ACUSTICA IN EDILIZIA Il controllo del rumore degli impianti

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1 Seminario Tecnico Rimini, 17 ottobre 2014 ACUSTICA IN EDILIZIA Il controllo del rumore degli impianti Giovanni Semprini DIN Scuola di Ingegneria - Università di Bologna giovanni.semprini@unibo.it

2 IL DISTURBO DA RUMORE NEGLI EDIFICI Sorgente Percorsi di propagazione Ricevitore

3 La rumorosità degli impianti tecnologici

4 La rumorosità degli impianti tecnologici

5 POTENZA SONORA Emissione acustica di una macchina Livello di potenza sonora (valore intrinseco della sorgente) L W [db] [db(a)] Livello di pressione sonora L P [db(a)] (misurato ad una certa distanza dalla sorgente di rumore) L P L W

6 p 8 POTENZA SONORA Una aspirapolvere con funzionamento costante e continuo Potenza acustica = W 1 p 9 Pressione acustica in ambiente p 7 p 8 p 9 p 7 1. La pressione sonora è proporzionale alla potenza sonora installata. 2. La pressione sonora dipende dal punto di misura. 3. La pressione sonora dipende dalle condizioni dell ambiente in cui è posta a sorgente

7 POTENZA SONORA Propagazione del suono per una sorgente puntiforme in campo libero in assenza di ostacoli P 2 P 2 P r 1 Ι 1 r 2 W = I S = p 2 S ρ c W = potenza acustica [W] I = intensità acustica [W/m 2 ] p = pressione acustica [Pa] ρc = impedenza acustica [Pa s/m] L W =L p +20log(r)+11

8 PRESSIONE SONORA Il livello di pressione sonora diminuisce di 6 db al raddoppio della distanza

9 POTENZA SONORA Misura della potenza sonora Misura dei livelli di pressione sonora (in frequenza e/o in dba) in N punti equamente distribuiti su una superficie S m (emisfero o parallelepipedo) che inviluppa la sorgente. L W =L p,medio +10log(S m /S 0 )

10 POTENZA SONORA Misura potenza sonora in camera anecoica 10

11 POTENZA SONORA UNI EN ISO

12 DIRETTIVITA SORGENTE Q i Diagramma polare di una sorgente p i 2 p 2 (pressione sonora di una ipotetica sorgente omnidirezionale avente la stessa potenza acustica della sorgente reale Fattore di direttività Q i = p 2 i / p 2 sfera Q i Indice di direttività DI = 10 log Q i

13 DIRETTIVITA SORGENTE Esempio di gruppo frigo monobatteria con emissione fortemente direttiva

14 F ( ϕ ) F ( α )

15 CURVA DI PESATURA «A» CURVE ISOFONICHE FXUYD GL SRQGHUD]LRQH $

16 CURVA DI PESATURA «A» Leq = 80,4 db LAeq = 75,0 db(a)

17 LA TRASMISSIONE DEL RUMORE Le vie di trasmissione Via aerea (trasmissione di rumore) Via solida (trasmissione di vibrazioni)

18 LA TRASMISSIONE DEL RUMORE Le possibili vie di trasmissione laterale dell energia sonora deve essere valutate in sede di progetto, per evitare ponti acustici difficilmente correggibili in fase di realizzazione. Alcune vie di trasmissione laterale devono essere accuratamente evitate, in quanto di difficile correzione, in particolare: - controsoffitti comunicanti; - sigillatura perimetrale di partizioni e controsoffitti; - griglie di ripresa; - terminali comunicanti fra più ambienti; - attraversamento di canali d aria.

19 LA TRASMISSIONE DEL RUMORE In che modo il rumore aereo o le vibrazioni vengono attenuate o amplificate nel loro percorso attraverso le strutture?

