La progettazione concettuale: il modello ER. 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 1
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1 La progettazione concettuale: il modello ER 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 1
2 1 La progettazione concettuale Prima di procedere con la progettazione concettuale è necessario effettuare un analisi e raccolta delle richieste La progettazione concettuale consiste nel riorganizzare tutti gli elementi che si hanno a disposizione per rappresentare la realtà di interesse in termini di descrizione formale e completa. Si procede indipendentemente dal DBMS da utilizzare nell implementazione. Viene quindi prodotto lo SCHEMA CONCETTUALE (schema ER) che rappresenta il documento ufficiale di riferimento e di comunicazione per i progettisti della successiva fase di progettazione logica. 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 2
3 2 Il modello concettuale ER Il modello Entità/Associazioni ER (Entity/Relationship) è stato introdotto nel 1976 da Peter P. Chen Si tratta di un modello grafico per descrivere i dati e le associazioni che vi intercorrono Per la costruzione dello schema ER o anche detto diagramma ER si parte dal semplice concetto che la realtà da rappresentare è composta da entità Ogni entità è caratterizzata da delle proprietà o anche detti attributi Le varie entità che caratterizzano la realtà sono connesse tra loro attraverso specifiche associazioni che evolvono nel tempo Anche le associazioni possono avere degli attributi 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 3
4 2 Il modello concettuale ER Esempio 1 Imp.Mat. Cognome Data_Iniz. Marca Modello Impiegato Possiede Computer Stipendio Matricola Lavora Ufficio Nome 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 4
5 2 Il modello concettuale ER Esempio 3 Via Città Matricola Indirizzo Data Voto Nome Semestre Studente Esame Corso Nome Telefono Segue Docente Cod_Fis. Tutor Professore Offre Nome Orario Ricev. Nome Cognome. Iscritto Nome Corso di Laurea 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 5
6 3 Le Entità Le Entità sono ciò che esiste all interno della realtà che si vuole modellare e di cui ci interessa rappresentare alcuni fatti (le proprietà) Le Entità possono essere: Persone Cose Eventi Esempi I cantanti: Sting, Pupo, Adriano Celentano I libri: I promessi Sposi, La Bibbia Gli esami: Latino1, Fisica2, Informatica Teorica 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 6
7 3 Le Entità Le proprietà (o attributi) descrivono caratteristiche di specifiche entità Esempi Cognome del cantante Nome del cantante Titolo del libri Casa Editrice del libro Data di un esame Voto di un esame 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 7
8 3 Le Entità Il progettista concettuale attraverso un processo di astrazione mentale classifica le entità di interesse in base alle similitudini e alle proprietà comuni definendo il tipo di entità Un tipo di entità descrive la struttura di tutte le entità di una certa natura. Esempio di Tipo di entità Cantante Libro Studente Esame Assenza Ogni esemplare che appartiene ad un tipo di entità viene detto istanza N.B. Nel linguaggio informatico si utilizza spesso il termine entità come sinonimo di Tipo di Entità 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 8
9 3 Le Entità Negli schemi ER le entità (tipi di entità) vengono rappresentate graficamente con rettangoli contenenti all interno il nome dell entità. Cantante Cd Corso Materia Attore VideoCassetta Docente Classe Noleggio Categoria 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 9
10 4 Gli attributi Gli attributi sono le proprietà delle entità. Attributi semplici: Sono le proprietà non strutturabili in proprietà più atomiche Attributi composti o aggregati: Sono costituiti dall aggregazione di altri attributi (semplici o composti) Attributi multipli: Sono costituiti da un elenco di attributi semplici dello stesso tipo 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 10
11 4 Gli attributi Ogni attributo è caratterizzato da: Nome Formato o Tipo es: Stringa, Reale, Intero, Booleano, Data, Intervalli definiti dal programmatore, Contatore. Valore dipendente dalla singola istanza di un entità Opzionalità: Obbligatorio il suo valore è obbligatorio Facoltativo il suo valore può essere omesso (cioè può essere ammasso il valore nullo). Valore Nullo (Null) rappresenta un informazione mancante. 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 11
12 4 Gli attributi Super Chiave o Chiave Primaria Mese Attributo Composto Giorno Anno CodFiscale Data_di_Nascita Nome Persona Titolo_di_Studio (1-N) Cognome Attributi Semplici Attributo Multiplo 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 12
