L olio d oliva italiano tra Qualità, Impatto Ambientale e Tracciabilità

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1 L olio d oliva italiano tra Qualità, Impatto Ambientale e Tracciabilità Programma di Attività UNAPOL Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli Società Consortile a r. l. Regolamento CE 867/2008 II annualità 2010/2011

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3 Indice PREFAZIONE Soggetto proponente Obiettivi del programma e sua coerenza con gli orientamenti e le priorità per il settore oleicolo Zone interessate dal Programma Le principali problematiche di settore affrontate dal programma Le Attività previste Durata del programma Monitoraggio e gestione amministrativa del mercato nel settore dell olio d oliva e delle olive da tavola Monitoraggio del settore e dell offerta disponibili dell olio di oliva Elaborazione di studi - Verifica e piano di fattibilità per la realizzazione di una filiera agro energetica attraverso il recupero delle sanse Azione di impatto ambientale e di miglioramento della qualità dell olio di oliva L Abruzzo La Basilicata La Calabria La Campania Il Lazio La Puglia La Sicilia...143

4 8 Tracciabilità, certificazione e tutela della qualtà dell olio d oliva e delle olio da tavola Attività 4 a) Progettazione e applicazione di sistemi di rintracciabilità di filiera certificati ai sensi della norma UNI EN ISO 22005:08 e conformi al reg. (CE) 178/ Attività 4.b) Realizzazione ed applicazione pratica di sistemi di certificazione volontaria della qualità basati su un sistema di analisi del rischio e di punti critici di controllo Attività 4.c) Introduzione di un etichettatura tramite codice a barre bidimensionali leggibili con telefoni cellulari ed in grado di comunicare al consumatore la tracciabilità dell olio extravergine di oliva UNAPOL Attività 4.d) Realizzazione di un sistema informativo per il controllo del rispetto delle norme di autenticità, qualità e commercializzazione dell olio extra vergine di oliva funzionale alla Borsa Merci Telematica Italiana...172

5 PREFAZIONE La presente pubblicazione si riferisce al programma di attività realizzato dall UNAPOL Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli Società Consortile a.r.l. ai sensi del Reg. CE 867/2008 per la seconda annualità. La pubblicazione è stata realizzata partendo dal programma di attività approvato dall AGEA, illustrando in seguito alcuni concreti esempi dell attività svolta dalle singole Associazione aderenti all Unione e dalle altre società incaricate per la realizzazione del programma. 1 SOGGETTO PROPONENTE L U.N.A.P.OL. - Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli è stata riconosciuta con D.M. del 14/10/1986 dall ex Ministero dell Agricoltura e Foreste ai sensi dell art. 20 quater del Regolamento n. 136/66/CEE nonché ai sensi del Regolamento CEE n. 2261/84. Nell ambito delle attività dei programmi di miglioramento della qualità, l UNAPOL ha ottenuto i riconoscimenti ai sensi del Regolamento CE n. 1334/02, del Regolamento CE n. 2080/05 e del Regolamento CE n. 867/08. L UNAPOL si è costituita in data 26/06/1981, lo Statuto è stato poi modificato con deliberazioni assembleari del 16/10/1984 e del 08/06/2001. Con assemblea straordinaria del 20/01/2006, l UNAPOL si è trasformata in Società Consortile, adeguando il proprio statuto al DLgs. n. 102/05. I locali che ospitano la sede legale, ubicati in Via San Damaso 13 a Roma, sono di proprietà della UNAPOL. L Unione è iscritta nel repertorio nazionale presso la CCIAA di Roma al n dal 28/10/1993 ed iscritta al Registro delle Imprese al n Il Presidente e legale rappresentante dell UNAPOL è Michele RIZZI. L assetto organizzativo ed operativo per l espletamento delle attività è composto da sette collaboratori tecnici e amministrativi e da un Dottore Agronomo. Tutta l organizzazione operativa è affidata al Direttore Generale Dott. Paolo CIPRIANI. 5

6 Le sue attività istituzionali sono: - gestione dell aiuto alla produzione; - rappresentanza e tutela per conto delle Organizzazioni associate nei confronti dello Stato, della UE, di Enti pubblici e privati; - sorveglianza, vigilanza, coordinamento e assistenza legale ai produttori associati. Svolge, inoltre, attività di formazione ed informazione riguardo le seguenti problematiche: - politica agricola di settore nazionale e comunitaria e relativa OCM; - miglioramento qualitativo delle caratteristiche organolettiche dell olio; - miglioramento della sostenibilità ambientale delle tecniche agronomiche di coltivazione degli oliveti; - sistemi informatici di rilevazione dati e gestione delle banche dati. Negli ultimi anni l UNAPOL ha aderito al POM valorizzazione delle produzioni meridionali costituendo una MOC in cui rappresenta, con l 83% circa delle azioni, la parte agricola. All interno della MOC sono presenti anche frantoi privati e confezionatori. L obiettivo era quello della valorizzazione commerciale delle produzioni dei propri associati attraverso delle attività di riqualificazione dei prodotti e dei processi e di attività di marketing. Ha svolto con l Università di Perugia un progetto per la previsione delle produzioni attraverso la rilevazione delle emissioni di polline con metodologia messa a punto dalla Facoltà di Agraria di Perugia. I risultati della ricerca sono stati diffusi ai propri associati attraverso dei seminari divulgativi. L UNAPOL, nel corso del 2005, ha realizzato importanti ricerche in collaborazione con l Università di Udine, per l individuazione dei contaminanti dell olio di 6

7 oliva, e con l università di Bari per la Micropropagazione in vitro di cultivar di olio e di olive da tavola in via di estinzione. Ha sviluppato dei corsi di formazione lavoro per i tecnici delle associazioni e produttori olivicoli relativi al miglioramento qualitativo del prodotto e delle tecniche agronomiche di coltivazione cofinanziati dal Ministero del Lavoro. Partecipa, come rappresentante della parte agricola, al Consiglio olivicolo Internazionale con cui ha sottoscritto una convenzione per il controllo della qualità degli oli di oliva e,di sansa di oliva commercializzati sui mercati oggetti di azioni di promozione del Consiglio stesso. È membro fin dalla costituzione dell interprofessione dell olio di oliva in rappresentanza delle proprie Organizzazioni tutelando le ragioni dei produttori agricoli nelle fasi di negoziazione di filiera. L Unione nazionale è costituita da 24 Organizzazioni di produttori, così come di seguito indicato: 7

