Piano straordinario per la formazione alla salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro

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1 Autonome Provinz Bozen-Südtirol Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige Piano straordinario per la formazione alla salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro Accordo Conferenza Stato Regioni/Prov. Aut.me il 20 Novembre 2008 (Repertorio atti n. 226/CSR) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2009, in attuazione dell articolo 11, comma 7, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Delibera n del B A N D O

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3 BANDO Piano straordinario per la formazione alla salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro Accordo Conferenza Stato Regioni/Prov. Aut.me il 20 Novembre 2008 (Repertorio atti n. 226/CSR) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2009, in attuazione dell articolo 11, comma 7, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n PREMESSA Con tale accordo il Ministero del lavoro ha previsto lo stanziamento di di Euro a favore di Regioni e P.A. da destinare ad attività promozionali in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro mirate a diffondere la cultura della sicurezza attraverso la realizzazione di una campagna straordinaria di formazione (vedi art. 11 co. 7 D.Lgs. n. 81/2008). Tali risorse dovranno essere utilizzate per interventi di formazione (progettazione e realizzazione) in materia di sicurezza sul lavoro non presenti nei normali percorsi provinciali a vario titolo finanziati ed i cui obiettivi sono stati definiti a livello territoriale sulla base delle indicazioni provenienti dal Comitato provinciale di coordinamento (ex art. 7 D.Lgs. n. 81/2008) attuato con la Del. G.P. n del Il presente bando definisce le modalità di stanziamento di contributi per un ammontare complessivo di 290 mila euro per le attività realizzate nella Provincia autonoma di Bolzano. 2. OBIETTIVI E MODALITA DI INTERVENTO Con il Piano generale degli interventi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro la Provincia autonoma di Bolzano intende promuovere il raggiungimento dei seguenti obiettivi: - definire un quadro complessivo ed unitario degli interventi attuati, ai sensi del già citato Accordo del 20 Novembre 2008, in materia di formazione alla salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro; - programmare azioni e prevedere standard formativi che costituiscano la base per i successivi interventi di formazione che la Provincia autonoma attuerà in materia di salute e sicurezza; - rivolgere la formazione, attraverso interventi specificamente progettati, a coloro che non rientrano tra i destinatari di altri interventi formativi finanziati a vario titolo dalla Provincia autonoma; - rivolgere la formazione, attraverso interventi specificamente progettati, a coloro che, pur rientrando tra i destinatari di altri interventi formativi finanziati a vario titolo dalla Provincia autonoma, presentino caratteristiche tali (lingua, settore economico, genere, provenienza ) da necessitare di interventi particolari per metodo, durata, docenza, ecc - dedicare particolare attenzione alla formazione dei giovani, degli imprenditori delle piccole e medie imprese, dei lavoratori autonomi e dei soggetti che sono ritenuti più vulnerabili e maggiormente esposti a rischi; - garantire una regia unitaria e organica degli interventi formativi, secondo una prospettiva di programmazione comune per tutto il territorio provinciale. L approccio alla formazione che si propone di adottare riconosce diverse componenti secondo le quali potrà essere articolato l intervento formativo: - formazione generale, sulla normativa vigente, su aspetti legati alla organizzazione della sicurezza, sui concetti di rischio, danno, prevenzione e protezione, sui diritti e doveri dei lavoratori, ecc. - formazione specifica sui rischi specifici legati al comparto cui appartiene l impresa e le misure specifiche messe in atto per prevenire tali rischi, nonché sulle procedure di sicurezza e salute, - formazione in situazione come momento specifico dedicato al singolo lavoratore (o ad un gruppo omogeneo) per l approfondimento delle particolari tipologie di rischio presenti nell azienda e specificatamente legate alla mansione svolta dal lavoratore (o dal gruppo), sui dispositivi di sicurezza e sulle procedure di sicurezza relative alle macchine/impianti cui il lavoratore (o il gruppo) è addetto, - formazione manageriale, prevista per coloro che ricoprono ruoli di responsabilità rispetto alla sicurezza su aspetti relativi alla comunicazione, alla gestione delle emergenze (momenti di crisi /di panico, situazioni di rischio specifiche, ecc), ai modelli organizzativi e gestionali, ecc. 3. AZIONI PREVISTE Coerentemente con i criteri di attuazione definiti dal Piano generale degli interventi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la logica che si adotta per gli interventi formativi è da considerarsi innovativa in quanto rivolta ai soggetti che non rientrano tra i destinatari di altri interventi formativi 3

