RISCHIO CONNESSO A LAVORI CONTIGUI A TRAFFICO STRADALE PARTE PRIMA NORAMATIVA E PROCEDURE DI SICUREZZA

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1 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 1/37 RISCHIO CONNESSO A LAVORI CONTIGUI A TRAFFICO STRADALE PARTE PRIMA NORAMATIVA E PROCEDURE DI SICUREZZA I rischi possono essere individuati in: Investimenti Trascinamenti Urti, cadute Polveri e particolato Riferimenti normativi e allegati tecnici Sono di seguito indicati i principali riferimenti normativi e allegati tecnici per le operazioni in esame; tali elaborati e norme sono parte integrante delle misure di prevenzione e protezione. Decreto Ministeriale del 10/07/2002 schemi segnaletici DLgs 285/92 e s.m.i. Nuovo Codice della Strada (CdS) DPR 495/92 - Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo codice della strada DM 09/06/ Disciplinare tecnico sulle prescrizioni relative ad indumenti e dispositivi autonomi per rendere visibile a distanza il personale impegnato su strada in condizioni di scarsa visibilità. Tavole e schemi di segnalamento Premessa: considerata la variabilità delle operazioni che possono essere compiute in contiguità a traffico stradale, le possibili configurazioni organizzative e gestionali dei cantieri, il ricorso o meno all opera di terzi, si ritiene di predisporre un articolato corpus di misure di tutela e criteri di prevenzione e protezione che possa essere operativo nelle diverse evenienze in cui possono operare i lavoratori. Le norme di legge e le procedure di sicurezza dovranno essere applicate e poste in essere contestualmente alla situazione o rischio corrispondente, da parte di chi ne ha competenza, secondo le attribuzioni di responsabilità nello specifico cantiere. In ogni caso gli addetti e i preposti, preventivamente e durante le lavorazioni, dovranno accertare la presenza dei presidi e misure di sicurezza, astenendosi dall intervenire in caso si verifichino deficit o carenze.

2 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 2/37 MISURE GENERALI DI TUTELA Definizioni e principi generali di classificazione Classificazione delle infrastrutture stradali A - Autostrada: strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale banchina pavimentata a sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all'utente lungo l'intero tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta da appositi segnali di inizio e fine. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio ed aree di parcheggio, entrambe con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. B - Strada extraurbana principale: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati, contraddistinta dagli appositi segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione. C - Strada extraurbana secondaria: strada ad unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine. D - Strada urbana di scorrimento: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate. E - Strada urbana di quartiere: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata. F - Strada locale: strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade. F-bis. Itinerario ciclopedonale: strada locale, urbana, extraurbana o vicinale, destinata prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzata da una sicurezza intrinseca a tutela dell'utenza debole della strada. È denominata «strada di servizio» la strada affiancata ad una strada principale (autostrada, strada extraurbana principale, strada urbana di scorrimento) avente la funzione di consentire la sosta ed il raggruppamento degli accessi dalle proprietà laterali alla strada principale e viceversa, nonché il movimento e le manovre dei veicoli non ammessi sulla strada principale stessa. Per le esigenze di carattere amministrativo e con riferimento all'uso e alle tipologie dei collegamenti svolti, le strade si distinguono in strade «statali», «regionali», «provinciali», «comunali», secondo le indicazioni che seguono. Enti proprietari delle dette strade sono rispettivamente lo Stato, la regione, la provincia, il comune. Per le strade destinate esclusivamente al traffico militare e denominate «strade militari», ente proprietario è considerato il comando della regione militare territoriale. Le strade extraurbane di cui alle lettere B, C ed F si distinguono in: o A - Statali, quando: a) costituiscono le grandi direttrici del traffico nazionale; b) congiungono la rete viabile principale dello Stato con quelle degli Stati limitrofi; c) congiungono tra loro i capoluoghi di regione ovvero i capoluoghi di provincia situati in regioni diverse, ovvero costituiscono diretti ed importanti collegamenti tra strade statali; d) allacciano alla rete delle strade statali i porti marittimi, gli aeroporti, i centri di particolare importanza industriale, turistica e climatica; e) servono traffici interregionali o presentano particolare interesse per l'economia di vaste zone del territorio nazionale. o B - Regionali, quando allacciano i capoluoghi di provincia della stessa regione tra loro o con il capoluogo di regione ovvero allacciano i capoluoghi di provincia o i comuni con la rete statale se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico. o C - Provinciali, quando allacciano al capoluogo di provincia capoluoghi dei singoli comuni della rispettiva provincia o più capoluoghi di comuni tra loro ovvero quando allacciano alla rete statale o