20 LA TRASMISSIONE DEL RUMORE La trasmissione del rumore viene fortemente attenuata in presenza di forti variazioni di impedenza (forti variazioni di densità e velocità di propagazione nel mezzo) Il rumore viene amplificato in corrispondenza di frequenze di risonanza del sistema Attenuazione del rumore aereo attraverso una struttura piana Trasmissione di vibrazioni ad una strutture rigida (sistema massa-molla)

21 ISOLAMENTO ACUSTICO Potere fonoisolante, potere fonoisolante apparente ed isolamento acustico

22 ISOLAMENTO ACUSTICO Potere fonoisolante, R si determina sperimentalmente da misurazioni in laboratorio secondo la relazione: S R = L1 L2 + 10lg [db] A R: potere fonoisolante della parete in prova [db] L 1 : livello medio di pressione sonora nell ambiente disturbante [db] L 2 : livello medio di pressione sonora nell ambiente ricevente [db] A: area equivalente di assorbimento acustico in camera ricevente [m 2 ] S: superficie del campione in prova [m 2 ]

23 ISOLAMENTO ACUSTICO Potere fonoisolante per strutture omogenee Effetto dell'aumento dello spessore legge di massa R (db) f'c fc R (db) R' (db) fo f'o f (Hz) Materiale Spessore (mm) Frequenza critica (Hz) Vetro Cartongesso Compensato Cemento Cemento

24 ISOLAMENTO ACUSTICO Potere fonoisolante per pareti doppie a) b) a) parete semplice b) parete doppia con intercapedine d aria c) parete doppia con intercapedine parzialmente occupata da materiale fonoassorbente d) parete doppia con intercapedine completamente occupata da materiale fonoassorbente

25 ISOLAMENTO ACUSTICO L 2 L 1 L 1 L 2 Trasmissione laterale

26 Pareti laterali R w (db) R' w (db) Parete di separazione A B C D E Giovanni Semprini

27

28 ISOLAMENTO AI RUMORI IMPATTIVI L isolamento dalle vibrazioni F ecc F tra trasmissibilità T = F F tra ecc

29 ISOLAMENTO AI RUMORI IMPATTIVI Gli effetti di un pavimento galleggiante su strato elastico Ln = Li + 10lg A A 0 (db) d f 1 f 2

30 QUADRO NORMATIVO QUADRO NORMATIVO

31 QUADRO NORMATIVO In materia di comfort acustico vengono seguiti due approcci profondamente diversi, ma sostanzialmente paralleli: uno di tipo prescrittivo, che fornisce i valori limite espressi in termini di livelli sonori massimi ammissibili in dba immessi da sorgenti sonore, interne ed esterne, in funzione delle destinazioni d'uso degli ambienti e strettamente connessi alla valutazione del disturbo sulle persone; uno di tipo prestazionale, rivolto alla tecnologia costruttiva di sistemi e componenti costruttivi edilizi, che fornisce i valori limite espressi in termini di indici di valutazione di isolamento ai rumori aerei e impattivi, in db.

32 QUADRO NORMATIVO L individuazione della correlazione tra sorgenti sonore tipiche, prestazione fisica del componente e livelli sonori attesi negli ambienti interni consente di comprendere il rapporto che sussiste tra esigenza espressa (ad esempio non sentire i vicini che urlano) e prestazione fisica in grado di soddisfare l esigenza suddetta

33 QUADRO NORMATIVO Per la valutazione dell accettabilità del rumore si può fare riferimento sia al criterio differenziale, che consiste nel quantificare in termini di db il superamento del valore considerato ottimale o del livello di rumore ambientale, sia al criterio del limite assoluto.

