Presentazione II Congresso Nazionale FIMEUC

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Presentazione II Congresso Nazionale FIMEUC"

Transcript

1 ABSTRACT BOOK

2 Presentazione II Congresso Nazionale FIMEUC Roma, novembre 2013 Cecchignola Scuola Sanità Militare I Professionisti della Emergenza quotidianamente sono impegnati a gestire il caos in ambito pre Ospedaliero ed Ospedaliero. La instabilità geofisica della nostra nazione ci impone, inoltre, l elaborazione di modelli organizzativi Regionali e Nazionali in coerenza con i più recenti progetti Europei. I disastri, infatti sia di origine naturale che antropica causano gravi ripercussioni sulla salute pubblica, sia in termini di vite umane che di interruzioni di servizi essenziali per la popolazione colpita. Diventa sempre più urgente, pertanto l esigenza di garantire una uniforme gestione dei Disastri nel contesto della Rete Nazionale della Emergenza Urgenza. Il Convegno Nazionale FIMEUC 2013 affronta in questa direzione il tema delle Maxiemergenze nei suoi aspetti di Pianificazione, Gestione e Formazione. Le Strutture Sanitarie appartengono al gruppo dei First Responder e sono chiamate a garantire la più efficace risposta nell ambito della Rete della Emergenza. Il Convegno nasce dall esigenza di un confronto con tutte le professionalità in campo: SSN, Istituzioni, Sanità Militare, Gruppo Operativo Interforze, Difesa Civile, Volontariato per realizzare piani di Continuità Operativa in ambito sanitario e il passaggio dalla pianificazione al coordinamento delle attività in corso di Disastri. La formazione e l addestramento del personale sanitario sono premessa indispensabile per garantire la piena attuazione dei Piani di Emergenza. La Task Force FIMEUC sulla gestione pre ospedaliera ed ospedaliera dei disastri (DiMFIT) si pone l obiettivo specifico di definire Linee di Indirizzo Nazionali per l elaborazione di piani di emergenza, con particolare attenzione agli aspetti di coordinamento, comando, controllo, comunicazione, gestione delle risorse umane e materiali, sicurezza, gestione del rischio clinico e formazione. Il congresso sarà occasione di presentazione, discussione, confronto e condivisione delle linee di indirizzo proposte. Inoltre nel corso di formazione satellite, organizzato dalla Faculty FIMEUC, utilizzando gli ambienti, la tecnologia e gli scenari messi a disposizione dalla Scuola di Sanità Militare, sarà possibile verificare alcuni degli aspetti di pianificazione, simulando le fasi attuative e quella di coordinamento. In questa prospettiva il Congresso vuole essere una occasione di confronto tra tutti i soggetti coinvolti nelle grandi emergenze: Medici, Infermieri, Soccorritori, Volontari, Sanità Militare, per una partecipata e condivisa elaborazione di Linee di Indirizzo Nazionali sulla preparazione alla gestione dei disastri. Ci vediamo a Roma, con l augurio di un incontro costruttivo e propositivo. Coordinamento Nazionale FIMEUC e Disaster FIMEUC Task Force Cinzia Barletta

3 CONTROL OF COURSE TEMPERATURE IN MAJOR ORTHOPEDIC SURGERY AND NEURO TRAUMATOLOGY IN GERIATRIC PATIENTS USING LEVOBUPIVACAINE FOR SPINAL ANESTHESIA. 1) B. Amarisse, 2) B. Ciammitti, 3) M. Emanuelli, 4) V. A, Peduto,5) D. Celleno 1) Department of Anaesthetics and Intensive Care, University of Perugia ( Terni); 2) U.O.C. ( Multi speciality Department ) Anaesthetics and Intensive Care, University of Perugia (Terni); 3) Departiment of Anaesthetics and Intensive Care,FBF Isola Tiberina Hospital Rome (Roma); 4) U.O.C. ( Multi speciality Department ) Anaesthetics and Intensive Care, University of Perugia ( Perugia); 5) U.O.C. ( Multi speciality Department) Anesthetics intensive Care,FBF Isola Tiberina Hospital Rome ( Roma). A homogeneous sample of patients was selected for a randomised study: age (80 ± 0.5 years old),health status (ASA 1,2,3 ): Group A (n=25 patients men) was subjected to active cutaneous warming (at 38 C) and the infusion of liquid and/or blood heated to 37 C. Gruppo B (n=25 patients women) did not receive either active cutaneous warming during the ntervention or the infusion of the liquids or blood intraoperationally. Monitoring of core temperature was done through a rectal probe, which began before subarachnoid anesthesia and was carried out successively every 15 minutes until the end of the operation, the thermometer bening calibrated with a temperature range of between 30 C and 40 C, with an accuracy of 0,1 C. All procedures began at 8.00 a.m. and the operating theatre was maintained at between 21 C and 23 C with a humidity rate of between40% and 45%. The length of the operation was almost identical in both groups, average length being 75 minutes ± 10. No serious hypotensive events were recorded. No substantial haematic loss occurred.the central temperature decreased in both groups but by varying amounts: in Group A the average central temperature was 36 C; in Group B, the average central temperature was 35,5 C. Concerning the trend of central temperature in both groups, it became clear that decrease in temperature was directly related to intraoperational warming, the length of the intervention and haematic loss. It was highlighted that the initial average temperature of patients in both groups was stated at about 36,5 C, whereas the end result was that of a decrease in the central temperature to as little as 35,8 C for Group A and as little as 34,8 C for Group B. Suggested reading: Sessler DI. Current Concepts: Mild Perioperative Hypotermia. N Engl J Med June 1997; 336:173 L ORGANIZZAZIONE DEI MATERIALI NELLE STRUTTURE CAMPALI PER LE MAXI EMERGENZE: L ESPERIENZA DELL ARES 1) C. Antinori, 2) E. Andreoli, 2) L.C. Calò, 3) S. Pacini, 4) M. Troiani, 2) B. Gabrielli, 2) M. Caroli 1) Dipartimento Prov.le ARPAM di Ancona Servizo rifiuti suolo; 2) Ospedali Riuniti di Ancona Medicina e Chirurgia d Accettazione e d Urgenza; 3) Ospedali Riuniti di Ancona Clinica di Anestesia e Rianimazione; 4) Ospedale S. Salvatore Tolentino Pronto Soccorso e Medicina d Urgenza PPI Potes 118. Secondo le raccomandazioni OMS le strutture sanitarie campali in grado di fornire assistenza medica d'emergenza sono utili solo se raggiungono il luogo dell evento nelle prime 24 ore dal disastro (PAHO WHO, 2003). Per tale realizzazione occorrono una notevole quantità di attrezzatura logistico sanitaria ed una tempistica elevata per preparazione, arrivo ed installazione (2010/481/UE, Euratom). Tali strutture devono partire entro 12 ore dalla chiamata, quindi l organizzazione deve essere stabilita e condivisa in tempo di pace, sia per quanto riguarda la planimetria esterna, che il materiale utilizzato per allestire le tende. Quest ultimo si distingue in diverse tipologie, in relazione al trattamento da effettuare e su questi presupposti l ARES (Associazione Regionale per le Emergenze Sanitarie e Sociali)* ha ripreso la classificazione del materiale sanitario secondo i criteri adottati a livello internazionale dal D.M. 13/02/2001 (G.U. n. 81 6/04/2001) integrandola con ulteriori codici colori (Tabella 1). Tabella 11: Materiale sanitario identificato da un codice e un colore

