SPAZIO CONFINATO. E un qualunque luogo che abbia le seguenti caratteristiche:
|
|
- Assunta Micheli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SPAZIO CONFINATO E un qualunque luogo che abbia le seguenti caratteristiche: 1. Aperture limitate per l ingresso e l uscita 2. Ventilazione naturale inadeguata 3. Non progettato per la continua presenza di lavoratori Dott. Loris Cucchi Consulente Chimico dell Autorità Marittima di Ravenna
2 SPAZIO CONFINATO serbatoi di stoccaggio, silos, recipienti di reazione, fogne, fosse biologiche. camere con aperture in alto, vasche, depuratori, camere di combustione nelle fornaci e simili, canalizzazioni varie, camere non ventilate o scarsamente ventilate. Dott. Loris Cucchi Consulente Chimico dell Autorità Marittima di Ravenna
3 Riferimenti Normativi L accesso agli spazi confinati è regolato dall art.66 del D.lgs. 81/08: 1. E' vietato consentire l'accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l'assenza di pericolo per la vita e l'integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell'atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell'atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. L'apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l'agevole recupero di un lavoratore privo di sensi
4 Riferimenti Normativi L Allegato IV, punto 3 del D.Lgs.81/2008 disciplina i requisiti dei luoghi di lavoro confinati (Vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi, recipienti, silos). Dott. Loris Cucchi Consulente Chimico dell Autorità Marittima di Ravenna
5 Modalità Operative E interdetto l accesso del personale all interno di serbatoi, cisterne, vasche per qualunque motivo. L eventuale accesso deve essere autorizzato dal Datore di lavoro. Per tutti i lavori eseguiti all interno di spazi confinati ed angusti è nominato un Responsabile dei Lavori Gli operatori incaricati ad eseguire interventi in spazi angusti e confinati devono essere preventivamente autorizzati con Permesso di Lavoro scritto e sempre in copia
6 Operazioni Preliminari Il responsabile dei lavori, prima di consentire l accesso,, si accerta che: Gli spazi confinati siano provvisti di aperture di accesso aventi dimensioni tali da poter consentire l agevole recupero di un lavoratore privo di sensi; il personale addetto ai lavori sia stato informato e formato sui rischi connessi all accesso a spazi confinati e autorizzato con Permesso di Lavoro scritto; sia stata correttamente delimitata e segnalata l area operativa per evidenziare l attività in corso e impedire che persone estranee non possano accedervi;
7 Operazioni Preliminari sia stata correttamente identificata la/e sostanza/e precedentemente contenuta all interno dello spazio confinato; gli eventuali residui ancora presenti nello spazio confinato, siano impompabili o non estraibili con i mezzi a disposizione dall esterno dello stesso; le valvole e i dispositivi dei condotti in comunicazione con il recipiente siano chiuse e bloccate; le eventuali tubazioni di collegamento allo spazio confinato siano intercettate da flangie cieche o da altri dispositivi ritenuti idonei e che sui dispositivi di manovra ne sia chiaramente indicato il divieto di manovra;
8 Operazioni Preliminari sia disposta una adeguata e sufficiente ventilazione forzata; sia predisposta la sorveglianza e l assistenza dall esterno. L addetto incaricato all assistenza deve accertarsi periodicamente che chi opera all interno risponda ai suoi richiami, qualora non sia visibile; sia predisposta idonea illuminazione e, per gli spazi ampi all interno dei quali non sia visibile da ogni posizione l uscita, adeguata segnaletica illuminata per le vie d uscita; Dott. Loris Cucchi Consulente Chimico dell Autorità Marittima di Ravenna
9 Operazioni Preliminari per gli spazi confinati che hanno contenuto o contengono residui di prodotti petroliferi o derivati o comunque infiammabili/combustibili, le attrezzature e l abbigliamento siano atti ad evitare scintille di origine meccanica o elettrica. In particolare, si assicura che il personale che deve accedervi: non indossi scarpe chiodate o indumenti in fibra sintetica; non utilizzi attrezzature e utensili in ferro; non porti con sè fiammiferi e accendini. non siano eseguiti lavori a caldo nel locale interessato e in quelli eventualmente adiacenti; Dott. Loris Cucchi Consulente Chimico dell Autorità Marittima di Ravenna
