Relazioni e Bilancio consolidato dell esercizio 2006

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1 Relazioni e Bilancio consolidato dell esercizio 2006

2 Banco Popolare di Verona e Novara Società cooperativa a responsabilità limitata Sede sociale e Direzione generale: Piazza Nogara, Verona Capitale sociale al : ,00 euro i.v. Codice fiscale, P.IVA e N. iscrizione al Registro delle Imprese di Verona: Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Iscritto all Albo delle Banche Capogruppo del Gruppo bancario Banco Popolare di Verona e Novara Iscritto all Albo dei Gruppi bancari 2

3 Cariche sociali, Direzione Generale e Società di Revisione Consiglio di Amministrazione Presidente Vice Presidente vicario Vice Presidente Amministratore delegato Consiglieri Carlo Fratta Pasini Maurizio Comoli Alberto Bauli Fabio Innocenzi Marco Boroli, Pietro Buzzi, Valentino Campagnolo, Vittorio Corradi, Ugo Della Bella, Giuseppe Fedrigoni, Federico Guasti, Sergio Loro Piana, Maurizio Marino, Giuseppe Nicolò, Gian Luca Rana, Claudio Rangoni Machiavelli, Fabio Ravanelli Luigi Righetti, Gian Carlo Vezzalini, Franco Zanetta Collegio Sindacale Presidente Sindaci effettivi Sindaci supplenti Flavio Dezzani Giuliano Buffelli, Maurizio Calderini, Carlo Gaiani, Giovanni Tantini Bruno Anti, Emilio Rossi Collegio dei Probiviri Effettivi Supplenti Marco Cicogna, Luciano Codini, Sergio Mancini Aldo Bulgarelli, Vittorio Cocito Direttore Generale Società di Revisione Massimo Minolfi Reconta Ernst & Young S.p.A. 3

4 Indice Struttura del Gruppo Dati di sintesi e indici del Gruppo Relazione sulla gestione del Gruppo Risultati politiche e strategie Attività di indirizzo, controllo e supporto Attività bancaria Andamento delle principali società del Gruppo Evoluzione prevedibile della gestione Relazioni della Società di revisione sul bilancio consolidato Schemi del bilancio consolidato Stato Patrimoniale consolidato Conto Economico consolidato Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato Rendiconto finanziario consolidato Nota integrativa consolidata Parte A Politiche contabili Parte B Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C Informazioni sul Conto Economico Parte D Informativa di settore Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F Informazioni sul patrimonio di vigilanza Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d azienda Parte H Operazioni con parti correlate Parte I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 4

5 Struttura del Gruppo Retail Corporate Private Banking, Investment Banking & Asset Management Altro Banco Popolare di Verona e Novara Banca Popolare di Novara Credito Bergamasco BPV Vita (1) BPVN (Luxembourg) Novara Vita (1) Aletti Merchant Linea (1) Arena Broker Banka Sonic Banca Aletti & C. Banca Aletti & C. (Suisse) Aletti Gestielle SGR Aletti Gestielle Alternative SGR Aletti Fiduciaria Aletti Private Equity SGR Società Gestione Servizi - BPVN Holding di Partecipazioni Finanziarie Popolare di Verona e Novara BPVN Immobiliare Immobiliare BPV TecMarket Servizi Altre società (1) Società controllata congiuntamente o collegata, valutata con il metodo del patrimonio netto 5

6 Rete territoriale degli sportelli del Gruppo La rete estera del gruppo è composta dalla filiale del BPVN a Londra, dalle sedi delle società estere, dagli sportelli di Banka Sonic, nonché dagli uffici di rappresentanza di Mumbai (India), Hong Kong e Shanghai (Cina). 6

7 Dati di sintesi e indici del Gruppo Dati di sintesi 7

8 Indici economici, finanziari e altri dati 8

9 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO Risultati, politiche e strategie Il contesto economico Panorama mondiale L economia mondiale ha proseguito nel suo sentiero di crescita sostenuta anche nel corso del Tuttavia sono emersi alcuni elementi di novità rispetto agli anni passati. Negli Stati Uniti l economia, pur in robusto progresso nella media dell anno, ha mostrato un brusco rallentamento nei trimestri centrali. L Area Euro, al contrario, è uscita da un lungo periodo di stagnazione e ha confermato la ripresa ciclica che ha avuto avvio dalla seconda parte del Il prezzo del petrolio ha raggiunto un nuovo picco nel corso della prima metà dell anno, ma ha successivamente cominciato a flettere, chiudendo su livelli leggermente inferiori a quelli di inizio anno. Negli Stati Uniti il Prodotto Interno Lordo (Pil), dopo avere segnato nel primo trimestre un incremento su base annua del 5,6%, ha iniziato a decelerare nei mesi centrali dell anno per effetto del rallentamento dei consumi e degli investimenti, in particolare quelli residenziali. I dati preliminari indicano un espansione media annua del 3,3%, un dato frazionalmente superiore al Il disavanzo commerciale ha continuato ad aumentare, seppur a ritmi meno pronunciati del recente passato: in rapporto al Pil è rimasto stabile rispetto all anno precedente (5,8%). Nel continente asiatico l economia cinese e quella indiana hanno mantenuto tassi di espansione estremamente elevati. E perdurata una buona situazione in America Latina, i cui Paesi beneficiano delle elevate quotazioni delle materie prime sui mercati internazionali. Nel 2006 si è consolidata la ripresa economica nell Area Euro che si è delineata a partire dal secondo semestre dell anno precedente: la variazione del Pil dovrebbe risultare nella media d anno del 2,6%, un livello vicino al potenziale di crescita. L inflazione, che nei mesi autunnali aveva fatto registrare una discreta moderazione per effetto della diminuzione del prezzo del petrolio, ha ricominciato ad accelerare negli ultimi mesi dell anno. Nella media d anno l indice armonizzato dei prezzi al consumo è salito del 2,2%. Per il 2007 la maggior parte degli previsioni indica il proseguimento della fase di espansione economica, sebbene a un ritmo leggermente inferiore. Negli Stati Uniti preoccupa la prospettiva del mercato immobiliare americano che, dopo alcuni anni di straordinaria crescita, ha cominciato a mostrare segnali di debolezza. L economia dell Area Euro dovrebbe continuare a crescere, come nel 2006, a un livello vicino al suo potenziale. Italia L economia italiana si è lasciata alle spalle un 2005 difficile e ha ricominciato a crescere. I differenziali di sviluppo con le altre principali economie europee sono diminuiti sensibilmente, pur rimanendo ancora leggermente negativi. Nel 2006 il Pil dovrebbe essere aumentato del 1,9%, mentre nell anno precedente la crescita era stata sostanzialmente nulla. L espansione dell economia è stata particolarmente marcata nel primo (+0,8% rispetto al trimestre precedente) e nel quarto trimestre dell anno (+1,1% su base congiunturale e +2,9% in termini tendenziali). A favorire tale risultato ha contribuito la ripresa della spesa delle famiglie, la cui debolezza negli anni precedenti era stata una delle principali ragioni della stagnazione economica. Gli investimenti fissi, dopo avere mostrato una buona dinamicità nella prima parte dell anno, hanno decelerato a partire dai mesi estivi. Le esportazioni si sono mantenute su buoni livelli di crescita durante tutto l anno. Il settore manifatturiero ha contribuito alla positiva congiuntura economica. Nel corso del 2006 l indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi è infatti salito del 2,4%. Particolarmente 9