3 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 3/37 regionale i capoluoghi di comune, se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commerciale, agricolo, turistico e climatico. o D - Comunali, quando congiungono il capoluogo del comune con le sue frazioni o le frazioni fra loro, ovvero congiungono il capoluogo con la stazione ferroviaria, tranviaria o automobilistica, con un aeroporto o porto marittimo, lacuale o fluviale, con interporti o nodi di scambio intermodale o con le località che sono sede di essenziali servizi interessanti la collettività comunale. Ai fini del presente codice, le strade «vicinali» sono assimilate alle strade comunali. Le strade urbane di cui alle lettere D, E e F, sono sempre comunali quando siano situate nell'interno dei centri abitati, eccettuati i tratti interni di strade statali, regionali o provinciali che attraversano centri abitati con popolazione non superiore a diecimila abitanti. Definizioni stradali e di traffico 1. Ai fini del presente documento le denominazioni stradali e di traffico hanno i seguenti significati: 1) Area di intersezione: parte della intersezione a raso, nella quale si intersecano due o più correnti di traffico. 2) Area pedonale: zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacita' motorie, nonche' eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocita' tali da poter essere assimilati ai velocipedi. 1. In particolari situazioni i comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali. 3) Attraversamento pedonale: parte della carreggiata, opportunamente segnalata ed organizzata, sulla quale i pedoni in transito dall'uno all'altro lato della strada godono della precedenza rispetto ai veicoli. 4) Banchina: parte della strada compresa tra il margine della carreggiata ed il più vicino tra i seguenti elementi longitudinali: marciapiede, spartitraffico, arginello, ciglio interno della cunetta, ciglio superiore della scarpata nei rilevati. 5) Braccio di intersezione: cfr. Ramo di intersezione. 6) Canalizzazione: insieme di apprestamenti destinato a selezionare le correnti di traffico per guidarle in determinate direzioni. 7) Carreggiata: parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; essa è composta da una o più corsie di marcia ed, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine. 8) Centro abitato: insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada. 9) Circolazione: è il movimento, la fermata e la sosta dei pedoni, dei veicoli e degli animali sulla strada. 10) Confine stradale: limite della proprietà stradale quale risulta dagli atti di acquisizione o dalle fasce di esproprio del progetto approvato; in mancanza, il confine è costituito dal ciglio esterno del fosso di guardia o della cunetta, ove esistenti, o dal piede della scarpata se la strada è in rilevato o dal ciglio superiore della scarpata se la strada è in trincea. 11) Corrente di traffico: insieme di veicoli (corrente veicolare), o pedoni (corrente pedonale), che si muovono su una strada nello stesso senso di marcia su una o più file parallele, seguendo una determinata traiettoria. 12) Corsia: parte longitudinale della strada di larghezza idonea a permettere il transito di una sola fila di veicoli. 13) Corsia di accelerazione: corsia specializzata per consentire ed agevolare l'ingresso ai veicoli sulla carreggiata. 14) Corsia di decelerazione: corsia specializzata per consentire l'uscita dei veicoli da una carreggiata in modo da non provocare rallentamenti ai veicoli non interessati a tale manovra. 15) Corsia di emergenza: corsia, adiacente alla carreggiata, destinata alle soste di emergenza, al transito dei veicoli di soccorso ed, eccezionalmente, al movimento dei pedoni, nei casi in cui sia ammessa la circolazione degli stessi. 16) Corsia di marcia: corsia facente parte della carreggiata, normalmente delimitata da segnaletica orizzontale. 17) Corsia riservata: corsia di marcia destinata alla circolazione esclusiva di una o solo di alcune categorie di veicoli. 18) Corsia specializzata: corsia destinata ai veicoli che si accingono ad effettuare determinate manovre, quali svolta, attraversamento, sorpasso, decelerazione, accelerazione, manovra per la sosta o che presentano basse velocità o altro. 19) Cunetta: manufatto destinato allo smaltimento delle acque meteoriche o di drenaggio, realizzato longitudinalmente od anche trasversalmente all'andamento della strada.

4 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 4/37 20) Curva: raccordo longitudinale fra due tratti di strada rettilinei, aventi assi intersecantisi, tali da determinare condizioni di limitata visibilità. 21) Fascia di pertinenza: striscia di terreno compresa tra la carreggiata ed il confine stradale. È parte della proprietà stradale e può essere utilizzata solo per la realizzazione di altre parti della strada. 22) Fascia di rispetto: striscia di terreno, esterna al confine stradale, sulla quale esistono vincoli alla realizzazione, da parte dei proprietari del terreno, di costruzioni, recinzioni, piantagioni, depositi e simili. 23) Fascia di sosta laterale: parte della strada adiacente alla carreggiata, separata da questa mediante striscia di margine discontinua e comprendente la fila degli stalli di sosta e la relativa corsia di manovra. 24) Golfo di fermata: parte della strada, esterna alla carreggiata, destinata alle fermate dei mezzi collettivi di linea ed adiacente al marciapiede o ad altro spazio di attesa per i pedoni. 25) Intersezione a livelli sfalsati: insieme di infrastrutture (sovrappassi sottopassi e rampe) che consente lo smistamento delle correnti veicolari fra rami di strade poste a diversi livelli. 26) Intersezione a raso (o a livello): area comune a più strade, organizzata in modo da consentire lo smistamento delle correnti di traffico dall'una all'altra di esse. 27) Isola di canalizzazione: parte della strada, opportunamente delimitata e non transitabile, destinata a incanalare le correnti di traffico. 28) Isola di traffico: cfr. Isola di canalizzazione. 29) Isola salvagente: cfr. Salvagente. 30) Isola spartitraffico: cfr. Spartitraffico. 31) Itinerario internazionale: strade o tratti di strade facenti parte degli itinerari così definiti dagli accordi internazionali. 32) Livelletta: tratto di strada a pendenza longitudinale costante. 33) Marciapiede: parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni. 34) Parcheggio: area o infrastruttura posta fuori della carreggiata, destinata alla sosta regolamentata o non dei veicoli. 35) 34-bis) Parcheggio scambiatore: parcheggio situato in prossimita' di stazioni o fermate del trasporto pubblico locale o del trasporto ferroviario, per agevolare l'intermodalita'. 36) Passaggio a livello: intersezione a raso, opportunamente attrezzata e segnalata ai fini della sicurezza, tra una o più strade ed una linea ferroviaria o tranviaria in sede propria. 37) Passaggio pedonale (cfr. anche Marciapiede): parte della strada separata dalla carreggiata, mediante una striscia bianca continua o una apposita protezione parallela ad essa e destinata al transito dei pedoni. Esso espleta la funzione di un marciapiede stradale, in mancanza di esso. 38) Passo carrabile: accesso ad un'area laterale idonea allo stazionamento di uno o più veicoli. 39) Piazzola di sosta: parte della strada, di lunghezza limitata, adiacente esternamente alla banchina, destinata alla sosta dei veicoli. 40) Pista ciclabile: parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei velocipedi. 41) Raccordo concavo (cunetta): raccordo tra due livellette contigue di diversa pendenza che si intersecano al di sotto della superficie stradale. Tratto di strada con andamento longitudinale concavo. 42) Raccordo convesso (dosso): raccordo tra due livellette contigue di diversa pendenza che si intersecano al di sopra della superficie stradale. Tratto di strada con andamento longitudinale convesso. 43) Ramo di intersezione: tratto di strada afferente una intersezione. 44) Rampa (di intersezione): strada destinata a collegare due rami di un'intersezione. 45) Ripa: zona di terreno immediatamente sovrastante o sottostante le scarpate del corpo stradale rispettivamente in taglio o in riporto sul terreno preesistente alla strada. 46) Salvagente: parte della strada, rialzata o opportunamente delimitata e protetta, destinata al riparo ed alla sosta dei pedoni, in corrispondenza di attraversamenti pedonali o di fermate dei trasporti collettivi. 47) Sede stradale: superficie compresa entro i confini stradali. Comprende la carreggiata e le fasce di pertinenza. 48) Sede tranviaria: parte longitudinale della strada, opportunamente delimitata, riservata alla circolazione dei tram e dei veicoli assimilabili. 49) Sentiero (o Mulattiera o Tratturo): strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni o di animali. 50) Spartitraffico: parte longitudinale non carrabile della strada destinata alla separazione di correnti veicolari. 51) Strada extraurbana: strada esterna ai centri abitati. 52) Strada urbana: strada interna ad un centro abitato. 53) Strada vicinale (o Poderale o di Bonifica): strada privata fuori dai centri abitati ad uso pubblico.