10 Operazioni Preliminari i sistemi di illuminazione portatili o fissi, utilizzati per lavori all interno di spazi confinati soddisfino i seguenti requisiti: avere l'impugnatura in materiale isolante e non igroscopico; avere le parti in tensione, o che possono essere messe in tensione in seguito a guasti, completamente protette in modo da evitare ogni possibilità di contatto accidentale; essere munite di gabbia di protezione della lampadina, garantire il perfetto isolamento delle parti in tensione dalle parti metalliche eventualmente fissate all'impugnatura. Dott. Loris Cucchi Consulente Chimico dell Autorità Marittima di Ravenna
11 Operazioni Preliminari devono essere alimentate a tensione non superiore a 25 Volt verso terra. Se la corrente di alimentazione di dette lampade è fornita attraverso un trasformatore, questo deve avere avvolgimenti, primario e secondario, separati ed isolati tra di loro essere provviste di un involucro di vetro sia stato rilasciato dal tecnico competente il certificato di agibilità dell ambiente che attesti che la percentuale di ossigeno e dei gas tossici siano tali da consentire l ingresso al personale addetto in condizioni di sicurezza. Dott. Loris Cucchi Consulente Chimico dell Autorità Marittima di Ravenna
12 Fattori di Rischio Rischio di asfissia e/o soffocamento: legato alla presenza di atmosfere ipo-ossigenate ossigenate,, derivante dallo scarso ricambio di aria o dalla presenza di sostanze pericolose derivanti da processi di decomposizione e/o fermentazione (CO2, CO, etc.) Rischio di incendi e/o esplosioni: legato alla presenza di vapori e/o gas infiammabili Rischio tossico: legato alla presenza di sostanze tossiche, nocive ecc.
13 OSSIGENO O 2 L aria è composta in media dal 21% di OSSIGENO, dal 78% di AZOTO (gas inerte) e per il restante da altri gas. MANCANZA DI OSSIGENO: atmosfere con presenza di ossigeno < 19,5% v/v sono da ritenersi pericolose e sono generate da: - Processi di combustione (ad es. saldatura); - Decomposizione di materiale organico; - Ossidazione di metalli (ad. es. formazione di ruggine) - Immissione di altri gas (ad es. CO2, CO, etc).
14 Atmosfere carenti di ossigeno possono riscontrarsi in SPAZI CONFINATI quali: pozzi, serbatoi, condotte, gallerie, locali angusti, fognature, cuniculi,, manufatti interrati, etc. ECCESSO DI OSSIGENO: è il comburente per eccellenza che miscelato con sostanze combustibili e/o infiammabili, in presenza di innesco genera la combustione. Una percentuale di ossigeno > 23,3 % v/v è fonte di serio pericolo di incendio.
15 PRESCRIZIONI: - Arieggiare l ambiente prima dell accesso, anche con l utilizzo di un ventilatore; - Monitoraggio dell aria mediante apposito rilevatore; - Rimanere sempre in contatto visivo e/o vocale con l operatore all interno dello spazio confinato; - Accesso per recupero dell infortunato con uso di autorespiratore. Dott. Loris Cucchi Consulente Chimico dell Autorità Marittima di Ravenna
16 OPERAZIONI DI PRIMO SOCCORSO: - Allontanare l infortunato e tenerlo all aria aperta; - Se l infortunato non respira ed il cuore non batte, praticare la rianimazione cardiopolmonare (massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca); - Se l infortunato non è cosciente ma respira, disporlo in posizione laterale di sicurezza e controllare le funzione vitali (sentire il polso ed il respiro); - In ogni caso nel frattempo chiedere l intervento del 118 descrivendo l accaduto, le condizioni dell infortunato e l ubicazione del luogo di lavoro.
17 ANIDRIDE CARBONICA CO 2 L Anidride Carbonica è generata dalla combustione completa di sostanze combustibili e/o infiammabili in presenza di atmosfera ricca di ossigeno. STATO FISICO PERICOLI FISICI VIE DI ESPOSIZIONE RISCHI PER INALAZIONE Incolore e inodore. Il suo peso è leggermente superiore a quello dell aria pertanto si dispone sul pavimento con la tendenza a salire verso l alto Il gas sostituisce l ossigeno nell aria causando un grave rischio di asfissia in ambienti chiusi Può essere assorbito dall organismo per inalazione Elevate concentrazioni in atmosfera determinano una carenza di ossigeno con rischio di perdita di coscienza o morre.