4 - tenda La quantificazione del materiale è stata effettuata a partire dalle indicazioni delle linee guida europee per la gestione di 150 pazienti al giorno, di cui 50 gravi e 100 non gravi, per un autonomia di 3 giorni. Ogni tenda necessita di una specifica quantità e tipologia di materiale, per cui è stato creato un database su file Excel, dove è riportato il quantitativo di ogni singolo materiale per ogni tenda. Il materiale viene classificato attraverso nome, codice/colore, consumabilità, scadenza e localizzazione nel deposito. Il database viene costantemente aggiornato e revisionato in base a scadenze del materiale consumabile, innovazioni e modifiche alla struttura campale (tipologia/destinazione tende). La preparazione del materiale per la pronta partenza consiste nell inserimento in casse metalliche a tenuta stagna modello Zarges 470 di diverse dimensioni (Figura 1). deve avere: a. Un etichetta esterna ed impermeabile con indicato (Figura 3): logo di appartenenza; peso; codice materiale; numero cassa (numerazione crescente per ogni codice colore); destinazione tenda. Figura 3: etichetta esterna cassa b. Una lista del materiale contenuto con indicato (Figura 4): destinazione; numero cassa; tipologia materiale (codice colore); nome materiale; scadenza; quantità. Figura 1: Alcuni modelli delle casse alluminio (da sinistra piccola 750x550x380, media 750x550x580 e grande 1150x750x480) Il quantitativo di materiale da inserire nelle casse è standardizzato e suddiviso per tipologia. L interno di ogni cassa è stato ulteriormente suddiviso con cassetti scorrevoli di più facile impiego (Figura 2). Figura 2: casse pronte alla partenza e con cassetti scorrevoli Al fine di facilitare e velocizzare il posizionamento delle singole casse all interno della tenda ognuna

5 Fig. 41: lista materiale sanitario interno alle casse *Per maggiori informazioni visitare il sito VIRTUAL RADIOLOGY AND LABORATORY: A TOOL FOR HOSPITAL MASS CASUALTY TRAINING Carenzo L, Colombo D, Ingrassia PL, Ragazzoni L, Della Corte F CRIMEDIM Research Center in Disaster and Emergency Medicine, Università del Piemonte Orientale "A. Avogadro" Novara, Italy Intro: Radiological studies and basic emergency laboratory test are of very high importance for the management of hospital patients. However it is well known that during mass casualty events and disasters they can create a significant bottleneck to the emergency department and hospital patient flow. Methods: We designed and implemented an online tool to be used during full scale hospital mass casualty drills faithfully simulating an online radiology and laboratory requests and results system called Virtual Laboratory and Imaging (VLI). It is composed of a basic user interface used to request and consult laboratory exams and radiological studies, a database containing all the casualty details and related radiological images and a logic processor integrating information on the casualty evolutionary progress. This last part is responsible for calculating the appropriate laboratory results and images according to the clinical conditions of the simulated patients. Integration with actors impersonating casualties is done through radiofrequency identification (RFID) tags which allows the system to know which casualty reached which hospital in multi hospital drills. The imagining system includes both images and radiologist report related to each image. They can be produced automatically and a radiologist in the emergency department, can review images provided by the system and type in reports that then are included in the system. Both the number of request and the average turnaround time for each exam in each hospital are calculated and logged. We tested this system during a multiple hospital 100 casualties real size drill lasting five hours. Results: No usability issues arose from the user evaluation. All the casualties were correctly admitted to the proper hospital for exams request via RFID tracking. Table 1 presents the number of exams requested and the average turnaround time for each exam. Hospital 1 Hospital 2 Name: Request Count: Time: Request Count: Time: Complete Blood Count 4 30 min 1 25 min Clotting 4 45 min 2 40 min Biochemistry 4 35 min 2 35 min Cardiac markers 1 35 min 2 35 min Arterial Blood Gas 1 3 min 2 5 min X ray 15 7 min 5 5 min CT Scan min 5 29 min Ultrasound 2 7 min 0 Electrocardiography 0 0 Table 1 legend: Aggregated count of laboratory and radiology tests according to hospital and relative execution time according to the relative number of requests. Conclusion: VLI resulted an easy to use, user friendly virtual laboratory and imagining system. It allowed to point out, in real time, bottlenecks during the exercise, that could be explored in depth during the debriefing. In particular the massive use of CT scan in the hospitals resulted as the main bottleneck related to imaging and laboratory during our exercise. According to the number of CT requests and the average time of execution, it is clear that many of them were requested and queued but never executed with possible detrimental effect for the

