CPC COMITATO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO Verbale dell incontro del 27 settembre 2013

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1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro CPC COMITATO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO Verbale dell incontro del 27 settembre 2013 ORDINE DEL GIORNO - Semplificazione: previsioni normative, costituzione gruppo di lavoro, seminario informativo (stato dell arte della VRSTAND, l esperienza delle Associazioni di Categoria, modello di analisi semplificata per comparti a basso rischio). - Malattie professionali: malattie osteoarticolari, malattie neoplastiche. - Amianto: censimento regionale, obblighi delle aziende, anche pubbliche. - Varie ed eventuali. Magosso apre l incontro portando i saluti del Direttore Generale dell ULSS16 e fornendo ai partecipanti alcune informazioni generali di interesse. In data 3/9/2013 è stata pubblicata la DGR n Art. 7 D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 Programmazione coordinata degli interventi di prevenzione, vigilanza, formazione e assistenza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, anno 2013 e relativi allegati. L allegato A riporta la pianificazione delle attività di prevenzione, vigilanza, formazione ed assistenza negli ambienti di lavoro per il 2013 per tutti gli enti istituzionali e il resoconto delle attività dai Comitati Provinciali di Coordinamento svolte nel L allegato B riguarda la definizione delle la procedure di gestione delle apparecchiature di sollevamento. L allegato C richiama le indicazioni per la stesura del documento standardizzato di valutazione dei rischi. L allegato D riporta le modalità di informazione e formazione sulla sicurezza dei lavoratori occasionali e stagionali delle imprese medie e piccole operanti nel settore agricolo ai sensi dell art. 3, comma 1, del DM 27 marzo La delibera ed i relativi allegati sono scaricabili sul sito della Regione alla pagina A livello regionale si sta lavorando per redigere il documento per il Comitato ex art. 5 per le previsioni programmatorie per il È di prossimo avvio il Piano Nazionale Prevenzione Nelle prossime settimane la Regione delibererà circa l impegno di una quota (un terzo) degli emolumenti riscossi dai Servizi con le sanzioni per le attività formative dei vari enti ed organismi tra i quali forse anche il CPC. Semplificazione Il Decreto del Fare (n. 69 del 21 giugno 2013) è stato convertito nella legge n. 98 entrata in vigore il 21 agosto 2013 e contiene vari articoli che riguardano la sicurezza sul lavoro. Il rappresentante di ciascun ente istituzionale presenta le novità di competenza. Per approfondimenti si rimanda ai materiali allegati. DTL Parrella La legge 98 ha introdotto delle modifiche sostanziali alla precedente normativa. Una parte si focalizza su misure di innovazione al D.Lgs. 81. Per le principali novità si rimanda al documento allegato. INAIL Clemente Dal 2 settembre 2013 il DURC, sia per le pubbliche amministrazioni che per le imprese, sarà recapitato esclusivamente via PEC agli indirizzi che gli utenti dovranno obbligatoriamente indicare nella richiesta. 1

2 L'articolo 31 della legge n. 98/2013, di conversione del Decreto Legge n. 69/2013, stabilisce che il DURC per i contratti di lavori, servizi e forniture vale per 120 giorni e può essere "speso" anche per le agevolazioni normative e contributive sul lavoro e sulla legislazione sociale e per i finanziamenti regionali, statali e comunitari. L'estensione della validità, fino al 31 dicembre 2014, si applica anche ai lavori privati edili. I soggetti tenuti ad applicare il codice degli appalti pubblici debbono acquisire d ufficio il DURC per gli appaltatori e per i subappaltatori. Il DURC acquisito nella prima fase di un appalto pubblico può esser utilizzato anche per l acquisizione e la stipula di altri contratti pubblici diversi da quello per il quale è stato acquisito. Per il saldo finale è sempre prevista l acquisizione di un nuovo DURC. In caso di inadempienza verso gli Enti previdenziali ed assicurativi è previsto un intervento sostitutivo con trattenuta dal pagamento delle somme dovute in misura pari all inadempienza. Relativamente alle verifiche periodiche delle attrezzature, è stato ridotto da 60 a 45 giorni il termine per l effettuazione della prima verifica che l INAIL, comunque, non effettuerà direttamente lasciandola agli organismi di controllo. Invio telematico delle denunce di infortunio per le amministrazioni statali: l'inail, con la nota del 2 settembre 2013, comunica il rilascio in produzione dei servizi per l invio telematico delle denunce di infortunio, di malattia professionale e silicosi/asbestosi per le amministrazioni statali in gestione per conto dello Stato. Sono stati