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1 REGIONE DEL VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA AZIENDA U.L.S.S. 16 DI PADOVA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Via Facciolati, 71 Tel fax Oggetto: nota informativa di sintesi sull organizzazione per la gestione delle emergenze presso le Aziende Sanitarie Ospedaliera di Padova Ulss 16 Ospedale S. Antonio Istituto Oncologico Veneto. Le vigenti normative in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro e di prevenzione incendi prevedono che presso le strutture sanitarie sia predisposta una organizzazione per la gestione delle emergenze, lotta antincendio e primo soccorso e che venga elaborato un piano di emergenza in cui siano pianificate le azioni da intraprendere in caso di evento sfavorevole (incendio, calamità naturali, primo soccorso, evacuazione dei visitatori, gestione dell emergenza). Allo scopo per le Azienda Sanitarie Ospedaliera di Padova, Ulss 16, Istituto Oncologico Veneto è presente una organizzazione congiunta per la gestione delle emergenze adottata in fasi successive mediante i seguenti atti deliberativi: D.D.G. A.O.P. n 467del 30/03/ istituzione de l Servizio di Sicurezza Antincendio ed approvazione del relativo protocollo d espletamento; D.D.G. A.O.P. n 565 del 26/08/2002 adozione del piano generale di emergenza ed istituzione della squadra di pronta evacuazione; D.D.G. Ulss 16 n 276 del 14/04/2006 adozione del piano generale di emergenza interna ed istituzione della squadra di pronta evacuazione dell Ospedale S. Antonio. Per quanto riguarda gli ambiti applicativi del piano si precisa che l Istituto Oncologico Veneto e la sede del Dipartimento di Prevenzione ULSS 16 si avvalgono del medesimo coordinamento dell organizzazione già in essere presso le Aziende Ospedaliera di Padova ULSS16. La pianificazione delle modalità operative per la gestione delle emergenze interne sono descritte in uno specifico documento denominato Piano di emergenza il quale si compone dei seguenti elaborati: 1) Relazione descrittiva; 2) Piano di pronto intervento; 3) Piano di pronta evacuazione; 4) Piano di edificio linee guida; 5) Piano di reparto linee guida. Presso la sede dello scrivente servizio è depositato il Piano di emergenza ed. n 5 Agg. Giugno 2008, consultabile previa richiesta al seguente riferimento: Servizio Interaziendale di Prevenzione e Protezione Tel fax sr.prevenzione@sanita.padova.it Distinti saluti. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO INTERAZIENDALE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE _Dott. Raffaele Polato_ File: piano di mergenza - nota informativa di sintesi per L. 22.DOC Pagina 1 di 5

2 REGIONE DEL VENETO AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA AZIENDA U.L.S.S. 16 DI PADOVA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Via Facciolati,71 Tel fax ALLEGATO - INDICAZIONI DI SINTESI SULLA ORGANIZZAZZIONE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE DELL AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA- ULSS 16 - ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO Il piano di emergenza aziendale prevede il coinvolgimento di diversi soggetti presenti nelle strutture ospedaliere impiegati nell attività di prevenzione incendi e gestione delle emergenze, principalmente organizzati nel Servizio di Sicurezza Aziendale 2525 squadra di pronto intervento; squadra di pronta evacuazione. SERVIZIO DI SICUREZZA AZIENDALE Prevede il coinvolgimento di diversi soggetti presenti nelle strutture ospedaliere nell attività di prevenzione incendi, perseguita principalmente mediante: squadra di pronto intervento aziendale Composizione. Operatori tecnici turnisti del servizio tecnico. La composizione della squadra si diversifica in funzione dell orario e dei giorni settimanali: - in orario diurno dei giorni feriali - n. 3 operatori individuati tra: un operatore elettrico, un operatore meccanico-gas medicali, un operatore termoidraulico, un operatore edile e gli altri operatori in turno giornaliero, - in orario notturno dei giorni feriali e per tutta la giornata nei giorni festivi - n. 3 operatori individuati tra: un operatore elettrico, un operatore meccanico-gas medicale, un operatore termoidraulico, un operatore edile. Complessivamente per l AOP IOV OSA (ULSS 16) gli addetti antincendio costituenti la squadra di pronto intervento sono rappresentati da 25 operatori tecnici. Compiti. Ai fini protettivi nella gestione delle emergenze, al momento della segnalazione dell allarme, la squadra interviene prontamente per le operazioni di primo intervento per lo spegnimento di incendi, sezionamento impianti, operazioni per la messa in sicurezza del luogo o luoghi coinvolti. Ai fini preventivi la squadra ha il compito di verificare con sistematicità l efficienza, il funzionamento, lo stato di buona conservazione e lo stato di corretta utilizzazione di ogni impianto, presidio, compartimento, struttura, spazio e ogni altro elemento concorrente al raggiungimento-mantenimento della sicurezza antincendio negli ambienti ospedalieri. Dotazioni. Gli operatori tecnici componenti la squadra sono dotati di: - radio per le comunicazioni con la sala operativa e ricevimento delle segnalazioni di allarme. - Maschera a pieno facciale con filtro polivalente - D.p.i. tuta in Nomex, guanti resistenti al calore, casco, scarpe antinfortunistiche ecc. Formazione. Corso di prevenzione incendi di 16 ore secondo D.M. 10/03/98 c/o VV.F ed aggiornamenti annuali sull evoluzione del piano di emergenza, esercitazioni antincendio periodiche. squadra di pronta evacuazione aziendale Composizione File: piano di mergenza - nota informativa di sintesi per L. 22.DOC Pagina 2 di 5