18 MONOSSIDO DI CARBONIO CO Il Monossido di Carbonio è generato dalla combustione incompleta di sostanze combustibili e/o infiammabili in presenza di atmosfera povera di ossigeno. STATO FISICO PERICOLI FISICI VIE DI ESPOSIZIONE TLV Incolore e inodore. Il suo peso è leggermente superiore a quello dell aria pertanto si dispone sul pavimento con la tendenza a salire verso l alto Il gas si miscela bene con l aria formando facilmente miscele esplosive: a concentrazione minima del 12% v/v è infiammabile-esplosivo esplosivo Può essere assorbito dall organismo per inalazione 25 ppm come TWA; BEI pubblicato; (ACGIH 2006).
19 IDROGENO SOLFORATO H 2 S L Idrogeno Solforato è generato dalla decomposizione di sostanze animali e vegetali o durante la carica di accumulatori al piombo STATO FISICO PERICOLI FISICI Incolore e dal caratteristico odore di uova marce. Il suo peso è leggermente superiore a quello dell aria pertanto si dispone sul pavimento con la tendenza a salire verso l alto. La caratteristica di addensarsi in sacche aumenta la pericolosità di questo gas. Gas tossico altamente infiammabile e esplosivo: in concentrazione minima del 4,3% v/v è infiammabile ed esplosivo
20 IDROGENO SOLFORATO H 2 S VIE DI ESPOSIZIONE RISCHI PER INALAZIONE TLV Può essere assorbito dall organismo per inalazione Avvelenamento dell organismo e paralisi del centro nervoso che comanda la respirazione con conseguente morte per asfissia TLV: 10 ppm; (come TWA) (ACGIH 2008). TLV: 15 ppm; (STEL) (ACGIH 2008). Dott. Loris Cucchi Consulente Chimico dell Autorità Marittima di Ravenna
PREMESSA DEFINIZIONI DEFINIZIONI
PREMESSA NOVITA INTRODOTTE DAL D.P.R. 177/2011 Dr.ssa Tiziana BAGNARA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro S.Pre.S.A.L. ASL TO3 Ogni anno si registrano in Italia numerosi incidenti
DettagliD.Lgs 81/2008, art. 26 c. 3
COMUNE DI ZAMBRONE PROVINCIA DI VIBO VALENTIA Tel.0963392022-fax 0963392023 www.comune.zambrone.vv.it - tecnicozambrone@asmepec.it Località di particolare interesse turistico D.P.G.R. N 1658 del 23.07.1980
DettagliDUVRI IMPIANTI DI DEPURAZIONE COMUNE DI JOPPOLO
pag. 1 di 11 AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI JOPPOLO PROV. DI VIBO VALENTIA Via Santa Maria- 89963- Joppolo- Tel: 0963/883010-Fax 0963-883251 UFFICIO TECNICO SETTORE LL.PP. AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO INTEGRATO
DettagliDELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEGLI AMBIENTI CONFINATI
Antonio Fucile DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEGLI AMBIENTI CONFINATI Compiti, obblighi e responsabilità secondo il D.P.R. 177/2011 e il D.Lgs. 81/2008 e s.m. della SICUREZZA sul LAVORO negli AMBIENTI CONFINATI
DettagliArticolo di Legge violato - tabella comparata -
_D. Lgs. 81 del 09.04.2008_ss. Mm.ii: PRINCIPALI SANZIONI Articolo di Legge violato - tabella comparata - (obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti) Omessa manutenzione e ripristino
DettagliAmbienti sospetti di inquinamento o confinati
Ambienti sospetti di inquinamento o confinati Criticità e modalità operative per le attività in condominio SEMINARIO: Sicurezza sul lavoro nel condominio leggi, obblighi, cautele, opportunità 18/09/2015
DettagliDipartimento Sociale Direzione Regionale Politiche della prevenzione e Sicurezza sul lavoro. Dipartiment
Dipartiment Dipartimento Sociale NOTA INFORMATIVA SINTETICA PER L APPLICAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NEI LAVORI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO ART. 66 D.LGS. 81/08 Luglio 2009
DettagliIndicazioni per la prevenzione di infortuni sul lavoro in relazione al rischio di esposizione a gas tossici nel settore cartario.
Indicazioni per la prevenzione di infortuni sul lavoro in relazione al rischio di esposizione a gas tossici nel settore cartario. Nel processo di produzione della carta, sia per l uso di prodotti chimici
DettagliSpilimbergo, 26 Novembre 2012 Dott.Carlo Venturini
Sicurezza negli spazi confinati Spilimbergo, 26 Novembre 2012 Dott.Carlo Venturini Per spazio confinato si intende un qualsiasi ambiente limitato, in cui il rischio di morte o di infortunio grave è molto
DettagliEsplosioni di polveri: prevenzione
Esplosioni di polveri: prevenzione ing. Nicola Mazzei Stazione sperimentale per i Combustibili Divisione di Innovhub-Stazioni Sperimentali Industria Tel: 02-51604.256 Fax: 02-514286 Corso CINEAS: La ricerca
DettagliGestione delle Emergenze negli spazi confinati e coordinamento con il sistema di Soccorso Nazionale
Gestione delle Emergenze negli spazi confinati e coordinamento con il sistema di Soccorso Nazionale Relatore: Ing. Alberto Parrino (Comando Prov.le VV.F. Modena) Modena 16/07/2012 Regolamento recante norme
DettagliOBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE
OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE MINIMIZZARE I DANNI ALLE PERSONE AGEVOLARE L ESODO DALLE STRUTTURE PREVENIRE O LIMITARE I DANNI AL PATRIMONIO, ALL ATTIVITA LAVORATIVA ED AGLI AMBIENTI
DettagliGiornata sicurezza cantieri Venerdì 28 novembre 2014 Lavorare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento
Giornata sicurezza cantieri Venerdì 28 novembre 2014 Lavorare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento Scuola Edile Cremonese CPT Cremona Mauro Rivolta (intervento realizzato in collaborazione
DettagliIMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1
IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente
DettagliIMPRESA SICURA s.r.l.
REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it
DettagliORGANI DI VIGILANZA. Titolo III- Capo I Artt. 68-73. Decreto Legislativo n.81/2008. Giuseppe Fazio 1
ORGANI DI VIGILANZA Titolo III- Capo I Artt. 68-73 Decreto Legislativo n.81/2008 Giuseppe Fazio 1 Definizioni Attrezzature di lavoro Attrezzature di lavoro Qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto
DettagliCONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e successive modifiche e integrazioni Rappresentante legale FEDERICA LOPEZ Responsabile del servizio di prevenzione e protezione NICOLA RICCIO Timbro e firma Timbro e firma SCHEDA
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliCorso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose
Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose Sicurezza Antincendio La combustione è la reazione chimica tra due sostanze diverse: il COMBUSTIBILE (materiale capace di
DettagliManuale per lavorare in SPAZI CONFINATI. Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE
kiker Manuale per lavorare in SPAZI CONFINATI Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Manuale per lavorare in SPAZI CONFINATI SPAZI CONFINATI Serbatoi Pozzi Tunnels Trincee Apparecchiature Silos Cisterne aperte
DettagliCATALOGO TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DEI PREPOSTI SECONDO L ACCORDO STATO REGIONI 21.12.2011 FORMAZIONE GENERALE Lavoratori definiti secondo
DettagliAMBIENTI CONFINATI CISTERNE. Il punto sull attività del sottogruppo Ambienti Confinati PROCEDURE DI ACCESSO NEGLI SPAZI CONFINATI: MANUALE SULLE
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza La legge 30 luglio 2010, n. 122 di conversione con modificazioni del D.L. 78/2010, prevede l'attribuzione all'inail delle funzioni già svolte dall'ispesl. AMBIENTI
DettagliI lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche
Sezione Toscana e Umbria I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche Dott. Ing. Emilio Giovannini Direttore UO Prevenzione Protezione dai Rischi ASL1 di Massa Carrara Consigliere AEIT sezione
Dettagli2 Principali misure di protezione antincendio da adottare
Cancelleria comunale Via Municipio 13 6850 Mendrisio 058 688 31 10 cancelleria@mendrisio.ch mendrisio.ch C O STRUZIONI P R OVVISORI E L I N EE GUI D A DI PROTEZIONE ANTINCENDIO 1 Scopi e basi legali 1.1
DettagliProgetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare
Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti
DettagliCORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE LUCCA
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE LUCCA 1 IL RISCHIO INCENDIO NEL SETTORE CARTARIO Gilberto Giunti, Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Lucca 2 IL RISCHIO INCENDIO Che cos è
DettagliRISCHI DERIVANTI DALL USO DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE
Pagina 1 di 5 INDICE Scopo Riferimenti normativi Campo di applicazione Responsabilità ed aggiornamento Rischi derivanti dall uso di apparecchiature a funzionamento elettrico Cautele e misure di prevenzione
DettagliIL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA. corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza
IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA SICUREZZA SCU NELLA SCUOLA Procedure operative per la gestione del corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza
DettagliNORME DI PRONTO INTERVENTO IN CASO DI INCENDIO DPR 577/82
ALLEGATO 5 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ART. 91 DEL D.LGS. 81/08 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL EMILIA ROMAGNA Via Bianchi n. 7/9 BRESCIA TERZO LOTTO APPALTO RIMOZIONE
DettagliGLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA
GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA Titolo IX Sostanze Pericolose Capo I Protezione da Agenti Chimici Il rischio infortuni è da ricondurre
DettagliLA CONFUSIONE SULLA DEFINIZIONE DI SPAZIO CONFINATO, LE CRITICITA DELLA NORMATIVA ITALIANA
Regione Lazio Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro LA CONFUSIONE SULLA DEFINIZIONE DI SPAZIO CONFINATO, LE CRITICITA DELLA NORMATIVA ITALIANA Relatore : dott Leonardo CORNACCHIA D.P.R.
DettagliD. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici
D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici Claudio Arcari Piacenza,15 Febbraio 2001 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Titolo I Titolo II Titolo III Titolo
DettagliIMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI
IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliSICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO
SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Il datore di lavoro deve provvedere affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi
DettagliÈ assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature
LAVORO ELETTRICO In Italia la norma CEI 11-48 del 1998 stabilisce le prescrizioni generali per l esercizio sicuro degli impianti elettrici e per l esecuzione dei lavori su od in prossimità di tali impianti.
DettagliSIMBOLI CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53
CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53 CONSERVARE SOTTO CHIAVE - FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI - LONTANO DA LOCALI ABITAZIONE - LONTANO
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliIl neutro, un conduttore molto "attivo" (3)
1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema
DettagliGESTIONE IN SICUREZZA: EMERGENZA PER ALLARME GENERATO DA RIVELATORI DI FUGHE DI GAS METANO
Pag. 1/5 SOMMARIO 1. OGGETTO E SCOPO... 2 2. CAMPO E LUOGO DI APPLICAZIONE... 2 3. RESPONSABILITÀ... 2 3.1. Responsabilità di applicazione... 2 3.2. Responsabilità di redazione... 2 3.3. Responsabilità
Dettagli2. ASPETTI LEGISLATIVI
2. ASPETTI LEGISLATIVI Il legislatore ha risposto alla gravità di un siffatto fenomeno infortunistico con una trattazione specifica del problema nel corpus del d.lgs. 81/08, agli artt. 66 e 121 e all allegato
Dettagli56331LFROD%$5,/( 2SXVFRORLQIRUPDWLYR SHULODYRUDWRULGHOODVFXROD ³3UHYHQ]LRQH,QFHQGL. $FXUDGHO6HUYL]LRGL3UHYHQ]LRQHH3URWH]LRQH Pagina 1 di 7
2SXVFRORLQIRUPDWLYR SHULODYRUDWRULGHOODVFXROD ³3UHYHQ]LRQH,QFHQGL $FXUDGHO6HUYL]LRGL3UHYHQ]LRQHH3URWH]LRQH Pagina 1 di 7 PREVENZIONE INCENDI e LOTTA ANTINCENDIO Mezzi di estinzione fissi o mobili e loro
DettagliD.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO
Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC
Dettagli3ULQFLSLGHOODFRPEXVWLRQH,FRPEXVWLELOL
,FRPEXVWLELOL I FRPEXVWLELOL sono sostanze capaci di bruciare, cioè in grado di dar luogo alla reazione chimica sopra descritta. Possono essere:,frpexvwlelol Solidi: ad esempio legno, carbone, carta, tessuto,
DettagliSommario. 2. Classificazione dei gas: caratteristiche, rischi, precauzioni.
Sommario 1. Cos è un gas: definizione, proprietà. 2. Classificazione dei gas: caratteristiche, rischi, precauzioni. 3. Schede di sicurezza: prodotto, composizione, identificazione pericoli, etc. 4. Pressurizzazione
DettagliPericoli della corrente elettrica
Pericoli della corrente elettrica Effetti Controllo, vigilanza e inchieste Riferimenti normativi Ing. Pierluigi Franscini Ispettore regionale - Ispettorato federale degli impianti a corrente forte (ESTI)
DettagliGUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO
GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l
DettagliAPPALTI: da un sistema complesso / a un sistema esperto? ( funziona se c è una integrazione di piani )
APPALTI: da un sistema complesso / a un sistema esperto? ( funziona se c è una integrazione di piani ) Piani di chi? delle aziende o unità produttive operanti dei lavoratori che dirigono e coordinano dei
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI
ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI Premessa Il presente documento contiene l elenco esemplificativo della documentazione aziendale, eventualmente
DettagliOpuscolo informativo per i lavoratori della scuola Prevenzione Incendi
Opuscolo informativo per i lavoratori della scuola Prevenzione Incendi A cura del Servizio di Prevenzione e Protezione Pagina 1 di 7 PREVENZIONE INCENDI e LOTTA ANTINCENDIO Mezzi di estinzione fissi o
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
DettagliInstallazione dei contatori a membrana per reti gas metano
Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le
DettagliD.Lgs. 81/08. Dispositivi di Protezione Individuale DPI. Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini
Dispositivi di Protezione Individuale DPI Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini DEFINIZIONE di DPI Per DPI si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore
DettagliPROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 D.Lgs. N 81
PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 D.Lgs. N 81 Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Indicazioni per la stesura del documento standardizzato
DettagliLavori in spazi confinati estratto normativa D.Lgs. 81/08
Articolo 65 - Locali sotterranei o semisotterranei 1. È vietato destinare al lavoro locali chiusi sotterranei o semisotterranei. (arresto da tre a sei mesi o ammenda da 1.000 a 4.800 euro il datore di
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto
DettagliTITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.
TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO III IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE N 8 articoli (da art.
Dettaglidi Protezione Individuale
FULVIO D ORSI GIACOMO GUERRIERO EVA PIETRANTONIO della sicurezza nell uso dei Dispositivi di Protezione Individuale Informazione dei lavoratori ai sensi degli art. 36, 74 e successivi del D.Lgs. 81/2008
DettagliCorso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore. Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore
Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Titolo Destinatari Obiettivi e Finalità Normativa di riferimento Requisiti di ammissione Durata e modalità Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Il modulo B5 è il corso
DettagliIIS VANVITELLI STRACCA ANGELINI - ANCONA
IIS VANVITELLI STRACCA ANGELINI - ANCONA Responsabile di Laboratorio Il Compilatore ----------------------------------------------------------------------- S C H E D A D I M A N U T E N Z I O N E A P P
Dettagliwww.dirittoambiente.net
LE PRESCRIZIONI CHE CONDIZIONANO L EFFICACIA DELL ISCRIZIONE ALL ALBO PER LE IMPRESE DI TRASPORTO RIFIUTI: MEZZI CHE TRASPORTANO RIFIUTI PERICOLOSI E MEZZI CHE TRASPORTANO RIFIUTI E PRODOTTI ALIMENTARI
DettagliScheda Dati di Sicurezza Coadiuvante per capelli
Scheda Dati di Sicurezza Coadiuvante per capelli 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Denominazione COADIUVANTE CADUTA CAPELLI 1.2.
DettagliISTRUZIONI PREVENTIVE ANTINCENDIO A TUTTO IL PERSONALE
ISTRUZIONI PREVENTIVE ANTINCENDIO A TUTTO IL PERSONALE MISURE PREVENTIVE PER TUTTI I LAVORATORI E vietato depositare e manipolare sostanze infiammabili in quantità superiori alla normale dotazione prevista.
DettagliCAPITOLO 21 LA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI
CAPITOLO 21 LA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI (Pier Luigi Demaldé) Sommario: 21.1. Ambienti sospetti di inquinamento o confinati 21.1.1. Premessa 21.1.2. Campo di applicazione
DettagliRelatore: Dott. Lazzaro Palumbo Rischio medio 8 ore PERCHÉ FREQUENTARE UN CORSO ANTINCENDIO? Il rischio incendio è uno dei maggiori rischi per i luoghi di lavoro Non esistono attività lavorative a rischio
DettagliScheda dati sicurezza - UE Pagina 1 / 5
Scheda dati sicurezza - UE Pagina 1 / 5 L Articolo No.: TW 1000 Data: 21.11.05 Revisione: 10.02.06 1 Identificazione della sostanza / preparato e della casa produttrice 1.1 Nome di vendita del prodotto:
DettagliSCHEDA DATI DI SICUREZZA
1- INDIVIDUAZIONE DEL PRODOTTO MARCHIO POLICAR PRODUTTORE/FORNITORE MAFO S.R.L. INDIRIZZO Via A. Laterizio, 73-80035 NOLA (NA) TEL./FAX 081/8037226 E-mail: info@mafo.it PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A 081/8037226
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliPREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA
PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA EMRGENZA Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione INCENDIO E ESPLOSIONE Ai fini della valutazione del rischio incendio il Datore di Lavoro classifica
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO
ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA
DettagliPROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori
PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori Marco Fontana - Roberto Riggio Struttura Semplice 20.02 Igiene industriale Utilizzo di agenti chimici nelle lavorazioni di stampa metalli pesanti
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliPagina :1/5 1 IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETÀ FORNITRICE Scheda n 001 Nome commerciale Acetilene Nome chimico della sostanza Acetilene; etino Formula chimica C 2 H 2 Utilizzi della sostanza
DettagliLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO LUOGHI DI LAVORO RISCHI SPECIFICI AREE ESTERNE. ASPP Università degli Studi di Catania
Università degli Studi di Catania Area della Prevenzione e della Sicurezza - Servizio Prevenzione e Protezione dai Rischi (SPPR) - LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Perché è importante sensibilizzare i
DettagliAmbienti confinati e rischi derivanti da sostanze e atmosfere pericolose
Seminario Gli ambienti confinati e i rischi per la salute e sicurezza Bologna 4 maggio 2011 Ambienti confinati e rischi derivanti da sostanze e atmosfere pericolose Liliana Frusteri INAIL Consulenza Tecnica
DettagliManuale informativo realizzato per la gestione delle emergenze derivanti da incendio nei luoghi di lavoro
Manuale informativo realizzato per la gestione delle emergenze derivanti da incendio nei luoghi di lavoro SOMMARIO Premessa pag. 7 SEZIONE 1 - FONDAMENTI Che cosa è un incendio? pag. 9 Il triangolo del
Dettagliwww.sicurtime.com RIVELAZIONE GAS PROFESSIONALE
www.sicurtime.com RIVELAZIONE GAS PROFESSIONALE Ospedali è necessario monitorare le fughe di azoto e di gas inerti, stoccati in bombole nelle strutture ospedaliere ed in particolare nelle sale operatorie.