8 2 OBIETTIVI DEL PROGRAMMA E SUA COERENZA CON GLI ORIENTAMENTI E LE PRIORITÁ PER IL SETTORE OLEICOLO Gli obiettivi principali del Programma sono: - migliorare le condizioni di trasparenza del mercato dell olio di oliva a partire dall acquisizione e diffusione dei dati rilevanti ai fini della formazione del prezzo e dell identificazione merceologica dei prodotti fino ad una corretta informazione del consumatore anche attraverso nuove modalità di etichettatura e di garanzia del prodotto, della sua origine e delle sue caratteristiche qualitative; - migliorare la qualità dei processi produttivi e degli oli di oliva così da assicurare l adeguamento alle norme nazionali e comunitarie che disciplinano il settore, incentivare tecniche sempre più sostenibili da un punto di vista ambientale anche al fine di mantenere il ruolo dell olivicoltura nella caratterizzazione del paesaggio delle aree rurali. Nell ambito di tale obiettivo generale si intende operare in collaborazione con le Organizzazioni Produttori associate all UNAPOL per raggiungere i seguenti obiettivi operativi: - accrescere conoscenze sul mercato, sulle preferenze e comportamenti dei consumatori; - migliorare, in un ottica eco - sostenibile l utilizzo dei sottoprodotti provenienti dal settore oleicolo anche al fine di ridurre i costi di produzione per gli olivicoltori; - miglioramento delle tecniche di coltivazione al fine di migliorare le performance ambientali dell olivicoltura; - diffondere tra gli operatori le conoscenze e le innovazioni tecnico - scientifiche che, nelle diverse fasi delle filiere, consentono di avere un miglioramento della qualità dei prodotti e dei processi; - migliorare il livello professionale e imprenditoriale degli operatori; - migliorare le tecniche di difesa fitosanitaria finalizzandole ad un miglioramento della qualità organolettica, igienico sanitaria del prodotto ed al tempo stesso ad una riduzione dell impatto ambientale; - diffondere i mezzi di difesa fitosanitaria alternativi e/o complementari quelli chimici; - monitorare gli andamenti stagionali al fine di individuare l epoca ottimale di raccolta e monitorare e ottimizzare le modalità di raccolta, stoccaggio, trasporto e trasformazione; - sensibilizzazione dei produttori verso una gestione in qualità e verso l adozione di procedure che agevolino la produzione e gestione delle informazioni necessarie alla rintracciabilità di filiera. - miglioramento della qualità igienico sanitarie dell olio con particolare riferimento a contaminanti chimici e finalizzati all applicazione di sistemi di 8

9 certificazione della qualità; - miglioramento e rafforzamento dei sistemi di garanzia dell autenticità, qualità dell olio anche attraverso tecniche e tecnologie di condizionamento innovative; Tali obiettivi fanno riferimento a quelle che possono essere considerate le priorità strategiche per il settore individuate dai documenti di programmazione comunitari, nazionali e regionali. Alcune di queste priorità sono comuni all attività agricola e di produzione degli alimenti altri sono specifici del settore. In particolare gli obiettivi trasversali ai diversi comparti del settore primario sono quelli definiti dal vertice europeo di Goteborg e riportati anche nei documenti della Riforma della Politica Agricola Comunitaria: - migliorare la competitività dell agricoltura europea incentivando i produttori agricoli europei a rispondere ai segnali di mercato e proteggendoli dalle fluttuazioni estreme dei prezzi; - aumentare la competitività delle produzioni agricole europee attraverso l introduzione di sistemi di garanzia e di miglioramento della qualità; - promuovere un agricoltura sostenibile che risponda maggiormente alle esigenze del mercato; In ambito nazionale vanno aggiunti gli obiettivi di valorizzazione delle produzioni nelle quali la qualità è legata all origine e il rafforzamento degli strumenti di garanzia igienico - sanitaria e commerciale delle produzioni agricole ed agroalimentare. Tali obiettivi sono immediatamente trasferibili al settore olivicolo italiano in particolare a quello delle regioni meridionali dove l olivicoltura ha una presenza diffusa sul territorio e conseguentemente un rilevante impatto sulle caratteristiche ambientali e paesaggistiche di questo ed offre produzioni diversificate per tecniche di produzione e caratteristiche organolettiche che hanno condotto al riconoscimento comunitario di 24 DOP e 1 IGP. Tuttavia esistono proprio nel settore dell olivicoltura notevoli margini di miglioramento della qualità sia dei prodotti, sia dei processi produttivi. La qualità, infatti, è fortemente legata agli andamenti stagionali, alle tecniche utilizzate nella fase di campagna e in quella di trasformazione e alle modalità di commercializzazione. 3 ZONE INTERESSATE DAL PROGRAMMA Il Programma proposto dall UNAPOL non ha una localizzazione specifica ma riguarda tutte le aree eleggibili dal Regolamento 867/2008 e relativo DM di attuazione in quanto a valenza nazionale e sovranazionale anche in paesi abitualmente non consumatori di olio. Tuttavia le attività che riguardano il monitoraggio dei mercati, la messa a punto di tecniche colturali migliorative del rapporto con l ambiente e della qualità della produzione di olio di oliva, nonché quelle relative alla tracciabilità e tutela della 9