5 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 5/37 54) Svincolo: intersezione a livelli sfalsati in cui le correnti veicolari non si intersecano tra loro. 53-bis) Utente debole della strada: pedoni, disabili in carrozzella, ciclisti e tutti coloro i quali meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade. 55) Zona a traffico limitato: area in cui l'accesso e la circolazione veicolare sono limitati ad ore prestabilite o a particolari categorie di utenti e di veicoli. 56) Zona di attestamento: tratto di carreggiata, immediatamente a monte della linea di arresto, destinato all'accumulo dei veicoli in attesa di via libera e, generalmente, suddiviso in corsie specializzate separate da strisce longitudinali continue. 57) Zona di preselezione: tratto di carreggiata, opportunamente segnalato, ove è consentito il cambio di corsia affinché i veicoli possano incanalarsi nelle corsie specializzate. 58) Zona di scambio: tratto di carreggiata a senso unico, di idonea lunghezza, lungo il quale correnti di traffico parallele, in movimento nello stesso verso, possono cambiare la reciproca posizione senza doversi arrestare. 59) Zona residenziale: zona urbana in cui vigono particolari regole di circolazione a protezione dei pedoni e dell'ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. MISURE GENERALI DI TUTELA criteri di sicurezza Per quanto non espressamente indicato deve essere rispettato quanto previsto dalle leggi e regolamenti in materia, segnatamente il CdS e Regolamento di attuazione; tale prescrizione, in particolare per quanto concerne le autorizzazioni e le modalità di svolgimento dei lavori e le caratteristiche e omologazioni dei veicoli, comprese le abilitazioni dei conducenti. Deve altresì essere rispettato quanto prevede il Titolo V (norme di comportamento) sia per i lavori sia per il raggiungimento dei luoghi delle operazioni. I riferimenti normativi, compresi in particolare, quelli riportati, costituiscono parte integrante delle misure di tutela predisposte dal Datore di Lavoro i lavoratori e i responsabili dei lavori devono essere formati e informati sulle presenti procedure e precetti di sicurezza Deve altresì essere rispettato il necessario iter procedurale previsto dall Ente gestore (autorizzazioni, orari, comunicazioni e simili), comprese prescrizioni operative aggiuntive e integrative delle misure del presente documento e delle norme di legge possono essere anche definiti nella contingenza limiti dimensionali diversi, sempre nel rispetto della normativa vigente e con il criterio della massimizzazione della sicurezza preponderante rispetto ad altre esigenze I lavoratori dovranno essere dotati di idoneo abbigliamento e dispositivi di protezione individuale, sia relativamente all ottenimento della necessaria visibilità degli stessi sia per proteggere i medesimi dai rischi delle specifiche lavorazioni Stante la variabilità delle operazioni, sono state inseriti a titolo cautelativo riferimenti a varie infrastrutture stradali; le disposizioni del presente documento e le norme di legge relative devono essere applicate secondo il tipo di infrastruttura stradale I lavori devono essere coordinati, controllati e programmati operativamente da un responsabile di cantiere che coordini le lavorazioni e le squadre di lavoro nel rispetto delle norme di legge e del presente documento Il responsabile del cantiere e della squadra di lavoro, sempre presente presso i lavori, deve avere con se gli schemi segnaletici e le procedure di sicurezza per le operazioni da eseguire

6 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 6/37 Le tavole allegate, costituiscono parte integrante delle presenti norme e contengono le modalità cui attenersi rigorosamente nel collocare la segnaletica di delimitazione dei cantieri E indicato l uso di maschere antipolvere per il articolato e smog da traffico nei tratti a traffico congestionato, scarsamente arieggiati e simili Curare in modo assoluto la segnalazione di pericolo e rallentamento per i veicoli che sopraggiungono, in particolare nelle fasi critiche di posa e rimozione segnali o cantieri mobili e nelle situazioni di scarsa visibilità; l operatore utilizzato deve comunque essere il più possibile in posizione riparata rispetto al traffico Sia posta particolare attenzione al peso e all ingombro degli automezzi che di volta in volta accedono alle vie di transito predisposte (natura del terreno e dimensioni) Effettuare i lavori in via prioritaria, ove possibile, nei periodi sia giornalieri sia annuali di minimo traffico L area di lavoro deve essere delimitata e assicurato l accesso ai soli addetti Qualunque zona con pericolo di caduta in profondità deve essere completamente recintati Veicoli operativi, macchinari (fermi o in movimento o che procedono a velocità ridotta) se esposti al traffico devono portare posteriormente un pannello di Passaggio Obbligatorio e presegnalati con opportuno anticipo Utilizzare: Scarpe di sicurezza (EN 345) Guanti con adeguata resistenza meccanica; Indumenti ad alta visibilità classe 2 adeguatamente estesi (utilizzare giacche o giubbini); Elmetto ove vi sono macchine operatrici e di sollevamento Visiera ove vi sia pericolo di proiezione materiali (secondo le operazioni svolte in cantiere) Maschere di protezione specifiche contro l agente inquinante (secondo le operazioni svolte in cantiere) Otoprotettori (secondo le operazioni svolte in cantiere, in particolare per l utilizzo di macchine operatrici e utensili meccanici) Dispositivi anticaduta nel caso di operazioni in altezza o con pericolo di caduta in profondità, in corsi d acqua, pozzi e simili senza la possibilità di utilizzare idonee opere provvisionali

