CONDOTTE DI PE IN PRESSIONE ADDUTTRICI DI ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO

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1 Servizio Tecnico e Promozione Dott.ssa Barbara Soldati VADEMECUM COLLAUDO IDRAULICO OPERE IN CANTIERE DM LL.PP. 12/12/85 CONDOTTE DI PE IN PRESSIONE ADDUTTRICI DI ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO Un opera idrica è il risultato della combinazione di molti elementi quali ad esempio: la progettazione, i tubi, i raccordi, la posa ecc; è diritto/dovere del committente esigere di tutti gli elementi l adeguatezza e la conformità affinché l opera sia idonea agli usi per i quali è stata progettata e realizzata e sia un bene duraturo per la comunità interessata. Il Direttore Lavori ha la responsabilità di verificare che tutti gli elementi sopra indicati siano conformi al progetto approvato con la facoltà (dovere) di rifiutare i prodotti (tubi, raccordi, ecc.) e i servizi (scavo, rinterro, ecc.) non conformi alle norme e/o al capitolato. L'ordinamento in materia è contenuto nel Decreto del Ministero dei LL.PP. 12/12/85, che elenca, tra l altro, le responsabilità del Direttore Lavori e dettaglia i collaudi che egli deve effettuare in cantiere sugli elementi della condotta posata (compresi valvole e raccordi), prima della messa in esercizio dell opera. Questi collaudi hanno lo scopo di verificare l integrità e la funzionalità idraulica di tutti gli elementi della condotta posata al fine di garantirne l idoneità e la sicurezza nel tempo. Il ruolo significativo e determinante del Direttore Lavori è riconfermato nelle sentenze emesse dalla magistratura su tale argomento (vedi allegato). La pressione di collaudo, così come indicato nel Decreto, è definita dal progettista e di regola ha il valore di 1,5 volte la pressione di esercizio prevista fino a un massimo di 1,5 volte la pressione nominale (sconsigliato per PN >10). Le metodologie previste per la verifica di tenuta idraulica in opera possono essere diverse per diversi materiali costituenti la condotta, nel caso di condotte di PE esse devono tener conto del comportamento visco-elastico del polietilene. 1 di 6

2 Procedimento di prova 1 Il procedimento di seguito proposto si basa su quello standardizzato della norma UNI Posa in opera e collaudo di sistemi di tubazioni di polietilene per il trasporto di liquidi a pressione e viene eseguito su tratti di condotta non più lunghi di 800 m, con ricoprimento parziale che lasci scoperti solo i giunti per la prevista ispezione visiva durante il collaudo. 1. PREPARAZIONE Si effettua un lento riempimento con acqua a velocità inferiore a 1 m/s evitando di generare colpi d ariete. A riempimento avvenuto si effettua lo sfiato e si lascia stabilizzare la condotta in queste condizioni per non meno di 3 ore. 2. PROVA Si incrementa la pressione nella condotta fino a raggiungere la pressione di collaudo STP. Raggiunta la pressione di prova la si mantiene per 30 minuti a mezzo di rabbocchi d acqua necessari per compensare l aumento di volume dovuto alla deformazione della condotta sotto sforzo. In questa fase devono essere ispezionati i giunti per individuare eventuali perdite. La pressione va ora decrementata rapidamente fino a 300 kpa (3bar) spillando acqua velocemente. Al raggiungimento di 300 kpa il sistema viene chiuso e si da inizio alla registrazione dei dati. Si rilevano e registrano i valori di pressioni nei 90 minuti seguenti con la cadenza: Tra 0 e 10 minuti: una lettura ogni 2 minuti (5 letture) Tra 10 e 30 minuti: una lettura ogni 5 minuti (4 letture) Tra 30 e 90 minuti: una lettura ogni 10 minuti (6 letture) I valori riportati su un diagramma P/t dovranno indicare nell ultimo tratto (vedi grafico sotto) un andamento crescente che dipende dalla contrazione indotta sulla tubazione dal veloce scarico dell acqua. In questo caso l esito del collaudo è considerato positivo. Un andamento decrescente indica la presenza di perdite nel sistema. In questo caso l esito del collaudo è considerato negativo e si procede al controllo dei giunti meccanici e di quelli saldati per individuare le perdite, eliminate le quali il collaudo deve essere ripetuto. 2 di 6