3 - Per l AOP-IOV: n 10 operatori sanitari turnisti in dividuati tra reparti/servizi aziendali vari (Obitorio, P.S. Centrale, P.S. Ostetrico, Dialisi, Servizio Trasporto Malati; ecc.) per un totale complessivo di 110 operatori. - Per l OSA - ULSS16: n 6 operatori sanitari turnist i individuati tra reparti/servizi aziendali vari (Anestesia e Rianimazione, Medicina d Urgenza, Ortopedia, Medicina Fisica Riabilitativa, Pronto Soccorso P.S.) per un totale complessivo di 30 operatori. Compito Durante i turni di lavoro presso il proprio reparto/servizio al momento della segnalazione dell allarme, abbandonano la propria attività e si prestano prontamente per effettuare le primissime attività di pronta evacuazione dei pazienti coinvolti nell emergenza e/o, su specifiche disposizioni del coordinatore del P.E., espletano l attività di pronta evacuazione dei materiali, ritenuti pericolosi nell evoluzione dell emergenza. Dotazioni - Radio per le comunicazioni con la sala operativa e ricevimento delle segnalazioni di allarme. - Maschera a pieno facciale con filtro polivalente. - D.p.i. tuta in nomex, guanti resistenti al calore, casco, scarpe antinfortunistiche ecc. - Telo a sei manici per il trasporto di pazienti ed eventuali feriti. Formazione Corso di prevenzione incendi di 16 ore secondo D.M. 10/03/98 c/o VV.F, aggiornamenti annuali sull evoluzione del piano di emergenza, esercitazioni antincendio periodiche. ATTORI COINVOLTI NELLA GESTIONE DELLE EMERGENZE E LORO COMPITI Oltre ai componenti delle squadre di pronto intervento e di pronta evacuazione nel piano di emergenza sono coinvolti altri attori con specifici ruoli così definiti: COORDINATORE DEL P.E.. La globale gestione del piano di emergenza è affidata al Dirigente Medico della Direzione Ospedaliera. Fin tanto che il Dirigente Medico di presidio non raggiunge il luogo dell incendio il coordinamento dell emergenza è affidato al Responsabile del reparto coinvolto ovvero al Medico di Guardia. Il compito principale del Coordinatore del P.E. è quello di valutare le circostanze dell emergenza, assumere le decisioni strategiche e disporre agli attori dell emergenza quanto da farsi. REFERENTI ANTINCENDIO DI REPARTO. Personale di reparto, nel quale avviene l incendio. Sono prevalentemente i turnisti e i Capo Sala di reparto. Il loro compito principale è quello di coadiuvare la squadra di pronto intervento e la squadra di pronta evacuazione. REFERENTI ANTINCENDIO DEI REPARTI ATTIGUI. Personale dei reparti attigui al reparto coinvolto nell incendio. Il loro principale compito è quello di coadiuvare la squadra di pronto intervento e la squadra di pronta evacuazione. RESPONSABILE DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO. Il compito principale del Responsabile del Servizio Infermieristico è quello di indicare al Coordinatore del P.E. i rischi sanitari presenti sul posto in caso di emergenza. DIRIGENTE RESPONSABILE UNITA OPERATIVA - MEDICO DI REPARTO MEDICO DI GUARDIA. Il compito principale del Dirigente Responsabile U.O. - Medico di Reparto o Medico di Guardia in sua assenza, è quello di coordinare le prime fasi dell emergenza fino all arrivo del Dirigente Medico. VIGILI DEL FUOCO. Il compito principale dei Vigili del fuoco è quello di risolvere le situazioni di emergenza rapportandosi con il Coordinatore del P.E. OPERATORE DI PORTINERIA. Il compito principale degli operatori delle portinerie è quello di ricevere i V.V.F. ed indirizzarli sul posto dell incendio. DEGENTI. Il compito principale dei degenti nelle situazioni di emergenza è quello di attenersi alle disposizioni del personale dipendente. PERSONALE ESTERNO. Il compito principale del personale esterno nelle situazioni di emergenza è quello di attenersi alle disposizioni del personale dipendente. RESPONSABILI DELLE SEZIONI TECNICHE. Omissis File: piano di mergenza - nota informativa di sintesi per L. 22.DOC Pagina 3 di 5