10 qualità, verranno localizzate presso aziende agricole e di trasformazione associate alle organizzazioni di produttori dell UNAPOL. 4 LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE DI SETTORE AFFRONTATE DAL PROGRAMMA Il comparto dell olio di oliva in Italia costituisce uno dei principali settori agricoli sia per valore della produzione sia per rilevanza socio economica di questa attività in termini di occupazione. Le politiche di settore degli ultimi anni sono state finalizzate a perseguire due obiettivi principali: a) la mancanza di una qualificazione commerciale della maggior parte della produzione nazionale, cioè quella proveniente dalle regioni meridionali d Italia. In effetti tale qualificazione passa anche per un vero miglioramento qualitativo del prodotto in termini di rispondenza a caratteristiche merceologiche quale l acidità, la sanità del prodotto e la naturalezza. Tutti aspetti su cui è possibile intervenire solo attraverso la responsabilizzazione dei produttori e dei trasformatori e del monitoraggio di tutte le fasi di processo. b) il miglioramento della sostenibilità ambientale dell olivicoltura e dei prodotti e sottoprodotti che ne derivano. Entrambi questi obiettivi sono perseguibili attraverso azioni volte a creare e rafforzare un alleanza stabile tra produttori, trasformatori e confezionatori, cioè una politica di filiera che mantenga e valorizzi la qualità ottenibile in campagna. In Italia ci sono circa frantoi che moliscono più di due milioni di tonnellate di olive, questo numero elevato di frantoi presenti nelle aree a maggiore vocazione olivicola, consentirebbe una tempestiva trasformazione dei raccolti garantendo una migliore qualità del prodotto finito. Questo diviene possibile quando vi è una politica di qualità comune che assicura le caratteristiche qualitative della materia prima. D altra parte alcune tecniche colturali necessarie proprio ad assicurare la presenza di caratteristiche igienico - sanitarie e qualitative sono messe in atto dagli olivicoltori solo se il loro costo viene riconosciuto dal resto della filiera. Il recupero di posizioni di competitività sul mercato interno ed estero necessita un forte impegno relativo alla informazione del consumatore sulle caratteristiche dei diversi olii, (tipologie merceologiche es. olio di oliva, extra-vergine ecc.) ed una valorizzazione del sistema nel suo complesso in termini di affidabilità del sistema Paese relativo sia ai processi produttivi, sia al sistema di controllo basato su organismi terzi autorizzati e vigilati dallo Stato che l Unione Europea ha disegnato per le produzioni alimentari, in particolare quelle di qualità certificata. É in questa ottica che vanno considerati gli interventi per la tracciabilità e il miglioramento della qualità e della sostenibilità ambientale delle produzioni oleicole. La polverizzazione della produzione rende tali interventi maggiormente complessi e fa emergere la necessità di attività di animazione e assistenza tecnica sul 10

11 territorio volte a superare la naturale resistenza degli olivicoltori. Inoltre, si rende necessario costruire strumenti che aumentino la trasparenza del mercato rispetto alle quantità disponibili per gli scambi e le loro caratteristiche. La conoscenza di tali informazioni può consentire di ridurre comportamenti opportunistici particolarmente diffusi in questo settore e agevolare i controlli da parte delle autorità pubbliche e private sull origine e sulle caratteristiche del prodotto. Infine la polverizzazione stessa e la diversità di tipologie aziendali richiede la l utilizzazione di attività pilota e dimostrative volte a intervenire sulle problematiche sopra esposte. Un tale approccio ha due vantaggi: quello della messa a punto di metodiche di facile introduzione nelle diverse tipologie aziendali anche dal punto di vista organizzativo; quello di incentivarne l uso attraverso la dimostrazione dei vantaggi derivanti dall applicazione di tali metodiche. 5 LE ATTIVITÀ PREVISTE La tabella seguente mostra la collocazione delle attività previste dal Programma dell Unione all interno dei raggruppamenti di attività ammissibili: 11

12 5.1 Durata del programma Il programma avrà durata triennale. 12

13 1.1 Monitoraggio e gestione amministrativa del mercato nel settore 1.1 dell olio Monitoraggio d oliva e e gestione delle olive amministrativa da tavola. del mercato nel settore dell olio d oliva e delle olive da tavola a) Monitoraggio del settore e dell offerta disponibili dell olio di oliva Quest azione prevede la costruzione di una rete di rilevazione tra i soci dell UNAPOL che faccia parte della rete di rilevazione nazionale al fine di aumentare la trasparenza del mercato e fornire agli operatori economici ed istituzionali del settore una base informativa certa a supporto delle decisioni imprenditoriali e di politica economica. Tale misura prevede 3 Fasi: - Pianificazione del lavoro; - Monitoraggio dell offerta disponibile, dei flussi e dei canali di commercializzazione dell olio d oliva; - Divulgazione dei dati raccolti. L azione di monitoraggio si svolge continuativamente dal 1 maggio 2009 fino alla scadenza triennale del programma prevista al 31 marzo Subappaltatore Fasi N on Avviate Avviate Concluse Pianificazione del lavoro UNAPOL Monitoraggio dell offerta disponibile, dei flussi e dei canali di commercializzazione dell olio d oliva Divulgazione dei dati raccolti Fase Pianificazione del lavoro Monitoraggio dell offerta disponibile, dei flussi e dei canali di commercializzazione dell olio d oliva Attività svolte o in corso - Individuazione delle aziende monitorate; - Affidamento, tramite sottoscrizione di un contratto, delle azioni di rilevazione a diversi soggetti operanti sul territorio. - Predisposizione di modelli di rilevazione, sia su supporto cartaceo, sia su file; - Avvio delle interviste; - Elaborazione statistica dei dati raccolti, basata sul rapporto tra la rappresentanza del campione monitorato e quella dell intera base sociale. Divulgazione dei dati raccolti - Diffusione dei dati tramite il sito internet dell UNAPOL. 13

14 L Unapol ha svolto attività di raccolta delle informazioni di mercato necessarie al monitoraggio dell offerta disponibile, dei flussi e dei canali di commercializzazione dell olio d oliva, tramite 898 interviste al fine di costruire una rete di rilevazione tra i soci dell UNAPOL e di aumentare la trasparenza del mercato. L attività di monitoraggio dell offerta disponibile, dei flussi e dei canali di commercializzazione dell olio da parte dell UNAPOL è ripartita nelle diverse zone regionali e ha interessato 449 aziende agricole. Il controllo è avvenuto sulle seguenti categorie di prodotto: vergine,olio extra vergine, lampante e biologico b) Elaborazione di studi - Verifica e piano di fattibilità per la realizzazione di una filiera agro energetica attraverso il recupero delle sanse Tale misura si suddivide in tre fasi: - Fase 1: Ricostruzione dello stato attuale della produzione di sanse olearie, delle modalità e dei costi di trattamento nonché delle relative criticità; - Fase 2: Ricognizione tecnologica e analisi comparativa; - Fase 3: Definizione dell assetto impiantistico ottimale e relativo modello di governance. La Fase 1 è terminata nel corso della prima annualità. Nello specifico sono state realizzate le seguenti sottofasi ed attività: 1.1 a) mappatura produzione nazionale sanse; 1.1 b) analisi aspetti normativi; 1.1 c) analisi attuali metodi di recupero e smaltimento; 1.2 a) mappatura frantoi Unapol; 1.2 b) selezione di due filiere da approfondire; 1.2 c) approfondimento delle due filiere selezionate; 1.3) Analisi di benchmark con i maggiori produttori di olio di oliva. Nel corso della seconda annualità sono state concluse le seguenti sottofasi e attività relative alla Fase 2: 2.1 a) ricognizione tecnologica; 14

