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1 /08/2008 Identificativo Atto N. 621 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA REGOLARIZZAZIONE DI PICCOLA DERIVAZIONE DI ACQUE SOTTERRANEE DA 3 POZZI AD USO INDUSTRIALE IN COMUNE DI CREMONA (CR). COMMITTENTE ARVEDI TUBI ACCIAIO S.P.A., VIA ACQUAVIVA 3, CREMONA (CR).VERIFICA AI SENSI DELL'ART. 32 DEL D.LGS. 152/06.

2 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTI: - il d.lgs 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale e s.m.i.; - il D.P.R. 12 aprile 1996 Atto d indirizzo e coordinamento per l'attuazione dell'art. 40, comma 1, della legge n. 146/1994, concernente disposizioni in materia di valutazione d impatto ambientale e s.m.i.; - la l.r. 3 settembre 1999, n. 20 Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003, n. 3; - la d.g.r. 2 novembre 1998, n Ricognizione circa le procedure amministrative previste dal d.p.r. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n.337/85/cee ; - la d.g.r. 27 novembre 1998, n , Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r /98 - Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati ; - il d.lgs. 275/1993 Riordino in materia di concessione di acque pubbliche ; - la l.r. 10 dicembre 1998, n. 34 Disposizioni in materia di tasse sulle concessioni regionali, di tasse automobilistiche regionali, di imposta regionale sui beni del demanio e del patrimonio indisponibile dello Stato, di canoni di concessione, nonché riordino delle sanzioni amministrative tributarie non penali in materia di tributi regionali. CONSIDERATO che le sopraindicate Deliberazioni di Giunta regionale, pur richiamando la normativa in tema di V.I.A. a suo tempo vigente, sono da ritenersi tutt ora valide quale riferimento per l espletamento delle procedure di verifica e di valutazione di impatto ambientale, in quanto ottemperanti dei contenuti di cui al comma 3 dell art. 43 del d.lgs. 152/06. VISTI inoltre: - il Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 Disciplina dell uso delle acque superficiali e sotterranee, dell utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell acqua in attuazione dell art. n. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 ; - la d.g.r. 29 marzo 2006, n Approvazione del Piano di Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A.). - la d.g.r /1999 Direttiva per la regolarizzazione amministrativa delle piccole derivazioni di acque sotterranee. 1

3 PRESO ATTO quanto segue: - l azienda Arvedi Tubi Acciai s.p.a., con sede in Comune di Cremona (CR), via Acquaviva, 3: a) ha inoltrato al Protocollo generale di Regione Lombardia, in data 08/01/2007 prot. n. Z , istanza di verifica di assoggettabilità alla procedura di V.I.A.; b) ha presentato, in data in data 08/03/2007 prot. n. Z , richiesta di sospensione dei termini istruttori al fine di predisporre documentazione tecnica integrativa; c) ha presentato, in data 13/08/2007 prot. n. Z , la suddetta documentazione tecnica integrativa; - la tipologia progettuale in esame è compresa nell Allegato B, punto 7, lett. d) derivazione di acque sotterranee che prevedano derivazioni superiori a 50 litri al minuto secondo del dpr 12 aprile 1996; - i valori di soglia suindicati per i progetti di utilizzo non energetico di acque sotterranee si intendono riferiti alla massima capacità dell impianto di derivazione; - per la fattispecie in oggetto, definita dal citato art. 10 del d.lgs. 275/1993 e dalla l.r. 34/1998, si deve tuttavia far riferimento alla d.g.r /1999, Allegato 1, in cui viene individuato in 50 l/s il valore soglia di portata media annua oltre la quale le domande di concessione di derivazione devono essere assoggettate alla procedura di Verifica di VIA; - il progetto non è localizzato in area protetta così come definita ai sensi della legge 394/91. VISTA la documentazione costituita dallo studio preliminare ambientale e dalle relative integrazioni. TENUTO CONTO di quanto si evince dalla documentazione presentata: - la portata media annua richiesta risulta pari a 60 l/s, rispetto all attuale emungimento medio annuo di 47 l/s; - il volume di prelievo annuo richiesto risulta pari a m 3, rispetto all attuale volume di prelievo annuo pari a m 3 ; - tali portate, per ragioni di sicurezza e continuità produttiva, vengono e verranno ottenute da 3 pozzi dotati ciascuno di 1 elettropompa sommersa di portata pari a: a) pozzo 1: 16,6 l/s; b) pozzo 2: 66 l/s; c) pozzo 3: 66 l/s; - le portate dei pozzi sono modulate da apposito sistema di controllo che garantisce come portata massima emunta istantaneamente (cioè risultante dalla sommatoria delle portate istantanee di tutti e tre i pozzi) il valore complessivo di 60 l/s; in particolare il funzionamento del pozzo 2 esclude quello del pozzo 3 e viceversa, mentre il pozzo 1 è usato solo in casi di emergenza. CONSIDERATO quanto segue, relativamente al contesto territoriale ed al quadro progettuale degli interventi: 2