7 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 7/37 MISURE GENERALI DI TUTELA Principi di segnalamento temporaneo Sulle strade possono presentarsi anomalie, quali cantieri, incidenti, ostruzioni, degrado, ecc., che costituiscono un pericolo per gli utenti (nel seguito del testo con la generica dizione "cantieri" si intende una qualsiasi delle anomalie richiamate). Per salvaguardare la loro sicurezza, e quella di chi opera sulla strada o nelle sue immediate vicinanze, mantenendo comunque una adeguata fluidita' della circolazione, il segnalamento temporaneo deve: - informare gli utenti - guidarli - convincerli a tenere un comportamento adeguato ad una situazione non abituale. Principi La messa in opera della segnaletica temporanea richiede riflessione e buon senso e il rispetto dei seguenti principi: - Adattamento - Coerenza - Credibilita' - Visibilita' e leggibilita'. Principio di adattamento La segnaletica temporanea deve essere adattata alle circostanze che la impongono. Appare evidente che i dispositivi che devono essere messi in opera per segnalare il pericolo derivante da un leggero smottamento sul bordo strada o sulle corsie per la sosta di emergenza non saranno gli stessi che sono destinati a segnalare un cantiere che occupa parte della carreggiata su una strada percorribile ad elevata velocita' dove il traffico giornaliero e' molto forte. Gli elementi di cui tenere conto per la messa in opera sono i seguenti: - Tipo di strada e sue caratteristiche geometriche (numero di corsie per senso di marcia, presenza o meno di corsie di emergenza o banchina, presenza o meno di spartitraffico). - Natura e durata della situazione (ostacolo o pericolo improvviso, cantiere fisso, cantiere mobile, deviazione della circolazione). - Importanza del cantiere (in funzione degli effetti sulla circolazione e dell'ingombro sulla strada). - Visibilita' legata agli elementi geometrici della strada (andamento planoaltimetrico, vegetazione, opere d'arte, barriere di sicurezza o fonoassorbenti). - Visibilita' legata a particolari condizioni ambientali (pioggia, neve, nebbia, etc). - Localizzazione (ambito urbano od extraurbano, strade a raso o su opere d'arte, punti singolari come ad esempio intersezioni o svincoli). - Velocita' e tipologia del traffico (la loro variabilita' durante la vita del cantiere puo' essere origine di collisioni a catena).

8 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 8/37 Principio di coerenza Nei sistemi di segnalamento temporaneo ogni segnale deve essere coerente con la situazione per cui ne e' disposto l'impiego ad uguale situazione devono corrispondere medesimi segnali e stessi criteri di posa. Non possono permanere in opera segnali temporanei e segnali permanenti in contrasto fra loro. Per evitare contraddizioni bisogna oscurare provvisoriamente o rimuovere i segnali permanenti. Principio di credibilita' Perche' sia efficace la segnaletica deve essere anzitutto credibile. Essa deve informare l'utente della situazione di cantiere, della sua localizzazione, della sua importanza e delle condizioni di circolazione in prossimita' e lungo lo stesso. Occorre dunque che la situazione del cantiere sia effettivamente quella che egli si aspetta dopo aver letto i segnali. E necessario accertarsi, in particolare, che: - le prescrizioni imposte siano effettivamente giustificate - la segnaletica segua, nel tempo e nello spazio, l'evoluzione del cantiere - la segnaletica temporanea sia rimossa appena il cantiere e' terminato e la segnaletica permanente messa o riposizionata in opera. Principio di visibilita' e di leggibilita' Per essere visibili e leggibili, i segnali devono: - avere forma, dimensioni, colori, simboli e caratteri regolamentari - essere in numero limitato (non devono essere posti sullo stesso supporto o affiancati piu' di due segnali) - essere posizionati correttamente (giusto spazio di avvistamento, orientamento e cura della verticalita) - essere in buono stato (non devono essere impiegati segnali deteriorati o danneggiati). - Per garantire la visibilita' dei segnali e' consigliabile, in alcune condizioni, ripeterli in sinistra. Regolamentazione Il posizionamento di segnali di prescrizione deve essere oggetto di un provvedimento adottato dall'autorita' competente, salvo i casi di urgenza. Per far fronte a situazioni di emergenza o quando si tratti di esecuzione di lavori di particolare urgenza le misure per la disciplina della circolazione sono adottate dal funzionario responsabile. L'adozione delle misure per i lavori che si protraggono oltre le quarantotto ore, deve essere ratificata dall'autorita' competente se il periodo coincide con due giorni festivi consecutivi, tale termine e' di settantadue ore. In caso di interventi non programmabili o comunque di modesta entita', cioe' in tutti quei casi che rientrano nella ordinaria attivita' di manutenzione, che comportano limitazioni di traffico non rilevanti e di breve durata, ovvero in caso di incidente stradale o calamita' naturale, l'ente proprietario o i soggetti da esso individuati possono predisporre gli schemi ed i dispositivi segnaletici previsti dal presente disciplinare senza adottare formale provvedimento.

9 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 9/37 Esecuzione dei lavori Nel caso di cantieri che interessino la sede di strade extraurbane principali o di strade urbane di scorrimento o di quartiere, i lavori devono essere svolti, in piu' turni, anche utilizzando l'intero arco della giornata, e in via prioritaria, nei periodi giornalieri di minimo impegno della strada da parte dei flussi veicolari. I lavori di durata prevedibilmente piu' ampia e che non rivestano carattere di urgenza devono essere realizzati nei periodi annuali di minore traffico. Coordinamento tra Enti Quando l'esecuzione di lavori richiede la deviazione su strade appartenenti ad altri Enti proprietari o concessionari occorre l'accordo preventivo di questi ultimi.

10 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 10/37 MISURE GENERALI DI TUTELA Limitazione di velocità La graduazione di limitazione di velocita' - Velocita' eccessivamente ridotta Nella segnalazione temporanea la limitazione di velocita' non e' sempre necessaria poiche' il segnale "Lavori" o "Altri pericoli" per loro natura "impongono agli utenti il rispetto di una regola elementare di prudenza consistente nel prevedere la possibilita' di dover adeguare la loro velocita'". Tuttavia per evitare comportamenti differenti tra i vari utenti della strada per effetto di una diversa valutazione del pericolo, e' opportuno comunque avere criteri uniformi nella scelta dei limiti di velocita' da imporre. La limitazione di velocita' deve essere attuata a decrescere per blocchi (livelli) di 20 km/h (di norma). Il numero dei diversi segnali da utilizzare sara' generalmente al massimo pari a tre. In ossequio al criterio di credibilita' dei segnali dovra' essere evitato l'impiego di segnali di limitazione di velocita' eccessivamente ridotta (5, 10 o 20 Km/h) che non siano effettivamente giustificati da condizioni della superficie stradale o di circolazione particolarmente penalizzanti. Tra l'altro limitazioni siffatte sono difficilmente valutabili anche da parte di utenti corretti, mancando spesso a bordo dei moderni veicoli tachimetri che riportino tali velocita'. Il segnalamento La limitazione di velocita' e' imposta agli utenti attraverso il segnale di "limite massimo di velocita'". L'utente deve sempre sapere perche' la velocita' e' limitata. Pertanto, il segnale di limite massimo di velocita' non deve mai essere il primo segnale incontrato dall'utente e quindi deve essere collocato dopo un segnale di pericolo. Nell'ambito dell'area di cantiere, il segnale di "limite massimo di velocita'" deve essere ripetuto ogni volta che il tratto di strada interessato e' piu' lungo di 1,0 Km. La segnaletica di fine prescrizione e' obbligatoria. Si attua con un segnale di "Fine limitazione di velocita' " o di "Via libera". Tuttavia se la prescrizione permanente e quella legata al cantiere riguarda solo la limitazione di velocita', l'impiego del segnale di "Fine limitazione" non e' obbligatorio. La limitazione di velocita' permanente sara' ristabilita con il segnale di limite massimo di velocita' appropriato.

