PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE DI ALUNNE-I STRANIERI

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1 Il presente Protocollo è stato approvato dal Consiglio d Istituto Nella seduta del 8 febbraio 2014 con delibera n.9. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE DI ALUNNE-I STRANIERI ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA DELL INFANZIA,PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO GIANNI RODARI L AQUILA IL PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA INTENDE RAPPRESENTARE UN MODELLO DI ACCOGLIENZA CHE ILLUSTRI UN PERCORSO COMUNE,ATTRAVERSO IL QUALE VIENE AGEVOLATO L INSERIMENTO SCOLASTICO DEGLI ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA. COMMISSIONI INTERCULTURA E DOCUMENTI SCOLASTICI 09/11/2012

2 2 PREMESSA Il protocollo di Accoglienza e di Integrazione degli alunni di cittadinanza non italiana del nostro Istituto Comprensivo Gianni Rodari si colloca in un area a forte processo immigratorio dove si registrano iscrizioni di alunne-i stranieri neo-arrivati durante il corso dell anno scolastico. La scuola è il luogo preposto per apprendere la lingua perché è anche il luogo delle relazioni tra pari e della comunicazione fra insegnanti, alunne-i e famiglie. Ci sono specificità che accomunano le alunne e gli alunni stranieri neo-arrivati e differenze individuali e familiari che devono essere conosciute per poter offrire un accoglienza e un inserimento adeguato ai bisogni. Il protocollo d accoglienza intende rappresentare un modello di accoglienza che illustri un percorso comune, attraverso il quale viene agevolato l inserimento scolastico degli alunni stranieri, è uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate. E un documento che viene deliberato dal Collegio Docenti, dal Consiglio d Istituto e viene inserito nel P.O.F. Finalità: Definizioni pratiche condivise in tema di accoglienza degli alunni stranieri. Facilitazioni dell inserimento e orientamento degli alunni stranieri. Sviluppo di un adeguato clima di accoglienza. Formazione e aggiornamento docenti relativa all insegnamento dell italiano come L2. Utilizzazione di testi facilitati per stranieri. 2

3 3 Contenuti: Contiene criteri ed indicazioni relative alla procedura di iscrizione ed inserimento nelle classi degli alunni stranieri. Definisce le fasi e le modalità dell accoglienza, attribuendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di coloro che partecipano a tale processo. Propone modalità di intervento per l apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari. Accogliere vuol dire: adottare e promuovere atteggiamenti di ascolto e di rispetto dei tempi di silenzio e di attenzione dell alunna-o; dare il tempo necessario alla famiglia e all alunna-o di capire e adattarsi alle nuove regole; saper ascoltare e leggere i bisogni attraverso una comunicazione non verbale; essere disponibili a modificare il percorso didattico in relazione ai bisogni del neoarrivato; prevedere e organizzare dispositivi per dare risposte qualificate ai problemi didattici; valorizzare e far conoscere la lingua e la cultura altra. Il protocollo Accoglienza riferita a: Alunne -i di prima italiani e non; Alunne -i neo-arrivati ad inizio anno; Alunne -i neo arrivati ad anno iniziato. 3

4 4 Attuare l Accoglienza Segreteria: disponibilità di un applicato ad occuparsi dell iscrizione di bambine-i stranieri e/o dell iscrizione con riserva anche se sprovvisti di permesso di soggiorno sino alla regolarizzazione. Acquisire l opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica; controllare se è stato assolto l obbligo scolastico e indirizzare i genitori verso la scuola secondaria di secondo grado; informare i genitori del tempo che intercorrerà tra l iscrizione e l effettivo inserimento nella classe o sezione. Inserimento nella scuola: Incontro tra famiglia,insegnante e mediatore linguistico per raccogliere informazioni biografiche, sul percorso scolastico e sulla conoscenza della lingua, sulla religione,su eventuali problemi di salute o alimentari. Incontro tra insegnante,famiglia e mediatore linguistico per fornire informazioni sul funzionamento della scuola,sul regolamento d Istituto,sui servizi socio-sanitari e assistenziali del territorio. Valutazione caso per caso della necessità di un inserimento flessibile per quanto riguarda l orario o le classi. Inserimento nella classe anagrafica evitando dove è possibile concentrazioni di bambini stranieri. Per l inserimento in classi inferiori occorre la delibera del Collegio Docenti con le motivazioni, scaturite da un esame nell alunno, effettuato dalle docenti interessate. Secondo le indicazioni del D.P.R. 31/08/ 99 n 394. I minori stranieri soggetti all obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all età anagrafica, salvo che venga deliberata l iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: 4

