PIAZZOLE ATTREZZATE PER BIOMASSE NELLA REGIONE DEL VENETO LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DI
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- Gerardo Tonelli
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1 LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DI PIAZZOLE ATTREZZATE PER BIOMASSE NELLA REGIONE DEL VENETO SOSTEGNO ALLA PRODUZIONE E ALL USO ENERGETICO DELLE BIOMASSE LEGNOSE AGROFORESTALI REGIONALI
2 Sommario Introduzione 3 Azioni della Regione del Veneto per favorire la produzione di biomasse legnose di origine regionale 3 Linee guida per la realizzazione delle piazzole attrezzate 5 1. Modalità di realizzazione delle piazzole secondo criteri di sostenibilità ambientale 6 2. Ambiti e caratteristiche della filiera corta Modalità di ripristino dell area nello stato originario 14 Verifica dei requisiti per l implementazione del progetto 15 Autori Roberto Zampieri Regione del Veneto - Unità di Progetto Foreste e Parchi Valter Francescato, Eliseo Antonini, Annalisa Paniz AIEL - Associazione Italiana Energie Agroforestali - Foto Lk-Stmk, AIEL Pubblicazione supportata da EIE/10/115/SI Editore AIEL - Associazione Italiana Energie Agroforestali Viale dell Università 14 - Agripolis Legnaro (Pd) - Tel Progetto grafico Marco Dalla Vedova - Espodesign - Piazzola sul Brenta (PD) Stampa Tipografia Litocenter Srl - Piazzola sul Brenta (PD) Finito di stampare nel mese di maggio Copyright 2011 Autori Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo, elettronico, meccanico, reprografico, digitale, se non nei termini previsti dalla legge che tutela il diritto d autore e comunque con il consenso scritto degli Autori. La sola responsabilità del contenuto di questa pubblicazione è degli Autori. Essa non necessariamente riflette l opinione dell Unione Europea. La Commissione Europea non è responsabile dell uso che può derivare dalle informazioni in essa contenute.
3 Introduzione Azioni della Regione del Veneto per favorire la produzione di biomasse legnose di origine regionale La promozione dell uso della biomassa legnosa al fine di diversificare le fonti di approvvigionamento di combustibile, ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e offrire nuove opportunità di reddito nelle zone rurali, perseguendo il Piano d azione comunitario per la biomassa 1, costituisce una delle azioni contenute nella nuova strategia dell UE in materia di sviluppo sostenibile 2, al fine di limitare i cambiamenti climatici, i loro costi e le ripercussioni negative per la società e l ambiente 3. L aumento dell uso energetico delle biomasse di origine regionale presuppone tuttavia che i combustibili legnosi siano disponibili - nel corso di tutto l anno - in quantità e qualità adeguate. La Regione del Veneto intende contribuire ad aumentare la disponibilità di combustibili legnosi di origine regionale attraverso l implementazione di infrastrutture logistico-commerciali realizzabili in prossimità dei luoghi di produzione delle biomasse. La strutturazione di una rete territoriale di piazzole attrezzate per la produzione e la commercializzazione professionale dei combustibili legnosi rappresenta un aspetto chiave per la crescita dell offerta interna di biomasse e lo stimolo per nuovi investimenti sull intera filiera, considerando il fatto che attualmente in Veneto i prelievi forestali sono poco più di un terzo dell incremento legnoso dei boschi regionali. La realizzazione di piazzole attrezzate permetterà pertanto di incentivare l utilizzo delle biomasse legnose di origine locale, contribuendo in tal modo al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Commissione 1 Comunicazione della Commissione COM(2005) 628 del 7 dicembre Nota UE 10917/06 del 26 giugno Comunicazione della Commissione: Europa Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva - COM(2010)