15 2.1 b) ricognizione commerciale; 2.2 a) ricognizione della normativa autorizzativa/legata agli impianti; 2.2 b) monitoraggio e applicabilità degli incentivi eco energetici. Infine l inizio per le attività previste per la Fase 3, è programmato a partire dalla III annualità Fase 2: Ricognizione tecnologica e analisi comparativa Subappaltatore Fasi Sottofasi e Attività N on Avviate Avviate Concluse AREA Fase 2: Ricognizione tecnologica e analisi comparativa 2.1 a) ricognizione tecnologica 2.1 b) ricognizione commerciale 2.2 a) ricognizione della normativa autorizzativa/legata agli impianti 2.2 b) monitoraggio e applicabilità degli incentivi eco energetici Fase Attività svolte o in corso 2.1 a) ricognizione tecnologica - Sistematizzazione delle informazioni relative alle possibili tecnologie di recupero delle sanse ai fini energetici (pirolisi,combustione e digestione anaerobica); - Analisi dei vantaggi e svantaggi di ciascuna tecnologia individuata; 2.1 b) ricognizione commerciale 2.2 a) ricognizione della normativa autorizzativa/legata agli impianti 2.2 b) monitoraggio e applicabilità degli incentivi eco energetici - Definizione dei parametri tecnici ed economici; - Ricognizione commerciale delle tecnologie disponibili. - Sistematizzazione delle informazioni disponibili in merito alle normative e ai processi autorizzativi. - Monitoraggio delle normative nazionali, con un attenzione particolare agli incentivi sull energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. 15

16 L investimento approvato, relativamente a tale misura, è stato sfruttato al 100%. Lo studio di fattibilità tecnica, economica e regolamentare per la realizzazione di un sistema tecnologico integrato che ottimizzi il trattamento e il recupero delle sanse prodotte nelle aree di competenza Unapol al fine di produrre energia elettrica e/o termica da fonte rinnovabile, è stato implementato sulla base di ipotesi relative ai possibili scenari in grado di ottimizzarne lo smaltimento e convertire la sanse da fonte di possibili costi aggiuntivi a nuovo reddito per i frantoi. 16

17 7 AZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL OLIO D OLIVA In questo capitolo verranno illustrate alcune esperienze delle attività svolte in subappalto dalle Associazioni UNAPOL L Abruzzo SOCIETÀ COOPERATIVA PRODUTTORI OLIVICOLI ABRUZZO I Progetto di recupero degli oliveti in stato o a rischio di abbandono Nell ambito delle operazioni collettive di matenimento degli oliveti ad alto valore ambientale e/o a rischio di abbandono e connessa assistenza tecnica, tramite un accurata indagine preventiva e ricognizioni effettuate sul campo, sono state individuate le aziende in possesso dei requisiti richiesti dal regolamento comunitario circa l età del soprassuolo, le caratteristiche geo-morfologiche del sito, le caratteristiche paesaggistiche. Sono state riscontrate piante piuttosto adulte, comunque di età non inferiore ai 50 anni, e con sesto d impianto elevato (8x8, 10x10-12x12), quindi oliveti a carattere estensivo, privilegiando superfici nelle quali gli interventi potessero evolvere in maniera determinante sul potenziamento della stabilità strutturale del territorio ed al miglioramento dell impatto ambientale. Una successiva fase di studio del territorio provinciale ha portato all individuazione di tre fasce pedo-climatiche: fascia litoranea (caratterizzata per lo più dalla presenza del mare e da altitudini comprese tra 0 e 200 m s.l.m.); fascia collinare (caratterizzata da territorio collinare ad agricoltura semiestensiva ed altitudini comprese tra 200 e 400 m s.l.m.); fascia pede-montana (caratterizzata da altitudini comprese tra 400 e 800 m s.l.m.). Non sono state prese in considerazione le zone prettamente montane, non adatte ai normali processi fenologici dell olivo. I terreni olivetati ricadono nei Comuni di Campli, Castellalto, Notaresco e Teramo zone ricche di vecchi impianti estensivi e nei quali la coltivazione di tipo promiscua, utilizzata in passato, non è prioritariamente rappresentata da colture annuali importanti per l alimentazione come, ad esempio, i cereali, ma spesso da colture poliannuali riservate al pascolo come gli erbai misti di leguminose o i prati spontanei controllati tramite le operazioni di inerbimento come la trinciaturata. Ad 17

18 indirizzare la scelta su tale zona sono stati decisivi alcuni fattori: la presenza di numerose piante di età centenaria, la predisposizione alla coltura dei terreni ricchi di humus e sostanze nutritive di base, la posizione geo-morfologica della zona che gode di un esposizione sud/sud-est che l olivo privilegia a parità di altre caratteristiche. Come verificatosi per il precedente triennio del progetto 2080/05 e la seconda annualità dell attuale Reg CE 867/08, all inizio i titolari hanno espresso una certa diffidenza ma, una volta ragguagliati opportunamente dal tecnico delegato sulle finalità del progetto della Cooperativa APO Abruzzo I, si sono mostrati interessati e collaborativi. Le aziende individuate dal monitoraggio aziendale e territoriale che avevano le caratteristiche sopraccitate sono ubicate nelle seguenti località: 1. SANT ATTO (TE) 2. VARANO (TE) 3. CESENA DI CAMPLI (TE) 4. SAN LORENZO DI CASTELLALTO (TE) 5. COLLE POZZO DI NOTARESCO (TE) Si è quindi proceduto al reperimento di mezzi tecnici e di manodopera; a tal proposito, si evidenzia che in assenza di un prezziario regionale specifico per gli interventi sugli oliveti o, comunque, sugli arboreti specializzati, ci si è basati sui costi medi di mercato indicati dagli operatori specializzati del settore e sul parere del tecnico incaricato dalla Società Cooperativa Abruzzo I ; si è potuto così realizzare il computo metrico estimativo di massima che ha permesso l individuazione di tutte le voci caratterizzanti l intervento di recupero. Parallelamente alla ricerca sul campo veniva istruita la documentazione necessaria ad attestare sia le caratteristiche aziendali in linea con il progetto, sia il consenso dei singoli proprietari e/o delegati all esecuzione dei lavori necessari individuati dal tecnico incaricato. A tal proposito, per ognuna delle aziende individuate, è stata prodotta la seguente documentazione: fotografie dei terreni e delle piante oggetto di intervento nella fase precedente al recupero; scheda di rilevazione delle caratteristiche bio-morfologiche delle piante; planimetrie e visure catastali; convenzione tra l Associazione Cooperativa di Produttori Olivicoli APO Abruzzo I e il proprietario e/o delegato da esso, per il consenso all esecuzione dei lavori. 18