5 5 a) dell ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell alunno, che può determinare l iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all età anagrafica; b) dell accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell alunno; c) del corso di studi eventualmente seguito dall alunno nel Paese di provenienza; d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall alunno. e) E auspicabile che ogni classe non abbia più di cinque alunni stranieri iscritti ed eventualmente raggruppati a parità di età e per etnie. f )L'iscrizione del minore alla scuola dell'obbligo può essere richiesta in qualunque periodo dell anno. Inserimento in classe o in sezione: E compito dei docenti preparare l accoglienza predisponendo attività mirate: presentazione dei compagni e delle compagne, giochi di gruppo finalizzati alla conoscenza dei nomi dei compagni e delle loro caratteristiche, conoscenza degli spazi interni ed esterni della scuola, presentazione e conoscenza di altri docenti della scuola e del personale ATA valorizzazione della lingua madre predisponendo avvisi,nomi di oggetti e di ambienti in italiano e lingua madre, rispetto della percezione del tempo,dello spazio e del corpo,tipici delle altre culture sensibilizzare la classe all accoglienza del compagno, favorire l inserimento preparando cartelli di benvenuto nella lingua d origine, evidenziare il Paese di provenienza sulla carta geografica, individuare un alunno adatto a svolgere la funzione di tutor dell alunno straniero, individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina,stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione, somministrazione schede informative per comprendere le competenze linguistiche e culturale, somministrazione di schede di rilevamento del comportamento linguistico e relazionale per comprendere,analizzare e monitorare i bisogni formativi degli alunni stranieri frequentanti, 5

6 6 attuazione di laboratori di lingua italiana come L2 individuando risorse umane interne ed esterne. Strumenti per l accoglienza: - Le informazioni devono essere ordinate in senso logico e cronologico - Si devono usare frasi brevi - I verbi devono essere utilizzati nei modi verbali finiti,nella forma attiva e prevalentemente al presente -Si deve rispettare l ordine soggetto verbo -oggetto - Si devono fornire spiegazioni scritte dei termini minimi che non riguardano il vocabolario di base - Si deve usare solo il vocabolario di base. Nel primo anno di attività dell alunno-a straniero arrivato in corso d anno si avrà l apprendimento e consolidamento della lingua italiana, attraverso un progetto specifico di glottodidattica, valorizzando anche la lingua e la cultura d origine. Il Collegio Docenti delega i Consigli di Classe interessati ad individuare possibili forme di adattamento dei programmi di insegnamento. A tal fine può essere disposta la temporanea esclusione dal curriculum di quelle discipline che hanno una specifica competenza linguistica, sostituendole con attività di Alfabetizzazione o Consolidamento linguistico; La riduzione degli obiettivi e dei contenuti di alcune discipline, in modo da favorire il raggiungimento di obiettivi minimi. Per quanto riguarda le discipline di studio si fa riferimento al comma 4 dell art.45 del DPR n che recita: Il Collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l apprendimento della lingua italiana utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti,anche nell ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l arricchimento dell offerta formativa. 6

7 7 I LIVELLI LIVELLO 1 (cfr Portfolio europeo livelli P, A1, A2) Alfabetizzazione di base, con l obiettivo che l alunno acquisisca una padronanza strumentale della lingua italiana. LIVELLO 2 (cfr Portfolio europeo livelli B1, B2) Consolidamento delle abilità acquisite per migliorare la capacità espressiva e comunicativa,con l obiettivo che l alunno raggiunga una padronanza linguistica che gli consenta di esprimersi compiutamente e inserirsi nel nuovo codice comunicativo. LIVELLO 3 (cfr Portfolio europeo livelli C1, C2) Apprendimento della lingua per studiare con l obiettivo che l alunno sappia utilizzare la lingua specifica delle varie discipline. Commissione Intercultura La Commissione Intercultura viene eletta dal Collegio Docenti e può essere composta dal Dirigente Scolastico e da un numero di docenti che rappresentano le diverse scuole che compongono l Istituto. La Commissione esprime: indicazioni che hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale relativamente all educazione interculturale di tutti gli alunni-e, al raccordo tra scuola,famiglia, territorio. Compiti: Promuove il protocollo di accoglienza Monitora i dati degli alunni stranieri Individua le esigenze degli alunni immigrati ( alfabetizzazione e socializzazione) Facilita il colloquio con la famiglia attraverso la presenza di un mediatore culturalelinguistico. Esamina la documentazione già richiesta dall'ufficio di segreteria ed elabora con le notizie raccolte una scheda informativa sul percorso scolastico dell'alunno, la sua biografia linguistica. Propone l assegnazione in una determinata classe tenendo conto dell età anagrafica,dell esame preliminare, delle aspettative familiari, del numero degli alunni per classe, della presenza di altri alunni stranieri e delle problematiche emerse. Fornisce le informazioni ai docenti che accoglieranno l alunno in classe. Individua con il team-docenti percorsi facilitati di inserimento. Fornisce la classe di schede informative sul paese di provenienza, soprattutto sul suo sistema scolastico, di avvisi in lingua d'origine. Organizza corsi di italiano come L2 per gli alunni neo-arrivati. Predispone lo Scaffale Interculturale per la documentazione dei testi di orientamento e formazione dei docenti e degli alunni-e. 7