4 Europea entro il Nella medesima direzione va anche il Piano di Azione Nazionale per le energie rinnovabili (PAN), che assegna un ruolo fondamentale alle biomasse, che dovranno costituire, entro il 2020, quasi la metà dell energia prodotta da fonti rinnovabili (FER) nel consumo finale lordo. L articolo 7 bis della L.R. 30 giugno 2006, n. 8 5 (inserito con L.R. 11 febbraio 2011, n. 4 6 ) contribuisce a sostenere lo sviluppo economico dei produttori regionali che offrono alle comunità locali la possibilità di cogliere pienamente i vantaggi del risparmio economico dell uso del legno in sostituzione ai combustibili fossili, lasciando sul territorio il valore economico di sostituzione degli stessi. In Veneto, solo per il riscaldamento civile, si consumano ogni anno gasolio, GPL e metano per un controvalore economico di circa 3,5 miliardi di Euro. Una maggiore indipendenza energetica consente al nostro Paese di arginare questa notevole perdita di potere di acquisto, lasciando il relativo valore economico di sostituzione sul sistema socio-economico locale. Questa legge contribuisce pertanto sia ad ottenere i noti benefici ambientali che l uso delle rinnovabili comporta, sia ad aumentare la ricchezza delle comunità locali, creando nuove opportunità occupazionali, oltre che consolidando e stabilizzando nel lungo periodo quelle esistenti. 4 Riduzione dei gas ad effetto serra almeno del 20%, aumento dell efficienza energetica del 20%, apporto del 20% di fonti rinnovabili negli usi finali dell energia 5 Iniziative di sostegno alla produzione e all utilizzo di biomasse legnose per scopi energetici (BUR n. 60/2006) 4 6 Modifica della legge regionale 30 giugno 2006, n. 8 Iniziative di sostegno alla produzione e all utilizzo di biomasse legnose per scopi energetici (BUR n. 14/2011)
5 Linee guida per la realizzazione delle piazzole attrezzate Il comma 1 dell articolo 7 bis della L.R. n. 8/2006, al fine di incrementare l approvvigionamento locale di biomasse legnose forestali e la razionalizzazione del loro trasporto nell ambito della filiera corta, stabilisce che gli interventi di realizzazione di piazzole attrezzate per lo stoccaggio di materiale legnoso grezzo e triturato, non sono considerati insediamenti di tipo agroindustriale 1 e possono essere realizzati su terreni agricoli anche da imprese di utilizzazione forestale e da altri soggetti esercenti attività agromeccanica 2, in deroga ai commi 2 e 3 dell art. 44 della L.R. 23 aprile 2004, n Il comma 2 prescrive inoltre che la Giunta regionale debba stabilire, con riferimento agli interventi previsti dal comma 1: 1. le modalità di realizzazione delle piazzole attrezzate secondo criteri di sostenibilità ambientale; 2. gli ambiti e le caratteristiche della filiera corta; 3. le modalità di ripristino dell area nello stato originario al termine dell utilizzo. 1 Art. 44, comma 7, della L.R. 23 aprile 2004, n. 11: Norme per il governo del territorio (BUR n. 45/2004) 2 Come definita dall art. 5 del D.Lgs. 29 marzo 2004, n. 99: Disposizioni in materia di soggetti e attività, integrità aziendale e semplificazione amministrativa in agricoltura, a norma dell articolo 1, comma 2, lettere d), f), g), l), ee), della legge 7 marzo 2003, n. 38 (GU n. 94/2004) 3 Norme per il governo del territorio (BUR n. 45/2004) 5
6 1. Modalità di realizzazione delle piazzole secondo criteri di sostenibilità ambientale 1.1 Definizione di piazzola attrezzata per biomasse Una piazzola attrezzata per biomasse è un luogo fisico opportunamente localizzato in funzione delle caratteristiche del bacino di approvvigionamento e del tipo di assortimenti legnosi ritraibili dotato di adeguati spazi di primo stoccaggio e stagionatura del legno tal quale e di una copertura adeguatamente dimensionata in funzione dei volumi di materiale legnoso da processare e conferire dotata di caratteristiche strutturali tali da favorire l essiccazione naturale e/o forzata del legno cippato e della legna da ardere. 1.2 Requisiti progettuali e costruttivi La struttura dovrà rispettare le caratteristiche tipologiche della edificazione rurale e del contesto insediativo in cui si inserisce, componendosi armonicamente con eventuali altri edifici preesistenti, compatibilmente con la funzionalità richiesta alla piazzola attrezzata e conformemente alle indicazioni contenute negli strumenti urbanistici comunali. Andrà in via preliminare valutata l eventuale utilizzabilità di edifici già esistenti, qualora possano essere idonei e disponibili. I soggetti indicati al comma 1 dell art. 7 bis della L.R. n. 8/2006 1, qualora intendessero installare una piazzola attrezzata, dovranno predisporre un Piano aziendale, redatto da un tecnico abilitato del settore, da sottoporre all approvazione dell UPER Servizio Forestale Regionale competente per territorio. Il per- 6 1 Imprese di utilizzazione forestale ed aziende agromeccaniche
