Un indice dello stato di benessere di una comunità
|
|
- Ottavia Miele
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 materiali [ e applicazioni ] Rifiuti solidi urbani Alcuni dati recentemente pubblicati su Nature da due professori universitari e un consulente in gestione dei rifiuti solidi (rispettivamente Daniel Hoornweg dell Università dell Ontario, Chris Kennedy dell Università di Toronto e Perinaz Bhadi Valeria Mazzucato La popolazione mondiale in aumento, lo sviluppo industriale crescente di buona parte dei Paesi del mondo e l incremento dei consumi influiscono sulla disponibilità di materie prime e sulla quantità di rifiuti prodotti. Le comunità devono fronteggiare problematiche legate alla gestione dei rifiuti. Le materie plastiche, i rifiuti plastici e gli scarti di produzione del comparto delle plastiche giocano un ruolo determinante. La seconda vita dei rifiuti Un indice dello stato di benessere di una comunità in un area geografica è certamente il quantitativo di rifiuto solido. Un analisi dei quantitativi per ogni tipologia di rifiuto solido potrebbe essere una chiave di lettura del grado di benessere o degrado. Solitamente il maggiore benessere porta a un consumo maggiore, con relativo scarto, di prodotti imballati, dispositivi elettronici, giocattoli, elettrodomestici e prodotti importati. Il grado di sviluppo di un area, da quella locale fino ad arrivare ai livelli nazionale e sovranazionale, si può misurare anche secondo le forme di gestione dei rifiuti solidi urbani adottate. Sicuramente la produzione di rifiuti solidi è un fenomeno maggiormente urbano, essendo al contrario le aree rurali tendenzialmente caratterizzate da quantitativi minori di prodotti imballati, di scarti di cibo e di scarti industriali. Le stesse classi principali secondo cui sono suddivisi i rifiuti - industriali, commerciali, residenziali - riflettono queste differenze. La provenienza del rifiuto porta a diverse metodologie di gestione e ulteriori classificazioni distinguono tra rifiuti speciali, perché in qualche modo pericolosi per l uomo e l ambiente, e tipologie di materiali (organico, plastica, carta, vetro, metallo). 110 rivista delle MATERIE PLASTICHE 4~
2 T1 _ Produzione mondiale di plastica (milioni di tonnellate), Produzione mondiale di plastica (milioni di tonnellate), Fonte: elaborazione The European House - Ambrosetti su dati PlasticsEurope 2013 da-tata consulente a Dubai), evidenziano come all accrescersi dei centri urbani aumenti la produzione di rifiuti solidi: nel 1900 il mondo contava 220 milioni di residenti urbani (13% della popolazione) che producevano tonnellate di rifiuti solidi al giorno; nel 2000 erano 2,9 miliardi le persone residenti in centri urbani (49% della popolazione) con una produzione di più di 3 milioni di tonnellate al giorno di rifiuti. Secondo lo studio What a waste pubblicato nel 2012 dalla Banca Mondiale e redatto, tra gli altri, dagli stessi Daniel Hoornweg e Perinaz Bhada-Tata, nel 2010 si sono generate più di 3,5 milioni di tonnellate al giorno e ora del 2025 si prevedono 6 milioni di tonnellate/giorno. Questi volumi aumenteranno ulteriormente ora del 2050, man mano che Cina, Asia Orientale, India e Africa subsahariana si svilupperanno Quagliuolo (Unionplast e Corepla): Troppi rifiuti in discarica In tema di recupero e riciclo delle materie plastiche, Giorgio Quagliuolo, presidente Unionplast, l Associazione dei produttori di manufatti plastici aderente alla Federazione Gomma Plastica, ha fatto notare che: La prima opzione per la valorizzazione dei rifiuti plastici è quella del riciclo, le cui percentuali in Italia sono allineate a quelle dei Paesi più virtuosi in Europa, anche grazie all attività del Consorzio Corepla, che presiedo per il secondo mandato. Manca invece un adeguato recupero energetico dei rifiuti in plastica che non sono raccolti in modo indifferenziato e vengono quindi avviati alla discarica. La nostra industria ha invece il preciso obiettivo di eliminare i rifiuti in discarica entro il 2020 col progetto Zero Plastics to Landfill by La trasformazione dei rifiuti plastici in energia attraverso la termovalorizzazione- ha proseguito anche per una percezione errata dell opinione pubblica, è ancora poco utilizzata: esempi dall Europa centro-settentrionale dimostrano come sia possibile attivare meccanismi virtuosi per la co-combustione dei rifiuti, attraverso impianti moderni che garantiscono il contenimento delle emissioni in atmosfera. Giorgio Quagliuolo, presidente di Unionplast e Corepla 4~ rivista delle MATERIE PLASTICHE 111