19 Successivamente sono stati avviati gli interventi finalizzati al risanamento degli oliveti, attraverso le operazioni colturali, più consone alle caratteristiche stazionali degli oliveti stessi; in termini di importanza gli interventi sono stati applicati in base alle esigenze di recupero di ogni singolo impianto e suddivisi, in termini temporali, nel modo seguente: ripulitura del terreno pre-potatura; potatura delle piante e ripulitura dei tronchi dai polloni spontanei; raccolta e smaltimento dei residui di potatura di medie e grosse dimensioni; trinciatura e ripulitura finale del terreno. Si evidenzia, infine, che le operazioni di potatura sono state effettuate dalla cooperativa Acero Giardini S.C.AR.L. e le operazioni di pulitura, smaltimento e trinciatura eseguite dalla ditta Iervelli Giovanni. A conclusione di tutte le operazioni di intervento sono stati dapprima realizzati ulteriori rilievi fotografici a prova delle avvenute operazioni di risanamento e per consentire anche un confronto con le foto realizzate prima delle attività lavorative, dopo si è proceduto al posizionamento di cartelli su cui sono state indicate le informazioni relative al progetto. 19

20 DESCRIZIONE DELLE AZIENDE Si riportano di seguito sinteticamente le caratteristiche principali delle aziende (posizione geografica, altitudine, pendenze, ecc.), i dati catastali, le varietà olivicole presenti, le operazioni di intervento effettuate e alcune fotografie di confronto prima e dopo i lavori. AZIENDA 1 L azienda agricola si trova in località Sant Atto del Comune di Teramo ad un altezza di 210 m s.l.m. e su terreno pianeggiante. L area di intervento è dislocata su due particelle catastali accorpate a formare un unico appezzamento confinante con l abitazione della titolare aziendale. L oliveto è composto da due filari che corrono lungo il confine del terreno occupato da prato spontaneo. Le particelle ricadono nel Foglio 26 del Comune di Teramo, hanno una superficie totale di ettari e sono presenti 29 piante della varietà Tortiglione e Dritta in buono stato vegetativo e con un età media di circa 70 anni. Le lavorazioni previste ed effettuate sono state la potatura, lo smaltimento dei residui legnosi più grossi e la trinciatura/ripulitura dell intero appezzamento. Si evidenzia che, su alcune piante, la potatura è stata effettuata in modo energico per eliminare i succhioni interni di grosse dimensioni e favorire, così, la maggiore produzione di gemme a fiore e la successiva mignolatura. Si riportano alcune foto di riferimento prima e dopo i lavori. 20

21 AZIENDA 2 L azienda agricola è ubicata in Località Varano del Comune di Teramo e la zona di intervento è costituita da tre appezzamenti confinanti (due di proprietà ed uno in affitto) che dalla Strada Provinciale per Colle Santa Maria scendono su un versante con esposizione ad est con pendenze medie che variano da 370 a 300 m s.l.m. e su terreno prima in leggera pendenza (circa 15%) e poi prevalentemente pianeggiante. Gli olivi sono riuniti in tre gruppi di 24, 38 e 60 piante per un totale di 122 olivi di varietà Tortiglione, Leccino e Dritta di età variabile da 50 a oltre 100 anni. L area di intervento si estende per ettari ed è formata dalle particelle ricadenti nel foglio 16 del Comune di Teramo. Dei tre appezzamenti, quello centrale è utilizzato regolarmente per la coltivazione di essenze erbacee annuali (quest anno è presente orzo Hordeum vulgare L.), mentre gli altri due sono occupati da prati spontanei ad inerbimento controllato; in entrambe i casi i prodotti ottenuti sono utilizzati per l alimentazione dei bovini da latte allevati dal titolare aziendale. Il sopralluogo è avvenuto durante il periodo autunnale della raccolta delle olive che però, vista la forte intensità delle chiome non soggette a potatura, è stata effettuata solo su parte delle piante. Le operazioni di recupero hanno riguardato la potatura e lo smaltimento dei residui vegetali; in particolare, nel caso dell appezzamento centrale, si è subito provveduto a togliere gli scarti della potatura per evitare danni alla coltura cerealicola in atto. L intervento di potatura più energico è stato eseguito nella particella in affitto dove vegetano gli olivi più grandi - sia in termini di dimensioni che di età - al fine di favorire il ricaccio di nuovi rametti a fiore. Si riportano alcune foto di riferimento prima e dopo i lavori. 21