4 - i 3 pozzi in questione sono così ubicati: a) pozzo 1: Comune di Cremona, foglio n 73, mappale n 38; b) pozzo 2: Comune di Cremona, foglio n 73, mappale n 38; c) pozzo 3: Comune di Cremona, foglio n 73, mappale n 142; - i pozzi sono ubicati in Zona BD1 Produttiva industriale esistente secondo l azzonamento previsto dal vigente PRG del Comune di Cremona. - le caratteristiche tecniche di sintesi dei pozzi sono così riassumibili: a) pozzo 1: profondità 100 m dal p.c.; filtro da a m, da a m dal p.c.; b) pozzo 2: profondità 104 m dal p.c.; filtro da 29 a 46,5 m, da 60 a 80 m dal p.c.; c) pozzo 3: profondità 102 m dal p.c.; filtri da 29.5 a 49.0 m, da 59.0 a 65.5 m, da 71.5 a 78 m da p.c.. PRESO ATTO che il Committente evidenzia quanto segue: - di avere eseguito in fase di costruzione dei pozzi ai fini dell impermeabilizzazione le seguenti cementazione dello spazio fra colonna e parete (anulus): a) Pozzo 1: da 45 a 53 m dal p.c.; b) Pozzo 2: da 0 a 28 m dal p.c.; c) Pozzo 3: da 0 a 15 m dal p.c.; - relativamente alle acque superficiali: a) che dal punto di vista quantitativo, poiché gli acquiferi interessati dalla captazione sono confinati, il loro emungimento non può interferire con l idrografia superficiale; b) dal punto di vista qualitativo, l impianto è dotato di sistemi di trattamento delle acque reflue e di scarichi autorizzati ai sensi della normativa vigente; - non risultano nell intorno utenze idriche che possano essere influenzate dai pozzi in oggetto: quelle esistenti, come risultanti dal censimento presentato, sono tutte esterne ai raggi di influenza dei pozzi in oggetto; tali raggi nelle condizioni di massimo pompaggio, risultano: a) pozzo 1: 342 m; b) pozzo 2: 530 m; c) pozzo 3: 372 m; - la derivazione di acque sotterranee avviene utilizzando pompe elettriche sommerse; pertanto non si segnalano impatti di tipo acustico o emissioni in atmosfera derivanti dal funzionamento delle pompe stesse. RITENUTO, sulla base di quanto sopra riportato, di concludere che: - nel complesso, le informazioni prodotte dal Committente e la loro esposizione consentono una adeguata comprensione delle caratteristiche del progetto e la valutazione dei principali effetti che l opera può comportare sull ambiente, in coerenza con le indicazioni dell allora vigente dpr 12 aprile 1996; - non sussistono fattori legati alla realizzazione del progetto in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessaria la procedura di valutazione d impatto ambientale, a condizione che l esecuzione degli interventi previsti e 3