3 materiali [ e applicazioni ] T2 _ Produzione e domanda globale di plastica per area geografica (valori percentuali sul totale), 2012 Fonte: The European House - Ambrosetti su dati PlasticsEurope 2013 e i centri urbani cresceranno, e si stima che il picco sarà raggiunto intorno al 2100 con 11 milioni di tonnellate al giorno. Una volta raggiunto questo picco, si pensa che il quantitativo potrà iniziare a ridursi, grazie a nuovi materiali e tecnologie di produzione. Anche solo da questi pochi dati e stime emerge chiaramente la necessità di gestire i rifiuti solidi con la maggiore efficienza possibile e con l obiettivo, già perseguito in molti Paesi, di optare per la gestione integrata dei rifiuti solidi urbani e la strategia delle 5 R (ridurre, raccogliere, riutilizzare, riciclare, recuperare), scelte che hanno permesso tra l altro di avviare politiche di raccolta differenziata dei rifiuti. L avvio di una ecologia industriale, intesa come sviluppo di sistemi urbani e industriali che puntano alla conservazione del materiale, la riduzione dei rifiuti alimentari e ortofrutticoli e l applicazione di tariffe di smaltimento rifiuti sono alcune delle azioni che stanno già portando dei risultati in alcuni dei Paesi in cui sono state adottate. Queste strategie risultano ancor più importanti se si considera che la disponibilità di materie prime sta in generale calando e subirà cali ulteriori man mano che la popolazione mondiale aumenterà e i Paesi ora in via di sviluppo raggiungeranno livelli di benessere equivalenti a quelli odierni della società occidentale. A livello mondiale vengono utilizzati in un solo anno 60 miliardi di tonnellate di materie prime e si prevede che ora del 2050 si saranno raggiunti i 140 miliardi di tonnellate/anno. Trattandosi tutte di risorse finite, il riciclaggio degli scarti industriali non pericolosi e dei rifiuti solidi urbani permetterà di soddisfare comunque la domanda crescente di beni. Secondo quanto espresso anche dal Centro Studi di Confindustria, il riciclaggio dei materiali consentirebbe infatti di aumentare l offerta, ridurre la dipendenza dall import e ridurre i consumi energetici in quanto necessita di minore energia rispetto alla raffinazione della materia prima. Il fine vita delle plastiche La domanda globale in crescita di beni e di materie prime e la necessità di una gestione dei rifiuti solidi efficiente e integrata si registra anche nel comparto delle materie plastiche. Secondo lo studio L eccellenza della filiera della plastica per il rilancio industriale dell Italia e dell Europa (settembre 2013) realizzato da The European House Ambrosetti e a cui hanno partecipato produttori di materie prime e tutte le associazioni confindustriali della filiera delle materie plastiche in Italia, la produzione mondiale di plastica ha registrato a partire dagli anni 50 un tasso medio annuo di crescita superiore a quello di altri materiali come alluminio e acciaio. Si stima che nel 2025 la produzione mondiale annuale di materie plastiche supererà i 300 milioni di tonnellate. Secondo una simulazione realizzata nel 2010 da Denkstatt, società di consulenza per l innovazione ambientale e le pratiche di business sostenibile, nella sola Europa la sostituzione della plastica con altri materiali già solo nelle sue principali applicazioni quadruplicherebbe il peso degli imballaggi, registrerebbe un aumento del 57% nel consumo energetico annuo lungo tutto l arco di vita del prodotto e aumenterebbe del 60% il volume dei rifiuti. Tutti questi dati sollevano la considerazione che l intera filiera delle materie plastiche, se gestita in una prospettiva di valorizzazione del prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita secondo le strategie dalla culla alla culla e la seconda vita, rimarrà essenziale per la domanda globale crescente di beni. 112 rivista delle MATERIE PLASTICHE 4~
4 T3 _ Stime della ripartizione percentuale del quantitativo di rifiuti urbani avviato a riciclaggio in Italia (valori percentuali), 2011 T4 _ Il peso della filiera italiana della plastica sul totale dell UE-27 (valori percentuali) Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ispra 2013 Fonte: The European House - Ambrosetti su dati PlasticsEurope, Assocomaplast e Assorimap 2013 Nella gestione dei rifiuti sarà centrale il ruolo di questi materiali. The European House Ambrosetti ha stimato che nell Unione Europea dei 27 ogni anno si producono circa 25 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, di cui il 60% viene recuperato. Nel 2011, in Italia, è stato recuperato il 50,9% dei 3,3 milioni di tonnellate di rifiuti urbani plastici generati. Di questo 50,9% (1,7 milioni di tonnellate) sono state destinate al riciclo 0,8 milioni di tonnellate e al recupero energetico 0,9 milioni di tonnellate. Il restante 49,1% (1,6 milioni di tonnellate) è finito in discarica. Nell ottica della campagna europea Zero Plastics to Landfill by 2020 lanciata dai produttori di materie plastiche, è chiaro che è necessario sia a livello europeo che in Italia perseguire la gestione del rifiuto nell ottica della seconda vita della plastica. Per comprendere quanto viene fatto e quanto vale la pena