22 AZIENDA 3 L azienda agricola è sita in Località Cesenà del Comune di Campli ed è composta da due zone di intervento ricadenti nei fogli catastali n. 19 e n. 25 del Comune suddetto. Per quanto riguarda il foglio n. 19 sono presenti 3 particelle catastali con un estensione totale di ettari ad un altezza media compresa tra 260 e 230 m s.l.m. e su terreno con pendenza pari a circa 15%. Trattasi di un oliveto con piante sparse originariamente di tipo estensivo con sesto di impianto 12x12 piuttosto regolare ma poi oggetto di depauperamento arboreo nel corso dei decenni; sono presenti 58 olivi della varietà Tortiglione, con presenze sporadiche di Leccino e Dritta, di età media di circa 70 anni. Ad esclusione della particella più piccola, che conta 4 olivi e che è separata dalla Strada Provinciale in Cesenà, le due particelle più estese sono contigue e formano un unico appezzamento dove insistono le rimanenti 54 piante e sono divise da un filare di 33 olivi di 15 anni di età esclusi dall intervento di recupero. Tutta l area di coltivazione è occupata da prato spontaneo che viene regolarmente trinciato ed il prodotto ottenuto viene utilizzato per l alimentazione dei bovini da latte allevati in azienda. La seconda zona di intervento ricade sul foglio 25 dove è presente un unica particella di ettari (altezza media 280 m s.l.m. con pendenza intorno al 20%) con 32 elementi di varietà Tortiglione e Dritta con età media di 80 anni che in alcuni casi supera il secolo di vita; al momento il terreno risulta arato ma le condizioni meteorologiche avverse dell ultimo periodo, non hanno permesso alla titolare di seminare la coltura prevista per l annata agraria in corso e, a causa degli eventi alluvionali verificatesi nella nostra provincia nei giorni 27/02/2011 e 01/03/2011, si sono verificati frane e smottamenti di una certa entità che non hanno consentito l accesso al terreno per effettuare i rilievi fotografici dopo gli interventi di recupero eseguiti precedentemente. Durante il sopralluogo iniziale, avvenuto poco prima della raccolta delle olive, è stato riscontrato un buon stato vegetativo delle piante ed una buona produzione di olive e la presenza di varietà autoctone come il Tortiglione e l età delle piante (da 70 a oltre un secolo) hanno facilitato la scelta del coinvolgimento dell oliveto nel progetto. Le operazioni di recupero hanno riguardato la potatura e lo smaltimento/trinciatura dei residui vegetali nelle due zone. Di seguito si riportano alcune foto di riferimento prima e dopo i lavori solo nell area ricadente nel foglio n. 19 per le motivazioni sopra riportate. AZIENDA 4 L azienda agricola è costituita da un grande appezzamento sito in Località San 22

23 Lorenzo nel Comune di Castellalto e dislocato sul Foglio 8; comprende 10 particelle catastali con un estensione totale di ettari su terreno con pendenza media del 20%, altezza media compresa tra 255 e 150 m s.l.m. ed esposizione prevalente ad est. Le piante sono concentrate in due gruppi principali e sono riconducibili ad oliveti di tipo estensivo con sesto di impianto variabile da 10x10 a 15x15; il primo conta 72 Tortiglioni in buone condizioni vegetative di età comprese tra 80 e oltre 100 anni, il secondo è composto da 89 olivi con le stesse caratteristiche del primo gruppo e con presenza prevalente di Tortiglione e qualche varietà di Dritta e Leccino. Per quanto riguarda le colture in campo si rileva la presenza di grano duro (Tritucum aestivum L.) sul terreno del primo gruppo di piante, mentre, il terreno dell oliveto più numeroso è stato arato e, appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno, verrà preparato per l impianto di un erbaio di erba medica (Medicago sativa L.); i prodotti ottenuti vengono reimpiegati in azienda sia per le semine a venire sia per l alimentazione del bestiame presente in azienda. Si mette in evidenza che i filari dell impianto più numeroso sono stati rinfoltiti con giovani elementi di olivo di 5-6 anni intervallati a specie fruttifere miste (pomacee e drupacee). La cooperativa incaricata delle potature ha eseguito i lavori prima nell area coltivata a grano e poi nella rimanente parte; allo stesso modo i residui vegetali sono stati tolti prima da questa zona, per evitare danni alla coltura cerealicola in atto, e trasferiti in uno spazio idoneo dove sono stati eliminati insieme agli altri scarti vegetali. Si riportano alcune foto di riferimento prima e dopo i lavori. 23

24 AZIENDA 5 L azienda agricola è ubicata in Località Colle Pozzo del Comune di Notaresco ed è stata oggetto dell intervento più significativo e duraturo tra le aziende selezionate per il progetto di quest anno. L area di intervento è estesa ettari, è formata da un unico appezzamento di 12 particelle catastali contigue e si trova ad un altezza media compresa tra 185 e 245 m s.l.m. La zona ricopre un promontorio collinare a ovest del Comune di Notaresco e confina ad est con la strada comunale Colle Pozzo, a Nord con i vigneti di proprietà del titolare aziendale, a sud con un terreno di altrui proprietà e ad ovest con una zona calanchiva; proprio al confine con quest area sono presenti 34 dei 305 olivi recuperati e che sono stati oggetto di un lungo lavoro di pulizia pre-potatura, di capitozzatura e di ripulitura/trinciatura del terreno previo smaltimento dei residui vegetali. Alla fine del recupero l oliveto ha riacquistato la forma di governo classica e ciò ha permesso al titolare di ridisporre di un ulteriore superficie olivetata con sesto medio di impianto 9x9 e elementi di oltre 80 anni di età. Nella rimanente parte dell azienda si possono distinguere tre aree: a) area confinante con l oliveto capitozzato caratterizzata da una forte pendenza del terreno (circa 40%) con esposizione sud-ovest e altezza media pari a 210 m s.l.m. e occupata da 68 olivi; b) area con esposizione a sud con terreno prevalentemente pianeggiante ad un altezza media pari a 230 m s.l.m. sul quale sono presenti 39 olivi; c) area confinante con la strada comunale Colle Pozzo con esposizione ad est e altezza media di 230 m s.l.m.; all interno è presente un primo gruppo di 126 elementi con sesto medio di impianto 9x9 ed un secondo gruppo di 38 piante sparse. In tutte e tre le zone la varietà predominante è il Tortiglione ma sono presenti anche le varietà Dritta, Leccino e Carboncella tutte in buono stato vegetativo; non sono presenti particolari colture ma tutta la zona è interessata da prati spontanei in parte ad inerbimento controllato. Inoltre, è presente una zona tra le aree b) e c) con 24 Tortiglioni che sono stati esclusi dal progetto sia per la presenza di grano duro (Tritucum aestivum L.) in fase di coltivazione, sia per il fatto che il titolare aziendale ha intenzione di spostare le piante in un luogo più consono in quanto è in previsione la realizzazione di un nuovo fabbricato aziendale. Ad esclusione delle operazioni eseguite sulle piante capitozzate, si è proceduto alla potatura delle chiome, con particolare attenzione rivolta all eliminazione dei succhioni interni, seguita da una meticolosa ripulitura dei polloni nati alla base dei tronchi ed allo smaltimento dei notevoli residui vegetali; infine, in tutte le aree sopra elencate è stata effettuata la trinciatura/ripulitura del terreno. 24