7 messo di costruire e l efficacia di altre autorizzazioni 2 restano subordinate all approvazione del suddetto Piano aziendale, che dovrà contenere, in particolare: strategia che l azienda si prefigge di adottare, per il raggiungimento delle finalità enunciate dall art. 7 bis della L.R. n. 8/2006, tenuto conto anche dell eventuale presenza di impianti termici già presenti sul territorio, di cui il richiedente sia a conoscenza e/o che si prevede possano essere installati in futuro e per i quali la piazzola possa garantire la necessaria costante disponibilità di combustibile piano di approvvigionamento, con individuazione del bacino geografico e quantificazione della biomassa legnosa per uso energetico già disponibile o che potrà esserlo in futuro, tenuto conto delle tecniche e delle tecnologie adottabili. A tal fine si specifica che la biomassa dovrà provenire in prevalenza (quantità superiore al 50%) da una filiera corta, come descritto al punto 2 descrizione dettagliata degli interventi edilizi che si ritengono necessari, con l indicazione dei tempi e delle fasi della loro realizzazione dichiarazione di indisponibilità, nei confronti del soggetto richiedente, di edifici recuperabili ai fini specifici dimostrazione analitica di congruità del dimensionamento rispetto alla domanda attuale e potenziale di biomassa ad uso energetico, fatte salve eventuali disposizioni più restrittive contenute negli strumenti urbanistici comunali descrizione dei processi produttivi adottati per la produzione delle biomasse (pellet, cippato, legna da ardere e briquettes), indicando gli standard qualitativi riferiti alle biomasse solide 3 che saranno osservati, in particolare per gli usi domestici e per i piccoli-medi impianti, al fine di assicurare ai consumatori l idonea qualità del pro- 2 Tra le quali si citano, in particolare, quelle relative a: deposito della biomassa (Comune), trasformazione e rumorosità (Provincia), parere di conformità antincendio (Vigili del Fuoco) 3 UNI EN 14961:2010 Biocombustibili solidi 7
8 dotto, creando condizioni di mercato con una maggiore trasparenza dei prezzi e delle condizioni di compravendita. Eventuale sistema di certificazione al quale il gestore della piazzola attrezzata aderisce o intende aderire in futuro al Piano aziendale dovrà essere allegata una dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà (ai sensi del art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n ) relativa al possesso di una delle qualifiche imprenditoriali considerate dall art. 7 bis della L.R. n. 8/2006. Per il dimensionamento della piazzola (stoccaggi allo scoperto e sotto copertura) è fondamentale determinare i volumi e i flussi di legname tondo e di assortimenti finiti che saranno gestiti su base annua, individuando inoltre i volumi medi mensili di combustibile che saranno richiesti dagli impianti che lo utilizzeranno. Gli spazi della piazzola dovranno essere organizzati in modo da ottimizzare le operazioni di transito, movimentazione e trasformazione; sarà presente una superficie scoperta di adeguate dimensioni, sulla quale accatastare la biomassa tal quale (toppi, sciaveri, refili, ramaglia), da trasformare successivamente in assortimenti finiti (sostanzialmente legna da ardere e cippato) e permettere il transito e la sosta dei mezzi. La copertura del terreno dovrà essere limitata allo stretto necessario rispetto alla funzionalità delle infrastrutture: si utilizzerà conglomerato bituminoso o altri materiali idonei a garantire il transito dei mezzi e la lavorazione della biomassa, in condizioni di sicurezza e di funzionalità. Sulle zone destinate all accatastamento e alla stagionatura allo scoperto della biomassa grezza, si provvederà alla stesura di uno spessore adeguato di materiale inerte naturale per costituire un vespaio (utilizzando ciottolame a diversa pezzatura stratificata), al fine di evitare il ristagno dell acqua, 8 4 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (GU 20 febbraio 2001, n. 42, S.O.)