investire sul ciclo del fine vita si possono fare due esempi registrati in Italia. Secondo stime elaborate da Ispra, nel quantitativo complessivo di rifiuti urbani avviati a riciclaggio nel 2011 in Italia, solo il 7% circa era costituito da plastica. Il secondo esempio arriva dal settore dell imballaggio. Gli imballaggi in Italia rappresentano il 63% dei rifiuti plastici. Nel 2012 sono state recuperate con raccolta differenziata 693 mila tonnellate di imballaggi plastici (+5,5% su base annua), mentre in generale dal 1998 la raccolta di questa tipologia di rifiuto è cresciuta a un tasso medio annuo del 14%. Dopo una prima riduzione della quantità di materiali utilizzati per la produzione originaria di ogni manufatto, si deve dunque lavorare su tutte le varie fasi del ciclo del fine vita, così da garantire una seconda vita al prodotto o al materiale. Il riutilizzo sostanzialmente non vede il prodotto divenire rifiuto vero e proprio poiché viene reimpiegato per un uso identico a quello originale. Il riciclo è la fase in cui si riprocessa il rifiuto plastico per destinarlo alla funzione originaria del prodotto o a nuova applicazione, questo però è particolarmente influenzato dalla qualità della raccolta differenziata. Il recupero è invece teso a riutilizzare sotto forma di energia i rifiuti plastici, mediante termovalorizzazione. Quando tutte le precedenti fasi nel ciclo del fine vita di un prodotto sono state applicate o ponderate, quello che rimane di rifiuto plastico dovrebbe essere destinato alla termovalorizzazione, piuttosto che allo stoccaggio in discarica. In Italia tuttavia vi sono pareri e pressioni discordanti sul recupero energetico dei rifiuti plastici, per cui talvolta questa fase non viene considerata e avendo il nostro Paese l annoso problema delle discariche, questi rifiuti finiscono all estero. I dati da questo punto di vista colpiscono e il packaging è la tipologia di prodotto plastico maggiormente coinvolto in questo flusso internazionale di rifiuti. Gli imballaggi, composti primariamente da materie plastiche, rappresentano il 42% dei rifiuti inviati all estero e gli imballaggi in plastica equivalgono a 81mila tonnellate. I principali importatori sono la Cina con il 64% e l Austria con il 22%. La particolarità è che invece fino alla prima metà del 2008 l Italia stessa era importatrice di rifiuti plastici. Leggendo questi dati emerge il paradosso che, nonostante l Italia sia uno dei Paesi con alte competenze nel settore del riciclo e recupero di materie plastiche, queste competenze non vengono sfruttate e potenziate come volano per l intero settore industriale italiano. L industria del riciclo Per valorizzare il know-how italiano in questo settore e 4~ rivista delle MATERIE PLASTICHE 113
5 materiali [ e applicazioni ] T5 _ Destinazione dei rifiuti in Europa, lo studio ha evidenziato le diverse modalità di intervento tra i Paesi, con il recupero energetico che prevale in germania e Nord Europa T6 _ Produzione e domanda globale di plastica per area geografica (valori percentuali sul totale), 2012 Fonte: The European House - Ambrosetti su dati PlasticsEurope 2013 rilanciare l Italia come uno dei maggiori protagonisti a livello europeo in tema di gestione dei rifiuti plastici, si devono coinvolgere e collegare maggiormente tutti gli attori del ciclo del fine vita: il consumatore, le imprese (dalla generazione di materiali e prodotti, alla raccolta, al riciclo e recupero), le istituzioni e i consorzi che devono agire da coordinatori della filiera definendo linee guida e promuovendo la diffusione di una cultura della seconda vita dei rifiuti plastici. Il V Forum Internazionale PolieCo sull Economia dei Rifiuti che si è tenuto lo scorso settembre era incentrato proprio sul ruolo dei consorzi nella gestione delle materie plastiche. In questa occasione è stato presentato lo studio Da rifiuti Fonte: The European House - Ambrosetti su dati PlasticsEurope 2013 a risorse, il futuro della gestione delle plastiche, realizzato da Eurispes in collaborazione con il consorzio PolieCo (Consorzio Nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene). Questo studio conferma la necessità anche a livello europeo di valorizzare come materia prima i materiali derivati da prodotti a fine vita e di rendere più efficienti i processi di produzione dei materiali e la trasformazione. In particolare è stato evidenziata l importanza del riciclo delle materie plastiche, poiché più soggette all andamento del mercato del petrolio. In questa ottica è stata sottolineata la necessità di avviare la massima integrazione lungo tutta la filiera e tra filiere diverse e di adottare azioni adeguate affinché anche gli scarti di produzione diventino tutti materia prima seconda in altra applicazione o, se possibile, reimmesse nello stesso ciclo di produzione. A livello europeo, lo studio ha evidenziato le diverse