34 QUADRO NORMATIVO Rumore immesso in ambiente esterno (DPCM ) Limiti assoluti di immissione Classe - Destinazione d uso Limiti di emissione Limiti di immissione I - aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV- aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali

35 QUADRO NORMATIVO Rumore immesso in ambiente esterno (DPCM ) Limiti assoluti differenziali L D = L Aeq L R (db) L D < 5 db nel periodo diurno L D < 3 db nel periodo notturno non si applica ai servizi ed impianti fissi dell edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all interno dello stesso non si applica se il rumore è trascurabile A finestre aperte: se La < 50 db(a) giorno La < 40 db(a) notte A finestre chiuse: se La < 35 db(a) giorno La < 25 db(a) notte

36 QUADRO NORMATIVO Requisiti acustici passivi degli edifici (DPCM ) Cat. Tipologia edificio R W D 2m,nT,W Ln W (**) L AS,max (*) L aeq A Residenza ed assimilabili B Uffici C Alberghi, pensioni D Ospedali, cliniche, case di cura E Attività scolastiche F Attività ricreative o di culto G Attività commerciali (*) Impianti a funzionamento continuo: Impianti di riscaldamento, raffrescamento climatizzazione, ventilazione meccanica aspirazione centralizzata. (**) Impianti a funzionamento discontinuo: Impianti fissi il cui livello sonoro emesso non sia costante nel tempo. Rientrano in questa tipologia gli impianti sanitari, di scarico, gli ascensori, i montacarichi, le chiusure automatiche.

37 DPCM Rumorosità degli impianti tecnologici Le misure di livello sonoro devono essere eseguite nell'ambiente nel quale il livello di rumore è più elevato. Tale ambiente deve essere diverso da quello in cui il rumore si origina. L'ambiente è da intendere quello per il quale il disturbo è massimo Nel caso di impianti a ciclo continuo (riscaldamento, condizionamento, aereazione) con canalizzazioni, il limite di rumorosità è da considerare solo nel caso in cui le terminazioni non siano esse stesse generatrici di rumore. Per il rumore aereo determinato dalla centrale termica il limite è da considerare centrale termica Requisiti acustici passivi

38 Caratteristiche rumore L max L p L eq Tempo Frequenza

39 QUADRO NORMATIVO Destinazione d'uso dell'ambiente L r [db(a)] Civili abitazioni a) camere da letto 30 b) soggiorno 40 Alberghi a) camere da letto 30 b) sale riunioni 35 c) sale da pranzo 45 d) servizi 40 Uffici a) dirigenti 35 b) impiegati singoli 40 c) collettivi 45 d) centri di calcolo 50 e) aree aperte al pubblico 45 Ospedali a) camere di degenza 30 b) corsie 40 c) sale operatorie 35 d) corridoi 40 e) aree aperte al pubblico 40 f) servizi 40 Chiese 30 Scuole a) aule 30 b) palestre, piscine 45 Biblioteche 35 Sale conferenze 30 Teatri 30 Studi di registrazione, sale da concerto 25 Sale cinematografiche 35 Ristornati, bar, negozi 45 Norma UNI 8199

40 QUADRO NORMATIVO Livelli di riferimento UNI 8199 Il livello di rumore dell impianto viene calcolato a partire dal livello di rumore ambientale ed eventualmente corretto con alcuni termini correttivi con opportuni coefficienti. L ic = L i + K f + K i + K T dove: L i =L a se (L a L r ) 10 db L i = 10 log (10 La/10-10 Lr /10 ) se 6 (L a L r ) 10 db L i =L a - 1,6 se (L a L r ) 6dB K f = +3 in presenza di componente tonale K i = +3 nel caso di componente impulsiva K T T = 10 log T 0

41 QUADRO NORMATIVO UNI 8199 Il livello di rumore ambientale, La, con impianto in funzione, deve essere misurato con modalità diverse a seconda delle caratteristiche temporali: nel caso di rumore continuativo occorre valutare il livello equivalente LAeq, mentre nel caso di rumori di avviamento e/o di breve durata, va valutato il livello massimo con costante Fast L AFmax. Per quanto concerne la posizione dei punti di misura, nel caso di ambienti di piccole dimensioni, con superfici inferiori a (< 20 m 2,) occorre effettuare la misura nel centro della stanza, ad un'altezza di 1,.5 m e ad una distantza di almeno 1 m dalle superfici riflettenti. Nel caso di ambienti più grandi ambienti le misure vengono vanno effettuate le misure nelle postaizioni degli utilizzatori per destinazioni d'uso del tipo di cinema e, ristoranti, ecc.), oppure occorre valutare il livello medio, (su base energetica,) di almeno 5 posizioni

