Autismo e autonomie personali
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- Valentino Garofalo
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1 Autismo e autonomie personali Dr. Irene Pozzar Psicologo presso L Appartamento, Zoagli (Genova) Psicologo presso Pais Centro Clinico Evolutivo, Recco(Genova) Facilitatore alle autonomie di minori con autismo, ASL3 Genovese Consulente psico-educativo presso Mai Soli onlus, Genova. Riva del Garda, Ottobre 2012 Centro studi Erickson Con autonomia si intende la possibilità di svolgere le proprie funzioni senza ingerenze o condizionamenti da parte degli altri. E la capacità di dare a sé stessi le leggi cui ci si sottomette; indipendenza. 1
2 A proposito di indipendenza Il caso del ragazzo selvaggio dell Aveyron Uta Frith L Autismo, spiegazione di un enigma Perché parlare di autonomie nell autismo? - Perché si vive all interno di un contesto sociale; - Perché l obiettivo è migliorare la qualità della vita; - Perché oltre alla riabilitazione c è la psicomotricità dello spazzolino da denti cit. Prof. Francesco Barale 2
3 Come parlare di autonomie nell autismo? - Utilizzando un linguaggio comunein grado di identificare cosa la persona è in grado di fare, che cosa non è in grado di fare ma soprattutto dov è possibile intervenire. - Il TEACCH Transition Assesment Profile (TTAP) incarna questo modello. Perché il TTAP? 1. Valutazione del periodo di transizione; 2. Focalizzazione su sei aree funzionali: - Attitudini lavorative; - Comportamenti lavorativi; - Funzionamento indipendente; - Abilità di tempo libero; - Comunicazione funzionale; - Comportamento interpersonale 3. Valutazione in tre contesti ambientali differenti: - Scala dell osservazione diretta a casa; - Scala dell osservazione diretta a scuola; - Scala dell osservazione diretta al lavoro. 4. Unico sistema di punteggio; 5. Adattamento all ambiente; 6. Verifica dei soggetti con limitate preferenze comunicative. 3
4 L Appartamento è una residenza socio-riabilitativa per il dopo di noi. - Autonomie personali; - Autonomie per vivere insieme; - Nuovi compiti. Nuovi compiti Autonomie per vivere insieme Autonomie personali 4
5 Lavorare con gli adulti significa ancora una volta lavorare per il miglioramento della qualità della vita, per questo occorre: - Mantenere ciò che è stato acquisito; - Arricchirecon nuove proposte (nuovi compiti); -Ricordarsi dell etàbiologica delle persone con cui si lavora. Per lavorare con adulti low functioning sulle autonomie occorre: - Utilizzare PECS come ausilio visivo; - Accompagnare eventualmente da semplici e coincise indicazioni verbali; - Guidare fisicamente al movimento. Creando una routine le procedure vengono memorizzate (vanno mantenute!) 5
6 Lavarsi sotto la doccia Farsi la barba Lavarsi i denti Lavarsi le mani Vestirsi e svestirsi nel momento appropriato Automonie Personali Farsi bidet Lavare i vetri Apparecchiare e sparecchiare Caricare e scaricare la lavastoviglie Stendere e piegare la biancheria Autonomie per il vivere insieme Lasciare gli oggetti dove si trovano 6
7 Laboratorio cucina Laboratorio Essenze Magliette Nuovi compiti 10:00 13:00 13:00 14:00 14:00 15:00 15:00 16:30 16:30 17:00 17:00 18:00 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Accoglienza Riordino Laboratorio essenze Palestra Laboratorio magliette Passeggiata Pranzo Pranzo Pranzo Pranzo Pranzo Pausa Pausa Pausa Pausa Pausa Laboratorio cucina Musica Barca Coltivazione fascia Riordino Merenda Merenda Merenda Merenda Merenda Passeggiata Passeggiata Passeggiata Passeggiata Passeggiata 7
8 I momenti di pausa sono spazi importanti. Sono fondamentali per le persone con autismo e perchièaccantoaloro. E importante lavorare affinché si trovi un attività che caratterizzi questi momenti. Es: sfogliare e strappare giornali, ritirarsi in camera, guardare i Simpsons L operatore: - Buon osservatore; - Persona in grado di intervenire sull ambiente che circonda la persona con autismo; - Persona in grado di segmentare in piccole unità i compiti e in grado di verificarne costantemente lo stato. 8
9 L ambiente: - Pensato per chi deve vivere quotidianamente in quel contesto. Es: cura dei materiali, della disposizione, dei tempi. - Cura dei materiali: si osserva la predilezione o il rifiuto per materiali molto diffusi (es: plastica, materiali molli ); - Il materiale deve essere predisposto in modo fruibile(es: come disporre la biancheria da piegare); - Il tempodeve scandire il passaggio da un attività all altra (es: doccia). E utilile usare timer e strumenti che scandiscano il passare del tempo. 9
10 In sintesi: E importante lavorare sulle autonomie a partire dalla prima infanzia. Attraverso la predisposizione delle circostanze ambientali è possibile affrontare (o tentare) qualunque compito. Tentare non nuoce! I nuovi compiti costituiscono un opportunità per lavorare con mezzi e materiali nuovi ma con i medesimi obiettivi. 10
11 Un viaggio di mille miglia comincia sempre con un primo passo. Lao Tzu Grazie per l attenzione. ire.pozzar@gmail.com 11
12 Bibliografia e sitografia: - Mesibov G., Thomas J.B., Chapman S.M., Shopler E. (2010) TEACCH Transition Assessment Profile, Giunti O.S. - Caretto F., Dibattista G. & Scalese B. (2012) Autismo e autonomie personali, Erikson: Trento. - Facebook: Appartamento Zoagli
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