organizzati incontri con i consulenti del lavoro per formarli sulla nuova modalità dato che è cambiato anche il modulo per la denuncia e vengono richieste alcune informazioni aggiuntive. Fax: divieto all'uso del fax tra pubbliche amministrazioni. L'articolo 14 della legge n. 98/2013 prevede che le comunicazioni tra Pubbliche Amministrazione dovranno avvenire esclusivamente per via telematica. È fatto assoluto divieto di usare il fax. INPS Orlando Conferma l utilizzo esclusivo dei canali telematici e quanto precedentemente riferito sul DURC. Cassella della Camera di Commercio fa presente che i vari ministeri elaboreranno i modelli dei piani di sicurezza e coordinamento. Visto che il CPC ormai da tempo ha elaborato un documento bisognerebbe farlo arrivare al Ministero. Per Schiavo di Confagricoltura (rappresentando in questa sede anche Coldiretti) le semplificazioni necessarie sarebbero: il DURC per i lavoratori stagionali si dovrebbe focalizzare solo sui periodi di lavoro specifico, ad esempio in questo periodo dell anno il rischio chimico non c è. Per quanto riguarda il rischio rumore sarebbe interessante disporre di una banca dati. Problema degli spogliatoi e servizi igienici per i lavoratori presenti nella sede di lavoro (cambiano sede spesso). Magosso propone di istituire un gruppo di lavoro ristretto che ragioni in tema di semplificazione per capire quali proposte possono essere portate avanti. Rispetto all osservazione di Cassella, Magosso concorda e si impegna a portare avanti il documento al CRC e poi alla Commissione Consultiva Permanente. Sul tema agricoltura Bizzotto ricorda che a livello regionale c è un gruppo di lavoro agricoltura. Magosso presenta le novità introdotte dalla Legge 98 in tema di certificazioni mediche. L art 42, fermi restando gli obblighi di certificazione previsti dal D.Lgs. 81 per i lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria abroga le disposizioni concernenti l obbligo dei certificati attestanti l idoneità psicofisica al lavoro in alcuni specifici ambiti. L art. 42bis sopprime l obbligo di certificazione per l attività ludico-motoria e amatoriale mentre mantiene l obbligo di certificazione per l attività sportiva non agonistica. Per approfondimenti si rimanda agli allegati. Sul tema della valutazione standardizzata dei rischi, Vianello annuncia che verrà organizzato un seminario entro la fine del 2013 o primi del I punti di riferimento al momento presenti in materia sono essenzialmente tre: a) il modello elaborato dal Ministero del Lavoro, modello molto semplificato che riporta un elenco di pericoli da valutare (se assenti o presenti) tramite checklist. Il rischio insito nell apparente semplicità del modello è che la valutazione venga effettuata da persone non competenti; b) il modello della Regione Veneto che riporta degli allegati con una guida apparentemente semplice ma che tuttavia richiede 2

3 grande competenza da parte di chi la utilizza. Rispetto al modello del Ministero ha il pregio di indicare che al DVR va allegata tutta una serie di documentazioni che diventano parte integrante della valutazione stessa; c) la procedura indicata dal Decreto del Fare che semplifica la valutazione per una serie di contesti a basso rischio che verranno definiti con apposito decreto del Ministero del Lavoro. Obiettivo del seminario in programma è quello di sensibilizzare sulla tematica del documento di valutazione dei rischi standardizzato ed in particolare far capire a quanti coinvolti che si tratta di una valutazione semplificata ma non semplice, che il documento da solo non è sufficiente ma deve essere corredato di specifica documentazione e che occorre ragionare in ottica di comparto. Per l organizzazione del seminario, Magosso propone la costituzione di un apposito gruppo di lavoro ed invita i presenti interessati a dare la propria adesione. In particolare, chiede di esprimersi ai referenti delle Associazioni di Categoria. Meneghini di Confesercenti rileva come si tratta di un problema sostanzialmente di natura culturale in quanto il documento di valutazione dei rischi in generale, non tanto quello standardizzato viene ancora percepito dalle aziende come un atto prescrittivo ed imposto. In tal senso è fondamentale il contributo delle associazioni per sensibilizzare sul significato profondo di tale atto, ben lontano dal puro adempimento. Al fine di agevolare in tale compito di sensibilizzazione è fondamentale per le associazioni avere indicazioni chiare e precise che consentano di orientarsi tra le varie normative, spesso tutt altro che chiare ed univoche. Spolaore dell UPA evidenzia che la standardizzazione è difficile a causa dell estrema varietà delle situazioni ed informa che la propria associazione fornisce alle aziende associate il servizio