La problematica dei residui nei prodotti dell alveare: corretto impiego del farmaco in apicoltura

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1 DIPARTIMENTO DI MEDICINA VETERINARIA Sezione Sicurezza degli Alimenti Evento Formativo VARROATOSI: INNOVAZIONE, INTERAZIONE OSPITE/PARASSITA E AMBIENTE Venerdi, 17 aprile 2015 Presso Sala della Cultura - Auditorium sala delle Conferenze Poggio Mirteto (Rieti) - Via Riosole 31/33 La problematica dei residui nei prodotti dell alveare: corretto impiego del farmaco in apicoltura Prof.ssa Elisabetta BONERBA

2 LE PROBLEMATICHE RICORRENTI errato utilizzo dei prodotti presenti in commercio; uso /abuso di prodotti non consentiti; approvvigionamento illecito di sostanze farmacologicamente attive da canali non regolari; erroneo utilizzo di farmaci registrati per altri animali; mancata tracciabilità del farmaco mancata registrazione dei trattamenti;

3 LE PROBLEMATICHE RICORRENTI uso di molecole farmacologicamente attive in dosi fai da te e con metodologie di applicazione pericolose per gli operatori; presenza di residui nei prodotti dell'alveare - inquinamento cronico della cera (avvelenamento endogeno); induzione della farmaco resistenza; diminuzione della forza vitale delle api spopolamento; mancata applicazione Reg. di Pol. Vet. = diffusione endemica di patologie.

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6 art. 1 del D.Lvo 158/2006 (D.Lvo148/2009): Trattamento terapeutico: la somministrazione ad un singolo animale in azienda, di una delle sostanze autorizzate, allo scopo di trattare, previo esame dell animale da parte di un veterinario, una disfunzione ( ) Il veterinario aziendale, visita gli animali, formula una diagnosi (immediata o rimandata all esito di esami di laboratorio), prescrive una terapia (farmacologica o meno), sorveglia l efficacia della terapia, sino a guarigione avvenuta degli animali Esiste una cura?? Animale Super organismo

7 Trattamento terapeutico 1. la sostanza farmacologicamente attiva deve essere presente nel Reg.(UE) 37/ la UE si è espressa sul LMR di quella sostanza nei tessuti di quella specie (api + miele) 3. la casa farmaceutica ha ottenuto un AIC (autorizzazione all immissione in commercio) dal MdS italiano per quella specie animale e per la cura di quella patologia 4. il farmaco è disponibile in commercio sul territorio italiano D.lvo 193/2006 art. 6: Un medicinale veterinario è autorizzato alla immissione in commercio per la somministrazione ad una o più specie animali destinate alla produzione di alimenti solo se le sostanze farmacologicamente attive ivi contenute figurano negli allegati I,II,III del Reg. CEE 2377/90 ovvero Reg. UE 37/2010

8 Trattamento terapeutico In apicoltura gli unici farmaci disponibili che rispettano le 4 caratteristiche riportate, sono quelli registrati per la cura della varroatosi. Per le altre patologie apistiche presenti sul territorio europeo non esistono principi attivi che abbiano queste 4 caratteristiche. Pertanto tali patologie risultano attualmente farmacologicamente incurabili TERAPIA FARMACOLOGICA IMPOSSIBILE

9 Farmaci registrati in apicoltura = varrostatici

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15 ACIDI ORGANICI: acido ossalico e residui L'acido Ossalico è un normale costituente del miele (range compreso tra mg/kg). Gli studi effettuati per verificare l'aumento di ac. ossalico nel miele dopo un trattamento, non hanno rilevato un aumento significativo In genere, le basse quantità di ac. Ossalico rinvenute nel miele di alveari trattati, fanno considerare tale principio attivo piuttosto sicuro dal punto di vista dei residui. Anche trattamenti in produzione non alterano o alterano poco la concentrazione di acido ossalico presente naturalmente nel miele. (Vedi rapporto EMEA). Fra gli acaricidi naturali, l acido ossalico è quello che si somministra in quantità più basse. tutti i trattamenti vanno sempre eseguiti rigorosamente in assenza di melario