10 vivace è apparsa la dinamica della produzione nel settore dei mezzi di trasporto, in quello degli apparecchi elettrici e di precisione e in quello meccanico. L inflazione italiana è risultata in linea con quella dell Area Euro. L indice armonizzato dei prezzi al consumo è cresciuto del 2,2%. Il mercato del lavoro ha beneficiato del favorevole andamento congiunturale dell economia. Nella media d anno l occupazione è salita dello 1,9%, pari a unità in più rispetto al 2005, il tasso di disoccupazione è sceso al 6,8%. L indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al Pil è stimato per il 2006 al 4,4%, nonostante il forte aumento delle entrate tributarie (+7,7% rispetto al 2005); il debito pubblico a novembre ammontava a miliardi di euro (107,1% del Pil). Le previsioni indicano per il 2007 la prosecuzione di questa fase espansiva dell economia italiana, favorita dalla ripresa dei consumi privati interni. Peraltro l impostazione di politica fiscale più restrittiva, la possibilità di ulteriori aumenti del costo del denaro da parte della BCE e una possibile minor crescita del commercio internazionale potrebbero attenuarne gradatamente l entità. L economia nelle nostre aree Le principali regioni nelle quali opera il Banco Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia hanno mostrato nel corso del 2006 un netto miglioramento della situazione economica rispetto all anno precedente, in linea con l andamento dell economia nazionale. Le stime di Unioncamere, contenute nello scenario di previsione per le economie locali, indicano infatti un tasso di crescita del Prodotto Interno Lordo vicino al 2% per tutte quattro le regioni considerate. Il dato più significativo risulta comunque essere la ripresa della domanda interna, trascinata sia dalla spesa delle famiglie sia dagli investimenti fissi. In Veneto è continuata, rafforzandosi, la fase di crescita economica che ha avuto inizio nella seconda parte del L economia veneta ha beneficiato della vivacità della domanda estera, ma anche della ripresa dei consumi nazionali. Il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori, favorito dal buon momento del mercato del lavoro, ha infatti avuto un impatto positivo sulla spesa delle famiglie. Nel settore manifatturiero la produzione ha fatto registrare un incremento del 3,4% nei primi nove mesi dell anno rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Particolarmente in evidenza il settore metallurgico e quello dei prodotti in metallo. I dati sul commercio estero indicano per il I semestre un aumento tendenziale delle esportazioni dell 8,2% e delle importazioni del 9,7%. Nel primi sei mesi dell anno è proseguita positivamente anche l attività nel settore delle costruzioni, sostenuta sia dalla domanda di abitazioni sia dalla ripresa degli investimenti produttivi. Nel mercato immobiliare i prezzi hanno continuato a mostrare una dinamica vivace. Il settore dei servizi ha contribuito al buon andamento dell economia regionale. In particolare il commercio ha risentito positivamente della crescita della spesa delle famiglie. In Piemonte la produzione industriale ha evidenziato, a partire dal quarto trimestre del 2005 e nell arco del 2006, una dinamica positiva, dopo la sequenza di diciotto variazioni negative iniziata nel secondo trimestre del Il bilancio del 2006 si attesta quindi al +3,1%, mentre il 2005 era stato archiviato con una flessione del 2,6%. Osservando più nel dettaglio il trend dei singoli settori industriali, emerge che nel quarto trimestre la produzione della filiera autoveicolare ha registrato un incremento annuo del 4,9%, confermando la performance incoraggiante espressa negli altri trimestri. Al di sopra della media regionale sono risultate anche le variazioni tendenziali del settore dell elettronica (+7%), dei metalli (+6,1%) e della meccanica (+4,2%), filiera di grande importanza per il tessuto produttivo piemontese. Il settore tessile e abbigliamento, dopo il temporaneo cedimento accusato nel terzo trimestre (-2,9% annuo), ha ripreso a crescere (+0,8% tendenziale). Anche il settore alimentare ha presentato un incremento dell 1,4%. Il settore delle costruzioni, dopo alcuni anni in cui i livelli di attività e investimenti sono stati elevati, ha cominciato a rallentare. Il valore aggiunto è infatti diminuito dell 1,2%. Il mercato immobiliare, invece, si è mantenuto positivo. I primi dati di consuntivo indicano un buon momento per il settore dei servizi, in particolare per il commercio e il turismo, comparto quest ultimo che ha beneficiato dell evento delle Olimpiadi invernali svoltesi a Torino. Nella prima metà dell anno l industria manifatturiera dell Emilia Romagna ha mostrato segnali positivi che sembrano indicare una definitiva inversione di tendenza dopo un lungo periodo di difficoltà tra il 10