4 finanziati a vario titolo dalla Provincia autonoma nonché aggiuntiva rispetto a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 o diversificata in quanto si caratterizza per una diversa (e maggior) durata, articolazione per lingua e contenuti, per le modalità di erogazione, per i soggetti formatori o per il fatto di appartenere a settori economici e produttivi a forte rischio o nei quali le attività di prevenzione fino ad oggi messe in atto non abbiano portato a significativi risultati in termini di riduzione degli infortuni e delle malattie professionali. Rientrano nel bando anche gli interventi formativi che costituiscono adempimenti degli obblighi dei datori dei lavoro previsti dal D.Lgs. 81/08 purchè realizzati secondo modalità organizzative e standard di qualità individuati dal piano straordinario per formazione alla salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. La partecipazione ai corsi deve essere gratuita per i partecipanti laddove trattasi di formazione obbligatoria per i lavoratori ai sensi di legge. 4. PRIORITA PER IL FINANZIAMENTO Nella definizione delle priorità per il finanziamento delle attività di formazione, all interno dei gruppi di destinatari previsti dall Accordo, si farà riferimento ai seguenti criteri: - le categorie di soggetti deboli, quali i lavoratori stranieri e i lavoratori stagionali del settore agricolo; - gli imprenditori delle piccole e medie imprese, nonché i lavoratori autonomi e parasubordinati; - i giovani con meno di due anni di esperienza lavorativa, per i quali si ritiene necessario procedere alla diffusione della cultura della sicurezza. In relazione a queste categorie di destinatari si intende procedere assegnando una ulteriore priorità agli interventi destinati ai lavoratori dei settori a più elevato rischio di incidenti, infortuni e malattie professionali, vale a dire: agricoltura, edilizia, meccanica, trasporti. 5. DESTINATARI Coerentemente con le priorità espresse, si individuano i seguenti gruppi di destinatari degli interventi formativi: 1. Lavoratori stranieri; 2. Lavoratori stagionali del settore agricolo; 3. Datori di lavoro delle piccole medie imprese, piccoli imprenditori; 4. Lavoratori autonomi e lavoratori parasubordinati; 5. Lavoratori giovani che abbiano, complessivamente, meno di due anni di esperienza lavorativa, indipendentemente dal tipo di contratto di assunzione. 6. Giovani allievi dei corsi di formazione professionale, prima del loro avvio a periodi di alternanza scuolalavoro; 7. Rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza. 6. SOGGETTI ATTUATORI La formazione prevista dal presente bando verrà realizzata dai soggetti privati indicati dall art. 32 del D.Lgs. n. 81/2008 nonché da quelli ulteriori citati dall accordo di Conferenza Stato- Regioni/Prov. Autonome n. 2407/2006 con i limiti e i requisiti in esso indicati: - associazioni sindacali dei datori di lavoro o dei lavoratori, dagli organismi paritetici, enti bilaterali nonché fondi interprofessionali della Provincia autonoma di Bolzano; - soggetti formatori accreditati al FSE della Provincia autonoma di Bolzano che dimostrino di possedere esperienza almeno biennale, maturata in ambito di prevenzione e sicurezza sul lavoro. In ogni caso il personale docente impiegato per l'attività formativa deve possedere esperienza almeno biennale in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro. 7. CRITERI PER L ORGANIZZAZIONE DELLE AZIONI FORMATIVE L organizzazione dei corsi dovrà rispettare i seguenti requisiti: presenza di un responsabile - coordinatore dell intervento formativo; registrazione delle presenze su registri appositamente predisposti e/o precedentemente autorizzati/vidimati dall Amministrazione provinciale; 4

