Tabagismo Vizio o dipendenza?
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- Agnolo Zanetti
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1 Ser. D Tabagismo Vizio o dipendenza? Sassari 21 Maggio 2013 Tiziana Marras Psicologo psicoterapeuta Responsabile Serd
2 Ser. D GLI ITALIANI E IL FUMO
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14 DIPENDENZA FUMO = bisogno psicofisico incontrollabile di assumere la nicotina
15 DSM IV TR TABAGISMO PATOLOGIA CRONICA RECIDIVANTE desiderio compulsivo (craving) perdita del controllo sull'uso della nicotina
16 Ser D Il fumatore non sceglie di continuare a fumare ma non riesce a smettere
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18 Ser D Superamento della visione moralistica del fumatore e del fumo come vizio
19 Ser D LA DIPENDENZA DAL FUMO
20 Dipendenza fisica Ser D La nicotina induce dipendenza al pari di altre sostanze psicotrope e l astensione dal fumo provoca sintomi di astinenza
21 Dipendenza psicologica Gratificazione Ser D Fumare è piacevole, sembra dare carica energetica e maggiore concentrazione, ma può anche calmare e diminuire il senso di fame, crea un bisogno che si manifesta ben oltre la fine dei meccanismi dell'astinenza fisica e recettoriale Significato simbolico Oggetto sostitutivo delegano le ansie e vita... una.perderla scatena proprio lutto al quale si le gioie della compagna... un vero e
22 Dipendenza comportamentale Rituali Ser D Le sigarette accompagnano le abitudini che scandiscono il ritmo della giornata Si fuma per iniziare la giornata, per finirla, dopo i pasti, dopo il caffè, per concentrarsi, per placare i pensieri, per darsi un tono, per sfogo... Esistono meccanismi cognitivo-emotivi che favoriscono la ripetizione ciclica del comportamento del fumare
23 SMETTERE DI FUMARE QUANTO CI GUADAGNA LA SALUTE? IL RISCHIO COMPLESSIVO DI MORTALITÀ SI NORMALIZZA DOPO ANNI DALLA CESSAZIONE Ser D SMETTERE DI FUMARE PRIMA DEI 50 ANNI RIDUCE DELLA METÀ IL RISCHIO DI MORTE NEI SUCCESSIVI 15 ANNI
24 SMETTERE DI FUMARE QUANTO CI GUADAGNA LA SALUTE? DOPO IL PRIMO ANNO si dimezza il rischio cardiovascolare DOPO 2-3 ANNI si normalizza quello di eventi coronaropatici DOPO CINQUE ANNI c'è una riduzione del 50% del rischio di cancro del cavo orale e dell'esofago e la normalizzazione del rischio di eventi cerebrovascolari (quest'ultimo dato in particolare per chi aveva fumato meno di 20 sigarette al giorno) DOPO DIECI ANNI si ha una riduzione del 50%, del rischio di tumore polmonare È stato inoltre dimostrato come la cessazione del fumo di tabacco sia in grado di rallentare il declino della funzione respiratoria e di prolungare la sopravvivenza
25 BENEFICI A BREVE TERMINE
26 BENEFICI A MEDIO TERMINE
27 BENEFICI A LUNGO TERMINE
28 Come smettere? Quel qualcosa che spinge e orienta una persona ad attuare un determinato comportamento è LA MOTIVAZIONE
29 Il cambiamento I fumatori ci appaiono bloccati pare persistano in modelli di comportamento che li danneggiano Pensiamo che: Non vogliano cambiare Siano viziosi Deboli... o... demotivati
30 LA MOTIVAZIONE Non fenomeno tutto o niente ma processo graduale ciclico e progressivo attraverso stadi
31 La motivazione del fumatore: un processo circolare Determinazione È intenzionato A smettere Pre Contempla zione Fumatore Abituale Contemplazione Pensa di dover Smettere Ricaduta Ricomincia A fumare Azione Smette Mantenimento Ex fumatore