11 2002 e il Nel secondo trimestre l incremento tendenziale della produzione è risultato del 2,7%, quello del fatturato del 3%. L ottimo sviluppo dei comparti meccanico, elettrico e dei mezzi di trasporto, la cui produzione nel periodo aprile-giugno ha fatto registrare una crescita del 4%, ha avuto un ruolo di spinta estremamente favorevole sull intero settore manifatturiero emiliano. Negativa, invece, è apparsa la situazione nel settore del legno e del mobile, essendo la produzione calata di quasi il 3%. Negli altri settori economici, il comparto delle costruzioni ha continuato ad espandersi. Nel commercio la vendita al dettaglio ha fatto registrare un incremento sia per la grande distribuzione sia, per la prima volta dal 2002, per quella piccola e media. L andamento dell attività economica in Lombardia è risultato simile a quello registrato nelle altre tre regioni appena descritte. Va, in particolare, segnalata la forte progressione degli investimenti in macchinari e impianti che, secondo le stime di Unioncamere, sono aumentati del 2,3% nel corso dell anno. L industria manifatturiera ha mostrato di essere in ripresa: nel quarto trimestre la produzione industriale è cresciuta del 4,2% rispetto al medesimo trimestre del 2005 e dell 1,7% rispetto al terzo trimestre del L indice della produzione industriale, calcolato da Unioncamere della Lombardia, ha raggiunto così il suo livello più alto dal 2000 ad oggi. Fra i vari settori spiccano quello siderurgico, quello chimico e quello meccanico. Nel comparto delle costruzioni il rallentamento della produzione di opere pubbliche è stato compensato dall aumento della domanda di abitazioni private. La situazione nei mercati monetari e finanziari Nei primi sei mesi del 2006 la Federal Reserve ha proseguito nella sua politica di graduale innalzamento del costo del denaro, portando il tasso di riferimento al 5,25% a fine giugno. Nella seconda parte dell anno, in ragione del rallentamento dell economia, la banca centrale americana ha mutato atteggiamento di politica monetaria, decidendo di lasciare immutate le condizioni sul mercato del credito. Nell Area Euro la Banca Centrale Europea, con l obiettivo di tenere sotto controllo l aumento dei prezzi in condizioni di congiuntura economica favorevole, ha alzato il costo del denaro anche nella seconda parte del I cinque interventi monetari, effettuati dalla BCE nel corso del 2006, hanno fatto salire il tasso di riferimento al 3,50%, dal 2,25% di inizio anno. Coerentemente con l indirizzo di politica monetaria adottato dalla BCE, i tassi di interesse sul mercato monetario europeo sono aumentati su tutte le scadenze. I rendimenti dei titoli di Stato a lungo termine nell Area Euro sono saliti in maniera sostenuta nei primi quattro mesi del 2006; poi, a partire da maggio hanno cominciato a decrescere, seppure gradualmente. In dicembre si è registrata una ripresa della crescita dei rendimenti. Nel complesso la curva dei rendimenti si è appiattita sensibilmente nel corso dell anno. I principali mercati azionari mondiali, dopo aver subito una flessione abbastanza marcata nel secondo trimestre dell anno, hanno ricominciato a crescere, proseguendo così il trend positivo avviatosi nel L aumento delle quotazioni è stato più sostenuto nell Area Euro e in Giappone, dove peraltro la flessione primaverile era stata più intensa. L attività bancaria nazionale Nel 2006 il tasso di crescita degli impieghi vivi erogati dal sistema bancario italiano ha evidenziato una nuova accelerazione, attestandosi a fine anno al +11,2% (+8,6% a dicembre 2005). Tale dinamismo è scaturito ancora una volta dalla componente a scadenza medio-lunga (+11,6% a fine 2006, +13,0% un anno prima), anche se si è assistito pure alla progressiva ripresa dei finanziamenti a breve termine, passati da un +2% di fine 2005, ad un +10,5% di fine 2006, grazie alla ripresa dell economia. In particolare, gli impieghi complessivi erogati alle famiglie ed alle società non finanziarie hanno presentato un tasso di crescita tendenziale del +11,4%, percentuale nettamente superiore sia alla dinamica del Pil nominale sia a quella degli investimenti. Il graduale rasserenamento dello scenario macroeconomico di riferimento ha consentito di limitare l emersione di nuove sofferenze e di mantenere così un elevato livello di qualità del credito: nel 2006 si è osservata, infatti, una persistente discesa delle sofferenze lorde con variazioni comprese fra il - 11

12 15% di gennaio ed il -12,8% di novembre. Grazie anche all espansione dei prestiti, è proseguita la diminuzione del rapporto di rischiosità, sceso a fine 2006 al 3,45% in termini lordi, dal 3,66% del dicembre 2005; in termini netti, il coefficiente di rischio è rimasto invariato, all 1,25%, rispetto a dodici mesi prima. Le scelte di allocazione dei portafogli della clientela hanno continuato a esprimere un elevata domanda di liquidità, alimentata fra l altro della prospettiva di un progressivo aumento dei tassi di mercato. Nel secondo semestre dell anno tuttavia, la raccolta bancaria tradizionale (al netto di pronti contro termine e obbligazioni) ha evidenziato tassi di crescita in graduale ridimensionamento (+5,1% a fine 2006, dal +7,5% del dicembre 2005). La dinamica dell aggregato ha continuato a essere sostenuta dai conti correnti che hanno peraltro presentato tassi di variazione decrescenti (dal +9,1% di fine 2005, al +6,4% di fine 2006), anche per effetto dei brillanti risultati dei mercati azionari e del concretizzarsi degli attesi rialzi dei tassi di interesse. L evoluzione delle altre componenti della provvista mostra una rinnovata vivacità delle obbligazioni (+11,4%, a fronte di un +10,3% a fine 2005) e un ritrovato appeal dei pronti contro termine con clientela ordinaria (+21,7%, che si contrappone alla flessione dello 0,5% di fine 2005), in considerazione dell inversione di tendenza registrata dai tassi di mercato. In merito al profilo strutturale del sistema bancario italiano, dai dati aggiornati al settembre 2006 emerge la prosecuzione del trend di crescita del numero di sportelli, il cui totale nazionale è salito a L incremento su base annua è risultato pari a 738 unità (+2,4%), di cui 223 nel Nord Ovest, 206 nel Nord Est, 179 nel Centro, 102 nel Sud e 28 nelle Isole. Nel 2006, dal mutato orientamento della Banca Centrale Europea in materia di politica monetaria è derivata l interruzione della lunga fase di discesa dei tassi bancari che aveva caratterizzato il periodo compreso fra il gennaio 2001 e il dicembre I tassi medi annui sui prestiti sono aumentati di 66 centesimi (al 5,92%) rispetto al 2005 e quelli sui depositi sono risaliti di 50 punti base all 1,45%; di conseguenza lo spread medio ha registrato un incremento di 16 centesimi nell arco dell anno. 12