9 determinare condizioni di sicurezza e favorire un ambiente ottimale per l essiccazione naturale prima della successiva lavorazione. Sulla superficie scoperta potranno inoltre essere previsti un ufficio (di dimensioni non eccedenti le necessità strettamente collegate alle attività di segreteria per la gestione della piazzola attrezzata) ed una pesa. Per la conservazione e la stagionatura del cippato e della legna sarà edificata una copertura ventilata, la cui pianta non potrà avere una superficie maggiore a m 2, costruita sopra una superficie impermeabile di calcestruzzo di cemento e/o di conglomerato bituminoso. Qualora le caratteristiche climatiche e pedologiche lo consentano, la superficie in calcestruzzo potrà essere sostituita da uno strato di adeguato spessore di stabilizzato di cava o di altro materiale idoneo, posto sopra un fondo costituito di ciottolame stratificato di diversa pezzatura e di resistenza tale da sopportare i carichi dei mezzi di trasporto, di lavorazione e della biomassa depositata. La struttura dovrà essere collocata di preferenza su esposizioni il più possibile soleggiate e ventilate; in presenza di un tetto a una falda, la parte frontale (quella più aperta) dovrà essere rivolta possibilmente a sud. L altezza della copertura sarà indicativamente di 7-8 m e comunque di dimensioni strettamente necessarie a permettere la movimentazione della biomassa con la pala meccanica e le operazioni di carico/scarico con i mezzi di trasporto (autotreni, cassoni scarrabili). I lati chiusi potranno essere costituiti di una 9
10 parte basale in calcestruzzo di cemento, alta circa 2-3 m, al di sopra della quale le pareti saranno parzialmente chiuse con tavole di legno distanziate tra di loro di alcuni centimetri, lasciando una luce di circa 1,5 m dal tetto, al fine di favorire la ventilazione naturale della copertura ed evitare fenomeni di condensazione. Qualora gli spazi esterni disponibili per la stagionatura naturale della biomassa grezza non fossero sufficienti a soddisfare la domanda dei consumatori finali, potranno essere previsti sistemi di essiccazione artificiale che utilizzino fonti energetiche rinnovabili, tra i quali si citano l essiccatoio alimentato con energia termica prodotta da una caldaia o come calore di processo recuperato da sistemi cogenerativi (es. cippato o biogas). Sul tetto della copertura potrà inoltre essere inserito un impianto fotovoltaico integrato. Al fine di migliorare l aspetto estetico degli spazi esterni, qualora risulti necessario provvedere ad una recinzione perimetrale, dovrà essere realizzata una staccionata con elementi non impregnati con prodotti dannosi all ecosistema, qualora norme specifiche non prescrivano l obbligo di utilizzare altri materiali. Lungo il perimetro andrà comunque realizzato almeno un filare di specie autoctone idonee alla stazione, impiegando soggetti arborei opportunamente distanziati da arbusti; in presenza di norme specifiche che impediscano l utilizzo di specie arboree o qualora lo spazio disponibile dovesse causare un ombreggiamento al materiale legnoso, la piantagione sarà limitata alle sole specie arbustive. Il filare potrà essere escluso in quella parte del perimetro sulla quale dovesse essere già presente una vegetazione naturale e/o artificiale preesistente. 10
11 2. Ambiti e caratteristiche della filiera corta Filiera è un termine coniato per il settore agro-alimentare, industriale e tecnologico: si intende, in senso lato, l insieme articolato (anche detto rete o sistema ) che comprende le principali attività (e i loro principali flussi materiali e informativi), le tecnologie, le risorse e le organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito. In senso più stretto, va riferito all insieme delle aziende che compongono la catena di fornitura di un dato prodotto. La filiera corta, maggiormente diffusa in agricoltura, è invece caratterizzata da un numero limitato e circoscritto di passaggi produttivi e in