IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Pace di Roma, Sez. II, in persona della Dott.ssa Paola SENTENZA

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1 REPUBBLICA ITALIANA \ IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Pace di Roma, Sez. II, in persona della Dott.ssa Paola I)'AMIJROSIO, ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile iscritta al n /07 R.G. decisa all'udienza del 18 settembre 2007, promossa da: CLAUDIO (C.F. _liì_l_il._.~_.j.l J P), elettivamente Corrisposti diritti in marche per -.---,L: N.. _..., _._. ;N. ~.:h-... facciat. oi,.cuna da ~A.t;.L1rlL - Rome. t "-;2 (!1IL, domiciliato in Roma, via Dardanelli n. 21, presso lo studio dell'avv. Mauro Vaglio, che lo rappresenta e difende, giusta procura a margine dell'atto di, citazione - attore - Contro COMUNE DI ROMA, in persona del Sindaco pro-tempore, elettivamente domiciliato in Roma, via del Tempio di Giove n. 21, rappresentato e difeso dal Funzionario delegato dott. Fabio Prasca, in virtù di procura a rogito a "' ì. ~ t - \ notaio Giancarlo Mazza di Roma del , rep , in atti - convenuto - EQUIT ALIA GERIT S.P.A. - Agente della Riscossione per la Provincia di Roma, in persona dell' Amministratore Delegato e legale rappresentante pro-tempore dotto Enzo Leone, elettivamente domiciliata in Roma, viale Parioli n. 93, presso lo studio dell'avv. Alessandra Calabrò, che la rappresenta e difende giusta delega in calce alla comparsa di costituzione e risposta - convenuta -

2 Oggetto: opposizione all'esecuzione ex art. 615 c.p.c. Conclusioni: il difensore dell'attore concludeva come in atti, riportandosi alle conclusioni rassegnate nell'atto di citazione; il difensore della Equitalia Gerit S.p.A. concludeva come in atti, riportandosi integralmente al contenuto della propria memoria di costituzione. Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato in data e in data il signor -.L.'. Claudio, conveniva in giudizio davanti a questo Giudice di Pace rispettivamente il Comune di Roma, in persona del Sindaco pro-tempore, e la società Equitalia Gerit S.p.A., in persona del legale rappresentante protempore, proponendo opposizione all'esecuzione avverso intimazione di pagamento n /000, notificata in data , emessa dalla Gerit S.p.A. Agente della riscossione per la provincia di Roma, relativa alla cartella di pagamento n /000, a seguito di tre verbali n del , n del en dei , emessi dal Comune di Roma per violazioni del Codice della Strada, e quindi per sentire annullare, dichiarare nulle e/o comunque prive di qualsivoglia efficacia l'intimazione di pagamento opposta e la cartella esattoriale sottesa, e per l'effetto, tutti gli atti ad esse presupposti. A sostegno della propria domanda, 1'attore adduceva che per evitare l'esecuzione esattoriale proponeva opposizione ex art. 615 c.p.c. davanti al giudice competente per materia o valore, cioè al Giudice di Pace, trattandosi di sanzioni amministrative per un valore di 321,11; eccepiva la mancata o irregolare notificazione dei verbali di contestazione e della 2

3 cartella esattoriale, l'intervenuta prescnzlone del diritto dell'amministrazione a riscuotere le somme richieste, riferite a sanzioni amministrative dell' anno 1997, e 1'illegittimità dell' applicazione degli interessi di mora, per aver omesso di specificare in base a quali nonne sarebbero stati applicati e con quale tasso di interesse. Il Comune di Roma si costituiva in giudizio, chiedendo di 'respingere le richieste dell' opponente; eccepiva 1'inammissibilità dell' opposizione ex art. 615 c.p.c., che avrebbe dovuto essere sollevata con ricorso ex L. n. 689/1981 e sulla prescrizione della pretesa creditoria dell' Amministrazione rilevava che il dies a quo da cui far decorrere il computo del termine di cui all' art. 28 L. 689/1981 è quello della notifica del verbale, nel caso di contestazione non immediata della violazione, tuttavia non depositava i tre verbali posti a base della cartella di pagamento, né la documentazione comprovante 1'avvenuta notifica di ciascun provvedimento. La Eqnitalia Gerit S.p.A., già Gerit S.p.A., si costitniva IO giudizio. ec<:ependola propria carenza di legiltimazione passiva, con rignardo al verbali di accertamento presupposti ed alla loro notifica, e prescrizione degli stessi, in quanto l'unico soggetto legittimato passivamente è l'ente cbe ha effettoato l'iscrizione a ruolo e non il Concessionario che cora solo la riscossione; affermava che la notifica della cartella di pagamento era stata effettuata regolarmente iu data , come da documentazione in atti. Chiedeva quindi di rigettare la domanda attrice in quanto intòndata in fatto e in diritto. lslmita sn prodnzioni docnmentali, precisate le conclusioni ed effettuata la discussione, la causa veniva trattenuta in declsione sulle conclusioni in 3