32 La motivazione del fumatore: un processo circolare Pre Pre Contemplazione Contemplazione Il fumatore non pensa di avere un problema pensa di poter smettere quando vuole i vantaggi sono maggiori degli svantaggi
33 La motivazione del fumatore: un processo circolare Con templazione Il fumatore per un verso prende in considerazione il cambiamento e per l'altro lo rifiuta Ambivalenza PRO E CONTRO
34 La motivazione del fumatore: un processo circolare Il fumatore si sente spinto a cambiare Frattura interiore Determinazione Pianifica Inizia a diminuire il numero di sigarette
35 La motivazione del fumatore: un processo circolare Il fumatore smette di fumare Azione Autoefficacia Azione Oltre a gestire l'astinenza fisica Deve adattarsi a molte situazioni senza la presenza della sigaretta a fronteggiare le emozioni corrispondenti, prima modulate dalla sigaretta
36 La motivazione del fumatore: un processo circolare Il fumatore consolida il nuovo stile di vita Mantenimento Mantenimento Deve focalizzare le situazioni a rischio di ricaduta e le possibili alternative di comportamento
37 La motivazione del fumatore: un processo circolare Riporta il fumatore negli stadi precedenti Ricaduta Ricaduta E' un fatto normale previsto Non mancanza volontà non una disfatta di
38 Come smettere? E' FACILE SMETTERE DI FUMARE?
39 EFFICACIA DELL'AIUTO PROFESSIONALE Cessazioni spontanee: tasso annuo circa 2% Interventi brevi o di primo livello : tasso annuo 5% (2 revisioni valutano l efficacia di semplici raccomandazioni per smettere di fumare, una (Stead 2008) 41 RCT inclusi, considera le raccomandazioni fatte dal medico e dimostra che esse sono efficaci rispetto a nessun intervento, aumentando dall 1 al 3% le persone che smettono di fumare, 26 studi, partecipanti RR 1.76 (IC95% da 1.58 a 1.95) Interventi di II livello o specialistici (Centri Antifumo) integrati con terapia farmacologica: tasso annuo 30%
40 LE LINEE GUIDA SULLA LOTTA AL TABAGISMO AZIONI INTEGRATE PER LA PREVENZIONE E LA CURA DEL TABAGISMO rivolte a M.M.G. OPERATORI SANITARI CENTRI ANTIFUMO
41 IL CENTRO ANTIFUMO EQUIPE MULTIPROFESSIONALE: psicologo, medico, infermiere, educatore FORMAZIONE SPECIFICA SUL PROBLEMA E SULLA CONDUZIONE DI GRUPPI (GFT)
42 IL CENTRO ANTIFUMO ACCOGLIENZA TELEFONICA L'accoglienza è un processo che ha inizio nel momento del primo contatto con il servizio, che in genere avviene attraverso una chiamata telefonica Si svolge in due appuntamenti settimanali dedicati L'educatore e l'infermiera dell'equipe danno le informazioni eventualmente richieste e fissano il primo appuntamento
43 IL CENTRO ANTIFUMO ACCOGLIENZA Richiesta del paziente Cartella clinica: dati anagrafici, abitudini tabagiche, abitudini voluttuarie, presenza di conviventi fumatori Descrizione e spiegazione al paziente dell'iter terapeutico che lo vedrà coinvolto, in modo da consentirgli una scelta consapevole L'accoglienza è curata dall'infermiere e dall'educatore professionale
44 IL CENTRO ANTIFUMO VALUTAZIONE MEDICA Anamnesi Visita medica anche al fine della prescrizione di terapia farmacologica (Vareniclina, bupropione sostitutivi nicotinici) Valutazione del grado di dipendenza fisica e di astinenza Eventuale approfondimento di PFC e invio al MMG o allo specialista