particolare di intermediazioni commerciali, che possono portare anche al contatto diretto fra il produttore e il consumatore. Lo scopo principale di tale filiera è contenere e ridurre i costi al consumo dei prodotti. In ambito forestale, la filiera corta, accanto agli evidenti benefici economici nei confronti dei produttori locali di materia prima, dei trasformatori intermedi e dei consumatori finali, manifesta anche indubbi vantaggi di carattere ambientale e logistico, dovuti soprattutto alla diminuzione delle distanze di trasporto. Al fine di individuare un parametro oggettivo e giuridicamente condivisibile che stabilisca le dimensioni della fiera corta, la distanza di trasporto della biomassa legnosa dal luogo di produzione a quello di trasformazione sarà individuata facendo riferimento all art. 2 del Decreto del MiPAAF 2 marzo Mutuando tale norma, la biomassa dovrà essere prodotta entro il raggio di 70 km dalla piazzola attrezzata, ovvero provenire da intese di filiera o da contratti quadro, stipulati 1 Attuazione della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sulla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica (GU n. 103 del 5/5/2010) 11
12 ai sensi del D.Lgs. 27 maggio 2005, n (che la L. 27 dicembre 2006, n ha esteso anche al settore forestale). La lunghezza del raggio è determinata dalla distanza in linea d aria che intercorre tra la piazzola attrezzata e i confini amministrativi del Comune in cui ricade il luogo di produzione della biomassa. La tracciabilità della biomassa trasformata e commercializzata nella piazzola attrezzata è verificabile tramite la seguente documentazione: documento di trasporto, contenente la denominazione o il nominativo, la Partita Iva o il Codice Fiscale dell azienda o della persona fisica che ha prodotto la biomassa; il Comune; la data di trasporto; la tipologia (specie legnosa) e il quantitativo trasportato (volume o massa legnosa) 4 contratti di fornitura e/o contratti di taglio delle biomasse utilizzate nella piazzola attrezzata 5. Ogni singolo contratto deve contenere almeno le seguenti informazioni: denominazione o nominativo, Partita Iva o Codice Fiscale, sede legale o residenza dei contraenti data di stipulazione del contratto di fornitura della biomassa durata del contratto specie legnosa o tipo di bosco o di impianto arboreo che fornisce la materia prima; superficie ed informazioni catastali quantitativo di prodotto ottenibile (volume o massa legnosa) 2 Regolazioni dei mercati agroalimentari, a norma dell articolo 1, comma 2, lettera e), della legge 7 marzo 2003, n Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) 4 Tale documentazione dovrà essere conservata dal responsabile della piazzola attrezzata per cinque anni dalla data di emissione, fatti salvi tempi maggiori richiesti da eventuale specifica normativa 12 5 Tale documentazione dovrà essere conservata dal responsabile della piazzola attrezzata per cinque anni dalla data di scadenza del contratto, fatti salvi tempi maggiori richiesti da eventuale specifica normativa
13 dichiarazione che attesti la conformità a contratti quadro o intese di filiera, ovvero dichiarazione che attesti la provenienza della materia prima da non più di 70 km dalla piazzola attrezzata qualora nella piazzola attrezzata sia commercializzata anche biomassa prodotta da Paesi terzi all UE, il responsabile dovrà osservare le disposizioni contenute nel Regolamento CE n. 995/ Piazzale su fondo stabilizzato per la stagionatura del legname tal quale Copertura ventilata per la stagionatura del cippato Piazzale asfaltato per le operazioni di cippatura e taglia-spacca 6 Del Parlamento europeo e del Consiglio, che stabilisce gli obblighi degli operatori che commercializzano legno e prodotti da esso derivati (GUUE 12/11/2010, n. L 295) 13