5 utilizzo di metodologie didattiche attive (centrate sulle caratteristiche degli allievi, basate su tecniche di problem solving e di simulazione, con particolare attenzione ai processi di valutazione, prevenzione e gestione dei rischi); il numero di ore di ogni corso dovrà rispettare come minimo quando previsto le indicazioni di legge o dei contratti collettivi di lavoro; il numero di ore di assenza non dovrà in nessun caso superare il 15 % del monte ore della singola azione formativa; la verifica di apprendimento, quando obbligatoria, è da effettuarsi secondo modalità ai sensi della normativa vigente; il rilascio, al termine dell intervento, di un attestato di partecipazione da parte del soggetto formatore, quando non altrimenti previsto dalla normativa vigente; numero dei partecipanti di norma non inferiore a 10 e non superiore a 30. Tale documento conterrà le informazioni utili a consentirne la registrazione nel Libretto formativo, nel momento in cui questo verrà adottato. Per tutto quanto non espressamente previsto si farà riferimento alle modalità di esecuzione dei corsi indicate dall Accordo di Conferenza Stato-Regioni/Province autonome n. 2407/2006 o dagli specifici accordi per la formazione dei datori di lavoro, lavoratori autonomi, preposti e lavoratori, RLS e RLST una volta emanati dalla Conferenza Stato-Regioni/Province autonome o dalla contrattazione. 8. RISORSE Allo scopo di sostenere le azioni indicate sono stanziate risorse pari a ,00 con riserva max. del 10% per azioni di monitoraggio ed assistenza tecnica alla gestione del bando. 9. DURATA DELL AZIONE E CONTRIBUTI PUBBLICI Le azioni formative previste dal Piano straordinario per la formazione alla salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro dovranno concludersi entro 12 (dodici) mesi dalla data di comunicazione dell avvio attività. Il contributo pubblico concesso per ogni singolo piano formativo non potrà superare l importo max. di ,00 (trentamila), con un massimo di ,00 (novantamila) per soggetto formativo. L IVA è da ritenersi inclusa. 10. COSTI AMMISSIBILI E RICONOSCIMENTO DI COSTI Le voci di costo sono indicate nel Preventivo di spesa. Le voci di costo massime ammesse al finanziamento sono stabilite nella Circolare sui costi ammissibili. Per quanto espressamente non previsto si applicano le vigenti normative provinciali e nazionali. E possibile il cofinanziamento delle azioni formative attraverso introiti derivanti dalle quote di partecipazione ai corsi approvati che devono essere esplicitamente indicate nel piano di finanziamento. In ogni caso il contributo massimo non potrà superare l 80% dei costi ammissibili. 11. MODALITA E DOCUMENTI PER LA PRESENTAZIONE DEI PIANI FORMATIVI Il piano formativo dovrà necessariamente essere presentato nella forma di un elaborato tecnico-progettuale i cui elementi costitutivi sono indicati nel Formulario per la presentazione dei progetti e nel relativo Preventivo di spesa. Il progetto formativo deve essere obbligatoriamente corredato da: 1. domanda di richiesta di finanziamento in bollo firmata dal soggetto presentatore, in cui dovrà altresì essere dichiarato che il medesimo progetto non è stato ammesso a contributo nell ambito di programmi operativi provinciali, né di altri programmi o iniziative comunitarie o altri contributi pubblici ; 2. Preventivo di spesa ; 3. statuto e/o atto costitutivo dell associazione o dell ente formatore accreditato, quando non già in possesso dell amministrazione provinciale. Sui documenti presentati, dovrà essere apposta la firma del legale rappresentante presentatore autenticata o accompagnata da una fotocopia del documento d identità. dell organismo 12. OBBLIGHI DEL SOGGETTO ATTUATORE Gli obblighi del soggetto attuatore sono precisati in apposita lettera di autorizzazione. 5

6 Le attività devono aver inizio entro 30 gg (trenta giorni) a partire dalla notifica dell ammissione al finanziamento ai soggetti promotori dei progetti, pena la revoca del contributo. Non è possibile l avvio dell azione formativa prima di aver ottenuto la necessaria autorizzazione. Le azioni previste nel progetto presentato dovranno concludersi entro 12 mesi (dodici mesi) dalla data di comunicazione dell avvio attività. La comunicazione alla Ripartizione Provinciale Lavoro riguardante il calendario definitivo degli interventi formativi, la sede di svolgimento e l elenco dei partecipanti dovrà essere inoltrata all inizio dell azione formativa. Le modifiche relative a partecipanti, sedi di svolgimento e giornate formative dovranno essere tempestivamente comunicate alla Ripartizione Provinciale Lavoro. I soggetti attuatori si impegnano a non modificare la proposta progettuale se non previa esplicita autorizzazione da parte della Ripartizione Provinciale Lavoro. Il mancato impegno in tal senso comporterà la revoca della concessione del contributo accordato. 13. ANTICIPAZIONI Non è prevista alcuna forma di anticipazione finanziaria. 14. ATTIVITA ISPETTIVA Il monitoraggio e la vigilanza tecnico-amministrativa delle azioni formative è esercitata per competenza dalle competenti Ripartizioni provinciali per la formazione professionale (italiana, tedesca e ladina, agricola). I soggetti attuatori delle azioni formative, beneficiari del cofinanziamento pubblico, dovranno altresì impegnarsi a sottoporsi ai controlli ed alla vigilanza previsti. 15. RIDUZIONE O REVOCA DEL CONTRIBUTO Nel caso di realizzazione parziale delle azioni formative o di accertate irregolarità nello svolgimento delle attività didattiche, organizzative ed amministrative dei corsi autorizzati, la Ripartizione Provinciale Lavoro ha la facoltà di ridurre o revocare il contributo concesso. 16. MODALITA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE I progetti devono pervenire presso la Ripartizione Provinciale Lavoro entro il 31 marzo Le ulteriori scadenze vengono fin d ora fissate al 30 giugno 2011, 30 settembre 2011, 31 dicembre 2011 per venire esaminati, approvati e finanziati fino all esaurimento dei fondi a disposizione. L arrivo dei progetti consegnati a mano o inviati per posta (raccomandata RR) è attestato dalla data di ricevimento da parte della Ripartizione Provinciale Lavoro che appone il relativo numero di protocollo. Non fa fede il timbro postale di spedizione. 17. AMMISSIBILITA AL FINANZIAMENTO Il progetto è ammissibile al finanziamento se risponde alle seguenti caratteristiche: rispetto dei termini previsti per il recapito del progetto; presenza della domanda di richiesta di finanziamento sottoscritta dal legale rappresentante; indicazione delle modalità di cofinanziamento (almeno del 20%); presenza di statuto e/o atto costitutivo (quando non già in possesso dell amministrazione provinciale); corretta compilazione del formulario per la presentazione dei progetti e del relativo preventivo di spesa; rispetto di tutti i parametri indicati nel bando; dichiarazione che il progetto non è stato ammesso ad altro contributo regionale, nazionale o comunitario; superamento del valore soglia acquisito nella valutazione del progetto formativo. 18. COMITATO DI VALUTAZIONE I progetti ammessi verranno valutati da un apposito comitato di valutazione istituito presso la Ripartizione Provinciale Lavoro (Rip. 19) e composto da n. 1 rappresentante della Rip.ne 19 Lavoro, che lo presiede, n. 1 rappresentante per le Rip.ni per la Formazione Professionale tedesca e ladina, italiana e agricola, n. 1 rappresentante delle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro, n. 1 Rappresentante delle Organizzazioni sindacali dei lavoratori. Il Comitato di valutazione potrà avvalersi di esperti esterni. 19. EROGAZIONE/RENDICONTAZIONE/LIQUIDAZIONE Il contributo erogato dalla Provincia sarà liquidato al termine delle attività formative, previa verifica amministrativa-contabile. Entro 60 giorni dalla dichiarazione di termine dell attività formativa il Soggetto beneficiario del contributo è tenuto a presentare alla Ripartizione Lavoro: il rendiconto analitico dei costi sostenuti in conformità al preventivo di spesa approvato; gli originali dei documenti giustificativi delle spese sostenute debitamente quietanzati; 6

7 una relazione tecnica-valutativa sulla gestione del progetto formativo secondo lo schema fornito dalla Ripartizione Lavoro. 7

8 20. PROCEDURE DI SELEZIONE E VALUTAZIONE DEI PROGETTI La Ripartizione provinciale Lavoro, attraverso il comitato di valutazione, procederà trimestralmente alla stesura di una graduatoria dei progetti formativi sulla base dei criteri di valutazione e dei punteggi elencati nella seguente tabella: PIANO STRAORDINARIO FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO 1000 A CARATTERISTICHE DEL SOGGETTO ATTUATORE 50 B PRIORITA' DELL INTERVENTO FORMATIVO 90 C PRESUPPOSTI DELL'INTERVENTO FORMATIVO 280 D QUALITA DELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA 450 E ATTESTATO/CERTIFICAZIONE FINALE 50 F PROCEDURE DI COMUNICAZIONE 30 G CONGRUENZA COSTI 50 N.B. Saranno considerati ammissibili i progetti che avranno raggiunto una valutazione pari ad almeno 550 punti. INFORMAZIONI Per poter fornire informazioni, materiali e l apposito formulario, nonché per la presentazione delle domande, è stato attivato uno sportello per la consulenza alle aziende che vogliono accedere al contributo, presso la Ripartizione Provinciale Lavoro. Ripartizione 19 Lavoro - Via Canonico M. Gamper, 1, Bolzano Frau Christine Terzer Tel. 0471/ mail: christine.terzer@provinz.bz.it Frau Laura Conci Tel. 0471/ mail: laura.conci@provinz.bz.it Allegati al bando: - Circolare sui costi ammissibili - Formulario per la presentazione dei progetti - Preventivo di spesa 8