5 l esercizio dell attività avvengano nel rispetto della specifica normativa di settore e delle misure ed accorgimenti individuati e proposti nel rapporto di verifica, nonché nell ottemperanza delle prescrizioni e condizioni elencate nella parte dispositiva del presente atto. DATO ATTO che il presente provvedimento concorre all Obiettivo Operativo Valutazione degli Impatti Ambientali generati da Progetti e Programmi di intervento a valenza territoriale, nonché dalle infrastrutture strategiche di cui al Titolo III, capo IV, del d.lgs. 163/06 e attività connesse alla manifestazione di volontà d'intesa del vigente PRS. VISTI: - l.r. 7 luglio 2008, n. 20, "Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale", nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII Legislatura; - il decreto n 1625 del 22 febbraio 2008 Piano annuale di sostituzione dei dirigenti della Direzione Generale Territorio e Urbanistica. DECRETA 1. Di escludere dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell'art. 32 del d.lgs. 152/06 la richiesta di concessione per la derivazione di acque sotterranee ad uso industriale in Comune di Cremona (CR), presentata dall azienda Arvedi Tubi Acciai s.p.a. a condizione che il Committente ottemperi alle seguenti prescrizioni e raccomandazioni, da recepirsi nei successivi atti abilitativi: I. le valutazioni sulla capacità di emungimento del pozzo, con particolare riguardo al valore della portata critica del pozzo nonché alla definizione del cono di depressione ed alla sua influenza siano riportate nella relazione tecnica finale di cui all art. 22, comma 4, del Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 a firma di un tecnico Professionista abilitato; II. il disciplinare del provvedimento di concessione, di cui all art. 18 del summenzionato Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2, indichi, anche in base alle risultanze sperimentali che dovranno essere contenute nella citata relazione tecnica finale, l eventuale necessità di idonei sistemi di controllo del livello di falda ed in particolare del cono di depressione generato dal pozzo, ulteriori rispetto a quello di seguito descritto: allo scopo di monitorare in particolare gli effetti prodotti dallo sfruttamento della locale risorsa idrica qualificata per usi che non necessitano di caratteristiche di potabilità, uno dei pozzi deve essere dotato di misuratore automatico del livello idrico, secondo modalità e procedure stabilite dall Autorità competente; qualora nel tempo si registri un progressivo e significativo approfondimento dei livelli statici nei pozzi, la derivazione dovrà essere revocata e l'approvvigionamento idrico dovrà essere effettuato mediante nuovi pozzi; tale ipotesi non deve escludere la possibilità che sia valutato e previsto, a tendere, un progressivo passaggio all uso di acque non qualificate, all individuazione di alternative a maggior sostenibilità e all incremento dell efficienza nell utilizzo della risorsa; 4

6 III. l estrazione dell acqua avvenga nel rispetto delle condizioni idrogeologiche esistenti, garantendo la tutela dei corpi idrici sfruttati per uso idropotabile ed i prelievi di acqua già autorizzati, anche per scopi diversi; IV. l autorità competente al rilascio della concessione idraulica attui le verifiche di cui all art. 14, comma 3 del Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2, con particolare riferimento al vigente Programma di Tutela ed Uso delle Acque regionale; V. siano fornite idonee garanzie affinché, qualora intervenisse un cambio di destinazione d uso dell area in cui è previsto il pozzo, questo sia chiuso o messo in sicurezza, attuando tutte le misure necessarie ad evitare contaminazione delle risorse idriche sotterranee. 2. Di provvedere alla trasmissione di copia del presente decreto ai seguenti soggetti: - Comune di Cremona (CR); - Provincia di Cremona; - ARPA Centrale Settore coordinamento tecnico per lo sviluppo sostenibile. 3. Di provvedere altresì all inserimento del presente decreto nell apposito registro delle procedure di verifica, ai sensi dell art. 4, comma 3 della l.r. 20/ Di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale competente per territorio, entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o di piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione, ai sensi del D.P.R. n. 1199/71. Il Dirigente Ing. Filippo Dadone 5

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