14 3. Modalità di ripristino dell area nello stato originario La sorveglianza sull esercizio e il mantenimento della specifica destinazione della piazzola attrezzata (lavorazione, stoccaggio e vendita di biomassa legnosa ad uso energetico), qualsiasi altro uso escluso, è demandata all Amministrazione comunale competente per territorio. Qualora l area non sia più utilizzata per un periodo superiore a cinque anni consecutivi (fatte salve cause di forza maggiore e/o tempi superiori stabiliti da eventuali strumenti finanziari ai quali il gestore della piazzola attrezzata dovesse ricorrere), il possessore della piazzola attrezzata o, in sua mancanza, il proprietario del terreno, dovrà provvedere al ripristino dell area nello stato originario. In caso di mancato ripristino, il Comune ordinerà al trasgressore e agli obbligati in solido l esecuzione dei lavori necessari. Qualora i trasgressori o gli eventuali obbligati in solido non diano esecuzione all ordinanza di ripristino nei termini prescritti, il Comune provvederà alla esecuzione dei lavori in danno degli inadempienti, richiedendo agli stessi il deposito delle somme corrispondenti alla spesa prevista. Se i soggetti obbligati non vi provvedono, la relativa riscossione sarà effettuata ai sensi della normativa vigente per l esazione delle contribuzioni dirette. 14
15 Verifica dei requisiti per l implementazione del progetto Prima di iniziare la progettazione della piazzola è importante rispondere alle seguenti domande: Da dove proviene la materia prima? C è un potenziale nella regione? Da dove viene la biomassa? (foreste, piantagioni, industrie del legno) Chi sono, quanti sono e dove sono localizzati i possibili fornitori? Chi sono i clienti? Ci sono già dei clienti, quanti? Quali sono i margini di sviluppo della domanda nell area di riferimento? Chi sono gli attuali e potenziali clienti? Dove sono e dove saranno localizzati? Chi sono i competitori energetici? Gasolio, GPL, metano? Pompe di calore, Lo studio di fattibilità tecnico-economica deve essere redatto preliminarmente alla fase realizzativa della piazzola biomasse. Esso valuta e analizza tutti i potenziali impatti e le problematiche della progettazione cercando di verificare se esistono le condizioni minime affinché l investimento possa presentare indicatori finanziari positivi. L analisi delle condizioni di contorno rappresenta uno dei primi passi da compiere. Tutte le principali problematiche devono essere attentamente individuate e analizzate ricercando le possibili soluzioni. La valutazione finale dello studio di fattibilità determina se gli indicatori finanziari di convenienza dell investimento raggiungono i livelli di positività attesi dall investitore. I risultati dell analisi tecnico-economica rappresentano quindi la principale base di conoscenze, rispetto alla quale gli investitori (imprese agroforestali) decideranno se proseguire o meno con il progetto. Potete scaricare dal sito le linee guida per la redazione di un progetto tecnico-economico. 15
16 DAI VALORE ALLA QUALITÀ DEL TUO CIPPATO! Per la corretta funzionalità delle caldaie il cippato deve rispettare i requisiti tecnici richiesti dall apparecchio. La qualità del cippato è definita da: pezzatura (P), contenuto idrico (M) e ceneri (A). Servizi AIEL Dichiarazione qualità legna e cippato (EN 14961) Sistema Gestione Qualità (SGQ) del cippato (tracciabilità, EN 15234) Stesura contratti fornitura cippato e servizio calore PER INFORMAZIONI Qualità biocombustibili IN COLLABORAZIONE CON IL DIP. TeSAF UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA PUBBLICAZIONI TECNICHE Manuali Legna e cippato. Produzione, requisiti qualitativi e compravendita Moderne caldaie e impianti a legna, cippato e pellet Guida PagineAIEL Legna - cippato - pellet. Produttori e distributori professionali Booklet Colture energetiche per i terreni agricoli MANUALE PRATICO BOOKLET COLTURE ENERGETICHE PER I TERRENI AGRICOLI PRODUZIONE E USO ENERGETICO DELLE BIOMASSE PRODOTTE DA SIEPI, ARBORETI, CEDUI A CORTA ROTAZIONE E MISCANTO TECNOLOGIE ASPETTI PROGETTUALI NORMATIVA BIOMASSTRADECENTRES.EU
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