11 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 11/37 MISURE GENERALI DI TUTELA Posizionamento dei segnali Distanza tra i pannelli Per essere memorizzati dagli utenti i segnali devono essere distanziati tra loro di uno spazio coerente con la velocita' imposta in avvicinamento e lungo il cantiere. I segnali devono essere innanzitutto visibili, pertanto la distanza sopraindicata puo' essere variata in presenza di schermature o di ostacoli come pile di ponti, curve, vegetazione, ecc. Si dovra' comunque curare la dislocazione in sequenza dei segnali in modo da evitare che un segnale copra quello successivo. Segnali di avvicinamento, di posizione, di fine prescrizione Un sistema segnaletico temporaneo completo comprende di norma: - Una segnaletica di avvicinamento situata a monte della zona pericolosa da segnalare - Una segnaletica di posizione collocata immediatamente a ridosso e lungo la zona interessata - Una segnaletica di fine prescrizione collocata a valle della zona interessata. Per i cantieri importanti, o con collocazione di difficile avvistamento, la segnaletica di avvicinamento puo' essere preceduta da una (nelle strade a doppio senso di circolazione) o due (nelle strade a carreggiate separate) lanterne a luce gialla lampeggiante di grande diametro (minimo 30 cm) in previsione di possibile formazione di coda, modulandone la distanza dal primo segnale in funzione della prevedibile entita' della coda stessa. Per tali dispositivi si suggeriscono le seguenti distanze minime di impianto: 250 metri prima del segnale "lavori" sulle strade a doppio senso di circolazione e nelle strade urbane di scorrimento 750 metri prima del segnale "lavori" sulle strade di tipo A e B con due corsie per senso di marcia 1000 metri prima del segnale "lavori" sulle strade di tipo A e B con tre o piu' corsie per senso di marcia. In corrispondenza delle lanterne deve essere collocato anche un segnale "lavori" corredato di pannello integrativo di distanza dal cantiere. In questo caso non e' necessaria la lanterna a luce rossa fissa in abbinamento. L'inizio della segnaletica di posizione corrisponde all'inizio della zona di deviazione o, in assenza di tale zona, alla barriera frontale. Installazione La segnaletica di avvicinamento e' posta sulla corsia di emergenza, se presente, o sulla banchina. La segnaletica di posizione e' posta sulla corsia di emergenza, se presente, o sulla banchina o sulla carreggiata se il pericolo insiste su di essa. I segnali verticali sono montati su cavalletti od altri idonei sostegni con il bordo inferiore a non meno di 60 cm dal suolo, fatta eccezione per i segnali di cantiere mobile e per i segnali di corsia di altezza superiore a mt 1,35. Nel caso di cantiere in centro abitato si dovra' avere cura che i segnali installati su marciapiedi o su percorsi pedonali non costituiscano pericolo od intralcio per i pedoni. I cavalletti, ed i sostegni piu' in generale, devono avere una configurazione tale da consentire una installazione dei segnali in posizione verticale o pressoche' verticale ed il collocamento dei dispositivi luminosi quando gli stessi sono prescritti. Questi ultimi, se non sono incorporati,

12 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 12/37 devono essere posizionati al di sopra del segnale in modo da non coprire la faccia utile dello stesso. Note integrative Installazione cartelli I segnali ed i loro sostegni non devono sporgere verso la parte di carreggiata aperta al traffico. Se posizionati sopra barriere di sicurezza devono risultare ben visibili e pertanto opportunamente elevati in altezza e ben ancorati ai montanti delle stesse. I cavalletti, ed i sostegni più in generale, devono avere una configurazione tale da consentire una installazione dei segnali in posizione verticale o pressoché verticale ed il collocamento dei dispositivi luminosi quando gli stessi sono prescritti. Questi ultimi, se non sono incorporati, devono essere posizionati al di sopra del segnale in modo da non coprire la faccia utile dello stesso. Di norma devono essere collocati: a) su cavalletti, nella corsia per la sosta di emergenza (ove presente), il più possibile addossati alla banchina stradale, onde permettere l eventuale passaggio di mezzi di soccorso in occasione di situazioni di emergenza. Tali segnali devono essere di semplice e rapida installazione, tale da poter permettere al personale addetto alla posa e raccolta della segnaletica di controllare con continuità i veicoli in arrivo; b) su montanti, all interno dello spartitraffico centrale (ove presente), opportunamente predisposti per il fissaggio alla barriera di sicurezza; c) i segnali sono montati verticalmente su cavalletti od altri idonei sostegni con il bordo inferiore a non meno di 60 cm dal suolo, fatta eccezione per i segnali di cantieri mobili e per i segnali di corsia di altezza pari o superiore a m 1,35. Nel caso di lavori da eseguire subito dopo una curva o un dosso, i segnali che indicano la chiusura della corsia o delle corsie devono essere posti prima della curva o del dosso, in modo da risultare ben visibili compreso lo sbarramento che precede la zona di lavoro. Segnali abbinati Ove sia richiesta l installazione di segnali abbinati e non sia possibile tale sistemazione (né orizzontale né verticale), si provvederà al loro sfalsamento in direzione longitudinale in modo da presentare per primo, ai veicoli in arrivo, il segnale indicante la manovra meno agevole o il pericolo maggiore. Interferenze con segnaletica esistente Si provvedere all oscuramento dei segnali esistenti eventualmente in contrasto con la segnaletica posizionata in occasione dei lavori, al fine di non generare equivoci o perplessità negli utenti. Al termine dei lavori dovrà essere ripristinata l efficienza e la visibilità della segnaletica precedentemente oscurata. Fine lavori Tutta la segnaletica di presegnalazione e di delimitazione del cantiere dovrà essere rimossa e resa invisibile agli utenti non appena cessata l occupazione per lavori.

13 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 13/37 Tabella lavori In prossimità delle testate del cantiere stradale di durata superiore ai sette giorni lavorativi dovrà essere installata la tabella lavori (fig. II 382 Art. 30 DPR 495/92) Segnaletica di scorta All apertura del cantiere, così come ad ogni giornata lavorativa successiva o in occasione di lavorazioni notturne andrà verificata la completezza e/o efficienza dell intera segnaletica in dotazione o già installata.