16 DIVIETO DI CURA si applica alla Peste Americana e Peste Europea nello stato <<non iniziale>>, alla varroatosi grave, alla nosemiasi ed acariosi nei casi gravi, Acariasi da Tropilaelaps spp. e infestazione da Aethina tumida. DENUNCIA Stamping out

17 NEGARE UNA TERAPIA Si può?? Si deve?? Malattia farmacologicamente incurabile Quando l uso di un farmaco può addirittura peggiorare la prognosi e favorire la diffusione dell agente eziologico ad altri individui della stessa specie Un esempio per tutti = PESTE AMERICANA

18 Reg. Pol. Vet. Art. 155: "Se la malattia è allo stadio iniziale possono esser consentiti opportuni trattamenti curativi. L apiario trattato deve essere tenuto in osservazione e sottoposto a esami di controllo sino a risanamento accertato" La "terapia vera" è la distruzione dell alveare ammalato PESTE AMERICANA Studi scientifici hanno dimostrato l assoluta inefficacia degli antimicrobici vs Paenibacillus larvae. L utilizzo di antibatterici per la cura della P.A. stimola la sporulazione del bacillo che rimane quiescente e pronto a germinare non appena la quantità di farmaco in alveare si abbassa. La terapia non consente alcuna guarigione dell animale, non permette la distinzione tra animali ammalati e sani, impedisce ogni "risanamento" dell apiario, rendendo impossibile quindi la chiusura del focolaio (impossibile "accertare il risanamento della colonia") Dopo un trattamento antimicrobico il rischio di diffusione della malattia attraverso ogni componente dell alveare (biologico e non) e per opera dell apicoltore, che non distinguerà più la fonte del contagio, è elevatissimo

19 LEGISLAZIONE COMUNITARIA REGOLAMENTO CE N. 470/2009 del 6 maggio 2009 che stabilisce procedure comunitarie per la determinazione di limiti di residui di sostanze farmacologicamente attive negli alimenti di origine animale ABROGA il REGOLAMENTO CEE N 2377/90 del 26 giugno 1990 RESIDUI DI SOSTANZE FARMACOLOGICAMENTE ATTIVE : tutte le sostanze farmacologicamente attive, siano esse principi attivi, eccipienti o prodotti della degradazione, e i loro metaboliti che rimangono negli alimenti ottenuti da animali;

20 CONDIZIONE IDEALE assenza di residui CONCETTO DI RESIDUO ZERO LO ZERO ANALITICO È DIVENTATO SEMPRE PIU PICCOLO (tecniche analitiche sono sempre più fini) IL CONCETTO DI RESIDUO ZERO PER UN FARMACO VETERINARIO È CONSIDERATO UN CONCETTO INAPPLICABILE LMR Concentrazione massima di residui di un determinato farmaco e/o dei suoi metaboliti ammessa in un determinato tessuto animale, nel latte, nelle uova e nel miele.

21 COME SONO STATI VALUTATI I VALORI DI LMR? = ACCEPTABLE DAILY INTAKE = DOSE GIORNALIERA ACCETTABILE Relativamente a molecole farmacologicamente attive si considera una quantità di residuo la cui assunzione giornaliera per tutta la vita è priva di effetti per il consumatore.

22 ADI = NOEL x 60 SF NOEL (no observed effect level) = mg/kg negli animali da esperimento 60 kg = peso corporeo medio dei consumatori (safety factor; es. 10, 100, 200, 500, 1000, 2000) S F = SAFETY FACTOR = 100 Scelto sulla base di due considerazioni: 1) l uomo può essere 10 volte più sensibile della specie di laboratorio più sensibile 2) un individuo può essere fino a 10 volte più sensibile di un altro

23 per ogni alimento si calcola il valore massimo del farmaco che può essere presente (LMR) di modo che consumando l intero pacchetto alimentare non sia superata la dose giornaliera accettabile (DGA)