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo
DettagliCosa è la valutazione dei rischi
1 Principali obiettivi formativi Cos è la la valutazione dei rischi Chi deve fare la la valutazione Documento della valutazione Criteri per la la valutazione Cosa è la valutazione dei rischi Secondo il
DettagliMANUALE D USO BA 1004/03 (Foglio 1 di 3) AI SENSI DEL 20 DEL REGOLAMENTO TEDESCO SULLE SOSTANZE PERICOLOSE (TRGS 555)
Esafluoruro di zolfo MANUALE D USO BA 1004/03 (Foglio 1 di 3) AI SENSI DEL 20 DEL REGOLAMENTO TEDESCO SULLE SOSTANZE PERICOLOSE (TRGS 555) Il presente manuale può essere utilizzato dal gestore del quadro
Dettagli«IBC: la dissipazione delle cariche elettrostatiche»
6 Workshop della Logistica Chimica: "Uno strumento di supporto alle Imprese per la scelta più idonea delle unità di confezionamento". «IBC: la dissipazione delle cariche elettrostatiche» Massimo Vitali
DettagliPREVENZIONE INCENDI. Celsino Govoni
PREVENZIONE INCENDI Celsino Govoni Che cos è un ESPLOSIONE? Cosa c era dentro a quell ambulatorio? Cosa è rimasto di quel centro medico posto in quel paesino!! La causa, a volte, è di piccole dimensioni
DettagliINFORMAZIONI SUI RISCHI CONNESSI ALL ATTIVITA DI SERVIZI MICRO E TRASPORTO
INFORMAZIONI SUI RISCHI CONNESSI ALL ATTIVITA DI SERVIZI MICRO E TRASPORTO Al fine di promuovere un adeguata attività di coordinamento e cooperazione fra le parti del presente contratto, riguardante i
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliCONSULAMBIENTE S.A.S. DI FRACASSETTI LUCIANO & C. CONSULENZE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO, IGIENE INDUSTRIALE ED AMBIENTE NFORMATIVA NOVITA ADR 2015
NFORMATIVA NOVITA ADR 2015 Settore: Sicurezza e Salute sul Lavoro / Ambiente Normativa di Settore collegata: ADR 2015 D.Lgs. 35/2010 e smi D.Lgs. 40/2000 e smi Destinatari: Servizio HSE - Consulenti Revisione
DettagliBREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA
BREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA MISURE DI SICUREZZA PASSIVA: Resistenza al fuoco delle strutture e delle porte Compartimentazione Comportamento al fuoco dei materiali MISURE
DettagliScheda di Sicurezza. Sottofondo-Superleggero-Termoisolante. 0583.379028/370480 0583.370964 ufficiotecnico@marraccinilucca.
Scheda di Sicurezza 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA - PREPARATO E DELLA SOCIETA' Nome commerciale del prodotto MAX 250 Impiego Identificazione della società Numero telefono emergenza : 2. IDENTIFICAZIONE
DettagliSEGNALETICA DI SICUREZZA
SEGNALETICA DI SICUREZZA Lo scopo della segnalazione di sicurezza è quello di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l'attenzione su oggetti e situazioni che possono determinare pericoli. La
DettagliETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE "Frasi di Rischio" ( R ) e "Consigli di Prudenza" ( S )
ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE "Frasi di Rischio" ( R ) e "Consigli di Prudenza" ( S ) La Legge 29 Maggio 1974, N 0 256 obbliga tutti i fabbricanti di prodotti aventi determinate caratteristiche
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA H. Procedura utilizzo gas compressi
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 08 PAGINA 1 di 3 PROCEDURA H Procedura utilizzo gas compressi Le bombole di gas compresso sono costituite
DettagliCORSO D INFORMAZIONE E FORMAZIONE PER L ADDESTRAMENTO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO ALLE PROCEDURE ANTINCENDIO
CORSO D INFORMAZIONE E FORMAZIONE PER L ADDESTRAMENTO DEI VOLONTARI DEL SOCCORSO ALLE PROCEDURE ANTINCENDIO Bergamo 20 Novembre 2003 Geom. Stefano Fiori LA GESTIONE DELLE EMERGENZE OBBIETTIVI ATTUARE COMPORTAMENTI
DettagliEffetti dell incendio sull uomo
Effetti dell incendio sull uomo ANOSSIA (a causa della riduzione del tasso di ossigeno nell aria) AZIONE TOSSICA DEI FUMI RIDUZIONE DELLA VISIBILITÀ AZIONE TERMICA Essi sono determinati dai prodotti della
DettagliEnte Scuola Edile Taranto MOVIMENTAZIONE MECCANICA DEI CARICHI
Ente Scuola Edile Taranto MOVIMENTAZIONE MECCANICA DEI CARICHI Introduzione Nelle varie fasi lavorative, si è visto come ricorra spesso l utilizzo di ausili per la movimentazione meccanica dei carichi,
DettagliAllegato I. Parte A Obiettivi formativi
Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi
DettagliIl sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...
A.O.O. Provincia di Roma Servizi di Tutela Ambientale Anno Classificazione Fascicolo.. N.. DATA. Modello I-5bis (Provincia Modello_E-bis Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Civitavecchia
DettagliAMBIENTI CONFINATI o SOSPETTI DI INQUINAMENTO Normativa, Tecniche di lavoro, Attrezzature, DPI, Procedure di emergenza negli ambienti confinati. Alcune esperienze operative. Arch. Claudio Conio Aggiornamento
Dettagli