13 L andamento della gestione DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI 13

14 DATI ECONOMICI CONSOLIDATI 14

15 Di seguito vengono illustrate le riclassifiche effettuate rispetto ai saldi presenti nelle voci dello schema di conto economico previsto da Banca d Italia: i dividendi su azioni classificate tra le attività disponibili per la vendita e le attività detenute per la negoziazione (figurano nella voce 70) sono stati ricondotti nell ambito del risultato netto finanziario; i risultati netti dell attività di negoziazione e di copertura (voci 80 e 90) oltre al risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (voce 110) sono stati esposti nel risultato netto finanziario; gli utili e perdite da cessione di crediti (voce 100) sono stati accorpati insieme alle rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti, garanzie, impegni e derivati su crediti; gli utili e le perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita e di passività finanziarie (previste nella voce 100) sono stati esposti nell ambito del risultato netto finanziario; i recuperi di imposte e tasse e di altre spese (figurano nella voce 230) sono stati portati a diretta riduzione delle spese amministrative anziché essere indicati con gli altri proventi di gestione; l ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi (contabilizzato nella voce 230) è stato esposto insieme alle rettifiche di valore su attività materiali e immateriali, anziché essere evidenziato unitamente agli altri proventi e oneri di gestione; la quota di pertinenza dei risultati economici dalle partecipate valutate a patrimonio netto (voce 240) è stata esposta unitamente ai dividendi su partecipazioni; Di seguito viene presentata una tabella riepilogativa degli effetti sul risultato economico dei due periodi posti a confronto relativi ad eventi od operazioni non ricorrenti significativi. Voci del conto economico riclassificate Ricorrente (migliaia di euro) Ricorrente Non Ricor. Totale Ricorrente Non Ricor. Totale Var. % Margine di interesse ,8% Utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto ,9% Margine finanziario ,7% Commissioni nette ,6% Altri proventi netti di gestione (3,0%) Risultato netto finanziario ,3% Altri proventi operativi ,5% Proventi operativi ,2% Spese per il personale ( ) ( ) ( ) (14.504) ( ) 1,1% Altre spese amministrative ( ) ( ) ( ) (11.520) ( ) 2,5% Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (85.070) (85.070) (86.101) (86.101) (1,2%) Oneri operativi ( ) - ( ) ( ) (26.024) ( ) 1,3% Risultato della gestione operativa (17.654) ,4% Rettifiche di valore nette su crediti, garanzie e impegni (99.809) (99.809) (72.944) (72.944) 36,8% Rettifiche di valore nette su altre operazioni finanziarie (2.195) (2.195) (2.140) (2.140) 2,6% Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (58.762) (58.762) (29.855) (29.855) 96,8% Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti Risultato dell'operativià corrente al lordo delle imposte ,1% Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente ( ) (42.655) ( ) ( ) ( ) 18,9% Risultato dell'operativià corrente al netto delle imposte ,9% Utile (Perdita) delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte Utile del periodo ,9% Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi (19.368) (11.714) (31.082) (15.687) (15.687) 23,5% Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo ,9% Nella voce Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto figura la quota di pertinenza del Gruppo dell utile realizzato nel corso dell esercizio dalla collegata Cornel s.a r.l. ammontante a 15