42 Curve NR QUADRO NORMATIVO Destinazione d uso NR Sale da concerto, studi di registrazione e chiese Appartamenti privati, ospedali, teatri, cinema, sale per conferenze Biblioteche, musei, scuole, sale operatorie, appartamenti, hotel Sale, corridoi, ristoranti, night clubs, uffici, negozi Centri commerciali, supermercati. 45 Le curve NR e le analoghe americane NC e NCB hanno andamenti simili alla curva A ma assumono in generale valori più bassi rispetto a questa. Il valore NR viene valutato andando a sovrapporre sul diagramma la curva dello spettro di rumore e leggendo il valore della curva NR più elevato a cui lo spettro reale si avvicina

43 Norme tecniche Norme per la caratterizzazione di componenti passivi e materiali utilizzati negli edifici (prestazioni di isolamento e assorbimento) UNI EN ISO (parti 1-5) UNI EN ISO 717 (parti 1 e 2) UNI EN ISO 354 UNI EN ISO UNI EN misura in laboratorio dell isolamento acustico per via aerea e al calpestio di elementi di edificio (potere fonoisolante, R, isolamento acustico di facciata, D 2m,nT, isolamento acustico di piccoli elementi, D n,e, livello di calpestio normalizzato, L n determinazione indici di valutazione delle grandezze per l isolamento acustico misura del coefficiente di assorbimento acustico determinazione indici di valutazione per l assorbimento acustico misura della rigidità dinamica s di materiali resilienti anticalpestio

44 Norme tecniche Norme per la progettazione e corrispondenti norme per la verifica e il collaudo in opera dei parametri prestazionali relativi alle caratteristiche acustiche di componenti edilizi, impianti e caratterizzazione ambienti interni Oggetto Progettazione Verifica e collaudo Classificazione acustica edifici UNI UNI Requisiti acustici passivi degli edifici (determinazione in opera del potere fonoisolante, isolamento acustico di facciata, livello di calpestio) UNI EN (parti 1-4) UNI TR UNI UNI EN ISO 140 (parti ) Tempo di riverberazione di ambienti chiusi UNI EN UNI EN ISO UNI EN ISO Impianti presenti all interno degli edifici UNI EN UNI UNI EN ISO a) UNI EN ISO b) UNI c) UNI 8199 d) Mitigazione ai ricettori del rumore originato da infrastrutture di trasporto Criteri di progettazione per la qualità indoor e valutazione prestazione energetiche UNI UNI UNI EN ISO 140 UNI EN NOTA a) misura dei livelli di pressione sonora impianti: metodo tecnico progettuale b) misura requisiti acustici passivi e livello di pressione sonora impianti con metodo di controllo c) misura contributo acustico di singole sorgenti d) collaudo acustico impianti di climatizzazione

45 CLASSIFICAZIONE ACUSTICA UNI UNI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA La classificazione di un unità immobiliare è prevista per le unità immobiliari appartenenti alle seguenti tipologie: Residenziale; direzionale ed uffici; ricettiva (alberghi, pensioni e simili); di culto; Commerciale.

46 CLASSIFICAZIONE ACUSTICA UNI Criteri di base della classificazione acustica (2) Non è prevista la classificazione per: scuole a tutti i livelli e assimilabili ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili Per questi immobili sono previsti (appendice A) valori di riferimento per ognuno dei requisiti considerati.