6 casualties and thus lowering the overall simulation performance. Moreover VLI increases the realism of the exercise by offering a tool to simulate an aspect of clinical practice that would otherwise be absent in hospital based drills. Scheda di Triage preospedalero PLS/SAP attiva in paesi europei G. Ciccone già direttore PS AO di Lodi membro Commissione SIMEU per i rapporti con l Europa *E utilizzata in casi di maxiemergenze e disastri collettivi: in casi di attivazione di Grande Noria e Piccola Noria, in particolare. Trattasi di un sistema di identificazione delle vittime e della loro documentazione medica sulla scena e lungo il percorso fino al ricovero. PLS ovvero PatientenLeitSystem; SAP ovvero Système d Acheminement des Patients. *E in materiale plastico resistente all acqua ed a liquidi biologici. Presenta tre sezioni: la prima, la maggiore, destinata all ospedale di ricovero, è una tasca contenente documentazione, la seconda e la terza, staccabili, sono destinate alla polizia ed al team della protezione civile. Sulle loro superfici vi sono pittogrammi da utilizzare per rilievi clinici e per provvedimenti; più precisamente la faccia anteriore è dedicata ai rilievi clinici ed al triage, quella posteriore al trattamento eseguito. *Nella tasca sono allegati 1 una serie di etichette autoadesive con il numero di riconoscimento del paziente: sono applicabili su ogni sua pertinenza, anche su effetti personali; 2 un cartoncino di colore rosa ove è possibile trascrivere i dati del paziente (protocollo di identificazione), dinamica dell evento e quant altro; 3 un cartoncino giallo URGENT PRE-TRIAGE viene utilizzato esclusivamente in caso di compromissione dei parametri vitali con immediato pericolo di vita. In tal caso l urgenza è tale da esonerare da qualsiasi approfondimento diagnostico sul luogo del disastro. Viceversa viene utilizzata solo la PLS; 4 un modulo di colore bianco può essere utilizzato per il follow up in itinere fino al ricovero L utilizzo del corredo 2 e 4 è facoltativo *Le categorie di Triage indicate sulla faccia anteriore del PLS: I Trattamento immediato sul luogo dell evento IIa Trasporto immediato IIb Trasporto prioritario III Attesa possibile IV Attesa necessaria (poiché la situazione al momento non consente un trattamento individuale standard mediante ricovero di elezione) La ripetizione del suddetto triage permette di modificare i parametri di diagnosi e trattamento se l evoluzione lo indica. Il Trauma Maggiore o POLITRAUMA G. Di Rosa, infermiere MCAU Ospedale Maggiore Modica ASP Ragusa. Il Trauma Maggiore o Politrauma, nei paesi occidentali è la principale causa di morte nei soggetti di età inferiore ai 45 anni e causa di invalidità permanente in un numero ancora maggiore di casi. Costituisce un evento di frequente riscontro e di grande impegno professionale, sia medico sia infermieristico. Il lavoro di team implica il coinvolgimento, nel trattamento del Paziente traumatizzato, di molte figure professionali e la gestione di un eventuale trasferimento del paziente al trauma center di riferimento. Obiettivo: questo lavoro vuole evidenziare la flessibilità di modelli organizzativi possibili nella gestione ottimale del paziente politraumatizzato e quali siano i bisogni di formazione specifici per gli operatori sanitari direttamente coinvolti. Strumenti e metodi: lo studio è stato condotto comparando linee guida e dati di letteratura relativi al paziente traumatizzato ed i protocolli di gestione messi in atto nel nostro presidio ospedaliero. Risultati: questo lavoro termina con la proposta della necessità/utilità che qualsiasi Pronto Soccorso si doti di un Protocollo sulla gestione del Paziente politraumatizzato, ponendo particolare attenzione alla diffusione dello stesso al fine di realizzare una maggiore collaborazione tra operatori sanitari afferenti a U.O. diverse ma egualmente coinvolti, una pianificazione preventiva che consenta nell emergenza un coordinamento in parte precostituito e sottolinea l importanza della formazione di tutti gli operatori, con particolare attenzione al personale medico infermieristico e di supporto del DEA.