16 59,4 milioni. Tale utile deriva dalla cessione della partecipazione detenuta da Cornel s.a r.l. in Theme Parks Holding S.p.A., società che a sua volta deteneva il controllo di Gardaland S.p.A.. Al netto delle imposte e della quota del risultato di pertinenza di terzi la conclusione dell operazione di merchant banking ha avuto un impatto positivo sull utile netto dell esercizio pari a 56,3 milioni. Nella voce altri proventi netti di gestione figura la plusvalenza di 27,7 milioni registrata a seguito della cessione del ramo d azienda costituito da 18 sportelli bancari alla Banca Popolare Italiana. Tale operazione si inquadra nell ambito della più ampia operazione di scambio di sportelli perfezionatasi l 1 ottobre Al netto delle imposte l operazione ha avuto un impatto positivo sull utile netto dell esercizio pari a 18,5 milioni. Nella stessa voce nel conto economico del precedente esercizio risultava iscritto un provento non ricorrente generato dalla controllata Seefinanz per un importo pari a 8,4 milioni. Nella voce risultato netto finanziario risultano comprese le plusvalenze registrate per effetto della cessione di alcune quote partecipative facenti parte delle attività finanziarie disponibili per la vendita per complessivi 12,2 milioni. Si tratta degli utili registrati a seguito della cessione delle quote partecipative S.I. Holding (+7,4 milioni) e Cattolica Aziende e Cattolica Assicurazioni (+4,8 milioni). Al netto delle imposte le cessioni hanno generato un impatto positivo sull utile netto dell esercizio pari a 8,2 milioni. Nell ambito delle voci costituenti l aggregato degli oneri operativi dello scorso esercizio risultano incluse componenti non ricorrenti per 26,0 milioni. Più in dettaglio la voce spese per il personale includeva l onere relativo al programma di accompagnamento tutelato alla pensione attivato dalla controllata Banca Popolare di Novara nei confronti dei propri dipendenti ammontante a 14,5 milioni, mentre la voce altre spese amministrative comprendeva il costo sostenuto per la risoluzione anticipata del contratto di affitto relativo ad un importante immobile in Milano pari a 11,5 milioni. Al netto delle imposte le componenti non ricorrenti sopra descritte avevano avuto un impatto negativo complessivo sull utile dell esercizio 2005 pari a 16,9 milioni. Nel corso dell esercizio 2006 sono state perfezionate varie operazioni di cessione di partecipazioni ed investimenti che hanno comportato la rilevazione di plusvalenze nette complessive per 285,0 milioni nella voce utili da cessione di partecipazioni ed investimenti. In maggior dettaglio tali plusvalenze derivano principalmente dalle seguenti operazioni: nel mese di novembre è stata perfezionata la cessione della quota parte non vincolata nel patto di sindacato della partecipazione detenuta in Banca Italease pari al 4,26% del capitale sociale al prezzo complessivo di 128,5 milioni. L operazione ha comportato la rilevazione di una plusvalenza pari a 97,6 milioni e, al netto delle imposte, ha avuto un impatto positivo sull utile netto dell esercizio pari a 94,2 milioni; la fusione per incorporazione di Leasimpresa S.p.A. in Banca Italease approvata dalle assemblee delle società interessate il 9 ed il 10 novembre è divenuta efficace il 31 dicembre L operazione di fusione in applicazione degli IAS/IFRS ha comportato la rilevazione di una plusvalenza da concambio al netto della quota stornata in qualità di intercompany profit pari a 149,0 milioni. Al netto delle imposte e della quota dell utile di pertinenza di terzi l operazione ha comportato un impatto positivo sull utile netto dell esercizio pari a 130,0 milioni; nel corso dell esercizio è stata perfezionata la cessione di diverse unità immobiliari realizzando plusvalenze nette per complessivi 41,8 milioni. Al netto delle imposte tali operazioni hanno avuto un impatto positivo sull utile netto dell esercizio pari a 26,2 milioni. Anche nel corso dell esercizio 2005 erano state perfezionate alcune operazioni di cessione di partecipazioni ed investimenti che avevano comportato la rilevazione di plusvalenze nette complessive per 21,4 milioni nella voce utili da cessione di partecipazioni ed investimenti. L utile netto generato nell esercizio 2006 dalle attività non correnti in via dismissione, per sua natura non ricorrente, ammonta a 6,2 milioni (7,7 milioni nell esercizio precedente.). Tale componente economica è quasi totalmente rappresentata dal risultato realizzato dalle società controllate che gestivano l attività di riscossione tributi cedute alla fine del terzo trimestre Nei periodi amministrativi posti a confronto non vi sono state altre significative operazioni atipiche e/o inusuali. Si segnala tuttavia per completezza che nell ambito dell attività di gestione e recupero dei 16

17 crediti deteriorati sono state poste in essere nel corso dell esercizio operazioni di cessione pro soluto di crediti in sofferenza che hanno comportato la rilevazione di utili da cessione per 36,4 milioni. Tali utili risultano iscritti nell ambito del conto economico riclassificato nella voce rettifiche di valore nette su crediti, garanzie ed impegni. 17

18 Viene di seguito illustrata l evoluzione trimestrale dei risultati economici realizzati nel corso dell esercizio. Voci del conto economico riclassificate (migliaia di euro) IV trim III trim II trim I trim (*) Margine di interesse Utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto Margine finanziario Commissioni nette Altri proventi netti di gestione Risultato netto finanziario Altri proventi operativi Proventi operativi Spese per il personale ( ) ( ) ( ) ( ) Altre spese amministrative (74.898) (90.093) (99.549) (96.909) Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (15.016) (25.317) (21.527) (23.210) Oneri operativi ( ) ( ) ( ) ( ) Risultato della gestione operativa Rettifiche di valore nette su crediti, garanzie e impegni (45.355) (27.450) (6.068) (20.936) Rettifiche di valore nette su altre operazioni finanziarie (1.726) (466) (3) - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (28.099) (8.341) (7.517) (14.805) Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti Risultato dell'operativià corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente ( ) ( ) ( ) ( ) Risultato dell'operativià corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte (3.070) Utile del periodo Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi (17.688) (4.326) (4.692) (4.376) Utile del periodo di pertinenza della Capogruppo (*) Dati riesposti per omogeneità 18

19 L attività di intermediazione creditizia La raccolta diretta Al 31 dicembre 2006 la raccolta diretta ha raggiunto la consistenza di ,0 milioni rispetto ai ,1 milioni del 31 dicembre 2005, ponendo in luce una crescita del 17,7% rispetto all anno precedente e del 7,7% nell ultimo trimestre. (milioni di euro) Raccolta diretta , ,1 31/12/ /12/2006 (in migliaia di euro) 31/12/ /12/2005 Variazioni Debiti verso la clientela ,7% - conti correnti e depositi liberi ,2% - depositi vincolati ,8% - pronti contro termine ,0% - altri debiti ,9% Titoli in circolazione ,3% Passività finanziarie valutate al fair value ,0% Totale ,7% Al netto delle operazioni pronti contro termine la raccolta evidenzia una crescita pari al 15,8% rispetto all anno precedente. In maggior dettaglio la componente rappresentata dai titoli in circolazione e dalle passività finanziarie valutate al fair value evidenzia una crescita del 19,0% passando dai ,3 milioni del 31 dicembre 2005 ai ,7 milioni del 31 dicembre Positivo l incremento anche di tutte le altre componenti della raccolta che aumentano complessivamente del 16,7% passando dai milioni del 31 dicembre 2005 ai ,4 milioni di fine