45 IL CENTRO ANTIFUMO VALUTAZIONE PSICOLOGICA Analisi della motivazione Verifica del livello di autoefficacia ed autostima Indagine sui più recenti eventi emotivi significativi Indagini su precedenti o attuali comorbilità nell'area delle dipendenze Somministrazione di test psicodiagnostici (MacT; Scl-90-R; Scala QD del CBA, MMPI-2)
46 IL CENTRO ANTIFUMO PROGRAMMA TERAPEUTICO Counselling individuale Terapia di gruppo (GFT) Terapia farmacologica (Vareniclina, Bupropione, Sostitutivi nicotinici)
47 IL CENTRO ANTIFUMO COUNSELLING INDIVIDUALE Il fumatore necessita di tecniche terapeutiche e tempi individualizzati La valutazione ha evidenziato aspetti di personalità con importanti tratti psicopatologici, tali da non poter affrontare la dinamica del gruppo Il paziente stesso non si sente di affrontare una dinamica di gruppo
48 IL CENTRO ANTIFUMO COUNSELLING INDIVIDUALE Sostegno motivazionale: lavoro sul conflitto di Ambivalenza, sulla Frattura interiore e sull'autoefficacia Sostegno psicologico cognitivo-comportamentale: Automonitoraggio delle sigarette, condizione psicologica associata a ciascuna sigaretta, allo scalaggio e alla cessazione, individuazione e modificazione delle situazioni di rischio, prevenzione delle ricadute ecc. Supporto psicologico durante la fase di mantenimento Terapia farmacologica
49 IL CENTRO ANTIFUMO TERAPIA DI GRUPPO DIECI incontri in SEI settimane INCONTRO PRELIMINARE nel quale il gruppo si conosce FASE INTENSIVA cinque incontri consecutivi, in una settimana, durante la quale si smette di fumare FASE DI MANTENIMENTO quattro incontri, con frequenza settimanale, in cui si stabilizza il cambiamento effettuato dai pazienti TERAPIA FARMACOLOGICA valutata sul caso individuale
50 IL CENTRO ANTIFUMO FOLLOW UP Conclusa la terapia individuale o di gruppo si effettuano incontri di follow-up ad 1,3,6,9,12 mesi Consentono di sostenere i pazienti nella difficile fase della stabilizzazione del cambiamento, conseguente alla cessazione del fumo
51 LA SIGARETTA ELETTRONICA
52 LA SIGARETTA ELETTRONICA CONTENITORE CILINDRICO DI PLASTICA O METALLO DISPOSITIVO ELETTRONICO CARTUCCIA RIMOVIBILE CONTIENE UNA MISCELA DI ACQUA, NICOTINA E GLICOLE PROPILENICO O GLICERINA VEGETALE, E AROMATIZZANTI La vaporizzazione viene effettuata riscaldando il liquido per mezzo del calore prodotto da una batteria elettrica, l aerosol viene liberato all apertura del dispositivo e inalato per mezzo di boccate simili a quelle che si effettuano con le normali sigarette (vaping). CIRCA L 80% DELL AEROSOL È COSTITUITO DA VAPORE ACQUEO, IL RIMANENTE DAGLI ALTRI PRODOTTI PRESENTI NELLA CARTUCCIA
53 IL FUMO PASSIVO DA SIGARETTA ELETTRONICA IL VAPORE LIBERATO DALLA SIGARETTA ELETTRONICA È COSTITUITO DA PARTICELLE ULTRAFINI, DI DIMENSIONI COMPRESE TRA 100 NM (QUELLE GENERATE DURANTE L ASPIRAZIONE) E 400 NM (QUELLE LIBERATE PASSIVAMENTE DAL DISPOSITIVO IN FUNZIONE) LE PARTICELLE DI QUESTE DIMENSIONI RAGGIUNGONO GLI ALVEOLI POLMONARI NELLA MISURA STIMATA DEL 12% La vaporizzazione comporta la liberazione nell ambiente di particelle ultrafini e composti organici volatili come 1,2propanediolo, 1,2,3-propanetriolo, diacetina, aromatizzanti, e tracce di nicotina. Si configura quindi un nuovo tipo di fumo passivo detto passive vaping che è oggetto di studio e di possibile regolamentazione
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55 Grazie per l'attenzione Lun Mer ore Tel 079/ Tiziana Marras Psicologo psicoterapeuta Responsabile Serd
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