7 IL BENCHMARKING E LA VALIDITA DEL SAFETY WALK ROUND IN DIPARTIMENTO DI EMERGENZA V.R.Iulianella., Asl 1 Abruzzo Avezzano L Aquila Dipartimento di Emergenza Urgenza Ospedale S,Filippo e Nicola Avezzano Pronto Soccorso Emergency Project Work Il progetto ha l obiettivo di sperimentare ed applicare il modello del Safety Walk Round come strumento di Benchmarking sulla Unità Operativa Complessa o Servizio ad alta complessità Assistenziale del Dipartimento di Emergenza Emergency Pronto Soccorso. IL Safety Walk Round(SWR) è ancora poco conosciuto ed utilizzato in Italia. Sono state effettuate sperimentazioni di applicazione del Safety Walk Round in alcune Unita Operative di degenza ospedaliera(levati) ed ambiti di residenza assistenziali territoriali(perin D.), non sono riportate in letteratura sperimentazioni in Emergency Pronto Soccorso. Il Ministero della Salute nell anno 2012 ha emanato Raccomandazioni e progettato seminari per la divulgazione e l analisi del confronto dei risultati sul Safety Walk Round allo scopo di individuare strumenti idonei di valutazione per i processi assistenziali e per la prevenzione degli eventi avversi in Sanità a garanzia della Sicurezza dei pazienti(albolino S.). Il Ministero della Salute ha individuato il Safety Walk Round (SWR)come valido metodo e strumento di applicazione per i Sistemi Sanitari.(Dipartimento e Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute,2012.) Le Regioni risultano con la riforma bis della Sanità titolari della funzione legislativa ed amministrativa in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera in particolare per le linee di Organizzazione dei Servizi Sanitari. La Regione Abruzzo insiste, in uno dei Punti della Mappa Strategica, sulla rimodulazione, sulla razionalizzazione ed organizzazione dei processi interni per migliorare la appropriatezza e sicurezza dei processi produttivi tramite azioni, programmi e progetti di studio sperimentali, orientati a definire le caratteristiche e la sostenibilità di nuove forme assistenziali(carta dei Servizi Regione Abruzzo ). Il bisogno di nuove capacità organizzative indica nel Benchmarking lo strumento per la innovazione ed il miglioramento della organizzazione sanitaria per il raggiungimento della maggiore BEST PRACTICE o PERFORMANCESANITARIA.(SargiacomoM.) Il Benchmarking nella innovazione può avvalersi ed utilizzare una Piattaforma di Appoggio di Sicurezza su cui incamminarsi quale il SAFETY WALK ROUND. Che cos e il Safety Walk Round? IL SAFETY WALK ROUND (SWR) è uno strumento PROATTIVO di CONTROLLO che AGISCE sulle ORGANIZZAZIONI AZIENDALI, MODULATO PER LA OTTIMIZZAZIONE E LA IMPLEMENTAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI, SULLE ANALISI DEI RISCHI DELLE ORGANIZZAZIONI SANITARIE ED INTRODUZIONE di CORRETTIVI E MIGLIORAMENTI CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA RIDUZIONE DEI COSTI ECONOMICI Come si modula il Safety Walk Round? Il Safety Walk Round(SWR) consiste in: GIRO per la Sicurezza del paziente (GISO), Giro Interno Sicurezza Organizzazione. Il GISO e effettuato da un Gruppo o numero limitato (massimo 5) di designati dirigenti sanitari. Il Personale del GISO nel corso del Giro effettua interviste agli operatori sanitari ed ai pazienti, identifica i fattori di rischio presenti o futuri, che potenzialmente potrebbero contribuire e palesare eventi avversi ed individua misure da adottare per la loro riduzione o eliminazione, effettua inoltre supervisione con controllo, ed adotta misure preventive ed operative, partecipando alla risoluzione dei problemi. Le interviste verranno effettuate agli operatori in anonimato utlizzando domande secondo le categorie e la tassonomia di Vincent. Obiettivo del Safety Walk Round L obiettivo del SWR comporta un percorso di sensibilizzazione, di introduzione e di inglobazione di una cultura della responsabilizzazione della PRODUZIONE, associata alla Educazione Formativa che miri alla Qualità massima con meno risorse e meno sprechi con raggiungimento dell obiettivo strategico del 2013 che riguarda lo Spending review.(atti di Indirizzo Ministero della Salute,anno 2013) con la attuazione della Prevenzione e Comunicazione Rilancio della Ricerca Sanitaria Politiche Sanitarie Internazionali Promozione della Qualità della Assistenza Sanitaria Politiche per l Efficienza Gestionale L EFFICIENZA GESTIONALE può impiegare il SWR nel BENCHMARKING Interno Il BENCHMARKING

