati in rispetto alle normative europee ISO 9000/46000 e Direttiva Europea CEE 93/42. - Alla sicurezza senza compromessi attraverso procedure rigide ed efficaci completate da piani di emergenza per la soluzione di imprevisti. - All ambiente, attraverso sistemi per il trattamento delle emissioni con filtri tali da eliminare l impatto ambientale. Struttura della Centrale L ambiente Le attrezzature I controlli Le procedure di confezionamento Il personale I sistemi di rintracciabilità Il protocollo di pulizia La biancheria Gli impianti produttivi PUNTI ESSENZIALI LA STRUTTURA DELLE CENTRALI DI STERILIZZAZIONE Gli impianti di sterilizzazione sono compresi in stabili di moderna concezione industriale, già predisposti per ampliamenti. Gli ambienti deputati all'attività di sterilizzazione sono stati progettati in pressione positiva

2 rispetto all'esterno, questo per evitare che masse d'aria esterna non depurate possano accedere direttamente ai reparti; l'immissione di aria avviene attraverso condotte forzate, le prese d'aria sono corredate di filtri per la depurazione della stessa; l'avvio della ventole che alimentano tali condotte è comandato automaticamente al variare del delta di pressione fra interno/esterno. I locali sono pavimentati con ceramica a bassa porosità con trattamento antipolvere, le pareti sono in laminato plastico idroresistente o da metalli inossidabili, secondo le necessità, il tutto in coerenza con i requisiti igienici richiesti dalla normativa vigente. I percorsi La biancheria destinata al processo di trattamento per la sterilizzazione arriva in reparto dalla lavanderia in contenitori chiusi ed il capo turno o la persona responsabile della sezione controllo e piegatura dei capi prende in carico il materiale e lo smista presso le stazioni di controllo e piegatura. Il materiale pronto per essere confezionato viene successivamente inviato alla sezione confezionamento dove gli operatori allestiscono i kits che verranno collocati nei carrelli destinati alla sterilizzazione. Dopo questa fase i kits sterili escono nella sezione controllo kits sterili dove viene verificata l idoneità allo stoccaggio. Successivamente vengono depositati nel magazzino dal quale verranno prelevati per la spedizione al Cliente. Le zone filtro di interscambio sono state progettate con porte bidirezionali con fotocellula che garantiscono l apertura dell una dopo la chiusura dell altra non permettendo così di mettere in comunicazione due zone contemporaneamente. La suddivisione delle aree La Centrale di sterilizzazione è suddivisa in: Zone operative: Controllo, piegatura e confezionamento dei kits in cotone. Controllo e piegatura dei capi in tessuti tecnici (trilaminato e microfibra) Confezionamento dei kits in tessuti tecnici e carico autoclavi Controllo kits sterili Magazzino di stoccaggio kits sterili Zone accessorie: Corridoio Zona filtro interscambio carrelli Zona filtro personale e/o visitatori con doccia d aria Deposito contenitori per il trasporto dei Dispositivi Medici Ufficio del Responsabile Servizi igienici L AMBIENTE La corretta manutenzione dell impianto di aerazione è fondamentale per la conservazione delle apparecchiature e per mantenere le condizioni ambientali di progetto più favorevoli tali da ridurre al minimo la contaminazione particellare e microbica della superficie e dell aria all interno delle Centrali di sterilizzazione. In particolare la manutenzione dei filtri è essenziale per il raggiungimento degli standard di purezza dell'aria e per il mantenimento delle condizioni termoigrometriche e di pressurizzazione delle aree della Centrale di sterilizzazione. Oltre alla pulizia ed alla sostituzione dei filtri si eseguono interventi di controllo e manutenzione programmati 13

3 Le convalide ambientali Periodicamente vengono eseguiti convalide da personale qualificato per determinare la qualità ambientale dei locali attraverso la determinazione della contaminazione particellare, del microbismo ambientale e della Biocontaminazione delle superfici. Le classi di appartenenza Per quanto riguarda il particolato si fa riferimento alle normative ISO e Federal Standard 209E e possiamo affermare che i locali delle nostre centrali di sterilizzazione si collocano tra le classi (5,5 per la Federal Standard 209E) e (M6,5 per la Federal Standard 209 E) della ISO Per quanto riguarda la contaminazione microbiologica dell aria e delle superfici i locali rientrano nelle classi B e C delle norme EEC GMP 3Ed LE ATTREZZATURE AUTOCLAVI E LORO POTENZIALITA PRODUTTIVA Centrale di sterilizzazione di Teramo L impianto di sterilizzazione consiste in 2 autoclavi Fedegari orizzontali a vapore modello FOH3/SP EXTRA 4 rispondenti a tutte le normative Europee del settore con capacità utile della camera 1120 litri e quella massima di carico è 18 US. Ci sono 10 programmi di sterilizzazione completamente parametrizzabili, sia nelle fasi che nel target e due programmi test (Vacuum test e Bowie & Dick test). Il ciclo di sterilizzazione a 134 C ha una durata di circa 60 minuti con capacità max di 75 Kg./h di biancheria sterilizzata, la potenzialità delle due autoclavi nelle 12 ore di attività lavorativa è pari a circa Kg. 1 autoclave Omasa orizzontale con capacità utile della camera litri e quella massima di carico è 36 US pari a circa 150 Kg. di biancheria. Il ciclo di sterilizzazione a 134 C ha una durata di circa 60 minuti e la potenzialità dell autoclave nelle 12 ore di attività è pari a circa 1800 Kg. Centrale di sterilizzazione di Ferrara L impianto di sterilizzazione consiste in 3 autoclavi Fedegari orizzontali a vapore stesso modello utilizzato a Teramo. La potenzialità giornaliera massima dell impianto nelle 12 ore lavorative è pari a circa 2700 kg. La manutenzione delle autoclavi è affidata alla Ditta autorizzata dal costruttore dei macchinari stessi per far sì di avere personale tecnico formato e specializzato sul tipo di sterilizzatori in uso. La manutenzione programmata è quella atta a svolgere tutte le attività di controllo utili a prevenire il più possibile i guasti routinari di un macchinario. Secondo le istruzioni fornite dal fabbricante è stato approntato un programma da svolgere periodicamente a seconda del tipo di intervento. 14 MACCHINARI E ACCESSORI L attrezzatura accessoria comprende tavoli luminosi per il controllo dei capi, scaffalature in acciaio cromato Metro per lo stoccaggio della biancheria e dei kit sterili, termosaldatrici per sottovuoto utilizzate per l inserimento in buste di polietilene delle confezioni in carta crespata medical-grade dopo la sterilizzazione e termosaldatrici per la saldatura di buste di accoppiato polipropilene e carta Kraft. Le aree sono attrezzate con pareti mobili MEC 102 Hygiene; la parete ha una struttura a scomparsa, si presenta con le superfici a vista continue composte da pannelli e telai

4 accostati a filo, tutti sullo stesso piano che rendono la struttura completamente planare in corrispondenza dei punti di unione tra pannello-pannello e pannello-vetro. Al fine di ottenere un elevato grado di pulizia è utilizzato uno zoccolino di raccordo con il pavimento. Il controsoffitto è realizzato con una struttura reticolare a soletta maglia cm. 60 x 60 contente pannelli Amstrong Adria Hygiene. Il trattamento inibitorio applicato sulla superficie del pannello previene lo sviluppo dei batteri. I SISTEMI INFORMATICI A SUPPORTO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE La gestione informatizzata dei processi di sterilizzazione è finalizzata alla rintracciabilità dei Dispositivi Medici sterili una volta rilasciati dalla centrale di sterilizzazione. Tali sistemi nelle strutture sanitarie, se presenti, sono utilizzati quasi esclusivamente per la gestione dei kits di ferri chirurgici anche per motivi di rintracciabilità degli strumenti dato che il costo è effettivamente molto elevato. Per ciò che riguarda l identificazione dei kit di teleria solitamente viene utilizzato un sistema di etichettatura manuale che da un lato mi permette di risalire al ciclo di sterilizzazione utilizzato ma dall altro una volta utilizzato il kit se ne perde traccia. Nella centrale di sterilizzazione esterna il sistema informatico gestisce tutte le fasi della sterilizzazione che vengono automatizzate e monitorate costantemente garantendo un alto livello di qualità e sicurezza. La caratteristica principale del sistema è la massima semplicità d uso da parte degli operatori consentendone l uso anche a personale privo di conoscenze informatiche. Il sistema è basato su struttura Client-Server. Il server si occupa della memorizzazione dei dati, della comunicazione coi vari client ( postazioni di lavoro), e dell interfacciamento coi dispositivi esterni come lettori di codici a barre scanner, stampanti di etichette, modem ecc.. Tramite una rete di distribuzione interna ogni postazione di lavoro opera autonomamente e solo nella parte di processo di competenza tramite riconoscimento con password personale ad inizio di attività. Al client sono collegati, a seconda della postazione, stampanti di etichette, scanner per lettura di codici a barre, stampanti A4. Il sistema permette di archiviare tutte le informazioni relative ad ogni kit sterilizzato ossia: Operatori Data e ora di ogni fase subita Ciclo di sterilizzazione Reparto di assegnazione Composizione Scadenza Le immissioni di dati avvengono automaticamente senza dover ricorrere ad operazioni di scrittura manuale e le informazioni vengono poi elaborate per consentire di avere tutte le informazioni statistiche sul processo di produzione. Il Cliente, su richiesta, può quindi avere tutte le informazioni relative ad un kit sterilizzato sotto forma di diverse tipologie di report. Il sistema è anche in grado di gestire le scadenze dei kits sterili stoccati presso il Cliente fornendo periodicamente l elenco dei kits sterilizzati che hanno raggiunto la data di scadenza. Il Responsabile della centrale di sterilizzazione, dalla propria postazione, ha la possibilità di controllare in tempo reale tutte le fasi di lavorazione dei Dispositivi Medici. Il sistema è estendibile anche al Cliente nel senso che esistono procedure per il collegamento diretto con la Centrale di sterilizzazione esterna (posta elettronica, Internet 15

5 ecc.) che possono, ad esempio, inserire direttamente nel sistema i loro ordini sulla base degli stock locali. Su ogni confezione il Cliente riscontra un etichetta asportabile che può essere applicata sulla cartella clinica del paziente o un etichetta sempre asportabile che riporta immediatamente tutti i dati relativi al kit sterile. Il sistema di rintracciabilità dei lotti permette di individuare il ciclo di sterilizzazione utilizzato per processare i Dispositivi Medici. Grazie all abbinamento univoco di ogni kit con il ciclo di sterilizzazione effettuato il sistema è in grado di rintracciare in qualsiasi momento ogni dispositivo prodotto, e se difettoso, di ritirarlo e sostituirlo. L evento viene comunicato al Ministero della Sanità ed all Organismo notificato secondo le seguenti modalità compilando il modulo predisposto dal Ministero della Sanità Rapporto di alterazione delle caratteristiche e delle prestazioni di un dispositivo medico in commercio : - In caso di incidente viene segnalato entro 5 giorni dalla data in cui si è verificato con lettera assicurata anticipata via fax al Ministero della Sanità Dott.ssa Marcella Marletta, Dipartimento delle professioni sanitarie, delle risorse umane e tecnologiche in sanità e dell assistenza sanitaria di competenza statale Piazzale dell Industria, ROMA/EUR - In caso di mancato incidente viene segnalato entro 10 giorni dalla data in cui si è verificato con lettera raccomandata anticipata via fax I CONTROLLI Di seguito si mostra la tabella riepilogativa di tutti i controlli effettuati in centrale di sterilizzazione 16 OPERAZIONE QUALIFICA DI PRESTAZIONE CONTROLLI AMBIENTALI ARIA PARTICELLE 0,5 MICRON CONTROLLI AMBIENTALI ARIA PARTICELLE 5,0 MICRON CONTROLLI AMBIENTALI MICROBIOLOGICI DELL'ARIA CONTROLLI AMBIENTALI MICROBIOLOGICI DELLE SUPERFICI CONTROLLI BIOLOGICI SULLE SPORE CONTROLLI DEL BIOBURDEN INIZIALE VERIFICA DEL MANTENIMENTO DELLA STERILITA DELLE CONFEZIONI CHECK-LIST DI CONTROLLO PULIZIA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE CONTROLLI AMBIENTALI ( TEMPERATURA - UMIDITA' PRESSIONE ) CONTROLLI PARAMETRI FISICI AUTOCLAVE 0455AE CONTROLLI PARAMETRI FISICI AUTOCLAVE 0456AE CONTROLLI PARAMETRI FISICI AUTOCLAVE 0457AE CONTROLLI DI QUALITA' A CAMPIONE CONTROLLI DI UMIDITA' RESIDUA CONTROLLO BOWIE-DICK TEST CONTROLLI INDICATORI CHIMICI CONTROLLI NASTRO INDICATORE CONVALIDA DEI SISTEMI DI CONFEZIONAMENTO TARATURA DEGLI INCUBATORI DI SPORE TARATURA DELLE TERMOSALDATRICI PERIODICITA' ANNUALE TRIMESTRALE TRIMESTRALE TRIMESTRALE TRIMESTRALE OGNI CICLO SETTIMANALE SETTIMANALE MENSILE GIORNALIERO OGNI CICLO OGNI CICLO OGNI CICLO GIORNALIERO TRIMESTRALE GIORNALIERO OGNI CONFEZIONE OGNI PACCO AD OGNI MODIFICA di sistema, macchinari o materiali ANNUALE ANNUALE

6 CONTROLLI FISICI Convalida La convalida è considerata una procedura globale che consiste nell Accettazione in servizio e nella Qualifica di prestazione fisica e microbiologica (se necessaria). Viene verificato il profilo termico, utilizzando sonde termometriche, controllando la distribuzione della temperatura all interno della camera di sterilizzazione vuota (mappatura). Utilizzando le sonde viene verificata la temperatura all interno del carico predisposto per la convalida e definito come il peggior carico (worst case). Ciò è stato definito tale in rapporto alla densità del carico, al suo massimo volume ed alla difficoltà che tali prodotti presentano alla penetrazione dell agente sterilizzante. Controlli di qualità sulla biancheria per sterilizzazione Tutta la biancheria proveniente dalla lavanderia subisce un controllo visivo accurato, con l impiego di appositi tavoli luminosi, da parte degli operatori addetti della Centrale di sterilizzazione sulla base delle Specifiche Tecniche impostati dalle procedure di Qualità in uso. Tutti i capi dopo il lavaggio vengono contrassegnati apponendo, sulla griglia di manutenzione, il simbolo di avvenuto controllo di qualità per permettere all utilizzatore di verificare in tempo reale lo stato di vita del prodotto. Procedure di controllo della sterilizzazione Le procedure routinarie di sterilizzazione impongono, prima dell attività quotidiana di produzione, test preliminari che vengono eseguiti a scopo di diagnosi sulle autoclavi sterilizzatrici: Preriscaldamento Viene effettuato quotidianamente un ciclo preliminare di sterilizzazione con camere vuote al fine di testare se le condizioni delle autoclavi sono ottimali per l inizio dell attività. Vacuum test Un buon funzionamento dell'autoclave è possibile solo se al suo interno si mantengono costanti le condizioni di "vuoto". Viene pertanto effettuata quotidianamente la cosiddetta "prova della perdita del vuoto"; il test ha lo scopo di verificare che durante il ciclo non vi siano infiltrazioni di aria o vapore attraverso le tenute della camera (guarnizioni, valvole ecc.). Test di Bowie - Dick Questo test dà la certezza dell'evacuazione totale dell'aria dalla camera di sterilizzazione prima dell'immissione di vapore saturo. A fine del ciclo di test l'operatore verifica che la colorazione di viraggio sia diffusa ed omogenea sull'intero foglio apposito e che siano conformi tutti i parametri di tutte le fasi del ciclo utilizzato. Il foglio viene infine compilato indicando il numero di matricola dell autoclave, la data di esecuzione del test, l esito del test e le firme dell operatore e del supervisore. Il suddetto foglio viene archiviato per 5 anni. Controlli parametrici Al termine del ciclo di sterilizzazione l operatore verifica i parametri fisici ossia: - Temperatura - Pressione - Tempo Tali indicatori sono verificati sistematicamente sul documento cartaceo rilasciato dal 17

7 "computer di bordo" e vengono comparati con quelli ottenuti e registrati in fase di convalida. Quotidianamente e ad ogni ciclo l addetto al magazzino appone la propria firma di verifica dei parametri sulla strisciata del computer. Il Responsabile della Centrale di sterilizzazione, o la persona da lui delegata verifica anch egli tali parametri apponendo la propria firma per la supervisione dell avvenuto controllo. Controlli sull umidità residua Questa prova viene effettuata ogni tre mesi ed anche ad ogni riqualificazione di prestazione; la prova di umidità residua è utilizzata per dimostrare che il ciclo di sterilizzazione non causi un aumento di condensazione ( >1% ) all interno del pacco test standard tale da mettere in dubbio il corretto funzionamento dell autoclave durante il normale ciclo di sterilizzazione. CONTROLLI CHIMICI Vengono fatti sistematicamente, per ogni confezione sterilizzata, i controlli sugli indicatori chimici di processo ossia i nastri indicatori utilizzati per il confezionamento di pacchi con carta crespata e gli indicatori di processo prestampati sulle buste di accoppiato carta Kraft/poliestere-polipropilene. Lo stesso vale per gli indicatori chimici di sterilità posti all interno di ogni confezione. Il parametro di riferimento utilizzato è quello indicato dal fabbricante dei prodotti. Archiviazione Tutta la documentazione e le registrazioni dei controlli effettuati in Centrale di sterilizzazione saranno archiviati per un periodo di 5 anni presso la Centrale stessa. CONTROLLI BIOLOGICI Controlli pre-sterilizzazione (bioburden) Sulla biancheria destinata alla Centrale di sterilizzazione vengono fatti controlli della carica microbica presente. Per la definizione delle metodologia utilizzata, per tali controlli, i riferimenti sono costituiti da quanto esplicitato dalla norma UNI EN 1174 Valutazione della popolazione di microrganismi sul prodotto. Tale norma prevede infatti la definizione di una metodica che permetta di identificare e rendere ripetitivo il risultato conseguito dal metodo, fornendo anche la necessità di individuare un fattore di correzione, sempre presente quando si analizza una conta microbica. Controlli biologici di sterilità La prova biologica consiste nel sottoporre al ciclo di sterilizzazione una confezione contenente una preparazione standardizzata di Spore di Bacillus Stearothermophilus. La prova biologica di sterilità viene effettuata quotidianamente su ogni lotto sterilizzato: per tale motivo ogni Dispositivo Medico viene consegnato al Cliente solo dopo aver superato positivamente tale controllo. Le fiale di spore vengono inviate al Laboratorio di Microbiologia convenzionato per l analisi; il risultato viene attestato e controfirmato dal microbiologo del laboratorio stesso. Controlli di sterilità A campione vengono eseguiti settimanalmente controlli di sterilità eseguiti su campioni dei tessuti lavorati (cotone, trilaminati e microfibre). 18

8 LE PROCEDURE DI CONFEZIONAMENTO Il processo di confezionamento, ed i materiali utilizzati sono considerati fattori critici e per questo Servizi Ospedalieri ha progettato e convalidato i propri sistemi in funzione della tipologia dei materiali adottati compatibilmente al tipo di Dispositivo Medico prodotto. Servizi Ospedalieri si avvale di un Ente terzo per la convalida dei propri sistemi di confezionamento. I risultati confermano, che le tipologie di confezioni ed i materiali utilizzati da Servizi Ospedalieri mantengono la sterilità del contenuto ampiamente oltre la data di scadenza apposta sui Dispositivi medici. La normativa, a cui tali sistemi fanno riferimento è la UNI EN Materiali e sistemi di imballaggio per i Dispositivi Medici che devono essere sterilizzati. LE BUSTE Le buste utilizzate nella Centrale di sterilizzazione, sono conformi al D.Lgs. 46/97 (marcatura CE) ed hanno un lato costituito da un film trasparente multistrato ed una da carta medicale tipo Kraft. La carta crespata Medical-grade Se i componenti del kit sono molteplici si utilizza la carta crespata tipo Medical- Grade conforme alle norme EN868-1 e oltre ad avere la marcatura di conformità CE (D.Lgs. 46/97). La dimensione dei fogli varia a seconda del volume del kit da confezionare e vengono usati in doppio strato ortogonale. Dopo la sterilizzazione i kits confezionati con carta crespata vengono introdotti all'interno di buste in accoppiato polipropilenepolietilene e quindi messi sottovuoto tramite una termosaldatrice prevuoto. Gli indicatori chimici di sterilità e di processo Tali indicatori chimici di processo sono rappresentati dai nastri adesivi, dagli indicatori chimici prestampati sulle buste di polipropilene/poliestere-carta Kraft e dagli indicatori di sterilità inseriti in ogni confezione: tutti conformi alla normativa europea EN 867. Le etichette adesive L identificazione del dispositivo medico avviene mediante l applicazione di una duplice etichetta autoadesiva su ogni confezione e contiene oltre alle avvertenze d uso le seguenti informazioni: La ragione sociale del fabbricante La data di sterilizzazione che coincide con la data di confezionamento La data di scadenza La matricola dell operatore che ha confezionato il kit Il numero dell autoclave (identificato con il primo numero a sinistra che compone il numero di lotto: ad es autoclave N 2) Il numero del ciclo (identificato con il numero a destra di quello dell autoclave: ad es ciclo N 2381) Il codice e la descrizione del kit L identificazione del Reparto (codice e descrizione) e dell Ospedale di appartenenza L indicazione della parola STERILE Il simbolo del metodo di sterilizzazione utilizzato (vapore) 19

9 I componenti del kit Il codice a barre di controllo univoco del kit Le avvertenze d uso L indicazione monouso Il marchio CE (ai sensi del D.Lgs. 46/97) con il relativo numero dell Ente notificato che ha rilasciato il certificato di conformità ovvero tutte le informazioni richieste dal Decreto Legislativo 46/97. Una parte di etichetta è asportabile ed applicabile alla cartella clinica del paziente per l eventuale rintracciabilità del lotto di appartenenza 20 L ORGANIZZAZIONE IL PERSONALE OPERATIVO Le figure professionali presenti all interno della centrale di sterilizzazione sono: 1. Responsabile 2. Capo Turno 3. Addetti controllo e piegatura 4. Addetti al confezionamento 5. Addetti all immagazzinamento 1) IL RESPONSABILE DELLA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE A tale figura professionale è stata attribuita l'autorità necessaria per verificare i requisiti richiesti dalla norma UNI EN 554-"Metodi di sterilizzazione a vapore" pertanto coordina e controlla tutte le attività della produzione interna. E il responsabile della Qualità all interno del proprio settore. Ha l autonomia operativa relativamente alle operazioni di : Controllo dei processi di sterilizzazione Controllo dell igiene e della pulizia dei locali Controllo del rispetto delle norme comportamentali del personale Autorizza il rilascio del prodotto sterile Mansioni : 1) si attiene a quanto indicato nel Manuale di Gestione Aziendale, perseguendo per quanto di competenza gli obbiettivi stabiliti nella Politica della Qualità; 2) si attiene alle disposizioni aziendali in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro; 3) segnala immediatamente le situazioni di Non Conformità rispetto ai requisiti specificati al Responsabile Qualità-Sicurezza-Ambiente; 4) propone migliorie; 5) coordina e controlla il lavoro degli operatori, fornendo loro il suo apporto di competenza tecnico pratica per lavori di particolare complessità. 6) addestra quando richiesto il personale, registrando l attività di formazione e/o affiancamento e consegnando i relativi moduli al Responsabile Qualità-Sicurezza- Ambiente; 7) ha la responsabilità della gestione degli archivi relativi ai documenti di controllo degli impianti di sterilizzazione. Segnala o richiede eventuali modifiche ai documenti del Sistema di Gestione Aziendale, in funzione delle variazioni delle modalità del processo produttivo;

10 Verifica la compatibilità dei prodotti che devono essere sottoposti al processo di sterilizzazione; Analizza la convalida degli impianti; Mantiene il monitoraggio dei dati significativi (es.: carica microbica; informazioni di ritorno dal cliente riguardanti il dispositivo medico); 1) Mantiene i contatti con i responsabili dei reparti degli ospedali riforniti di articoli sterili (caposala, infermieri ecc.). 2) Frequenta all'interno ed all esterno dell'azienda convegni e corsi di aggiornamento tenuti da professionisti del settore. 2) IL CAPO TURNO Tale figura provvede all avviamento giornaliero della centrale effettuando le prove richieste, programma la produzione a seconda delle necessità, ripartisce i carichi di lavoro per ogni addetto, controlla tutti i processi di produzione e di immagazzinamento del prodotto sterile. Esso provvede a: 1) Avviare i macchinari all attività produttiva 2) Eseguire i test preliminari quotidiani 3) Controllare tutte le attività che compongono i processi di produzione 3) ADDETTI AL CONTROLLO E PIEGATURA E personale opportunamente formato che provvede a verificare l idoneità dei capi di biancheria da sterilizzare e alla successiva piegatura a secondo le specifiche tecniche dettate dal sistema qualità e agli accordi presi con il cliente. 4) ADDETTI AL CONFEZIONAMENTO DEI KITS E personale opportunamente formato che provvede alla preparazione dei kits per la successiva sterilizzazione. 5) ADDETTI ALL IMMAGAZZINAMENTO E SPEDIZIONE E personale che provvede a controllare l idoneità delle confezioni sterilizzate ed effettua lo stoccaggio in attesa della successiva spedizione ai Clienti utilizzatori. La formazione L Attività di formazione è indirizzata a tutti coloro che operano all interno della centrale di sterilizzazione. Essa è articolata in una serie di programmi di tipo teorico/pratico che vede impegnate diverse figure professionali. Le figure aziendali che sovrintendono questa fase sono: Il Responsabile della Centrale di Sterilizzazione Il Responsabile Assicurazione Qualità Il primo si occupa di: individuare gli eventuali fabbisogni formativi del proprio personale; riferire alla direzione circa le esigenze di addestramento relative al personale del proprio reparto. 21

11 Il secondo procede a: individuare i fabbisogni formativi sulla base di esigenze legislative; individuare i fabbisogni formativi sulla base dei requisiti minimi stabiliti per il personale e dalle Richieste di addestramento pervenute; sceglie il personale da sottoporre ad attività di formazione e di gestione della formazione stessa; promuove all interno dell azienda azioni tendenti a rafforzare la motivazione la sensibilità le conoscenze della qualità: ciò si realizza mediante seminari, riunioni interne, corsi, ecc.; Pianificazione ed esecuzione della formazione: Dall analisi delle necessità di formazione, il Responsabile Assicurazione Qualità elabora un programma di formazione annuale che successivamente dovrà essere approvato dalla Direzione. In base alle risorse a disposizione ed alle necessità individuate, vengono definite le priorità ed i tempi per ogni singola attività formativa. Per le attività definite sul piano Responsabile Assicurazione Qualità individuata: - Tipologia di corso - Programma del corso e durata - Scelta dei docenti esterni/interni Nel programma di formazione, sono stabilite oltre alle priorità suddette, anche i periodi entro i quali si intendono concludere i corsi eventuali; Il Responsabile della Qualità verifica lo stato di avanzamento della formazione e dell affiancamento. LE NORME COMPORTAMENTALI La lista delle norme comportamentali è esposta all ingresso dei locali della Centrale di sterilizzazione: è stata fatta attività di formazione per assicurarsi che le stesse siano comprese. Tali norme fanno riferimento alla UNI EN 724 Guida all applicazione delle EN ed EN e delle EN ed EN per i dispositivi medici non attivi. Le norme e le procedure di entrata e comportamento nella centrale di sterilizzazione sono osservate da tutte le persone che vi entrano, inclusi i visitatori, gli addetti alla manutenzione e gli addetti alle attività di pulizia. Periodicamente tutto il personale è infatti sottoposto alla visita medica effettuata dal Medico Aziendale preposto. Il personale che alla visita medica è risultato in condizioni che potrebbero influire in modo dannoso sul prodotto viene esonerato da quelle operazioni finché non si è ristabilito. IL TRASPORTO DEI DISPOSITIVI MEDICI STERILI I mezzi utilizzati per il trasporto su strada sono impiegati esclusivamente per tale servizio ed il personale qualificato operante è stato addestrato all applicazione delle procedure di sanificazione per ripristinare, dopo ogni trasporto, l ambiente idoneo al contenimento di prodotti sterilizzati. Per la consegna di tali prodotti vengono utilizzati contenitori adibiti esclusivamente a tale utilizzo. Gli imballaggi di trasporto sono rappresentati da armadi 22

12 ermetici in lega di alluminio e/o contenitori in plastica rigida dotati di coperchio ermetico adibiti esclusivamente a tale uso entrambi materiali lavabili e disinfettabili. Gli armadi, realizzati interamente in lega leggera AlMg3 anodizzata con ripiani interni in lamiera di acciaio inox, sono dotati di serratura le cui chiavi sono in possesso del solo personale di sala operatoria/reparto. Le ante, apribili a 270 e col magnete di arresto in posizione aperta, sono munite di cerniera continua e guarnizioni di gomma sui 4 lati che ne garantiscono l ermeticità. Per piccole quantità di Dispositivi Medici vengono utilizzati contenitori in polipropilene ad alta densità particolarmente indicati nelle fasi di trasporto di materiale sterile imbustato. I coperchi sono dotati di appositi fori che ne permettono la sigillatura con la base al fine di garantire un trasporto di materiale sterile esente da rischi di manipolazioni improprie. Essi sono inoltre muniti di maniglie a scomparsa in acciaio per facilitarne la movimentazione e sono sterilizzabili a vapore in autoclave a 121 C. Ogni contenitore da trasporto riporta esternamente le seguenti indicazioni: Il nome della Ditta L identificazione del Blocco Operatorio/Reparto a cui è destinato il materiale sterile. L indicazione del contenuto seguito dalla parola STERILE All interno degli stabilimenti di Ferrara e Teramo sono presenti i macchinari adibiti alla disinfezione dei contenitori da trasporto dei Dispositivi Medici sterili e non. Si tratta di un impianto monocamera per il lavaggio, il risciacquo e la disinfezione chimica dei contenitori gestito da computer con programmi parametrizzabili. Il trasporto in uscita dei contenitori è automatico. I contenitori da sottoporre al lavaggio vengono inseriti manualmente, da lato di carico sporco al loro arrivo in lavanderia dopo l uso da parte del Cliente, su di un sistema a binari e tramite un sistema mobile ad ugelli nella camera vengono eseguiti i processi di lavaggio, risciacquo e disinfezione. I contenitori al termine del ciclo di sanificazione e disinfezione vengono espulsi automaticamente dalla macchina. LA PULIZIA DEI LOCALI La pulizia degli ambienti destinati al trattamento dei Dispositivi Medici, è di fondamentale importanza in quanto tale attività influisce direttamente sulla buona fabbricazione dei prodotti. E importante comunque diversificare le due attività principali della pulizia ambientale: La Sanificazione ossia l insieme dei processi atti a rendere igienicamente accettabile, alle persone ad essi destinate, impianti ed ambiente utilizzando sostanze detergenti. La Disinfezione ovvero l utilizzo di prodotti e metodi che servono a ridurre la carica microbica delle superfici. Il servizio di pulizia è affidato quotidianamente, con due interventi differenziati, ad una Ditta esterna specializzata ed il personale è stato formato da Servizi Ospedalieri per quanto riguarda i percorsi e le Norme comportamentali previsti nella Centrale di sterilizzazione. Inoltre tale personale frequenta periodicamente corsi di formazione ed informazione sulle tecniche di pulizia e sui nuovi prodotti immessi sul mercato. LA BIANCHERIA PER SALA OPERATORIA Le tipologie dei tessuti utilizzati attualmente, da Servizi Ospedalieri, in Centrale di sterilizzazione per i Dispositivi Medici sono 3: 23

13 Cotone Trilaminato Microfibra Tutti i capi utilizzati dalla Centrale di sterilizzazione, sono acquisiti da fornitori qualificati che utilizzano prodotti compatibili con i nostri processi di lavaggio e di sterilizzazione e sono conformi alla Direttiva 93/42 sui Dispositivi Medici. La tendenza d uso di tessuti per Sala Operatoria va però verso quelli tecnici barriera (microfibre e trilaminati ) dato che il Gruppo di lavoro Europeo CEN/TC 205/WG 14, formato da esperti tecnici, sta elaborando uno standard che verrà poi pubblicato tramite la normativa PrEN che includerà i requisiti essenziali e le metodiche dei test per tessuti per sala operatoria. La MICROFIBRA utilizzata è un tessuto composto al 99 % da poliestere e all 1 % da carbonio, i cui filamenti percorrono longitudinalmente il tessuto per ovviare al problema delle scariche elettrostatiche. Il peso di tale tessuto, è relativamente basso in quanto va dai 90 grammi/m_ dei camici per sala operatoria ai 130 grammi/m_ dei teli sempre per sala operatoria. Ha la caratteristica di respingere i fluidi opponendo una determinata resistenza alla pressione esercitata dagli stessi; resiste alla penetrazione dei batteri e consente una traspirazione aumentando il comfort durante l impiego. E riutilizzabile fino a 70 lavaggi e sterilizzazioni a vapore. Il TRILAMINATO è un accoppiato di due strati di poliestere con una lamina in PTFE espanso le cui proprietà soddisfano già i requisiti richiesti dalle future norme ed esse sono le seguenti: 1. Impermeabilità ai liquidi organici come sangue e secrezioni corporee in genere oltre che a disinfettanti 2. Barriera contro la penetrazione di virus e batteri 3. Capacità di assorbimento delle lamine in poliestere 4. Drappeggiabilità 5. Emissione minima di particelle 6. Comfort di vestibilità elevato dei camici per sala operatoria. 7. Ignifugicità 8. Effetto termoregolante sul corpo del paziente sottoposto all intervento chirurgico 9. Resistenza tensile elevata Le caratteristiche di questo tessuto permettono inoltre di preparare facilmente, grazie alla praticità d uso di capi già con adesivo installato, un campo operatorio con l impiego minimo di teli ( ad es. solo 4 per un intervento universale ) o addirittura solo un monotelo che può essere anche personalizzato. Il tessuto gore, è riparabile mediante l utilizzo di patch dello stesso tessuto, applicate a caldo con una termosaldatrice a pressione che ne consente il ripristino della barriera e di tutte le caratteristiche fino al termine della vita del prodotto (70 cicli di lavaggio e sterilizzazione). 24

14 NORMATIVE DI RIFERIMENTO Il Decreto Legislativo 46/97 rimanda alle norme armonizzate europee a cui Servizi Ospedalieri fa riferimento seguendo quelle italiane che sono le seguenti: NORMA ARMONIZZATA EUROPEA ANNO TITOLO DELLA NORMA EN Sterilizzazione Sterilizzatrici a vapore Grandi sterilizzatrici EN Sterilizzazione dei Dispositivi medici Metodo per la convalida e per il controllo sistematico della sterilizzazione a vapore EN Sterilizzazione dei dispositivi medici - Requisiti per i dispositivi medici sterilizzati terminalmente che recano l indicazione Sterile EN Guida all applicazione delle EN ed EN 46001, della EN ed EN per i dispositivi medici non attivi EN Sistemi non biologici per l uso in sterilizzatrici Indicatori di processo (classe A) EN Sistemi non biologici per l uso in sterilizzatrici Specifiche per gli indicatori di classe B da utilizzarsi nella prova di Bowie-Dick EN Materiali e sistemi di imballaggio per i dispositivi medici che devono essere sterilizzati Requisiti generali e metodi di prova EN 980:1996/A Simboli grafici utilizzati per l etichettatura dei dispositivi medici EN Sterilizzazione dei dispositivi medici Valutazione della popolazione di microrganismi sul prodotto Requisiti EN Sterilizzazione dei dispositivi medici - Valutazione della popolazione di microrganismi sul prodotto Linee guida EN Sterilizzazione dei dispositivi medici - Valutazione della popolazione di microrganismi sul prodotto Guida ai metodi per la convalida delle tecniche microbiologiche EN Dispositivi medici Analisi dei rischi EN Sistemi qualità Dispositivi medici Prescrizioni particolari per l applicazione della EN ISO 9002 PrEN Sistemi non biologici per l uso in sterilizzatrici Specifiche per gli indicatori in alternativa al Bowie and Dick test per la rilevazione della penetrazione del vapore EN ISO Camere bianche ed ambiente associato controllato Classificazione della pulizia dell aria NORMA ITALIANA UNI EN 285 : 1998 UNI EN 554 : 1996 UNI EN 556 : 2000 UNI EN 724 : 1996 UNI EN : 1999 UNI EN : 1999 UNI EN : 1999 In fase di pubblicazione UNI EN : 1996 UNI EN : 1996 UNI EN : 1996 UNI EN 1441 : 1998 UNI EN : 1996 In fase di pubblicazione UNI EN ISO :

15 CONCLUSIONI I prodotti fabbricati e distribuiti dalle Centrali di sterilizzazione di Ferrara e Teramo sono registrati presso il Ministero della Sanità. I kit sono proponibili ed applicabili alla quasi totalità dei Reparti/Blocchi Operatori in quanto sono il prodotto di studi della Servizi Ospedalieri in collaborazione con personale qualificato di sala operatoria. Il catalogo dei kits sterili di Servizi Ospedalieri prevede oltre 250 articoli diversi disponibili che soddisfano la totalità delle specialità chirurgiche. Dopo aver individuato gli articoli di proprio interesse al Cliente viene messo a disposizione un servizio di formazione ed assistenza ben preciso. Infatti Servizi Ospedalieri, in collaborazione con il Fornitore dei tessuti tecnici microfibra e trilaminati e avvalendosi della consulenza di équipe mediche qualificate, ha istituito un programma di assistenza alle Strutture Sanitarie che intendono utilizzare nelle proprie Sale Operatorie in particolare i tessuti tecnici riutilizzabili. Sono stati progettati, assieme ad operatori sanitari, diversi modelli di teli e camici che si adattano a tutte le specialità d intervento chirurgico. Questo sistema di allestimento del campo operatorio con tessuti barriera permette agli utilizzatori di allinearsi con quelli che saranno gli standard qualitativi richiesti dalle future normative europee relative a tali tessuti utilizzati in sala operatoria. Con il loro riutilizzo per almeno 70 lavaggi e sterilizzazioni si avrà oltremodo la possibilità di ridurre i rifiuti ospedalieri speciali che sarebbero generati dall uso di telerie monouso in Tessuto Non Tessuto. Prima dell assistenza diretta al personale di Sala Operatoria viene effettuato un percorso formativo che si articola in 4 fasi: A) Visita alla Ditta produttrice del tessuto trilaminato nel corso della quale viene fatta una panoramica sui prodotti immessi sul mercato, con particolare riferimento alle caratteristiche tecniche e prestazionali dei tessuti in questione e sopralluogo ai laboratori dove vengono testati i tessuti destinati ai vari utilizzatori. B) Presso la sede del fornitore dei tessuti tecnici una Caposala di alta specializzazione operante c/o una sala trapianti, illustrerà dettagliatamente la metodologia di copertura del paziente in Sala Operatoria utilizzando la teleria innovativa componendo alcuni campi operatori più significativi. C) Visita al Blocco Operatorio di una struttura sanitaria, che già da anni usa il tessuto tecnico riutilizzabile e dove si potrà assistere ad alcuni interventi con campi sterili preparati con i tessuti innovativi. D) Visita agli stabilimenti di Ferrara e/o Teramo di proprietà della Servizi Ospedalieri dove si potranno verificare tutte le fasi del processo di trattamento dei capi per degenza e per sala operatoria con particolare attenzione alle centrali di sterilizzazione dove vengono trattati tutti i capi che verranno utilizzati per l assemblaggio e la fabbricazione dei dispositivi medici sterili. 26 L addestramento del personale di sala operatoria, sarà effettuato da un caposala qualificato al fine di dare indicazioni sul corretto utilizzo di teli e camici sul campo operatorio. Attualmente nelle centrali di sterilizzazione di Servizi Ospedalieri sono trattati unicamente Dispositivi Medici di classe I sterile, ma sono già stati approntati e convalidati cicli di sterilizzazione per il trattamento dei ferri chirurgici (134 C per 7 minuti) e dei materiali termolabili (121 C per 20 minuti) di proprietà degli Enti sanitari. Inoltre Servizi Ospedalieri si occupa anche di gestione e conduzione di centrali di sterilizzazione in outsourcing.

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Gentile paziente, Il personale dello studio è a tua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito all argomento.

Gentile paziente, Il personale dello studio è a tua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito all argomento. Gentile paziente, Desideriamo informarti circa i rigorosi protocolli di disinfezione e sterilizzazione che vengono routinariamente adottati nel nostro studio, nell interesse tuo e di tutto il personale,

Dettagli

TECNICHE DI CONFEZIONAMENTO: ULTIMI AGGIORNAMENTI M. BEATRICE BENEDETTI MICHELANGELI

TECNICHE DI CONFEZIONAMENTO: ULTIMI AGGIORNAMENTI M. BEATRICE BENEDETTI MICHELANGELI TECNICHE DI CONFEZIONAMENTO: ULTIMI AGGIORNAMENTI M. BEATRICE BENEDETTI MICHELANGELI LUGANO 16/10/2008 MONITORARE UN PROCESSO SIGNIFICA: controllo costante dei parametri registrazione archiviazione dati

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

Un sistema semplice ed efficace Per la tracciabilità dei dispositivi medici sterilizzati in ospedale

Un sistema semplice ed efficace Per la tracciabilità dei dispositivi medici sterilizzati in ospedale Gestione informatizzata della distribuzione e della tracciabilità dei prodotti sterilizzati Un sistema semplice ed efficace Per la tracciabilità dei dispositivi medici sterilizzati in ospedale Il programma

Dettagli

Procedure di disinfezione e sterilizzazione

Procedure di disinfezione e sterilizzazione Procedure di disinfezione e sterilizzazione Opuscolo informativo per il paziente Gentili pazienti, lo scopo di questo opuscolo è quello di informarvi sulle rigorose procedure di disinfezione e sterilizzazione

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

MANUALE QUALITÀ - PROCEDURE

MANUALE QUALITÀ - PROCEDURE 1 10/10/2010 1 5 INDICE.1 SCOPO.2 GENERALITÀ.3 MODALITÀ OPERATIVE.4 RESPONSABILITÀ.5 DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO.6 DISTRIBUZIONE Preparato da Sergio Pischiottin Approvato da Direzione Alessandro Infanti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453

TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 TAU S.r.l. Linee guida per le automazioni, secondo le nuove norme europee EN 13241-1, EN 12445 ed EN 12453 Dal 31 maggio 2001, gli impianti per cancelli automatici ad uso promiscuo (carrabile-pedonale)

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL PRODOTTO

MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL PRODOTTO 25/02/2011 Pag. 1 di 6 MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL PRODOTTO 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli... 2 4. RESPONSABILITÀ... 2 5. DEFINIZIONI...

Dettagli

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Rev.0 Data 10.10.2002 TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Indice: 1.0 SCOPO 2.0 CAMPO DI APPLICAZIONE 3.0 RIFERIMENTI E DEFINIZIONI 4.0 RESPONSABILITÀ 5.0 MODALITÀ ESECUTIVE 6.0 ARCHIVIAZIONE 7.0

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità

Dettagli

Lista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici

Lista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici Lista norme tecniche armonizzate nel campo della sterilizzazione pubblicate in supporto alla direttiva 93/42/CEE Dispositivi medici Sterilizzatrici per uso medico - Sterilizzazione UNI EN 285 Sterilizzazione

Dettagli

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO. Articolo 1 Oggetto del contratto

SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO. Articolo 1 Oggetto del contratto SCHEMA DI CONTRATTO ESTIMATORIO PER CONTO DEPOSITO Articolo 1 Oggetto del contratto Il presente contratto ha per oggetto la fornitura secondo lo schema del contratto estimatorio, con relativa consegna

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

QUESTIONARIO QUALIFICAZIONE FORNITORE

QUESTIONARIO QUALIFICAZIONE FORNITORE Data: Spett.le Società vi informiamo che (inserire nome azienda) ha attivato un sistema di valutazione, qualificazione e monitoraggio dei propri fornitori. Nell ambito del nostro Sistema di Gestione della

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

Procedura per la tenuta sotto controllo delle registrazioni PA.AQ.02. Copia in distribuzione controllata. Copia in distribuzione non controllata

Procedura per la tenuta sotto controllo delle registrazioni PA.AQ.02. Copia in distribuzione controllata. Copia in distribuzione non controllata Pag.: 1 di 7 Copia in distribuzione controllata Copia in distribuzione non controllata Referente del documento: Referente Sistema Qualità (Dott. I. Cerretini) Indice delle revisioni Codice Documento Revisione

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

Concetto di validazione per piccole strutture. rif. SN ISO 17665

Concetto di validazione per piccole strutture. rif. SN ISO 17665 Concetto di validazione per piccole strutture rif. SN ISO 17665 T. Balmelli Servizio medico-tecnico Ente Ospedaliero Cantonale Ottobre 2012 Obbiettivo finale Per poter operare in sicurezza dobbiamo disporre

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce

Dettagli

GD Srl CAPITOLATO GENERALE DI FORNITURA. N 1 Specificato il Foro Competente AQ DIR 05/02/15. Torchio. Barigazzi. Giannitti

GD Srl CAPITOLATO GENERALE DI FORNITURA. N 1 Specificato il Foro Competente AQ DIR 05/02/15. Torchio. Barigazzi. Giannitti PAG. / 9 GD Srl N Specificato il Foro Competente AQ CQ DIR 05/02/5 Barigazzi Torchio Giannitti N 0 Allineamento ai requisiti della norma UNI EN ISO 900:2008 e della specifica tecnica ISO/TS 6949:2009 AQ

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Picking. Contenuto della lezione

Picking. Contenuto della lezione Picking Contenuto della lezione Introduzione Picking manuale Picking automatizzato Conclusioni Politecnico di Torino Pagina 1 di 14 Obiettivi della lezione Panoramica sulle soluzioni impiantistiche di

Dettagli

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli e visualizzazione

Dettagli

1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE

1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE 1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE RIGUARDANO LA VENDITA DEI MACCHINARI? Pagina 1 di 18 Convegno fallimentare - 9 novembre

Dettagli

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI:

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: UNI EN 3834 -Requisiti per la qualità della saldatura UNI EN ISO 9001 -Sistemi di gestione qualità UNI EN ISO 9001 -Sistemi di gestione qualità Centri di trasformazione:

Dettagli

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale Servizio Segreteria della Giunta Disciplinare sull utilizzo della posta elettronica certificata

Dettagli

Procedura : PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO PRODOTTI ALIMENTARI

Procedura : PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO PRODOTTI ALIMENTARI IPSSEOA Michelangelo Buonarroti - Fiuggi - Procedura del Sistema di Gestione della Qualità PGE 02 Rev. 01 del 23.03.2012 Procedura : PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO PRODOTTI ALIMENTARI ELENCO REVISIONI

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti

Dettagli

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ DI

MANUALE DELLA QUALITÀ DI MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 13 MANUALE DELLA QUALITÀ DI Copia master Copia in emissione controllata (il destinatario di questo documento ha l obbligo di conservarlo e di restituirlo, su richiesta della

Dettagli

Come accedere ai laboratori del DPSS CORSO DI FORMAZIONE PER L'ACCESSO AI LABORATORI DELL'ATENEO

Come accedere ai laboratori del DPSS CORSO DI FORMAZIONE PER L'ACCESSO AI LABORATORI DELL'ATENEO DPSS Dipartimento di Psicologia dello Come accedere ai laboratori del DPSS GUIDA RAPIDA 1. Scaricare e compilare la " Scheda di accesso ai corsi per i frequentatori dei laboratori" 2. Accedere a: https://elearning.unipd.it/servizioformazione/

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

4.6 APPROVVIGIONAMENTO Unione Industriale 43 di 94 4.6 APPROVVIGIONAMENTO 4.6.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con le quali la filatura conto terzi deve gestire il rapporto di subfornitura nell ambito di un sistema

Dettagli

TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI Pagina 1 di 5 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5. INDICATORI DI PROCESSO 6. RIFERIMENTI 7. ARCHIVIAZIONI 8. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI 9. DOCUMENTI

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni

Dettagli

XIII UNA PANORAMICA SULLO STATO DELL ARTE V E N E R D Ì 2 3. 1 0. 1 5 CONGRESSO NAZIONALE

XIII UNA PANORAMICA SULLO STATO DELL ARTE V E N E R D Ì 2 3. 1 0. 1 5 CONGRESSO NAZIONALE XIII CONGRESSO NAZIONALE SISTEMI DI TRACCIABILITÀ: UNA PANORAMICA SULLO STATO DELL ARTE V E N E R D Ì 2 3. 1 0. 1 5 R E L AT O R I F E D E R I C A S C O M M E G N A C A R L O G A S P E RO N I Contesto

Dettagli

TUTTE LE DOMANDE E LE RISPOSTE SULLA NOSTRA GESTIONE DELLA QUALITÀ CERTIFICATA

TUTTE LE DOMANDE E LE RISPOSTE SULLA NOSTRA GESTIONE DELLA QUALITÀ CERTIFICATA TUTTE LE DOMANDE E LE RISPOSTE SULLA NOSTRA GESTIONE DELLA QUALITÀ CERTIFICATA C E N T R I O T T I C I S E L E Z I O N A T I CHE COSA SONO LE CERTIFICAZIONI ISO? I Centri Ottici GreenVision sono stati

Dettagli

ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT

ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT ALLEGATO 13.2 - Esempio di questionario per la comprensione e valutazione del sistema IT Premessa L analisi del sistema di controllo interno del sistema di IT può in alcuni casi assumere un livello di

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE

PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE Proc. 19 Pag. 1 di 7 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DEGLI ADEMPIMENTI DELLA DIRETTIVA 93/42/CEE CONCERNENTE I DISPOSITIVI MEDICI 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO...

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione. AUDIT N DEL c/o AREE DA VERIFICARE GRUPPO DI AUDIT Lead Auditor Auditor DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Auditor Osservatori Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione Pagina 1 di 19 Rif. 14001

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature

Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature Convalida delle LAVAENDOSCOPI 1 Fulvio Toresani CONVALIDA Convalide e controlli sulle attrezzature Prove di Tipo / Prove di Fabbrica Prerequisiti

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,

Dettagli

Procedura n. 03 (Ed. 02) TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI

Procedura n. 03 (Ed. 02) TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. DEFINIZIONI 4. GENERALITÀ 5. RESPONSABILITÀ 6. IDENTIFICAZIONE 7. REDAZIONE, CONTROLLO, APPROVAZIONE ED EMISSIONE 8. DISTRIBUZIONE 9. ARCHIVIAZIONE 10. MODIFICHE

Dettagli

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl

CitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl CitySoftware PROTOCOLLO Info-Mark srl Via Rivoli, 5/1 16128 GENOVA Tel. 010/591145 Fax 010/591164 Sito internet: www.info-mark.it e-mail Info-Mark@Info-Mark.it SISTEMA DI PROTOCOLLAZIONE AUTOMATICA Realizzato

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo INTRODUZIONE PROPPER BI-OK è un sistema per il controllo biologico dei cicli di sterilizzazione con

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

GESTIONE DELLA PRODUZIONE

GESTIONE DELLA PRODUZIONE 25/02/2011 Pag. 1 di 5 GESTIONE DELLA PRODUZIONE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4. RESPONSABILITÀ... 2 5. DEFINIZIONI...

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO QUESITO RISCONTRO* Documentazione di P N NA riscontro 1. ANALISI INIZIALE Il DVR /autocertificazione e gli allegati

Dettagli

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi

Dettagli

Supporto ai fini della gestione della Sicurezza (Legge 81.08) e della gestione Qualità

Supporto ai fini della gestione della Sicurezza (Legge 81.08) e della gestione Qualità Supporto ai fini della gestione della Sicurezza (Legge 81.08) e della gestione Qualità A chi è diretto Può essere utilizzato in diversi settori aziendali da responsabili/addetti a: Formazione Sicurezza

Dettagli

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato

Dettagli

IL PROCESSO OBIETTIVI PRIMARI DELLA SOLUZIONE

IL PROCESSO OBIETTIVI PRIMARI DELLA SOLUZIONE IL PROCESSO La soluzione informatica SIX Laundry Management è una completa soluzione per la gestione della rintracciabilità nei processi di ricondizionamento e lavaggio dei capi legati a: Biancheria piana

Dettagli

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI 1 Prima Stesura Redattori: Gasbarri, De Angelis, Rizzo Data: 15-02-/2014 SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 4 DESCRIZIONE ATTIVITÀ...

Dettagli

PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI LABORATORI/ AULE SPECIALI E LA MANUTENZIONE DELLE APPARECCHIATURE DEI LABORATORI

PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI LABORATORI/ AULE SPECIALI E LA MANUTENZIONE DELLE APPARECCHIATURE DEI LABORATORI PROCEDURA PER LA GESTIONE DEI LABORATORI/ AULE SPECIALI E LA MANUTENZIONE DELLE APPARECCHIATURE DEI LABORATORI EMESSA DA: VERIFICATA DA: APPROVATA DA: (Responsabile della gestione dei laboratori/aule )

Dettagli

LINEA GUIDA PER L APPROVIGIONAMENTO DI GAS IN BULK DI QUALITA FU

LINEA GUIDA PER L APPROVIGIONAMENTO DI GAS IN BULK DI QUALITA FU LINEA GUIDA PER L APPROVIGIONAMENTO DI GAS IN BULK DI QUALITA FU Edizione I Gennaio 2004 Le Linea Guida è stata realizzata da un gruppo di lavoro comprendente: Guido Bechi (Air Liquide Italia) Giovanna

Dettagli

Gecom Paghe. Comunicazione per ricezione telematica dati 730-4. ( Rif. News Tecnica del 14/03/2014 )

Gecom Paghe. Comunicazione per ricezione telematica dati 730-4. ( Rif. News Tecnica del 14/03/2014 ) Gecom Paghe Comunicazione per ricezione telematica dati 730-4 ( Rif. News Tecnica del 14/03/2014 ) TE7304 2 / 16 INDICE Comunicazione per la ricezione in via telematica dei dati relativi ai modelli 730-4...

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI

GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI GESTIONE AVANZATA DEI MATERIALI Divulgazione Implementazione/Modifica Software SW0003784 Creazione 23/01/2014 Revisione del 27/06/2014 Numero 1 Una gestione avanzata dei materiali strategici e delle materie

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

Servizio Accertamenti a Tutela della Fede Pubblica CCIAA Milano

Servizio Accertamenti a Tutela della Fede Pubblica CCIAA Milano Pubblica CCIAA Milano La competenza Le funzioni di autorità di vigilanza per il controllo della conformità dei giocattoli alle disposizioni del presente decreto legislativo sono svolte dal Ministero dello

Dettagli

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale

Dettagli

APPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione

APPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione APPROVVIGIONARE Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione 00 xx/xx/xxxx Prima emissione INDICE SCOPO DELLA PROCEDURA RESPONSABILITÀ CAMPO DI APPLICAZIONE MODALITÀ OPERATIVE MONITORAGGIO E MISURAZIONE

Dettagli

LogiTrack OTG. LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni. OTG Informatica srl info@otg.it

LogiTrack OTG. LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni. OTG Informatica srl info@otg.it LogiTrack OTG LogiTrack Gestione logistica controllo ordine spedizioni OTG Informatica srl info@otg.it 1 Sommario Sommario... 1 LOGITRACK Controllo Ordini e Spedizioni... 2 ORDITRACK... 2 Vista Ordini...

Dettagli

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO Pagina 1 di 6 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RESPONSABILITÀ...2 3 FLOW PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO...3 4 ORDINI DI ACQUISTO...4 5 CONTROLLI AL RICEVIMENTO...5 6 SELEZIONE E QUALIFICA

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Estratto Disciplinare tecnico del Marchio collettivo 5 colori del benessere

Estratto Disciplinare tecnico del Marchio collettivo 5 colori del benessere Estratto Disciplinare tecnico del Marchio collettivo 5 colori del benessere Unione Nazionale tra le Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli Agrumari e di Frutta in Guscio E vietata la riproduzione,

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

B-B WASTEMAN. I vantaggi. Le caratteristiche

B-B WASTEMAN. I vantaggi. Le caratteristiche B-B WASTEMAN Le aziende che hanno a che fare con la produzione, il trattamento, lo stoccaggio, lo smaltimento di rifiuti, devono poter contare su una gestione accurata che permetta loro da un lato, di

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 10

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 10 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 10 INDICE IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ Requisiti generali Responsabilità Struttura del sistema documentale e requisiti relativi alla documentazione Struttura dei

Dettagli

Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001

Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001 Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001 Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

CHECK LIST - CHIRURGIA REFRATTIVA CON LASER AD ECCIMERI

CHECK LIST - CHIRURGIA REFRATTIVA CON LASER AD ECCIMERI ENTE DI CERTIFICAZIONE DI QUALITA S.O.I. S.r.l. con socio unico V.I. del c/o 1-REQUISITI STRUTTURALI 1.1-Generali 1.1.1 E' garantita una facile accessibilità dall'esterno sia per quanto concerne l'ingresso

Dettagli