di fornire loro un tecnico che faccia una verifica sulla documentazione in possesso. Rileva, inoltre, la confusione spesso creata dalle sovrapposizioni tra autocertificazione e POS e chiede, a tal proposito, che venga chiarita la questione. Su questo punto, Cassella della Camera di Commercio propone di cercare di chiarire le zone di sovrapposizione e rileva come la questione nodale non sia tanto il documento di valutazione dei rischi standardizzato quanto tutta la specifica documentazione che esso a monte richiede da parte dell azienda. In tale prospettiva rappresenta un ottimo strumento per consentire alle aziende di fare chiarezza e darsi un ordine. Sabbion di ASCOM riferisce che al momento le modifiche normative introdotte con il Decreto del Fare stanno generando un po di confusione: c è il timore che tornando all autocertificazione si perdano diverse realtà che sono emerse con la valutazione standardizzata. Come argomento da trattare nell ambito del seminario propone, oltre alla sensibilizzazione sulla valutazione dei rischi, l attenzione sul cosa fare dopo e non limitarsi a quella. Chiffi del CPT rileva che alla cassa edile sono iscritte circa 850 imprese per un totale di circa lavoratori, mediamente si tratta quindi di piccole realtà con 5/6 dipendenti ma caratterizzate da rischio elevato. Le notifiche preliminari sono circa all anno. Recepita l indicazione dell INAIL circa l obbligo di DURC telematico si evidenzia che il documento dovrà essere stampato e portato nella sede del cantiere. Cassella della Camera di Commercio evidenzia che il problema per i lavoratori precari è la portabilità della formazione. A tal proposito, Bizzotto dello SPISAL ULSS 15 condivide con i presenti che il progetto formazione, una volta arrivato in Regione, è in una fase di stasi ma probabilmente con i nuovi finanziamenti ripartirà. In tale direzione è il caso di rivitalizzare anche il gruppo di lavoro specifico e ricominciare a lavorare sul libretto e sulla questione della qualità della formazione. Si passa poi ad affrontare la tematica delle malattie professionali (vedi documentazione allegata). Magosso fornisce i richiami istituzionali in materia, richiama i dati INAIL 2012 relativi alle denunce per gestione (industria e servizi, agricoltura e dipendenti conto Stato), genere e anno di protocollo, per settore ICD-10 (con particolare riferimento ad alcune tipologie di interesse) e per regione (rilevando come a fronte di un trend costante per alcune regioni, in altre si assiste ad un picco di denunce). Un approfondimento riguarda i dati relativi alle neoplasie professionali in generale (va interpretato con cautela il dato dei tumori relativo al 2012 dal momento che esso risente di una diversa modalità di raccolta dei dati attuata da parte di alcuni SPISAL) e alle malattie da amianto in particolare. Vengono poi presentati i dati delle denunce pervenute agli SPISAL del Veneto nel quadriennio , i dati CRREO relativi alle patologie da rischi di natura ergonomica segnalati agli SPISAL per comparto, tipologia ed anno. Infine si analizza l andamento delle denunce nella provincia di Padova. Sia dai dati regionali che da quelli provinciali emerge con chiarezza il boom delle denunce di patologie dell apparato muscolo-scheletrico a fronte di un inversione di tendenza delle malattie classiche come le ipoacusie. 3

4 Clemente dell INAIL fornisce una panoramica generale dei dati sulle malattie professionale sia in ambito nazionale che provinciale evidenziando un complessivo incremento di denunce nell ultimo quinquennio, più vistoso in alcune regioni. La provincia di Padova si colloca in controtendenza, con un picco di denunce nel 2010 (520) ed una riduzione nel 2012 (395). Tale riduzione è in controtendenza rispetto anche a tutte le altre provincie del Veneto, ad esclusione di Belluno. Vengono poi analizzati i dati di Padova scorporandoli per settore, per stato di definizione (accolte con indennizzo, positive senza indennizzo, non origine professionale e in corso di definizione), per codice sanitario (con particolare riferimento a tumori, malattie osteoarticolari, malattie del sistema nervose entro le quali si collocano quelle da disagio lavorativo e malattie da asbesto). In agricoltura si assiste ad un notevole aumento di denunce (31 casi), in prevalenza malattie osteoarticolari (21 casi). Le malattie professionali da disagio lavorativo continuano ad essere poche con riconoscimenti rarissimi ed i contesti più colpiti sono la pubblica amministrazione e le banche. Riepilogando, Magosso focalizza l attenzione sull entità del fenomeno delle patologie muscolo-scheletriche, sulla priorità della tematica dei cancerogeni e delle neoplasie che restano la principale causa di morte per malattia tra i lavoratori e sulla necessità