modalità di intervento tra i Paesi, con il recupero energetico che prevale come scelta in alcuni (tra cui Germania, Austria e i Paesi del Nord Europa), oppure il recupero sia energetico sia di materia come scelte privilegiate e infine il conferimento in discarica come metodo prevalente (tra cui Spagna, Portogallo, Polonia, Ungheria). L Italia si situa nel secondo gruppo e nonostante, come detto precedentemente, il recupero energetico non sia sempre utilizzato, è risultato che vi sono casi in cui vi si ricorre anche senza ragione e seppur la filiera del riciclaggio nel nostro comparto sia ben attrezzata in termini di competenze e tecnologie. Vi è tuttavia il problema della qualità del materiale e soprattutto della sua identificazione, fattore che complica il riciclo e la produzione di beni in plastica riciclata. Sarebbe infatti utile per questi operatori poter 114 rivista delle MATERIE PLASTICHE 4~
6 accedere a tutte le informazioni necessarie utili a conoscere la composizione predominante del materiale, così da poter decidere se riciclare e come. Con questo intento, lo stesso PolieCo ha messo a punto un catalogo per facilitare la ricerca di prodotti in polietilene, individuare se già riciclati, identificarne la provenienza geografica e venire a conoscenza di eventuali particolari condizioni di riciclo. T7 _ Ripartizione per tipologia dei rifiuti urbani esportati, 2011 Modelli virtuosi Un altro elemento emerso dallo studio Eurispes è la differenza tra i vari Paesi secondo dei parametri di consumo di risorse e gestione dei materiali. Le classificazioni sono diverse: i riciclatori, ovvero quegli stati che si attrezzano per recuperare risorse già utilizzate all interno del proprio territorio; gli intermediari che non avendo al proprio interno alcune risorse le recuperano altrove e le reimmettono successivamente sul proprio mercato; i rinunciatari che vedono i rifiuti non come risorsa ma come prodotto da allontanare dal proprio territorio; gli indifferenti che gestiscono al proprio interno produzione e trattamento dei rifiuti plastici. L Italia è tra i Paesi rinunciatari, come già mostrato in uno studio di PolieCo del Per dare una svolta a questa situazione sono necessari alcuni interventi: una revisione della gestione del riciclo - considerando i rifiuti non più componente priva di valore bensì risorsa - una maggiore cooperazione tra trasformatori, distributori, riciclatori e consumatori e un maggiore dialogo anche con le parti istituzionali. Inoltre, è da promuovere l adozione di modelli virtuosi come, ad esempio, l intercettazione del materiale utilizzato nei processi presso le imprese prima che questo venga classificato come rifiuto. Simile iniziativa l ha avuta PolieCo nel 2010 quando nell ambito delle sue attività è riuscita a raccogliere 350mila tonnellate di polietilene sul territorio nazionale e ad avviarle a riciclo. Per fare ciò è necessario però che gli stessi consorzi non lavorino come operatori economici, bensì come coordinatori e controllori della filiera, legati maggiormente al territorio come tutti gli altri operatori coinvolti. Un altra misura utile sarebbe l obbligo della tracciabilità dei prodotti riciclati, così da poter garantire il marchio Made in Italy anche in termini di materiali e processi. Marchio che tra l altro permetterebbe di identificare con la loro tracciabilità sia i prodotti cosiddetti verdi sia i prodotti in materiale riciclato e che risponderebbe sostanzialmente a una strategia vicina a quella del km0. Si fa d altro canto sempre più invasiva la contraffazione di prodotti e l arrivo di materiali potenzialmente dannosi da aree geografiche che ancora non adottano adeguate misure di controllo qualitativo. Basti pensare che nel solo 2012 il 58% delle notifiche di prodotti che ponevano gravi rischi si riferiva a beni di provenienza cinese. I prodotti contraffatti con maggiore facilità sono, Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ispra 2013 T8 _ Ripartizione del commercio estero dei rifiuti in plastica da parte dell Italia, 2013 Fonte: The European House - Ambrosetti su dati Ispra 2013 nell ordine, i tessili, i giocattoli e le apparecchiature elettriche. In questa direzione vanno anche gli interventi che intendono sostenere la legalità in questo settore industriale, tesi a coinvolgere tutti gli operatori della filiera, così da fermare il traffico di rifiuti plastici illegale che vive anche il nostro territorio e toglie risorse al riciclo e al rigenerato. Lo stesso PolieCo ha evidenziato come negli ultimi dieci anni vi sia stato un aumento di domanda di materie plastiche da parte della Cina e dunque un maggiore traffico di rifiuti in polietilene dall Europa. 4~ rivista delle MATERIE PLASTICHE 115
CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA
CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato
Dettaglischede di approfondimento.