14 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 14/37 MISURE GENERALI DI TUTELA Sicurezza delle persone Personale al lavoro Gli operatori che intervengono nella zona della strada interessata dai lavori devono essere costantemente visibili, tanto agli utenti della strada che ai conducenti di macchine operatrici circolanti nel cantiere. Gli stessi sono tenuti ad indossare capi di abbigliamento ad alta visibilita', di classe 3 o 2, conformi alle disposizioni di cui al D.M. 9 giugno 1995 o alla norma UNI EN 471. Per interventi occasionali di breve durata possono essere ammessi capi di vestiario appartenenti alla classe 1. I capi conformi alle norme citate sono marcati con l'indicazione della classe di appartenenza. In presenza di sensi unici alternati regolati da movieri, gli operatori impegnati nella regolazione del traffico devono fare uso, oltre che dell'abbigliamento ad alta visibilita', delle apposite "palette" (fig. II. 403 reg.). E' comunque obbligatorio il rispetto di tutte le norme e misure di sicurezza secondo le lavorazioni svolte ovvero prescrizioni della committenza o Ente responsabile delle infrastrutture, documentazione o piani di coordinamento e simili. Note integrative Responsabile di cantiere: per ciascun cantiere si dovrà assicurare la presenza costante per ogni turno di lavoro di un Responsabile di Cantiere. A tale figura spetterà l integrale applicazione delle norme in argomento. In cantiere dovranno essere sempre presenti le istruzioni di sicurezza. Il Responsabile di Cantiere dovrà garantire in qualsiasi momento la sua presenza in cantiere e dovrà essere anche a disposizione della Polizia Stradale Accesso al cantiere: il trasporto degli operai componenti le squadre di lavoro, da e verso l area di cantiere, deve avvenire mediante l impiego di mezzi di trasporto autorizzati di tipo collettivo, onde evitarne una circolazione alla spicciolata, non organizzata ed ordinata. E' in ogni caso vietato, per il personale addetto ai lavori, utilizzare biciclette, ciclomotori ed altri veicoli non autorizzati di cui sia esclusa per legge la circolazione nei tratti stradali di pertinenza. E vietato qualsiasi spostamento a piedi di operai al di fuori della delimitazione del cantiere di lavoro. Indumenti ad alta visibilità: tutti gli addetti ai lavori dovranno inderogabilmente, per tutto il tempo della loro permanenza in cantiere, indossare indumenti ad alta visibilità Tali indumenti dovranno essere almeno in classe 2 con relativa marcatura. Numero addetti: nel corso di particolari fasi lavorative, in cantiere devono essere sempre presenti addetti in numero adeguato, al fine di garantire, in caso di emergenza, il reciproco soccorso (almeno due). Manovre durante i lavori: è rigorosamente vietato al personale addetto ai lavori sostare o fermarsi con i veicoli, anche solo per pochi istanti, sulla carreggiata aperta al traffico. Per qualsiasi arresto anche se limitato a pochi istanti il conducente dovrà portare il veicolo completamente all interno della zona di lavoro, debitamente segnalata e delimitata. L ingresso dei mezzi al cantiere potrà avvenire in testa allo stesso con successiva manovra di retromarcia all interno della segnaletica, oppure diagonalmente. In quest ultima ipotesi la manovra dovrà

15 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 15/37 svolgersi sempre con l ausilio di un uomo a terra, che segnalerà il rallentamento del mezzo di lavoro ai veicoli sopraggiungenti mediante l utilizzo di una bandierina arancio fluorescente di giorno, o con idonei dispositivi luminosi di notte o in condizioni di scarsa visibilità. Sistemi di segnalazione durante le manovre: i veicoli operativi devono essere muniti di lampeggiante e di segnalatore acustico di retromarcia. Altresì i mezzi operativi in manovra all interno del cantiere, dovranno mantenere in funzione il girofaro. Operazioni in presenza di traffico: operazioni di discesa o salita di persone da un veicolo, carico o scarico di materiale, apertura di portiere, ribaltamento di sponde, etc dovrà avvenire esclusivamente all interno della delimitazione della zona di lavoro, evitando ogni possibile occupazione, anche solo momentanea o accidentale, della parte di carreggiata aperta al traffico o ad essa limitrofa. Uscita dal cantiere: il conducente, che debba uscire dalla zona di lavoro delimitata, è tenuto a dare la precedenza ai veicoli eventualmente sopraggiungenti e ad occupare le corsie secondo il CdS. Le uscite laterali dal cantiere, dovranno essere segnalate agli utenti da un uomo a terra munito di bandiera o, durante le ore notturne o in caso di scarsa visibilità, munito di idonei dispositivi luminosi. Manovre di retromarcia: Tali manovre dovranno essere effettuate con grande attenzione e cautela ed a velocità ridottissima ( a passo d uomo ), avendo cura di non invadere neanche accidentalmente o momentaneamente la corsia adiacente aperta al traffico, e prestando la massima attenzione ai lavoratori presenti nelle vicinanze. Lampeggianti e segnalatore acustico di retromarcia dovranno essere sempre in funzione e un addetto a terra dovrà coordinare le manovre. Segnalazioni manuali: tutte le segnalazioni manuali di cui ai precedenti paragrafi, e nel caso di lavorazioni in adiacenza alla corsia aperta al traffico, dovranno essere effettuate ad una distanza di 50 m a monte del punto in cui la manovra si svolge. Inversione ad U : Rispettare le regole del CdS in particolare per quanto attiene all eventuale divieto di inversione ad U. Trasporto macchine operatrici: Il trasporto di macchine operatrici deve avvenire nel rispetto del CdS. E vietato in ogni caso utilizzare macchine operatrici quali: compressori stradali, escavatori e altri veicoli o mezzi operativi nei tratti in cui la cui ridotta velocità di percorrenza possa costituire grave pericolo per gli utenti. In tali evenienze i suddetti veicoli o macchinari di cantiere potranno essere trasferiti solo se caricati su rimorchi, carrelli o pianali trainati da motrici in grado di sviluppare una velocità nell ordine di quelle raggiunte comunemente da autocarri, autotreni e veicoli commerciali in genere. Depositi di cantiere: nessun veicolo, attrezzatura o materiale dovrà essere abbandonato sulla carreggiata durante le sospensioni del lavoro. Qualora si rendesse necessario mantenere lo sbarramento totale o parziale della carreggiata anche durante le sospensioni, sia diurne che notturne, dell attività lavorativa, tutti i mezzi di lavoro ed i materiali dovranno essere collocati all interno del cantiere massimizzando la distanza dallo sbarramento di testa ed il più lontano

16 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 16/37 possibile dalla corsia di marcia aperta al traffico;la sosta dei mezzi di lavoro e dei materiali non devono essere effettuati subito dopo curve, dossi o in presenza di condizioni plano-altimetriche che ne pregiudichino la visibilità da parte degli utenti in transito. Sicurezza dei pedoni La segnaletica di sicurezza dei lavori, dei depositi, degli scavi e dei cantieri stradali deve comprendere speciali accorgimenti a difesa della incolumita' dei pedoni che transitano in prossimita' dei cantieri stessi. I cantieri edili, gli scavi, i mezzi e macchine operatrici, nonche' il loro raggio d'azione, devono essere sempre delimitati, soprattutto sul lato dove possono transitare pedoni, con barriere, parapetti, o altri tipi di recinzioni cosi' come previsto dall'art. 32, comma 2 del Regolamento. Se non esiste marciapiede, o questo e' stato occupato dal cantiere, occorre delimitare e proteggere un corridoio di transito pedonale, lungo il lato o i lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno un metro. Detto corridoio puo' consistere in un marciapiede temporaneo costruito sulla carreggiata, oppure in una striscia di carreggiata protetta, sul lato del traffico, da barriere o da un parapetto di circostanza segnalati dalla parte della carreggiata. Tombini e ogni tipo di portello, aperti anche per un tempo brevissimo, situati sulla carreggiata o in banchine o su marciapiedi, devono essere completamente recintati (fig. II. 402).

17 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 17/37 MISURE GENERALI DI TUTELA Sicurezza delle persone SEGNALAMENTO DEI VEICOLI I veicoli operativi, i macchinari ed i mezzi d'opera impiegati per i lavori o per la manutenzione stradale, fermi o in movimento, se esposti al traffico, devono essere particolarmente visibili e riconoscibili, altrimenti possono costituire, con la loro sola presenza, un pericolo per gli utenti della strada e per gli altri soggetti che intervengono nel cantiere. Regolamentazione I veicoli di cui sopra devono portare posteriormente il segnale di "Passaggio obbligatorio per veicoli operativi" (fig. II. 398) con freccia orientata verso il lato dove il veicolo puo' essere superato. Con lo stesso segnale devono essere equipaggiati anche i veicoli che, per la natura del carico, la massa o l'ingombro devono procedere a velocita' particolarmente ridotta. In questi casi i veicoli devono essere equipaggiati anche con uno o piu' dispositivi supplementari a luce lampeggiante gialla o arancione sempre attivi. Tali dispositivi devono essere di tipo approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Dipartimento per i trasporti terrestri - o conformi a Direttive C.E.E. o a regolamenti ECE/ONU recepiti dallo stesso Ministero. Il numero dei dispositivi ed il loro collocamento sul veicolo e' quello necessario a garantire il rispetto, anche per veicoli a pieno carico, degli angoli di visibilita' prescritti dall'art. 266 del Regolamento. L'impiego di tali dispositivi e' consentito solo nelle situazioni che li giustificano. I veicoli operativi, anche se sono fermi per compiere lavori di manutenzione di brevissima durata, devono essere presegnalati con opportuno anticipo con il segnale "lavori" ed altri segnali ritenuti necessari in relazione allo stato dei luoghi. Pannelli a messaggio variabile I veicoli di servizio o di segnalamento se impiegati in posizione anticipata rispetto al cantiere, possono essere equipaggiati con pannelli luminosi a messaggio variabile. Il loro impiego e' consentito a condizione che il pannello sia di tipo omologato e che siano rappresentati segnali di pericolo o di prescrizione, ovvero un testo alfanumerico o entrambi.

18 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 18/37 MISURE GENERALI DI TUTELA Collocazione e rimozione dei segnali Principi generali La posa e la rimozione dei segnali costituisce, di per se stessa, un cantiere che merita la massima attenzione, come il cantiere o il pericolo che si intende segnalare. In particolare la posa e la rimozione dei coni e dei delineatori flessibili e l'eventuale tracciamento associato costituisce una fase particolarmente delicata per la sicurezza degli operatori. La sicurezza dipende dal rispetto di procedure precise che rispondono in particolare agli imperativi seguenti: - la segnaletica deve restare coerente in ogni momento, di modo che svolga il suo ruolo sia nei confronti degli utenti che del personale impegnato nella sua posa in opera - l'esposizione del personale al lavoro nella zona di circolazione deve essere ridotta al minimo. E necessario comunque valutare preliminarmente a cura del responsabile di cantiere le misure di sicurezza aggiuntive e specifiche, in dipendenza dei singoli lavori. E' necessario, inoltre, che gli operatori chiamati ad effettuare i lavori ricevano una formazione specifica e che le modalita' operative siano analizzate e spiegate chiaramente a cura del responsabile di cantiere. Note integrative Nessuna attività lavorativa può essere iniziata se non si provvede, attraverso la cartellonistica prevista dal presente manuale, alla presegnalazione e delimitazione del cantiere stesso. E buona regola assicurarsi al momento dell organizzazione del lavoro di avere sul veicolo tutta la segnaletica in piena efficienza sia quella necessaria che di scorta. Tutta la segnaletica temporanea di cantiere, compresa quella di scorta (che dovrà essere in quantità adeguata), dovrà essere rivestita di pellicola retroriflettente almeno di classe 2. Posa dei segnali Se non e' possibile installare tutti i segnali in una sola operazione, questi saranno prima depositati di piatto sulla banchina o sullo spartitraffico in corrispondenza del punto di impianto, quindi rialzati una volta terminato l'approvvigionamento. Come regola generale, si mettono in opera i segnali nell'ordine in cui gli utenti della strada li incontrano, prima la segnaletica di avvicinamento, poi quella di posizione, assicurandosi, durante la posa, che ogni pannello sia perfettamente visibile. Le regole descritte sono valide per i cantieri o i pericoli temporanei prevedibili. Nelle situazioni di emergenza, e' importante, in via prioritaria, mettere in opera una segnaletica di posizione sufficiente, poi una segnaletica di avvicinamento minimale. L'insieme sara' di seguito rapidamente integrato e completato se necessario. Rimozione dei segnali La segnaletica temporanea deve essere rimossa od oscurata appena cessate le cause che ne hanno reso necessario il collocamento. Se si intende ristabilire la segnaletica permanente o stabilire una nuova segnaletica temporanea particolare (es. segni orizzontali in rifacimento), bisogna farlo dopo la rimozione della precedente segnaletica