4 epigrafe trascritte. MOTIVI DELLA DECISIONE Preliminannente, quanto all'eccezione sollevata dal convenuto Comune di Roma relativamente all' inammissibilità dell'opposizione introdotta dall'attore ai sensi dell'arto 615 c.p.c., anziché con ricorso ex L. n. 689/1981, è noto che l'opposizione disciplinata dagli arti, 22 e 23 L. 689/1981 è ammissibile qualora sia proposta al solo fine di stabilire se sia stato previamente emesso o comunque debitamente notificato il provvedimento sanzionatorio. E' altresì ammessa, ma nella forma dell'opposizione proposta pnma dell'esecuzione, ex art. 615, IO comma c.p.c., per far valere fatti estintivi sopravvenuti alla formazione del titolo esecutivo, o nella forma dell'opposizione agli atti esecutivi, prevista dall'art. 617 c.p.c., in caso di deduzioni di vizi di regolarità formale della cartella esattoriale o dell'avviso di mora (Cass. SS.UU. 491/2000). In particolare, come nel caso di specie, qualora l'interessato intenda far valere fatti estintivi dell'obbligazione, sopravvenuti alla formazione del titolo esecutivo (es. pagamento, morte del debitore, prescrizione della pretesa creditoria per decorso dei termini per l'iscrizione a ruolo) deve proporre opposizione all'esecuzione, in applicazione del criterio dettato dall'art. 615, IO comma c.p.c., dinanzi al giudice competente per materia, per valore e per territorio, che nella fattispecie, è il Giudice di Pace, seguendo comunque lo schema del rito ordinario (in tal senso Casso n. 9498, Casso n. 5279, Casso SS.UU n. 1162). 4

5 In ordine all'eccezione sollevata dalla Equitalia Gerit S.p.A. sul proprio difetto di legittimazione passiva, va osservato che il rapporto da cui trae origine la pretesa creditoria riguarda esclusivamente il Comune, quale ente impositore, e l'attore, quale trasgressore di norme del Codice della Strada, '(~:)..restandone invece estranea la Equitalia Gerit S.p.A., che, quale ;n'" "\'~,{;? ;y Concessionario, ha unicamente il compito di proèedere alla riscossione del,';'i-:!) / credito../ -r(t~.',...-.",,;/ Il creditore della pretesa, in sostanza, è e l;esta sempre l'ente locale cui compete l'entrata patrimoniale conseguente alla violazione del Codice della Strada, mentre l'esattore è un soggetto incaricato della sola riscossione coattiva e non il titolare del credito (Cass n ). Tuttavia, come sostenuto dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione, legittimato passivo e litisconsorte necessario del giudizio di opposizione è anche il Concessionario della riscossione, quale soggetto che predispone e provvede alla notifica della cartella esattoriale (Cass n , Casso 5277/01, Casso 4324/99, Casso 5278/97). Nel merito, la domanda attrice è fondata e pertanto va accolta. In particolare, oggetto del presente giudizio è l'opposizione avverso intimazione di pagamento, proposta per far valere la prescrizione del diritto al credito, cioè un fatto estintivo sopravvenuto alla formazione del titolo, prima dell' inizio dell' esecuzione. Infatti, ai sensi dell'art. 491 c.p.c. il pnmo atto dell'esecuzione è il pignoramento e tale non può essere considerata l'intimazione di pagamento, che invece altro non è che un atto di precetto, atto prodromico al procedimento di esecuzione. 5

6 Con l'opposizione all'esecuzione secondo il criterio dettato dall'art. 615, 1 0 comma c.p.c., l'attore contesta la procedura esecutiva instaurata nei propri confronti per intervenuta prescnzlone della pr~tesa creditoria dell' Amministrazione e l'omessa notifica dei tre verbali di contestazione e della cartella di pagamento. Dalla documentazione in atti, risulta che la cartella di pagamento è stata notificata in data , tuttavia non regolarmente, in quanto non vi è certezza sul soggetto che ha ricevuto l'atto, risultando contrassegnate nella re lata di notifica sia la casella indicante "addetto alla casa, ufficio o azienda" sia la casella indicante "portiere (solo in caso di constatata assenza del destinatario, del fam. convivente e dell'addetto alla casa, ufficio o azienda)". Invero, poiché la persona che ha effettivamente ricevuto il plico per conto del destinatario è stata qualificata anche come portiere, oltre che come addetto alla casa, si rileva che la notifica non può considerarsi regolare, non essendo state rispettate tutte le formalità indicate nell'art. 139 c.p.c. Nel caso di specie, manca l'attestazione che SIano state effettuate le preventive ricerche di rito e non risulta effettuato il successivo invio al destinatario dell'avviso, a mezzo di raccomandata, dell'avvenuta notificazione dell'atto al portiere. Ne consegue che il diritto dell' Amministrazione a riscuotere il credito è da considerarsi ormai prescritto, trattandosi di tre verbali di accertamento risalenti all'anno 1997 ed essendo decorso il termine quinquennale di cui agli arti. 209 C.d.S. e 28 L. 689/1981. Le spese di lite seguono la soccombenza e sono liquidate come m 6

7 dispositivo, d'ufficio in difetto di notula, tenuto conto del valore della causa e dell'attività svolta. P.Q.M. Il Giudice di Pace di Roma, definitivamente pronunciando nella causa civile promossa dal signor t "\L Claudio, nei confronti del Comune di Roma, in persona del Sindaco pro-tempore, e della società Equitalia Gerit S.p.A., in persona del legale rappresentante pro-tempore, così provvede: _ accoglie la domanda attorea e per l'effetto annulla l'intimazione di pagamento n /000; _ condanna i convenuti, in solido tra loro, al pagamento delle spese di lite, che liquida in complessivi euro 220,00, di cui euro 130,00 per diritti, euro 60,00 per onorari ed euro 30,00 per spese, oltre IV A e CPA e rimborso spese generali come per legge, da distrarsi in favore dell'avv. Mauro Vaglio, dichiarato si antistatario. Così deciso, in Roma, il 18 settembre IL GIUDICE DI PACE (dott. Paola D'AMBROSIO)?~ D\~ 7