I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee
DettagliRifiuti: da problema a risorsa
CONSORZIO NAZIONALE PER IL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI BENI A BASE DI POLIETILENE Rifiuti: da problema a risorsa Nota illustrativa sul ciclo di gestione dei rifiuti in Italia CHE COSA SONO I RIFIUTI? Un
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliL industria del riciclo in Italia
L industria del riciclo in Italia Roberto Magnaghi Responsabile Settore Tecnico Firenze, 19 febbraio 2008 Industria del recupero/riciclo Industria del recupero: insieme delle attività ed operazioni che,
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE
L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE
DettagliLa normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche
La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) AIRI TUTORIAL MEETING TECNOLOGIE MODERNE ED EMERGENTI PER LE PMI Perché una regolamentazione La politica ambientale dell'unione
DettagliFORUM RIFIUTI : dalle emergenze alle opportunità. Roma, 18 giugno 2014
FORUM RIFIUTI : dalle emergenze alle opportunità Roma, 18 giugno 2014 VISCOLUBE Viscolube è l azienda leader in Europa nel settore della ri-raffinazione degli oli usati e in Italia ha due stabilimenti
DettagliResponsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi. Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011
Responsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011 La gestione degli imballaggi è impostata su due cardini legislativi
DettagliIl riciclo e il recupero
22 Rapporto di sostenibilità Conai 213 Il riciclo e il recupero Conai si fa carico del conseguimento degli obiettivi fissati dalla normativa europea e nazionale in materia di gestione ambientale dei rifiuti
DettagliIl ruolo di CONAI nella filiera del riciclo
Il ruolo di CONAI nella filiera del riciclo Pierluigi Gorani Area Tecnica CONAI Piacenza, 15 maggio 2013 INDICE Il Sistema CONAI Composizione Obiettivi Finanziamento del Sistema Accordo Quadro Anci CONAI
DettagliRifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti
SCUOLA PRIMARIA PERCORSI PER LE CLASSI I E II MATERIALE DI APPROFONDIMENTO Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti I rifiuti vengono classificati secondo la loro origine e pericolosità. La loro
DettagliL Accordo Quadro Anci-Conai e la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio
Levanto, 9 luglio 2015 L Accordo Quadro Anci-Conai e la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio Pierluigi Gorani Area Rapporti con il Territorio Gli imballaggi Una parte del problema 2 La crescita del
DettagliIntervento al Metalriciclo del 14.9.07
G.Manunta Intervento al Metalriciclo del 14.9.07 Come è noto il sistema del fine vita auto è governato e regolato dal Dlgs 209 in attuazione della Direttiva Europea 2000/53 CE. Nel regolare il sistema,
DettagliIndagine e proposta progettuale
Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione
DettagliIl mercato spagnolo del riciclaggio
Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO
DettagliIl Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009
Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009 1 ANALISI DEI DATI PREGRESSI Serie storica delle produzioni del periodo 2002-2008 (t/anno)
DettagliResponsibilities and Citizen Engagement: The Comieco experience
Pi Private and dpublic Responsibilities and Citizen Engagement: The Comieco experience Carlo Montalbetti General Manager COMIECO 0 CHI È COMIECO E il Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli
DettagliUniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca
UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia
DettagliGiorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio
Giorgio Bressi CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Il recupero dei rifiuti da C&D: criticità e prospettive Milano 16 dicembre 2013
DettagliCiclo di raccolta e recupero della materia in impianti a trattamento meccanico. 22 maggio 2015
Ciclo di raccolta e recupero della materia in impianti a trattamento meccanico 22 maggio 2015 La Strategia Europea di gestione dei rifiuti Restando valido l assunto che «il miglior rifiuto è quello non
DettagliL internazionalizzazione del sistema economico milanese
L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità
DettagliVERALLIA ITALIA. Stati Generali della Green Economy. Rimini, 6 novembre 2014
VERALLIA ITALIA Stati Generali della Green Economy Rimini, 6 novembre 2014 Verallia, Gruppo Saint-Gobain Saint-Gobain: una delle 100 multinazionali più importanti al mondo. Il Gruppo Saint-Gobain opera
DettagliLa Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna
La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna Andrea Zuppiroli Regione Emilia-Romagna Servizio Rifiuti e bonifica siti, servizi pubblici ambientali e sistemi
DettagliCarta da Riciclare. Guida alle Migliori Pratiche nella redazione dei bandi pubblici per la raccolta della Carta da Riciclare
Carta da Riciclare Guida alle Migliori Pratiche nella redazione dei bandi pubblici per la raccolta della Carta da Riciclare Premessa Le nuove direttive UE sugli appalti e sulle concessioni pubbliche sono
DettagliQuale strada? Roma 9 aprile 2014, ATIA ISWA. Valter Facciotto Direttore Generale CONAI
Raggiungere in Italia il 50% di riciclo Quale strada? Roma 9 aprile 2014, ATIA ISWA Valter Facciotto Direttore Generale CONAI L ESPERIENZA DEL SETTORE IMBALLAGGI La Direttiva 1994/62 CE e la Direttiva
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE MAZZOCCHI, GAVA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2429 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI MAZZOCCHI, GAVA Disposizioni concernenti il recupero degli imballaggi, per la reintroduzione
DettagliAccordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti
Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello
Dettagli5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni
Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.