19 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 19/37 temporanea. I segnali devono, in generale, essere rimossi od oscurati nell'ordine inverso della posa normale. Alcune condizioni particolari di manovra dei veicoli di raccolta possono tuttavia imporre deroghe a questa regola, da valutare a cura del responsabile di cantiere (sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza degli addetti e degli utenti. Note integrative Nebbia: la posa della segnaletica non dovrà avvenire in caso di nebbia o condizioni meteo avverse per le quali la visibilità sia limitata a una distanza inferiore a 500 m. Qualora tali condizioni sfavorevoli sopravvenissero successivamente all inizio dei lavori, questi dovranno essere immediatamente sospesi, con conseguente rimozione del cantiere e della relativa segnaletica, a meno che, l area interessata dai lavori, non si trovi in uno stato tale da pregiudicare l incolumità degli utenti, una volta tolto il cantiere stesso. Alcune condizioni particolari possono imporre deroghe, comunque autorizzate dal responsabile dell infrastruttura, al limite dimensionale citato, da valutare a cura del responsabile di cantiere (sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza degli addetti e degli utenti). Segnaletica temporanea di notte e in condizioni di scarsa visibilita' Che sia in attivita' o meno, un cantiere di notte, in condizioni di scarsa visibilita', o in galleria, presenta rischi particolari per gli utenti della strada ed eventualmente per il personale impegnato. La segnaletica deve dunque essere rinforzata. Percio' tutti i pannelli siano rivestiti di pellicola retroriflettente di classe 2. Il primo pannello di pericolo incontrato e' dotato inoltre di una luce rossa fissa. La delimitazione del raccordo obliquo e' rinforzata con luci gialle in sincrono o a scorrimento. Sulle deviazioni parziali e' consigliato illuminare la zona a monte in corrispondenza della divergenza delle corsie allo scopo di migliorare la percezione del punto di scelta. L'illuminazione della zona di cantiere costituisce un fattore aggiuntivo di sicurezza ma non autorizza una riduzione della segnaletica da mettere in opera. Segnaletica orizzontale temporanea La segnaletica orizzontale temporanea e' un dispositivo di guida degli utenti della strada affidabile, efficace, che non necessita di particolare sorveglianza e manutenzione. Quando in occasione di lavori i movimenti da compiere sono diversi da quelli indicati dalla segnaletica orizzontale permanente, e' necessario segnalarli. In particolare: - per la separazione di correnti di traffico nello stesso senso con corsie di larghezza ridotta - per separare correnti di traffico in senso opposto, ad integrazione dei dispositivi di segnaletica verticale, con utilizzo della carreggiata in maniera diversa dalla condizione permanente - per guidare gli utenti nelle deviazioni provvisorie e negli scambi di carreggiata - per delimitare percorsi e attraversamenti pedonali in posizioni diverse da quelle permanenti. Le modalita' di impiego sono le stesse della segnaletica orizzontale permanente. Particolare cautela dovra' essere adottata per la sua posa in opera poiche' tale operazione si esegue in genere sotto traffico. La stessa dovra' essere rimossa alla chiusura del cantiere. Se lo strato di usura non deve essere rifatto in occasione del cantiere, o se il cantiere comporta interventi in fasi successive, le strisce gialle devono poter essere cancellate o rimosse senza lasciare tracce e residui.

20 ALLEGATO TECNICO LAVORI STRADALI - PARTE PRIMA NORMATIVA E PROCEDURE Pag. 20/37 MISURE GENERALI DI TUTELA Cantieri fissi Un cantiere e' detto fisso se non subisce alcuno spostamento durante almeno una mezza giornata. Il segnalamento comporta una segnaletica in avvicinamento, una segnaletica di posizione, una segnaletica di fine prescrizione. Segnaletica in avvicinamento Si compone, secondo i casi, di: Sul lato destro: un segnale "lavori" o "altri pericoli" con eventuale pannello integrativo segnali di "riduzione corsie" con pannello integrativo di distanza segnali di "divieto di sorpasso" e "limite massimo di velocita'" altri segnali di pericolo o di prescrizione ritenuti necessari eventuali segnali di preavviso e direzione in caso di deviazione. Nel caso di strade a carreggiate separate la stessa segnaletica deve essere, in genere, ripetuta sullo spartitraffico. Se la larghezza di quest'ultimo non e' adeguata, la segnaletica di ripetizione puo' essere di formato ridotto. La messa in opera della segnaletica sullo spartitraffico comporta che uno o piu' operatori attraversino la carreggiata. In certi casi il rischio che devono correre questi ultimi puo' indurre a rinunciare alla ripetizione sullo spartitraffico. In tale circostanza, e se lo spartitraffico non consente neppure l'installazione di segnali di formato ridotto, occorre integrare la segnaletica in avvicinamento per garantirne la visibilita'. Segnaletica di posizione Essa comprende: Uno o piu' raccordi obliqui realizzati con barriere, coni, delineatori flessibili o paletti di delimitazione integrati da segnali di obbligo o delineatori di curva provvisoria Una delimitazione longitudinale costituita normalmente da coni o delineatori flessibili opportunamente spaziati tra loro Eventuali ulteriori segnali di pericolo e prescrizione ripetuti nel caso di cantieri molto estesi (ogni volta che il tratto di strada interessato e' piu' lungo di 1,0 Km). Per motivi di sicurezza, il cantiere propriamente detto (zona di lavoro) deve, preferibilmente, essere situato ad opportuna distanza dalla fine del raccordo obliquo. In strade a carreggiate separate, ove tecnicamente possibile, e' suggerito un franco di sicurezza di circa 150 metri tra l'effettiva zona di lavoro e la fine del raccordo obliquo. Qualora la presenza dei lavori, dei depositi o dei cantieri stradali determini un restringimento della carreggiata e' necessario apporre il segnale di pericolo temporaneo "strettoia". In caso di carreggiata a doppio senso di marcia, se la larghezza della strettoia e' inferiore a 5,60 m occorre istituire il transito a senso unico alternato regolato in tre possibili modi: a) TRANSITO ALTERNATO A VISTA Deve essere installato il segnale negativo "dare precedenza nel senso unico alternato" (fig. II. 41) dalla parte in cui il traffico incontra l'ostacolo e deve deviare. Reciprocamente l'altro segnale "diritto di precedenza nel senso unico alternato" (fig. II. 45) da' la priorita' a quel senso di circolazione che e' meno intralciato dai lavori. Da impiegarsi se gli estremi del cantiere sono distanti non piu' di 50 m e con traffico modesto.

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