24 NORMATIVA COMUNITARIA COGENTE

25 Reg. UE 37/2010 e api Non alimenti!!!

26 Reg. UE 37/2010 e altri principi attivi usati in apicoltura Principio attivo Residuo marcatore Specie animale LMR Tessuti campione Altre disposizioni Classificazione terapeutica Acido formico Non pertinente Tutte le specie Non richiesto Non pertinente Nessuna Nessuna Acido lattico Non pertinente Tutte le specie Non richiesto Non pertinente Nessuna Nessuna Canfora Non pertinente Tutte le specie Non richiesto Non pertinente Uso esterno Nessuna Eucaliptolo Non pertinente Tutte le specie Non richiesto Non pertinente Nessuna Nessuna Mentolo Non pertinente Tutte le specie Non richiesto Non pertinente Nessuna Nessuna Timolo Non pertinente Tutte le specie Non richiesto Non pertinente Nessuna Nessuna

27 Reg. UE 37/2010 e altri principi attivi usati in apicoltura: riflessioni esclusivamente per uso esterno agenti attivi contro gli ectoparassiti l alveare è un super organismo, che vive e si riproduce entro l arnia: ogni trattamento che si fa sull "animale alveare" non è mai esterno all animale (fuori dall arnia), ma è sempre interno ad esso e coinvolge e contamina ogni suo apparato ed organo. le api adulte sono elementi mobili che entrano ed escono in profondità nel corpo dell "animale alveare" e le varroe presenti sulle larve in celle protette dall opercolo sono dentro l apparato riproduttore dell "animale alveare". L utilizzo dei prodotti antivarroa è quindi, da considerarsi sempre sistemico corpo dell animale = api /alveare apparato digerente = borsa melaria scorte di lipidi e alimenti = cera, favi di miele, polline, propoli, pappa reale apparato scheletrico = cera apparato/organo riproduttore = covata/regina

28 Reg. UE 37/2010 e altri principi attivi usati in apicoltura: riflessioni lambitura da parte delle api Esempio foglietto illustrativo del Perizin: Principio attivo: Coumaphos. Modalità di funzionamento: influisce sul sistema nervoso della varroa; la molecola avvelena l'emolinfa delle api e, di conseguenza, la varroa. Non si può escludere che prodotti come Apistan e Apivar (strisce) siano lambiti dalle api e agiscano non solo per contatto diretto sulla varroa, ma anche attraverso l emolinfa avvelenata delle api. Api Life Var, Apiguard e Api-Bioxal sono lambiti. cera del nido = "MEMORIA FARMACOLOGICA" analisi dei residui nella cera = storia terapeutica dell alveare.

29 Reg. UE 37/2010 e TRATTAMENTO ILLECITO: riflessioni L utilizzo di sostanze farmacologicamente attive non contemplate nel Reg. UE 37/2010, non previste per quella specie animale e quindi prive di un LRM nel miele, oltre che prive di AIC in Italia, è considerato TRATTAMENTO ILLECITO. alcuni acaricidi regolarmente presenti in farmaci registrati per la terapia della varroatosi, sono in commercio in quanto registrati anche per prodotti fitosanitari Es. fluvalinate (APISTAN ) presente nel KLARTAN e MAVRIK Es. amitraz (APIVAR ) presente nel TAKTIC L utilizzo in apicoltura di prodotti registrati per la cura delle piante è VIETATO

30 Reg. UE 37/2010 e TRATTAMENTO ILLECITO: riflessioni L utilizzo di sostanze farmacologicamente attive non contemplate nel Reg. UE 37/2010, non previste per quella specie animale e quindi prive di un LRM nel miele, oltre che prive di AIC in Italia, è considerato TRATTAMENTO ILLECITO. ASUNTOL = coumaphos