DettagliInsieme Verso l Economia Circolare
Giornata tecnica sulla Gestione dei Rifiuti Evento organizzato dal progetto LANDCARE MED Insieme Verso l Economia Circolare Cagliari, 21 Dicembre 2015 Impianto nel cuore della Trexenta nel Comune di Guasila
DettagliCOMUNE DI PALENA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI ANNO 2014.
COMUNE DI PALENA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI ANNO 2014. Gentili cittadini, come evidenziato lo scorso anno con nota informativa di pari oggetto, il 2013 è stato il primo anno in cui
DettagliI vantaggi ambientali, sociali ed economici del recupero degli imballaggi. Presidente CONAI Roberto De Santis Verona, 16 giugno 2015
I vantaggi ambientali, sociali ed economici del recupero degli imballaggi Presidente CONAI Roberto De Santis Verona, 16 giugno 2015 CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi Riferimenti normativi: D.Lgs
DettagliPROSPETTIVE E SVILUPPO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN PROVINCIA DI RIETI
PROSPETTIVE E SVILUPPO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN PROVINCIA DI RIETI Marco Gentilini, Nova Consulting Rieti, 25.9.2014 CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICI COMUNALI Obiettivo principale: migliorare la
Dettagli15-16 Gennaio 2015 Si riunisce a Napoli il Commitment ROSE
RASSEGNASTAMPA 15-16 Gennaio 2015 Si riunisce a Napoli il Commitment ROSE Distretto ad Alta Tecnologia per le Costruzioni Sostenibili Industria : è caccia alle idee Il Mattino Napoli - 13 gennaio 2015
DettagliChi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.
Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche
DettagliVITA DA RIFIUTI 2. Elisabetta Caroti. Titolo: Autore: Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche. 2. Trasformazioni chimiche
Titolo: VITA DA RIFIUTI 2 Autore: Elisabetta Caroti Percorsi didattici associati: 1. Trasformazioni fisiche 2. Trasformazioni chimiche 3. In un pugno di terra AVVERTENZA: Le domande che seguono si ispirano
DettagliPERUGIA SMART CITY IDEE E PROGETTI PER IL FUTURO Martedì 3 marzo - Confindustria Umbria
PERUGIA SMART CITY IDEE E PROGETTI PER IL FUTURO Martedì 3 marzo - Confindustria Umbria VINCENZO PIRO Dirigente Area Risorse Ambientali, Smart City e Innovazione Comune di Perugia PERUGIA SMART CITY: IDEE
DettagliCentro studi MatER Materia & Energia da Rifiuti. Il Caso di Studio dell Acciaio. Riciclaggio e Ciclo di Recupero
Centro studi MatER Materia & Energia da Rifiuti Il Caso di Studio dell Acciaio Riciclaggio e Ciclo di Recupero Rev. 1 10 Dicembre 2013 INDICE 1. INTRODUZIONE...3 2. IL RICICLAGGIO DELL ACCIAIO...3 3. IL
DettagliLo scenario energetico in Italia
Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità
DettagliParte 2 Approfondimenti settoriali dedicati alle singole filiere del riciclo e recupero
.1 Valutazione del contesto di mercato internazionale.1.1 La gestione dei PFU nei Paesi europei Un analisi esaustiva e aggiornata dei flussi di pneumatici usati e in Europa, riferita a statistiche ufficiali
DettagliDipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO
Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009
DettagliOSSERVATORIO STATISTICO
OSSERVATORIO STATISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA IL TRASPORTO CAMIONISTICO DI MERCI IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE ANNUALE 2013 EXECUTIVE REPORT ES1. Il movimento merci dell Interporto di Bologna nel 2013
DettagliIn altre parole, non può esservi raccolta senza riciclo, né riciclo senza trasformazione finale.