13 4 Gli attributi Esempio: si consideri l'entità Persona, i cui attributi e i relativi domini sono: Nome: stringa(20) Cognome: stringa(20) Cod_Fiscale: stringa(16) Data_di_Nascita: Giorno Mese Anno Titolo_di_Studio (1-N) : Stringa(50) dove i domini di giorno, mese, ed anno sono: Giorno = 1,..., 31 Mese={Gen,Feb,Mar,Apr,Mag,Giu,Lug,Ago,Set,Ott,Nov,Dic} Anno = 1900,..., /12/2007 Unità di Apprendimento A2 13
14 5 Quando Modellare con un attributo e quando con un entità Nel modellare una realtà di interesse ci troveremo spesso a decidere se modellare un particolare concetto come entità o come attributo. La scelta verrà fatta: A seconda del contesto A seconda dell uso che ne vogliamo fare Esempio: Nel Conteso Anagrafe il concetto di Comune ci porta a pensare al Comune di nascita di una persona Comune è un attributo dell entità persona. Nel Contesto di gestione del territorio il concetto di Comune ci porta a pensare ad un entità che a sua volta avrà i suoi attributi Comune è un entità 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 14
15 6 Attributi Chiave Chiave Insieme di uno o più attributi Chiave candidata Una chiave che consente di distinguere in modo univoco un istanza di entità dall altra Chiave primaria (primary key) o Identificatore o SuperChiave La chiave candidata che si è scelto di prendere come chiave per distinguere univocamente le varie istanze di entità La scelta generalmente viene fatta prendendo la chiave candidata costituita dal minor numero di attributi Qualora le chiavi candidate individuate per un entità sono costituita da un gran numero di attributi, spesso si aggiunge un attributo di tipo contatore che costituisce da solo un buon Identificatore (Chiave Primaria) Una chiave primaria semplice viene rappresentata graficamente con il pallino annerito o sottolineando l attributo. Una chiave primaria composta viene rappresentata graficamente con un segmento che unisce gli attributi ed un pallino nero 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 15
16 6 Attributi Chiave Chiave Primaria Semplice CodFiscale Data_di_Nascita Nome Persona Titolo_di_Studio (1-N) Cognome CodFiscale Data_di_Nascita Nome Cognome Persona Chiave Primaria Composta Titolo_di_Studio (1-N) 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 16
17 7 Rappresentazione grafica di entità e attributi Già trattata nei precedenti paragrafi 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 17
18 8 Collezioni di entità e gerarchie Consiste in una tecnica di organizzazione delle entità in una struttura ad albero Partendo da un entità padre si procede dall alto verso il basso per specializzazioni successive creando entità figlie in una successione gerarchica. Si può procedere anche dal basso verso l alto, partendo da entità figlie più specializzate verso entità padre più generiche in un processo di generalizzazione La cosa più importante è che le entità figlie ereditano sempre le proprietà delle entità padre. 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 18
19 9 Le associazioni L Associazioni (in Inglese Relationship) è un legame logico tra due o più entità rilevanti nella realtà che si sta considerando Come le entità sono classi di oggetti del mondo reale, le associazioni sono classi di fatti. L istanza di un associazione è un aggregazione di istanze delle entità che prendono parte all associazione. 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 19
20 9 Le associazioni Esempio: Tra l entità Persona e l entità Automobile esiste un associazione Proprietà che descrive il fatto che una persona possiede una o più automobili e viceversa un automobile e posseduta da una persona CodFiscale Data_di_Nascita Nome Associazione CasaCostruttrice Targa Nome Persona Possiede Proprietà È Posseduta Automobile Modello Cognome Ruoli Colore Il Nome dell associazione può essere sia un sostantivo che un verbo. L associazione il più delle volte prende il nome di uno dei ruoli (il verbo corrispondente), normalmente ritenuto più rappresentativo nell associazione. I ruoli spesso non vengono indicati perché ritenuti ovvi 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 20
21 9 Le associazioni Esempio Precedente: La lettura di un associazione può essere letta in modo diretto partendo dall entità più rappresentativa: Una Persona Possiede una o più Automobili Inverso partendo dall entità meno rappresentativa: Un automobile E Posseduta da una Persona CodFiscale Data_di_Nascita CasaCostruttrice Targa Nome Persona Possiede Automobile Modello Cognome Colore 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 21
22 9 Le associazioni Esempio Precedente: Un associazione può avere anche delle proprietà analogamente a quanto visto per le entità CodFiscale Data_di_Nascita AnnoAcquisto Concessionaria CasaCostruttrice Targa Nome Persona Proprietà Automobile Modello Cognome Colore Nota: Non si parla di chiavi di associazioni come invece avviene per le entità 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 22