3 Procedimento di prova 2 Il procedimento di seguito proposto si basa su quello standardizzato della norma UNI EN 805 Approvvigionamento di acqua Requisiti per sistemi e componenti all esterno di edifici. Il procedimento scelto comprende le fasi: 1. Preliminare 2. Prova di perdita di carico integrata 3. Prova principale 1. FASE PRELIMINARE Durante la fase preliminare sono create le condizioni per una esecuzione appropriata alla prova principale e una conseguente corretta lettura dei dati ottenuti: - la tubazione è sciacquata, è sfiatata (eventuali bolle d aria devono essere eliminate) e riempita di acqua a pressione atmosferica. Segue un periodo di riposo di almeno 60 minuti; - si aumenta la pressione rapidamente (meno di 10 minuti) fino alla pressione di prova e la si mantiene per 30 minuti mediante pompaggio continuo, in questo periodo deve essere ispezionato il tratto di condotta interessato al collaudo per l eventuale individuazione di perdite evidenti; - interrompere il pompaggio per 1 ora (durante questo periodo si verifica una perdita di pressione per effetto della deformazione plastica); - misurare la pressione residua al termine di questo periodo. L esito della fase preliminare è considerato positivo se la perdita di pressione misurata è inferiore o uguale al 30% della pressione di collaudo. 2. PROVA DI PERDITA DI CARICO INTEGRATA - diminuire rapidamente la pressione rimasta al termine della fase preliminare di un ulteriore 10% - 15% della pressione di collaudo iniziale, mediante scarico dell acqua; - misurare il volume di acqua rimosso V con la massima precisione possibile; - la perdita d acqua ammissibile V max è definita dalla formula: 3 di 6

4 Vmax = 1,2 x V x P (1/Ew +D/(exE R )) dove: V max = perdita d acqua ammissibile in litri [l]; V = volume in litri [l] della sezione del tratto di tubazione sottoposto a prova P = perdita di pressione misurata in Kilopascal [KPa] D = diametro interno dei tubi in metri [m] Ew = modulo di elasticità dell acqua in Kilopascal [KPa] pari a KPa e = spessore del tubo in metri [m] E R = modulo elastico della parete del tubo in direzione circonferenziale in Kilopascal [KPa] pari, per il PE, a KPa Si deve verificare : V V max Per facilitare le operazioni di verifica si fornisce la tabella sottostante che riporta per ogni formato di tubi (diametro De e spessore e, secondo la UNI EN 12201:2004) il volume di riempimento per metro V e il volume v massimo rimosso ammissibile per bar per metro. PE100 PN6 PE 80 PN8 / PE100 PN 10 PE 80 PN12,5 / PE100 PN16 PE100 PN 25 De (mm) e (mm) V (l/m) v (l/barxm) e (mm) V (l/m) v (l/barxm) e (mm) V (l/m) v (l/barxm) e (mm) V (l/m) v (l/barxm) ,15 0, ,5 0,25 0, ,53 0, ,4 0,42 0, ,7 0,83 0, ,5 0,66 0, ,52 0, ,6 1,31 0, ,9 1,03 0, ,8 2,41 0, ,8 2,07 0, ,6 1,65 0, ,5 3,42 0, ,8 2,96 0, ,3 2,32 0, ,4 4,93 0, ,2 4,25 0, ,3 3,36 0, ,6 7,36 0, ,36 0, ,1 5,00 0, di 6

5 PE100 PN 6 PE100 PN 10 PE100 PN 16 PE100 PN 25 De (mm) e (mm) V (l/m) v (l/barxm) e (mm) V (l/m) v (l/barxm) e (mm) V (l/m) v (l/barxm) e (mm) V (l/m) v (l/barxm) 125 7,4 9,54 0, ,4 8,20 0, ,1 6,48 0, ,3 11,96 0, ,7 10,31 0, ,2 8,11 0, ,2 7,11 0, ,5 15,61 0, ,6 13,44 0, ,9 10,60 0, ,9 21,69 0, ,7 19,76 0, ,4 17,02 0, ,6 13,44 0, ,7 26,76 0, ,9 24,38 0, ,2 21,02 0, ,4 16,56 0, ,6 33,91 0, ,4 30,85 0, ,5 26,59 0, ,8 20,97 0, ,6 41,84 0, ,8 38,15 0, ,7 32,88 0, ,2 25,90 0, ,7 52,52 0, ,6 47,84 0, ,4 41,26 0, ,3 32,49 0, ,1 66,42 0, ,7 60,52 0, ,6 52,20 0, ,1 41,12 0, ,6 84,39 0, ,1 76,85 0, ,2 66,33 0, ,5 52,28 0, ,3 107,17 0, ,7 97,65 0, ,3 84,19 0, ,7 66,33 0, ,2 135,66 0, ,7 123,54 0, ,9 106,48 0, ,5 83,98 0, ,1 167,49 0, ,7 152,47 0, ,4 131,51 0, ,4 210,09 0, ,2 191,36 0, ,8 165,04 0, ,1 265,85 0, ,4 242,10 0, ,2 208,79 0, ,2 337,57 1, ,1 307,58 0, ,6 428,69 1, ,4 390,58 0, ,4 542,63 1, ,3 494,40 1, ,2 669,97 2, ,3 610,15 1,27131 Esempio: se stiamo collaudando un tratto di condotta lungo 500 m di De 250 PN10 e abbiamo indotto una perdita in questa fase di 1,8 bar, il volume che abbiamo scaricato V e che misuriamo non deve essere superiore a V max, quindi deve essere soddisfatta la relazione seguente V V max = (0,07962 x 1,8 x 500) l = 71 l 5 di 6