47 CLASSIFICAZIONE ACUSTICA UNI Criteri di base della classificazione acustica (3)

48 CLASSIFICAZIONE ACUSTICA UNI Criteri di base della classificazione acustica Qualora per un requisito si riscontrino prestazioni peggiori rispetto a quelle proprie della classe IV, esso si considera non classificabile e viene caratterizzato dall acronimo NC. Nel caso in cio un determinato requisito non sia applicabile all unità immobiliare in esame si fa uso dell acronimo NP. La determinazione del valore di ogni requisito acustico di un unità immobiliare si fonda sulla verifica acustica eseguita in opera ad edificio terminato.

49 Criteri di base della classificazione acustica Per gli alberghi sono inseriti anche i valori corrispondenti ad altre due grandezze: l indice di l isolamento acustico normalizzato D nt,w e il livello di calpestio normalizzato L nw fra ambienti interni, da includere nella classificazione acustica. I valori limite di ogni classe coincidono con quelli fra diverse unità immobiliari. Anche per le scuole e gli ospedali sono specificati dei valori di riferimento per le stesse due grandezze.

50 Modalità di valutazione dei requisiti oggetto di classificazione Valutazione dei requisiti Le valutazioni riguardano tutti gli elementi tecnici di ambienti per i quali sia possibile effettuare le misurazioni in conformità alle norme indicate. Definizioni Ambiente verificabile acusticamente; Ambiente abitativo; Ambiente accessorio; Edificio;

51 Modalità di valutazione dei requisiti oggetto di classificazione Procedimento di valutazione Si identificano tutti gli elementi tecnici verificabili dell unità immobiliare. Si determina, per ogni elemento tecnico individuato, il valore utile, vale a dire il valore dei pertinenti requisiti, corretto con l incertezza di misura. Per ogni requisito considerato si determina la classe dell unità immobiliare secondo una definita metodologia.

52 Modalità di valutazione dei requisiti oggetto di classificazione Procedimento di valutazione In linea generale, il valore di un requisito deve essere determinato attraverso misurazioni per ognuno degli elementi tecnici misurabili. Nel caso di sistemi edilizi caratterizzati da tipologie seriali, ovvero con elementi tecnici che si ripetono, è consentito effettuare prove su elementi tecnici campione, estendendo il risultato agli altri elementi tecnici. I criteri di campionamento sono descritti nell appendice G. La determinazione del valore dei requisiti è descritta in appendice H.

53 Modalità di valutazione dei requisiti oggetto di classificazione Procedimento di valutazione I valori ottenuti dalle misurazioni relative ogni requisito vengono mediati secondo un criterio energetico: X r Y r 10lg n r i= 1 = 10lg n i= 1 = r 10 n n X r 10 r Y i i Se il requisito è un isolamento: R w, D 2m,nT,w Se il requisito è un livello: L nw, L id, L ic

54 Modalità di valutazione dei requisiti oggetto di classificazione Procedimento di valutazione Nel caso del potere fonoisolante in opera di partizioni (verticali ed orizzontali), si procede nel modo seguente: si esegue la media energetica tra i valori utili delle partizioni verticali; si esegue la media energetica tra i valori utili delle partizioni orizzontali; nrv i valori risultanti sono mediati energeticamente. X X rv ro i= 1 = 10lg n ro i= 1 = 10lg 10 n 10 n X rv X ro iv io X r 10 = 10lg X rv X 10 ro 10

55 Modalità di valutazione dei requisiti oggetto di classificazione Dalla rilevazione acustica di singolo ambiente, è possibile procedere alla classificazione dell intera unità immobiliare mediando matematicamente i coefficienti Z di ogni singolo requisito. Z UI P r= = 1 P Z r

56 Per scuole, ospedali non è prevista la classificazione acustica, ma vengono indicati dei requisiti di riferimento per garantire una adeguata protezione dal rumore. Valori limite di riferimento per i requisiti acustici di ospedali e scuole Il livello sonoro immesso da un impianto a servizio di una camera di degenza, di un aula, o di aule polifunzionali separate da strutture mobili, deve esser valutato all interno di ambienti acusticamente verificabili diversi dall ambiente servito. Non sono stati definiti valori per il livello sonoro al calpestio di ambienti adiacenti, stante l uso oggi molto frequente del massetto di ripartizione continuo.