25 25

26 L.A.P.O.A.M. Soc. Coop. a r.l. Operazioni collettive di mantenimento degli uliveti ad alto valore ambientale abbandonati o a rischio di abbandono e connessa assistenza tecnica Come nella precedente annualità anche in questa in questa ci siamo attivati individuando e scegliendo in base a sopraluoghi effettuati sui terreni di coloro che ne hanno fatto richiesta, gli oliveti abbandonati o a rischio di abbandono più interessanti da recuperare del nostro territorio. In particolare ci siamo soffermati sulla fascia collinare a ridosso della costa, nel comune di Torino di Sangro, Casalbordino e Paglieta zona di produzione del DOP Colline Teatine. In queste aree sono state scelte aziende per una superficie totale di mq su cui insistono un numero totale di piante di Abbiamo provveduto ad affidare i lavori di recupero in subappalto ad un contoterzista, preferendo il preventivo di questo tra altri preventivi poiché si avvicinava maggiormente ai prezzi e alle stime rilevate da i prezzi correnti di mercato. Nei terreni su cui si è intervenuti abbiamo eseguito in prima fase la potatura che in molti casi è stata di riforma ed in una fase successiva abbiamo provveduto alla rimozione della legna grossa liberandola dalle foglie e dai piccoli rami manualmente con l ausilio di roncole per arrivare nella fase finale alla pulitura dei terreni dai sarmenti e dai rovi ed altri infestanti. Su alcuni terreni abbiamo dovuto provvedere alla pulitura del fondo prima di eseguire le potature poiché la forte presenza di rovi, arbusti ed altro ne impedivano l accesso. Le aziende recuperate AZIENDA 1 L oliveto oggetto del recupero è diviso in due appezzamenti di cui uno è sito in località Colletermine nel comune di Torino di Sangro ed il secondo in località Collemici con una superficie totale è di mq., su cui insistono n 143 piante costituite da varietà di Gentile e Leccino di età superiore ai 50 anni, allevate a vaso policonico. Lo stato di abbandono dei terreni e delle piante era elevato. 26

27 AZIENDA 2 L oliveto oggetto del recupero è sito in località Saletti nel comune di Torino di Sangro per una superficie totale è di mq., su cui insistono n 71 piante costituite da essenze di Leccino di oltre 50 anni di età, allevate a vaso policonico. Lo stato di abbandono dei terreni e delle piante era medio. AZIENDA 3 L oliveto oggetto del recupero è diviso in due appezzamenti di cui uno è sito in località Sant Angelo nel comune di Torino di Sangro ed il secondo in località Collelongo sempre nel comune di Torino di Sangro con una superficie totale è di mq., su cui insistono in totale n 97 piante costituite da essenze di Gentile e Leccino di età superiore ai 50 anni, allevate a vaso policonico. Lo stato di abbandono dei terreni e delle piante era elevato. AZIENDA 4 L oliveto oggetto del recupero è sito in località Verdugia nel comune di Casalbordino con superficie totale è di 4000 mq. su cui insistono n 50 piante costituite da essenze di Gentile di età superiore ai 50 anni, allevate a vaso policonico. Lo stato di abbandono delle piante e del terreno era elevato con forte presenza i rovi. AZIENDA 5 L oliveto oggetto del recupero è sito in località Fonte Stefano nel comune di Torino di Sangro con superficie totale è di mq. su cui insistono n 280 piante costituite da essenze di Gentile di età superiore ai 50 anni allevate a vaso policonico. Lo stato di abbandono delle piante e del terreno era medio. AZIENDA 6 L oliveto oggetto del recupero è sito in località Collelongo nel comune di Torino di Sangro con superficie totale è di mq. su cui insistono n 220 piante costituite da essenze di Gentile di Chieti, Leccio e Loretana di età superiore ai 50 anni 27

28 allevate a vaso policonico. Lo stato di abbandono delle piante e del terreno era medio. AZIENDA 7 L oliveto oggetto del recupero è diviso in due appezzamenti entrambi siti in località Saletti nel comune di Torino di Sangro con una superficie totale è di mq., su cui insistono n 155 piante costituite da essenze di Gentile e Leccino di età superiore ai 50 anni, allevate a vaso policonico. Lo stato di abbandono dei terreni e delle piante era medio. AZIENDA 8 L oliveto oggetto del recupero è diviso in due appezzamenti di cui uno è sito in località Saletti nel comune di Torino di Sangro ed il secondo in località Sentinella sempre nel comune di Torino di Sangro con una superficie totale è di mq., su cui insistono n 254 piante costituite da essenze di Gentile e Leccino di età superiore ai 50 anni, allevate a vaso policonico. Lo stato di abbandono dei terreni e delle piante era elevato. Pubblicazione e diffusione Al termine dell'attività sopracitata si è provveduto, in modo da diffondere e divulgare le attività svolte ed i risultati ottenuti, alla redazione di un opuscolo di n. 20 pagine denominato LAPOAM NOTIZIE distribuito agli olivicoltori presso i ns. recapiti. Conclusioni La misura 2a ha sempre un notevole successo, poiché come abbiamo già fatto notare in altre occasioni, l agricoltura in generale e l olivicoltura in particolare, non producono più reddito dunque i proprietari sono costretti a lasciare i terreni all abbandono per dedicarsi ad altre attività, industria e turismo. Questo produce vaste zone abbandonate a se stesse, dove le vecchie e nuove superfici olivetate diventano delle macchie di arbusti e spine che non sono gradevoli alla vista, non contribuiscono alla conservazione del territorio e non dando risalto alla bellezza dal nostro paesaggio. E da segnalare che anche in questa annualità i lavori di recupero sono stati difficoltosi a causa delle condizioni atmosferiche inclementi. Infatti questo inverno è 28