31 ANIMALE - MIELE: DUPLICE MATRICE Il miele, nell allegato del Reg. UE 37/2010 è definito come tessuto. miele alimento = Prodotto di o. a. destinato al consumo umano miele-mangime = scorta di alimento cui le api attingono continuamente. miele tessuto = miele presente nell alveare Quando si lavora dentro un alveare non si effettuano campioni ma si fanno prelievi che necessitano sempre di un attenta visita clinica sull animale

32 MIELE ai sensi del Reg. CE 396/2005 Reg. (CE) n. 396/2005: definisce Livelli massimi di residui di antiparassitari nei prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale. Reg. (CE) n. 178/2006: introduce l Allegato I recante l elenco dei prodotti alimentari e dei mangimi cui si applicano i LMR di antiparassitari. Reg. (CE) n. 149/2008: introduce gli Allegati II, III e IV fissando i LMR per i prodotti compresi nell Allegato I. Attenzione quindi a dove si è andata a campionare la matrice miele, per la formulazione del giudizio di commestibilità, ma anche di idoneità di un mangime. facciamo un esempio

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39 Ricerca di tau fluvalinato su un campione di miele = esito positivo ( LMR > 0,01mg/kg): che succede? Se il miele è stato prelevato dal: Nido = miele-tessuto Melario = miele- alimento scontrino fiscale OK e registrazione trattamento con APISTAN OK la positività è dovuta al regolare utilizzo del farmaco. scontrino fiscale NO l allevatore dovrà argomentare l origine della contaminazione regolare tracciabilità del farmaco Apistan errori nella gestione del farmaco (trattamento in presenza di melario) Il miele di nido è destinato esclusivamente all alimentazione delle api non seguono provvedimenti di sequestro del miele Il Reg.UE 37/2010 non prevede alcun LMR il miele può esser licenziato al libero consumo Il Reg.CE 149/2008 stabilisce LMR = 0,01 mg/kg. il miele andrebbe sequestrato

40 Ricerca di tau fluvalinato su un campione di miele = esito positivo ( LMR > 0,01mg/kg): che succede? Se il miele è stato prelevato dal: favo del melario = miele- alimento assenza di regolare tracciabilità del farmaco Apistan Andrà stabilito se la contaminazione deriva dall ambiente agricolo o da un trattamento illecito. in mieleria (vasetto/ maturatore) = miele- alimento Vedi casi 2 e 3 il miele supera il limite massimo consentito dal Reg. CE 149/2008 il miele andrà sequestrato e distrutto Seguiranno indagini per comprendere l origine della contaminazione e si applicheranno i provvedimenti conseguenti, nel caso si accerti l utilizzo illecito di agrofarmaci in apicoltura.

41 Riassumendo La presenza dei residui di alcuni principi attivi nei derivati dell alveare potrebbe esser quindi dovuta sia a trattamenti terapeutici, sia a contaminazioni agricole, ma anche ad uso illecito di fitofarmaci in apicoltura o all uso illecito di farmaci registrati per altri animali. Lo studio dei documenti presenti in azienda (ricetta, scontrino fiscale, registro dei farmaci, tempi di trattamento) consentirà al veterinario di comprendere e valutare la correttezza nella gestione del farmaco da parte dell apicoltore è richiesta la massima competenza del veterinario ispettore e la massima collaborazione da parte dell apicoltore

42 USO IMPROPRIO DEI FARMACI Esempio: farmaco registrato contenente uno specifico p.a. per una specie animale, per una patologia, con un dosaggio e un periodo di somministrazione Il Veterinario decide di modificare dosaggio previsto, o via di somministrazione o durata della terapia USO IMPROPRIO, ABUSO GRAVE, USO SCORRETTO

43 RICETTA: riflessioni Apiguard, Api Life Var, Apistan APIVAR Il Veterinario non è tenuto ad emettere ricetta Decreto 31 ottobre Provvedimento n. 193 del 11 marzo 2013 tali prodotti possono essere posti in vendita anche in negozi diversi dalle farmacie, ma comunque autorizzati ai sensi del art. 90 D.lvo 193/2006 l allevatore come dimostrarerà la tracciabilità? con lo scontrino fiscale? Il Decreto 22 Dicembre 2000 Elenco dei medicinali veterinari ad azione antiparassitaria e disinfestante per uso esterno autorizzati ai sensi dell Art. 37 del D.lvo 119/1992 e sue modifiche regolamenta la vendita fuori dalle farmacie. firmare il registro dei farmaci ufficiale in ogni caso anche per autoconsumo previsto dall art. 79