57 IL RUMORE DEGLI IMPIANTI 57

58 La rumorosità degli impianti tecnologici Interventi per ridurre la trasmissione del rumore attraverso gli scarichi

59 La rumorosità degli impianti tecnologici Interventi per ridurre la trasmissione del rumore attraverso gli scarichi

60 La rumorosità degli impianti tecnologici Sorgenti di rumore Impianti di climatizzazione

61 La rumorosità degli impianti tecnologici Il rumore negli impianti di condizionamento Impianti di climatizzazione

62 Relazione tra componenti impiantistici ed impatto acustico componente dell impianti localizzazione tipica tipo di impatto rilevanza impatto Gruppi frigorigeni condensati ad acqua e bruciatori locali centrale frigorigena e termica nell interrato o in altro locale interno dell edificio in locale separato dell edificio sugli ambienti interni adiacenti sull ambiente esterno generalmente non elevata generalmente non elevata Torri evaporative, gruppi frigorigeni condensati ad aria in copertura o al suolo in esterno sull ambiente esterno elevata Elettroventilatori dell unità di trattamento dell aria (UTA) e di espulsione nell interrato o in altro locale interno dell edificio in copertura o in locale separato dell edificio sugli ambienti interni adiacenti e nei locali serviti dall impianto sull ambiente esterno e nei locali serviti dall impianto media media Tubazioni, elettropompe e condotte dell aria in cavedi, in controsoffitti e talvolta in vista sugli ambienti interni generalmente non elevata Unità terminali (bocchette, anemostati, ventilconvettori, ecc.) negli ambienti serviti dall impianto sugli ambienti stessi può essere significativa

63 La valutazione del rumore degli impianti tecnologici Norma EN Stima del rumore trasmesso da un generico impianto: per via aerea attraverso le canalizzazioni, tubazioni, canne fumarie, ecc. per via aerea attraverso gli elementi costruttivi dell edificio per via strutturale attraverso gli elementi costruttivi dell edificio L n m n = + + o L L ndi 10 naj 10 10log i= 1 j= 1 k = 1 L nsk 10 63

64 La rumorosità degli impianti tecnologici Rumore prodotto da una UTA verso locali adiacenti Percorsi di trasmissione Impianti di climatizzazione

65 La rumorosità degli impianti tecnologici Propagazione del rumore negli impianti HVAC Impianti di climatizzazione

66 La rumorosità dei ventilatori dipende dalla geometria, dal regime di funzionamento e dalle dimensioni Il rumore generato dipende da: La rumorosità degli impianti tecnologici Rumore prodotto dai ventilatori Velocità dell aria Frequenza di rotazione delle pale Punto di funzionamento del ventilatore Presenza di alette direttrici, serrande, Posizione dei cuscinetti di supporto Livelli di potenza sonora in condizioni nominali di funzionamento (1m 3 /s, 1 kpa, rendimento massimo) Impianti di climatizzazione

67 La rumorosità degli impianti tecnologici Attenuazione dei canali Tratti rettilinei curve Impianti di climatizzazione

68 La rumorosità degli impianti tecnologici Attenuazione dovuta ad un silenziatore inserito nel canale Insertion loss (IL): riduzione del livello di rumore conseguita con l inserimento di un silenziatore a monte del punto di misura Il dato è fornito a volte in assenza di flusso di aria Problematiche: Aumento delle perdite di carico Autogenerazione di rumore per turbolenza dell aria Impianti di climatizzazione

69 La rumorosità degli impianti tecnologici Attenuazione dovuta ad un plenum inserito nel canale Impianti di climatizzazione