8 Il Benchmarking interno si avvale del confronto tra INDICATORI di PERFORMANCE e di PROCESSI per una BEST PRACTICE; Permette un miglioramento continuo ed una accurata misurazione dei processi confrontando i processi interni di una organizzazione con le pratiche di maggiore successo riscontrate. Permette di confrontarsi con i punti di forza ed i punti di debolezza o di minacce latenti o silenti. Il Benchmarking ha utilità per la scelta delle STRATEGIE AZIENDALI, LA REINGEGNERIZ ZAZIONE dei PROCESSI AZIENDALE, LO SVILUPPO DEI PROCESSI DI MIGLIORAMENTO AZIENDALI. IN SANITÀ L OUTCOME È L INDICATORE DECISIVO PER LA DEFINIZIONE DELLA QUALITA COSTITUENDO ANCHE UNA VERA SFIDA A CUI ARRIVARE PER UN SISTEMA SANITARIO DI ECCELLENZA. IL GISO Il GISO attraverso il SAFETY WALK ROUND e un METODO di SICUREZZA CHE OFFRE UNA PIATTAFORMA SU CUI CAMMINARE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA ORGANIZZAZIONE E PER LA PIANIFICARE DEL LAVORO ALL INTERNO DELLE STRUTTURE SANITARIE. INDICATO ALTAMENTE COME METODO di MINIMO COSTO MA CON VALENZA PRODUTTIVA di ALTO LIVELLO CHE INDUCE LA STESSA ORGANIZZAZIONE SANITARIA ALLA REINGEGNERIZZA ZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI, ADOTTANDO METODI di CONTROLLO CHE INFLUISCONO SUL RISK MANAGEMENT, CON RIDUZIONE DEI COSTI SANITARI E MIGLIORE PERFORMANCE CON RISULTATO di OUTCOME di QUALITA, VERO OBIETTIVO DEL SISTEMA SANITARIO, MIRANDO ALL OBIETTIVO di UN SISTEMA BLINDATO IN SICUREZZA PER IL RISULTATO MASSIMO di PRODUZIONE ATTRAVERSO LA SPENDING REVIEW. La caratteristica del metodo consiste nel coinvolgimento diretto degli operatori sanitari, rafforzando il loro senso di appartenenza ad una organizzazione sanitaria che miri ad una MISSION o Vision comune, partecipata verso il centro comune dell oggetto di lavoro che rappresenta un Valore intangibile, e che attraverso le forme di analisi nella valutazione dei progetti in materia sanitaria come la Cost effectiveness analysis o analisi costi efficacia e la Cost Utility analysis o analisi Costi Utilità per la salute possa generare una nuova cultura di responsabilità che generi valori economici utili per la visione globale di una sana economia in un paese civile. I valori intangibili sono quelle risorse costituite da capitale intellettuale, organizzazione e posizionamento sul mercato che concorrono alla efficienza del processo e non sono trasferibili ovvero non vendibili autonomamente, equivale al Valore Atteso dall impiego delle risorse aziendali, normalmente pari alla capitalizzazione dell utile sperato dall impiego delle risorse intangibili, indipendentemente dalla spesa sanitaria od in sua aggiunta per acquistarle o usarle (D Andreamatteo A. Zappi A.) La Cost Effectiveness Analysis consiste nel valutare per ciascuna alternativa il rapporto tra unità di prodotto ed i costi di produzione. Essa consente ad esempio di determinare il numero di vite salvate da un certo progetto per unità di capitale investito.(colantonio E.) L analisi Costi Benefici per beni privi di mercato come l allungamento della vita e la migliore qualità di essa, potrebbero derivare da nuove tecnologie sanitarie od anche dall applicazione di un sistema rigido di controllo con la verifica della Clinical Governance nei processi assistenziali e la mitigazione di fattori produttivi inefficaci, pericolosi o lesivi. La maggiore domanda di salute in particolar modo richiesta negli ultimi anni alle Strutture di Emergenza Urgenza focalizza l attenzione del Responsabile tecnico gestionale e del Responsabile Politico sulla valutazione della siffatta domanda di salute con la reale attribuzione ad esso di un valore economico come quello per beni o benefici privi di mercato che si basano solitamente sulla conoscenza o la survey della disponibilità a pagare dei singoli individui per ottenere quel Bene(Willingness To Pay, WTP). Poiché il paziente ed il bene Salute rappresentano gli attori principali su cui ruota il meccanismo organizzativo strutturale e clinico della Sanità, l obiettivo strategico del futuro sarà quello di creare percorsi più efficienti intorno al paziente fulcro dell attività produttiva sanitaria. Il termine cliente utente ha sostituito quello di paziente con l intento di convalidare anche nominalmente la graduale evoluzione di un rapporto istituzionale tra un Ente erogatore di un servizio pubblico ed il cittadinoutente.la visione e la missione di una azienda sanitaria moderna mira alla centralità della persona e della dignità umana, eccellenza della professionalità, rispetto dell etica professionale, impegno per una cultura di partecipazione nella organizzazione sanitaria. La Organizzazione viene considerata come sistema socio tecnico dove aspetto tecnico e umano sono interdipendenti e si influenzano, la efficacia della Organizzazione è determinata dalla integrazione dei