6 3. PROVA PRINCIPALE Il rapido calo di pressione provocato nella prova di perdita di carico integrata produce una contrazione della tubazione, interrotto lo scarico dell acqua la contrazione deve indurre un aumento della pressione evidenziabile con la registrazione frequente per 30 minuti dei valori di pressione; il grafico risultante deve essere del tipo sotto riportato. L esito del collaudo è considerato positivo quando la curva della pressione nella fase principale mostra una tendenza all aumento, in caso contrario esiste una perdita all interno del sistema che deve essere cercata e riparata. È importante che la prova si esegua quanto possibile in condizioni di temperatura controllata (normalmente tra i C) poiché essa influenza considerevolmente i parametri coinvolti in questi tipi di collaudi. 6 di 6

7 OPERE PUBBLICHE Direttori dei lavori Sulla responsabilità amministrativo-contabile per danni accertati nel corso dell esecuzione di un appalto di lavori pubblici, emersa nello svolgimento dell attività del direttore dei lavori (anche progettista o meno), sussiste la giurisdizione della Corte dei Conti giacché il direttore dei lavori svolge un esercizio temporaneo di funzioni pubbliche in nome e nell interesse dell amministrazione appaltante. Corte dei Conti sez. II, 16 marzo 2001, n. 116/A Proc. gen. c. Borsani e altro Bollettino legisl. Tecnica 2001, 479 (s.m.) Documento appuntato n. 2 di 5 OPERE PUBBLICHE Direttore dei lavori Il direttore dei lavori di un appalto di opera pubblica che abbia consentito l esecuzione di varianti non autorizzate dall amministrazione appaltante e che non abbia rilevato l esecuzione di opere difformi dal progetto oppure non a regola d arte, si è comportato in modo illecito con colpa grave. Il direttore dei lavori è perciò responsabile dei danni conseguenti, consistiti in pagamenti dell appaltatore non dovuti e in spese ingiustificate per il rifacimento di lavori eseguiti erroneamente; e tale responsabilità può forse essere ridotta ma non esclusa per il fatto che la direzione dei lavori sia stata affidata ad un funzionario che aveva anche altri incarichi e, soprattutto che non aveva titolo di studio idoneo. Corte Conti sez. I, 17 ottobre 2000, n. 321 Bollettino legisl. Tecnica 2001, 218 Documento Appuntato n. 3 di 5 OPERE PUBBLICHE Direttore dei lavori Dev essere affermata la responsabilità amministrativa a titolo di colpa grave del direttore dei lavori che abbia tollerato (o ordinato) l effettuazione di lavori difformi dal progetto e dal contratto d appalto. Corte Conti reg. Campania sez. giurisd., 16 novembre 1999, n. 80 Proc. reg. c. Stefanile Appalti Urbanistica Edilizia 2001, 241 (s.m.) Documento Appuntato n. 4 di 5 OPERE PUBBLICHE Direttore dei lavori LS 25 maggio 1895 n. 350 r.d. LS 12 luglio 1934 n art. 52 r.d.l. LS 16 luglio 1962 n d.p.r. LR 29 dicembre 1981 n. 55 art. 83 Piemonte I compiti e le funzioni devoluti tanto al direttore dei lavori quanto al collaudatore di un opera pubblica eseguita in appalto, giusto il capitolato generale approvato con d.p.r. 16 luglio 1962, n ed il regolamento per la direzione, la contabilità e la collaudazione approvato con r.d. 25 maggio 1895, n. 350, comportano, da un lato, esercizio di poteri autoritativi nei confronti dell appaltatore e, dall altro lato assoggettamento alle direttive della pubblica amministrazione committente ed alle istruzioni di un organo sovraordinato, quale l ingegnere capo, così da risultare incompatibili con la configurazione in senso meramente privatistico del relativo rapporto, avente ad oggetto la prestazione di un opera professionale, e da denotare, invece, un vero e proprio inserimento funzionale, sia pur temporaneo, dei soggetti in questione nell apparato organizzativo della pubblica amministrazione, quali organi tecnici e straordinari della stessa, con assunzione della veste di agenti e conseguente assoggettamento alla responsabilità patrimoniale (nella specie, prevista dall srt. 83 della l. reg. Piemonte 29 dicembre 1981, n. 55) ed alla correlativa competenza giurisdizionale della Corte dei Conti, ai sensi dell art. 52 del r.d. 12 luglio 1934 n n. 1214). Cassazione Civile sez. un., 11 aprile 1994, n Mattia e altro c. Proc. gen. Corte dei Conti Giust. Civ. Mass. 1994, 465 (s.m.) Documento Appuntato n. 5 di 5 Allegato

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