23 9 Le associazioni Grado di un associazione Numero di Classi di entità che partecipano ad una associazione Associazione Unaria: Grado 1 Nel caso di associazione unaria il ruolo è obbligatorio Associazione Binaria: Grado 2 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 23
24 9 Le associazioni Associazione n-aria (multiple): Grado n > 2 Baget DataInizio 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 24
25 9 Le associazioni Vediamo che le associazioni multiple possono essere trasformate in più associazioni binarie: L associazione diventa un entità con le proprietà dell associazione eliminata Viene individuata eventualmente la chiave primaria (identificatore) per la nuova classe di entità inserita Vengono costituite n associazioni Baget DataInizio CodIdenti Impiegato Impegnato Assegnamento Attribuito Progetto Svolto Sede 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 25
26 9 Le associazioni I contenuti dei seguenti sotto paragrafi sono sviluppati e ripresi durante le lezioni. 9.1 Contenuto informativo di un diagramma E-R (Leggi Libro) 9.2 Attributo che passa dall associazione all entità (Leggi Libro) 9.3 Attributo che diventa entità (Leggi Libro) 9.4 Rappresentazione di un associazione sulla stessa entità: i ruoli (Già trattato in modo esplicito nella diapositiva 20 e 23) 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 26
27 10 Tipi di associazioni Associazione totale e parziale (cardinalità minima all associazione) Data un associazione A tra le entità X e Y, X A Y Associazione diretta Associazione inversa se si attribuisce arbitrariamente un verso da X a Y questo definisce l associazione diretta da X a Y. L associazione da Y a X viene allora detta inversa Un associazione diretta A tra X e Y è totale quando il legame tra le entità è sempre presente, cioè ad ogni di X deve corrispondere almeno un elemento di Y, altrimenti si dice parziale Un associazione inversa A tra Y e X è totale quando il legame tra le entità è sempre presente, cioè ad ogni di Y deve corrispondere almeno un elemento di X, altrimenti si dice parziale Un associazione totale viene indicata con una linea continua, mentre un associazione parziale viene indicata con una linea discontinua 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 27
28 10 Tipi di associazioni Associazione totale e parziale (cardinalità minima all associazione) Esempio: Persona Possiede ContoCorrente Associazione diretta parziale (può) Associazione inversa totale (deve) Una persona può possedere un conto corrente ma può anche non possederlo Un contocorrente deve essere intestato ad una persona, non può esistere un conto corrente senza una persona intestataria 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 28
29 10 Tipi di associazioni Associazione totale e parziale (cardinalità minima all associazione) Esempio: Persona Possiede ContoCorrente Associazione diretta parziale (può) Associazione inversa totale (deve) Verdi Cc 123i Rossi Cc 345r Biondi Cc 7865f Bianchi 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 29
30 10 Tipi di associazioni Molteplicità (cardinalità massima delle associazioni) La molteplicità di un associazione diretta o inversa rappresenta il numero massimo di entità che partecipano all associazione Un associazione diretta o inversa viene detta univoca se la partecipazione all associazione si ha con al massimo una istanza di ognuna delle due entità Un associazione diretta o inversa viene detta multivalore (o multipla) se non vi sono vincoli di numero nella partecipazione all associazione da parte di una delle due entità La cardinalità di un associazione descrive la molteplicità delle associazioni diretta e inversa In base alla cardinalità viene quindi fatta una classificazione fondamentale delle associazioni: Associazioni 1:1 (uno a uno) o biunivoca Associazioni 1:N (uno a molti) o semplice Associazioni N:N (molti a molti) o complessa 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 30
31 10 Tipi di associazioni Associazione 1:1 (uno a uno) o biunivoca In questo tipo di associazione si ha che sia l associazione diretta che quella inversa partecipano all associazione con al massimo un istanza dell entità cioè sono ambedue associazioni univoche X Associazione diretta univoca 1 1 A 1 1 Y Associazione inversa univoca 1 1 Associazione 1:1 (uno a uno) o biunivoca 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 31
32 10 Tipi di associazioni Associazione 1:1 (uno a uno) o biunivoca Esempio di Associazione 1:1 DirigenteScolastico 1 Dirige 1 Scuola L associazione diretta è: Parziale Univoca (molteplicità 1) L associazione inversa è: Totale Univoca (molteplicità 1) Verdi ITIS Fermi Rossi Biondi IPSIA Vinci ITC Falcone Neri 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 32