20 La raccolta indiretta La consistenza della raccolta indiretta ai valori di mercato ammonta a ,5 milioni con un aumento dell 1,9% rispetto ai ,1 milioni dell esercizio precedente. Raccolta indiretta (milioni di euro) , ,5 0 31/12/ /12/2006 La crescita è tuttavia il frutto della composizione delle dinamiche opposte della componente amministrata rispetto a quella gestita. La prima evidenzia una crescita del 5,2% passando dai ,5 milioni del 31 dicembre 2005 ai 4.230,4 milioni di fine In un anno caratterizzato a livello di sistema da una raccolta netta negativa per il complesso dei fondi comuni all interno del quale risalta in particolare il calo della raccolta dei fondi italiani ( ,9 milioni) la raccolta gestita evidenzia, invece un decremento del 2,4% rispetto ai ,6 milioni del 31 dicembre Positivo peraltro l andamento dell ultimo trimestre dell esercizio che evidenzia un incremento della componente in esame dell 1,1%. (in migliaia di euro) 31/12/ /12/2005 Variazioni Raccolta gestita ,4% - fondi comuni e SICAV ,6% - gestioni patrimoniali mobiliari e GPF ,9% - polizze assicurative ,1% Raccolta amministrata ,2% Totale raccolta indiretta ,9% Escludendo la raccolta da clientela istituzionale (fondi comuni di investimento, fondazioni bancarie, merchant bank, società di leasing e factoring, SIM, SICAV, società di gestione fondi, imprese di assicurazione, fondi pensione ed altri fondi previdenziali, autorità centrali di controllo ed associazioni bancarie di categoria), la raccolta indiretta ammonta al 31 dicembre 2006 a ,8 milioni, in crescita del 5,1% rispetto ai ,5 milioni del 31 dicembre Il complesso della massa amministrata (raccolta diretta + raccolta indiretta) sale quindi complessivamente a ,5 milioni, rispetto ai ,2 milioni del 31 dicembre 2005, evidenziando un incremento del 7,7%. 20

21 I crediti verso la clientela L esercizio 2006 si contraddistingue per uno sviluppo particolarmente rilevante dei volumi degli impieghi a sostegno delle imprese e dei territori serviti. Gli impieghi lordi hanno raggiunto la consistenza di ,9 milioni in crescita del 11,7% rispetto ai ,6 milioni del 31 dicembre Va peraltro ricordato che per effetto dell operazione di fusione per incorporazione in Banca Italease i dati patrimoniali al 31 dicembre 2006 non includono più i crediti derivanti da contratti di locazione finanziaria della controllata Leasimpresa. I crediti per contratti di locazione finanziaria inclusi nel dato riferito al 31 dicembre 2005 ammontavano a 2.489,1 milioni. Escludendo per omogeneità tale componente dal dato riferito al 2005 la crescita degli impieghi registrata nel corso dell esercizio risulta pari al 18,8%. Crediti lordi verso clientela (milioni di euro) , ,9 0 31/12/ /12/2006 Al netto delle rettifiche di valore complessive, gli impieghi ammontano a ,6 milioni, in crescita del 12,3% rispetto ai ,9 milioni del 31 dicembre In maggior dettaglio va evidenziata la crescita del 30,8% della componente rappresentata dai mutui che passano dai ,2 milioni di fine 2005 agli attuali ,1 milioni. Continua pertanto il processo di ricomposizione del portafoglio crediti già avviato da qualche anno: i mutui rappresentano al 31 dicembre 2006 il 40,0% dell ammontare complessivo dei crediti netti. (in migliaia di euro) 31/12/ /12/2005 Variazioni Mutui ,8% Conti correnti ,2% Locazione finanziaria ,0% Pronti contro termine ,6% Finanziamenti e altri crediti ,1% Totale crediti netti verso la clientela ,3% L ammontare complessivo dei crediti deteriorati verso clientela continua a decrescere. Al lordo delle rettifiche di valore, essi ammontano a 1.754,4 milioni rispetto ai 2.148,5 milioni del 31 dicembre 2005 evidenziando un decremento del 18,3%. 21

22 31/12/2006 (in migliaia di euro) Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta Esposizioni deteriorate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizioni in bonis Rischio Paese Altre in bonis Totale /12/2005 (in migliaia di euro) Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione netta Esposizioni deteriorate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute Esposizioni in bonis Rischio Paese Altre in bonis Totale La riduzione dell aggregato nel corso dell esercizio è principalmente giustificato dal calo delle sofferenze lorde che sono passate dai 1.327,7 milioni del 31 dicembre 2005 agli attuali 1.064,5 milioni evidenziando un decremento del 19,8%. Il rapporto tra i crediti deteriorati ed il totale dei crediti verso la clientela, al lordo delle rettifiche di valore, si attesta al 3,80% al 31 dicembre 2006 rispetto al 5,20% al 31 dicembre Il trend decrescente risulta confermato anche dall andamento del rapporto calcolato al netto delle rettifiche di valore. Quest ultimo è infatti sceso dal 3,39% del 31 dicembre 2005 al 2,53% del 31 dicembre Sofferenze lorde / Impieghi lordi 3,21% 2,31%

23 Il rapporto sofferenze/impieghi, sempre al lordo delle rettifiche di valore, risulta pari al 2,31% rispetto al 3,21% del 31 dicembre Al netto delle rettifiche di valore il rapporto si attesta all 1,21% rispetto all 1,60% del 31 dicembre Le rettifiche di valore sui crediti deteriorati rappresentano al 31 dicembre 2006 il 34,74% del loro importo complessivo lordo rispetto al 36,53% del 31 dicembre In particolare le rettifiche di valore sui crediti in sofferenza rappresentano al 31 dicembre 2006 il 48,37% del loro importo complessivo lordo rispetto al 51,46% del 31 dicembre Le rettifiche di valore sui crediti in bonis risultano pari allo 0,61% del loro importo complessivo lordo rispetto allo 0,63% del 31 dicembre Le attività finanziarie Le attività finanziarie del Gruppo ammontano al 31 dicembre 2006 a ,1 milioni in crescita del 6,3% rispetto ai ,3 milioni del 31 dicembre (in migliaia di euro) 31/12/ /12/2005 Variazioni Attività finanziarie detenute per la negoziazione ,5% Attività finanziarie valutate al fair value ,4% Attività finanziarie disponibili per la vendita ,1% Attività finanziarie detenute sino alla scadenza ,1% Totale ,3% Le attività detenute per la negoziazione, rappresentano al 31 dicembre 2006 il 78,5% delle attività finanziarie del Gruppo. Le attività finanziarie destinate alla negoziazione evidenziano una crescita del 6,5% nel corso dell esercizio. Di seguito viene riportata la suddivisione per tipologia di strumento finanziario delle attività finanziarie di negoziazione. (in migliaia di euro) 31/12/ /12/2005 Variazioni Titoli di debito ,2% Titoli di capitale ,9% Quote di O.I.C.R ,4% Attività cedute non cancellate ,6% Derivati finanziari e creditizi ,6% Totale ,5% Le attività cedute non cancellate sono rappresentate dai titoli ceduti nell ambito di operazioni pronti contro termine di raccolta. 23

24 Le attività finanziarie valutate al fair value, sono principalmente rappresentate dagli investimenti in quote di Organismi di investimento collettivo del risparmio. (in migliaia di euro) 31/12/ /12/2005 Variazioni Titoli di debito ,5% Titoli di capitale ,4% Quote di O.I.C.R ,0% Totale ,4% Le attività destinate ad essere detenute fino a scadenza sono rappresentate esclusivamente da titoli di debito di cui una parte utilizzata a fronte di operazioni pronti contro termine di raccolta. (in migliaia di euro) 31/12/ /12/2005 Variazioni Titoli di debito ,0% Attività cedute non cancellate ,9% Totale ,1% Di seguito si riporta il dettaglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita. (in migliaia di euro) 31/12/ /12/2005 Variazioni Titoli di debito ,8% Titoli di capitale ,4% Quote di O.I.C.R ,9% Attività cedute non cancellate ,8% Totale ,1% Le partecipazioni Gli investimenti in partecipazioni in società sottoposte a influenza notevole e in società controllate congiuntamente ammontano al 31 dicembre 2006 a 796,9 milioni rispetto ai 431,0 milioni del 31 dicembre Il dettaglio delle società sottoposte ad influenza notevole è fornito nella Nota integrativa, Parte B, Sezione 10. Di seguito vengono riepilogate le principali variazioni intervenute nel corso dell esercizio non dipendenti dall adeguamento delle valutazioni delle partecipate in conseguenza delle variazioni intervenute sui rispettivi patrimoni netti. Al 31 dicembre 2006 il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,72% del capitale sociale di Banca Italease. La partecipazione risulta iscritta nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2006 per 455,6 milioni rispetto ai 189,6 milioni che rappresentavano il valore iscritto al 31 dicembre Come già evidenziato, nel mese di novembre il Gruppo ha ceduto la quota partecipativa non vincolata al patto di sindacato pari al 4,01% del capitale sociale al prezzo complessivo di 128,5 milioni. L operazione ha comportato la rilevazione di una plusvalenza pari a 24

25 97,6 milioni e, al netto delle imposte, ha avuto un impatto positivo sull utile netto dell esercizio pari a 94,2 milioni. Successivamente, in data 31 dicembre, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di Leasimpresa in Banca Italease. Tale operazione ha comportato l assegnazione in concambio alle società del Gruppo che detenevano la partecipazione in Leasimpresa di n azioni Banca Italease di nuova emissione, rappresentative dell 8,77% del nuovo capitale sociale. Le nuove azioni assegnate sono state iscritte in bilancio ad un valore unitario pari a 44,14 euro corrispondente alla quotazione di borsa del 29 dicembre 2006, ultima quotazione precedente la data di efficacia della fusione. L operazione ha comportato la rilevazione di una plusvalenza da concambio, al netto della quota stornata in qualità di intercompany profit, pari a 149,0 milioni. Parallelamente il valore di carico della partecipazione in Banca Italease è aumentato di 257,3 milioni. Al netto delle imposte e della quota dell utile di pertinenza di terzi l impatto positivo sull utile netto dell esercizio è risultato pari a 130,0 milioni. Al 31 dicembre 2005 il gruppo deteneva una partecipazione in Linea S.p.A. pari al 32,20% del capitale della partecipata iscritta in bilancio al valore di 26,2 milioni. Nel corso dell esercizio il Gruppo, al fine di rafforzare la propria presenza nell ambito dello strategico settore del credito al consumo ha acquistato dalla francese Cofinoga (società collegata al Gruppo Lafayette ed al Gruppo Bnp Paribas) un ulteriore 15,76% del capitale sociale di Linea per un importo di 47,3 milioni di euro. A seguito di tale acquisto, la partecipazione detenuta dal Gruppo nella partecipata Linea è passata dal 32,20% di fine 2005 all attuale 47,96%. L'operazione è stata perfezionata congiuntamente alla Banca Popolare di Vicenza, che ha rilevato dallo stesso socio francese una quota equivalente di capitale salendo a sua volta al 47,96%. Il Banco e la Banca Popolare di Vicenza hanno convenuto che i patti parasociali in vigore rimangano immutati salvo l uscita dal patto del socio francese. Pertanto, Linea S.p.A. risulta controllata congiuntamente dalla Capogruppo e dalla Banca Popolare di Vicenza. Sempre nell ambito della strategia di rafforzamento della presenza nel credito al consumo il Gruppo ha acquistato nel corso dell esercizio in data 16 febbraio 2006, dell acquisto di una quota di partecipazione pari al 10% del capitale di Delta S.p.A. da Estuari S.p.A., socio fondatore del Gruppo Delta con la Cassa di San Marino. A tale investimento iniziale è seguito a fine settembre l acquisto di un ulteriore quota del 10% da Sopaf S.p.A.. L investimento complessivo è stato pari a 40,3 milioni. Nel corso dell esercizio si è positivamente conclusa l operazione di merchant banking avente per oggetto Gardaland S.p.A.. La collegata Cornel s.a r.l. ha infatti ceduto nel corso dell esercizio la partecipazione detenuta in Theme Parks Holding S.p.A., società che a sua volta deteneva il controllo di Gardaland S.p.A.. A seguito della cessione citata Cornel s.a r.l. è stata posta in liquidazione ed ha già provveduto nel corso dell esercizio 2006 al versamento ai propri soci della maggior parte degli utili realizzati ed al rimborso della totalità dell investimento iniziale del gruppo ammontante a 23,9 milioni. Il valore di carico della partecipazione nella collegata al 31 dicembre 2006 ammonta a 1,9 milioni. Come già evidenziato l operazione Gardaland ha consentito la realizzazione di un utile pari a 59,4 milioni. Al netto delle imposte e della quota del risultato di pertinenza di terzi l impatto positivo sull utile netto dell esercizio ammonta a 56,3 milioni. Nel mese di gennaio il Gruppo aveva aderito all operazione di aumento del capitale di BPV Vita S.p.A. per un investimento complessivo addizionale di 7,5 milioni. 25