44 Tempo di Sospensione cioè o di Interruzione IL TEMPO CHE DEVE INTERCORRERE TRA L ULTIMA SOMMINISTRAZIONE DEL FARMACO ED IL CONSUMO DEGLI ALIMENTI PRODOTTI DAGLI ANIMALI TRATTATI Il Tempo di sospensione deve assicurare l assenza di pericoli per la salute dell uomo consumatore e/o fenomeni di carry-over nella trasformazione industriale dei prodotti alimentari

45 Tempi di sospensione: riflessioni Nessun prodotto registrato per la cura della Varroatosi prevede un tempo di sospensione, neppure l Apivar (LMR per il miele di 200 μg/kg) la ditta farmaceutica consiglia di trattare in assenza di melario. Apistan: nel foglietto illustrativo è scritto esplicitamente di non trattare le api durante il periodo di produzione di miele. L utilizzo di prodotti evaporanti a base di timolo ( Apiguard Api Life Var- Thymovar) conferiscono al miele una profumazione anomala che ne inficia la vendita per il consumo diretto (Art. 4 D.lvo 179/2004): non devono essere usati nel periodo di produzione del miele.

46 Tracciabilità del trattamento terapeutico Regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sull igiene dei prodotti alimentari

47 Tracciabilità del trattamento terapeutico Tutti i trattamenti devono esser registrati dall allevatore D.lvo 193/2006, art. 79 : I proprietari e i responsabili degli animali destinati alla produzione di alimenti devono tenere un registro (a pagine prenumerate e vidimato dalla USL) in cui riportare, relativamente all acquisto, alla detenzione e alla somministrazione di medicinali veterinari le seguenti indicazioni.. a) data b)identificazione del medicinale c)quantità d)nome ed indirizzo del fornitore del medicinale e) identificazione degli animali sottoposti a trattamento f) data inizio e fine trattamento Il D.lvo 193/2006 non prevede deroghe alla tenuta del registro, per chi alleva per autoconsumo

48 Tracciabilità del trattamento terapeutico L art. 15 del D.lvo 158/2006 introduce un'altra voce da registrare: natura dei trattamenti prescritti o eseguiti. REGISTRO TRATTAMENTI Data (VET) Natura dei trattamenti prescritti o eseguiti (VET) Nome commerciale medicinale/i mangime somministrato/i (VET) Lotto (ALL) Quantità (ALL) N di identificazione degli animali sottoposti a trattamento (n alveari e postazione) (VET) Tempo di sospensione (VET) Nome ed indirizzo del fornitore del medicinale(all) Data inizio (Entro 24 ore dall inizio) (ALL) Data fine trattamento (Entro 24 ore dalla fine) (ALL) Residuo Firma del veterinario (VET)

49 Tracciabilità del trattamento terapeutico L allevatore conserverà la copia gialla della ricetta in triplice, o foto-copia (??) numerata(??) della ricetta in copia unica non ripetibile (Nota P- 15/09/2009) e la documentazione di acquisto per 5 anni Il veterinario non è tenuto a conservare la copia bianca della ricetta in triplice, né a dimostrare la tracciabilità della ricetta in copia unica non ripetibile. Il documento di acquisto è indispensabile per dimostrare la tracciabilità dei farmaci dispensati senza ricetta.

50 IL PROBLEMA DEI RESIDUI Ogni molecola chimica introdotta in alveare si fissa a tutte le parti con cui viene a contatto (cera, polline, propoli, pappa reale, miele, legno) EFFETTI Mantiene la sua attività nel tempo Si concentra maggiormente in alcune matrici

51 Il problema dei residui: l evoluzione del controllo ufficiale Dal Miele All Alveare (miele in melario /miele in telai di covata)

52 CAMPIONAMENTO: sospetto utilizzo di antibiotici Gli antibiotici sono distribuiti uniformemente nel miele? Nell arnia dove persistono gli antibiotici? Fonte: Dr. Giorgio Fedrizzi Reparto Chimico degli Alimenti - Bologna Istituto Zooprofilattico della Lombardia e Emilia Romagna

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56 miele differente per: densità colore presenza di impurità. netta separazione tra gli strati La disomogeneità rivela una netta separazione della struttura del miele

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73 Trattamenti terapeutici antivarroa e resistenza In letteratura vengono descritti due tipi di resistenza: chimica comportamentale

74 Resistenza chimica = mutazioni della molecola target

75 Resistenza comportamentale Periodo foretico minore: ingresso rapido nella covata maggiore tasso di incremento Conseguenza: presenza diffusa di infezioni virali Perdita del comportamento igienico: le api riconoscono le cellette infestate e in qualche caso rimuovono la pupa infestata, contenendo l infestazione caratteristica ereditabile e oggetto di selezione

76 Selezione genetica Acari con segni di morso mandibolare

77 Fase foretica Presenza tra gli sterniti (> api di casa) per un tempo variabile di alcuni giorni In questa fase l ape: si nutre poco non si riproduce è vulnerabile anche ai trattamenti

78 Kraus, 1986 e 1993

79 Corretto Impiego dei preparati anti Varroa Fonte e immagini: Pier Antonio Belletti - Dip. di Biologia ed Economia Agroindustriale - Università di Udine Giorgio Della Vedova, Mauro Dagaro - Dip. di Biologia Applicata alla Difesa delle Piante - Università di Udine

80 APISTAN = tau fluvalinate Categoria: Piretroidi (2 strisce per 8 settimane) Efficacia molto elevata (anni 90) se mai utilizzato prima; agisce per contatto sul sistema nervoso SVANTAGGI il 99% del p.a residua nella cera, L utilizzo per più di due anni sviluppa vaste aree di resistenza

81 APIVAR = Amitraz Categoria: formammidina (2 strisce per 10 settimane) Azione lenta nel trattamento estivo con efficacia molto variabile, prove autunnali in assenza di covata hanno dimostrato una alta efficacia. Meno residuale rispetto a fosforganici e piretroidi SVANTAGGI Elevati costi; Il metabolita 2-4 dimetilalanina per alcuni è ancora una molecola sospetta

82 Apiguard = Timolo in Gel buona efficacia nel periodo estivo, anche se molto variabile SVANTAGGI Minor efficacia a basse temperature; non è possibile dimensionare il trattamento al volume dell alveare

83 Thymovar = Timolo ogni spugna o striscia contiene 15 g di p.a. SVANTAGGI Costo elevato; non ci sono ancora dati sufficienti comprovanti la sua efficacia

84 Apilife Var = Timolo, Olio di Eucalipto, Levomentolo e Canfora Buona efficacia; il contenuto è adattabile a tutte le tipologie di alveari. In assenza di melario, terminato il raccolto. Dosaggio per alveare: all interno di ogni confezioni ci sono n. 2 tavolette. Dividere in 4 parti uguali una sola tavoletta e posizionare le 4 parti; ripetere l intervento ogni 6/7 giorni per 4 volte

85 Api Bioxal = acido ossalico Utilizzato nei trattamenti in assenza di covata (BLOCCO INVERNALE) o nei trattamenti estivi con blocco di covata a seguito del confinamento della Regina (BLOCCO ESTIVO) Blocco di covata estivo: Si consiglia un trattamento con Api Bioxal al momento dell ingabbiamento e al termine (quindi n. 2 interventi) La covata maschile deve essere rimossa ingabbiamento regina Trattare con a. ossalico in assenza di melario e covata dopo 21 gg

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87 Tecniche di blocco della covata e regina confinata in gabbie grandi con favo in gabbie piccole senza favo in parte dell arnia

88 MITE AWAY QUICK STRIPS = Acido formico in gel 2 strisce per arnia 1 solo intervento

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90 HOP GUARD = beta acidi (16%) derivati dall Humulus lupulus (luppolo) 2 strisce (poste sul terzo e sull ottavo favo del nido) per alveare ogni 8 gg per 3 volte (estate/inverno/autunno). Il prodotto è venduto in pacchi contenenti 50 strisce imbevute con 1,92 g di principio attivo, il prezzo in America è di 30 dollari/conf.

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92 IMPORTANZA DELLA NUTRIZIONE DELLE API Per trasformare in calore zuccheri occorrono catalizzatori (vitamine e oligoelementi). Se essi non sono contenuti nel cibo, le api sono obbligate a mobilitarli dalle loro riserve che altresì sono importanti per la longevità e la durata di vita delle api. Api GO è un integratore alimentare per api, contenente maltodestrine, estratto di lievito e vitamine, appositamente formulato per migliorare l'equilibrio della flora microbica intestinale delle api, adulte e larve, ed incrementare quindi le performances dell'alveare. Api Go contribuisce a migliorare la salute della famiglia, grazie alla capacità di arrivare nell'intestino delle api, in particolare delle larve e creare un ambiente ostile allo sviluppo di patogeni. Api GO contribuisce a rinforzare il sistema immunitario dell'ape, esercitando quindi un ruolo importante nella reazione a stress ambientali e prevenzione di importanti patologie a carico della covata. Bisogna sospendere tutto il contenuto della singola busta monodose in 1 litro di acqua. Somministrare 50 ml della soluzione così ottenuta, per ogni arnia, gocciolandola tra i favi. il prodotto può essere somministrato anche spruzzando su adulti e favi; in tal caso se ne consiglia la sospensione in circa 4 litri di acqua, spruzzando ogni alveare con 200 ml della preparazione. Ripetere la somministrazione almeno tre volte a cadenza settimanale, nel periodo primaverile o prima dell'invernamento.

93 IMPORTANZA DELLA NUTRIZIONE DELLE API Per trasformare in calore zuccheri occorrono catalizzatori (vitamine e oligoelementi). Se essi non sono contenuti nel cibo, le api sono obbligate a mobilitarli dalle loro riserve che altresì sono importanti per la longevità e la durata di vita delle api. Api HERB è un mangime complementare a base di ESSENZE VEGETALI ESSICATE E VITAMINE, particolarmente indicato per il ripristino delle condizioni di salubrità delle api adulte. Contribuisce a mantenere un corretto equilibrio intestinale negli esemplari adulti, rendendoli più sani e forti. Api HERB può essere utilizzato per la nutrizione di tutti gli alveari, indipendentemente dalla dimensione della famiglia. E consigliato l uso in primavera e in autunno, ma anche ogni qualvolta la famiglia possa essere soggetta a stress ambientali e sanitari che indeboliscano gli adulti. Api HERB si presenta in bustine monodose da risospendere in 500 ml di sciroppo zuccherino alla concentrazione preferita (noi suggeriamo 2:1) e sufficiente al trattamento (1 volta) di 10 alveari. Si somministrano 50 ml della soluzione così ottenuta, per ogni famiglia, gocciolata tra i favi. Si consiglia di ripetere la somministrazione almeno tre volte a cadenza settimanale, nel periodo primaverile ed autunnale.

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95 CONCLUSIONI l impiego di farmaci non consentiti in apicoltura non risolve definitivamente nessuna patologia e induce la presenza di residui (lunghi tempi di permanenza) il veterinario deve consigliare l allevatore nell intraprendere soluzioni lungimiranti bisogna orientarsi verso "scelte terapeutiche" mirate a restituire alle api la capacità di contrastare autonomamente la patologia Grazie dell attenzione Si ringrazia la Dott.ssa Giuliana Bondi (AUSL 7 SIENA) per i numerosi ed eccellenti interventi profusi in materia apistica

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