29 stato caratterizzato da notevoli nevicate e conseguenti gelate. Le belle giornate sono state poche e questo ha costretto gli operai della ditta incaricata alla realizzazione dei lavori a operare spesso sotto la pioggia al freddo. Anche intervenire con i mezzi meccanici è stato molto difficoltoso poiché i terreni erano e sono ancora eccessivamente impregnati di acqua ed i trattori tendevano a sprofondare ed a perdere aderenza. Miglioramento delle condizioni di coltivazione, in particolare con la lotta contro la mosca dell olivo, di raccolta, di consegna e di magazzinaggio delle olive prima della trasformazione e connessa assistenza tecnica. Descrizione dell attività svolta Abbiamo selezionato 12 aziende da supportare tecnicamente in modo da coprire tutta la fascia costiera della nostra provincia dove gli attacchi dacidici sono più frequenti e devastanti ma anche perché questa è la zona a maggiore vocazione olivicola e di maggiore produzione. Durante il periodo di monitoraggio abbiamo controllato costantemente la sanità delle olive, le fasi fenologiche e lo stato di maturazione delle drupe. Come è prassi, abbiamo individuato gli appezzamenti da monitorare dove abbiamo posizionato n. 2 trappole feromoniche nella parte della chioma esposta a sud e ad un altezza variabile tra 1,5 e 2 metri da terra. Abbiamo, inoltre, selezionato 10 piante da cui prelevare settimanalmente e complessivamente 100 drupe da poter campionare e sottoporre all analisi allo stereo microscopio per verificare lo stato di infestazione della mosca olearia e di altri parassiti. Le capsule feromoniche sono state sostituite circa ogni quaranta/cinquanta giorni affinché agissero sempre con la massima efficacia. 29

30 I risultati settimanali delle catture e delle analisi dei campioni di drupe sono state fornite all A.R.S.S.A. (Agenzia Regionale Sviluppo e Servizi all Agricoltura) sulla cui base la stessa ha stilato, unitamente ai dati forniti dalle altre associazioni, il bollettino settimanale a cui gli agricoltori e i rivenditori di fitofarmaci della nostra regione fanno riferimento. La stessa A.R.S.S.A. nei suoi bollettini rimarcava questa collaborazione. Le nostre aziende sono state costantemente informate sulla necessità o meno di effettuare trattamenti in relazione allo stato di infestazione degli oliveti fungendo da vera e propria cassa di risonanza per tutti i produttori limitrofi. Inoltre i nostri uffici settimanalmente sono stati oggetto di molte telefonate di agricoltori che chiedevano notizie sullo stato di infestazione degli oliveti nelle varie zone monitorate. Possiamo di conseguenza affermare che la ricaduta sul territorio delle azioni da noi intraprese e dei dati forniti settimanalmente all A.R.S.S.A è stata di fondamentale importanza nella lotta e profilasi delle malattie infestati degli oliveti. Si fa presente che per cercare di garantire uno standard qualitativo elevato si è consigliato di effettuare trattamenti antidacidi anche con attacchi inferiori al 10% delle drupe, nonostante dette operazioni potessero risultare antieconomiche. Contestualmente abbiamo individuato in un piccolo appezzamento nel comune di Torino di Sangro in località Quercia marchese, dove effettuare la prova dimostrative di raccolta che si è tenuta il giorno 19 novembre Abbiamo osservato lo stato fenologico delle drupe utilizzato una tabella basata sulla seguente scala di riferimento: Allegaggione Accrescimento del frutto prima fase Indurimento del nocciolo Accrescimento del frutto seconda fase Invaiatura Maturazione Eccesso di maturazione Figura 1 - Cartello di segnalazione del luogo di prova dimostrativa 30

31 Abbiamo effettuato la raccolta, sulle 16 piante seguite di varietà leccino con l utilizzo di reti e sferzatori pneumatici, lo stato fenologico delle olive era la piena maturazione. Per lo stoccaggio delle olive abbiamo fornito all azienda monitorata contenitori rigidi (cassette in plastica e cassone) in modo da evitare alle drupe schiacciamenti durante le fasi di trasporto, infatti il metodo di trasporto e stoccaggio prima della molitura rappresentano una fase critica poiché lo schiacciamento delle drupe da inizio a processi di fermentazione che porta al deterioramento delle stesse e di conseguenza ad una caduta di qualità del prodotto (olio) che si otterrà al momento della trasformazione. Abbiamo inoltre cercato di contrarre, al massimo i tempi tra la raccolta e la trasformazione in modo che non iniziassero processi di ossidazione naturale con lo scopo finale di ottenere oli di ottima qualità e privi di difetti. Pertanto le olive sono state molite con metodo continuo, entro 4 ore dalla raccolta ottenendo da kg. 220 di olive kg. 32 di olio. Il prodotto ottenuto ha caratteristiche ottime da un punto di vista chimico ed organolettico. Ci siamo assicurati inoltre che lo stoccaggio nell azienda dell olio ottenuto sia stato effettuato in condizioni ottimali ovvero in contenitori di acciaio inox, locali bui e ventilati, temperatura intorno ai 16 C Figura 2 - Cartello di segnalazione del luogo della prova dimostrativa 31

32 Nel momento in cui è stata effettuata la molitura si è provveduto al prelievo di un campione di olio ottenuto dalle piante monitorate e in una fase successiva un altro campione di olio ottenuto dalle olive raccolte sulle altre piante dell azienda. I campioni raccolti sono stati analizzati chimicamente prendendo in considerazione il grado di acidità ed il numero di perossidi, i risultati ottenuti sono generalmente buoni, ma quelli riferiti agli oli ottenuti dalle olive monitorate sono sicuramente migliori. Monitorando l accrescimento delle drupe nelle varie fasi fenologiche abbiamo scelto l epoca giusta per la raccolta. Al fine di ottenere la massima produzione di olio e la migliore qualità possibile, abbiamo preferito eseguire la raccolta nella fase di maturazione. Figura 3 - raccolta con sferzattori pneumatici Figura 4 - raccolta con sferzattori pneumatici 32

33 La raccolta Abbiamo effettuato la raccolta con l utilizzo di pettini sferzanti pneumatici e con l uso di reti, in modo da contrarre i tempi di raccolta e ottenere notevoli vantaggi economici e minori rischi per gli operatori i quali evitando l uso delle scale evitano spiacevoli incidenti che spesso caratterizzano i periodi di raccolta. Figura 5 - utilizzo di reti Lo stoccaggio Al fine di evitare la rottura delle drupe dovute allo sfregamento dei frutti durante il trasporto ci siamo avvalsi dell utilizzo dei contenitori a pareti rigide e forate (cassette in plastica) evitando fenomeni di fermentazione ed in particolare di pericolosi fenomeni di riscaldo dovuti ad una mancanza di circolazione dell aria tra i frutti. Le casette utilizzate dall azienda sono state successivamente ritirate e immagazzinate 33

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