26 Il patrimonio e i coefficienti di solvibilità Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2006, comprensivo delle riserve di valutazione e dell utile netto di periodo, ammonta a 4.872,0 milioni ed evidenzia un incremento del 21,2% rispetto ai milioni del 31 dicembre Patrimonio netto consolidato , ,0 0 31/12/ /12/2006 Al 31 dicembre 2006 il patrimonio di vigilanza consolidato ammonta a 5.058,7 milioni rispetto ai 3.811,7 milioni dell esercizio precedente. Il patrimonio di base dopo l applicazione dei filtri prudenziali è pari a 3.907,2 milioni rispetto ai 3.290,6 milioni di fine esercizio Il TIER 1 capital ratio (patrimonio di base su attività di rischio ponderate) del Gruppo si attesta al 31 dicembre 2006 al 7,66% rispetto al 7,39% del 31 dicembre Il total capital ratio (patrimonio di vigilanza incrementato dei prestiti subordinati di terzo livello emessi a copertura dei rischi di mercato su attività di rischio ponderate) al 31 dicembre 2006 è pari al 9,92% rispetto all 8,55% dell esercizio precedente. Informazioni relative al possesso ed alla compravendita di azioni proprie Azioni ordinarie della Capogruppo Numero Valore nominale (importi in ) Importo della negoziazione Consistenza al 31 dicembre Acquisti Vendite Utile (Perdita) da negoziazione -170 Utile (Perdita) da valutazione - Consistenza al 31 dicembre

27 Dati economici consolidati Il risultato della gestione operativa Il risultato della gestione operativa è risultato pari a 1.421,6 milioni, in crescita del 34,9% rispetto ai 1.054,2 milioni del precedente esercizio. Al netto delle componenti non ricorrenti la crescita dell aggregato è pari al 23,4%, frutto sia delle azioni intraprese a sostegno dello sviluppo dell attività di intermediazione, sia della ricerca di sempre migliori livelli di efficienza mediante un attento controllo dei costi. Il margine di interesse è risultato pari a 1.340,7 milioni, superiore di 131,1 milioni rispetto al margine di 1.209,6 milioni risultante dal conto economico del 31 dicembre La crescita del 10,8% su base annua è stata trainata dall espansione delle masse, principalmente dal lato degli impieghi, oltre che dal lieve incremento della forbice clientela. Più in dettaglio, gli impieghi clientela attestandosi - in termini di capitali medi liquidi annui - a 45,4 miliardi sono aumentati del 17,5%, grazie soprattutto al buon andamento della componente a medio/lungo termine che, infatti, cresce su base annua del 23,3%. La raccolta da clientela posizionandosi - sempre in termini di capitali medi liquidi annui - a 44,9 miliardi è cresciuta su base annua del 13,4%. Tale variazione, tuttavia, è principalmente imputabile, come già evidenziato, all operatività della nostra filiale di Londra (+34,9%) oltre che all emissione di obbligazioni sul mercato degli investitori istituzionali (+77,2%). Al netto di tali componenti, infatti, la raccolta diretta del Gruppo, nella sua componente più propriamente commerciale, è cresciuta su base annua del 3,6%. In tale contesto, la forbice clientela si è contestualmente incrementata di 4bps salendo dal 3,01% del 2005 al 3,05% del 2006: l ascesa dei tassi di mercato monetario (il tasso euribor a 1 mese, infatti, è cresciuto dal 2,17% del 2005 al 2,98% del 2006), infatti, grazie alla differente velocità di riprezzamento dell attivo e del passivo ha consentito un significativo incremento del mark down (dallo 0,73% del 2005 all 1,06% del 2006, ovvero + 33bps) che ha più che controbilanciato la flessione del mark up (dal 2,28% del 2005 all 1,99% del 2006, ovvero -30bps). Quest ultimo, infatti, ha risentito sia dell incremento dei tassi di mercato monetario sia della crescente pressione competitiva oltre che della ricomposizione degli impieghi verso la componente a medio/lungo termine (l incidenza degli impieghi a medio/lungo termine sul totale degli impieghi fruttiferi è cresciuta in termini di giacenze medie dal 44% del 2005 al 47% del 2006) che presenta strutturalmente spread più contenuti di quella a breve termine. L impatto di tale ricomposizione sul mark up degli impieghi può essere stimato in circa 3bps/4bps. Da segnalare, infine, che l incremento della forbice clientela, nella sua componente più strettamente commerciale, ovvero al netto dei prestiti obbligazionari collocati sul mercato degli investitori istituzionali che scontano il costo del nostro merito creditizio, è stato ancor più significativo (dal 3,11% al 3,28% con un incremento su base annua di 17 bps). Nel quarto trimestre il margine di interesse realizzato è risultato pari a 350,7 milioni, in crescita del 2,2% rispetto ai 343,2 milioni di competenza del terzo trimestre. Margine di interesse (milioni di euro) , , /12/ /12/2006 Il contributo garantito dai risultati delle partecipate valutate a patrimonio netto è risultato pari a 144,8 milioni, superiore di 89,3 milioni ai 55,5 milioni rilevati nell esercizio

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