di promozione del benessere organizzativo anche alla luce della definizione riportata nell art. 2 del D.Lgs. 81/08. In tema di benessere, Meneghini di Confesercenti ricorda che il 2014 è l anno della conciliazione tra vita e lavoro e propone di realizzare alcune iniziative nell ambito del CPC. Bizzotto presenta un approfondimento sulla tematica amianto. Dal secondo dopoguerra l Italia è stata uno dei maggiori produttori e consumatori di amianto. La normativa italiana è una delle più avanzate in Europa ma è anche molto frammentata. In Italia ci sono ancora diversi milioni di tonnellate di amianto sia in siti industriali sia in siti pubblici e privati. Dal 1987 al 2012 sono stati censiti casi di mesoteliomi, in maschi (per l 82% legati al lavoro) e 479 in femmine (per il 30% legati al lavoro). Il Ministero dell Ambiente è interessato a mappare tutti i siti ed ha finanziato diversi interventi di bonifica e mappatura. I Piani Regionali Amianto prevedono il censimento di tutti i siti contenenti amianto, di tutte le imprese che lo utilizzano e delle imprese che bonificano. Le Regioni hanno il compito di eseguire la mappatura e di trasmettere i dati al Ministero. Nel 2012 sono stati mappati più di 34 mila siti in Italia. Per quanto riguarda la provincia di Padova, sono state inviate delle lettere che richiedevano informazioni circa la tipologia di amianto e la quantità ad aziende e comuni. Complessivamente sono stati inviate 949 lettere, 831 ad aziende e 118 a Comuni. Hanno risposto alla richiesta il 62% degli interpellati, ovvero 50 Comuni e 545 aziende. È stata dichiarata la presenza di amianto in 30 Comuni, in 117 siti si trattava di amianto compatto, in 50 di amianto friabile. Si è verificato se nel sito o nell azienda era presente un piano di controllo ai sensi della DGR 265 del 2011 (appendice 2 dell allegato A) che definisce le procedure di valutazione dello stato di degrado di materiali contenenti amianto in edifici e manufatti in genere. Pigato dell ARPAV presenta l attività del proprio ente in relazione all amianto che rappresenta uno dei temi di maggiore attenzione. A livello regionale è stato istituito un servizio con sede a Verona che si occupa sia di attività di laboratorio che di elaborazione dati. Viene eseguita la mappatura dell amianto nelle scuole e negli edifici aperti al pubblico con relativo archivio. La mappatura del amianto per tipologia, quantità e stato di conservazione è necessaria a definire le priorità di intervento. L ARPAV fornisce informazioni ai cittadini ed indirizzi su come procedere in casi particolari, effettua campionamenti e rilievi sul campo, risponde alle richieste degli Enti mediante supporto tecnico-scientifico, pareri, espletando accertamenti e determinazioni analitiche; svolge, inoltre, controlli e sopralluoghi sul territorio per abbandoni, rilasci o rinvenimenti di materiali contenenti amianto. A Padova nel 2013 fino ad oggi sono stati coinvolti 20 Comuni e analizzati 34 siti, con 15 campioni e 50 controlli. L intervento diretto è solitamente riservato alle situazioni di emergenza ove si verifichi il rischio di contaminazione ambientale (es. incendi, rinvenimenti di rifiuti, deterioramenti particolarmente gravi). In conclusione dell incontro, Magosso richiama gli impegni assunti, ovvero il ripristino del gruppo formazione e delle relative attività, l istituzione di un gruppo di lavoro sulla tematica del DVR standardizzato, la previsione per il 2014 di un seminario sul benessere organizzativo e la pianificazione delle attività per il Ad oggi si conferma il gruppo di lavoro formazione di cui entra far parte anche Chiffi di CPT. 4

5 Per quanto riguarda il gruppo semplificazione al momento le adesioni sono: Vianello dello SPISAL di Padova, Gallimberti di Coldiretti, Meneghini di Confesercenti. Si attendono le altre adesioni via mail per procedere con l ufficializzazione. Il prossimo incontro del CPC è indicativamente fissato per il giorno 20 dicembre Ringraziati e salutati i presenti, l incontro si chiude alle 12,45. Il Presidente del CPC Doriano Magosso Conselve, 4 novembre 2013 ALLEGATI: DTL Semplificazione, novità introdotte dalla legge n. 98 del 9 agosto 2013 Magosso Semplificazione in tema di certificazioni sanitarie e malattie professionali INAIL Alcuni dati sulle malattie professionali nel Veneto e nella provincia di Padova ARPAV Presentazione dell ente ARPAV Mappatura regionale ARPAV Nota ai Comuni della provincia di Padova Presenza di materiale contenente amianto in edifici. Compiti di controllo e manutenzione da parte dei proprietari e/o dei responsabili delle attività che si svolgono al loro interno. Procedure di acquisizione della relazione sullo stato di conservazione di tali materiali. 5

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