9 suddetti sistemi (Zappi A.) La produttività è il rapporto tra i fattori della produzione ovvero le risorse utilizzate direttamente ed indirettamente ed i risultati ottenuti. Il risultato delle attività produttive iniziali ed intermedie sono alla base del percorso assistenziale di cura che porta all OUTCOME, che comprende non solo l esito della malattia ma anche altri elementi quali il recupero della funzionalità, la riabilitazione, e la prevenzione degli esiti invalidanti od infausti. L OUTCOME RESEARCH, e in fase di studio ed è alla base dei sistemi per il miglioramento continuo e la ricerca della Best Practice attraverso il Benchmarking che risponde ad una logica di programmazione e controllo, che considera gli esiti derivanti dalla misurazione dell outcome come un ruolo fondamentale nell indirizzo manageriale della Azienda Sanitaria. Basandosi sugli outputs derivanti dal Benchmarking, delimitando i Gaps e fissando i Benchmark, ci si può indirizzare e ci si proietta verso livelli futuri di Perfomance. L Outcome nei servizi ad alta complessità assistenziale quali i Pronto Soccorso Emergency, derivano dalle varie fasi di attività produttiva, partendo dalla presa in carico del paziente nel primo soccorso attraverso la Golden Hour, fino alla stabilizzazione in emergenza. La principale finalità del Servizio di Emergency è quella di garantire l efficacia e l appropriatezza delle cure, utilizzando al meglio le risorse disponibili, considerando peraltro che una prestazione richiesta al Pronto Soccorso difficilmente può essere considerata costituzionalmente a priori non essenziale o non urgente (Rebba V.). La Direttiva del Ministero della Salute 2013 tenta di creare un Servizio Sanitario di Qualità e di Eccellenza all interno della Comunità Europea, tale da attirare la utenza di altri stati membri per avere un ritorno economico (in caso di cure inadeguate,di prestazioni e prestatori di strutture o di tecnologie inadeguate, non solo vi sarebbe un aumento di numero di reclami o ricorsi con un danno emergente, ma anche un passività economica da recuperare per la maggiore richiesta di cure all estero). Tra gli atti di indirizzo si attua la Promozione della Qualità dell assistenza sanitaria ponendo rilievo a costi e fabbisogni standard con l azione di implementazione nel 2013 ai fini attuativi del Patto della Salute, nuovi indicatori e strumenti innovativi per la ottimizzazione in termini di costo/beneficio delle prestazioni sanitarie tramite individuazione di Outcome esiti di cura delle malattie al fine di effettuare un confronto tra le diverse Regioni e di individuare un ulteriore macrolivello di assistenza da inserire nella ripartizione del fabbisogno di salute che sia strettamente legato alla Emergenza Urgenza da inserire tra le offerte di assistenza ospedaliera e distrettuale. A tale scopo e necessario costruire nell ambito della razionalizzazione della spesa sanitaria un processo capace di creare modelli e diffondere le migliori pratiche, sviluppando modelli organizzativi e gestionali innovativi per il funzionamento delle strutture e predisporre piani per il miglioramento dei servizi erogati e per l uso ottimale delle risorse.(ministero della Salute Atti di indirizzo 2013) In questo senso occorre una rivisitazione dei processi clinico tecnico assistenziali utilizzando le risorse disponibili per arrivare ad una Best Practice attraverso il Benchmarking e la sperimentazione ed applicazione del Modello Organizzativo Gestionale del Safety Walk Round. Il Safety Walk Round si presenta di basso costo e di facile applicabilità, ma con il suo sistema di analisi e di controllo con identificazione della vulnerabilità del sistema si classifica il metodo proattivo migliore che la organizzazione sanitaria possa intendere utilizzare sul piano della Sicurezza e della qualità, soprattutto nei sistemi ad alta complessità assistenziale quali il Dipartimento di Emergenza Urgenza Pronto Soccorso Emergency Bibliografia: 1) Albolino S., Toccafondi G., Tartaglia R., Safety walkround esperienze regionali a confronto., Seminario. Ministero della Salute, ) D Andreamatteo A., La cultura organizzativa. I simboli e le dinamiche culturali nel governo dell azienda, Aracne, ) Levati A., Amato S., Adriario E., De Flaviis C., Delia C., Petrini F., Bevilacqua L., Safety Walkround as a risk assessment tool: The first Italian experience Ig, Sanità Pubbl. May June; 65(3): , ) Paris D., Il ruolo delle Regioni nell organizzazione dei servizi sanitari e sociali a sei anni dalla riforma del TitoloV; ripartizioni delle competenze ed attuazione del principio di sussidiaretà., Le Regioni, 983, ss., ) Perin D., Sperimentazione del Safety Walk Round per l identificazione dei rischi in RSA., ) Sargiacomo M., Benchmarking in Italy: The first case study on personell motivation and satisfaction in a Health Businnes., Total Quality Management., 13:4, , ) Sharti., gruppo rischio clinico. Studio multicentrico sull impiego della tecnica del Safety Walk Round in terapia intensive., 2007

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

Role plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING

Role plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING Implementazione ed Attuazione di Progetti per il Miglioramento del Servizi Sanitari ANCONA 19 E 20 OTTOBRE 2012 Role plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING Consiste nel destrutturare

Dettagli

L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto

L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto Stefania Franciolini, Direttore U.O. Servizio Assistenza Infermieristica Territoriale Simonetta Tamburini,

Dettagli

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega

Dettagli

Il Triage : novità e responsabilità

Il Triage : novità e responsabilità Il Triage : novità e responsabilità Luciano Pinto Direttivo Nazionale Simeup Il triage nel PS in Italia incompleta diffusione nel territorio nazionale scarsa diffusione di un modello uniforme e condiviso

Dettagli

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING

ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia

Dettagli

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi

Dettagli

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema

Dettagli

Configuration Management

Configuration Management Configuration Management Obiettivi Obiettivo del Configuration Management è di fornire un modello logico dell infrastruttura informatica identificando, controllando, mantenendo e verificando le versioni

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

La continuità operativa in azienda: concetti base e l esempio di Vimercate Paolo Colombo Responsabile Sicurezza Sistemi Informativi Azienda

La continuità operativa in azienda: concetti base e l esempio di Vimercate Paolo Colombo Responsabile Sicurezza Sistemi Informativi Azienda La continuità operativa in azienda: concetti base e l esempio di Vimercate Paolo Colombo Responsabile Sicurezza Sistemi Informativi Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate Cosa è la continuità operativa

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

L ESPERIENZA DI ASL BERGAMO

L ESPERIENZA DI ASL BERGAMO BUONGIORNO CReG: UN PROGETTO INNOVATIVO PER MIGLIORARE LA GESTIONE TERRITORIALE DELLA CRONICITÀ L ESPERIENZA DI ASL BERGAMO Mara Azzi, Direttore Generale ASL BERGAMO ASL BERGAMO POPOLAZIONE RESIDENTE SUDDIVISA

Dettagli

Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina

Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina Margherita Palazzo Valentini, Roma 19 marzo 2010 1 Il Sistema

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

ISTITUTO GIANNINA GASLINI DEA - PRONTO SOCCORSO

ISTITUTO GIANNINA GASLINI DEA - PRONTO SOCCORSO ISTITUTO GIANNINA GASLINI DEA - PRONTO SOCCORSO DIRETTORE Prof. Pasquale Di Pietro Ospedale Accreditato Joint Commission International PREMESSA I dati nazionali e internazionali disponibili dimostrano

Dettagli

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169

CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 CENTRO SEGNALAZIONE EMERGENZE 0971/415211 NUMERO VERDE U.R.P. 800 254169 Non essendo l evento sismico prevedibile, non è possibile stabilire delle soglie di allerta come, ad esempio, per gli eventi idrogeologici.