PLASTICA ASSORIMAP - Associazione Nazionale Riciclatori e Rigeneratori di Materie Plastiche - che dal 1978 rappresenta le aziende che riciclano o rigenerano materie plastiche pre-consumo e post-consumo,
DettagliBONIFICARE I SITI NUCLEARI E METTERE IN SICUREZZA TUTTI I RIFIUTI RADIOATTIVI: UNA PRIORITÀ PER L ITALIA
APPROFONDIMENTI / 75 BONIFICARE I SITI NUCLEARI E METTERE IN SICUREZZA TUTTI I RIFIUTI RADIOATTIVI: UNA PRIORITÀ PER L ITALIA LUCA CITTADINI, Direttore Gruppo Sogin L e applicazioni del nucleare non si
DettagliRECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008
RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008 Quadro economico Ricavi e costi del Sistema Attività industriale Risultati di riciclo e recupero degli imballaggi Attività sul territorio Accordo
DettagliLA DIRETTIVA COMUNITARIA 2002/96 E LE NORME APPLICATIVE. Roberto Caggiano Federambiente Carpi, 27 maggio 2005
LA DIRETTIVA COMUNITARIA 2002/96 E LE NORME APPLICATIVE Roberto Caggiano Federambiente Carpi, 27 maggio 2005 Il Consiglio dei Ministri ha licenziato lo schema di Decreto legislativo di recepimento delle
DettagliImballaggi protezione al 100% impiegando sempre meno materiale
Imballaggi protezione al 100% impiegando sempre meno materiale La plastica: maestra nell arte dell imballaggio In Europa oltre il 50 % delle merci è imballato in materiali plastici, nonostante ciò, in
DettagliIl nuovo Pacchetto di Direttive sull economia circolare
Il nuovo Pacchetto di Direttive sull economia circolare Edo Ronchi Fondazione per lo sviluppo sostenibile Sponsor Le modifiche alle Direttive sui rifiuti del pacchetto sull economia circolare La Direttiva
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione
DettagliFinanziare la Cultura e il Turismo a livello Nazionale e Regionale
Finanziare la Cultura e il Turismo a livello Nazionale e Regionale Dott.ssa Letizia Donati donati@eurosportello.eu Eurosportello Confesercenti 9 ottobre 2015 I Fondi Strutturali per la Cultura e Turismo
DettagliProgettare oggetti di ecodesign
Intervento dal titolo Progettare oggetti di ecodesign A cura di Arch.Marco Capellini Ecodesigner dello studio Capellini design e consulting 77 78 Eco-biodesign nell edilizia 10 Ottobre 2008- Fiera Energy
DettagliElaborazione dati MUD: l esperienza CiAl
CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio N. Registro I-000492 Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl Gino Schiona, Direttore Generale Milano, 30 gennaio 2008 Network Sviluppo Sostenibile Camera di Commercio
DettagliIl quadro dei costi è coerente con le disposizioni del DPR 158/99. Organico e costo del personale.
ONERE ANNUO A BASE DI GARA. Nelle pagine che seguono viene riportata l analisi economica conseguente alla esecuzione dei servizi, secondo le modalità minime indicate nell allegato Relazione Tecnica e nel
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliEco-Recuperi srl. Giugno 2015 rev02
LINEE GUIDA GESTIONE e ANALISI DELLE CARTUCCE TONER ESAUSTE Le linee guida di seguito proposte rappresentano una breve analisi dell attuale normativa vigente nel campo della gestione dei rifiuti applicata
DettagliCostruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014
Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato
DettagliScheda 1 «La gestione integrata dei rifiuti» LA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI: INTRODUZIONE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento
Scheda 1 «La gestione integrata dei rifiuti» LA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI: INTRODUZIONE GREEN JOBS Formazione e Orientamento LA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI: INTRODUZIONE Viviamo in una società
DettagliOSSERVAZIONI il settore industriale
OSSERVAZIONI Lo stabilimento siderurgico di Taranto costituisce un enorme patrimonio nazionale, perché é in grado di competere ai massimi livelli internazionali, e un suo sottoutilizzo non comporta solo
DettagliCOMUNICAZIONE AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DEL 29 LUGLIO 2005 N. 166/05. Termoli, 26.04.
Società controllata dal Cons.Svil.Ind.le VALLE del BIFERNO Zona Ind.le, snc 86039 TERMOLI (CB) Tel. +39 0875 755040 Fax +39 0875 755974 http://www.netenergyservice.it - info@netenergyservice.it COMUNICAZIONE
DettagliBUDGET ESERCIZIO 2016
BUDGET ESERCIZIO 2016 L esercizio 2016 rappresenterà per Programma Ambiente un momento di profonda trasformazione durante il quale l azienda getterà le basi per quello che dovrà essere il suo ruolo a livello
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.
DettagliLa responsabilità estesa del produttore
La responsabilità estesa del produttore Paola Ficco Roma 16 settembre 2014 Il produttore del prodotto e la definizione legislativa Art. 183, comma 1, lett. g), Dlgs 152/2006 qualsiasi persona fisica o
DettagliRitorno all'energia nucleare. Una scelta sbagliata per l'italia
Ritorno all'energia nucleare Una scelta sbagliata per l'italia Il nuovo governo di centrodestra sta promuovendo un ritorno all'energia nucleare. Perché mai? Ridurre la dipendenza energetica dall'estero
DettagliIndustria del recupero e packaging chain
Gestione rifiuti, riciclo materiali, recupero energetico: il possibile contributo alla sfida di Kyoto Ecomondo, 3 novembre 2004 Giancarlo Longhi Direttore Generale 1 Le positive conseguenze dell industria
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliRINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI
RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliLA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020
LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia
DettagliRifiuti. RSA Provincia di Milano. Rifiuti