70 La rumorosità degli impianti tecnologici Interventi di correzione acustica Impianti di climatizzazione

71 Tipologia macchine La rumorosità degli impianti tecnologici Interventi di correzione acustica Modalità d intervento Condizionatori Macchina e condotti con bassa turbolenza, contenuta velocità e resistenza al moto dei fluidi Condizionatori Macchine in genere Torri di raffreddamento e condensatori ad aria Installare filtri acustici alle prese ed agli scarichi dell aria Macchine e tubazioni sospese o appoggiate su supporti antivibranti, solette portanti d appoggio pesanti e rigide Installare le macchine lontano da ricettori sensibili o prevedere incapsulaggio e pavimenti galleggianti Condotte dell aria Gruppi condensati ad acqua Limitare le curve, i cambi di direzione,i bruschi allargamenti e restringimenti di sezione, realizzare gli stessi secondo le norme UNI e 2 Macchine e tubazioni sospese o appoggiate su supporti antivibranti, prevedere incapsulaggio Elettropompe Tubazioni Ventilatori Antivibranti d appoggio e sui giunti di collegamento alle tubazioni Antivibranti di sospensione, sui tratti verticali e orizzontali, attraversamenti dotati di manicotti in materiale elastico Punto di lavoro alla massima efficienza, spazi adeguati davanti alla presa d aria, serranda e silenziatori sufficientemente lontani dalla presa e mandata dell aria, giunti antivibranti ai collegamenti delle condotte di ripresa e mandata, appoggi su giunti antivibranti, pulegge regolabili per motori di maggior potenza. Impianti di climatizzazione

72 La rumorosità degli impianti tecnologici Impianti di climatizzazione

73 La rumorosità degli impianti tecnologici Insonorizzazione di macchine frigorifere Il rumore viene generato da: -Compressori -Ventilatori -Flusso del refrigerante neel tubazioni E viene rilasciato dai singoli componenti per via diretta o per via strutturale dall involucro della macchina Impianti di climatizzazione

74 La rumorosità degli impianti tecnologici Insonorizzazione di macchine frigorifere Esempio di protezione verso il piano superiore Impianti di climatizzazione

75 La rumorosità degli impianti tecnologici Insonorizzazione di macchine frigorifere Impianti di climatizzazione

76 La rumorosità degli impianti tecnologici Insonorizzazione di torri evaporative Impianti di climatizzazione

77 La rumorosità degli impianti tecnologici Insonorizzazione di torri evaporative

78 La rumorosità degli impianti tecnologici Controllo attivo del rumore rumore primario M r M e A L segnale di riferimento segnale d errore CONTROLLER Impianti di climatizzazione

79 La rumorosità degli impianti tecnologici Esempio 1: rumore scarico Sorgente: WC bagno secondo piano Posizione centro ambiente Posizione ad angolo Sorgente Ricevente: Camera da letto primo piano

80 Metodo di misurazione Una posizione microfonica d angolo in prossimità dell elemento che ospita l impianto e due posizioni nel campo riverberante dell ambiente ricevente. Elemento che ospita gli impianti Devono essere individuati gli ambienti in cui si può ritenere più elevato il livello sonoro immesso. Si suggerisce di effettuare almeno due valutazioni per posizione microfonica. Possibilmente verificare gli impianti discontinui con portate maggiori (WC e doccia). Punti di misura IL RUMORE DEGLI IMPIANTI 80

81 La rumorosità degli impianti tecnologici Esempio 1: rumore scarico Can. 1 Slow 20ms A 09/06/14 17:20:34:420 24,0dB 0h03m19s440 SEL 46,9 db h18 17h19 17h20 WC1 WC2 WC Non codificato

82 La rumorosità degli impianti tecnologici Esempio 2: rumore scarico caduta da 7 piani e tubatura vincolata su parete in forati da 8 cm Solo Slow 20ms A DOM 17/11/13 21h30m13s db DOM 17/11/13 21h34m01s db h30 21h31 21h32 21h33 21h34 Sorgente Spettro Non codificato

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