Dettagli

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI I PDTA e i protocolli nel Dipartimento di area Medica Specialistica Infermiera pediatrica coordinatrice Sabrina Contini PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

Il Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia

Il Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia Il Sistema Integrato di Gestione della Conoscenza dell Agenzia Roma, 15 aprile 2003 (ver. 1.0) Indice IL CONTESTO DI RIFERIMENTO DELL AGENZIA CRITICITA ED ESIGENZE DELL AGENZIA I PROGETTI AVVIATI IL MOADEM

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 958 Prot. n. U192 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: "Disciplina della formazione del personale operante nel Sistema di emergenza

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

QUALE ORGANIZZAZIONE IN UN BLOCCO OPERATORIO

QUALE ORGANIZZAZIONE IN UN BLOCCO OPERATORIO Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle Cuneo QUALE ORGANIZZAZIONE IN UN BLOCCO OPERATORIO COORDINATORE INFERMIERISTICO SIG.RA VIGLIONE FRANCA Settembre 2009 Inaugurazione del nuovo Blocco Operatorio ubicato

Dettagli

Competenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche

Competenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche Competenze finali per le professioni sanitarie SUP Versione III 9 maggio 2011 Documenti tradotti dal testo ufficiale in lingua tedesca e francese pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle

Dettagli

LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO

LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO LINEE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO NELLE AZIENDE SANITARIE Le presenti linee di indirizzo regionali per la gestione del rischio clinico nelle Aziende Ospedaliere e nelle Aziende Unità

Dettagli

Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12%

Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12% Grazie a Ipanema, Coopservice assicura le prestazioni delle applicazioni SAP & HR, aumentando la produttivita del 12% CASE STUDY TM ( Re ) discover Simplicity to Guarantee Application Performance 1 Gli

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

LEADERSHIP,KNOWLEDGE,SOLUTIONS, WORLDWIDE SEGI REAL ESTATE

LEADERSHIP,KNOWLEDGE,SOLUTIONS, WORLDWIDE SEGI REAL ESTATE LEADERSHIP,KNOWLEDGE,SOLUTIONS, WORLDWIDE 1 Chiarezza e qualità nel servizio sono alla base di tutti i rapporti con i Clienti all insegna della massima professionalità. Tutti i dipendenti hanno seguito

Dettagli

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

THE SEE AND TREAT OF MANCHESTER TRIAGE SYSTEM 7-19 ottobre 2013

THE SEE AND TREAT OF MANCHESTER TRIAGE SYSTEM 7-19 ottobre 2013 I CONGRESSO SIMEU REGIONE BASILICATA THE SEE AND TREAT OF MANCHESTER TRIAGE SYSTEM 7-19 ottobre 2013 RELATRICE INF. ROSA MATARO CROWDING ED OVERCROWDING NEI PRONTO SOCCORSO... UN FENOMENO CHE AVANZA EFFETTI

Dettagli

IMPRESA GENERALE GLOBAL SERVICE. Carta dei Servizi

IMPRESA GENERALE GLOBAL SERVICE. Carta dei Servizi Carta dei Servizi Introduzione: La presente Carta dei Servizi si rivolge agli utenti che accedono alla Dorigo Servizi Srl, ma anche a chiunque altro sia interessato a conoscerne le attività e le modalità

Dettagli

CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE

CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE ORGANISMO DI RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SANITARIO ISTITUITO DALL ART. 5 della LEGGE PROVINCIALE

Dettagli

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005

Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato

Dettagli

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ;

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; g) al paragrafo 3.1. Alimentazione del Sistema informativo, la tabella 2: alimentazione

Dettagli

CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES

CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES 1 CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT Il corso è finalizzato a illustrare in dettaglio le competenze richieste al Business Continuity Manager per guidare un progetto BCM e/o gestire

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE

Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE - 1 - -3 - 't! PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano VOIP COMUNICAZIONE TURISMO

Dettagli

COS È UN MULTI FAMILY OFFICE

COS È UN MULTI FAMILY OFFICE Cos è un multi family office Il multi family office è la frontiera più avanzata del wealth management. Il suo compito è quello di coordinare ed integrare in unico centro organizzativo tutte le attività

Dettagli

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -

Dettagli

Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali

Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali Ovidio Brignoli, MMG, Brescia (Vice-Presidente SIMG - Società Italiana di Medicina Generale) Cosa dovrebbe

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Organizzazione del 118 Toscana

Organizzazione del 118 Toscana Organizzazione del 118 Toscana Sistema 118 in Toscana Sistema complesso ed integrato d.p.r. 27 marzo 1992 la creazione di un sistema di Emergenza Urgenza Sanitaria strutturato: Fase di Allarme e prima

Dettagli

Esperienza del network JCI

Esperienza del network JCI Esperienza del network JCI Dr. Massimiliano Raponi 19 novembre 2011 2 IL SECOLO XIX 1! 3 L Attività dell OPBG 4 Sedi 11 Dipartimenti 607 posti letto 30.344 Ricoveri Ordinari/anno 101.980 Accessi DH/anno