8 8 Richiede l'intervento del Dirigente scolastico per interventi urgenti o straordinari. La Commissione si riunisce ogni qualvolta si presenti il caso d iscrizione di alunni stranieri neo-arrivati con i mediatori culturali e linguistici. Nel caso in cui la domanda di iscrizione pervenga ad anno scolastico già avviato, ai sensi dell art.45 del DPR n.394\1999, si sottopone immediatamente l alunno a test di ingresso finalizzato all accertamento del possesso dei prerequisiti minimi necessari per affrontare il corso di studio della classe in cui l alunno sarà inserito. In tal caso, la commissione individua la classe in cui l alunno sarà inserito, la riduzione curriculare e l inserimento nei laboratori di insegnamento dell italiano come L2 finalizzata all acquisizione delle competenze linguistiche per comunicare. Il Dirigente Scolastico stabilisce la classe o la sezione in base ai parametri dell art.45 DP n. 394\1999 sulla base di quanto emerso dalla Commissione e sentito il parere del Collegio Docente. I parametri sono i seguenti: Età anagrafica, scolarità pregressa e sistema scolastico del Paese d Origine, inserimento in classi dove sia possibile l instaurarsi di rapporti significativi con i nuovi compagni, abilità e competenze rilevate durante il colloquio, riduzione del rischio di dispersione scolastica. L inserimento deve avvenire, di norma,nella classe corrispondente all età anagrafica, per evitare un disagio ulteriore che potrebbe preludere alla dispersione, nella classe successiva a quella frequentata con successo nel proprio Paese. Coinvolgimento della famiglia supportata da un mediatore linguistico-culturale nelle scelte da effettuarsi. Nei casi particolari di inserimento ad anno scolastico già iniziato, si deve prolungare il periodo di osservazione, la somministrazione del test di ingresso scritto e orale, possibilità di inserimento nella classe immediatamente inferiore rispetto a quella dell età anagrafica, coinvolgimento della famiglia. Valutazione e Certificazione degli alunni stranieri, soprattutto neo-arrivati, si fa riferimento: alle Linee Guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri emanate dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Scientifica. Ufficio per l'integrazione degli alunni stranieri ( Circolare ministeriale n 24 del marzo 2006) Al comma 4 dell art. 45 del D.P.R.394 DEL ; Alla C.M. n.24 del

9 9 Valutazione in corso d anno Sul documento di valutazione del primo quadrimestre, a seconda della data di arrivo dell alunno e delle informazioni raccolte sulle sue abilità e conoscenze scolastiche, non viene, negli spazi riservati alle discipline o agli ambiti disciplinari, riportata la valutazione numerica e si esprimono, o nel giudizio globale o nel verbale degli scrutini, i seguenti enunciati: La Valutazione non viene espressa in quanto l alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana. La Valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana. Il primo enunciato è formulato per gli alunni neo-arrivati, mentre il secondo può essere utilizzato per gli alunni che seguono una programmazione individualizzata. Se l alunno segue le attività della classe si valuta con gli stessi criteri. Valutazione di fine anno Nel secondo quadrimestre la valutazione deve essere espressa. Collegamenti con gli Enti Locali: Comune dell Aquila,Comitato Territoriale ARCI per i progetti denominati SPRAR. Università dell Aquila,Associazioni culturali,associazioni Intercultura, Abruzzo Crocevia. RIFERIMENTI LEGISLATIVI: DPR n. 394\1999 art.45, comma 4.( Iscrizioni scolastiche). DPR n.394\1999 art.45, comma 2.(Criteri di assegnazione alla classe inferiore o superiore). DPR 275\1999 art.4, comma 1 e 2; art.9, comma 4..( Autonomia scolastica) C.M. n.87\ ( Iscrizione degli alunni stranieri in qualsiasi momento). C.M. n.110\2007 paragrafo10 ( Modalità di iscrizione e assegnazione). DLgs n.251\2007 art.26 (Minori titolari dello status di rifugiato o dello status di protezione sussidiaria). DLgs n.196 \2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) Regolamento ministeriale n.305\ (Privacy trattamento dei dati sensibili). 9

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