La sicurezza: un presupposto imprescindibile
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1 La sicurezza: un presupposto imprescindibile Dr. A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 7 dicembre 2012
2 Premessa L insufficiente reperimento di donatori, il rapporto rischi/benefici attesi con il trapianto e i tempi di ischemia degli organi condizionano modalità e tempi della valutazione di idoneità del potenziale donatore.
3 Qualsiasi organo prelevato a scopo di trapianto deve avere una qualità accettabile e non deve esporre il ricevente a rischi inaccettabili.
4 Definizione dei livelli di rischio Rischio inaccettabile (criteri di esclusione assoluti) Rischio aumentato ma accettabile Rischio calcolato Rischio non valutabile Rischio standard
5 Rischio inaccettabile Nessun organo può essere utilizzato a scopo di trapianto.
6 Rischio inaccettabile Sieropositività da HIV1 o 2 Sieropositività contemporanea per HBsAg ed HDV Neoplasia maligna in atto (salvo eccezioni) Infezioni sistemiche da agenti patogeni per i quali non esistono terapie praticabili Malattie da prioni accertate
7 Rischio aumentato ma accettabile Il rischio collegato alla presenza di patologie trasmissibili con la donazione d organo è giustificato dalla particolare condizione clinica del ricevente e dall urgenza (es. trapianto da donatore HCV o HBsAg positivo in ricevente che non presenti la stessa infezione)
8 Consenso informato Nel caso di rischio aumentato il ricevente deve essere adeguatamente informato e firmare il consenso.
9 Rischio calcolato La presenza di uno specifico agente patogeno o stato sierologico del donatore è compatibile con il trapianto in riceventi che presentino lo stesso agente o stato sierologico.
10 Rischio calcolato Donatore HCV positivo per ricevente HCV positivo Donatori con meningite in trattamento antibiotico mirato da almeno 24h Donatori con batteriemie documentate in trattamento antibiotico mirato.
11 Rischio non valutabile La valutazione del rischio non è formulabile per mancanza di uno o più elementi di valutazione. Generalmente sono utilizzabili come organi salvavita previo consenso informato.
12 Rischio standard Dal processo di valutazione non emergono fattori di rischio per malattie trasmissibili.
13 Second opinion Gruppo di esperti in diversi settori nominati dal Centro Nazionale Trapianti e disponibili h24 per fornire chiarimenti in situazioni particolarmente complesse: Infettivologia anatomia Patologica medicina legale
14 Valutazione del rischio La valutazione di idoneità del donatore è un processo multifasico e multidisciplinare che si deve basare su: Anamnesi Esame obiettivo Esami strumentali e di laboratorio Esami istopatologici e/o autoptici
15 Anamnesi Indaga le abitudini sessuali, uso di sostanze stupefacenti, malattie autoimmuni, infettive, neoplastiche, malattie ad eziologia sconosciuta
16 Esame obiettivo Cicatrici cutanee Lesioni pigmentate cutanee o mucose Ittero Tatuaggi Esantemi Segni di venipuntura Palpazione di tiroide, mammella, testicoli, linfonodi superficiali
17 Esami di laboratorio Valutazione sierologica ( anticorpi anti -HIV1 e HIV2,HBsAg HBsAg,, HDV, anticorpi anti-hcv HCV,, anticorpi anti-hbc HBc,, VDRL e TPHA, CMV,, HSV, EBV, toxoplasma) Valutazione biochimica: esami ematochimici generali e specifici, quando richiesti (es. PSA total/free nei maschi >50aa) Esami colturali (sangue, urine, escreato ) Indagini biomolecolari di conferma HIV-RNA, HCV-RNA, HBV-DNA.
18 Valutazione d organo: d il cuore Ecg ecocardiogramma: valutazione contrattilità,, FE, spessore del setto Coronarografia Ecocardiogramma da stress (test al dipiridamolo per la valutazione della riserva coronarica)
19 Valutazione epatica Ecografia (parametri morfovolumetrici, statosi, eventuali lesioni focali)
20 Valutazione renale Ecografia addominale (valutazione morfovolumetrica dei parenchimi, rapporto cortico/midollare )
21 Valutazione polmonare RX torace (per escludere lesioni focali )
22 Altre indagini Vengono eseguite su indicazione clinica (eco tiroide, mammella, testicolo, TC toraco-addominale addominale) Visita urologica ed ecografia prostatica transrettale nei donatori >50 aa
23 Valutazione del rischio al tavolo operatorio Accertamento di tutti i sospetti di malattie trasmissibili rilevati nelle fasi precedenti Ispezione e palpazione degli organi toracici (compresa la palpazione delle principali stazioni linfonodali) ) e degli organi addominali
24 Casi particolari E consentita la donazione di organi in presenza di: carcinoma in situ Basalioma Carcinoma spinocellulare cutaneo senza metastasi Carcinoma in situ della cervice uterina Carcinoma in situ delle corde vocali Carcinoma papillifero dell epitelio epitelio uroteliale
25 Controindicazioni assolute Carcinoma mammario Melanoma Leucemie Linfomi Neoplasia giudicata guarita < 10 anni dalla diagnosi
26 In conclusione La prevenzione della trasmissione di infezioni con un trapianto d organo d richiede il rispetto di un percorso ben delineato che consenta di ridurre al minimo il rischio per il ricevente. La creazione della rete per la sicurezza voluta dal Centro Nazionale Trapianti e la disponibilità della second opinion può aiutare a risolvere situazioni complesse e controverse.
27 GRAZIE
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