4 ASSISTENTI TECNICI DEL S.P.P. Omissis REPERIBILI ASSISTENTI TECNICI DELL UNIVERSITA. Omissis RESPONSABILE DEL SERV. DI PREV. E PROT. Omissis RESPONSABILE DEL SERV. DI PREV. E PROT. UNIVERSITA Omissis RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO Omissis RESPONSABILE DELLA DIRIGENZA MEDICA. Omissis DIRETTORE SANITARIO. Omissis CENTRO DI CONTROLLO DELLE EMERGENZE: SALA OPERATIVA Rappresenta il centro di controllo da cui dirigere e sovrintendere le operazioni di emergenza a cui pervengono le segnalazioni degli allarmi automatici, delle chiamate telefoniche di emergenza, degli ascensori e ogni altro tipo di allarme. La Sala Operativa è presidiata 24 su 24 e ad essa afferiscono gli operatori della squadra di sicurezza e ogni altro personale coinvolto nella gestione delle emergenze. Presso la Sala Operativa sono disponibili: - il piano di emergenza aziendale; - i registri e gli elaborati tecnici di edificio per i controlli ordinari; - le chiavi per accedere agli ambienti strategici; - le attrezzature per affrontare le emergenze e i DPI cui devono essere indossati dagli operatori delle squadre di sicurezza. NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA La Sala Operativa è dotata di quattro linee telefoniche di cui una linea di emergenza interna 2525 per le segnalazioni d emergenza interne e una linea di emergenza urbana per le comunicazioni d emergenza esterne. TIPOLOGIE D ALLARME Al fine di ridurre i tempi d intervento nella gestione delle emergenze, nel piano di emergenza sono definiti tre livelli di allarme ognuno caratterizzato da uno specifico colore a seconda del livello di gravità : 1. ALLARME VERDE l allarme segnalato è un falso allarme; 2. ALLARME GIALLO l allarme segnalato è un allarme di medio-piccole dimensioni che può essere gestito dalle squadre di sicurezza interne senza ricorrere a squadre esterne (VV.F); 3. ALLARME ROSSO l allarme segnalato è un allarme di medio-grandi dimensioni che non può essere gestito dalle squadre di sicurezza interne e quindi risulta necessario ricorrere a squadre esterne (VV.F). EVACUAZIONE. Viene attivata sia in caso di allarme giallo che di allarme rosso qualora sia a rischio la sicurezza dei degenti, dei visitatori, dei lavoratori e più in generale di tutte le persone presenti nel luogo dell emergenza o nel caso sia necessario il trasporto di eventuali materiali o sostanze pericolose di particolare importanza. L evacuazione viene effettuata dagli operatori della squadra di evacuazione in collaborazione con il personale di reparto e dei reparti attigui. Allo scopo si possono configurare due tipologie di evacuazione: - evacuazione orizzontale progressiva con l aiuto del personale di reparto i pazienti deambulanti verranno accompagnati nell ambito dello stesso piano da un compartimento antincendio al compartimento antincendio del reparto attiguo identificato come luogo sicuro. I pazienti non deambulanti verranno trasportati al compartimento antincendio attiguo mediante l utilizzo di barelle/letti con ruote/carrozzine o in loro mancanza con i teli a sei manici in dotazione alla squadra. In tal caso tre operatori per telo trasportano un singolo paziente. - evacuazione verticale a seconda della gravità e dell evoluzione nel tempo dell evento in corso può essere effettuata fin da subito o successivamente File: piano di mergenza - nota informativa di sintesi per L. 22.DOC Pagina 4 di 5

5 all evacuazione orizzontale qualora vengano meno le condizioni di sicurezza del luogo sicuro. Qualora invece non vi sia la possibilità di effettuare un evacuazione orizzontale per mancanza di compartimentazioni di piano, si procederà all evacuazione verticale accompagnando i pazienti lungo le scale al secondo piano inferiore al piano dell emergenza identificato in tal caso come luogo sicuro. Nello specifico i pazienti non deambulanti verranno trasportati mediante i teli a sei manici in dotazione alla squadra presso il luogo sicuro sopra definito. INFORMAZIONE E FORMAZIONE. Specifica formazione viene fatta per il personale con compiti di addetto antincendio/addetto all evacuazione/personale di appoggio tramite corso della durata complessiva di 16 ore con prove pratiche di spegnimento con uso di estintori ai sensi del D.M. 10/03/1998. ESERCITAZIONI/SIMULAZIONI. La verifica dell efficienza del piano di emergenza presuppone una simulazione annuale di un episodio d incendio presso gli ambienti di lavoro aziendali al fine di migliorare ed integrare le procedure e ottimizzare l intervento di emergenza. File: piano di mergenza - nota informativa di sintesi per L. 22.DOC Pagina 5 di 5

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