RSA Provincia di Milano Rifiuti La normativa affida la gestione dei rifiuti urbani ai Comuni mentre alla Provincia spettano, oltre ai compiti di controllo, anche quelli di programmazione e di coordinamento
DettagliRIFIUTI ZERO Si può e conviene
RIFIUTI ZERO Si può e conviene Federico Valerio Comitato Tecnico-Scientifico LIP Rifiuti Zero Rifiuti Zero è la strategia vincente di tutti gli ecosistemi naturali, sin da quando la Vita ha colonizzato
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliLeadership and innovation management. Incontro con gli studenti
Leadership and innovation management Incontro con gli studenti Alisea arte & object design in Italia Nel 1994 Alisea commercializza oggetti promozionali per le aziende Mercato indifferenziato (tanti produttori/distributori
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliSMALTIMENTO RIFIUTI SMALTIMENTO RIFIUTI SERVIZIO DI GLOBAL SERVICE NON TECNOLOGICO. Consorzio S.G.M. Il Presidente (Massimo Milone) COMMITTENTE:
SMALTIMENTO RIFIUTI GLOBAL SERVICE NON TECNOLOGICO RACCOLTA E SMALTIMENTO RIFIUTI La ditta propone, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, la fornitura di adeguati contenitori a norma di legge
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliI modelli di qualità come spinta allo sviluppo
I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia
Dettagli31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma
31/03/2012 Fortunato Silvio Tangorra Valerio 3A Itis Albert Einstein, Roma Ciclo Ciclo dei dei rifiuti rifiuti Indice Indice 11 Raccolta Raccoltadifferenziata differenziata 11 Riciclaggio Riciclaggio 1/3
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliQuadro dei consumi energetici
Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una
DettagliMerchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale
Merchant Banking NSW Strettamente riservato e confidenziale 26 Giugno 2014 Tab 1 - Il mercato del capitale di rischio Elevata liquidità disponibile a livello globale e continua ricerca di alternative investment
DettagliIL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli
COLLANA FINANZAEDIRITTO IL MONDO DEL LAVORO NEL MERCATO E NELLE IMPRESE DEL NUOVO MILLENNIO Considerazioni e riflessioni sui cambiamenti a cavallo tra i due secoli Grazia Strano, Sergio Rosato, Luca Torri
DettagliPresentazione della metodologia di studio per la mappatura dei flussi delle frazioni oggetto di raccolta differenziata fino all'avvio a riciclaggio
Convegno Propostametodologica: analisi dell efficacia delle filiere di recupero di materia dai rifiuti Mercoledì 5 Novembre Presentazione della metodologia di studio per la mappatura dei flussi delle frazioni
DettagliRelazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006
7. RIFIUTI 7.1. Inquadramento Il rapido sviluppo industriale ed il miglioramento delle condizioni economiche hanno comportato negli ultimi decenni un aumento sempre maggiore dei consumi e della conseguente
DettagliRifiuto = Valore Obiettivo discarica zero!
Rifiuto = Valore Obiettivo discarica zero! La gestione dei rifiuti di imballaggio in Italia Valter Facciotto Direttore CONAI Università LIUC, 15 novembre 2011 Lo scenario nazionale di produzione dei rifiuti
DettagliIl ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012
Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro Roma 2012 La situazione del patrimonio edilizio pubblico e privato costituisce uno degli aspetti in cui si misura la distanza che spesso
DettagliIl percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna
Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliINDUSTRIA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
INDUSTRIA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA Hannover Messe 2014 Walking Press Conference, 8 Aprile 2014 L industria Elettrotecnica ed Elettronica in Italia ANIE rappresenta da sessant anni l industria
DettagliUN FUTURO PER MILANO: CITTÀ DEL TERZIARIO? PIÙ DEL 75% DELL OFFERTA DI UFFICI E OGGI DI BASSA QUALITÀ
Nasce l Osservatorio sull offerta di immobili a uso uffici 1 Rapporto CRESME- II semestre 2014 Monitorati oltre 4.500 annunci per vendita e affitto UN FUTURO PER MILANO: CITTÀ DEL TERZIARIO? PIÙ DEL 75%
DettagliOutlook finanziario dell agricoltura europea
Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità
DettagliLE COOPERATIVE DI COMUNITÀ PER LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI LA CASA MEDITERRANEA
LE COOPERATIVE DI COMUNITÀ PER LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI LA CASA MEDITERRANEA Seminario Bioedilizia ed energie alternative: nuove forme dell abitare e del costruire Cagliari 16/12/2011 Introduzione
DettagliSezione Industria del Turismo e del Tempo Libero
Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero Programma di Attività 2011-2015 2015 ROBERTO N. RAJATA 12 maggio 2011 Introduzione Il turismo nella Regione Lazio è profondamente mutato nel corso degli
DettagliImpatto ambientale e problematiche nella gestione dei refrigeranti in Italia IL RAPPORTO di LEGAMBIENTE
Impatto ambientale e problematiche nella gestione dei refrigeranti in Italia IL RAPPORTO di LEGAMBIENTE Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente e Marco Mancini, ufficio scientifico di
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliGIORNATA UNIVERSITARIA DELLE MATERIE PRIME. La gestione dei rifiuti come opportunità di sviluppo professionale ed economico del nostro Paese
GIORNATA UNIVERSITARIA DELLE MATERIE PRIME La gestione dei rifiuti come opportunità di sviluppo professionale ed economico del nostro Paese Il Modello Cobat Luigi De Rocchi Studi e Ricerche 6 dicembre
DettagliLa Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi
La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni
Dettagli