33 10 Tipi di associazioni Associazione 1:N (uno a molti) o semplice In questo tipo di associazione si ha che l associazione diretta partecipa con al massimo un istanza dell entità mentre l associazione inversa partecipa con nessun vincolo di numero all associazione X Associazione diretta multipla 1 N A 1 N Y Associazione inversa univoca 1 1 Associazione 1:N (uno a molti) o semplice Si tenga presente che l attribuzione dell associazione diretta ed inversa è del tutto arbitraria quindi si parla di associazione 1:N anche quando la diretta è univoca e quella inversa è multipla 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 33
34 10 Tipi di associazioni Associazione 1:N (uno a molti) o semplice Esempio di Associazione 1:N Scuola 1 HaInOrganico N PersonaleSegreteria L associazione diretta è: Totale Multipla (molteplicità N) L associazione inversa è: Totale Univoca (molteplicità 1) ITC Falcone ITIS Fermi Rossi Franchi Neri Bianchi Verdi Biondi 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 34
35 10 Tipi di associazioni Associazione N:N (molti a molti) o complessa In questo tipo di associazione si ha che sia l associazione diretta che l associazione inversa partecipano con nessun vincolo di numero all associazione sono ciè ambedue multiple X N A N Y Associazione diretta multipla Associazione inversa multipla 1 N N 1 Associazione N:N (molti a molti) o complessa 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 35
36 10 Tipi di associazioni Associazione N:N (molti a molti) o complessa Esempio di Associazione N:N Professore N Insegna N Classe L associazione diretta è: Parziale Multipla (molteplicità N) L associazione inversa è: Totale Multipla (molteplicità N) Rizzini DeSimoni 3A 3B Vincenzi 5B 5A Iannucci 2B 1A 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 36
37 11 Rappresentazione delle gerarchie Verrà trattato più avanti 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 37
38 12 I vincoli di integrità Con i modelli grafici visti fino ad ora (entità, attributi, associazioni, cardinalità) si possono modellare gran parte delle strutture dati di interesse Vi sono alcuni aspetti del mondo reale che potrebbero richiedono l introduzione di informazioni aggiuntive: Vincoli di integrità I vincoli di integrità sono delle restrizioni sui possibili valori relativi ai fatti specifici che si vogliono rappresentare e sui modi in cui essi possono evolvere nel tempo Si definiscono vincoli di integrità perché devono essere necessariamente rispettati pena l integrità stessa dei dati. 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 38
39 12 I vincoli di integrità I vincoli di integrità sono dei predicati che devono essere soddisfatti dalle istanze delle varie entità. Si classificano in: Vincoli Impliciti imposti dalla stessa struttura dei dati progettata e non richidono predicati specifici se già inseriti nel diagramma ER Vincoli di Chiave Primaria istanze di una categoria devono avere chiave primaria tutte diverse fra di loro (nel diagramma ER con pallino nero o sottolineatura dell attributo/i chiave primaria) Vincoli Referenziali (vincolo sulla totalità) data un associazione totale non è possibile inserire un istanza di un entità senza inserire almeno un istanza dell altra entità associata (nel diagramma ER con linea continua delle associazioni) Esempio: Se si inserisce una Scuola deve essere inseriti almeno un entità di PersonaleSegreteria. 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 39
40 12 I vincoli di integrità Vincoli Espliciti sono vincoli che impongono il modo in cui i dati possono cambiare Esempio: Il valore dell attributo Età di un entità persona non può essere ne negativa ne maggiore di 120. I vincoli espliciti devono essere necessariamente indicati con dei predicati. I predicati sono esplicitati utilizzando la seguente sintassi: <NumProg>: (<Espressione>) Numero Progressivo del vincolo Espressione in pseudolinguaggio o linguaggio naturale 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 40
41 12 I vincoli di integrità Esempio1: Per esprimere il vincolo esplicito in base al quale un attributo Utente può assumere solo alcuni valori scriveremo: V1: L attributo Utente può assumere solo i valori Studente, Docente, Non Docente Oppure si può scrivere: V1: Utente= Studente Docente Non Docente Esempio1: Per esprimere il vincolo esplicito in base al quale un attributo Età dell entità Persona non può essere negativo o maggiore di 120 scriveremo V2: (0< Persona.Età <120) Esempio2: Per esprimere il vincolo esplicito in base al quale l età anagrafica di un entità Dipendente assunto non può essere inferiore a 16 anni scriveremo: V3:(Anno(Dipendente.DataAssunzione) - Anno(Dipendente.DataNascita)>16) Nota: Nel riferirci ad un attributo di un entità si utilizza la notazione punto che separa il nome dell entità e il nome dell attributo che ci interessa. 17/12/2007 Unità di Apprendimento A2 41
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