Dettagli

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori

Dettagli

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 UO RISK MANAGEMENT PROCEDURA PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELLA

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

Il Coordinamento nelle Grandi Emergenze: il Disaster Manager. Sanitario" Consolato Malara. Presidente Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi

Il Coordinamento nelle Grandi Emergenze: il Disaster Manager. Sanitario Consolato Malara. Presidente Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi Il Coordinamento nelle Grandi Emergenze: il Disaster Manager Sanitario" Consolato Malara Presidente Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi Gestione Maxiemergenza Insieme di processi organizzati

Dettagli

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo

Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Aggiornamento delle Linee guida per la metodologia

Dettagli

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista Bologna 24 novembre 2013 Roberta Arbellia Indagine Nursind e Cergas Bocconi ottobre 2013 Infermieri forte orgoglio

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

Role plaing esperienziale: COME ATTUARE UN PROGETTO

Role plaing esperienziale: COME ATTUARE UN PROGETTO Dalla Motivazione del personale al miglioramento della qualità dei Servizi Sanitari SAN SEVERO 24 e 25 SETTEMBRE 2010 Role plaing esperienziale: COME ATTUARE UN PROGETTO Consiste nel destrutturare tutte

Dettagli

THIRD TELEMEDICINE WORKSHOP LA TELEMEDICINA NEL SISTEMA DELL EMERGENZA TERRITORIALE. Dottor Mario Costa

THIRD TELEMEDICINE WORKSHOP LA TELEMEDICINA NEL SISTEMA DELL EMERGENZA TERRITORIALE. Dottor Mario Costa THIRD TELEMEDICINE WORKSHOP LA TELEMEDICINA COME NUOVA RISORSA NELLE CURE PRIMARIE LA TELEMEDICINA NEL SISTEMA DELL EMERGENZA TERRITORIALE Dottor Mario Costa Presidente Società Italiana Sistema 118 Vice

Dettagli

LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO

LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO ALLEGATO AL PIANO DELLA PERFORMANCE 2014-2016 Approvato con Decreto del Presidente n. 27

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole

Dettagli

U.O. Pronto Soccorso Emergenza Territoriale. alla Azienda USL di Ferrara.

U.O. Pronto Soccorso Emergenza Territoriale. alla Azienda USL di Ferrara. U.O. Pronto Soccorso Emergenza Territoriale Azienda USL Ferrara Istituita con delibera N. 2079 del 21/12/2000 in considerazione del fatto che una UNICA UO assicura più ampie garanzie di uniformità nella

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA NAZIONALE DI AMMINISTRAZIONE Corso in Convenzione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ottimizzazione dei processi di lavoro alla luce della

Dettagli

Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO

Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO Documento: GEN-ESP-MG-Strutturaattività-00 Data modifica: 12/02/2008 Data stamp:04.06.2008

Dettagli

UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE

UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE - 1 - Il SSN è un valore per tutti gli italiani. Concorrere a migliorarlo continuamente è un impegno di tutti: Medici, Pazienti,

Dettagli

Seminario su D.Lgs.81/08

Seminario su D.Lgs.81/08 Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità

Dettagli

Programma Interventi Innovativi

Programma Interventi Innovativi Ambulatorio Infermieristico della Fragilità Saranno disponibili, all interno della UCCP, degli infermieri della Fragilità che opereranno sul territorio (sono gli infermieri già impegnati ad affiancare

Dettagli

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale

Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

Incident & Vulnerability Management: Integrazione nei processi di un SOC. Fabio Civita. Roma, 13 Maggio 2014 Complesso Monumentale S.

Incident & Vulnerability Management: Integrazione nei processi di un SOC. Fabio Civita. Roma, 13 Maggio 2014 Complesso Monumentale S. Il braccio destro per il business. Incident & Vulnerability Management: Integrazione nei processi di un SOC Roma, 13 Maggio 2014 Complesso Monumentale S.Spirito in Sassia Il braccio destro per il business.

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12. Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

La gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review

La gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review La gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review Leopoldo Ferrè Partner Exeo Consulting Ettore Turra Direttore Sistemi di Gestione APSS Trento Impossibile visualizzare

Dettagli

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti Pagina 1 di 7 LINEE GUIDA BUDGET Premessa Per processo di Budget o Budgeting si intende un sistema di controllo direzionale basato sulla negoziazione tra i Centri di Responsabilità aziendali ed i livelli

Dettagli

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella Pagina di 1/5 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo...2 2. Campo di applicazione...2 3. Diagramma di flusso...2 4. Responsabilità...2 5. Descrizione delle attività...2 5.1. Definizione di Evento Sentinella...2

Dettagli

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano

Dettagli

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,

Dettagli

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata

Dettagli

Linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico.

Linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico. Allegato alla Delib.G.R. n. 46/17 del 22.9.2015 Linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico. 1. Modello organizzativo 1.1 Introduzione Il presente documento fonda ogni azione prevista sull importanza

Dettagli

7 Forum Risk Management in Sanità Arezzo, 20-23 novembre 2012

7 Forum Risk Management in Sanità Arezzo, 20-23 novembre 2012 7 Forum Risk Management in Sanità Arezzo, 20-23 novembre 2012 Resoconto di fine evento Il 7 Forum Risk Management in Sanità, svoltosi dal 20 al 23 novembre 2012, si è confermato un appuntamento irrinunciabile,

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato

Dettagli

1 La politica aziendale

1 La politica aziendale 1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli