Il mondo della diagnostica per immagini ha visto il concludersi del

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il mondo della diagnostica per immagini ha visto il concludersi del"

Transcript

1

2 DIAGNOSTICA PER IMMAGINI I controlli di qualità sui sistemi per la visualizzazione di immagini mediche: il nuovo protocollo dell Associazione Italiana di Fisica Medica Giacomo Belli U.O.C. Fisica Sanitaria, Azienda USL8, Arezzo autore autore Simone Busoni S.O.D. Fisica Sanitaria, Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi, Firenze Le nuove tecnologie digitali hanno dimostrato livelli qualitativi e di affidabilità delle prestazioni tali da consentirne impiego diffuso in ambito diagnostico e terapeutico, ma richiedono contestualmente un evoluzione delle tipologie di controlli di qualità atte a garantirne l ottimale funzionamento Il mondo della diagnostica per immagini ha visto il concludersi del processo di transizione verso un organizzazione basata su un sistema di tecnologie interamente digitali per la produzione, l archiviazione e la refertazione delle immagini. Nell arco di un decennio si è assistito ad un profondo rinnovamento tecnologico e organizzativo che ha riguardato da un lato l introduzione di sistemi digitali di acquisizione per tutte le modalità di imaging (alle tradizionali modalità native digitali quali MRI, CT, PET e SPECT si sono affiancati i sistemi CR e DR in radiodiagnostica tradizionale e mammografia), e dall altro la diffusione di sistemi RIS/PACS (Radiology Information System / Pictures Archiving and Communication System) per la gestione informatizzata del processo radiologico dal momento dell accettazione, all esecuzione dell esame, alla refertazione e all archiviazione delle immagini, nonché alla conservazione legale delle stesse. Il processo di digitalizzazione e di informatizzazione della diagnostica per immagini ha consentito un miglioramento della gestione dei percorsi diagnostici e terapeutici, attraverso una più efficiente organizzazione delle procedure sia a livello di presidio ospedaliero che di area metropolitana fornendo una risposta coerente e tempestiva ai bisogni dei pazienti utenti. Oltre al progresso in termini di efficienza gestionale, la digitalizzazione comporta anche una migliore e più flessibile fruizione dei contenuti delle immagini: il medico specialista dell area diagnostica per immagini può infatti disporre di tutte le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali per l analisi ed elaborazione delle immagini, il confronto con gli studi precedenti da archivio in linea, strumenti di ausilio alla dia- 42 e-health - n. 26 settembre/ottobre 2013

3 gnosi come il CAD (Computer Aided Diagnosis), protocolli di visualizzazione personalizzati per aumentare l ergonomia del lavoro di refertazione. Le nuove tecnologie digitali hanno anche dimostrato livelli qualitativi e di affidabilità delle prestazioni tali da consentirne impiego diffuso in ambito diagnostico e terapeutico, ma richiedono contestualmente un evoluzione delle tipologie di controlli di qualità atte a garantirne l ottimale funzionamento. Quello dei controlli di qualità assume inoltre un aspetto formale, oltre che sostanziale, quando si considerano modalità di diagnostica per immagini che comportano l impiego di radiazioni ionizzanti, per le quali esiste una normativa nazionale specifica, il Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n.187. Tale decreto, che recepisce la direttiva europea 97/43/EURATOM in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni mediche, ha tra i principi ispiratori, oltre a quello di giustificazione delle esposizioni, l ottimizzazione della dose assorbita. L Art. 4 del succitato decreto prevede, infatti, che tutte le dosi dovute a esposizioni mediche per scopi radiologici ad eccezione delle procedure radioterapeutiche, devono essere mantenute al livello più basso ragionevolmente ottenibile e compatibile con il raggiungimento dell informazione diagnostica richiesta; il principio di ottimizzazione ha ricadute sulla scelta delle attrezzature, sulla produzione di informazioni diagnostiche appropriate, sulla definizione di idonei programmi per la garanzia di qualità, inclusi il controllo della qualità. Il Responsabile dell impianto radiologico, avvalendosi dell Esperto in Fisica Medica, deve provvedere, fra l altro, a intraprendere adeguati programmi di garanzia della qualità, compreso il controllo di qualità e a che siano effettuate prove di accettazione prima dell entrata in uso delle attrezzature radiologiche e quindi prove di funzionamento sia a intervalli regolari che dopo ogni intervento rilevante di manutenzione. In base ai risultati delle prove il responsabile dell impianto esprime il giudizio di idoneità all uso clinico delle attrezzature (art. 8 D.Lgs 187). In tale contesto, normativo e di evoluzione della tecnologia, si collocano i controlli di qualità sui sistemi di visualizzazione di immagini mediche, che benché siano l ultimo anello della catena costituita dai dispositivi di produzione, archiviazione e visualizzazione/refertazione delle immagini, dal punto di vista della ottimizzazione delle prestazioni diagnostiche hanno la stessa importanza degli altri elementi. In tal senso è immediata l analogia con la resistenza alla trazione di una catena, che risulta alla fine essere quella della maglia più debole. In ambito di diagnostica per immagini non è ottimale avere a disposizione modalità di imaging con prestazioni elevate se l informazione radiologica ottenuta non viene mantenuta fedelmente dal sistema di visualizzazione. Il controllo di qualità anche nel settore dei dispositivi di visualizzazione è quindi un presupposto imprescindibile per la garanzia della qualità nei processi di diagnostica per immagini. A livello internazionale la norma tecnica di riferimento per la valutazione delle prestazioni dei sistemi di visualizzazione delle immagini mediche è il documento IEC Medical electrical equipment Medical image display systems Part 1: Evaluation methods del 2009, che propone una serie di misure e di immagini di test per un programma esaustivo di controlli di qualità senza però definirne periodicità e tolleranze. Altri documenti riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale come riferimento per i controlli di qualità sui sistemi di visualizzazione di immagini mediche a monitor sono il Report n.3 del Task Group 18 dell AAPM (Associazione Americana dei Fisici in Medicina), e per i sistemi mammografici l European guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis Fourth Edition, pubblicato dalla Commissione Europea. La normativa italiana non specifica i controlli da effettuarsi sui dispositivi di visualizzazione di immagini mediche digitali in quanto, al momento della sua entrata in vigore, erano diffusi i sistemi di registrazione delle immagini su pellicola e negativoscopi, predecessori tecnologici dei monitor medicali per la fase di visualizzazione. Anche la recente pubblicazione della Commissione Europea Radiation Protection N 162, Criteria for Acceptability of Medical Radiological Equipment used in Diagnostic Radiology, Nuclear Medicine andradiotherapy del 2012 non ha espressamente affrontato la tipologia di controlli e tolleranze per i sistemi di visualizzazione a monitor di immagini mediche. A livello comunitario viene così lasciato campo in materia alle norme di buona tecnica, alla letteratura scientifica e alle pubblicazioni delle associazioni scientifiche di categoria. A livello nazionale, la sensibilità e l attenzione alla tematica dei controlli di qualità sui dispositivi di visualizzazione è dimostrata dalla recente pubblicazione tecnica Sistemi per la visualizzazione di immagini mediche: Protocollo per i controlli di qualità Report n.9 AIFM dell Associazione Italiana di Fisica Medica. Tale report è stato redatto basandosi sulle indicazioni delle principali e più recenti pubblicazioni tecnico-scientifiche e li nee guida internazionali e sull espee-health - n. 26 settembre/ottobre

4 rienza acquisita dagli specialisti in Fisica Medica nel corso della loro attività professionale. Esso fornisce i metodi e gli strumenti per poter effettuare i controlli di qualità sui sistemi di visualizzazione delle imma gini in ambito diagnostico, sia in fase di accettazione che per prove di stato e di costanza. Il documento (disponibile nel sito web dell AIFM è stato pensato in primo luogo come una linea guida e un pratico manuale di istruzioni di ausilio allo specialista in Fisica Medica che è responsabile dell effettuazione dei controlli di qualità sui sistemi di visualizzazione medicali per refertazione, ma rappresenta anche uno strumento informativo per i medici specialisti dell area Diagnostica per Immagini chiamati in prima persona a predisporre il programma di garanzia di qualità. Il report presenta le varie tipologie di controlli di qualità che possono essere effettuati sui sistemi di visua lizzazione in fase di prova di accettazione al fine di valutare i livelli e i requisi ti minimi di qualità, nonché i metodi per verificare che i valori di tali parametri permangano, nel tempo, all interno dei limiti stabiliti. I controlli descritti si applicano sia ai sistemi di visualizzazione basati su tec nologia flat-matrix LCD (estendibili in futuro alla tecnologia LED/OLED) sia a quelli sulla tecnologia CRT, anche se con minore attenzione a questi ultimi vista la loro progressiva e quasi totale sostituzione con le nuove tecnologie a geometria flat. Le tipologie di rappresentazione delle immagini considerate riguardano sia le immagini monocro matiche in scala di grigi visualizzate su monitor monocromatici o a colori, che immagini a colori. Per ciascun tipo di controllo vengono proposti i livelli di tolleranza e la periodicità previste per l effettuazione delle misure, a seconda della finalità per cui questi dispositivi vengono utilizzati. In particolare il protocollo suddivide i sistemi di visualizzazione di immagini mediche in sistemi primari, se progettati e Figura 1. Esempio di misurazione e verifica manuale della luminanza del monitor utilizzati per sco pi di diagnosi e refertazione, e sistemi secondari, per i quali viene suggerito un utilizzato solamente per revisione o acquisizione di immagini mediche, senza finalità di refertazione diagnostica. Il Report è strutturato in sezioni che comprendono in sequenza: glossario dei principali termini utilizzati per la va lutazione delle caratteristiche e della qualità dei sistemi di visualizzazione e un paragrafo dedicato alla definizione delle più importanti grandezze fotometriche; elenco della strumentazione e materiale necessario per ef fettuare le misure e le valutazioni all interno di un controllo di qualità dei dispo - sitivi di visualizzazione; descrizione delle operazioni preliminari necessarie per l esecuzione di ciascun tipo di controllo, quali le modalità di posizionamento dei di spositivi di visualizzazione, la valutazione delle condizioni ambientali di illumina mento, la configurazione e la calibrazione dei dispositivi; descrizione dei parame tri da valutare e le grandezze da misurare in funzione delle varie tipologie di controllo di qualità, la periodicità dei controlli, le procedure operative da seguire per la misurazione di ogni parametro, i rispettivi valori di riferimen to e le tolleranze; proposta e descrizione di ulteriori misure da effettuare per le valutazioni di livello avanzato delle prestazioni di questi dispositivi. Molti degli aspetti tecnici trattati, come la definizione delle grandezze fisiche fotometriche impiegate e dei principali parametri che caratterizzano i sistemi di visualizzazione, possono risultare di utilità anche per altri professionisti in sanità chiamati a valutare o utilizzare la tecnologia in questione. I punti importanti da cui si è partiti per la stesura di questa linea guida di controlli di qualità, sono la verifica delle prestazioni della tecnologia impiegata nei sistemi di visualizzazione ma anche l ottimizzazione della rappresentazione delle informazioni diagnostiche contenute nell immagine digitale. Se per il primo aspetto occorre eseguire ad esempio la misura di grandezze quali la luminanza massima (Fig. 1), l uniformità di risposta in luminanza, il numero di pixel mal funzionanti, l angolo di 44 e-health - n. 26 settembre/ottobre 2013

5 visione ottimale, la corrispondenza delle coordinate cromatiche ai valori attesi, per l ottimizzazione è necessario calibrare, e verificare nel tempo, le curve di effettiva luminanza dei monitor (Fig. 2) che permettono al medico specialista una visione ottimale in contrasto, come suggerito da diversi studi di psico-visione sul sistema occhio-cervello. Questo secondo obiettivo giustifica l inserimento, nel protocollo dei controlli, della misura delle condizioni di illuminamento ambientale, in quanto sia la luminanza riflessa che diffusa dallo schermo rappresentano dei parametri di cui è tenuto conto nell ottimizzazione della curva di risposta in luminanza, con cui sono calibrati i monitor nell ambiente di lavoro nei quali sono collocati. Inoltre tali considerazioni, insieme a quelle di miglioramento del comfort visivo, suggeriscono come nella fase di previsione di acquisto e di installazione di questi dispositivi nelle sale di refertazione non si possa prescindere da un progetto adeguato degli ambienti dal punto di vista di ingegneria illuminotecnica. Prima della redazione del report, il protocollo dei controlli è stato provato per tre anni dagli specialisti in Fisica Medica di un gruppo di lavoro dell AIFM. Questa fase di test ha palesato alcune criticità riconducibili sia ai contesti ambientali dei dipartimenti di diagnostica per immagini presenti negli ospedali, sia ai limiti propri della tecnologia dei monitor. In particolare le criticità sono riconducibili a: illuminamento ambientale non ottimale o presenza di artefatti da riflessioni sulla superficie dei monitor; calibrazione del dispositivo non congruente con le condizioni di illuminamento della sala di refertazione; diminuzione della luminanza massima nel corso della vita del dispositivo; perdita di calibrazione della curva di visualizzazione del dispositivo; presenza di disomogeneità di luminanza sulla superficie del monitor; onerosità dei controlli manuali in caso di parco macchine esteso. Figura 2. Grafico che riporta la misura e verifica della curva di risposta in luminanza di un monitor dopo calibrazione con la curva Grayscale Standard Display Function consigliata dallo standard DICOM Riguardo all ultimo elemento riportato e nell ottica di ottimizzazione delle risorse umane e strumentali a disposizione, sono risultati essere di grande ausilio i sistemi di gestione remota in rete dei controlli di qualità, che tramite sensori integrati nei monitor consentono di eseguire alcune tipologie (ma non tutte) di controlli in modo automatico. Con questi sistemi di controllo remoto è possibile non solo programmare l esecuzione in automatico di alcune fasi dei controlli ma diventa agevole aumentarne la frequenza di ripetizione, senza aggravio di risorse umane, consentendo inoltre la gestione informatizzata centralizzata dei risultati e il monitoraggio dello stato delle prestazioni dell intero parco tecnologico a disposizione. In base all esperienza maturata, l insieme di controlli finalizzati a garantire la verifica del mantenimento della qualità di una workstation per refertazione dotata di una coppia di monitor (composti da controlli manuali eseguiti on site, effettuati con strumentazione calibrata e indipendente, e di quelli a completamento eseguiti con l aiuto dei sistemi automatici) richiede un impegno di lavoro a regime che è valutabile in 3 ore-uomo annue. In sintesi, il controllo di qualità di un sistema di visualizzazione di immagini mediche non è quindi la mera misura di una serie disgiunta di parametri tecnici del monitor, ma deve riguardare la completezza del sistema in generale, assicurandosi non solo che le componenti hardware e software rispondano ai requisiti richiesti ma anche che le impostazioni siano adeguate affinché il medico specialista, nelle condizioni in cui si trova ad operare, abbia a disposizione il massimo delle informazione diagnostiche contenute nell immagine digitale. Il Report 9 dell AIFM si inserisce in tale contesto come una proposta studiata e rivolta alla definizione di un efficace ed efficiente programma di assicurazione della qualità dei sistemi di visualizzazione per la diagnostica medica per immagini. e-health - n. 26 settembre/ottobre

MASTER di PRIMO LIVELLO

MASTER di PRIMO LIVELLO MASTER di PRIMO LIVELLO VERIFICHE DI QUALITA IN RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E RADIOTERAPIA CONTROLLI delle PRESTAZIONI delle APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE e RADIOPROTEZIONE del PAZIENTE Parte I

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza SISTEMA INFORMATIVO page 4 2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza Il sistema è composto da vari elementi, software e hardware, quali la Gestione delle Code di attesa, la Gestione di

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

Dr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica

Dr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica Dr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica CONTROLLI INTERNI I CONTROLLI INTERNI sono un obbligo a carico del gestore e hanno

Dettagli

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO...

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO... SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI... 3 5. RESPONSABILITÀ... 3 6. MODALITÀ OPERATIVE... 4 6.1. VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA... 4 6.2.

Dettagli

DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 )

DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 ) DECRETO 14 febbraio 1997 ( Gazz. Uff. n. 58 11 marzo 1997 ) Determinazione del tipo, modalità e periodicità del controllo di qualità da parte del fisico specialista o dell esperto qualificato delle apparecchiature

Dettagli

Applicazione dei principi e delle metodologie della Fisica alla medicina. F. Paolo Gentile FISICA MEDICA. Canale Monterano (RM)

Applicazione dei principi e delle metodologie della Fisica alla medicina. F. Paolo Gentile FISICA MEDICA. Canale Monterano (RM) F. Paolo Gentile Canale Monterano (RM) FISICA MEDICA Applicazione dei principi e delle metodologie della Fisica alla medicina 1 Chi è il Fisico medico? Il Fisico medico è una figura professionale che applica

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

LE NORME DELLA SERIE EN 45000

LE NORME DELLA SERIE EN 45000 LE NORME DELLA SERIE EN 45000 Le EN 45000 riguardano il processo di accreditamento di: laboratori di prova; organismi di accreditamento dei laboratori di prova; organismi di certificazione di prodotto;

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

La radioprotezione del paziente: il punto di vista del Responsabile dell Impianto

La radioprotezione del paziente: il punto di vista del Responsabile dell Impianto La radioprotezione del paziente: il punto di vista del Responsabile dell Impianto Dott. Alessandro Falzone Direttore U.O.C. Radiologia P.O. S. Elia ASP 2 Caltanissetta D.Lgs. 187/00 Protezione nelle esposizioni

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

LA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO

LA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO LA RADIOPROTEZIONE NELL AMBIENTE SANITARIO NORME E LEGGI DI RADIOPROTEZIONE E. Richetta MASTER DI PRIMO LIVELLO PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE In questo modulo saranno presentati

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

Laboratorio di Usabilità per attrezzature medicali

Laboratorio di Usabilità per attrezzature medicali Laboratorio di Usabilità per attrezzature medicali Analisi e Miglioramento dell Usabilità di dispositivi elettromedicali tramite simulazione in laboratorio Centro di Ateneo per la Ricerca, Trasferimento

Dettagli

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO

AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Ministero della salute

Ministero della salute Ministero della salute Disegno di legge Disposizioni in materia di sicurezza delle strutture sanitarie e gestione del rischio clinico nonché di attività libero professionale intramuraria e di esclusività

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI

SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI 1 Prima Stesura Redattori: Gasbarri, De Angelis, Rizzo Data: 15-02-/2014 SIMT-POS 038 GESTIONE STRUMENTI Indice 1 SCOPO... 2 2 CAMPO D APPLICAZIONE... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 4 DESCRIZIONE ATTIVITÀ...

Dettagli

MANDATO INTERNAL AUDIT

MANDATO INTERNAL AUDIT INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE ANNA TERESA FORMISANO, NUNZIO FRANCESCO TESTA. Istituzione della professione sanitaria di ottico-optometrista

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE ANNA TERESA FORMISANO, NUNZIO FRANCESCO TESTA. Istituzione della professione sanitaria di ottico-optometrista Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 480 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI ANNA TERESA FORMISANO, NUNZIO FRANCESCO TESTA Istituzione della professione sanitaria di ottico-optometrista

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti Pagina 1 di 7 LINEE GUIDA BUDGET Premessa Per processo di Budget o Budgeting si intende un sistema di controllo direzionale basato sulla negoziazione tra i Centri di Responsabilità aziendali ed i livelli

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Modello dei controlli di secondo e terzo livello

Modello dei controlli di secondo e terzo livello Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI

Dettagli

LA TECNICA MANUALE NELL ERA ERA DIGITALE IN RADIOLOGIA: INTEGRAZIONE TRA RICERCA E DIDATTICA NELL ANALISI DEI DATI DI ESPOSIZIONE

LA TECNICA MANUALE NELL ERA ERA DIGITALE IN RADIOLOGIA: INTEGRAZIONE TRA RICERCA E DIDATTICA NELL ANALISI DEI DATI DI ESPOSIZIONE Convegno Nazionale Lo sviluppo inizia qui: assistenza, ricerca e didattica nelle professioni sanitarie Reggio Emilia, 11-12 dicembre 2008 LA TECNICA MANUALE NELL ERA ERA DIGITALE IN RADIOLOGIA: INTEGRAZIONE

Dettagli

Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni

Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni Specifiche dello sviluppo di un progetto software e indicazioni sulla documentazione e sulle modalità di esercizio delle prestazioni Redatto dalla Commissione per l elettronica, l informatica e la telematica

Dettagli

LEADERSHIP,KNOWLEDGE,SOLUTIONS, WORLDWIDE SEGI REAL ESTATE

LEADERSHIP,KNOWLEDGE,SOLUTIONS, WORLDWIDE SEGI REAL ESTATE LEADERSHIP,KNOWLEDGE,SOLUTIONS, WORLDWIDE 1 Chiarezza e qualità nel servizio sono alla base di tutti i rapporti con i Clienti all insegna della massima professionalità. Tutti i dipendenti hanno seguito

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Dispositivo Forma.Temp di adeguamento all Accordo Stato Regioni per la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Dispositivo Forma.Temp di adeguamento all Accordo Stato Regioni per la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Dispositivo Forma.Temp di adeguamento all Accordo Stato Regioni per la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Sommario Premessa... 3 1. Adeguamento agli standard previsti dalla normativa

Dettagli

14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved

14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved 14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA A.I.P.S. Associazione Installatori Professionali di Sicurezza Nata per rispondere alla fondamentale aspettativa degli operatori

Dettagli

Gestione in qualità degli strumenti di misura

Gestione in qualità degli strumenti di misura Gestione in qualità degli strumenti di misura Problematiche Aziendali La piattaforma e-calibratione Il servizio e-calibratione e-calibration in action Domande & Risposte Problematiche Aziendali incertezza

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

SCHEMA DI DELIBERAZIONE

SCHEMA DI DELIBERAZIONE Allegato al verbale dell'adunanza AIPA del 17 ottobre 2001 SCHEMA DI DELIBERAZIONE Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Alle Amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, comma 2, del d.lgs.30 marzo 2001, n 165 Circolare n. 1/2010/DDI Oggetto:Uso della Posta Elettronica Certificata nelle amministrazioni pubbliche. Aumentare

Dettagli

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Natale Mozzanica. Padova, 27 novembre 2014

Natale Mozzanica. Padova, 27 novembre 2014 LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI : UN ATTIVITA FONDAMENTALE PER GARANTIRE L EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI E PER GARANTIRE L ASSEVERATORE NELLA FASE DI RINNOVO PERIODICO Natale Mozzanica Padova, 27 novembre

Dettagli

L amministratore di sistema. di Michele Iaselli

L amministratore di sistema. di Michele Iaselli L amministratore di sistema di Michele Iaselli Definizione L Amministratore di sistema viene definito dal provvedimento dell Autorità Garante del 27 novembre 2008 come una figura professionale destinata

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati

Dettagli

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE INDICE LA PREMESSA PAG. 2 VITA UTILE RESIDUA E DURATA DELLA FORNITURA: LE APPARECCHIATURE RICONDIZIONATE

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

4 Congresso nazionale Società Italiana Telemedicina e sanità elettronica

4 Congresso nazionale Società Italiana Telemedicina e sanità elettronica 4 Congresso nazionale Società Italiana Telemedicina e sanità elettronica Telemedicina: una sfida per la sostenibilità del sistema sanitario Le Linee nazionali di indirizzo per la Telemedicina Sergio Pillon

Dettagli

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti

Dettagli

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ PIANO BIENNALE PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ 15 novembre 2014 Daniela Sangiovanni Comunicazione e Ufficio stampa Policlinico S,Orsola ACCESSIBILITÀ Gli Stati dovrebbero riconoscere l importanza

Dettagli

Il Punto di vista dell Organismo notificato

Il Punto di vista dell Organismo notificato Il Punto di vista dell Organismo notificato II Conferenza Nazionale dei Dispositivi Medici 17/19 Marzo 2008 - Villa Erba - Cernobbio Relatore: Gabriele Lualdi - Istituto di Ricerche e Collaudi M. Masini

Dettagli

Procedura Aziendale. Attivazione Guardia Radiologica. Procedura Aziendale. Attivazione guardia radiologica

Procedura Aziendale. Attivazione Guardia Radiologica. Procedura Aziendale. Attivazione guardia radiologica Pag. 1 di 1 Attivazione guardia radiologica Data di revisione N di revisione Motivo di revisione 13/02/14 0 Dipartimento dei Servizi Redatto Verificato Approvato Direttore Presidio Ospedaliero Dip. Tecnico

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili

Il servizio di registrazione contabile. che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Il servizio di registrazione contabile che consente di azzerare i tempi di registrazione delle fatture e dei relativi movimenti contabili Chi siamo Imprese giovani e dinamiche ITCluster nasce a Torino

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI LE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO DI BACK-UP E/O IN DOPPIO

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI LE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO DI BACK-UP E/O IN DOPPIO LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI LE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO DI BACK-UP E/O IN DOPPIO INDICE LA PREMESSA PAG. 2 DIMENSIONAMENTO DELLE APPARECCHIATURE DI BACK-UP E/O IN DOPPIO PAG. 2 CONCLUSIONI

Dettagli

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE 1 GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE Ing. Enrico Perfler Eudax s.r.l. Milano, 23 Gennaio 2014 Indice 2 Il concetto di rischio nei dispositivi medici

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli

Dettagli

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo

Dettagli

CS 7400. La soluzione ideale per passare al digitale

CS 7400. La soluzione ideale per passare al digitale CS 7400 La soluzione ideale per passare al digitale Immagini più grandi e di alta qualità Una scelta digitale conveniente ed economicamente vantaggiosa Mentre molti sistemi di radiografia digitale possono

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

JOB - Amministrazione del personale. La soluzione Sistemi per il professionista delle paghe.

JOB - Amministrazione del personale. La soluzione Sistemi per il professionista delle paghe. JOB - Amministrazione del personale La soluzione Sistemi per il professionista delle paghe. 1 La soluzione Sistemi per il professionista delle paghe JOB è il risultato delle competenze maturate da Sistemi

Dettagli

2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2

2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2 2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Accordo con l Ordine di Firenze relativo al DM del 05.XI.2010 Accordo tra l Ordine dei Dottori

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento

Dettagli

RADIATION DOSE MONITOR. Il DACS per Costruire la cultura della Bassa Dose

RADIATION DOSE MONITOR. Il DACS per Costruire la cultura della Bassa Dose RADIATION DOSE MONITOR Il DACS per Costruire la cultura della Bassa Dose Radiation Dose Monitor / COSA È UN DACS? / Il DACS (Dose Archiving and Communication System) rappresenta per il dato di dose quello

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

Sommario. Introduzione 1

Sommario. Introduzione 1 Sommario Introduzione 1 1 Il Telecontrollo 1.1 Introduzione... 4 1.2 Prestazioni di un sistema di Telecontrollo... 8 1.3 I mercati di riferimento... 10 1.3.1 Il Telecontrollo nella gestione dei processi

Dettagli

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Fase sperimentale ECM 2002 Fase a regime ECM Accordo Stato-Regioni Novembre 2009 LA NOVITA PIU RILEVANTE: Non si accreditano più gli EVENTI MA si accreditano

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014 CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione

Dettagli

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa

Dettagli